Cibo sostenibile nella ristorazione collettiva
|
|
- Ottaviano Vincenzo Palla
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Cibo sostenibile nella ristorazione collettiva Silvano Falocco - Ecosistemi La qualità della vita di un paese e di un territorio è direttamente legata alla qualità del cibo di cui si nutre chi vi abita. Perché il cibo consumato incide direttamente sulla salute umana ed a sua volta dipende dalla condizioni del suolo e dell ambiente dei luoghi in cui viene prodotto, può inquinare terreni e falde acquifere delle aree agricole da cui proviene ma anche le città nelle quali si generano scarti alimentari e da imballaggio. Ma il cibo è anche un buon indicatore delle diseguaglianze sociali, per le condizioni che ne regolano l accesso sul mercato o per il mancato rispetto dei diritti di chi lavora alla sua produzione. E quindi necessario guardare in un modo nuovo al cibo: non solo come prodotto, ma come punto di interconnessione tra pianificazione territoriale, salvaguardia dell ambiente e riconversione ecologica dei modi di consumo e produzione. E a questo che è necessaria la definizione di una vera e propria Strategia Alimentare che si propone l obiettivo di diffondere modelli alimentari sani e cibi freschi, stagionali, locali, biologici e tradizionali al cui centro va sicuramente posto lo strumento del Green Public Procurement e l adozione dei requisiti previsti dai criteri ambientali minimi (CAM) per i servizi di ristorazione e l acquisto delle derrate alimentari (con DM 25 luglio 2011 pubblicato in G.U. n. 220 del 21 settembre 2011) Se tali criteri nella ristorazione collettiva venissero realmente adottati dalle Pubbliche Amministrazioni saremmo alle soglie di una vera e propria rivoluzione alimentare. Infatti occorre considerare che gli allevamenti industriali e la produzione alimentare hanno un impatto ambientale enorme, come è sottolineato nello studio dell Unione Europea EIPRO, in cui viene calcolato che questa area di consumo è considerata responsabile del 20-30% dei vari impatti ambientali rispetto a quelli generati dai consumi totali; nel caso dell eutrofizzazione pesa persino oltre il 50%. Il consumo di carne e dei prodotti a base di carne (tra cui carne, pollame, salsicce o simili) genera i maggiori impatti ambientali, seguiti dai prodotti lattiero-caseari. Seguono una serie di altre aree di consumo, come quello dei prodotti alimentari a base vegetale, delle bevande analcoliche e alcoliche, responsabili di livelli inferiori di impatto ambientale della maggior parte delle categoria di impatto prese in esame. L'agricoltura moderna, basata su pratiche monocolturali, richiede un uso massivo di pesticidi e fertilizzanti uso, dal momento che le monocolture richiamano più parassiti e drenano una elevata quantità di nutrienti dal suolo. A livello locale, l'uso di prodotti chimici innalza i livelli di nitrati e pesticidi (entrambi pericolosi per la salute pubblica nelle falde acquifere e riduce la qualità del suolo; i concimi chimici possono acidificare il terreno, condizione che fa venire meno i nutrienti chiave e compromette la produttività a lungo termine del terreno. Pesticidi e fertilizzanti possono causare degradazione del suolo. Il degrado del suolo può derivare anche da processi di erosione e la compattazione. A livello globale vengono persi circa 10 milioni di ettari di terra l anno per uso agricolo, a causa di processi di degrado del suolo. Metodi di coltivazione intensiva, pascolo eccessivo e il continuo e smodato ricorso a mezzi meccanici per la raccolta, sono le maggiori cause di degrado del suolo sia nei paesi in via di sviluppo che in quelli industrializzati. La FAO stima inoltre che l allevamento animale è Pagina 1 di 5
2 responsabile per il 18% delle emissioni globali di gas ad effetto serra ed influisce negativamente sulle risorse idriche mondiali dato che ne assorbe più dell 8% soprattutto per l irrigazione delle colture destinate all alimentazione degli animali. Per ridurre tali impatti dovrebbe essere aumentata la quota di alimenti prodotti secondo il metodo biologico od integrato, dato che questi prevedono pratiche di conservazione del suolo nella coltivazione. In relazione al settore della pesca e dell'acquacoltura, lo stato di eccessivo sfruttamento di alcuni pesci commerciali e degli stock di molluschi e la difficoltà nello stabilire i periodi di riposo per il recupero delle popolazioni sono ben noti. La pesca e la pesca eccessiva, tuttavia, non riguardano solo gli stock di specie catturate ma anche i loro predatori naturali, i competitori e le loro prede. Questi effetti possono essere direttamente causati da attrezzi da pesca o dalla alterazione della composizione delle specie e della biodiversità marina. Inoltre il consumo di energia è correlato alla produzione di alimenti, la preparazione e la distribuzione; durante la produzione tale consumo è legato direttamente all uso di macchinari e, indirettamente, per produrre pesticidi, fertilizzanti e altri prodotti utilizzati nel processo produttivo. Dopo la produzione, energia viene consumata (soprattutto elettrica) per il trasporto ed occorre considerare che i processi produttivi consumano molta energia per riscaldamento, raffreddamento, essiccamento, evaporazione, sterilizzazione, pastorizzazione ecc. Tali consumi si assestano sui valori più alti (da 80 a 280kWh/t) per il congelamento di prodotti vegetali. Anche i consumi d acqua e l inquinamento sono due tra i più importanti impatti ambientali associati alla produzione di alimenti, bevande e industrie lattiero-casearie secondo quanto riportato nel documento sulle BAT (best available techniques) per il settore, sviluppate dall ufficio IPPC Europeo nell ambito della Direttiva IPPC 96/61/EC). Sono inoltre di rilevante entità i rifiuti generati durante i processi produttivi, dalla lavorazione alla preparazione per la vendita e anche nelle fasi posto vendita, quelli risultanti dalla preparazione e distribuzione dei pasti. Nel settore della ristorazione un notevole impatto è infatti dovuto all uso di prodotti di imballaggio usa e getta o stoviglie monouso. Infine occorre ricordare che gran parte dei prodotti alimentari acquistati dal settore pubblico sono trasformati e quindi contengono vari additivi naturali o artificiali tra antiossidanti, coloranti, aromi, dolcificanti, emulsionanti, stabilizzanti e conservanti. Ovviamente questi impatti sull ambiente sono stati identificati tenendo conto delle fasi del ciclo di vita del servizio di ristorazione, ovvero: a) produzione e distribuzione degli alimenti e delle bevande; b) preparazione dei pasti; c) confezionamento dei pasti; d) somministrazione dei pasti; e) gestione dei rifiuti da preparazione dei pasti e post-consumo; f) gestione dei locali comprensivo di: servizi di pulizia, abbattimento dei rumori, approvvigionamento energetico Secondo il toolkit europeo sui servizi di ristorazione gli impatti ambientali generati dal servizio e gli obiettivi che il GPP si prefigge di ottenere sono ben chiari: Pagina 2 di 5
3 IMPATTI Eutrofizzazione, acidificazione ed effetti tossici sulla salute umana e l ambiente dovuto al bioaccumulo di pesticidi, fertilizzanti presenti nell acqua, nell aria, nel suolo e nei cibi. Erosione dei suoli, distruzione delle foreste e perdita di biodiversità causate da sistemi intensivi nell agricoltura, l allevamento intensivo, l acquacoltura e la pesca Crudeltà verso gli animali e mancanze di rispetto per la salute degli stessi. Alto consumo di energia per la produzione e lavorazione degli alimenti. Alto consumo di acqua e inquinamento derivante dai processi produttivi degli alimenti. Rifiuti da imballaggi. Effetti negativi sulla salute dei lavoratori dovuto all uso di sostanze pericolose. Uso eccessivo di prodotti di pulizia che portano a problemi di salute per i lavoratori e un aumenti dei livelli di inquinamento delle acque reflue. Alto consumo di energia ed acqua causato dalle apparecchiature da cucina. Inquinamento dovuto ai trasporti necessari per condurre il servizio OBIETTIVI DI GPP Acquisto di alimenti biologici Acquisto di alimenti prodotti con sistemi agricoli di produzione integrata. Acquisto di prodotti ittici pescati o allevati in modo sostenibile. Acquisto di prodotti animali derivanti da allevamenti ad alto standard di salute per gli animali. Acquisto di prodotti sfusi o con imballaggi ad alto contenuto di materiale riciclato. Uso di stoviglie, posate e biancheria da tavola multiuso. Uso di prodotti di carta sostenibili Raccolta differenziata dei rifiuti e idonea formazione degli operatori. Minimizzazione dell uso di sostanze chimiche pericolose nella lavorazione degli alimenti e uso di prodotti per la pulizia delle stoviglie e dei locali a basso impatto ambientale. Acquisto di apparecchiature elettriche a basso consumo energetico. Organizzazione degli spostamenti tramite percorsi ottimizzati e uso di mezzi efficienti e a basse emissioni per l espletamento del servizio. Ovviamente questi obiettivi di GPP sono stati tradotti in un elenco delle prescrizioni ambientali di base affinché un appalto pubblico per il servizio di ristorazione / acquisto derrate alimentari possa definirsi a ridotto impatto ambientale. Partendo dall obiettivo che l Unione Europea si sta dando in materia di GPP ( introdurre i criteri ecologici nel 50% degli acquisti pubblici ), deve essere chiaro che solo le amministrazioni pubbliche che adotteranno questi CAM potranno definire verde il loro capitolato, comunicando formalmente tale rispetto (come obbligatoriamente previsto a partire dal novembre del 2010) all Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, che aiuterà a Pagina 3 di 5
4 monitorare l attuazione del GPP in Italia. Il laborioso lavoro di definizione dei criteri ha comportato la necessità di affrontare preliminarmente alcune questioni di ordine generale, quali, ad esempio, la classificazione dei criteri ambientali, che possono definirsi di base o premianti. I primi sono quelli che l'appalto deve obbligatoriamente riportare perché la fornitura pubblica possa qualificarsi come GPP. I criteri premianti riguardano, invece, le prestazioni aggiuntive, che le stazioni appaltanti possono introdurre facoltativamente - con l'accortezza che il loro impiego dovrà essere attentamente ponderato anche in relazione alle reale disponibilità dei beni/servizi sul mercato locale ed al loro costo nell'eventualità di aggiudicazione del servizio all'offerta economicamente più vantaggiosa. L'ammissione alla procedura di gara sarà riservata ai candidati che possiedono un sistema di gestione dell ambiente, attraverso il quale poter eseguire il servizio in modo da minimizzare gli impatti sull'ambiente; questa capacità potrà essere dimostrata con il possesso di un adeguata certificazione (EMAS e/o ISO 14001, ovvero strumenti equivalenti). Tra i criteri di base, la parte preponderante attiene alle prescrizioni minime relative alla produzione degli alimenti. Vengono quindi richieste: Produzione delle derrate alimentari: almeno il 60% delle derrate seguenti - in termini di peso - dovrà essere reperita tra quelle considerate maggiormente green. In particolare: - frutta, verdura e ortaggi, legumi, cereali, pane e prodotti da forno, pasta, riso, farina, patate, polenta, pomodori e prodotti trasformati, formaggio, latte UHT, yogurt, uova, olio extravergine dovranno provenire per almeno il 40% da produzione biologica e, per il restante da sistemi di produzione integrata, da prodotti IGP e DOP e da prodotti tipici e tradizionali; le percentuale si riduce al 40% (in peso) per le derrate relative a carne e pesce, in particolare: - la carne dovrà provenire per almeno il 15% da produzione biologica e, per la quota restante, da prodotti IGP e DOP e da prodotti tipici e tradizionali; - il pesce dovrà provenire da acquacoltura biologica o pesca sostenibile, con possibilità di applicare una percentuale inferiore al 40% (il 20%) nei primi 24 mesi. Stagionalità degli alimenti: i prodotti ortofrutticoli dovranno rispettare i calendari di stagionalità definiti da ogni stazione appaltante ; vi si troverà l'elenco dei prodotti disponibili nella regione ed i mesi in cui vengono prodotti nella regione. Acqua e bevande: l utilizzo di acqua e bevande confezionate non sarà consentito se non per specifiche e documentate esigenze tecniche (logistiche, igienico-sanitarie, etc.); sarà invece incentivato il ricorso a bevande sfuse, quali: acqua di rete, acqua microfiltrata, bevande alla spina naturali e gassate. Prodotti tessuto-carta: sarà necessario ricorrere a prodotto conformi ai criteri dell'ecolabel Europeo (o equivalente) per l'intero gruppo merceologico, ovvero per i fogli e i rotoli destinati all igiene personale, all assorbimento dei liquidi, alla pulitura delle superfici, etc. Trasporti: il fornitore dovrà utilizzare mezzi di trasporto a basso impatto ambientale, quali: mezzi di trasporto su ferro, veicoli almeno euro 4, veicoli elettrici, vetture ibride. Consumi energetici: qualora fosse prevista la fornitura di apparecchiature (frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavastoviglie e forni) la ditta assegnataria dovrà fare ricorso a strumentazione certificata appartenente alle Pagina 4 di 5
5 migliori classi energetiche (almeno alla classe A secondo l Energy Label). Pulizie dei locali: si potranno impiegare solo prodotti detergenti conformi ai criteri dell'ecolabel Europeo ovvero prodotti che offrano prestazioni ambientali non inferiori. Informazioni agli utenti: si dovranno informare gli utenti dei servizi di ristorazione in materia di alimentazione e salute, stagionalità degli alimenti, cibi locali e corrette modalità di gestione dei rifiuti. Sono previsti ulteriori criteri obbligatori per quanto riguarda i requisiti degli imballaggi, e la gestione dei rifiuti. Per quel che riguarda invece criteri premianti vanno evidenziati, per il loro impatto sulle modalità di produzioni del cibo: - i requisiti integrativi sulle derrate alimentari, tra cui, un aumento delle quote percentuali (oltre il 70%) di prodotti provenienti da agricoltura biologica e produzione integrata, la provenienza dal commercio equo e solidale per i prodotti esotici (ananas, banane, cacao, caffè, cioccolata, zucchero), la produzione alimentare utilizzando materie prime provenienti da terreni sequestrati o confiscati alle mafie, prodotti ortofrutticoli provenienti dall agricoltura sociale; - la riduzione delle distanze tra luoghi di cottura e luoghi di consumo; - la valutazione della carbon footprint dei prodotti. Infine un ultimo cenno alla questione dei costi. In molti casi i prodotti biologici sono più costosi di quelli convenzionali. Comunque i prezzi sono variabili a seconda della disponibilità e della domanda per le singole categorie di prodotto e da un paese all altro. La maggiorazione di prezzo che i consumatori possono pagare per prodotti biologici può arrivare anche 50-60%, anche se incrementando la domanda di prodotti biologici, il loro costo si ridurrebbe, come dimostra uno studio condotto dall Associazione degli ospedali di Vienna. Un altro studio europeo conferma che i prodotti alimentari verdi sono più costosi di quelli convenzionali, ciò nonostante, per alcuni prodotti tali differenze di prezzo incidono per meno del 10% sul prodotto finito, quindi il maggior costo del prodotto verde sarebbe marginale rispetto a quello convenzionale. Le ragioni dei maggiori costi del biologico sono da attribuire ai maggiori costi dei metodi di produzione, sia presso le aziende che a livello distributivo. Pagina 5 di 5
DICHIARAZIONE D OFFERTA TECNICA
ALLEGATO 2-A MODELLO DI DICHIARAZIONE D OFFERTA TECNICA IMPRESA SINGOLA All Agenzia delle Entrate Direzione Regionale dell Emilia Romagna Settore Gestione Risorse Ufficio Risorse Materiali Via Marco Polo,
DettagliALLEGATO 2-B MODELLO DI DICHIARAZIONE D OFFERTA TECNICA RAGGRUPPAMENTI CONSORZI DICHIARAZIONE D OFFERTA TECNICA
ALLEGATO 2-B MODELLO DI DICHIARAZIONE D OFFERTA TECNICA RAGGRUPPAMENTI CONSORZI All Agenzia delle Entrate Direzione Regionale del Lazio Settore Gestione Risorse Ufficio Risorse Materiali Via Giovanni Capranesi,
DettagliPubblicati i criteri ambientali nazionali per la ristorazione collettiva e i serramenti
Page 1 of 6 n. 191 - Giovedì 06 Ottobre 2011 Pubblicati i criteri ambientali nazionali per la ristorazione collettiva e i serramenti Sulla Gazzetta Ufficiale del 21 settembre sono stati pubblicati i "criteri
DettagliSpecifiche tecniche Verifica Specifiche tecniche Verifica Rapporto sui cibi somministrati e sulla Produzione degli alimenti e
SERVIZIO di RISTORAZIONE e fornitura di DERRATE ALIMENTARI Decreto Ministeriale 25 luglio 2011 (G.U. n. 220 del 21 settembre 2011) CRITERI MINIMI AMBIENTALI CRITERI PREMIANTI CONDIZIONE DI ESECUZIONE Specifiche
DettagliAlimentazione, Agricoltura, Sostenibilità nella Ristorazione Scolatica 16 novembre 2012 Azioni e Strategie messe in atto da POLICOOP volte e ridurre l Impatto Ambientale Quadro generale dello sviluppo
DettagliEcosportello GPP per gli acquisti verdi
Progetto cofinanziato dall Unione Europea P.O. FESR Sardegna 2007-2013 Asse IV, Linea di Attività 4.1.2.d La Sardegna cresce con l Europa Ecosportello GPP per gli acquisti verdi Provincia di Cagliari Vania
DettagliL attuale Quadro Normativo
L attuale Quadro Normativo L educazione alimentare per il biologico Centro Congressi di Eatily Roma, 12 Ottobre 2012 Dott.ssa Teresa De Matthaeis Dirigente Ufficio Agricoltura Biologica - PQA V Ministero
DettagliIndagine Ristorazione 2012. Stato di applicazione dei Criteri Ambientali Minimi negli appalti pubblici di ristorazione collettiva
Indagine Ristorazione 2012 Stato di applicazione dei Criteri Ambientali Minimi negli appalti pubblici di ristorazione collettiva Ecosistemi ha svolto un indagine con il fine di rilevare le modalità di
DettagliSpending review: opportunità o ostacolo allo sviluppo del Green Public Procurement (GPP)?
Spending review: opportunità o ostacolo allo sviluppo del Green Public Procurement (GPP)? Piani degli acquisti verdi: dalla teoria alla pratica La promozione del GPP in Liguria il modello regionale per
DettagliLa strategia per la sostenibilità ambientale nella regione Sardegna: azioni realizzate e future
La strategia per la sostenibilità ambientale nella regione Sardegna: azioni realizzate e future MILANO EXPO - 11 LUGLIO 2015 ing. Gianluca Cocco Direttore Servizio Sostenibilità Ambientale e Sistemi Informativi
DettagliCentro di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (CRA-NUT)
Centro di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (CRA-NUT) Centro di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (CRA-NUT) Gruppo di ricerca Sorveglianza del rischio alimentare Sorveglianza dell esposizione
DettagliEA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1
UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA Fase 1: Analisi iniziale L analisi iniziale prevede uno studio dello stato attuale della gestione interna dell Ente. Metodo: si prevede l individuazione dei referenti
DettagliIl ruolo delle mense scolastiche per la costruzione di una nuova democrazia del cibo giusto, buono e sostenibile
Il ruolo delle mense scolastiche per la costruzione di una nuova democrazia del cibo giusto, buono e sostenibile LE CIFRE DELLO SPRECO ALIMENTARE 1/3 della produzione mondiale non raggiunge i nostri stomaci.
DettagliLe prescrizioni ambientali sono in parte comuni a tutte le attività, in parte specifiche per i singoli prodotti che interessano le varie attività.
BANDO TIPO E CAPITOLATO TIPO SPECIALE D APPALTO PER IL SERVIZIO DI GESTIONE DELLA RICETTIVITA NELLE STRUTTURE DEL PARCO XXX A BASSO IMPATTO AMBIENTALE. NOTA TECNICA Il Capitolato Tipo Speciale d Appalto
DettagliAcquisti pubblici e qualificazione ambientale nella forniture di mense e alimenti. Bologna, 23 gennaio 2012
Acquisti pubblici e qualificazione ambientale nella forniture di mense e alimenti Bologna, 23 gennaio 2012 FORNITURA DERRATE E PRODOTTI NON FOOD 2 Nel primo semestre del 2011 Intercent-ER ha bandito una
DettagliLA PRODUZIONE PRIMARIA NEL COMPARTO AGRO-ALIMENTARE
LA PRODUZIONE PRIMARIA NEL COMPARTO AGRO-ALIMENTARE Fabio Grillo Spina Dipartimento dell Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari Via Quintino Sella,
DettagliManuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI
Pag.1 di 5 SOMMARIO 4.2 Politica Aziendale 2 Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI. Pag.2 di 5 4.2 Politica Aziendale La Direzione della FOMET SpA adotta e diffonde ad ogni livello della
DettagliRIDURRE I COSTI ENERGETICI!
Otto sono le azioni indipendenti per raggiungere un unico obiettivo: RIDURRE I COSTI ENERGETICI! www.consulenzaenergetica.it 1 Controllo fatture Per gli utenti che sono o meno nel mercato libero il controllo
DettagliRifiuti: da problema a risorsa
CONSORZIO NAZIONALE PER IL RICICLAGGIO DEI RIFIUTI DI BENI A BASE DI POLIETILENE Rifiuti: da problema a risorsa Nota illustrativa sul ciclo di gestione dei rifiuti in Italia CHE COSA SONO I RIFIUTI? Un
DettagliDenominazione Corso:
CODICE: 254 Addetto all approvvigionamento della cucina, conservazione delle materie prime e realizzazione di preparazioni di base Opera nelle diverse aziende della ristorazione commerciale e collettiva.
DettagliMaster La pulizia sostenibile come opportunità. I Pilastri della sostenibilità: Ambiente Sicurezza Sviluppo ASSOCASA. FORUM PA Roma, 17-20 maggio 2010
Master La pulizia sostenibile come opportunità FORUM PA Roma, 17-20 maggio 2010 I Pilastri della sostenibilità: Ambiente Sicurezza Sviluppo ASSOCASA Assocasa e la sostenibilità La sostenibilità è un approccio
DettagliIl modello alimentare europeo ha forti ripercussioni sull ambiente : necessita di energia, produce rifiuti con gli imballaggi, consuma petrolio per
Il modello alimentare europeo ha forti ripercussioni sull ambiente : necessita di energia, produce rifiuti con gli imballaggi, consuma petrolio per le produzioni e per i trasporti. Insostenibilità della
DettagliL USO STRATEGICO DEGLI APPALTI
L USO STRATEGICO DEGLI APPALTI PUBBLICI PER UN ECONOMIA SOSTENIBILE 1 LE INDICAZIONI EUROPEE PER UNA ECONOMIA SOSTENIBILE Il piano d'azione "Produzione e consumo sostenibili" e "Politica industriale sostenibile
DettagliLA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001)
GUIDA UTILE.......... LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001) Pag. 1 di 6 INDICE LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001) COS È LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE SECONDO LA NORMA ISO 14001?...
DettagliServizi di pulizia ed altri servizi per le Scuole ed i Centri di Formazione - Criteri di sostenibilità
Servizi di pulizia ed altri servizi per le - Criteri di sostenibilità 1. Oggetto dell iniziativa La Convenzione prevede la fornitura del servizio di pulizia ed altri servizi tesi al mantenimento del decoro
DettagliQuando l abito fa la sicurezza. Gli indumenti e il nodo igiene
I risultati di una ricerca sugli standard di qualità da rispettare Quando l abito fa la sicurezza. Gli indumenti e il nodo igiene a cura di ALSCO Italia L E.T.S.A., con il supporto di un Istituto di ricerca
DettagliDeforestazione: i consumi nell UE tra i maggiori responsabili
Deforestazione: i consumi nell UE tra i maggiori responsabili Tra il 1990 e il 2008 le importazioni ed i consumi dell Europa hanno contribuito alla deforestazione di 9 milioni di ettari (una superficie
DettagliSicurezza Alimentare, Qualità dell Ambiente, Garanzia per la Salute
Sicurezza Alimentare, Qualità dell Ambiente, Garanzia per la Salute Il Biologico nella Ristorazione Collettiva Sabato 7 novembre 2009 Sala Botticelli Palazzo dei Congressi Roma EUR IL BIOLOGICO: REALI
DettagliCOMMERCIO ALL INGROSSO DI FRUTTA E ORTAGGI CONSERVATI COMMERCIO ALL INGROSSO DI PRODOTTI DI SALUMERIA
STUDIO DI SETTORE WM21E ATTIVITÀ 46.31.20 COMMERCIO ALL INGROSSO DI FRUTTA E ORTAGGI CONSERVATI ATTIVITÀ 46.32.20 COMMERCIO ALL INGROSSO DI PRODOTTI DI SALUMERIA ATTIVITÀ 46.33.10 COMMERCIO ALL INGROSSO
DettagliLA GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE NATURALI IN EUROPA. Silva Marzetti
L EUROPA E LE RISORSE AMBIENTALI, ENERGETICHE E ALIMENTARI BOLOGNA, 16 MARZO 2015 LA GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE NATURALI IN EUROPA Silva Marzetti Scuola di Economia, Management e Statistica Università
DettagliCome si misura la #greenicità
Come si misura la #greenicità Le norme europee ed italiane sulla qualità ambientale dei prodotti e sull efficienza ambientale delle imprese Tullio Berlenghi Un po di storia La consapevolezza Il Club di
DettagliPROCEDURA PER L'AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA IN AUTOGESTIONE PERIODO 1.9.2013/30.06.2017
PROCEDURA PER L'AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA IN AUTOGESTIONE PERIODO 1.9.2013/30.06.2017 Criteri di valutazione delle offerte Allegato n. 12 al Capitolato Speciale d Appalto Indice
DettagliIO MANGIO A SCUOLA: IGIENE E SICUREZZA DEL CIBO
IO MANGIO A SCUOLA: IGIENE E SICUREZZA DEL CIBO L approccio del Laboratorio Chimico nella ristorazione scolastica Paolo Vittone Il Laboratorio Chimico Camera di Commercio Torino Il Laboratorio Chimico
DettagliRelatore: per.agr. Roberto Nataloni Dlgs 150/2012 Art. 1 Oggetto Il presente decreto definisce le misure per un uso sostenibile dei pesticidi, che sono prodotti fitosanitari come definiti all articolo
DettagliI NUMERI DEL SISTEMA FOOD MILANO
I NUMERI DEL SISTEMA FOOD MILANO Produzione Superficie agricola nel Comune di Milano: 49,2% (8.948 ettari) nel 1955 21,9% ( 3.988 ettari) nel 1999 19% (3.448 ettari) nel 2012 Distretti agricoli: 1 distretto
DettagliAnno 2014. Rapporto ambientale
Anno 2014 Rapporto ambientale 1 ANNO 2014 Nell anno 2005 la SITI TARGHE S.r.l. ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008, nel 2011 e nel
DettagliLa valutazione del rischio chimico
La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,
DettagliQuando si parla di inquinamento dell'acqua, si intende sia l'inquinamento dell'acqua superficiale (fiumi, laghi, mare) sia dell'acqua presente sotto
L'acqua inquinata Quando si parla di inquinamento dell'acqua, si intende sia l'inquinamento dell'acqua superficiale (fiumi, laghi, mare) sia dell'acqua presente sotto il suolo (falde acquifere). Va tenuto
DettagliALLEGATO 1 CRITERI AMBIENTALI MINIMI PER IL SERVIZIO DI RISTORAZIONE COLLETTIVA E LA FORNITURA DI DERRATE ALIMENTARI 21-9-2011
ALLEGATO 1 Piano d azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della Pubblica Amministrazione ovvero Piano d Azione Nazionale sul Green Public Procurement (PANGPP) CRITERI AMBIENTALI
DettagliSportello Appalti Imprese
Sportello Appalti Imprese Gli appalti verdi e il mercato elettronico della P.A Indice Il mercato elettronico: il passato, il presente, il futuro Il GPP nel mercato elettronico Sportello Appalti Imprese:
DettagliIl trasporto in sicurezza delle materie prime alimentari Agostino Macrì
Il trasporto in sicurezza delle materie prime alimentari Agostino Macrì Unione Nazionale Consumatori 1 Convegno Istituzionale Trasporto di Qualità per alimenti sicuri. Parte Terza: Linee guida per un protocollo
DettagliInnovazione e qualità
Innovazione e qualità La filosofia dell azienda si basa fin dagli anni 70 sulla ricerca della qualità per garantire al consumatore finale un prodotto fresco e sano TEDALDI L azienda Tedaldi, con sede principale
DettagliI Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001
I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001 Percorsi di ampliamento dei campi di applicazione gestiti in modo
DettagliI prodotti dell agricoltura biologica
I prodotti dell agricoltura biologica non esistono i prodotti biologici, ma i prodotti dell agricoltura biologica due prodotti privi di residui chimici ed assolutamente identici possono essere l uno il
DettagliIl progetto GPP della PAT
Il progetto GPP della PAT La Delibera di Giunta Provinciale n 885/2010 Sommario cosa sono gli acquisti verdi acquisti verdi dell Ente Pubblico: il contesto normativo la situazione in Trentino: la D.G.P.
DettagliRELAZIONE TECNICA DA ALLEGARE ALLA NOTIFICA SANITARIA
RELAZIONE TECNICA DA ALLEGARE ALLA NOTIFICA SANITARIA Il sottoscritto/a nato/a a il di nazionalità residente a Via Codice fiscale Tel. in qualità di della ditta/società con sede legale in Via Codice fiscale
DettagliRilevazione dei prezzi di un paniere di beni di largo consumo nella distribuzione organizzata della regione Lazio.
Rilevazione dei prezzi di un paniere di beni di largo consumo nella distribuzione organizzata della regione Lazio Seconda edizione Note metodologiche Ufficio Sistema Statistico Direzione Risorse Umane
DettagliLa Sovranità alimentare in Europa: necessità di riciclare gli elementi fertilizzanti contenuti nei raccolti
La Sovranità alimentare in Europa: necessità di riciclare gli elementi fertilizzanti contenuti nei raccolti 5 th FORUM FOR THE FUTURE OF AGRICULTURE Meeting for Food & Environmental Challenge Resource
DettagliALLEGATO 1 CRITERI AMBIENTALI MINIMI PER IL SERVIZIO DI RISTORAZIONE COLLETTIVA E LA FORNITURA DI DERRATE ALIMENTARI
ALLEGATO 1 Piano d azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della Pubblica Amministrazione ovvero Piano d Azione Nazionale sul Green Public Procurement (PANGPP) CRITERI AMBIENTALI
DettagliLe principali novità nell etichettatura del latte e dei derivati lattiero-caseari. Graziella Lasi. Bologna, 03 ottobre 2014
Bologna, 03 ottobre 2014 Le principali novità nell etichettatura del latte e dei derivati lattiero-caseari Graziella Lasi Resp. Consumer Care, Leg.Alimentare, Nutr, Com. medico-scient. Gruppo GRANAROLO
DettagliETICHETTATURA DEGLI ALIMENTI DA AGRICOLTURA BIOLOGICA
ETICHETTATURA DEGLI ALIMENTI DA AGRICOLTURA BIOLOGICA REALIZZATO CON LA COLLABORAZIONE TECNICA DI DINTEC DICEMBRE 2009 PREMESSA L agricoltura biologica è un particolare metodo di gestione della produzione
DettagliCOME E CAMBIATA LA SPESA DELLE FAMIGLIE
GLI EFFETTI DELLA CRISI: EROSIONE DEL CETO MEDIO E CRESCITA DELLA POVERTA COLLOCAZIONE SOCIALE DELLE FAMIGLIE IN BASE AL REDDITO, AI COMPORTAMENTI DI CONSUMO E AGLI STILI DI VITA COME E CAMBIATA LA SPESA
Dettaglischede di approfondimento.
I macro temi segnalati nella mappa sono trattati nella presentazione e fruibili attraverso schede di approfondimento. 2 è l insieme delle attività volte a smaltirli, riducendo lo spreco(inparticolaredirisorsenaturaliedienergia)elimitandoipericoliperlasalutee
DettagliSviluppo sostenibile partecipato e Progetto Mense Tipiche. Realizzato da So.Svi.Ma. SpA
Sviluppo sostenibile partecipato e Progetto Mense Tipiche Scelte alimentari e costi sociali ed ambientali Modello socio economico imperfetto sintetizzato dal sistema dei prezzi cui si affianca il concetto
DettagliIL Piccolo Cronista Sportivo
IL Piccolo Cronista Sportivo Stagione Sportiva 2014-2015 Asp.Scuola calcio Qualificata EDIZIONE SPECIALE SULL INCONTRO DEL 10.11.2014 SUL TEMA: L Educazione alimentare per la salute e lo sport Piccoli
DettagliPRINCIPI FONDAMENTALI...
QUALITA DEL SERVIZIO 1) PREMESSA... 2 2) PRINCIPI FONDAMENTALI... 2 2.1) EFFICIENZA NEL SERVIZIO... 2 2.2) CONTINUITÀ... 2 2.3) IMPARZIALITÀ DI TRATTAMENTO... 3 2.4) SALUTE, SICUREZZA ED AMBIENTE... 3
DettagliIn genere si ritiene che lo spreco di energia si manifesti solo nell uso dei carburanti, dei combustibili e dell energia elettrica.
1 2 3 L energia incide sul costo di tutti i beni ed i servizi che utilizziamo ma, in questo caso, prendiamo come riferimento il costo che una famiglia di Aprilia con consumo medio sostiene ogni anno per
DettagliForse non tutto si può misurare ma solo ciò che si può misurare si può migliorare
Forse non tutto si può misurare ma solo ciò che si può misurare si può migliorare Se non siamo in grado di misurare non abbiamo alcuna possibilità di agire Obiettivo: Misurare in modo sistematico gli indicatori
DettagliI biologi e lo sviluppo sostenibile
I biologi e lo sviluppo sostenibile Quali competenze? Stefano Dumontet Cos è lo sviluppo sostenibile Lo sviluppo sostenibile è la capacità di vivere, in maniera dignitosa ed equa per tutti, senza distruggere
DettagliREPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA
REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 PRODUZIONI ALIMENTARI Processo Trasformazione e produzione alimentare Sequenza di processo Progettazione,
DettagliL esperienza della Regione Marche. Il Marchio QM
L esperienza della Regione Marche. Il Marchio QM Vincenzo Siniscalco Regione Marche Servizio Agricoltura, Forestazione e Pesca Fermo, 18 marzo 2013 Legge regionale n. 23 del 10/12/2003 interventi per il
DettagliCERTIFICAZIONE ISO 14001
CERTIFICAZIONE ISO 14001 Il Comune di Mozzate ha ottenuto la certificazione ambientale ISO 14001 in data 30.04.2003, ha difatti impostato e mantiene attivo un Sistema di Gestione Ambientale in linea con
DettagliSPRECO ALIMENTARE e CONSERVAZIONE degli ALIMENTI. Buone pratiche per ridurre lo spreco alimentare a casa
SPRECO ALIMENTARE e CONSERVAZIONE degli ALIMENTI 24 aprile 15 Buone pratiche per ridurre lo spreco alimentare a casa Ci siamo incontrati con Matteo che collabora con LAST MINUTE MARKET. LAST MINUT MARKET
DettagliCome nasce l idea della vendita diretta di latte crudo?
1 Giuseppe Invernizzi Direttore - APA CO LC e Varese 2 Come nasce l idea della vendita diretta di latte crudo? L idea nasce dall esigenza di dare risposte adeguate alla crisi che da diversi anni attanagliava
DettagliLa Politica Agricola Comune verso il 2020
La Politica Agricola Comune verso il 2020 Senato della Repubblica Italiana audizione del 25 Marzo 2014 DG Agricoltura e Sviluppo Rurale Commissione UE Dr Innamorati Angelo Schema della presentazione 1.
DettagliENERGY EFFICIENCY ENERGY SERVICE COMPANY ENERGY EFFICIENCY ENERGY SERVICE COMPANY ENERGY + EFFICIENCY
ENERGY + EFFICIENCY 1 2esco.it Il punto di riferimento per le imprese che puntano ad ottimizzare i propri consumi, attraverso il risparmio energetico. 2E Energy Efficiency è nata con lo scopo di assistere
DettagliRev. 00. AUDIT N DEL c/o. Auditor Osservatori DOCUMENTI DI RIFERIMENTO. Legenda: C = Conforme NC = Non conforme Oss = Osservazione.
AUDIT N DEL c/o AREE DA VERIFICARE GRUPPO DI AUDIT Lead Auditor Auditor DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Auditor Osservatori Legenda: C = Conforme NC = Non conforme Oss = Osservazione Pagina 1 di 19 Rif. 14001
DettagliLIBERALIZZAZIONI E MERCATO: PROSPETTIVE DELL INFORMAZIONE
LIBERALIZZAZIONI E MERCATO: PROSPETTIVE DELL INFORMAZIONE Allarme prezzi e osservatori: l esperienza della Provincia di Rovigo Rosalba Sterzi Il dibattito sui prezzi e il progetto Istat/Provincia di Rovigo
DettagliCarbon footprint: stato dell arte del lavoro della RRN sulla stima degli impatti sulle emissioni a livello di azienda agricola
Carbon footprint: stato dell arte del lavoro della RRN sulla stima degli impatti sulle emissioni a livello di azienda agricola Luogo e data Roma, 13/03/2014 Federico Chiani Motivazioni alla base del progetto
DettagliLe tendenze e gli scenari futuri per l agro-alimentare lombardo
Le tendenze e gli scenari futuri per l agro-alimentare lombardo Roberto Pretolani Dipartimento di Economia, Management e Metodi quantitativi Università degli Studi di Milano Regione Lombardia, 4 dicembre
DettagliUn azienda sostenibile
Un azienda sostenibile I combustibili fossili (greggio, gas e carbone) sono ancora oggi le fonti energetiche più utilizzate, contribuendo per oltre l 80% al consumo mondiale di energia. Il loro indiscusso
DettagliL Azienda. quality In Mensa garantisce i suoi pasti
L Azienda In Mensa é un azienda specializzata a 360 nel campo della ristorazione collettiva, che si avvale di eccellenti collaboratori. L azienda garanti- sce elevata professionalità, massima sicurezza
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliAgenzia ICE - ufficio di Stoccolma. Svezia. Il mercato dei prodotti biologici
Agenzia ICE - ufficio di Stoccolma Svezia Il mercato dei prodotti biologici agosto 2013 INDICE 1. ASPETTI NORMATIVI SULLE IMPORTAZIONI DI PRODOTTI AGRO- ALIMENTARI (SINTESI)...2 2. IL SISTEMA DISTRIBUTIVO
DettagliEFFETTI DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI SULLA BIODIVERSITÀ E SULL AGROECOSISTEMA BOSCHI-BRIANTI-MELEGA CONSEGUENZE DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI SULLA BIODIVERSITA Molti studi affermano che i cambiamenti climatici
DettagliL acqua rappresenta la base della vita.
LINEE GUIDA PER IL CONTROLLO IGIENICO SANITARIO DELLA QUALITÀ DELLE ACQUE H 2 O L acqua rappresenta la base della vita. L acqua deve pertanto detenere tutti i requisiti di sicurezza sanitaria necessari
DettagliQuale è il ruolo delle certificazioni nel settore alimentare con riferimento alla filiera dei cereali: quali, quante, troppe?
Quale è il ruolo delle certificazioni nel settore alimentare con riferimento alla filiera dei cereali: quali, quante, troppe? Simona Gullace CERTIFICAZIONE Procedura volontaria mediante la quale una terza
DettagliComunità Montana Valtiberina Toscana Sansepolcro,16 giugno 2005 Acquisti Verdi
Comunità Montana Valtiberina Toscana Sansepolcro,16 giugno 2005 Acquisti Verdi Via B.Ubaldi Centro Dir. Prato 06024 Gubbio PG Tel. +39 0759222693 Fax. +39 0759272282 ecoazioni@ecoazioni.it www.ecoazioni.it
DettagliGreen meeting e CSR: un futuro verde o al verde. Green meeting e CSR: un futuro verde o al verde
Green meeting e CSR: un futuro verde o al verde Green meeting e CSR: Elementi ambientali negli appalti pubblici un futuro verde o al verde secondo la normativa contrattuale Stefano Manetti Hotel NH Touring
DettagliCURRICOLO DI EDUCAZIONE ALIMENTARE
CURRICOLO DI EDUCAZIONE ALIMENTARE Premessa Dalle rilevazioni effettuate negli ultimi anni sulla popolazione giovanile è emerso un aumento di problemi legati alle cattive abitudini alimentari e alla pratica
Dettagli1 La politica aziendale
1 La Direzione Aziendale dell Impresa Pizzarotti & C. S.p.A. al livello più elevato promuove la cultura della Qualità, poiché crede che la qualità delle realizzazioni dell Impresa sia raggiungibile solo
DettagliPIANO DI MONITORAGGIO REPORT ANNO 2014 Relazione Tecnica
DOCUMENTO REDATTO IN COLLABORAZIONE CON: PIANO DI MONITORAGGIO REPORT ANNO 2014 Relazione Tecnica Il presente documento costituisce la relazione annuale sul piano di monitoraggio e controllo come prevista
DettagliCONTROLLO UFFICIALE NEI SOTTOPRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE
CONTROLLO UFFICIALE NEI SOTTOPRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE Genova, 2 luglio 2014 Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema Le vostre domande e le nostre risposte Per alcune di esse,
DettagliLa gestione delle scorte tramite il punto di riordino ed il lotto economico
La gestione delle scorte tramite il punto di riordino ed il lotto economico 1. Introduzione Le Scorte sono costituite in prevalenza da materie prime, da accessori/componenti, da materiali di consumo. Rappresentano
DettagliLinee di indirizzo nazionale per la ristorazione collettiva
Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione collettiva Tutela della salute dell utente e salvaguardia dell ambiente Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione (SIAN) Dipartimento di Prevenzione -ASUR Marche
DettagliRapporto ambientale Anno 2012
Rapporto ambientale Anno 2012 Pagina 1 di 11 1 ANNO 2012 Nell anno 2005 la SITI TARGHE srl ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008 e
DettagliINDICAZIONI PER LA VALUTAZIONE DEI CAPITOLATI D APPALTO PER LA RISTORAZIONE COLLETTIVA A SOSTEGNO DI MENÙ CORRETTI
INDICAZIONI PER LA VALUTAZIONE DEI CAPITOLATI D APPALTO PER LA RISTORAZIONE COLLETTIVA A SOSTEGNO DI MENÙ CORRETTI OTTOBRE 2011 1 PREMESSA Un alimentazione equilibrata e corretta, gradevole ed accettabile,
DettagliUfficio Stampa Tel. +39 02 6222.7331 Foro Buonaparte, 31 Fax. +39 02 6222.7379 20121 Milano ufficiostampa@edison.it
Edison Spa Ufficio Stampa Tel. +39 02 6222.7331 Foro Buonaparte, 31 Fax. +39 02 6222.7379 20121 Milano ufficiostampa@edison.it Comunicato stampa EDISON LANCIA ENERGY CONTROL : IL NUOVO DISPOSITIVO CHE
DettagliLe nuove linee guida dalla teoria alla pratica
Mille menùper una grande città Le nuove linee guida dalla teoria alla pratica Paola Boni SIAN AUSL di RE CHE COSA E LA CELIACHIA? La celiachia è una intolleranza permanente al glutine in soggetti geneticamente
DettagliObblighi ed Adempimenti dei Produttori Primari. Relatore: Dr. Pierluigi Conte
Obblighi ed Adempimenti dei Produttori Primari Relatore: Dr. Pierluigi Conte Concetto di produzione a Tutte le operazioni effettuate sui prodotti a condizione che questi non subiscano alterazioni sostanziali
DettagliLuogo di nascita: Comune.. Provincia (..) Stato... Residenza: Via/Piazza N... C.A.P. Comune Provincia (..)
ALLEGATO 1 Spazio per apporre il timbro di protocollo Data Prot. Al Dipartimento di Prevenzione ASL 1 Imperiese I - Oggetto: Notifica di inizio attività ai fini della registrazione (art. 6 Reg. CE 852/2004)
DettagliProgetto: LIFE10 ENV IT 000307 NO.WA. «No Waste» Gestione integrata dei rifiuti Azione 4 - Comune di Trento
Progetto: LIFE10 ENV IT 000307 NO.WA «No Waste» Gestione integrata dei rifiuti Azione 4 - Comune di Trento Gestione integrata dei rifiuti nel Comune di Trento Introduzione nuove modalità di raccolta: sistema
DettagliParte 1: VERIFICA PROGETTO
Parte 1: VERIFICA PROGETTO Parte 1a: analisi aspetti ambientali Aspetto ambientale Impatto Rientra nel progetto Utilizzo di risorse idriche nelle proprietà Impoverimento risorse idriche dell ente Perdite
DettagliOPEN GROUP TANDEM. Sistemi di gestione e qualificazione ambientale dei fornitori di beni/servizi. Bologna, 31 gennaio 2008
OPEN GROUP TANDEM Sistemi di gestione e qualificazione ambientale dei fornitori di beni/servizi Lorenza Bitelli ERVET, Camillo Franco Sogesca 1 Il quadro di riferimento Il Dlgs n. 163/2006 si applica agli
DettagliAcquisti nelle scuole e settori prioritari del PAN GPP. Elementi chiave di una strategia di acquisti verdi nella scuola
Le informazioni contenute in questo documento sono di proprietà di SDI GROUP e del destinatario. Tali informazioni sono strettamente legate ai commenti orali che le hanno accompagnate, e possono essere
DettagliGuadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy
n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella
DettagliProgetto LIFE10 ENV IT 000307 NO.WA. Azione 3 - Attività 3.1
GENERALITÀ Azione 3 Attività 3.1 Organizzazione delle attività di mappatura Denominazione della buona pratica: Free Pack Net. Realizzazione e commercializzazione di un imballo ritornabile e riutilizzabile
DettagliSOMMARIO LINEE GUIDA FILIERA CORTA
Pagina 1 di 5 SOMMARIO 1. SCOPO... 2 2. VANTAGGI DELLA... 2 3. ORGANIZZAZIONE DELLA... 2 4. BIOLOGICA... 2 5. MATERIALI DI CONFEZIONAMENTO... 3 6. I LUOGHI DELLA... 3 6.1. VENDITA DIRETTA... 3 6.2. MERCATI
DettagliIl marchio QC della Regione Emilia-Romagna. Filiere di Qualità Esperienze a confronto Fermo, 18 marzo 2013
Il marchio QC della Regione Emilia-Romagna Filiere di Qualità Esperienze a confronto Fermo, 18 marzo 2013 Il marchio QC della Regione Emilia-Romagna La L.R. 28/99 persegue la valorizzazione dei prodotti
DettagliCOMMERCIO AL MINUTO, ALL INGROSSO, AL DETTAGLIO DI CARNI FRESCHE E PRODOTTI ITTICI (MOD. A1 A1 BIS DISTRIBUTORI - A1 TER)
RELAZIONE TECNICA da allegare a NOTIFICA/COMUNICAZIONE con modelli A1 A1 BIS DISTRIBUTORI A1 TER Denominazione della Ditta Sede legale Indirizzo dell attività Descrizione dettagliata dell attività svolta:
Dettagli