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1 test Indica gli analizzatori su cui la confezione può essere usata 2010 Italiano MODULAR ANALYTICS E170 cobas e 411 cobas e 601 Finalità d uso Il test è un test diagnostico in vitro per la determinazione qualitativa degli anticorpi contro il virus dell epatite C (HCV) nel siero o nel plasma umani. L esecuzione dell ImmunoAssay in ElettroChemiLuminescenza ECLIA è destinata all uso sugli immunoanalizzatori e cobas e. Sommario Il virus dell epatite C, per la prima volta identificato nel 1989, 1 a livello mondiale è la causa più comune dell epatite non-a, non-b post-trasfusionale o acquisita in comunità. L infezione da HCV spesso porta all epatite cronica e alla cirrosi ed è associata allo sviluppo del carcinoma epatocellulare. 2 Manifestazioni extraepatiche comuni sono la crioglobulinemia mista e altre patologie reumatiche. 3 Il virus dell epatite C è un virus RNA a filamento singolo, con involucro e a senso positivo, classificato come un proprio genere della famiglia delle Flaviviridae. Il genoma consiste di una codifica di ca. 9,5 kb per un polipeptide a 3000 aminoacidi di domini strutturali e non strutturali. 4 Come altri virus RNA, il genoma di HCV mostra un eterogeneità sostanziale in seguito alle mutazioni che si verificano durante la replicazione virale. A livello mondiale, sono stati descritti almeno 11 genotipi geneticamente distinti e numerosi sottotipi e varianti del virus. 5 L infezione da genotipi specifici può influenzare sulla severità della malattia e sulla risposta al trattamento. 6,7 L epatite C viene principalmente trasmessa attraverso sangue ed emoderivati contaminati nonché, in misura minore, attraverso le secrezioni del corpo umano. 8 I test per la ricerca di anticorpi anti-hcv vengono impiegati da soli o in combinazione con altri test (ad es. HCV RNA), per rilevare un infezione da virus dell epatite C e per identificare il sangue e gli emoderivati prelevati da persone infette da HCV. Il test è un test di terza generazione. 9,10 Il test impiega peptidi e antigeni ricombinanti, che rappresentano le proteine core, NS3 e NS4, per la determinazione degli anticorpi anti-hcv. Principio del test Principio sandwich. Durata complessiva del test: 18 minuti. 1 a incubazione: 40 µl di campione, 60 µl di un reattivo contenente antigeni dell HCV biotinilati e 60 µl di un reattivo contenente antigeni dell HCV marcati con un complesso di rutenio a reagiscono formando un complesso sandwich. 2 a incubazione: dopo l aggiunta di microparticelle rivestite di streptavidina, il complesso si lega alla fase solida mediante l interazione biotina-streptavidina. La miscela di reazione viene aspirata nella cella di misura dove le microparticelle vengono attratte magneticamente alla superficie dell elettrodo. Successivamente si eliminano le sostanze non legate impiegando ProCell. Applicando una tensione all elettrodo, si induce l emissione chemiluminescente che viene misurata mediante il fotomoltiplicatore. I risultati vengono calcolati automaticamente dal software, confrontando il segnale elettrochemiluminescente proveniente dal campione con il valore di cutoff, che si è ottenuto mediante una calibrazione dell anti-hcv. a) Complesso di rutenio (II) tris(2,2 -bipiridile) (Ru(bpy) 2+ 3 ) Reattivi soluzioni pronte all uso M Microparticelle rivestite di streptavidina (tappo trasparente), 1 flacone, 6,5 ml: microparticelle rivestite di streptavidina 0,72 mg/ml; conservante. R1 Tampone (tappo grigio), 1 flacone, 7 ml: tampone HEPES b, ph 5,0. R2 Tampone (tappo nero), 1 flacone, 7 ml: tampone HEPES, ph 5,0. R1a Antigeni dell HCV liofilizzati, biotinilati (tappo grigio), 1 flacone per 1,2 ml di soluzione. R2a Antigeni dell HCV liofilizzati, marcati con rutenio (tappo nero), 1 flacone per 1,2 ml di soluzione. R1b Soluzione per la ricostituzione per il flacone R1a (tappo grigio), 1 flacone, 1,4 ml: acqua, conservante. R2b Soluzione per la ricostituzione per il flacone R2a (tappo nero), 1 flacone, 1,4 ml: acqua, conservante. Cal1 Calibratore negativo 1 (tappo bianco), 2 flaconi da 1,3 ml: siero umano, conservante. Cal2 Calibratore positivo 2 (tappo nero), 2 flaconi da 1,3 ml: siero umano, positivo per anticorpi anti-hcv; conservante. Non reattivo per HBsAg, anti-hiv 1/2. b) HEPES = acido [4-(2-idrossietil)-piperazina]-etansolfonico Precauzioni e avvertenze Per uso diagnostico in vitro. Osservare le precauzioni normalmente adottate nella manipolazione dei reagenti di laboratorio. Lo smaltimento di tutti i rifiuti deve avvenire secondo le direttive locali. Scheda dati di sicurezza disponibile su richiesta per gli utilizzatori professionali. Tutto il materiale umano deve essere considerato come potenzialmente infettivo. Per la preparazione di tutti i prodotti derivati da sangue umano viene utilizzato solo sangue di donatori che sono stati testati individualmente e risultati negativi per la ricerca di HBsAg e di anticorpi anti-hcv (solo Cal1) e anti-hiv. I metodi di dosaggio impiegati sono stati approvati dall FDA o rilasciati in conformità con la Direttiva Europea 98/79/CE, Allegato II, Lista A. Il siero contenente anti-hcv (Cal2) è stato inattivato impiegando β-propiolattone e raggi ultravioletti. Poiché non è comunque possibile escludere con sicurezza il pericolo di infezione con nessuna inattivazione o con nessun metodo di dosaggio, è necessario manipolare il materiale con le stesse precauzioni adottate per i campioni prelevati dai pazienti. Nel caso di una esposizione, si deve procedere secondo le specifiche indicazioni sanitarie. 11,12 I reattivi non devono essere impiegati dopo la data di scadenza indicata. Evitare la formazione di schiuma con tutti i reattivi e tipi di campione (campioni, calibratori e controlli). Il test ha un alta sensibilità per campioni eventualmente diluiti. Evitare quindi assolutamente contaminazioni crociate durante la fase pre-analitica per i campioni. Utilizzo dei reattivi I reattivi R1 e R2 non sono pronti all uso e devono essere preparati. Per ulteriori istruzioni, vedere la sezione Preparazione delle soluzioni pronte all uso. I reattivi M, Cal1 e Cal2, forniti in flaconi compatibili con il sistema, sono pronti all uso. Analizzatori 2010 e cobas e 411: i calibratori Cal1 e Cal2 devono essere lasciati sullo strumento a C solo durante la calibrazione. Dopo l uso, richiuderli quanto prima e conservarli a 2 8 C. Evitare l adesione del liquido di calibrazione nel tappo con chiusura a scatto quando aperto. Per evitare un eventuale evaporazione, non eseguire più di 5 calibrazioni per set di flaconi di calibratori. Analizzatori MODULAR ANALYTICS E170 e cobas e 601: se, per la calibrazione sull analizzatore, non è necessario l intero volume, trasferire aliquote dei calibratori pronti all uso in flaconi vuoti con chiusura a scatto (CalSet Vials). Incollare le etichette fornite nella confezione sui rispettivi flaconi. Conservare le aliquote per impegni successivi a 2 8 C. Ogni aliquota può essere utilizzata solo per una calibrazione. Tutte le informazioni necessarie per l utilizzo corretto vengono lette nello strumento con i codici a barre dei rispettivi reattivi , V 5 Italiano 1 / 5 Analizzatori e cobas e

2 Preparazione delle soluzioni pronte all uso I reattivi R1 e R2 non sono pronti all uso e devono essere preparati aggiungendoci gli antigeni ricostituiti. Per la ricostituzione degli antigeni liofilizzati procedere come segue: A. Utilizzando adapter 1a. Connettere il flacone R1a (antigeni biotinilati liofilizzati; tappo grigio) con il flacone R1b (soluzione per la ricostituzione per il flacone R1a; tappo grigio) impiegando uno degli adapter allegati. Trasferire il volume della soluzione per la ricostituzione. Evitare la formazione di schiuma! 1b. Connettere il flacone R2a (antigeni marcati con rutenio e liofilizzati; tappo nero) con il flacone R2b (soluzione per la ricostituzione per il flacone R2a; tappo nero) impiegando uno degli adapter allegati. Trasferire il volume della soluzione per la ricostituzione. Evitare la formazione di schiuma! 2. Ricostituire i liofilizzati per 30 ± 5 minuti, agitandoli leggermente di quando in quando fino alla dissoluzione completa. Evitare la formazione di schiuma! Non agitare vigorosamente! 3. Togliere i flaconi vuoti dagli adapter. 4a. Trasferire il volume della soluzione R1a ricostituita di antigeni biotinilati (tappo grigio) nel R1 della confezione (tappo grigio). 4b. Trasferire il volume della soluzione R2a ricostituita di antigeni marcati con rutenio (tappo nero) nel R2 (tappo nero). 5. Produrre soluzioni omogenee (R1 e R2) agitando leggermente di quando in quando per un periodo di 15 minuti. Evitare la formazione di schiuma! 6. Ora la confezione di reattivi con le soluzioni R1 e R2 è pronta all uso. Conservare la confezione contenente le soluzioni R1/R2 pronte all uso sempre a 2 8 C quando non è in uso. Si può garantire una stabilità di 14 giorni solo se R1 e R2 contenenti gli antigeni dell HCV vengano conservati a 2 8 C e non esposti a temperature alte. Nota: quando si trasferiscono le soluzioni utilizzando un adapter, rimane un volume inferiore a 200 µl. Non è necessario trasferire tale volume rimanente con ulteriori pipettamenti. B. Oppure, alternativamente, pipettando: 1a. Pipettare 1,2 ml di R1b (soluzione per la ricostituzione; tappo grigio) nel R1a (antigeni biotinilati liofilizzati; tappo grigio). 1b. Pipettare 1,2 ml di R2b (soluzione per la ricostituzione; tappo nero) nel R2a (antigeni marcati con rutenio e liofilizzati; tappo nero). 2. Ricostituire i liofilizzati per 30 ± 5 minuti, agitandoli leggermente di quando in quando fino alla dissoluzione completa. Evitare la formazione di schiuma! 3a. Pipettare 1 ml di tale soluzione R1a ricostituita di antigeni biotinilati (tappo grigio) nel R1 (tappo grigio). 3b. Pipettare 1 ml di tale soluzione R2a ricostituita di antigeni marcati con rutenio (tappo nero) nel R2 (tappo nero). 4. Produrre soluzioni omogenee (R1 e R2) agitando leggermente di quando in quando per un periodo di 15 minuti. Evitare la formazione di schiuma! 5. Ora la confezione di reattivi con le soluzioni R1 e R2 è pronta all uso. Conservare la confezione contenente le soluzioni R1/R2 pronte all uso sempre a 2 8 C quando non è in uso. Si può garantire una stabilità di 14 giorni solo se R1/R2 contenenti gli antigeni dell HCV vengano conservati a 2 8 C e non esposti a temperature alte. Conservazione e stabilità Conservare a 2 8 C, e dopo l uso conservare di nuovo a 2 8 C. Lasciar tutti i reattivi raggiungere la temperatura ambiente (20 25 C) prima dell uso. Non congelare i reattivi. Conservare la confezione di reattivi in posizione verticale in modo da garantire la completa disponibilità delle microparticelle durante il mescolamento automatico prima dell uso. Stabilità: confezione di reattivi prima dell apertura a 2 8 C rack-pack (inclusi gli antigeni ricostituiti) a 2 8 C sugli analizzatori Stabilità dei calibratori dopo l apertura a 2 8 C su 2010 e cobas e 411 a C su MODULAR ANALYTICS E170 e cobas e 601 fino alla data di scadenza indicata 2 settimane 72 ore se conservati ininterrottamente a bordo dello strumento (20 25 C), oppure 2 settimane e fino a 40 ore complessivamente a bordo dello strumento (20 25 C) se conservati alternativamente in frigorifero e sull analizzatore 8 settimane fino a 5 ore per un impiego unico Conservare i calibratori in posizione verticale! Evitare l adesione del liquido di calibrazione nel tappo con chiusura a scatto quando aperto. Prelievo e preparazione dei campioni Solo i tipi di campione elencati di seguito sono stati testati in numero sufficiente e risultano accettabili. Siero, prelevato con provette standard per prelievi di campioni o con provette contenenti gel di separazione. Plasma con litio/sodio eparina, K 3 -EDTA e citrato di sodio. Valutazione: assegnazione corretta dei campioni negativi e positivi entro un recupero dell % del valore nel siero. Stabilità: 21 giorni a 2 8 C, 3 giorni a 25 C, 3 mesi a 20 C. Congelare solo 6 volte. I tipi di campione elencati sono stati testati impiegando una selezione di provette per il prelievo di campioni disponibili in commercio al momento dell analisi; non sono, quindi, state testate tutte le provette disponibili di tutte le case produttrici. Alcuni sistemi per il prelievo di campioni di vari produttori possono contenere diversi materiali e in alcuni casi possono interferire sui risultati del test. Quando si trattano i campioni in provette primarie (sistemi per il prelievo di campioni), seguire le istruzioni del produttore delle provette. I campioni contenenti precipitati devono essere centrifugati prima dell esecuzione del test. Assicurarsi che i campioni prelevati dai pazienti, i calibratori ed i controlli al momento della misura siano a temperatura ambiente (20 25 C). Per evitare un eventuale evaporazione, misurare i campioni, calibratori e controlli che si trovano sugli strumenti entro 2 ore. Materiali a disposizione Per i reattivi, vedere la sezione Reattivi soluzioni pronte all uso. 2 x 6 etichette per flaconi 2 adapter Materiali necessari (ma non forniti) Art. n , PreciControl, per 8 x 1,3 ml ciascuno di PreciControl 1 e 2 Normale attrezzatura da laboratorio Analizzatore 2010, MODULAR ANALYTICS E170 o cobas e Accessori per gli analizzatori 2010 e cobas e 411: Art. n , ProCell, 6 x 380 ml di tampone del sistema Art. n , CleanCell, 6 x 380 ml di soluzione di lavaggio per celle di misura Art. n , SysWash, 1 x 500 ml di additivo per l acqua di lavaggio Art. n , adapter per SysClean Art. n , AssayCup 2010, 60 x 60 coppette di reazione Art. n , AssayTip 2010, 30 x 120 puntali di pipettaggio Analizzatori e cobas e 2 / , V 5 Italiano

3 Accessori per gli analizzatori MODULAR ANALYTICS E170 e cobas e 601: Art. n , ProCell M, 2 x 2 L di tampone del sistema Art. n , CleanCell M, 2 x 2 L di soluzione di lavaggio per celle di misura Art. n , PC/CC-Cups, 12 coppette per il preriscaldamento di ProCell M e di CleanCell M prima dell uso Art. n , ProbeWash M, 12 x 70 ml di soluzione di lavaggio per la conclusione del run ed il lavaggio al cambio di reattivi Art. n , PreClean M, 5 x 600 ml di soluzione di lavaggio da impiegare prima della determinazione Art. n , AssayTip/AssayCup Combimagazine M, 48 supporti da 84 coppette di reazione e 84 puntali di pipettaggio, sacchetti per rifiuti Art. n , WasteLiner, sacchetti per rifiuti Art. n , SysClean Adapter M Accessori per tutti gli analizzatori: Art. n , SysClean, 5 x 100 ml di soluzione di lavaggio per il sistema Esecuzione Per una performance ottimale del test, attenersi alle indicazioni riportate nel presente documento per l analizzatore in questione. Per le istruzioni specifiche dell analizzatore relative all esecuzione del test, consultare il manuale d uso dello strumento. La risospensione delle microparticelle prima dell uso avrà luogo automaticamente. Leggere i parametri test-specifici nello strumento dal codice a barre del reattivo. Nel caso eccezionale che non sia possibile leggere il codice a barre, digitare la sequenza di 15 cifre. Analizzatori MODULAR ANALYTICS E170 e cobas e 601: è necessario l impiego della soluzione PreClean M. Analizzatori MODULAR ANALYTICS E170, 2010 e cobas e: portare i reattivi conservati al fresco alla temperatura di ca. 20 C e collocarli nel rotore portareattivi (20 C) dello strumento. Evitare la formazione di schiuma. La regolazione della temperatura esatta, l apertura e la chiusura dei flaconi avranno luogo automaticamente nello strumento. Collocare i calibratori Cal1 e Cal2 nelle posizioni per i campioni dello strumento. Lasciarli aperti solo durante la calibrazione. Tutti i dati necessari per la calibrazione del test sono contenuti nel codice a barre dell etichetta sui flaconi dei calibratori e vengono letti nello strumento automaticamente. Dopo l esecuzione della calibrazione, conservare Cal1 e Cal2 a 2 8 C oppure eliminarli (analizzatori MODULAR ANALYTICS E170 e cobas e 601). Calibrazione Frequenza di calibrazione: ogni rack-pack deve essere calibrato utilizzando Cal1 e Cal2. Per il test non sono consentite calibrazioni del lotto. Si consiglia di ripetere la calibrazione per ogni rack-pack come segue: dopo 7 giorni (se si impiega la stessa confezione di reattivi alternativamente sull analizzatore e in frigorifero) all occorrenza: ad es. se un controllo di qualità si trova al di fuori dei limiti indicati più spesso se richiesto dalle leggi vigenti. Intervallo dei segnali elettrochemiluminescenti (counts) per i calibratori: calibratore negativo (Cal1): (analizzatori 2010 e cobas e 411) oppure (analizzatori MODULAR ANALYTICS E170 e cobas e 601). calibratore positivo (Cal2): (analizzatori 2010 e cobas e 411) oppure (analizzatori MODULAR ANALYTICS E170 e cobas e 601). Non esiste uno standard per anti-hcv riconosciuto a livello internazionale. Controllo di qualità Per il controllo di qualità, impiegare PreciControl 1 e 2. I controlli 1 e 2 devono essere eseguiti con determinazione in singolo almeno 1 volta ogni 24 ore quando il test è in uso, al cambio di ogni confezione di reattivi e dopo ogni calibrazione. Gli intervalli e limiti di controllo dovranno essere conformi alle esigenze individuali di ogni laboratorio. I valori ottenuti devono rientrare nei limiti definiti. Ogni laboratorio deve definire delle misure correttive da attuare nel caso che alcuni valori siano al di fuori dei limiti. Eventualmente va ripetuta la misura dei corrispondenti campioni. Per il controllo di qualità, attenersi alle normative vigenti e alle linee guida locali. Nota: per motivi tecnici, i valori teorici ri-determinati validi solo per una specifica combinazione di lotti del reattivo e del controllo, devono essere introdotti manualmente. Pertanto, considerare sempre il foglietto relativo ai valori teorici allegato alla confezione del reattivo o del PreciControl per assicurarsi che vengano impiegati i valori teorici corretti. Quando si impiega un nuovo lotto del reattivo o del controllo, l analizzatore utilizzerà i valori teorici originali contenuti nei codici a barre del controllo. Calcolo L analizzatore effettua il calcolo automatico del cutoff in base alla misura di Cal1 e di Cal2. Il risultato di un campione viene indicato come reattivo o come non reattivo nonché come indice di cutoff (segnale campione/cutoff). Interpretazione dei risultati: I campioni con un indice di cutoff < 0,9 sono non reattivi nel test. I campioni con un indice di cutoff 1,0 sono reattivi nel test. Tutti i campioni reattivi nel test iniziale devono essere ri-determinati in duplicato impiegando il test. I campioni con un indice di cutoff compreso tra 0,9 e < 1,0 sono considerati di zona grigia. Tutti i campioni inizialmente reattivi di zona grigia devono essere ripetuti in duplicato con il test. Se non si riscontra alcuna reattività in entrambi i casi, il campione è negativo per l anti-hcv. Se il risultato di una delle due misure è reattivo o al limite, il campione è ripetutamente reattivo. I campioni ripetutamente reattivi devono essere analizzati con metodi supplementari (ad es. immunoblot o determinazione dell HCV RNA). Se una o entrambe le misurazioni risultano sempre al limite, si consiglia l analisi di un campione follow-up. Limiti del metodo interferenze L ittero (bilirubina < 855 µmol/l oppure < 50 mg/dl), l emolisi (Hb < 1,09 mmol/l oppure < 1,75 g/dl), la lipemia (Intralipid < 2100 mg/dl) e la biotina < 50 ng/ml non interferiscono sul test. Valutazione: recupero di campioni positivi entro ±20% del valore iniziale, indice di cutoff per campioni negativi 0,5. Ai pazienti sottoposti a terapia con alti dosaggi di biotina (>5 mg/die), il campione dovrà essere prelevato almeno 8 ore dopo l ultima somministrazione di biotina. Non sono state osservate interferenze da fattori reumatoidi fino ad una concentrazione di 1000 IU/mL. Con il test, non è stato riscontrato alcun risultato falsamente negativo a causa dell effetto hook. Tra 18 farmaci di frequente impiego e 2 impiegati nella terapia dell HCV, testati in vitro, non si è osservata alcuna interferenza nel test. Come in tutti i test contenenti anticorpi murini monoclonali, i campioni prelevati da pazienti sottoposti ad una terapia con anticorpi murini monoclonali o che li hanno ricevuti per motivi diagnostici, possono fornire risultati errati. In rari casi possono riscontrarsi titoli estremamente alti di anticorpi anti-streptavidina. Il test contiene additivi che riducono al minimo tali interferenze. In casi molto rari possono anche riscontrarsi interferenze causate da titoli estremamente alti di anticorpi anti-rutenio. Ai fini diagnostici, i risultati devono sempre essere valutati congiuntamente con la storia clinica del paziente, con gli esami clinici e con altre evidenze cliniche. A causa di un lungo periodo di tempo dall infezione alla sieroconversione, possono riscontrarsi risultati negativi nel test per l anti-hcv durante l infezione precoce. Se si sospetta un infezione acuta da epatite C, la misurazione dell HCV RNA attraverso una reazione a catena della polimerasi per la transcriptasi inversa (RT-PCR, ad es. con Cobas Amplicor) può evidenziare un infezione da HCV. La rilevazione di anticorpi anti-hcv indica un infezione pregressa o in corso dal virus dell epatite C, ma non differenzia tra infezione acuta, cronica o risolta. È riconosciuto nella comunità scientifica che i metodi attualmente disponibili per la determinazione dell anti-hcv non sono sufficientemente sensibili per rilevare tutte le unità potenzialmente infettive nel sangue o tutti i casi possibili di infezioni da HCV. Infatti, la concentrazione di anticorpi può , V 5 Italiano 3 / 5 Analizzatori e cobas e

4 essere al di sotto del limite di sensibilità di questo test, o gli anticorpi del paziente non reagiscono con gli antigeni impiegati in questo test. Inoltre, non è possibile escludere risultati non specifici con il test. Dati specifici sulla performance del test Qui di seguito sono riportati i dati rappresentativi delle prestazioni sugli analizzatori. I risultati dei singoli laboratori possono differire da questi. Precisione La riproducibilità è stata determinata impiegando reattivi, sieri umani e controlli (nella serie: n = 21, fra le serie: n = 10); la precisione totale sull analizzatore MODULAR ANALYTICS E170 è stata determinata in base ad un protocollo modificato (EP5-A) del CLSI (Clinical and Laboratory Standards Institute): 6 volte al giorno per 10 giorni (n = 60). Preparando le soluzioni pronte all uso tramite gli adapter, sono stati ottenuti i seguenti risultati. Impiegando il metodo di pipettamento, sono stati ottenuti risultati paragonabili. Analizzatori 2010 e cobas e 411 Precisione nella serie Precisione fra le serie Campione Media DS CV Media DS CV ICO c ICO % ICO ICO % SU d, negativo 0,11 0,01 0,10 0,01 SU, leggermente pos. 4,15 0,14 3,3 4,82 0,14 3,0 SU, positivo 34,7 0,38 1,1 39,7 1,37 3,5 PreciControl A-HCV1 0,14 0,01 0,14 0,01 PreciControl A-HCV2 8,67 0,11 1,2 11,1 0,47 4,2 c) ICO = indice di cutoff d) SU = siero umano Analizzatori MODULAR ANALYTICS E170 e cobas e 601 Precisione nella serie Precisione totale Campione Media DS CV Media DS CV ICO ICO % ICO ICO % SU, negativo 0,084 0,020 0,127 0,014 SU, leggermente pos. 3,14 0,143 4,6 2,30 0,103 4,5 SU, positivo 72,8 2,23 3, ,5 4,0 PreciControl A-HCV1 0,052 0,007 0,134 0,015 PreciControl A-HCV2 11,7 0,241 2,1 11,3 0,415 3,7 Specificità analitica Sono stati testati, con il test, 774 campioni contenenti sostanze potenzialmente interferenti; questo gruppo comprendeva campioni: contenenti anticorpi contro HBV, HAV, HEV, EBV, CMV, HSV, HIV, rosolia, Toxoplasma gondii, Treponema pallidum contenenti autoanticorpi e titoli elevati di fattori reumatoidi, anticorpi IgG, IgM o IgA positivi per HBsAg ed E. coli dopo vaccinazione contro l HBV e l influenza epatopatie non virali Campioni contenenti sostanze potenzialmente interferenti N Reattivi con il test Positivi con immunoblot o indeterminati 21 positivi 3 indeterminati Negativi con immunoblot e) Pazienti con autoanticorpi: 1 di 164 campioni, infetti da HBV: 2 di 87 campioni, infetti da EBV: 1 di 61 campioni, epatopatie non virali: 1 di 24 campioni 5 e Sensibilità clinica Dei 1057 campioni prelevati da pazienti infetti da HCV nei vari stadi della malattia e infetti da diversi genotipi di HCV (tipo 1, 2, 3, 4, 5 e 6), tutti sono risultati reattivi con il test. Gruppo N Reattivi Persone infette da HCV nei vari stadi della malattia Genotipi di HCV (tipo 1, 2, 3, 4, 5, 6) Nello studio di cui sopra, la sensibilità diagnostica è risultata pari al 100%. L inferiore limite di confidenza del 95% era pari al 99,72%. Sensibilità per la sieroconversione La sensibilità per la sieroconversione del test è stata accertata misurando 50 panels di sieroconversione disponibili in commercio e confrontandone i risultati con quelli di altri test immunologici per l anti-hcv registrati. Specificità clinica In un gruppo di donatori di sangue randomizzati europei, la specificità del test è risultata pari al 99,71% (RR). L inferiore limite di confidenza del 95% era pari al 99,58%. La specificità diagnostica del test in un gruppo di pazienti ospedalizzati, di pazienti dializzati e di donne gravide è risultata pari al 99,17%. L inferiore limite di confidenza del 95% era pari al 98,76%. Donatori di sangue europei N IR RR ICO 1 ICO 1 Positivi o indeterminati con immunoblot e/o HCV RNA indeterminati Pazienti ospedalizzati positivi 9 indeterminati Pazienti dializzati Donne gravide Letteratura 1. Choo Q et al. Isolation of a cdna clone derived from a blood-borne non-a, non-b viral hepatitis genome. Science 1989;244: DiBisceglie AM. Hepatitis C and hepatocellular carcinoma. Hepatology 1997;26(3 Suppl 1):34S 38S. 3. Koff RS, Dienstag JL. Extrahepatic Manifestations of Hepatitis C and the Association with Alcoholic Liver Disease. Seminars in Liver Disease 1995;15: Major ME, Feinstone SM. The Molecular Virology of Hepatitis C. Hepatology 1997;25(6): Maertens G, Stuyver L. Genotype and Genetic Variation of Hepatitis C Virus in The Molecular Medicine of Viral Hepatitis. Edited by Harrison TJ and Zuckerman AJ. John Wiley & Sons 1997; Nousbaum JB et al. Hepatitis C virus type 1b (II) infections in France and Italy. Ann Intern Med 1995;122: Gane EJ et al. Long-term outcome of hepatitis C infection after liver transplantation. N Engl J Med 1996;334: Sharara AI, Durham NC, Chronic Hepatitis C. South Med J 1997;90(9): Couroucé A-M. Development of Screening and Confirmation Tests for Antibodies to Hepatitis C Virus. In: Reesink HW (ed.): Hepatitis C Virus. Curr Stud Hematol Blood Transfus. Basel, Karger, 1998; 62: Vernelen K et al. Significance of NS3 and NS5 antigens in screening for HCV antibody. The Lancet 1994;343(8901): Occupational Safety and Health Standards: bloodborne pathogens. (29 CFR Part ). Fed. Register. July 1, 2001;17: Direttiva del Consiglio (2000/54/CE). Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee N. L262 del 17 ott Analizzatori e cobas e 4 / , V 5 Italiano

5 Per ulteriori informazioni, consultare il manuale d uso appropriato per il relativo analizzatore, i rispettivi fogli di applicazione, la Product Information e le metodiche di tutti i componenti necessari. Licenza limitata Il test non deve essere utilizzato da banche del sangue, centri donatori o altre istituzioni che, esclusivamente o prevalentemente, lo impiegano per la sicurezza o lo screening del sangue e degli emoderivati. Le aggiunte o modifiche significative sono indicate mediante una linea verticale posizionata al margine. Le modifiche riguardanti i parametri test-specifici del codice a barre del reattivo già letti nello strumento vanno introdotte manualmente Roche Diagnostics 0123 Roche Diagnostics GmbH, D Mannheim , V 5 Italiano 5 / 5 Analizzatori e cobas e

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