Questionari di gradimento della scuola: analisi dei risultati

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1 Questionari di gradimento della scuola: analisi dei risultati a cura di P. Frammartino e L. Finocchi Premessa A partire dalle classi prime funzionanti nell anno scolastico 2010/2011, gli attuali percorsi liceali di ogni tipo e indirizzo con le relative sperimentazioni confluiscono nei nuovi percorsi liceali di cui al presente regolamento ( ). art. 13 comma 1 del DPR del 4 febbraio Aprire la nostra relazione con queste brevi parole prese dall articolo 13 del DPR del 4 febbraio 2010, è una scelta forse un po forte rispetto al contenuto della relazione che riporta invece un percorso di autovalutazione dell attuale sistema liceale. Tuttavia, presentandosi come il prossimo futuro dei licei in quell ottica, così come espresso da un Parere del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione, di «meno quantità, più qualità», questo articolo rappresenta un promemoria per chi legge. Ed è proprio in quell ottica di «più qualità», che già da tempo i licei hanno iniziato a lavorare in una prospettiva di valutazione e di gradimento. Perché, in una visione di scuola intesa come scuola dell autonomia è innegabile, al di là delle stesse indicazioni ministeriali, che si debba fare una valutazione di efficacia e efficienza rispetto ai propri obiettivi. Già anni fa, in un Paper presentato al Workshop "Scuola e Università", la Calabro 2 sottolineava l importanza della valutazione all interno delle scuole, riflettendo su un distinguo: valutazione e autovalutazione. Intendendo come valutazione quella che arriva dall esterno, attraverso un percorso conoscitivo che implica l apporto di consulenti esterni. In questa valutazione, la scuola non è autonoma ma dipende in tutte le fasi dell indagine dagli esperti, non controlla il processo ma si affida ad altri. Infine, i risultati raggiunti dall esperto o dal team di esperti a conclusione dell'indagine diventano elemento di discussione all'interno dell'organizzazione e sollecitano processi di autoriflessione e quindi di cambiamento del contesto (l entità del cambiamento è direttamente proporzionale all entità dei problemi endogeni riscontrati o all urgenza di far fronte a cambiamenti di carattere esogeno). Accade allora che i soggetti coinvolti nel processo di valutazione, cioè gli attori che sono protagonisti del contesto - nel caso di una scuola gli insegnanti, i ragazzi, le famiglie, i bidelli, la segreteria, ecc. sono soggetti nello stesso tempo attivi e passivi. Svolgono un ruolo attivo nella misura in cui sono chiamati ad esprimersi in vario modo sulle questioni oggetto della valutazione e sono coinvolti nella discussione dei risultati raggiunti. Allo stesso tempo, però, sono dei soggetti passivi, perché non possiedono le competenze degli esperti, non hanno messo a punto la strumentazione necessaria a svolgere l'indagine, non l'hanno condotta e non ne hanno elaborato i risultati (Calabro, 2004) 3 Diverso, invece, è il percorso dell autovalutazione. In questo caso la scuola è al tempo stesso osservatore e osservato. Ha l autonomia dei tempi e degli strumenti da usare per l autovalutazione, ma deve scontrarsi con i limiti delle professionalità che ha al suo interno. Non di meno, quando si parla di valutazione o autovalutazione, bisogna chiedersi «chi valuta chi e chi valuta cosa», ovvero cosa si va effettivamente a valutare? In che modo io posso fare un autovalutazione del mio operato, chi devo interpellare per avere una visione del mio operato rispetto ad un obiettivo? Gli approcci sono essenzialmente di due tipi: da una parte, posso documentarmi, prendere visione di altre esperienze (come insegnante, come Dirigente etc.), mettere a punto degli indicatori da utilizzare nell autovalutazione oppure, dall altra parte, posso prendere visione dell altrui punto di vista:

2 Se io sono un insegnante e vado a chiedere ai miei studenti: "Sono un bravo insegnante?", anche se i miei studenti sono dei lavativi e secondo loro un buon insegnante è solo quello che li promuove in ogni caso, è da quella risposta che io debbo partire perché è quella la prospettiva che, per quanto distorta, definisce la relazione ed entra in gioco nella relazione. 4 Per quanto distorta possa essere questa visione, se partiamo dal presupposto che «qualsiasi realtà da analizzare è il risultato delle azioni di coloro che ne fanno parte e che per comprendere e spiegare (ed eventualmente modificare) tale realtà occorre cogliere il senso soggettivo che ciascun attore attribuisce alla propria azione», una buona valutazione dei risultati non può escludere il coinvolgimento delle parti chiamate in causa dal processo, in questo caso, scolastico. Nel caso specifico di questa autovalutazione, in quanto promossa e proposta dallo stesso liceo, ci si avvale di professionisti solo nella lettura del dato emerso, l azione auto-valutativa si è tradotta in tre questionariintervista, a risposta chiusa, somministrati in modalità auto compilata. I questionari - intervista, elaborati dal liceo, sono stati somministrati ai docenti (n. 58 docenti), agli studenti (n. 284 studenti) e ai loro genitori (n. 182 famiglie), nel mese di marzo del 2009, articolati in aree (informazione, partecipazione, organizzazione, clima di classe), hanno l obiettivo di valutare i livello di gradimento/soddisfazione espresso da tutte le parti del processo (docenti, studenti, genitori) su quelle aree della programmazione identificate come prioritarie. Il percorso di elaborazione dei questionari, prima all interno del consiglio d Istituto ad opera del Presidente con i genitori rappresentanti, poi a confronto con le parti in causa genitori docenti studenti, è iniziato dall esigenza del Consiglio di cercare di capire, anche in vista dei cambiamenti apportati dalla nuova riforma, cosa pensano dell Istituto tutti quegli attori che lo vivono quotidianamente da diversi punti di vista. Nella relazione del Presidente del Consiglio 5 rivolta ai genitori rappresentanti di classe, che qui inseriamo in alcune sue parti, si definiscono alcuni obiettivi che tale ricerca si poneva di raggiungere e le varie declinazioni delle aree da indagare: OBIETTIVI: per interrogarsi sul come stiamo a scuola per favorire la mobilizzazione dei protagonisti della scuola (corpo insegnante, direzione scolastica e allievi) per valorizzare quanto già viene fatto nell istituto per contribuire allo sviluppo di un progetto d istituto (v. Patti formativi, Pof.) LE DIMENSIONI DA APPROFONDIRE A. IL CLIMA SCOLASTICO Come si sta a scuola? migliorare l ambiente socio-relazionale favorisce le attività di insegnamento e apprendimento. La qualità del clima è influenzata dalle forme di interazione esistenti in una scuola fra i diversi soggetti della comunità scolastica (la direzione, i docenti, gli allievi e i genitori) e rinvia ai valori, agli atteggiamenti e ai sentimenti dominanti in quell ambiente scolastico B. IL CLIMA RELAZIONALE La qualità del clima relazionale si basa su: Il calore e la fiducia nelle relazioni interpersonali Il rispetto tra le persone La garanzia (certezza) del sostegno altrui C.IL CLIMA EDUCATIVO La formazione, valorizzazione e crescita degli individui, attraverso gli strumenti messi a disposizione dalla scuola (discipline, progetti, iniziative ecc) Coerenza fra le richieste e i contenuti dell insegnamento e le scelte e comportamenti praticati dall istituto Soddisfazione dell esito dei percorsi scolastici e delle offerte formative

3 D.IL CLIMA DI SICUREZZA Si riferisce all ordine e alla tranquillità dell ambiente e si basa su: i sentimenti di sicurezza e di fiducia tra le persone la loro percezione dei possibili rischi di essere vittima di attacchi o altro la percezione di poter gestire eventuali conflitti in maniera trasformativa e costruttiva E.IL CLIMA DI GIUSTIZIA Un riconoscimento della legittimità e dell equità delle regole L applicazione corretta delle regole e le valutazioni scolastiche eque: (trasparenza, comprensibilità) L applicazione di modelli normativi che vadano oltre quello sanzionatorio e punitivo F.IL CLIMA DI APPARTENENZA (per studenti e insegnanti) Questa dimensione è particolare e riguarda: Un sentimento di fierezza di frequentare quel determinato istituto scolastico L importanza che si attribuisce all istituto come luogo di vita L adesione ai valori che sono trasmessi dall istituto scolastico LE DIMENSIONI CHE CONSIDERIAMO SONO QUINDI: La dimensione educativa e didattica La dimensione organizzativa (efficienza, funzionalità) La dimensione personale La dimensione relazionale 1. Risultati

4 Di seguito, con un breve commento, vengono confrontati attraverso grafici e tabelle i principali risultati dei questionari somministrati nel corso dell A.S. 2009/2010 (in allegato la distribuzione delle frequenze per tipologia dell intervistato). AREA DELL INFORMAZIONE In generale, per tutti e tre le categorie di soggetti interpellati, la capacità informativa dell Istituto è abbastanza buona con alcune sottolineature: gli studenti si dividono al 50% tra poco e abbastanza per quanto riguarda l essere informati adeguatamente su progetti, gemellaggi, feste ecc., mentre la percentuale di soddisfazione cresce riguardo all informazioni sulle iniziative di classe e di Istituto. I genitori, anch essi per lo più soddisfatti, trovano poco adeguato il numero di incontri e riunioni informative su programmi didattici ed educativi (44.5% per niente e poco). Il 67% dice di tenersi molto informato sul andamento scolastico del figlio. Grafico n. 1 livello di soddisfazione espresso rispetto agli strumenti informativi della scuola (sito internet, circolari, giornalini periodici). La percezione, quindi è buona, sia per i docenti che sembrano i più soddisfatti (25,9%), che per gli alunni e le loro famiglie che preferiscono collocarsi maggiormente nel valore abbastanza. Il sito web del liceo viene considerato all interno della domanda inerente gli strumenti di informazione, ma alla domanda specifica Consulta il sito internet dell istituto?, il livello di adesione degli studenti e dei genitori è minimo. Totalmente diverso è il giudizio formulato dai docenti ai quali tuttavia non viene chiesto di esprimere il grado di fruizione ma il loro livello di soddisfazione: alto (Grafico 2). Grafico n. 2 grado di fruizione del sito web del liceo

5 In linea generale analizzando il grado si soddisfazione generale, risulta che i più soddisfatti in percentuale, sommando le risposte con valore da 7 a 10 su una scala da 0 a 10, risultano essere i docenti, mentre i meno soddisfatti sono gli studenti anche se il livello è comunque alto. Grafico n. 3 grado di soddisfazione generale nell area dell informazione (molto = valori percentuali aggregati da 7 a 10 su scala 0/10) AREA DELLA PARTECIPAZIONE

6 Da una prima generale analisi del livello generale di soddisfazione rispetto a quest area, emerge subito un dato significativo: i genitori degli studenti dell Istituto sono i meno soddisfatti rispetto al loro coinvolgimento e alla loro possibilità di partecipare. La percentuale è significativa sia in termini assoluti in quanto al di sotto della metà degli intervistati sia rispetto agli altri soggetti. Grafico n. 1 grado di soddisfazione generale nell area della partecipazione (molto = valori percentuali aggregati da 7 a 10 su scala 0/10) Tale minore soddisfazione trova riscontro e approfondimento nelle domande più specifiche. L 83,4% dei genitori si ritiene per niente o poco coinvolto nelle scelte e decisioni della scuola, il 57% non si tiene in contatto con i rappresentanti di classe sui bisogni e sulle iniziative della classe e infine il 72,6% non conosce o conosce poco i rappresentanti e le attività del Consiglio di Istituto. Da una parte quindi emerge il dato di fatto della distanza tra famiglia dell alunno e la scuola, mentre meno chiaro è se questo dipende da una mancata volontà da parte dei genitori oppure da una difficoltà a farsi coinvolgere pur desiderandolo; si ritiene comunque che almeno una parte delle famiglie degli alunni avrebbe necessità di partecipare di più o comunque di essere maggiormente coinvolta. Una nota positiva rispetto a questo è che i genitori che dichiarano di tenersi in contatto con i rappresentati di classe, alla domanda se nei consigli vengono affrontati i problemi proposti dai genitori, rispondono abbastanza per il 67.9%. Questo per sottolineare l efficacia della partecipazione quando c è e quindi l importanza di trovare modalità di coinvolgimento sempre più efficaci. Molto più incoraggianti invece i dati sulla possibilità di confronto scuola/famiglia. In un certo senso se la partecipazione passa meno attraverso le forme dei consigli di classe e di Istituto, riesce ad essere più efficace attraverso il rapporto con i docenti ed in particolare rispetto alle problematiche educative dell alunno. Come si evince dai dati incrociati nei grafici sottostanti, sia i docenti che i genitori sono soddisfatti delle modalità della scuola di colloquio e ricevimento e sui modi e tempi del confronto. Così come ritengono di poter trovare ascolto rispetto alle problematiche educative del proprio figlio o alunno nel caso dei docenti. Grafico n. 2 grado di soddisfazione rispetto alle modalità di colloquio e ricevimenti

7 Grafico n. 3 grado di soddisfazione rispetto ai tempi e luoghi deputati al confronto scuola - famiglia Grafico n. 4 Efficacia della collaborazione scuola/famiglia sull educazione del figlio Una breve riflessione,inoltre, meritano i dati relativi agli studenti. Un dato risulta leggermente discordante: quando ai ragazzi viene chiesto di valutare il grado di coinvolgimento

8 loro nelle decisioni che riguardano la classe e nella preparazione da parte dei rappresentanti di classe agli incontri di consiglio con docenti e genitori, questi rispondono intorno al 70% di essere abbastanza o molto soddisfatti. Tale soddisfazione scende tuttavia rispetto alla valutazione delle assemblee di classe che per il 45,6% non favoriscono o poco il confronto, il dialogo e l espressione di tutti i componenti del gruppo classe. Questo chiaramente solo a sottolineare l attenzione degli studenti sia a i risultati generali che alle fasi di processo, inteso come il percorso per arrivare a quei risultati. AREA EDUCATIVO/DIDATTICA Come dimostra il grafico sottostante, la soddisfazione generale nell area didattica è molto alta per tutti i soggetti, decisamente oggettiva per i genitori. Grafico n. 1 grado di soddisfazione generale nell area educativo/didattica (molto = valori percentuali aggregati da 7 a 10 su scala 0/10) Andando più nello specifico delle risposte, si può rilevare che gli studenti riportano un alto gradimento per l insegnamento offerto e per le attività extra-curricolari, si riscriverebbero al proprio corso e ritengono che la scuola gli stia dando validi strumenti per decidere del proprio futuro. Sono più divisi al 50% rispetto al ritenere che ciò che fanno a scuola sia collegato alla propria vita e ai propri interessi extra-scolastici. Quindi come dire che le attività scolastiche sono più vicine al futuro lavorativo rispetto agli interessi personali come hobbies, passioni, interessi vari. Mettendo a confronto alcune risposte emergono più chiaramente alcune differenze, in particolar modo da parte dei più diretti interessati, gli studenti che in qualche modo risultano anche più consapevoli dei livelli di adeguatezza dell Istituto alle loro esigenze. Per esempio, e forse anche un po imprevedibilmente, sono proprio gli studenti a ritenere meno soddisfacente (seppur le risposte sono positive oltre il 65%) le attività di sostegno e recupero. Inoltre rispetto a quello che pensano i genitori, vengono a scuola meno volentieri, anche se questa risposta può essere attribuita di più al fattore età, piuttosto che ad una cattiva valutazione del contesto scolastico. Da sottolineare e tenere presente rispetto anche alle valutazioni successive sul clima relazionale scolastico, la differenza di vedute sul rapporto studente/docente. Sia i docenti che i genitori ritengono che tale rapporto sia adeguato, cioè ad un livello molto buono secondo i docenti, abbastanza buono secondo i genitori. Gli studenti invece lo ritengono abbastanza soddisfacente solo al 51,3%. Mentre un 38,6% risponde poco (32,1%) o per niente (6,5%) soddisfacente. E chiaro che gli studenti in generale hanno un rapporto più conflittuale con i docenti, ma è comunque un dato da tener presente visto che fino ad ora l analisi ha fatto emergere una buona lucidità di valutazione da parte degli studenti.

9 Grafico n. 2 Soddisfazione rispetto alle attività di sostegno e recupero Grafico n. 3 Valutazione degli studenti e dei genitori rispetto la variabile andare volentieri a scuola Grafico n. 4 Livello di soddisfazione dei rapporti fra docenti e studenti Grafico n. 5 Livello di soddisfazione dei rapporto fra docenti e studenti espresso dagli alunni e dai genitori

10 Un dato, infine da non disperdere è la soddisfazione dei genitori per le sanzioni disciplinari (intese come note, voto in condotta e sospensioni) AREA DELL ORGANIZZAZIONE E DEI SERVIZI Grafico n. 1 grado di soddisfazione generale nell area dell organizzazione e dei servizi (molto = valori percentuali aggregati da 7 a 10 su scala 0/10) Poco da riscontrare rispetto all organizzazione dei servizi: tutti i soggetti sono altamente soddisfatti. I servizi indagati riguardano i rapporti con della Presidenza, Vice-presidenza, segreteria e l organizzazione e funzionamento del laboratori, aule video ecc., orari delle lezioni e attività varie. Solo gli studenti sono meno soddisfatti dei laboratori e aule-video e hanno al 40,5% scarsi o pessimi rapporti con Presidenza e Vice-presidenza. AREA DEL CLIMA SCOLASTICO E RELAZIONALE Quest area è stata inserita solo nei questionari degli studenti, quindi non si possono rilevare riscontri incrociati con i docenti e quindi conoscere anche il loro punto di vista. Nonostante le domande siano solo quattro e riguardano il clima generale scolastico di classe, le risposte rivelano comunque alcune particolarità dei rapporti interni alla classe. Come abbiamo già visto in precedenza già alcune domande dell area educativo/didattica hanno fornito alcune

11 indicazioni sui rapporti che gli studenti hanno con i compagni di classe e con i docenti: i primi molto buoni almeno per il 50,8%,abbastanza buoni per il 37,9%; i secondi invece molto buoni per il 9,6% e abbastanza buoni per il 38,8%. 6. Rapporti con i docenti N. rispondenti Percentuale Validi per niente 18 6,5 poco 89 32,1 abbastanza ,3 molto 28 10,1 Totale ,0 Mancanti 7 Totale Rapporti con i compagni di classe N. rispondenti Percentuale Validi per niente 8 2,9 poco 21 7,5 abbastanza ,9 molto ,8 Totale ,0 Mancanti 4 Totale 284 L area del clima relazionale affronta il tema di come gli studenti vivono la scuola e in particolare la classe, come cioè si sentono: sicuri, liberi, minacciati, protetti, oppressi ecc. Oltre a valutare la presenza di problematiche che disturbano la vita di gruppo nella classe. Legate a queste due domande si chiede anche di valutare quanto la figura adulta sia o possa essere di riferimento nel momento del bisogno sia personale in termini di relazione tra adolescente e adulto, sia più specifico nelle situazioni problematiche in classe in termini quindi di intervento a tutela dei ragazzi. I risultati, in generale denunciano un buon clima di fiducia e rispetto a scuola per quasi il 70% degli studenti. C è quindi un 30% che non ritiene di sentirsi al sicuro né di stare bene. Anche per quanto riguarda la presenza di problematiche in classe la percentuale è più o meno simile anche se la percentuale di chi denuncia problemi sale al 35%. Tali percentuali, di per sé fredde, è necessario chiaramente riportarle ad una dimensione umana per poterle valutare con il giusto spirito, nel senso che avere il 65% di studenti che non ha problemi può essere sicuramente un buon risultato, ma non esula da una riflessione seria su quali problematiche esistono e come intervenire per rendere ancora migliore il clima relazionale. 1. A scuola ti senti in un clima di benessere, di fiducia, di rispetto, di sicurezza N. rispondenti Percentuale Validi per niente 21 7,5 poco 66 23,7 abbastanza ,6 molto 37 13,3

12 Totale ,0 Mancanti 5 Totale Ci sono nella tua classe problematiche che disturbano la vita del gruppo N. rispondenti Percentuale Validi per niente 63 22,9 poco ,7 abbastanz a 65 23,6 molto 35 12,7 Totale ,0 Mancanti 9 Totale 284 Molto interessanti le risposte riguardo al rapporto con gli adulti docenti: il 64,4% degli studenti ritiene che a scuola o in classe non c è (25,5%) o c è poco (38,9%) un adulto con cui parlare. Così come quando viene chiesto se nelle problematiche che disturbano la vita di gruppo in classe sono soddisfatti di come interviene il docente, gli studenti rispondono poco nel 39,1% dei casi e per niente nel 14,5% (per un totale di risposte negative del 53,6%). Queste risposte sono come si diceva in linea con i dati sui rapporti in classe: con i compagni si va d accordo anche se non si rifiuta di ammettere che delle problematiche esistono, così come con i docenti spesso non c è un rapporto tale da considerarli delle figure di riferimento su cui contare per aprirsi e parlare così come per avere un sostegno ed un intervento in classe. 2. Se hai un problema o una difficoltà, c'è nella classe o nella scuola qualche adulto con cui puoi parlare? N. rispondent i Percentuale Validi per niente 70 25,5 poco ,9 abbastanz a 80 29,1 molto 18 6,5 Totale ,0 Mancanti 9 Totale Soddisfazione di come l'insegnante interviene in quelle situazioni (vi sa ascoltare, comprendere, incoraggiare, orientare,ecc.) N. rispondent i Percentuale Validi per niente 40 14,5 poco ,1 abbastanz a ,3 molto 14 5,1 Totale 276 Mancanti 8 Totale 284

13 Queste riflessioni, ovviamente sono solo degli spunti di discussione e un interessante inizio sul quale prevedere ulteriori approfondimenti. Sarebbe interessante capire meglio, per esempio, quali sono le problematiche a cui si riferiscono gli studenti, che tipo di intervento vorrebbero, cosa li spingerebbe ad avere un migliore rapporto con i docenti e che cosa invece li frena. Si ricorda e si sottolinea nuovamente che non è stato possibile valutare quest area dal punto di vista dei docenti quindi rimane più difficile capire ed indagare le dinamiche relazionali anch esse valevoli di ulteriore approfondimento.

14 1 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA: Regolamento recante revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei, a norma dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n Anna Rita Calabrò insegna Sociologia nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell'università degli Studi di Salerno. Si occupa di questioni quali la realtà femminile, i giovani, l'emarginazione. 3 Calabro' A.R., Una cassetta degli attrezzi per l'autovalutazione scolastica, Papers, Ibidem. 5 Relazione del Presidente del Consiglio di Istituto, dott.ssa Mariarosa Gaudiano, del : la formulazione e il riferimento schematico è liberamente tratto da Laboratori di ricerca sui processi di mediazione - Università Cattolica Milano - Mediazione Comunitaria

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