Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale. periarresto. dott.ssa E. Minelli
|
|
- Bonifacio Bello
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale BLS: arresto cardio-respiratorio e periarresto dott.ssa E. Minelli
2 La vita è breve, l arte è lunga, l occasione è fugace, l esperienza è fallace, il giudizio è difficile Bisogna che non solo il medico sia pronto a fare da sè le cose che debbono essere fatte, ma anche il malato, gli assistenti, le cose esterne Ippocrate 460 a.c.
3 PAZ INSTABILE alterazione dei parametri vitali + segni e sintomi pervietà vie aeree respiro circolo quadro neurologico vie aeree a rischio: alterazioni SNC, patologie locali FR>30/min o <9/min SaO 2 <90% in O 2 difficoltà all eloquio, dispnea PAS<90 mmhg PA > 200/120 mmhg FC<40>130/min dolore toracico, scompenso cardiaco, perdita/alterazioni della coscienza livello di coscienza non spiegabile agitazione/delirium, epilessia ripetuta o protratta
4 pz. CRITICO non risposta alle terapia dolore non controllato impossibilità ad ottenere assistenza congrua a domicilio
5 paz critico paz instabile valuto per problemi patogenitici: A, B,C, D, dolore toracico assegno un codice di gravità (colore): bianco, verde, giallo, rosso prendo una decisione: terapia domiciliare ± consulenza, ricovero programmato, invio in Pronto Soccorso (modalità?)
6 pz INSTABILE SOSTEGNO DELLE FUNZIONI VITALI per 1. controllare la fase acuta 2. prevenire l arresto cardiaco 3. riconoscere e trattare la patologia primitiva
7
8 ABCD 2 ARRESTO CARDIACO A. COSCIENZA allineamento controllo delle vie aeree NON ARRESTO CARDIACO A. Coscienza: grado di alterazione posizionamento del paz sorveglianza delle vie aeree (pervietà, c.estranei, protesi, B. controllo della ventilazione vomito) (aspirazione) B. Caratteristiche della ventilazone, ossigenazione? atti/min, fatica respiratoria, cianosi, colorito cutaneo, (saturimetro, capnometro), O 2 a FiO2 definita C. ritmo ECG, farmaci C. Caratteristiche del circolo D. anamnesi, es. obiettivo Marezzatura, sudorazione algida, PA, polso, ECG, (monitor cardiaco), farmaci, catetere vescicale D. anamnesi, es. obiettivo COMPLETO, es.laboratorio, es. strumentali, EGA, diagnosi differenziale
9 FASE A: Valutazione: GCS se trauma apertura degli occhi risposta verbale risposta motoria 4. spontanea 5. orientata 6. esegue il comando 3. alla voce 4. confusa 5. localizza il dolore 2. al dolore 3. parole 4. retrae al dolore inappropriate 1. nessuna 2. suoni incomprensibili 3. flette al dolore 1. nessuna 2. estende al dolore 1. nessuna GCS 15/15 nn, GCS < 8/15 protezione delle vie aeree non sicura
10 DISTURBI DELLA COSCIENZA CAUSE STRUTTURALI: PROCESSI ESPANSIVI DA: TRAUMI, ICTUS, INFEZIONI, TUMORI METABOLICHE: ENCEFALOPATIE PRIMITIVE O SECONDARIE:
11 ENCEFALOPATIE secondarie a causa METABOLICA ipossia, ipoglicemia, ipovitaminosi, endocrinopatie, epatopatie, insufficienza renale, squilibri elettrolitici, tumori, tossici esogeni, ipotermia
12 FASE A: Valutazione: Scala di Kelly e Matthay (non trauma) paziente risposta al comando 1 sveglio esegue 3 ordini complessi 2 sveglio segue ordini semplici 3 sonnolento risvegliabile al comando verbale, esegue ordini semplici Protezione delle vie aeree non sicura 4 soporoso risvegliabile al comando doloroso, esegue ordini semplici 5 in coma senza alterazioni del tronco encefalico 6 in coma con alterazioni del tronco encefalico
13 richiesta di aiuto posizionamento del paz FASE A: azione sorveglianza delle vie aeree: pervietà, c. estranei, protesi, vomito aspirazione
14 FASE B Valutazione 1. come ventila il paziente? 2. si ossigena?
15 FASE B O 2 CO 2
16 come ventila? fr resp (v.n /min) profondità del respiro espirio prolungato CO2 mm respiratori coordinati? muscoli accessori? O2 si ossigena? colorito cutaneo cianosi SpO2
17 respiro fisiologico inconscio ventilazione a 7,5 l/min iniziale fatica respiratoria. Respiro percepibile ventilazione a 40 l/min importante fatica respiratoria. Muscoli accessori ventilazione a l/min
18
19 SATURAZIONE DI OSSIGENO strumento: saturimetro percentuale di ossiemoglobina (SATO2) frequenza del polso periferico meccanismo: rileva il diverso assorbimento del raggio luminoso di emoglobina saturata e ridotta per ciascuna pulsazione di sangue arterioso Attendibile corrispondenza tra SATO 2 e PaO 2 per valori di saturazione > 90%
20 B azione: OSSIGENOTERAPIA minima dose (FiO2) efficace: obiettivo SpO % somministrazione continua FiO2: concentrazione di O2 nella miscela inspirata rianimazione cardio-polmonare: FiO 2 100% freq resp. elevata con atti respiratori profondi (non rischio di ipercapnia) FiO % freq resp. elevata con atti respiratori superficiali (rischio di ipercapnia) FiO %
21 L ossigeno dovrebbe essere considerato un farmaco, proprio come gli altri agenti orali o intravenosi. L unica differenza è che viene somministrato con un mezzo diverso (AHA)
22 Occhialini strumento per arricchire di O2 la miscela inspirata. L efficacia dipende dalla profondità e frequenza degli atti respiratori del paziente FiO % reservoir 50 ml (nasofaringe) = 1/3 SPAZIO MORTO ANATOMICO) flusso 1-6l/min (>4l umidificazione necessaria)
23 FiO % reservoir 50 ml flusso 1-6l/min > 4l necessaria umidificazione occhialini nasali FiO 2 approssimativamente = 20 + (4 x litri O 2 /min)
24 maschera a parziale rebreathing con reservoir strumento per arricchire di O2 la miscela inspirata. L efficacia dipende dalla profondità e frequenza degli atti respiratori del paziente FiO % (se adese al viso) Reservoir ml Economizza l O2 in fase espiratoria Flusso necessario: 6 l/min-12 l/min
25 Maschere di Venturi strumento di ossigenoterapia: permette di dosare la quantità di O2 fornita al paziente, perchè la FiO2 dello strumento è indipendente dalle caratteristiche di ventilazione del paziente FiO % Flusso necessario 4-15 l/min FiO2 porta a diminuzione del flusso totale di miscela
26 BOMBOLE DI OSSIGENO Caratteristiche Ossigeno sotto pressione bar Capacità della bombola: 0, litri Durata del flusso di O2 in minuti: (Pressione del manometro x capacita)/flusso erogato
27 B azione: aerosol (se espirio prolungato) farmaco fiala mg/ml dosaggio Salbutamolo β 2 adrenergici a breve durata d azione 0,5% 1ml 5 mg Aerosol: 2,5-5 mg (10-20 gtt) +3-5 ml di fis ogni fino ad effetto Ipratropio bromuro 0,025 % Aerosol anticolinergico 0,25 mg/1 ml 0,5 mg (2cc) ogni 8 ore Oxitropio bromuro anticolinergico beclometasone diproprionato (steroide) Metilprednisolone 0,15% Aerosol: 1,5 ml (=18 gtt) + 3 cc fis ogni 8 ore 0,8 mg/2ml Aerosol 1 cc mg ogni 6-8 h os/ev
28 cute: idratazione, colorito C Valutazione: polsi: presenza, simmetria, frequenza (v.n min) pressione arteriosa (v.n. Pa max mmhg) polso periferico Pa max >90 mmhg polso centrale Pa max >60 mmhg emorragia?, diuresi ECG a 12 derivazioni Azione: accesso venoso, farmaci
29 cardiologo pneumologo? Dott. Francesco Iodice; Pneumorama 46/XIII
30 sintomi e segni: Interessamento acuto di B e C fame d aria, tosse, tachipnea, distress respiratorio, rumori in-espiratori, escreato schiumoso, marea montante tachicardia, tachiaritmia, polso alternante subcianosi, pallore turgore delle giugulari, edemi declivi
31 Interessamento acuto di B e C terapia iniziale Posizione ortopnoica: arti inferiori declivi Ossigenazione: FiO % (maschera di Venturi) Farmaci: Pa max > 120 mmhg: nitroderivato s.l. 1 cp, furosemide 1 fl (ev bolo), morfina 0,3 mg ev
32 CLASSIFICAZIONE (tratto da SIMEU. Linee guida per l insufficienza respiratoria acuta) Insufficienza cardio-respiratoria estrema indicazione : intubazione ot + farmaci Scala di Kelly: >4 Non protezione delle vie aeree fr. resp.: < 9, gasping Pressione art.: < 90 mmhg Considerare presenza di BPCO sì/no
33 Insufficienza cardio-respiratoria severa indicazione : O 2 ventilazione non invasiva (NIV)+ farmaci Scala di Kelly 4 Fr. respiratoria >25 atti/min. Fatica respiratoria (uso dei m. accessori, discinesia toraco/addominale) Es. obiettivo: rantoli crepitanti medio basali, ronchi, sibili, silenzio respiratorio Considerare presenza di BPCO sì/no
34 Insufficienza cardio-respiratoria moderata indicazione : O 2 + farmaci dati clinici e parametri vitali che non sono complessivamente rilevabili nei quadri di insuff. cardio-respiratoria estrema e severa Considerare presenza di BPCO sì/no
35 Carico ventilatorio aumentato per maggiori rischieste metaboliche indicazione: farmaci e terapia domiciliare dati clinici e parametri vitali complessivamente migliori dei quadri precedenti Considerare presenza di BPCO e comorbilità
36 PROBLEMI DI VOLUME ASSOLUTI emorragie perdite g. intestinali perdite insensibili perdite renali RELATIVI SNC PNX iperteso perdita terzo spazio sepsi farmaci
37 problemi di volume TERAPIA iniziale stimolare il paziente a bere (se possibile) reintegro della massa circolante cristalloidi (fisiologica) ml in 15 min. ripetibile N.B: osservare la presenza di diuresi congrua (v.n cc) trasfusioni di sangue, interventi causa/specifici
38 SEGNI DI ALLARME DELL INFARTO MIOCARDICO dolore al centro del torace o alla mandibola, alla gola o simile al mal di stomaco difficoltà di respirazione o senso di debolezza nausea vomito sudorazione durante sforzo o anche a riposo
39 FASE D: ANAMNESI Evidenziare nella richiesta/cartella clinica domande mirate al pz e/o familiari e notizie utili. cardiopatie BPCO/asma diabete mellito, malattie metaboliche insufficienza renale (dialisi) emorragie recenti gravidanza farmaci, allergie patologie familiari
40 FASE D screening ictus Cincinnati Prehospital Stroke Scale Segni di ictus Attività del pz. movimenti facciali guardare, sorridere, mostrare i denti interpretazione Normale (N): simmetria Anormale (A): asimmetria forza arti braccia sollevate a N: movimenti simmetrici occhi chiusi per A: un braccio cade, 10 (Barrè) movimenti asimmetrici eloquio recitare uno scioglilingua N: eloquio corretto, fluido A: pronuncia scorretta, parole errate, afasia 1 segno: 75% di probabilità per lesione cerebrale acuta ischemica, 2 segni: 92%
41 ABCD 2 periarresto A. Coscienza: grado di alterazione B. Caratteristiche di: ventilazione, ossigenazione C. Caratteristiche circolo D. anamnesi, es. obiettivo COMPLETO, es.laboratorio, diagnosi differenziale ABCD 3 (non validato dalla letteratura) fattori di rischio per periarresto (alcune considerazioni) eccessiva sedazione, disfagia (anche PEG, SNG), abbondanti secrezioni in paz con problemi neurologici (aspiratore) asma mal controllato, BPCO in OTL, NYHA A e B: allergie note a farmaci/non farmaci anemizzazione progressiva: (anticoagulanti aggreganti), disidratazione (diuretici, diarrea, paz demente) associazioni di farmaci: alterazioni del QT ( iperpotassiemia Anamnensi familiare. Autopsia (soprattutto se morte improvvisa)
42 data..ora.. MONITORAGGIO Sat.O 2 aa ambiente, FiO2? freq. respiratoria, caratteristiche della ventilazione (dispnea) freq. cardiaca pressione arteriosa sensorio (EGA)
43 paz critico paz instabile valuto per problemi patogenitici: A, B,C, D, dolore toracico assegno un codice di gravità (colore): bianco, verde, giallo, rosso prendo una decisione: terapia domiciliare ± consulenza, ricovero programmato, invio in Pronto Soccorso (modalità?)
44 Pz. 70 a, f.r. 25/min, SpO %, cianosi modesta, sibili espiratori, Ta 38 C, 120/60, f. c /min, BPCO moderata..? Scala di Kelly, come ventila, si ossigena? Collabora, risponde alle domande Atti resp. profondi, coordinati, non uso di mm accessori, FiO2: 21% Esegue correttamente ordini semplici atti respiratori profondi, coordinati, uso mm accessori FiO2 21% Esegue solo ordini semplici se stimolato atti resp. superficiali, coordinati, uso mm accessori FiO2: 21%
45 ACCOMPAGNAMENTO OBBLIGATORIO per pz. INSTABILI da parte del MET/AIRE PROCEDURA documentazione clinica scheda dei parametri vitali saturimetro, O 2, accesso venoso; collare (se trauma) pallone, maschera di Venturi, cannula, C-Pap terapia medica d emergenza
Patologie Cardiocircolatorie Relatore:Squicciarini Grazia
Corso Base Patologie Cardiocircolatorie Relatore:Squicciarini Grazia Cardiopatia ischemica Definisce un quadro di malattie a diversa eziologia che interessano l integrita del cuore nelle quali il fattore
DettagliApparato respiratorio: anatomia,fisiologia e patologia. Anatomia (2) Anatomia (1) Anatomia (3) Anatomia (4) O 2 CO 2
P.A. Lombardia Soccorso Corso di Formazione Base per Volontari-Soccorritori A cosa serve? Apparato respiratorio: anatomia,fisiologia e patologia F. Sangalli APPARATO RESPIRATORIO: Insieme di organi che
DettagliIctus acuto: fase preospedaliera
Corso di Aggiornamento Obbligatorio per Medici di Medicina Generale Ictus Ruolo del Medico di Medicina Generale nell ambito del programma regionale ed aziendale sulla STROKE CARE Arezzo, Ordine dei Medici,
DettagliL INFERMIERA E L OSSIGENO: E TUTTO SCONTATO?
L INFERMIERA E L OSSIGENO: E TUTTO SCONTATO? TORINO 27-29 Marzo 2014 Martina Ronzoni Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma 2 OSSERVAZIONE BREVE INTENSIVA 3 SEGNI CLINICI DI IPOSSIA Ipossia Segni Respiratori
DettagliItalian Resuscitation Council BLS. Basic Life Support BLS IRC 2005. Rianimazione Cardiopolmonare Precoce. Secondo linee guida ERC/IRC 2005
Italian Resuscitation Council BLS Basic Life Support Rianimazione Cardiopolmonare Precoce Secondo linee guida ERC/IRC 2005 Corso BLS OBIETTIVO E STRUTTURA OBIETTIVO DEL CORSO È ACQUISIRE Conoscenze teoriche
DettagliCapitolo 5_d URGENZE MEDICHE ADULTO
Capitolo 5_d URGENZE MEDICHE ADULTO 1 OBIETTIVI RICONOSCERE LE PRINCIPALI PATOLOGIE NEUROLOGICHE CHE PROVOCANO ALTERAZIONI DELLA COSCIENZA IDENTIFICARE I SEGNI E SINTOMI DI: SINCOPE, CONVULSIONI, MENINGITE,
DettagliBLS E PRIMO SOCCORSO. M.E Della Marta C. Piluso- A. Montecalvo Azienda Ospedaliera della Provincia di Pavia
BLS E PRIMO SOCCORSO M.E Della Marta C. Piluso- A. Montecalvo Azienda Ospedaliera della Provincia di Pavia DEFINIZIONE Il Bls (Basic Life Support) è una sequenza coordinata di azioni da intraprendere immediatamente
Dettaglia cura di : Alessandro Trevisan Croce Rossa Italiana Ambulanza ALS CRI-118
a cura di : Alessandro Trevisan Croce Rossa Italiana Ambulanza ALS CRI-118 Importanza dell identificazione precoce del paziente critico Cause dell arresto cardiorespiratorio nell adulto Identificare e
DettagliPATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA
PATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA COSA SONO, COME SI RICONOSCONO, COME SI OPERA Patologia Ischemica (Infarto) Cuore (infarto) Cervello (Ictus) Scompenso Cardiaco Difficoltà Respiratorie Shock Che cosa sono,
DettagliRelatore: Basigli Sonia PARAMETRI VITALI ETA PEDIATRICA. Temperatura Frequenza cardiaca Frequenza respiratoria SaO2 P.A.
Relatore: Basigli Sonia PARAMETRI VITALI ETA PEDIATRICA Temperatura Frequenza cardiaca Frequenza respiratoria SaO2 P.A. SEGNI DI ALLARME IN ETA PEDIATRICA APNEA > 10 sec. FR > 60 atti/min: distress respiratorio
DettagliBLS-D Basic Life Support- Defibrillation
BLS-D Basic Life Support- Defibrillation Rianimazione Cardiopolmonare e Defibrillazione Precoce per Comunità M. & G. for and La morte cardiaca improvvisa Ogni anno colpisce una persona su 1.000 Molte di
DettagliSINTOMATOLOGIA E PATOLOGIE. RIPASSO anno 2012
SINTOMATOLOGIA E PATOLOGIE RIPASSO anno 2012 OBIETTIVI 1. RICONOSCERE I PRINCIPALI SINTOMI DELLE PRINCIPALI SINTOMATOLOGIE MEDICHI 2. IMPOSTARE IL GIUSTO TRATTAMENTO IMA SINTOMATOLOGIA? IMA Retrosternale,
DettagliPAZIENTE CON INFLUENZA A (H1N1) SOSPETTA O CERTA E SEGNI DI SCOMPENSO CARDIORESPIRATORIO. Diagnosi di ALI o ARDS da virus H1N1
PAZIENTE CON INFLUENZA A (H1N1) SOSPETTA O CERTA E SEGNI DI SCOMPENSO CARDIORESPIRATORIO SpO2 < 90% con O 2 in maschera a 10 l/min Acidosi respiratoria con ph < 7.25 Evidenza clinica di imminente distress
DettagliAzienda USL 6 di LIVORNO Progetto Chronic care model Flow chart scompenso cardiaco Versione 2.1 del 29.3.2010
INIZIO a) Richiesta visita per sintomatologia o b) Controlli clinici a seguito di altra patologia INIZIO Individua tipologia dei pazienti Realizza elenco di pazienti con sintomi di SC e alterazioni strutturali
DettagliDEFINIRE LE PRINCIPALI PATOLOGIE MEDICHE RICONOSCERE I SEGNI CHE DIFFERENZIAMO LE VARIE PATOLOGIE MEDICHE
CAPITOLO 5_e 1 OBIETTIVI DEFINIRE LE PRINCIPALI PATOLOGIE MEDICHE RICONOSCERE I SEGNI CHE DIFFERENZIAMO LE VARIE PATOLOGIE MEDICHE IDENTIFICARE I SEGNI DI GRAVITÀ E LE MANOVRE DI SOSTEGNO 2 ALTRE PATOLOGIE
DettagliCROCE ROSSA ITALIANA. Croce Rossa Italiana - Comitato Locale di Palmanova
CROCE ROSSA ITALIANA Croce Rossa Italiana - Comitato Locale di Palmanova 1 SALUTE-MALATTIA Definizione dell OMS: La salute è uno stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplicemente
DettagliIl Bambino con dispnea
Il Bambino con dispnea PARAMETRI VITALI PEDIATRICI FC VEGLIA FC SONNO FR P.A. SISTOLICA P.A. DIASTOLICA NEONATO 100-180 80-160 40-60 60-90 20-60 LATTANTE (1-12 mesi) 100-160 75-160 30-60 87-105 53-66 INFANZIA
DettagliLa rianimazione cardiopolmonare: consensi e dissensi nelle linee guida
Azienda Ospedaliera di Verona Pronto Soccorso Policlinico G.B. Rossi Primario: Dott. C. Pistorelli La rianimazione cardiopolmonare: consensi e dissensi nelle linee guida Dott. Adriano Valerio Centro Nazionale
DettagliBLS. Rianimazione cardiopolmonare di base B L S. corso esecutori per personale laico. (linee-guida scientifiche ERC-ILCOR 2005)
Croce Rossa Italiana BLS Rianimazione cardiopolmonare di base corso esecutori per personale laico (linee-guida scientifiche ERC-ILCOR 2005) Obiettivi del corso Conoscenze teoriche Le cause di arresto cardiaco
DettagliCorso di B.L.S. Adulti. Basic Life Support
Corso di B.L.S. Adulti Basic Life Support Corso B.L.S. esecutore Lezioni teoriche Addestramento pratico su manichino Valutazione finale con skill test e quiz a risposta multipla Obiettivo corso B.L.S.
DettagliQUALITA DELLA VITA e PATOLOGIE CRONICHE:ATTUALITA E PROSPETTIVE
QUALITA DELLA VITA e PATOLOGIE CRONICHE:ATTUALITA E PROSPETTIVE INSUFFICIENZA RESPIRATORIA E QUALITA DI VITA Dr Rolando Negrin U.O.C.Pneumologia O.C.Vicenza 26-10-2013 La Sclerosi Laterale Amiotrofica(SLA)
DettagliConferenza Regionale Misericordie. Ufficio Formazione
Ufficio Formazione B L S Basic Life Support La corsa contro il tempo 1 La morte cardiaca improvvisa Ogni anno colpisce 1 persona su 1000 Le malattie cardiovascolari sono la causa più frequente e nei 2/3
DettagliIl B.L.S. (Basic Life Support)
Il B.L.S. (Basic Life Support) Cos è: Sequenza di verifiche ed azioni da effettuare sulla Vittima quando A NON E COSCIENTE B NON RESPIRA C NON HA CIRCOLO Scopo: Prevenire o Limitare i danni dovuti alla
DettagliIN UN CICLO RESPIRATORIO SI HA UNA DIMINUZIONE DI OSSIGENO ED UN AUMENTO DI ANIDRIDE CARBONICA. CORSO OSS DISCIPLINA: PRIMO SOCCORSO MASSIMO FRANZIN
PRIMO SOCCORSO PATOLOGIE RESPIRATORIE ANATOMIA E FISIOLOGIA LA FUNZIONE PRINCIPALE DELL APPARATO RESPIRATORIO È DI FORNIRE AI TESSUTI UN SUFFICIENTE APPORTO DI OSSIGENO PER SODDISFARNE LE RICHIESTE ENERGETICHE
DettagliBLS ADULTO 09/03/2011
Capitolo 3 Il Trattamento Primario RegioneLombardia 2006 Obiettivi Sapere come trattare le situazioni pericolose per la vita Trattamento primario CRI BUCCINASCO 1 Cuore - Polmone - Cervello Perdita di
DettagliLo stato di Coma,Ictus cerebrale: fattori di rischio e posizione d'attesa. Epilessia, soccorso e classificazione
Lo stato di Coma,Ictus cerebrale: fattori di rischio e posizione d'attesa. Epilessia, Asma, intossicazioni, primo soccorso e classificazione COMA sindrome clinica caratterizzata da una mancata risposta
DettagliE ADESSO CHE FACCIO?
La gestione del paziente critico in ambito extraospedaliero: principi generali e condotta da parte di personale infermieristico non esperto in area critica Emergenze cardiologiche: Shock ed arresto cardiaco
DettagliValutazione delle condizioni dell infortunato
Definizione Definizione di valutazione Valutazione delle condizioni dell infortunato Raccolta delle informazioni e insieme delle manovre atte a stabilire il tipo di assistenza necessaria per non fare aggravare
DettagliSTATO COMATOSO - cause
STATO COMATOSO STATO COMATOSO - cause INTRACRANICHE Infiammatorie (meningiti encefaliti) Vascolari (ictus edemi) Traumatiche Neoplastiche EXTRACRANICHE Alterazioni del metabolismo (coma ipoglicemico, diabetico,
DettagliL ASSISTENZA AL PAZIENTE IN VENTILAZIONE NON INVASIVA A PRESSIONE POSITIVA CONTINUA CPAP
ADVANCES IN CARDIAC ARRHYTHMIAS AND GREAT INNOVATIONS IN CARDIOLOGY XXVI GIORNATE CARDIOLOGICHE TORINESI Relatore: Daniele CAPECE L ASSISTENZA AL PAZIENTE IN VENTILAZIONE NON INVASIVA A PRESSIONE POSITIVA
Dettaglivasodilatazione e/o bradicardia > riduzione della PA > ipoafflusso cerebrale - CARDIOINIBITORIE - VASODEPRESSIVE - MISTE
Gruppo eterogeneo di condizioni, nelle quali i riflessi cardiovascolari, utilizzati normalmente nel controllo della circolazione diventano momentaneamente inappropriati, in risposta ad una causa scatenante
DettagliIl Trattamento Primario
Retraining 2009 Il Trattamento Primario Protocollo locale A.A.T. Brescia Obiettivi Sapere come trattare le situazioni pericolose per la vita Trattamento primario Cuore - Polmone - Cervello Perdita di
DettagliINFERMIERISTICA IN CARDIOLOGIA WWW.SLIDETUBE.IT
INFERMIERISTICA IN CARDIOLOGIA Scompenso cardiaco Sindrome in cui non c è adeguata risposta cardiaca alla richiesta tissutale Sintomi e segni tipici ed evidenza obiettiva di una disfunzione miocardica
DettagliEmergenze cardiocircolatorie Infarto acuto del miocardio Edema polmonare acuto
Emergenze cardiocircolatorie Infarto acuto del miocardio Edema polmonare acuto Barbara Narduzzi O Obnubilamento Offuscamento delle facoltà sensitive D Dispnea Difficoltà respiratoria D Dolore toracico
DettagliTavola rotonda: «ventiliamo dunque siamo» gestione del pazin NIV in Medicina d Urgenza: diversi modelli organizzativi a confronto
Congresso Regionale SIMEU Emilia Romagna 2017 TEAM WORKING IN EMERGENZA-URGENZA: DAL TERRITORIO ALLA MEDICINA D URGENZA IN UN LAVORO DI EQUIPE MULTIPROFESSIONALE E MULTIDISCIPLINARE Tavola rotonda: «ventiliamo
DettagliTrieste 15 Novembre 2012
Creazione, implementazione e sperimentazione del critical pathway della persona affetta da scompenso cardiaco acuto sinistro all interno dell U.O. U.T.I.C. della A.O. Spedali Civili di Brescia. Trieste
DettagliDa un caso clinico considerazioni sulla fisiologia/fisiopatologia respiratoria
1 Da un caso clinico considerazioni sulla fisiologia/fisiopatologia respiratoria Marco Confalonieri Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia Struttura Complessa PNEUMOLOGIA-UTIR Azienda Ospedaliero-Universitaria
DettagliConoscere i parametri vitali valutabili dal soccorritore Conoscere le tecniche di valutazione dei parametri vitali Riconoscere le situazioni di
Corso Base per Aspiranti Volontari della CROCE ROSSA ITALIANA VALUTAZIONE PARAMETRI VITALI INSUFFICIENZA CARDIACA - RESPIRATORIA OBIETTIVO DELLA LEZIONE Conoscere i parametri vitali valutabili dal soccorritore
DettagliINSUFFICIENZA RESPIRATORIA ACUTA
B. D Elia INSUFFICIENZA RESPIRATORIA ACUTA DEFINIZIONE E una condizione caratterizzata da un alterazione della ventilazione alveolare e/o da una difficoltà dello scambio gassoso a livello polmonare; è
DettagliCORSO PBLSD OBIETTIVO
CORSO PBLSD OBIETTIVO Acquisire Conoscenze teoriche Abilità pratiche Schemi di comportamento OBIETTIVO DEL PBLSD PREVENIRE IL DANNO ANOSSICO CEREBRALE Nel soggetto in cui risultano compromesse una o più
DettagliTRATTAMENTO DEL DOLORE POSTOPERATORIO
TRATTAMENTO DEL DOLORE POSTOPERATORIO SITUAZIONE ALGICA MAGGIORE PERIDURALE CONTINUA Analgesia OPPURE PERINERVOSO CONTINUO + AD ORARI FISSI OPPURE ENDOVENOSO CONTINUO * + AD ORARI FISSI * in mancanza di
DettagliLa rianimazione neonatale
Linee guida SIN Campania La rianimazione neonatale Gruppo di Studio Coordinatore: dott. F Spagnuolo Componenti: dott.ssa M.P. Capasso, dott. G. Furcolo, dott.ssa M. Internicola,, dott. A. Piccirillo, dott.ssa
DettagliL ESPERIENZA DELL AUTO INFERMIERISTICA
Congresso Regionale SIMEU Emilia Romagna 2017 TEAM WORKING IN EMERGENZA-URGENZA: DAL TERRITORIO ALLA MEDICINA D URGENZA IN UN LAVORO DI EQUIPE MULTIPROFESSIONALE E MULTIDISCIPLINARE Competenze infermieristiche
DettagliCroce Rossa Italiana BLSD. Rianimazione Cardiopolmonare di base e Defibrillazione precoce. Corso Esecutori per personale sanitario
Croce Rossa Italiana BLSD Rianimazione Cardiopolmonare di base e Defibrillazione precoce Corso Esecutori per personale sanitario (linee-guida scientifiche ERC-ILCOR 2010) A cura del Gruppo Formatori..
DettagliCroce Rossa Italiana BLSD. Rianimazione cardiopolmonare di base e. (linee-guida scientifiche ERC-ILCOR 2005)
Croce Rossa Italiana BLSD Rianimazione cardiopolmonare di base e defibrillazione precoce corso esecutori per personale sanitario (linee-guida scientifiche ERC-ILCOR 2005) in collaborazione e condivisione
Dettagli19/01/12 ASL 04. La ventilazione in SLEEP APNEA -BILEVEL. Sestri levante 21-10-2011. Pellegrina Moretti
ASL 04 La ventilazione in SLEEP APNEA -BILEVEL Sestri levante 21-10-2011 Pellegrina Moretti BILEVEL OBIETTIVI:migliorare ventilazione alveolare migliorare ossigenazione arteriosa prevenire atelettasia
DettagliIL PAZIENTE AD ALTA COMPLESSITA SANITARIA L ASPETTO ASSISTENZIALE SUL TERRITORIO A DOMICILIO E IN RESIDENZA
IL PAZIENTE AD ALTA COMPLESSITA SANITARIA L ASPETTO ASSISTENZIALE SUL TERRITORIO A DOMICILIO E IN RESIDENZA Dott.ssa Laura Traverso UO Anziani Savona Dip. Cure primarie IL PAZIENTE AD ALTA INTENSITA E
DettagliSHOCK SHOCK. Storti Chiara Francesca Istruttore PSTI. Corso formativo PSTI per i Volontari della Croce Rossa Italiana
Storti Chiara Francesca Istruttore PSTI OBIETTIVI Definire il SIGNIFICATO di Classificare i vari TIPI di RICONOSCERE precocemente l instaurarsi dello stato di Saper TRATTARE lo DEFINIZIONE Lo è un GRAVE
DettagliL URGENZA MEDICA IN REPARTO
L URGENZA MEDICA TRA PRONTO SOCCORSO E REPARTO Domande e risposte L URGENZA MEDICA IN REPARTO Paola Marvasi URGENZA STABILIZZATA IN PS URGENZA CHE SI MANIFESTA IN REPARTO: Sepsi severa shock Insufficienza
DettagliVALUTAZIONE PAZIENTE MEDICO PAZIENTE MEDICO
VALUTAZIONE PAZIENTE MEDICO Storti Chiara Francesca Istruttore PSTI PAZIENTE MEDICO OBIETTIVI Saper VALUTARE un soggetto con problemi di origine NON TRAUMATICA Saper riconoscere le CRITICITA del soggetto
DettagliCUORE E MONTAGNA ALTITUDINE. Bassa quota fino a 1800 m. Media quota tra 1800 e 3000 m. Alta quota tra 3000 e 5500 m. Altissima quota sopra i 5500 m.
CUORE E MONTAGNA ALTITUDINE Bassa quota fino a 1800 m. Media quota tra 1800 e 3000 m. Alta quota tra 3000 e 5500 m. Altissima quota sopra i 5500 m. CARATTERISTICHE FISICHE DELL AMBIENTE DI MONTAGNA riduzione
DettagliUNITA OPERATIVA DI PRONTO SOCCORSO PROCEDURA N. 27 FONTE: DOTT. CASAGRANDE TRASPORTO SANITARIO SECONDARIO TRASPORTI SANITARI
UNITA OPERATIVA DI PRONTO SOCCORSO PROCEDURA N. 27 FONTE: DOTT. CASAGRANDE TRASPORTO SANITARIO SECONDARIO TRASPORTI SANITARI TRASPORTO SANITARIO Trasporto primario: trasferimento di un paziente dal luogo
DettagliAPPARATO NEUROLOGICO. Modulo 1 Lezione C Croce Rossa Italiana Emilia Romagna
APPARATO NEUROLOGICO Modulo 1 Lezione C Croce Rossa Italiana Emilia Romagna OBIETTIVI Conoscere l anatomia e la fisiologia del sistema nervoso Riconoscere le principali patologie del Sistema nervoso Effettuare
DettagliIstituto di Chirurgia Generale e Programma di Chirurgica Toracica Direttore: Prof. G. Cavallesco PNEUMOTORACE
Istituto di Chirurgia Generale e Programma di Chirurgica Toracica Direttore: Prof. G. Cavallesco PNEUMOTORACE Principi generali - Definizione Raccolta di aria nello spazio pleurico con conseguente collasso
DettagliPUMP FAILURE LUNG FAILURE FATIGUE MECCANISMI FISIOPATOLOGICI DELLA I.R.A. Compromissione della ventilazione. Compromissione dello scambio gassoso
MECCANISMI FISIOPATOLOGICI DELLA I.R.A. LUNG FAILURE (EPA, ARDS, etc.) Compromissione dello scambio gassoso IPOSSIEMIA PUMP FAILURE (BPCO, cifoscoliosi, etc.) Compromissione della ventilazione IPOSSIEMIA
DettagliNozioni di Primo Soccorso
Corso RLS Nozioni di Primo Soccorso Roberto Volpe CNR-SPP, Roma Roma, 10 Aprile 2008 Regolamento sul pronto soccorso aziendale Ogni azienda, a prescindere dal numero di dipendenti che vi sono impiegati,
DettagliLa diagnosi di morte: la morte encefalica. Dr. Maurizio Cecconi A.O. San Giovanni Addolorata Roma, 12 Ottobre 2012
La diagnosi di morte: la morte encefalica Dr. A.O. San Giovanni Addolorata Roma, 12 Ottobre 2012 Premessa indispensabile per poter parlare di prelievi d organo a scopo di trapianto è il concetto di morte
DettagliSUPPORTO DI BASE DELLE FUNZIONI VITALI IN ETA PEDIATRICA E DEFIBRILLAZIONE PRECOCE. Pediatric i Basic Life Support - Early Defibrillation
SIMEUP SOCIETA ITALIANA DI MEDICINA D EMERGENZA E D URGENZA PEDIATRICA SUPPORTO DI BASE DELLE FUNZIONI VITALI IN ETA PEDIATRICA E DEFIBRILLAZIONE PRECOCE Pediatric i Basic Life Support - Early Defibrillation
DettagliDEFINIZIONE. L annegamento è una sindrome asfittica
SECONDA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA ANNEGAMENTO PROF.SSA A. SCAFURO DEFINIZIONE L annegamento è una sindrome asfittica caratterizzata t dall alterazione lt degli scambi
DettagliB.L.S. Basic Life Support Supporto Vitale di Base Secondo le linee guida 2007 della Regione Toscana
B.L.S. Basic Life Support Supporto Vitale di Base Secondo le linee guida 2007 della Regione Toscana 1 LA MORTE CARDIACA IMPROVVISA Ogni anno colpisce 1 persona su 1000 Le malattie cardiovascolari sono
DettagliCorso Livello Avanzato per Soccorritori Volontari. Emergenze Cardiache e Emergenze Neurologiche
Corso Livello Avanzato per Soccorritori Volontari Emergenze Cardiache e Emergenze Neurologiche Obiettivi - Cenni di anatomia e fisiologia dell apparato cardio- cricolatorio - Principali urgenze cardiache
DettagliRiabilitazione dopo intervento di cardiochirurgia
Riabilitazione dopo intervento di cardiochirurgia L obiettivo ultimo della riabilitazione cardiologica Recuperare e mantenere al livello più elevato possibile le condizioni fisiologiche, psicologiche,
DettagliCROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE AREA SUD MILANESE
Opera MALORI IMPROVVISI PERDITE DI SENSI MALORI DOVUTI A DISTURBI DEL S.N. MALORI PER CAUSE AMBIENTALI 1. Perdite di coscienza transitorie Lipotimia (debolezza con o senza perdita coscienza) Sincope (improvvisa
DettagliVenerabile Arciconfraternita della Misericordia di Firenze. A cura del Gruppo Formazione
3 2 1 disostruiamoci A cura del Gruppo Formazione Prima di tutto valutare la sicurezza della scena dove dobbiamo intervenire PREMESSA Il paziente pediatrico può essere suddiviso in medicina d urgenza schematicamente
DettagliCorso Base. Patologie Neurologiche d urgenza (non traumatiche)
Corso Base Patologie Neurologiche d urgenza (non traumatiche) DISTURBI DELLO STATO DI COSCIENZA Sono alterazioni neurologiche caratterizzate dalla perdita della consapevolezza di sé e del mondo esterno
DettagliGESTIONE DEI PAZIENTI CON INFLUENZA DA VIRUS A/H1N1 RICOVERATI CON SINDROMI GRAVI E COMPLICATE
GESTIONE DEI PAZIENTI CON INFLUENZA DA VIRUS A/H1N1 RICOVERATI CON SINDROMI GRAVI E COMPLICATE (aggiornamento del 9 ottobre 2009) PREMESSA La Circolare ministeriale del 1 ottobre 2009 definisce la gestione
DettagliCODICE ICTUS E GESTIONE DEL PERCORSO PRE-OSPEDALIERO
Il Percorso ICTUS nella Regione Lombardia Fase Preospedaliera Il Percorso Ictus nella Regione Lombardia: CODICE ICTUS E GESTIONE DEL PERCORSO PRE-OSPEDALIERO Dott.ssa Carmen Romeo - *Dott. Guido F. Villa
DettagliLa Sindrome Obesità-Ipoventilazione e le Ipoventilazioni Centrali
La Sindrome Obesità-Ipoventilazione e le Ipoventilazioni Centrali Dott. Francesco Carbone II Corso multidisciplinare di aggiornamento La Sindrome delle Apnee Notturne: una sfida diagnostico terapeutica
DettagliLa mente écome un paracadute: funziona bene solo se si apre. A. Einstein
La mente écome un paracadute: funziona bene solo se si apre A. Einstein Esecuzione di un tracciato elettrocardiografico a 12 derivate 08 ottobre 2011 Scopo della giornata Aggiornare i partecipanti all
Dettagli03/03/2009. -Diuretici -Morfina -Inotropi
Insufficienza cardiaca in cui il cuore non è più in grado di assicurare un apporto di ossigeno adeguato alle esigenze dei tessuti 6 Congresso Nazionale Emergenza Urgenza - Qualità e Prospettive in Emergenza
DettagliCroce Rossa Italiana BLS-D. Rianimazione cardiopolmonare di base e cenni di defibrillazione precoce per personale sanitario
Croce Rossa Italiana BLS-D Rianimazione cardiopolmonare di base e cenni di defibrillazione precoce per personale sanitario (linee-guida scientifiche ERC-ILCOR 2005) in collaborazione e condivisione con
DettagliDr. Antonio Urbino Direttore S.C. Pediatria d Urgenza Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino APPROCCIO AL BAMBINO CRITICO
Dr. Antonio Urbino Direttore S.C. Pediatria d Urgenza Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino APPROCCIO AL BAMBINO CRITICO Gli eventi acuti che mettono in pericolo la vita del bambino sono molto
DettagliPediatric Alarm. Intercettamento precoce del peggioramento clinico. C. Bondone, I. Bergese, M.C. Rossi, A. F. Urbino
Pediatric Alarm Intercettamento precoce del peggioramento clinico C. Bondone, I. Bergese, M.C. Rossi, A. F. Urbino Centro di Riferimento SIMEUP Torino, Ospedale Infantile Regina Margherita REGIONE PIEMONTE
DettagliCARATTERISTICHE angina SENSAZIONE
Dolore coronarico: gravativo, oppressivo, costrittivo, retrosternale, a morsa, in crescendo,con irradiazioni anche extratoraciche Dolore da dissecazione aortica: lacerante, precordiale e/dorsale, andamento
DettagliCROCE ROSSA ITALIANA. IL Primo Soccorso. La catena della sopravivenza, il B.L.S. «laico»
IL Primo Soccorso La catena della sopravivenza, il B.L.S. «laico» Cavaion, 15 dicembre 2012 La catena della sopravvivenza Allarme Precoce B.L.S. Precoce Defibrillazione Precoce A.C.L.S. Precoce Il BLS
DettagliAcquisire le conoscenze teoriche del comportamento in caso di
Corso per Operatori P.S.T.I. della CROCE ROSSA ITALIANA ARRESTO CARDIACO B.L.S. OBIETTIVO DELLA LEZIONE Acquisire le conoscenze teoriche del comportamento in caso di arresto cardiaco e respiratorio Conoscere
DettagliARRESTO CARDIACO B.L.S.
Corso per Operatori P.S.T.I. della CROCE ROSSA ITALIANA ARRESTO CARDIACO B.L.S. OBIETTIVO DELLA LEZIONE Acquisire le conoscenze teoriche del comportamento in caso di arresto cardiaco e respiratorio Conoscere
DettagliEsperienze con la decapneizzazione venovenosa nell insufficienza respiratoria severa
Sucre MJ, Donnarumma G, Vitelli G, Cirillo A, Coppola A, De Nicola A S. C. di Anestesia e Rianimazione Ospedale di Castellammare di Stabia (NA) Esperienze con la decapneizzazione venovenosa nell insufficienza
DettagliU.O. Medicina e Chirurgia d Urgenza ed Accettazione Direttore Dott. Vito Procacci PROTOCOLLO OPERATIVO VENTILAZIONE MECCANICA NON INVASIVA
U.O. Medicina e Chirurgia d Urgenza ed Accettazione Direttore Dott. Vito Procacci PROTOCOLLO OPERATIVO VENTILAZIONE MECCANICA NON INVASIVA VENTILAZIONE MECCANICA NON INVASIVA CPAP INSUFFICIENZA DI SCAMBIO
DettagliINCONTRI DELLA SALUTE
INCONTRI DELLA SALUTE TERZO APPUNTAMENTO 16.10.2014 CONTR-ATTACCO CARDIACO: ELEMENTI DI PRIMO SOCCORSO CARDIACO Relatore: Dott.ssa Marcella Camellini Dirigente Medico Cardiologia Ospedale di Sassuolo APPUNTI:
DettagliA L G O R I T M O B L S ( A d u l t o ) S o c c o r r i t o r i
A L G O R I T M O B L S ( A d u l t o ) S o c c o r r i t o r i Fase A: Primo Soccorritore Valuta Coscienza: Chiama e Scuote la vittima (Pizzica se Trauma) Accertato lo stato di Incoscienza Paziente Cosciente
DettagliVENTILAZIONE MECCANICA NON INVASIVA NEL DISTRETTO DI SASSARI: RIORGANIZZAZIONE DEI PROCESSI DI MONITORAGGIO
Distretto di Sassari Direttore Dott. N. Licheri VENTILAZIONE MECCANICA NON INVASIVA NEL DISTRETTO DI SASSARI: RIORGANIZZAZIONE DEI PROCESSI DI MONITORAGGIO Distretto di Sassari 1 VENTILAZIONE MECCANICA
DettagliCorso per soccorritori volontari L APPARATO -CENNI DI ANATOMIA E DI FISIOLOGIA. Antonio Murolo CRI Fermignano Istruttore TSSA
Corso per soccorritori volontari L APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO -CENNI DI ANATOMIA E DI FISIOLOGIA Antonio Murolo CRI Fermignano Istruttore TSSA DEFINIZIONE: INSIEME DI ORGANI CHE CONCORRONO ALLA MEDESIMA
DettagliP.B.L.S. Pediatric Basic Life Support Sostegno di base delle funzioni vitali in età pediatrica Secondo le linee guida 2007 della Regione Toscana
P.B.L.S. Pediatric Basic Life Support Sostegno di base delle funzioni vitali in età pediatrica Secondo le linee guida 2007 della Regione Toscana Quando si pratica il PBLS Il PBLS deve essere praticato
DettagliCorso teorico pratico per i lavoratori addetti al Pronto Soccorso Aziendale Aziende di gruppo A (D.Lgs. 626/94 D.M. 15 luglio 2003 n.
TITOLO Corso teorico pratico per i lavoratori addetti al Pronto Soccorso Aziendale Aziende di gruppo A (D.Lgs. 626/94 D.M. 15 luglio 2003 n.388) OBIETTIVI GENERALI Saper riconoscere tempestivamente le
DettagliCROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE AREA SUD MILANESE
Opera Lo shock Lo shock è uno stato di sofferenza dell organismo, grave e progressivo, potenzialmente mortale, dovuto a ridotta perfusione ai tessuti, in seguito a caduta della Pressione Arteriosa che
DettagliCroce Rossa Italiana - Emilia Romagna
Corso Base per Aspiranti Volontari della CROCE ROSSA ITALIANA ARRESTO CARDIACO B.L.S. OBIETTIVO DELLA LEZIONE conoscere il protocollo di intervento in caso di arresto cardiaco Saper effettuare le manovre
DettagliCROCE ROSSA ITALIANA COMITATO PROVINCIALE DI ROMA. M.Grazia Fabbri VdS ROMA NORD
Crisi epilettiche Crisi ipoglicemiche CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO PROVINCIALE DI ROMA M.Grazia Fabbri VdS ROMA NORD Obiettivi Imparare a conoscere i diversi tipi: 2.CRISI EPILETTICHE 3.CRISI IPOGLICEMICHE
DettagliTRAUMA TORACICO. Fisiopatologia: ipossia; ipercapnia; ipotensione
TRAUMA TORACICO Mortalità per TT: 10% 25% della mortalità globale per trauma < 10% traumi chiusi e < 15-30% traumi penetranti richiedono toracotomia PNX indicato come una delle causa di morti prevenibili
DettagliAngelo anni 18 affetto da cardiopatia congenita complessa operato alla nascita Entra in UTIC per un episodio lipotimico
Angelo anni 18 affetto da cardiopatia congenita complessa operato alla nascita Entra in UTIC per un episodio lipotimico Angelo ha 22 anni Frequenta la Facolta di Ingegneria con ottimo profitto Suona la
DettagliRianimazione Cardio Polmonare
Rianimazione Cardio Polmonare Arresto cardiaco Arresto respiratorio Arresto respiratorio DARE INIZIO ALLA R.C.P.! TECNICA DELLA RESPIRAZIONE ARTIFICIALE Metodo: - Bocca-Bocca - Bocca-Naso - Bocca-Bocca
DettagliMigliorare la qualità dell assistenza ai pazienti con scompenso cardiaco
Progetto regionale: Migliorare la qualità dell assistenza ai pazienti con scompenso cardiaco Risultati La validazione e stime di occorrenza Il campione selezionato Totale SDO sospette Totale SDO campionate
DettagliCorso formazione alla Cura di malati di SLA
Corso formazione alla Cura di malati di SLA Respirazione - Segni e Sintomi NIV Tracheostomia Aspirazione Dott. P. Bruno UOC Pneumologia Az. Osp. Sant Andrea Roma Facoltà di Medicina e Psicologia Università
DettagliBLS (Basic Life Support)
BLS (Basic Life Support) EVENTO MANTENERE LA CALMA AUTOPROTEZIONE: Guardarsi intorno e verificare l esistenza di pericoli; gestire il rischio mettendo l ambiente in sicurezza; mantenere sotto controllo
DettagliPressione Positiva Continua CPAP
FADOI ANIMO Bologna, 17 maggio 2010 La ventilazione non invasiva Pressione Positiva Continua CPAP Dott. G. Bonardi Pneumologia e Fisiopatologia Respiratoria Medicina Generale Az.Ospedaliera Ospedale Civile
Dettagliterritorio E dopo il ricovero?
L insufficienza respiratoria sul territorio E dopo il ricovero? Paolo Groff Pronto Soccorso-MURG Ospedale Madonna del Soccorso San Benedetto del Tronto Razionale BPCO: successo della NIV in termini i di
DettagliCorso di formazione per soccorritori VALUTAZIONE PARAMETRI VITALI
Corso di formazione per soccorritori VALUTAZIONE PARAMETRI VITALI Quali sono i Parametri Vitali? ATTIVITA RESPIRATORIA ATTIVITA CIRCOLATORIA - RILEVAZIONE DEL POLSO - RILEVAZIONE DELLA PRESSIONE ARTERIOSA
DettagliGLI EFFETTI DELL ESERCIZIO IN ACQUA. Le risposte fisiologiche dell immersione
GLI EFFETTI DELL ESERCIZIO IN ACQUA Le risposte fisiologiche dell immersione L acqua È importante che chi si occupa dell attività in acqua sappia che cosa essa provoca nell organismo EFFETTI DELL IMMERSIONE
DettagliI traumi addominali sono la terza causa di morte per trauma nei paesi industrializzati Vengono suddivisi in traumi chiusi e traumi aperti L anatomia
Trauma addominale: ruolo dell infermiere nel Trauma Team Dott.ssa Maria Lombardi Coordinatrice attività infermieristiche Dipartimento Area Critica A.O.U. S. Govanni di Dio E Ruggi d Aragona SALERNO 1 Note
DettagliARRESTO CARDIACO B.L.S.
Corso Base per Aspiranti Volontari del Soccorso della CROCE ROSSA ITALIANA ARRESTO CARDIACO B.L.S. OBIETTIVO DELLA LEZIONE conoscere il protocollo di intervento in caso di arresto cardiaco Saper effettuare
Dettagli