UN INDAGINE COMPARATA



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SODDISFAZIONE LAVORATIVA ED ASPETTATIVE DI RUOLO UN INDAGINE COMPARATA TRA GLI INFERMIERI DI COMO E PALERMO > Recenti studi in ambito infermieristico hanno approfondito la relazione tra soddisfazione lavorativa e specifiche componenti individuali e organizzative come l autonomia, le opportunità professionali e le relazioni all interno dell équipe multiprofessionali. Lo studio che presentiamo è stato effettuato prendendo in esame un campione di 480 infermieri nella provincia di Palermo: ad ogni infermiere è stato sottoposto un questionario relativo a soddisfazione lavorativa ed aspettative. I dati raccolti sono stati confrontati con i risultati di un analoga indagine svolta a Como. Le due popolazioni di riferimento hanno espresso maggior soddisfazione verso gli stessi ambiti: la professione, il posto di lavoro, la formazione ricevuta in passato e l inserimento professionale. L indagine mette in evidenza valutazioni negative in entrambe le popolazioni rispetto all organizzazione, ai carichi di lavoro e al trattamento economico, con frequenze maggiori tra gli infermieri palermitani. di Vincenzo Gargano Coordinatore del Corso di Laurea in Infermieristica dell Università degli Studi di Palermo, sede autonoma Arnas Civico egar@virgilio.it Salvatore Passafiume Infermiere, Fondazione Giglio San Raffaele di Cefalù Anna Fiorella Infermiera, AO. V. Cervello di Palermo COSA SI INTENDE PER SODDISFAZIONE LAVORATIVA La soddisfazione lavorativa è una rappresentazione complessiva che si compone di opinioni, vissuti e credenze avvertite dal professionista, sulla base di esperienze lavorative trascorse. In passato la letteratura scientifica qualificava la soddisfazione lavorativa come il grado di corrispondenza tra bisogni individuali e lavoro: se l individuo era insoddisfatto, ricercava ed eventualmente accettava una nuova condizione lavorativa. Recenti studi in ambito infermieristico hanno approfondito la relazione tra soddisfazione lavorativa, specifiche componenti individuali e organizzative, come l autonomia, le opportunità professionali e le relazioni all interno dell équipe multiprofessionale. Nel panorama italiano Taddia (Taddia et al., 2007) osserva che sono più soddisfatti coloro che ricoprono posizioni funzionali caratterizzate da maggior coinvolgimento, responsabilizzazione e progettualità. Tali assunti vengono avvalorati dalla ricerca di Alvaro (Alvaro et al., 2007), in cui gli aspetti 27

che la popolazione infermieristica ritiene più critici riguardano i rapporti con il management aziendale, in relazione all assenza di sviluppo professionale, allo scarso riconoscimento e al limitato coinvolgimento nei processi decisionali. Nell attuale scenario socio-sanitario, la conoscenza della soddisfazione lavorativa degli infermieri rappresenta indubbiamente una leva strategica, diretta al miglioramento delle organizzazioni socio-sanitarie e nel contempo alla prevenzione di fenomeni dannosi come l abbandono precoce del lavoro o il burn out. Nel 2006 è stata condotta in Lombardia una ricerca denominata Indagine conoscitiva della situazione occupazionale e professionale degli infermieri nel territorio di Como (Citterio, 2005; Varani e Citterio, 2006), finalizzata ad analizzare le componenti della soddisfazione lavorativa nella professione infermieristica. Stimolati dai risultati dell indagine, gli autori del presente lavoro hanno deciso di estendere l indagine alla realtà palermitana e di verificare da un punto di vista professionale quali sono gli elementi che accomunano o distinguono l infermiere che opera in contesti territoriali diversi, al Nord e al Sud del Paese. Tale verifica è stata condotta replicando la stessa indagine e il medesimo questionario, al fine di rendere possibile la comparazione dei dati delle due indagini e delineare, ove possibile, l identikit dell infermiere palermitano, approfondendo il suo reale grado di soddisfazione rispetto alla professione. Obiettivo dell indagine è di contestualizzare il vissuto emotivo/professionale del professionista infermiere, al fine di approfondirne la conoscenza, sia nella sanità pubblica che in quella privata. UN CONFRONTO A DISTANZA Si è scelto di replicare la ricerca di Como poiché non sono presenti nella letteratura infermieristica italiana altre indagini comparate sulla soddisfazione lavorativa degli infermieri. La scelta di usare lo stesso questionario, come già detto, è stata determinata dalla possibilità di mettere a confronto i dati raccolti. Il questionario adottato è strutturato in 28 domande a risposta multipla ed è suddivisibile in quattro parti. Nella prima parte (item 1-9) vengono indagate le caratteristiche socio-demografiche dei professionisti, con dati relativi alla sede di lavoro, l unità operativa e l inizio NELL ATTUALE SCENARIO SOCIO-SANITARIO, LA CONOSCENZA DELLA SODDISFAZIONE LAVORATIVA DEGLI INFERMIERI RAPPRESENTA INDUBBIAMENTE UNA LEVA STRATEGICA, DIRETTA AL MIGLIORAMENTO DELLE ORGANIZZAZIONI SOCIO-SANITARIE E NEL CONTEMPO ALLA PREVENZIONE DI FENOMENI DANNOSI COME L ABBANDONO PRECOCE DEL LAVORO O IL BURN OUT della professione. Nella seconda parte (item 10-20) vengono analizzati alcuni aspetti fondamentali della professione, come il grado di soddisfazione dei professionisti rispetto al profilo tecnico-economico e alle motivazioni: in particolare si indaga la condizione lavorativa rispetto all organizzazione del lavoro e alla sua qualità. La terza parte (item 21) si focalizza sulle aspettative professionali, mentre la quarta e ultima parte (item 22-28) è di carattere più generale, con informazioni sulla struttura in cui opera l intervistato (natura giuridica, grado di specializzazione, relativo bacino di utenza). Sono stati distribuiti 560 questionari in 14 realtà sanitarie pubbliche e private. È stato utilizzato un campionamento di convenienza, attraverso la partecipazione all indagine di tutti gli infermieri iscritti alle attività formative Ecm organizzate dal Collegio Ipasvi di Palermo nel periodo marzogiugno 2007. Sono stati restituiti, compilati in tutte le loro parti, 480 questionari, con un tasso di risposta pari all 82,1%. I dati disaggregati hanno reso evidente, almeno nella fase di consegna del questionario compilato, un tasso di risposta più alto da parte degli infermieri che operano nella sanità privata (forse per la giovane età dei professionisti), pari al 91,8% dei questionari resi (156 su 170), a fronte di quelli della sanità pubblica, in cui i questionari sono ritornati nell 80,9% (324 su 390). Gli interpellati hanno un rapporto di lavoro dipendente, sia nel settore pubblico che privato, quest ultimo rappresentato in una percentuale pari al 32,5%. Le 5 alternative di risposta possibili (pessimo, insufficiente, sufficiente, buono e ottimo) sono state aggregate in modo analogo a quanto effettuato nell indagine comasca, che ha unito i due gradi di positività e di negatività individuando: un indice di positività come somma di risposta (buono e ottimo); un indice di normalità come risposta alla variabile (sufficiente); un indice di negatività come somma delle variabili (insufficiente e pessimo). I RISULTATI DELL INDAGINE Area socio-demografica I due sessi nella realtà palermitana sono risultati quasi equi- 28

Figura 1 - FIGURA 1 - DISTRIBUZIONE PER SESSO E PER ETÀ SESSO ETÀ 100 Maschile 60 20-29 80 Femminile 50 30-39 60 40 N.R. 40 30 20 40-49 50-59 N.R. 20 10 0 0 Palermo Como Palermo Como valenti, in considerazione del fatto che la mascolinizzazione della professione rappresenta il palese riscontro di quanto la professione infermieristica attragga nel Sud i giovani disoccupati, anche in funzione della relativa facilità di trovare un realistico sbocco occupazionale. Nell indagine effettuata nella provincia di Como del 2006 (figura 1) si era evidenziata, invece, una consistente presenza del sesso femminile, che si attesta intorno all 80%, in quanto il substrato socio-economico lombardo (e in genere del Nord) offre un più ampio ventaglio di opzioni occupazionali, anche in altri settori del mercato del lavoro. Nel palermitano il 60,8% della popolazione intervistata ha un età non superiore ai quarant anni. Vi sono differenze significative tra le diverse strutture, poiché nel settore pubblico la categoria di giovani (fino a 40 anni) rappresenta il 44,65%, mentre nel privato l 81,25%. Orientando l analisi verso le strutture private che si pongono alla cittadinanza come strutture di eccellenza, o comunque di alta specializzazione, gli infermieri con età non superiore a 40 anni rappresentano l 87,32% del campione; tale dato è riconducibile al fatto che tali presidi risultano ristrutturati e/o ampliati di recente ed altri sono di nuova istituzione. I professionisti di età matura presenti nel settore pubblico trovano giustificazione nella mancanza di concorsi (nell ultimo decennio è stata concessa soltanto la mobilità ex L.80) e nel blocco delle assunzioni previsto dalle diverse leggi finanziarie nazionali e regionali. Pochi sono gli infermieri in possesso del 2 anno di scuola media superiore (10,4%), a fronte dell 89,6% di infermieri in possesso di diploma di scuola media superiore. Il 28,2% frequenta l Università o possiede un diploma di laurea. L alta percentuale di infermieri in possesso del diploma di laurea risulta essere correlata all istituzione del corso di riconversione dei titoli attivato presso l Università degli Studi di Palermo. Il possesso del diploma di laurea arriva fino al 60% tra gli infermieri in servizio presso l Ismett; nelle altre strutture private oscilla intorno al 42,5%. I dati riportati, a nostro avviso, sono in perfetta sintonia con la giovane età dei professionisti ivi operanti. Il campione palermitano esercita nel 42,5% dei casi in area critica, che raggruppa al proprio interno le UU.OO. di terapia intensiva respiratoria, cardiologica e pediatrica, nonché i diversi servizi di pronto soccorso (tabella 1). Soddisfazione lavorativa: comparazione tra Como e Palermo I valori medi relativi all area della soddisfazione lavorativa (tabella 2) di Palermo sono inferiori rispetto a quelli di Como. Le valutazioni negative degli infermieri palermitani superano di circa 6 punti percentuali quelle comasche, così come quelle neutre. Inoltre le valutazioni positive sono maggiormente rappresentate nella popolazione infermieristica di Como, con percentuale pari al 44,09% contro il 35,01% di Palermo. Attraverso l analisi delle diverse opzioni relative alla soddi- Tabella 1 - DISTRIBUZIONE DEL CAMPIONE PER UNITÀ OPERATIVA Unità operativa Area medica 13 2,7% Area chirurgica 12 2,5% Servizi diagnostici 11 2,3% Ambulatori 2 0,4% Sala Operatoria 21 4,4% Area medica spec.. 73 15,2% Area chirurgica spec. 139 29,0% Area critica 204 42,5% n.r. 5 1,0% Totale 480 100% Tabella 2 - SODDISFAZIONE LAVORATIVA GLOBALE Indice Indice Indice Non negatività normalità positività osservato Totale Como 15,18 32,27 44,09 8,09 Totale Palermo 21,81 39,72 35,01 3,2 29

Una panoramica di Palermo sfazione professionale si può osservare come entrambe le popolazioni (tabella 3) hanno espresso maggior soddisfazione verso la professione, il posto di lavoro, la formazione ricevuta in passato e l inserimento professionale. In entrambe le indagini, l analisi comparata dei giudizi negativi evidenzia bassi livelli di soddisfazione relativi al trattamento economico, ai carichi di lavoro e all organizzazione del lavoro, con maggior numero di opzioni tra gli infermieri palermitani. Inoltre la formazione professionale viene percepita maggiormente critica da parte degli infermieri del Sud. Soddisfazione lavorativa: comparazione tra le diverse sedi palermitane Suddividendo i dati tra sanità pubblica e privata si possono evidenziare differenze significative tra le due aree rappresentate. Nella sanità pubblica l indice di positività è pari al 27,7%, mentre nella sanità privata oscilla intorno al 52%, con picchi del 70,9% presso i centri dialisi e un indice di negatività con percentuali pari a zero a Villa Serena (dato riscontrato in tutte le opzioni). Da una prima analisi delle risposte sul grado di soddisfazione relativo alla professione (tabella 4) si evince che gli infermieri dell Ospedale Cimino di Termini Imerese vivono una percezione alquanto negativa della professione (30,5%), dato significativo se comparato al dato medio del 10,8%. Interessante l assenza di valutazioni negative per la quasi totalità degli infermieri nelle cliniche private (escluso la sola Casa di Cura La Maddalena, che riporta il 19,2%). Le valutazioni positive mettono in evidenza come il grado di soddisfazione relativo alla professione sia maggiormente sentito nelle strutture private, con una media dell 80,6% e un picco del 100% nelle risposte per gli infermieri di Villa Serena. I dati sembrano smentire l opinione comune secondo la quale un rapporto di lavoro con un ente pubblico viene considerato più appetibile rispetto a quello con privati. Infatti la media di risposta sugli indici di positività relativi al posto di lavoro risulta essere quasi il doppio tra i professionisti infermieri che operano nella sanità privata (63,8%) rispetto a quelli del settore pubblico (35,2%), con un picco massimo dell 85,7% degli operatori sanitari di Villa Serena (tabella 5). Il grado di soddisfazione relativo alla qualità del lavoro, che premia la sanità privata, meriterebbe un ulteriore approfondimento, volto a ricercare le ragioni di questa tendenza che ha caratteristiche molto pronunciate. Per questa domanda gli infermieri dell Asl 6 dell Ospedale Cimino di Termini Imerese hanno manifestato il più alto indice di negatività (69,4%), anche rispetto ad altri operatori sanitari di altri presidi ospedalieri della stessa zona (Asl 6 Territorio 40,7%, Ingrassia 52,7%, Civile di Partinico 48%). I dati inoltre evidenziano un alto indice di negatività nell Arnas Civico (67,9%), nonostante quasi tutti gli istituti contrattuali siano applicati e lo stesso contratto di lavoro aziendale decentrato sia stato preso a modello da altre aziende sanitarie. Per quanto riguarda la formazione si conferma il trend prece- Tabella 3 - SODDISFAZIONE LAVORATIVA ANALITICA Item COMO Fr % PALERMO Fr % Soddisfazione Indice Indice Indice Non Indice Indice Indice Non verso: negatività normalità positività osservato negatività normalità positività osservato 10. Professione 6 20 72 2 10,8 25,4 62,5 1,3 11. Posto di lavoro 9 26 61 2 17,6 41,3 40,2 0,9 12. Trattamento economico 33 38 26 2 45,4 36,9 15 2,7 13. Organizzazione del lavoro 19 39 41 1 28,8 42,9 27,5 0,8 14. Qualità del lavoro 11 40 48 1 20,8 41,5 36,7 1 15. Carichi di lavoro 22 40 35 2 31,3 48,1 19,8 0,8 16. Aggiornamento professionale 22 35 41 3 27,1 42,5 29,6 0,8 17. Formazione in passato 7 32 60 1 16,1 33,8 46,9 3,2 18. Formazione universitaria 9 18 23 49 10,9 34 38,1 17 19. Inserimento nella professione 10 27 54 9 10,7 41 46,4 1,9 20. Altri professionisti sanitari 19 40 24 17 20,5 49,6 24,4 5,5 30

Tabella 4 - GRADO DI SODDISFAZIONE RELATIVO ALLA PROFESSIONE Indice Indice Indice Non Totale negatività normalità positività osservato VILLA SOFIA 18,6 40,7 40,8 0 100 DIALISI 0 6,7 86,7 6,6 100 ALTRE CASE DI CURA 0 27,3 72,7 0 100 ASL N. 6 3,7 29,6 63 3,7 100 CERVELLO 17,2 34,5 48,3 0 100 ARNAS CIVICO 8,3 28,4 62,4 0,9 100 INGRASSIA 10,6 42,1 47,3 0 100 VILLA SERENA 0 0 100 0 100 VILLA M. ELEONORA 0 28,6 71,4 0 100 TERMINI IMERESE 30,5 19,4 50 0 100 CEFALU 0 17,5 80 2,5 100 PARTINICO 18 28 54 0 100 ISMETT 0 12 88 0 100 LA MADDALENA 19,2 11,5 65,4 3,9 100 MEDIA DOMANDA N.10 10,8 25,4 62,5 1,3 dentemente individuato sulla percezione positiva degli operatori delle strutture private, con eccezione della Clinica La Maddalena, in cui gran parte del personale proviene dal corso regionale per infermieri professionali e solo alcuni dal corso universitario. Ancora una volta il primato negativo appartiene all Ospedale Cimino di Termini Imerese, in cui l aggiornamento professionale ha un indice di negatività del 58,3%: dato in forte contrasto con le strutture ospedaliere afferenti alla stessa Asl 6, dove la percentuale media di negatività si attesta intorno al 15%. Poiché anche l Ospedale Civile di Partinico ha un elevata percentuale di negatività (44%), l alto grado di insoddisfazione potrebbe essere correlato alla distanza dal polo formativo e alla conseguente difficoltà nel frequentare iniziative di formazione. Anche i dati sulla formazione universitaria confermano nel complesso gli indici di positività per la sanità privata (59%), con picchi del 92,5% per la Clinica Villa Maria Eleonora. I dati sulla soddisfazione della formazione ricevuta in passato inducono a pensare che gli infermieri, nella loro globalità, ne sono soddisfatti: infatti il 78% nel pubblico e circa il 87% nel privato esprimono valutazioni sufficienti o positive. Da un analisi complessiva il professionista infermiere sembra non percepire gravi criticità nell inserimento professionale: la più alta percentuale di indice di positività si evidenzia a Villa Serena e a Villa Maria Eleonora, entrambe con il 85,7%. I risultati emersi mettono in evidenza come l approccio pluridisciplinare in ambiente sanitario non sia certamente privo di criticità, soprattutto in alcune realtà come l Ospedale Civile di Partinico, ma soprattutto per la Clinica La Maddalena. Tabella 5 - GRADO DI SODDISFAZIONE RELATIVO AL POSTO DI LAVORO Indice Indice Indice Non Totale negatività normalità positività osservato VILLA SOFIA 16,7 57,4 25,9 0 100 DIALISI 13,3 0 80 6,7 100 ALTRE CASE DI CURA 0 45,5 54,5 0 100 ASL N. 6 3,7 44,4 51,8 0 100 CERVELLO 37,9 31 31 0 100 ARNAS CIVICO 17,4 45,9 34,9 1,8 100 INGRASSIA 26,4 42,1 31,6 0 100 VILLA SERENA 0 14,3 85,7 0 100 VILLA M. ELEONORA 0 42,9 57,1 0 100 TERMINI IMERESE 44,4 25 31,5 0 100 CEFALU 0 15 82,5 2,5 100 PARTINICO 20 38 40 2 100 ISMETT 16 76 8 0 100 LA MADDALENA 11,5 26,9 61,5 0 100 MEDIA DOMANDA N.11 17,6 41,3 40,2 0,9 31

Tabella 6 - ASPETTATIVE PROFESSIONALI Item COMO Fr % PALERMO Fr % Soddisfazione Indice Indice Indice Non Indice Indice Indice Non verso: negatività normalità positività osservato negatività normalità positività osservato 21 a. Incremento economico 25 31 34 10 31,1 36,7 32,3 0 21 b. Ricerca posto di lavoro stessa professione 12 25 37 25 13,3 39,2 47,4 0 21 c. Ricerca posto di lavoro altra professione 28 19 13 40 9,0 40,2 50,9 0 21 d. Prospettive di carriera 28 30 22 20 16,7 39,8 43,5 0 21 e. Qualità posto di lavoro per logistica/struttura 15 35 33 16 19,6 49,3 31,1 0 Uno scorcio del Lago di Como Aspettative: comparazione tra Como e Palermo La comparazione dei dati tra le due indagini in merito alle aspettative (tabella 6) evidenzia come un congruo incremento economico, un attesa mobilità e la qualità del posto di lavoro rappresentino aspettative che, secondo un apprezzabile percentuale di infermieri, possono in realtà concretizzarsi. Non vi sono differenze significative tra le due rilevazioni, poiché la percentuale leggermente maggiore degli indici palermitani va interpretata tenendo presente il diverso tasso di non risposta, pari a zero nell indagine sopraindicata. L analisi delle aspettative con valutazione positiva mette in luce tra gli infermieri palermitani una celata sofferenza, che si manifesta nella ricerca di un posto di lavoro in altra professione (item 21c), rappresentata dal 50,9% di Palermo a fronte del 13% di Como (che in questa risposta raggiunge il 40% di non osservato). Aspettative: comparazione tra le diverse sedi palermitane Complessivamente, il calcolo degli indici di negatività mette in evidenza la maggiore percentuale presso l Ospedale Civile di Partinico con il 58%, mentre ancora una volta l indice di negatività più basso si evidenzia per Villa Serena. Accorpando gli indici, risulta che l Ospedale Civile di Partinico ha un indice di negatività pari allo 0%, unico dato nella sanità pubblica ma presente in quasi tutta la sanità privata, con l eccezione della Clinica La Maddalena, che raccoglie il più alto indice di negatività (pari al 15,4%, di ben oltre 10 punti percentuali superiori alla media). In alcune realtà, come per esempio Villa Sofia, la maggioranza degli infermieri interpellati (55,6%) è disposto a cambiare lavoro. Questo dato è di difficile interpretazione perché gli infermieri di Villa Serena, pur registrando alti indici di positività, dichiarano per il 42,9% di voler cambiare lavoro e professione, in parziale contraddizione con quanto evidenziato nei precedenti item. La percentuale positiva relativa all aspettativa di carriera si attesta al 72,3%, con un range che va dal 68,2% della sanità pubblica all 88,3% di quella privata. Gli operatori coinvolti nel pubblico percepiscono nel complesso una minore aspettativa verso un evoluzione culturale e di carriera, anche se sulla media complessiva pesa negativamente il dato di Villa Sofia, dove solo circa 1/3 del personale esprime valutazioni positive. CONCLUSIONI Lo studio evidenzia come gli infermieri esprimano maggiore soddisfazione verso l agire professionale e la formazione, mentre rilevano maggiori criticità in relazione agli aspetti dell organizzazione del lavoro; dichiarano inoltre di possedere GLI OPERATORI COINVOLTI NEL PUBBLICO PERCEPISCONO NEL COMPLESSO UNA MINORE ASPETTATIVA VERSO UN EVOLUZIONE CULTURALE E DI CARRIERA 32

aspettative in merito al cambiamento di sede di lavoro e di professione. Tale situazione ci induce a individuare nell organizzazione e nel management aziendale un punto centrale su cui focalizzare la riflessione critica e la progettualità. Oltre ad una revisione dei modelli organizzativi, assume un ruolo importante il ruolo del Collegio Ipasvi, organismo secondo il quale la tutela del cittadino passa attraverso la qualificazione del professionista; la centralità dell organo collegiale, pertanto, potrebbe accogliere e limitare quelle manifestazioni di stanchezza professionale, che portano inevitabilmente al desiderio di cambiare professione (Ferri, 2005). In Italia, nell ultimo decennio molto è stato fatto in tal senso dalla Federazione nazionale Ipasvi, unitamente all Università: grazie a un reciproco rapporto di collaborazione, queste hanno fatto in modo che la professione infermieristica sia ormai una realtà consolidata, viva ed in costante crescita culturale (Silvestro, 2007). Nonostante ciò l infermiere è ancora inserito in modelli organizzativi che troppo spesso premiano la ripetitività nelle attività e il lavoro per compiti; è inoltre limitato nelle sue possibilità decisionali e nella definizione condivisa dei percorsi di assistenza. BIBLIOGRAFIA Alvaro R, Sili A, Il benessere organizzativo: la percezione degli infermieri romani. Professioni infermieristiche, 2007 luglio - settembre 60(3): 139 147. Citterio S. L infermiere oggi tra realtà e prospettive: criticità di una professione in crescita. Agora, Collegio Ipasvi di Como, n. 26, marzo 2005: 2-3. Ferri C., Le funzioni del Collegio Ipasvi, Professione infermiere, Collegio Ipasvi di Bologna, n. 3, ottobre-novembre-dicembre 2005:3-5. Silvestro A., Le politiche della professione infermieristica, Relazione al XIV Congresso Nazionale Ipasvi, Roma 14/16 marzo 2007. Taddia P., Chiari P., Calanchi S., Martelli B., Biavati C., Ruffini B., Mosci D., Chiarelli P., Fontana S., D Ercole F., Tartari P., Parma D., Robb M.C., Sansolino S., Farinella P., Valutazione della soddisfazione per l organizzazione basata sulla valorizzazione di posizioni funzionali, tra gli infermieri del Policlinico S. Orsola-Malpighi, Assistenza infermieristica e ricerca, 2007 ottobre-dicembre; 26 (4): 210 8. Varani P. e Citterio S., Indagine conoscitiva della situazione occupazionale e professionale degli infermieri nel territorio di Como, Agora, Collegio Ipasvi di Como, n. 33, 2006 dicembre: 1-20. 33