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1 PON GAS Programma Operativo Nazionale Governance e Azioni di sistema Asse E Capacità istituzionale - Linea 7 Sviluppo sostenibile Azione 7.B Azioni di supporto ai processi di VAS e ai procedimenti di VIA Il progetto di formazione per la conduzione dei processi di valutazione ambientale: LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA

2 Coordinamento: Direzione Generale per le Valutazioni Ambientali Arch. Paola Andreolini Elaborazione: SOGESID Gruppo di Lavoro PON GAS - Azione 7.B Contributi: Arch. Paola Andreolini, Arch. Elisabetta Bina, Arch. Elisa Anna di Palma, Arch. Bruna Kohan, Arch. Biancamaria Rizzo, Arch. Francesca Soro

3 PON GAS Premessa L obiettivo di garantire la sostenibilità dello sviluppo trova nei processi di valutazione ambientale, VAS e VIA, gli strumenti in grado di perseguire il raggiungimento degli obiettivi più generali di sostenibilità ambientale a livello nazionale e regionale. I processi di valutazione ambientale sono gli strumenti più efficaci per assicurare una tutela integrata e complessiva dell ambiente in tutte le sue componenti e in grado di assicurare il collegamento e il coordinamento tra le politiche a diretta finalità ambientale e le politiche settoriali ai diversi livelli istituzionali. Per il raggiungimento di tali obiettivi è necessaria l attuazione di una nuova organizzazione del modello decisionale delle scelte e di un supporto strutturato in grado di rafforzare le competenze valutative specifiche all interno delle amministrazioni coinvolte, nei differenti ruoli, nei processi ai fini di aumentare l efficacia e la capacità di gestione dei processi codecisionali propri della Vas e della VIA. La Direzione per le Valutazioni Ambientali del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) ha posto, quale presupposto fondamentale allo sviluppo delle attività da svolgere nell ambito del Programma Operativo Nazionale Governance e Azioni di sistema - Asse E Capacità istituzionale - Linea 7 Sviluppo sostenibile, la messa a punto di strumenti e modalità per agevolare e supportare azioni di miglioramento della governance ambientale, supportando le amministrazioni locali nello svolgimento dei processi di valutazione e di cooperazione istituzionale. La formazione, intesa nelle sue diverse forme, è lo strumento principale di approfondimento e aggiornamento delle conoscenze tecnico/scientifiche e dei modelli organizzativi, necessari per garantire ai diversi soggetti che hanno un ruolo nell attuazione dei processi di valutazione ambientale la possibilità di una partecipazione efficiente ed efficace. Questa pubblicazione nasce dalle esperienze formative sviluppate e condotte in tema di VAS in Calabria, Puglia e Sicilia nel corso del 2012 dalla Direzione Generale per le Valutazioni Ambientali del MATTM, nell ambito dell azione 7.B Azioni di supporto ai processi di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e ai procedimenti di valutazione d Impatto Ambientale (VIA) e costituisce in tal senso uno dei principali risultati dell azione di implementazione della governance all interno delle Amministrazioni Pubbliche previste dal Progetto PON GAS Lo stato di attuazione dei processi di VAS, infatti, ci restituisce un quadro che evidenzia numerose aree di criticità ancore non risolte, le cui motivazioni sono da individuarsi, prima fra tutte, nella complessità del processo stesso che necessita di un accrescimento delle conoscenze e delle capacità tecniche delle pubbliche amministrazioni coinvolte, al fine di permettere loro di contribuire alla costruzione di processi di valutazioni ambientali di qualità ed efficaci nel perseguire gli obiettivi di sostenibilità ambientale dei piani e programmi. dott. Mariano Grillo Direttore Generale Direzione Generale per le Valutazioni Ambientali 3

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5 SOMMARIO Introduzione e scopo del documento 7 Finalità dell attività di formazione 8 Standard professionali e formativi 9 Utenti 9 Quantificazione delle attività formative 10 Struttura dell attività formativa 10 Metodologia, strumenti ed articolazione delle attività 12 Integrazione con altre attività del PON GAS Strumenti e materiali utilizzati 14 Professionalità coinvolte 14 Attività formativa sulla Valutazione Ambientale Strategica 15 SIGNIFICATO E POTENZIALE DELLA VAS 19 INTRODUZIONE E NORMATIVA IN MATERIA DI VAS 25 FASI DEL PROCESSO DI VAS: METODI E STRUMENTI 57 Fase 1: screening 62 Fase 2: scoping 64 Fase 3: elaborazione del Rapporto ambientale e della Sintesi non tecnica 73 Fase 4: informazione sulla decisione 100 Fase 5: attuazione del piano nel processo di VAS 102 TEMI DI APPROFONDIMENTO Monitoraggio 105 Partecipazione 121 Paesaggio 127 5

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7 PON GAS Introduzione e scopo del documento Il Programma Operativo Nazionale Governance e Azioni di sistema (FSE) (PON GAS) 1 prevede, per l Asse E - Capacità istituzionale, l Obiettivo specifico 5.5 Rafforzare ed integrare il sistema di governance ambientale nell ambito delle Regioni Obiettivo Convergenza: Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Nell ambito del Programma PON GAS, la linea di intervento 7 Sviluppo sostenibile proposta dal MATTM, è articolata nelle due Azioni: - Azione 7.A Azioni orizzontali per l integrazione ambientale di competenza della DG SEC(Sviluppo Sostenibile Clima ed Energia); - Azione 7.B Azioni di supporto ai processi di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e ai procedimenti di valutazione d Impatto Ambientale (VIA) di competenza della Direzione Generale per le valutazioni ambientali del MATTM. Coerentemente con i contenuti dell Obiettivo specifico 5.5 del PON GAS, le Azioni 7.A e 7.B sono volte a garantire l integrazione della componente ambientale in sede di attuazione delle politiche regionali, attraverso il progressivo radicamento, nella prassi ordinaria, di criteri operativi, strumenti tecnici, procedure amministrative, gestionali e valutative nonché modelli organizzativi che favoriscono l innovazione istituzionale dei settori tematici ambientali, in risposta alle specifiche esigenze avanzate a livello territoriale. L obiettivo generale dell integrazione della componente ambientale nell attuazione delle politiche regionali viene perseguita in maniera sinergica dalle due Azioni in quanto i processi di valutazione ambientale della VAS e della VIA si configurano quali strumenti in grado di garantire nel concreto il raggiungimento degli obiettivi generali delineati nelle Strategie nazionali e regionali per lo Svi-luppo Sostenibile. La gestione delle Azioni sopra descritte è stata affidata dal MATTM DG SEC (Sviluppo Sostenibile Clima ed Energia) alla società Sogesid,che opera in house providing al MATTM, attraverso il Gruppo di Lavoro PON GAS con il coordinamento della Direzione per le Valutazioni Ambientali. Il Piano Esecutivo del programma PON GAS declina e sviluppa le attività da realizzare nel periodo , affiancando le azioni di supporto nell ambito dello Sviluppo Sostenibile, di cui all Azione 7.A, a quelle più specifiche mirate alle fasi di pianificazione e monitoraggio, nonché di gestione dei processi decisionali propri della VAS e della VIA, di cui all Azione 7.B 2. Il presente documento raccoglie e sistematizza i contributi derivanti dalle attività relative allo specifico strumento della Formazione in tema di VAS, svolte nel corso del 2012 nell ambito dell Azione 7.B. 1 Approvato con Decisione della Commissione C (2007) 5761 del 21 novembre contenuti delle due Azioni sono individuati nel documento Programma Operativo PON Governance e Azioni di Sistema (FSE) Obiettivo Convergenza [IT051PO006], PON Governance e Azioni di Sistema, Asse E Capacità istituzionale, PROGETTAZIONE ESECUTIVA SOGESID (Convenzione MATTM DG per lo sviluppo sostenibile, il clima e l energia (DG SEC) e Sogesid del 31 luglio 2009 e successivo Addendum del 24 maggio 2011). 7

8 Gli obiettivi specifici dell Azione 7.B sono: - attivare azioni di sistema e di rafforzamento finalizzate a potenziare la capacità di governance delle Pubbliche Amministrazioni, migliorandone la cooperazione istituzionale tra i diversi livelli di governo e sviluppando nuovi modelli organizzativi; - assicurare lo scambio e la condivisone di esperienze e contenuti tecnico-scientifici (indirizzi metodologici e strumenti per la conduzione dei processi, individuazione dei meccanismi di feedback per le attività di monitoraggio) per la conduzione dei processi di Valutazione Ambientale Strategica e di Valutazione di Impatto Ambientale; - assicurare, con linee guida operative, la messa a punto di criteri e indirizzi tecnici per la progettazione degli interventi e la redazione degli studi di impatto ambientale, anche mediante la messa in rete di dati e indicatori per il quadro ambientale di riferimento; - promuovere, nei processi di valutazione ambientale, l uso di modelli di supporto alle analisi valutative (previsione di evoluzione territoriale, uso dei sistemi informativi territoriali, etc. ); - sviluppare modalità condivise e omogenee per le attività di analisi e valutazione ambientale previste dalle Direttive 2001/42/CE, 85/337/CE e 92/43/CE. In relazione al settore della Formazione, gli ambiti di intervento dell Azione 7.B riguardano l Attività 2, Sviluppo delle competenze nelle Pubbliche Amministrazioni nella conduzione dei processi di governance ambientale,che si sviluppa attraverso due modalità attuative: - moduli per lo sviluppo delle competenze - moduli di accompagnamento on job La presente pubblicazione, nel descrivere le attività formative nell ambito del PON GAS , raccoglie tutte le informazioni (in termini di metodologie, contenuti, strumenti necessari, sedi di svolgimento, durata, costi,) al fine di presentare, in una visione di insieme,uno strumento di comunicazione utile sia alle Pubbliche Amministrazioni (nel seguito P.A.), intese nel duplice ruolo di Proponente e Valutatore, sia agli operatori privati, quali promotori di piani e progetti sottoposti a dette procedure di valutazione ambientale. Un analoga pubblicazione è stata svolta a seguito della conclusione delle prime attività formative realizzate dal Programma,che hanno interessato gli aspetti connessi all attuazione dei procedimenti di Valutazione di Impatto Ambientale. Nel riconoscere l importanza della comunicazione, informazione, formazione come strumenti strategici per il miglioramento della governance ambientale, il Gruppo di Lavoro PON GAS Azione 7.B, ha il compito di coordinare le iniziative di formazione ambientale a supporto dello sviluppo delle specifiche competenze nel campo dell analisi, della pianificazione e della realizzazione di politiche ambientali che investono le pubbliche amministrazioni. 2. Finalità dell attività di formazione L attività di formazione ha la finalità di accrescere le conoscenze dei tecnici delle amministrazioni locali sia sugli aspetti tecnici che procedurali in materia di valutazione ambientale, e diffondere, presso gli operatori delle pubbliche amministrazioni e le autorità con competenze ambientali coinvolte nei processi di valutazione, una maggiore sensibilità e pratica alle procedure connesse alla VAS ed alla VIA. Obiettivo principale dell attività di formazione è quello di rafforzare e sviluppare nel personale delle pubbliche amministrazioni le competenze e le capacità necessarie a migliorare la 8

9 PON GAS qualità dei processi di valutazione, nonché di creare nuove capacità professionali all interno delle amministrazioni stesse che possano coadiuvare le direzioni nell attuazione delle procedure, ottimizzando i tempi e le risorse necessarie. Le attività formative vengono sviluppate attraverso metodologie che prevedono applicazioni pratiche oltre che teoriche, ed in molti casi vengono pianificate sulla base delle effettive esigenze formative riscontrate sui territori, analizzate attraverso specifiche schede di rilevamento dei fabbisogni e condivise con le Regioni Obiettivo Convergenza. A partire dalla individuazione degli ambiti prioritari su cui intervenire con il processo formativo, le fasi propedeutiche alla realizzazione del progetto formativo, riguardano, altresì, la definizione dei contenuti tecnico-scientifici, la scelta delle metodologie didattiche più appropriate, la messa a punto di una metodologia di valutazione dei risultati. 3. Standard professionali e formativi Gli standard garantiscono la flessibilità dei percorsi e permettono alla Pubblica Amministrazione interessata di personalizzare i corsi sulla base delle esigenze, comunque nel rispetto degli obiettivi e dei contenuti generali del PON GAS Gli standard utilizzati, descritti nelle schede dei singoli moduli formativi, fanno riferimento alle seguenti caratteristiche e criteri: - i formandi sono tecnici laureati che lavorano nel settore delle valutazioni ambientali o che vengono formati per operare nelle valutazioni ambientali; - i contenuti dei moduli sono contestualizzati territorialmente, in termini di conoscenze (ad es: casi studio della Regione interessata) e competenze (ad es: procedure e norme della Regione interessata); - le competenze e le capacità possono riguardare la comprensione e l interpretazione di dispositivi normativi e regolamentari, la lettura critica e l interpretazione di documenti tecnici di riferimento (rapporti preliminari e ambientali, relazioni ambientali, etc), la capacità di selezionare informazioni utili alle procedure di valutazione, l organizzazione e la gestione dei tempi e delle fasi di una procedura di valutazione, la capacità di produrre testi (dispositivi, decreti, note, etc), le competenze in materia di cartografia e sistemi informativi territoriali (SIT) applicati alle valutazioni ambientali, l utilizzo di strumenti tecnologici e informatici (anche nel campo dei SIT) per consultare archivi, gestire informazioni, analizzare dati; - i corsi terminano con una prova di verifica (scritta, orale o pratica) delle competenze e conoscenze acquisite. Le modalità della prova ed i criteri di verifica vengono di volta in volta definiti in sede di progettazione del singolo modulo formativo; 4. Utenti Le attività formative sono rivolte ad utenti individuati di concerto con la Pubblica Amministrazione delle Regioni Obiettivo Convergenza. Gli utenti vengono individuati tra il personale della P.A. ministeriale, regionale (regioni obiettivo convergenza) e locale (comuni ed altra pubblica amministrazione locale nelle regioni obiettivo convergenza) e tra altri soggetti cui necessita lo sviluppo di competenze e l accompagnamento on-job (ad esempio: ordini professionali). 9

10 Gli utenti, per partecipare alle attività formative, devono già aver sviluppato alcuni saperi di base, che vengono individuati all uopo per ciascun modulo formativo. L utente-tipo è un dipendente della P.A. o un professionista laureato in discipline tecnico-scientifiche (nei settori di ingegneria, architettura, pianificazione territoriale, scienze ambientali, scienze naturali, scienze biologiche, scienze geologiche, scienze forestali ed agrarie ed altre), che opera o dovrà operare nel settore delle valutazioni ambientali. Può formare cultura di base, utile ad affrontare le attività formative, l aver precedentemente sostenuto esami universitari o corsi para o post-universitari su materie inerenti la pianificazione territoriale, le scienze biologiche, le scienze della terra, il diritto dell ambiente. Le capacità necessarie riguardano l uso dei più comuni strumenti informatici (posta elettronica, navigazione con browser web, programmi di videoscrittura e fogli di calcolo). Su alcuni moduli gli utenti dovranno essere già a conoscenza di software per la visualizzazione, il trattamento e la produzione di dati informativi geografici e l elaborazione di mappe in formato digitale (software GIS). 5. Quantificazione delle attività formative Per lo sviluppo delle competenze nelle P.A. in tema di Valutazione Ambientale Strategica nel corso del 2012 sono stati organizzati moduli di sviluppo competenze in Regione Puglia, in Regione Calabria e in Regione Sicilia, articolati come segue: - Modulo Formativo Vas e governo del Territorio, rivolto ai funzionari degli Enti locali della Regione Puglia - Modulo Formativo Valutazione Ambientale Strategica (VAS) per il personale degli Enti locali in Regione Sicilia - Modulo Formativo Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e Valutazione d Incidenza (VI) per il personale della Regione Sicilia - Modulo Formativo VAS (Valutazione Ambientale Strategica) per il personale della Regione Calabria Ciascun modulo ha previsto una prima parte di formazione tramite lezioni frontali di 40 ore articolata nei mesi di Giugno e Luglio 2012 e un conseguente modulo di accompagnamento on job di 40 ore nei mesi di Settembre e Ottobre Questa pubblicazione raccoglie i materiali complessivamente prodotti nell ambito dei moduli. 6. Struttura dell attività formativa 6.1 Moduli formativi L individuazione dei contenuti dei moduli formativi prevede come primo step la condivisione, con le Amministrazioni destinatarie delle azioni di sistema programmate, dei fabbisogni specialistici al fine di definire le tematiche e, soprattutto, la priorità delle iniziative da porre in essere, in sinergia e coordinamento con quanto già in corso a valere sul Programma Operativo Nazionale Governance e Assistenza Tecnica 2007/2013 (PON GAT) FESR. L analisi dei fabbisogni è uno strumento indispensabile per focalizzare le esigenze da soddisfare, i vincoli e le opportunità da considerare nel processo formativo, le variabili esistenti 10

11 PON GAS e gli obiettivi da perseguire. Questa fase costituisce in sè un primo intervento formativo, in quanto aumenta, negli attori organizzativi, il livello di consapevolezza dei punti di forza e dei punti di debolezza che esistono nei contesti regionali destinatari dell attività formativa. Nella fase propedeutica alla organizzazione dell attività formativa il processo di analisi dei fabbisogni è stato portato avanti attraverso colloqui e riunioni con ciascuna regione. Sulla base degli esiti di tali incontri, la Direzione Generale del MATTM con il gruppo di lavoro PON GAS ha predisposto delle schede di rilevazione dei fabbisogni in cui sono state formulate proposte delle tematiche da trattare a partire dalla Progettazione esecutiva. Le schede sono state poi sottoposte alle Amministrazioni Regionali, che hanno apportato il proprio contributo al fine di consentire di indirizzare l operatività del progetto formativo per l ottenimento della migliore soddisfazione dei bisogni specifici e conseguentemente ottenere un maggior rendimento in termini di risultato. L insieme di queste attività, integrate dal quadro conoscitivo costituito dai temi d interesse e dalle priorità espressi dalle P.A., ha consentito per le annualità 2011 e 2012 di selezionare, con specifico riferimento alla VAS, le seguenti tematiche come oggetto dei moduli di formativi: - Normativa in materia di VAS; - Aspetti procedurali della VAS; - Contenuti del Rapporto Preliminare - Contenuti del Rapporto Ambientale; - Strumenti e metodi per l analisi delle alternative nella VIA e nella VAS; - Utilizzo del GIS nelle valutazioni ambientali; - Il monitoraggio ambientale; - La fase di attuazione di un piano o di un programma: azioni, retroazioni, verifica degli effetti ambientali. Le lezioni orientativamente si sono sviluppate nell arco di una giornata, con frequenza settimanale, oppure come diversamente concordato con la P.A. interessata, al fine di ottimizzare le presenze dei formandi. 6.2 Moduli di accompagnamento on job. Lo strumento dell accompagnamento on job consente di dare attuazione a quanto appreso durante le lezioni frontali, offrendo la possibilità al personale impegnato nelle direzioni regionali di valutazione ambientale di completare il proprio percorso formativo di rafforzamento delle competenze e di qualificazione professionale con un periodo di formazione on the job da svolgersi presso gli uffici regionali stessi. Si tratta di un attività di tutoraggio rivolta ai funzionari delle P.A. all interno di un percorso finalizzato a rendere più efficace l attività formativa e a favorire l organizzazione e lo svolgimento delle attività previste. L accompagnamento on job è, pertanto, il risultato di un processo di elaborazione che si sviluppa a partire dalla fase di apprendimento durante le lezioni in aula, e che permette ai partecipanti al corso di adeguare le proprie competenze alle necessità presenti all interno del contesto regionale attraverso un supporto tecnico che incrementa, a livello cognitivo, organizzativo e strutturale, le capacità del personale nello svolgimento delle attività e delle procedure di valutazione. 11

12 Questa attività viene sviluppata a seguito dell avvio e della conclusione di almeno 1 modulo per ciascuna regione. I contenuti, da concordare di volta in volta con la Pubblica Amministrazione interessata, riguardano attività operative di uno o più enti (casi studio), come, a titolo esemplificativo e non esaustivo, una procedura di VAS di uno strumento urbanistico comunale. Le tempistiche sono state concordate con la P.A. sulla base delle necessità riscontrate. 7. Metodologia, strumenti ed articolazione delle attività 7.1 Definizione ed elaborazione delle attività L avvio dei corsi di formazione e dell accompagnamento on job prevede l espletamento di una serie di attività propedeutiche che vanno dall individuazione dei contenuti delle attività, così come esplicitato al paragrafo 6.1, alla definizione degli aspetti di carattere logisticoorganizzativo: - Contatto con la P.A. interessata e concertazione e condivisione dei contenuti delle attività di formazione: il gruppo di lavoro PON GAS si occupa, di concerto con i referenti del MATTM, di contattare il personale della P.A. interessata dall attività formativa; attraverso contatti informali (riunioni, contatti telefonici e via ), vengono concordati gli argomenti, la tempistica, la sede, il numero dei partecipanti al corso; - Scelta ed invito dei formatori: i docenti vengono scelti di concerto da SOGESID e dal MATTM, sulla base delle attività di condivisione e concertazione con la P.A. regionale descritte al punto precedente; i docenti sono scelti sulla base dei criteri indicati al par. 9; La modalità di selezione dei formatori deve rispettare la circolare 40/2010 del Ministero del Lavoro; - Attività di segreteria; - Organizzazione logistica: per ospitare le attività formative possono essere utilizzati locali idonei, messi a disposizione della P.A., ovvero locali all uopo affittati. I locali utilizzati devono essere attrezzati per ospitare le attività formative e le loro caratteristiche devono rispondere a tutti i requisiti richiesti dalla normativa in materia; - Preparazione delle lezioni: le lezioni vengono preparate direttamente dai formatori incaricati; il personale SOGESID distaccato presso il MATTM ha il compito di predisporre eventualmente le attività pratiche (esercitazioni, active-learning, attività su software GIS, etc) ; - Preparazione di dispense e materiali: le dispense vengono predisposte da ciascun formatore incaricato; eventuali ulteriori materiali, giudicati utili per l apprendimento, saranno predisposti dal personale SOGESID distaccato presso il MATTM. L insieme dei materiali prodotti viene pubblicato sul sito - Accoglienza: sono generalmente previste pause-caffè e pranzi, sulla base delle esigenze specifiche di ciascuna attività; per formandi, tutor e docenti che ne abbiano necessità possono essere previsti rimborsi delle spese di vitto, alloggio e trasferimento per e dalla sede del corso. 7.2 Modello formativo Il modello formativo promosso dal Progetto PON GAS si basa su un approccio strutturale che assicuri la coerenza tra la formazione ed il modello organizzativo del contesto regionale cui viene indirizzata la formazione stessa. 12

13 PON GAS In tal senso, le attività formative del PON GAS perseguono le seguenti finalità: - Supportare i cambiamenti in atto nella normativa, nella metodologia, nelle tecniche e negli strumenti, nelle aspettative degli stakeholders; - Adeguare i profili di competenze e conoscenze a quelli attesi, al fine di contribuire al meglio ad un miglioramento dei livelli culturali, tecnico-scientifici ed operativi delle risorse umane interne alla P.A.; - Sviluppare competenze per l assunzione di ruoli di maggiore complessità (per il personale della P.A. che già opera con buoni livelli di competenza e conoscenza sui processi di valutazione ambientale); - Contribuire a sviluppare ed incrementare tra la P.A. centrale (MATTM) e le regioni obiettivo convergenza linguaggi, conoscenze e modus operandi comuni; - Seguire e sostenere l innovazione permanente ed anticipare, ove possibile, evoluzioni future, delle metodologie, delle tecniche e degli strumenti. Nelle scelte di attuazione del PON GAS , il modello formativo proposto già in sede di piano esecutivo e di progettazione esecutiva privilegia le metodologie di tipo attivo. Il modello può considerarsi attivo in quanto, nella formazione d aula, oltre alle modalità tradizionali di lezione frontale, si affiancano metodi innovativi di active-learning, quali le esercitazioni, le simulazioni su software, il brain-storming. Inoltre le Regioni potranno essere chiamate a proporre personale docente della propria amministrazione. Il corpo docente, selezionato da diversi settori disciplinari, culturali e professionali, permette inoltre di maturare conoscenze e competenze e supportare i formandi partendo da punti di vista ed esigenze diverse. La valutazione dei risultati della formazione è tema considerato importante, sia per la raccolta di informazioni utili al miglioramento continuo dell offerta e della risposta alle aspettative delle P.A. regionali, che per la verifica delle conoscenze apprese. 8. Integrazione con altre attività del PON GAS Le attività formative illustrate nel presente documento vengono integrate con le seguenti altre attività del PON GAS : - workshop tematici: nell ambito dei workshop è stato possibile trattare ed illustrare alcuni argomenti affrontati nei moduli di accompagnamento on job. In particolare, nel 2012, un workshop, tenutosi a Lamezia Terme, ha affrontato il tema del monitoraggio nelle valutazioni ambientali, con casi specifici rivolti alla VAS. Un secondo workshop, tenutosi a Bari, ha invece proposto il tema della generazione e valutazione delle alternative nelle valutazioni ambientali, con forti connessioni con la VAS. - laboratori tematici: i laboratori sono l occasione per applicare in modo operativo gli argomenti dei moduli per lo sviluppo delle competenze nella P.A. Diversi laboratori tematici sono stati organizzati nel corso del 2012 sul tema della Valutazione Ambientale Strategica, in forte sinergia con le attività formative. In diversi casi, i destinatari dei moduli di sviluppo competenze hanno a diverso titolo partecipato ai laboratori. - Eventi di sensibilizzazione: nel corso del 2012, tre eventi di sensibilizzazione organizzati nelle Regioni Convergenza hanno avuto come tema Partecipazione attiva nella Valutazione Ambientale Strategica (VAS): Comunicazione, Consultazione e Cittadinanza. 13

14 9. Strumenti e materiali utilizzati Nell ambito delle attività formative è previsto l utilizzo della seguente strumentazione: - personal computer; - proiettore; - stampante; - materiali di supporto e di gadgets (cartelline porta documenti, materiale didattico, penne, matite, blocchi per appunti, pen driver, ecc.), favorendo ovunque sia possibile la sostenibilità ecologica dei materiali impiegati e promuovendo il riciclo degli stessi; - consumabili (carta, etc). Il numero delle attrezzature e dei materiali utilizzati viene quantificato di volta in volta in fase di organizzazione di ciascun modulo. 10. Professionalità coinvolte Le attività coinvolgono docenti e personale di supporto alle attività di preparazione dei moduli formativi. In particolare, il corpo docenti è individuato in funzione delle tematiche affrontate in ciascun modulo tra: - Docenti universitari con esperienza in attività di formazione sulle valutazioni ambientali o su materie specialistiche correlate (normativa, giurisprudenza, discipline tecnico-progettuali, discipline scientifiche, etc); - Professionisti con esperienza significativa in materia di VIA, Valutazione di Incidenza e VAS; - Funzionari di altre amministrazioni pubbliche, anche di altri stati europei; - Esperti del Gruppo di Lavoro PON GAS Modalità di individuazione dei destinatari Gli utenti sono come detto tecnici laureati in discipline tecnico-scientifiche (nei settori di ingegneria, architettura, pianificazione territoriale, scienze ambientali, scienze naturali, scienze biologiche, scienze geologiche, scienze forestali ed agrarie ed altre), che operano o dovranno operare nel settore delle valutazioni ambientali. I partecipanti sono stati a seconda dei casi selezionati direttamente dalle amministrazioni regionali oppure invitati a partecipare nel caso di enti provinciali e locali con il supporto delle regioni di riferimento Modalità di verifica La fase di monitoraggio e valutazione risulta di fondamentale importanza al fine di correggere e migliorare il progetto di formazione. La verifica dell andamento del corso, in termini di partecipazione, comprensione ed interazione con gli utenti, costituisce un aspetto essenziale al fine di individuare eventuali criticità, nuove esigenze formative, nonché testare l efficacia delle metodologie e degli strumenti adottati. 14

15 PON GAS A questo scopo, la verifica del livello di apprendimento raggiunto avverrà attraverso un test, orientativamente scritto, da somministrare al termine del corso. Per ciascun corso viene prodotta la documentazione finale che consisterà in: - un report sintetico delle attività; - schede di valutazione sulle attività svolte; - schede di presenza dei formandi; - schede di valutazione dei formandi, sulla base del test finale. 11. Attività formativa sulla Valutazione Ambientale Strategica Nell ambito delle attività formative sin qui esposte, le Regioni Sicilia, Calabria e Puglia hanno ospitato giornate specifiche sul tema della Valutazione Ambientale Strategica, rivolte sia a funzionari regionali che comunali. L attività ha avuto come scopo principale quello di formare i partecipanti sia dal punto di vista normativo, proponendo una visione complessiva del livello nazionale e regionale, che tecnico, fornendo strumenti e casi di studio per la definizione di tutti i documenti e gli strumenti necessari alla definizione di un processo di valutazione strategica efficace e di qualità. L articolazione del processo di Vas è stata scomposta in fasi, approfondendo requisiti e documenti necessari a ciascuna di esse. Approfondimenti su temi specifici sono stati predisposti ove richiesti, in particolare riguardanti il tema del monitoraggio, della partecipazione, della valutazione dei piani locali e degli aspetti paesaggistici. Questo documento raccoglie e sintetizza i contenuti dei diversi moduli formativi tenuti nelle Regioni Convergenza nel corso del Ne ordina dunque i contributi secondo lo schema che segue: 1. Significato e potenziale della VAS 2. Il quadro normativo 3. Fasi del processo di VAS: metodi e strumenti 4. Approfondimenti tematici: - il monitoraggio - la partecipazione - il paesaggio 15

16 1. Significato e potenziale della VAS La Valutazione Ambientale Strategica rappresenta uno strumento per garantire l integrazione degli aspetti ambientali e la valutazione degli effetti indotti dei piani e dei programmi che agiscono su un territorio. Per riuscire a raggiungere questi obiettivi, il processo di valutazione e quello di pianificazione devono essere profondamente integrati, anche al fine di incrementare la razionalità delle decisioni e per favorire iter trasparenti e partecipativi. Appare dunque necessario diffondere una vera e propria cultura dell integrazione, per far si che i due processi non siano autoreferenziali e squisitamente tecnici, ma davvero la valutazione ambientale diventi parte integrante del processo di piano e segua costantemente le diverse fasi della pianificazione, interagendo direttamente. Le attività formative rivolte alle Amministrazioni hanno avuto come obiettivo essenziale la trasmissione e diffusione di questo principio fondamentale. Hanno dunque proposto schemi di relazione tra le diverse fasi dei due processi per assicurare l interazione continua tra di essi. 2. INTRODUZIONE E NORMATIVA IN MATERIA DI VAS La Direttiva 2001/42/CE concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull ambiente costituisce il primo riferimento normativo in materia di VAS. Le attività formative hanno restituito il quadro normativo complessivo inerente il recepimento della direttiva a livello nazionale e regionale con l obiettivo di consentire alle amministrazioni destinatarie di recepire e attuare al meglio la normativa nazionale. Il quadro normativo è stato organizzato come segue: DLgs 152/2006 come riformato dal DLgs 4/2008 Innovazioni introdotte dal DLgs 128/2010 Contenuti specifici delle normative regionali (Regione Calabria, Regione Puglia, Regione Sicilia) 3. FASI del processo di VAS: metodi e strumenti Le attività formative, seguendo i dettami del quadro normativo, hanno inteso e presentato la VAS come un processo suddivisibile in 5 fasi: 1. La verifica di assoggettabilità (screening); 2. La definizione dell ambito di influenza del programma e della portata delle informazioni (scoping); 3. L elaborazione del Rapporto ambientale e la sintesi non tecnica; 4. L elaborazione della dichiarazione di sintesi; 5. L informazione sulla decisione. Per ciascuna di esse sono state analizzate le esigenze in termini di obiettivi da soddisfare e documenti da elaborare, proponendo strumenti utili a garantire l efficacia del processo complessivo. Particolare attenzione è stata posta nell elaborazione del Rapporto preliminare (fase di scoping) e del Rapporto ambientale. Rilievo è stato inoltre attribuito alla sintesi non tecnica e alla dichiarazione di sintesi, documenti generalmente trascurati nelle VAS a tutt oggi disponibili, che rivestono grande importanza per la partecipazione del pubblico e dei soggetti competenti in materia ambientale. 16

17 PON GAS approfondimenti tematici Per una molteplicità di ragioni la VAS viene spesso fatta coincidere con la consegna del rapporto ambientale e terminare con l approvazione del piano. Se intesa come processo, la sua efficacia risiede al contrario nella capacità di interagire costantemente con il processo di pianificazione, anche lungo la fase attuativa. In questo processo, la partecipazione è essenziale alla condivisione preventiva delle scelte di piano e del suo livello di integrazione ambientale: la VAS garantisce in questo senso che essa lo segua durante le fasi di elaborazione e attuazione, attraverso il monitoraggio. Questi due aspetti, partecipazione e monitoraggio, hanno trovato ampio spazio all interno delle attività formative, anche su richiesta delle stesse Amministrazioni regionali, poiché percepiti come elementi essenziali per la qualità dei processi di valutazione ambientale. Questa pubblicazione ne restituisce i contenuti salienti. Allo stesso modo, ricostruisce le attività presentate sul tema del paesaggio, la cui valutazione deve trovare adeguato spazio e rappresentatività sia in termini di concettualizzazione che di strumenti appropriati alla sua valutazione all interno dei processi di valutazione ambientale. A ciascuno dei temi sopra elencati viene dedicata una sezione. Ciascuna sezione è introdotta da una sintesi del significato e delle peculiarità del tema di riferimento. 17

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19 SIGNIFICATO E POTENZIALE DELLA VAS SIGNIFICATO E POTENZIALE DELLA VAS La Valutazione Ambientale Strategica è un processo che si snoda lungo tutto il percorso di definizione, approvazione e attuazione dei piani e programmi. Si definisce per questa ragione come quadro di riferimento per le valutazioni ambientali degli strumenti che in diverso modo attuano il piano/programma, Valutazione di Impatto Ambientale e Valutazione di Incidenza, con le quali deve auspicabilmente integrarsi. La valutazione ambientale di piani e programmi costituisce, infatti, uno strumento di: integrazione delle considerazioni e delle politiche ambientali nella pianificazione e programmazione di settore e territoriale valutazione preventiva della stima degli impatti ambientali del piano o del programma valutazione delle opzioni e delle alternative possibili alle scelte di piano o di programma, effettuate sulla base delle potenziali ricadute ambientali; valutazione dei profili di sostenibilità del piano o del programma, auspicabilmente in integrazione con le analisi socio economiche alla base della loro definizione definizione del monitoraggio ambientale del piano o del programma per la valutazione continua dei suo effetti in fase di attuazione degli interventi previsti partecipazione per la valutazione degli effetti ambientali attesi, con possibilità di espressione di osservazioni sia da parte dei Soggetti Competenti in materia ambientale che da parte del pubblico. Il suo potenziale maggiore risiede dunque nella massimizzazione dell integrazione degli aspetti ambientali all interno del processo di pianificazione e attuazione degli strumenti, incrementando la qualità ambientale complessiva dei piani e dei programmi. Da questo punto di vista, l integrazione dei due percorsi, quello pianificatorio e quello valutativo, rappresenta un valore aggiunto per entrambi. La pianificazione potrebbe infatti desumere e apprendere dalla valutazione ambientale il passaggio dalla logica della conformità a quella della sostenibilità, anticipando e condividendo già in fase di elaborazione del piano o del programma alcuni aspetti dirimenti per l efficacia del piano stesso. La valutazione ambientale, d altro canto, assumerebbe dalla pianificazione la possibilità di confrontarsi direttamente con le scelte di piano e di influenzarle in tempo reale, massimizzando la sua efficacia. Se ben calibrata ed organizzata, inoltre, la razionalizzazione dei due percorsi consentirebbe un notevole risparmio di risorse, sia economiche che temporali e umane, garantendo al contempo un alleggerimento dell onerosa attività amministrativa. Più in generale, l integrazione tra i due processi consente di incrementare la razionalità delle decisioni e favorisce iter trasparenti e partecipativi. Appare dunque necessario diffondere una vera e propria cultura dell integrazione, per far si che i due processi non siano autoreferenziali e squisitamente tecnici, ma davvero la valutazione ambientale diventi parte integrante del processo di piano e segua costantemente le diverse fasi della pianificazione, interagendo direttamente 19

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21 SIGNIFICATO E POTENZIALE DELLA VAS I problemi ambientali come parte integrante della pianificazione La Valutazione Ambientale Strategica rappresenta uno strumento: per l integrazione delle considerazioni ambientali nella pianificazione per sviluppare la comprensione degli effetti ambientali delle azioni di piano per incrementare la razionalità delle decisioni e per favorire iter trasparenti e partecipativi La VAS, sebbene sia esplicitamente richiamata come strumento di valutazione, non deve essere interpretata come un momento esterno alla pianificazione, ma come una sua parte integrante. VAS - Direttiva 2001/42/CE Parlamento Europeo Strumento di valutazione preventiva della stima degli impatti e dell integrazione delle politiche ambientali nelle altre politiche di settore; Strumento di valutazione delle opzioni; Strumento di valutazione dei profili di sostenibilità. Strumento di valutazione delle opzioni; Strumento di valutazione dei profili di sostenibilità. La Valutazione Ambientale Strategica: L ambito delle scelte: il processo di Piano necessità di un orientamento strategico collegato alla prospettiva della sostenibilità nelle sue tre dimensioni: economica, sociale ed ambientale; Definizione di obiettivi di lungo periodo e di traguardi quantificati; Definizione degli scenari; Strumenti conoscitivi; Definizioni di vincoli, aree problema, priorità; Definizioni di tipologie di intervento (per aree problema); Stima degli effetti potenziali per tipologia d intervento; Criteri di valutazione (articolati per aree problema). ricerca della flessibilità nella formazione e nella gestione del Piano (definizione degli strumenti attuativi); partecipazione come garanzia della sostenibilità sociale oltre che della fattibilità delle previsioni dei piani; Valutazione delle alternative migliori per raggiungere gli obiettivi e i traguardi Monitoraggio (osservatorio permanente)dei risultati Retroazione sui mezzi e le risorse mantenendo invariati gli obiettivi. 21

22 Fasi del Piano Orientamento preliminare sugli obiettivi del Piano Eventuale consultazione sugli obiettivi strategici del Piano Analisi del contesto del Piano ed elaborazione degli scenari di sviluppo Proposta di obiettivi specifici, alternative e priorità del Piano Redazione dei documenti di Piano e consultazione con autorità, pubblico e stakeholder Proposta di criteri di monitoraggio delle azioni delle azioni del Piano Decisioni formali sui documenti di Piano informazione al pubblico Monitoraggio in fase di attuazione del Piano Fasi della VAS Orientamento preliminare sui problemi ambientali Consultazione preliminare con le autorità ambientali sui potenziali effetti del Piano Analisi del contesto ambientale e degli scenari tendenziali Valutazione della coerenza ambientale degli obiettivi specifici e delle priorità Redazione del Rapporto Ambientale e consultazione con autorità ambientali, pubblico e stakeholder Elaborazione di un piano di monitoraggio degli effetti ambientali del Piano Decisioni formali sui Documenti di VAS e informazione al pubblico Monitoraggio degli effetti ambientali in fase di attuazione del Piano la procedura di VAS non si effettua IL PROGRAMMA RIENTRA FRA I SETTORI ESCLUSI DALLA DIRETTIVA CONSULTAZIONI CONSULTAZIONI TRANSFRONTALIERE INTENZIONE DI REDIGERE IL PROGRAMMA la procedura di VAS si effettua IL PROGRAMMA RIENTRA FRA I SETTORI ASSOGGETTATI A VALUTAZIONE AMBIENTALE O FRA GLI EVENTUALI ALTRI SETTORI INDIVIDUATI DALLO STATO MEMBRO, OPPURE E SOGGETTO A VALUTAZIONE SU RICHIESTA DI UN ALTRO STATO DEFINIZIONE DELLA PORTATA DELLE INFORMAZIONI DEL RAPPORTO AMBIENTALE. CONSULTAZIONI ELABORAZIONE DI UNA PROPOSTA DI PROGRAMMA E ANALISI E RECEPIMENTO DEI RISULTATI DELLE CONSULTAZIONI E DECISIONE SUL PROGRAMMA ELABORAZIONE DEL PROGRAMMA verifica sulla procedura di VAS IL PROGRAMMA NON RIENTRA NE FRA I SETTORI ESCLUSI NE FRA QUELLI INCLUSI, O RIENTRA FRA QUELLI INCLUSI, MA RIGUARDA AREE LOCALI O E UNA VARIANTE DI MODESTA ENTITÁ VERIFICA DELLA NECESSITA DI PROCEDERE A VALUTAZIONE AMBIENTALE. CONSULTAZIONI INFORMAZIONE AL PIBBLICO SGLI ESITI DELLA VERIFICA NO SI DELLE RAGIONEVOLI ALTERNATIVE INDIVIDUAZIONE, DESCRIZIONE E VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI DELLA LORO ATTUAZIONE SULL AMBIENTE SELEZIONE DELL ALTERNATIVA DI PROGRAMMA STESURA DEL RAPPORTO AMBIENTALE. SINTESI NON TECNICA INFORMAZIONE CIRCA LA DECISIONE DICHIARAZIONE DI SINTESI PROCEDURA DI APPROVAZIONE ATTUAZIONE. MONITORAGGIO INFORMAZIONI DIRETTE AGLI ALTRI STATI MEMBRI LEGENDA ITER DEL P/P ITER VAS EFFETTI INASPETTATI NESSUN EFFETTO INASPETTATO Significato potenziale della VAS 22 5

23 SIGNIFICATO E POTENZIALE DELLA VAS Dalla VIA alla VAS VIA e VAS: due strumenti da raccordare Valutazione di impatto ambientale Valutazione Ambientale di piani e programmi Approccio per opere singole Approccio per aree Momento specifico Processo Separata dalla progettazione Autorizzazione formale da parte di un ente esterno Descrizione parziale alternative Consultazione/partecipazione passiva Integrata nella pianificazione Procedura interna all ente responsabile del piano Descrizione dettagliata alternative ragionevoli Consultazione/partecipazione attiva Monitoraggio di controllo Monitoraggio proattivo Dalla VIA alla VAS : Quali somiglianze??? VIA strumento di previsione-prevenzione; VAS meccanismo di integrazione e precauzione; VIA e VAS istituti procedimentali, processuali e partecipativi; VIA e VAS strumenti di integrazione del valore e degli interessi ambientali nei processi decisionali e nella regolazione-pianificazione di altri interessi e settori. Non duplicazione ma La Direttiva si configura sia come un utile completamento alla valutazione d impatto ambientale dei progetti (Direttiva 85/337/CEE e successive modifiche), sia come uno strumento funzionale ad una più agevole selezione dei progetti sottoposti alla valutazione preliminare di assoggettabilità alla procedura di Via (es. progetti in allegato II della 85/337/CEE). VIA, VAS e VInCA procedimento di carattere preventivo al quale è necessario sottoporre qualsiasi piano o progetto per verificare se vi siano incidenze significative su un sito o proposto sito della rete Natura 2000, singolarmente o congiuntamente ad altri piani e progetti e tenuto conto degli obiettivi di conservazione del sito stesso; si applica agli interventi che ricadono all interno dei siti, o all esterno se possono comportare ripercussioni sullo stato di conservazione dei valori naturali tutelati nel sito; si applica a piani o progetti che comunque possono avere incidenze significative sul sito, singolarmente o congiuntamente ad altri piani o progetti; 23

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25 INTRODUZIONE E NORMATIVA IN MATERIA DI VAS INTRODUZIONE E NORMATIVA IN MATERIA DI VAS La Direttiva 2001/42/CE concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull ambiente costituisce il primo riferimento normativo in materia di VAS. La VAS è obbligatoria negli Stati Membri dell Unione Europea dal 2004, anno di entrata in vigore della Direttiva. Il recepimento in Italia è avvenuto dapprima attraverso il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 Norme in materia ambientale, in seguito modificato attraverso il Decreto Legislativo 16 gennaio 2008, n. 4, Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale. Un ultima revisione del testo è stata prodotta attraverso il Decreto Legislativo 29 giugno 2010, n.128, Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale, a norma dell articolo 12 della legge 18 giugno 2009, n. 69. Il Decreto Legislativo 152/2006 ha introdotto l obbligo per le Regioni e le Province Autonome di adeguare il proprio sistema normativo ai nuovi contenuti entrati in vigore. All Art 35 comm. 1 prevede infatti che le Regioni adeguino il proprio ordinamento alle disposizioni del presente decreto, entro dodici mesi dall entrata in vigore. In mancanza di norme vigenti regionali trovano diretta applicazione le norme di cui al presente decreto. Il livello di aggiornamento della normativa regionale in materia di VAS sulla base dei contenuti del Dlgs 152/2006 e s.m.i.è diversificato. Nelle Regioni Obiettivo Convergenza (Campania, Calabria, Puglia e Sicilia) il recepimento dei contenuti del decreto si è avuto in questa prima fase tramite Deliberazioni di Giunta Regionale, anche in attuazione di Circolari e Regolamenti Regionali. Il quadro normativo regionale non è unitario e atti di diverso livello si stanno susseguendo nel tempo per disciplinare aspetti diversi della tematica. Leggi regionali che disciplinino la materia sono in corso di definizione. 25

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27 INTRODUZIONE E NORMATIVA IN MATERIA DI VAS Il quadro normativo Direttiva 2001/42/CE: obbligo di recepimento da parte degli stati membri entro il 21 luglio 2004; Legge 15 dicembre 2004, n. 308: Delega al Governo per il riordino, il coordinamento e l integrazione della legislazione in materia ambientale e misure di diretta applicazione ; Decreto legislativo 3 aprile 2006, n 152 Norme in materia ambientale : entrato in vigore per la parte II il 31 luglio 2007; Decreto legislativo 16 gennaio 2008, n. 4: Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 recante norme in materia ambientale (entrato in vigore il 13 febbraio 2008) D.lgs. n. 128 del 29 giugno 2010 (G.U. del 11 agosto 2010) La Direttiva 2001/42/CE: le caratteristiche L integrazione della dimensione ambientale sin dall inizio del processo di programma ma anche lungo tutto il processo (compresa attuazione e gestione); L ampiezza del campo di applicazione; L importanza dello screening e dello scoping; Il ruolo delle autorità ambientali; La procedura interna all ente responsabile del programma; La centralità della partecipazione: peculiarità e visibilità (Rapporto Ambientale; Dichiarazione di sintesi; consultazioni in fase di scoping e sul Rapporto Ambientale); La definizione ed analisi delle alternative ragionevoli a pari (valutazione delle alternative); La consultazione prima della decisione; Le motivazioni per adozione e approvazione; Il monitoraggio e riorientamento periodico dei programmi. La Direttiva 2001/42/CE: il campo di applicazione definizione del campo di applicazione - la VAS si applica ai «piani» e«programmi» che: siano elaborati e/o adottati da un autorità a livello nazionale, regionale oppure predisposti da un autorità per essere approvati, mediante una procedura legislativa, dal parlamento o dal governo; siano previsti da disposizioni legislative, regolamentari o amministrative. 27

28 La Direttiva 2001/42/CE: l ambito di applicazione La VAS si applica ai piani e programmi che: sono elaborati per i settori agricolo, forestale, della pesca, energetico, industriale, dei trasporti, della gestione dei rifiuti e delle acque, delle telecomunicazioni, turistico, della pianificazione territoriale o della destinazione dei suoli, e che definiscono il quadro di riferimento per l autorizzazione dei progetti elencati negli allegati I e II della direttiva 85/ 337/CEE, o per i quali, in considerazione dei possibili effetti sui siti, si ritiene necessaria una valutazione ai sensi degli articoli 6 e 7 della direttiva 92/43/CEE. Negli altri casi è prevista la procedura di verifica (SCREENING) VIA Conservazione degli habitat naturali e seminaturali SIC - ZPS La Direttiva 2001/42/CE : obblighi generali La valutazione deve essere effettuata durante la fase preparatoria del programma ed anteriormente alla sua adozione e deve prevedere: Il rapporto ambientale: si devono individuare, descrivere e valutare gli effetti significativi che l attuazione del programma potrebbe avere sull ambiente nonché le ragionevoli alternative alla luce degli obiettivi e dell ambito territoriale del programma; Le consultazioni: la proposta di programma ed il rapporto ambientale devono essere messi a disposizione delle autorità con competenza ambientale e del pubblico; Misure per il monitoraggio: l Autorità di Programmazione controlla gli effetti ambientali significativi dell attuazione del programma al fine di individuare tempestivamente gli effetti negativi imprevisti e le misure correttive ritenute opportune. 28

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