rassegna stampa MODULO RASSEGNA STAMPA 21 Gennaio 2016 IL CITTADINO Lodi Codogno Sant Angelo Lodigiano Casalpusterlengo

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1 Pagina 1 di 5 rassegna stampa 21 Gennaio 2016 IL CITTADINO Lodi È Sparita un altra coroncina del rosario Paziente suicida: a processo 5 medici L ospedale Maggiore fa scuola Ambulanze, ancora rotto l ingresso Codogno Sant Angelo Lodigiano Casalpusterlengo IL GIORNO Lodi Codogno Sant Angelo Lodigiano Casalpusterlengo

2 Pagina 2 di 5 È Sparita un altra coroncina del rosario È sparito un altro rosario della Madonnina, nella cappella dell ospedale. Ieri mattina, quando le volontarie si sono recate nella chiesetta per pulire hanno scoperto che la coroncina era di nuovo sparita. Sempre intatta, invece, quella di Padre Pio. Continua lo strano caso della scomparsa delle coroncine. «Forse - aveva detto monsignor Sandro Bozzarelli qualche giorno fa - le persone pensano che i rosari siano lì per essere presi, oppure vogliono pregare un po e poi se li dimenticano». Da agosto ne sono scomparsi già 21. Ieri le volontarie hanno messo in bella vista l articolo già apparso sul «Cittadino», per segnalare il mistero.

3 Pagina 3 di 5 Aveva 19 anni Paziente suicida: a processo 5 medici Sono stati tutti rinviati a giudizio dal gup Alessandra Del Corvo i 4 psichiatri e il ginecologo indagati a seguito del tragico volo da una finestra del primo piano del Centro di riabilitazione ad alta assistenza di via Mosè Bianchi di una 19enne di Boffalora d Adda. La giovane era stata ricoverata nel reparto di psichiatria di Codogno all inizio di luglio del 2010, per anoressia e altri disturbi del comportamento, e una sera andò a trovarla in camera un altro paziente, 30enne, che abusò di lei. E per questo è stato condannato. Secondo il pm Sara Mantovani, da quel grave trauma in poi la 19enne non sarebbe stata adeguatamente protetta: la violenza carnale fu accertata da un ginecologo in servizio a Codogno senza che venisse attivato il protocollo che prevede visite multispecialistiche alla clinica Mangiagalli di Milano, con supporto psicologico mirato a questo tipo di traumi. E non fu subito informata l autorità giudiziaria. La paziente rimase ancora per qualche giorno a Codogno, in reparto assieme al suo presunto violentatore. E poi non fu impedito che potesse gettarsi da una finestra, quando già aveva compiuto in estate atti autolesionistici. La tragedia si consumò il 6 ottobre dello stesso L accusa per tutti è di concorso in omicidio colposo e il pm ha citato ben quattro perizie psichiatriche, una delle quali evidenzia anche la pericolosità sociale del 30enne già all epoca in cui fu portato a Codogno e si comportò da bruto. I difensori Giorgio Bottani, Olivo Rinaldi, per i medici, e Gianluigi Bonifati, per il ginecologo, hanno chiesto il proscioglimento, ma anche la sospensione del giudizio in attesa del verdetto definitivo a carico del paziente condannato in primo grado per stupro. Eccezioni respinte. I genitori della 19enne erano presenti in udienza, e si sono costituiti parte civile contro i medici. Ad assisterli l avvocato Maurizio Motta: «Questa ragazza deve avere giustizia, è una vicenda estremamente grave e drammatica». Il legale appare intenzionato a citare come responsabile civile l Azienda ospedaliera di Lodi, cui la famiglia aveva affidato l unica figlia adolescente perché venisse guarita e invece dopo pochi mesi l è dovuta andare a riprendere in camera mortuaria.

4 Pagina 4 di 5 Gli studenti universitari vogliono specializzarsi nelle ecografie L ospedale Maggiore fa scuola di C. V. La medicina d urgenza a Lodi fa scuola. Studenti universitari e medici degli altri ospedali, infatti, vengono al Maggiore ad approfondire il loro mestiere. A spiegarlo è il primario del Pronto soccorso Stefano Paglia: «Sotto la guida del medico Costantino Bolis - spiega Paglia - abbiamo creato una faculty dipartimentale in ecografia clinica che coinvolge i medici del Pronto soccorso, gli intensivisti e i rianimatori. Grazie alla convenzione con l Università di Pavia, gli specialisti in medicina d urgenza vengono a fare i nostri corsi di formazione, insieme ai laureandi della facoltà». Al Maggiore però arrivano anche i corsisti ospedalieri. Per il 28 gennaio si sono già prenotati 5 medici del Policlinico di San Donato che vogliono specializzarsi nell uso degli ecografi come strumenti clinici ordinari. Quello di Lodi, infatti, è considerato un ospedale ecograficamente competente. La spinta ad andare in questa direzione è arrivata direttamente dal manager degli ospedali Giuseppe Rossi. L ecografia al Maggiore è considerata lo stetoscopio del futuro. «Grazie ai nuovi ecografi portatili e ad alta definizione acquisiti a Lodi, la metodica è divenuta facilmente integrabile alla visita clinica». Il progetto di formazione ha coinvolto, fin dagli scorsi anni, persino l Africa. I medici di Lodi, infatti, hanno esportato fin nel continente nero le loro competenze, soprattutto in ambito ostetrico. Sono state installate anche delle connessioni satellitari e quando gli operatori africani non sono in grado di leggere le immagini ecografiche, queste ultime vengono inviate agli specialisti dell ospedale di Lodi, i quali possono anche guidare a distanza la stessa ecografia. In una delle loro ultime missioni i medici lodigiani, si sono soffermati a insegnare anche la fisiologia interna del corpo umano. Hanno realizzato persino una sorta di guida pratica in materia di ecografia ostetrica. Oltre alla parte sanitaria, sempre in Africa, i lodigiani si sono messi in moto per favorire lo sviluppo agricolo del paese. È stata costituita una cooperativa tra agricoltori e poi costituito un laboratorio, dotato di microscopio digitale per migliorare la produzione dei cereali.

5 Pagina 5 di 5 Pronto soccorso Ambulanze, ancora rotto l ingresso Si è rotta per l ennesima volta la porta del Pronto soccorso. Quella basculante dedicata alle ambulanze, in uscita, e agli automezzi. Il sistema è utile, ma delicato. Nel portellone, infatti, è inserita anche la porticina per il passaggio pedonale. Il meccanismo che alza le porte è lento. Basta un attimo di distrazione da parte degli autisti delle ambulanze che si rischia di colpire la porta con il mezzo. Per ovviare al problema del freddo che entra in Pronto soccorso, l amministrazione ospedaliera ha fatto mettere delle ventole ad aria calda sopra l ingresso interno.