Dalla biodiversità alla luce La visione

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1 Istituto d Istruzione Superiore C. POERIO Foggia Presidio Territoriale Presidio Territoriale Dalla biodiversità alla luce La visione Presentazione Moro Patrizia 2 Circolo didattico E. De Amicis - Foggia

2 Le persone se ascoltano, dimenticano; se vedono, ricordano; se fanno, imparano (Lord Baden Powell)

3 Docenti: - Malanga M. Giovanna Moro Patrizia - Palumbo Rosa Classi coinvolte: 2^ sez. A/B del 2 Circolo didattico E. De Amicis Foggia Alunni coinvolti: Tutti Ragioni della scelta e motivazioni La scelta dell argomento proposto, la visione, è dovuta al grande interesse che i bambini di questa età hanno per quanto li circonda. È stato realizzato un approccio interdisciplinare, che ha coinvolto aspetti disciplinari strettamente connessi tra loro (vedasi l alternanza del giorno e della notte). Attraverso una didattica laboratoriale gli alunni hanno scoperto le caratteristiche fisiche della luce ed hanno sviluppato capacità di osservazione, d ipotesi e di verifica, acquisendo un atteggiamento scientifico verso la realtà che li circonda, obiettivo formativo fondamentale per lo sviluppo di un pensiero critico.

4 Finalità Il percorso affrontato è stato un punto focale di partenza per lo sviluppo dei prerequisiti di percorsi didattici verticali che saranno proposti agli alunni negli anni futuri scolastici. Essi, avendo compreso l importanza della visione, potranno in questo modo comprendere i processi della fotosintesi clorofilliana e della biodiversità. Organizzatori concettuali Gli alunni hanno imparato che la luce è l elemento fondamentale visibile quando incontra gli oggetti. Hanno cercato d individuare le cause e gli effetti che la luce esercita quando è in relazione con gli oggetti, come sono gli oggetti e come appaiono al contatto con i fasci di luce, secondo le loro caratteristiche(corpi trasparenti, opachi, traslucidi).

5 Obiettivi e traguardi di competenza in relazione al nuovo curricolo Gli obiettivi raggiunti dagli alunni riguardano le esperienze da loro vissute. Gli alunni hanno mostrato una piacevole curiosità per gli esperimenti proposti ed hanno formulato ipotesi e tratto conclusioni persino imprevedibili per la loro età. Essi hanno appreso che esistono elementi imprescindibili nella visione (sorgenti luminose, occhio, oggetti, cervello), che le sorgenti luminose danno luce, che cammina in linea retta e che non sempre attraversa i corpi. I traguardi di competenza da raggiungere sono definiti dal nuovo curricolo.alla fine del quinquennio della Scuola Primaria essi dovranno essere in grado di: -Acquisire abilità operative attraverso semplici esperimenti - Classificare i fenomeni -Comprendere il complesso rapporto tra uomo e ambiente -Impostare un lavoro cooperativo e collaborativo nei lavori di gruppo -Proporre soluzioni

6 Contesto di senso Il contesto di senso è nato da due situazioni concomitanti. Un giorno una bambina (Francesca) ha lamentato un leggero disagio leggendo dal suo libro di testo e dicendo di essere disturbata dalla luce intensa che entrava prepotentemente nella classe. Gli alunni hanno iniziato a fare mille domande. I diversi linguaggi si sono intersecati tra loro per cercare di spiegare ciò che risultava tanto lontano ed inspiegabile agli occhi dei piccoli. Gli alunni hanno cominciato a parlare di fastidio, di luce forte, di voglia buio. Pian piano si è parlato della difficoltà di vedere se non ci fosse stata la quantità di luce necessaria e della possibilità di far in modo che la situazione di buio potesse essere anche divertente, come quando si vuol giocare a moscacieca. Dunque, luce e buio sono stati immediatamente recepiti come elementi indispensabili nella vita quotidiana.

7 Sul campo: Nessuna In classe: -Esperimento per spiegare l importanza del punto di vista nella visione -Realizzazione di attività verbali e grafico-pittoriche -Presentazione di sorgenti luminose (candela, torcia, fiammiferi,visione del sole) -Esperimento del cammino della luce con l uso del borotalco, del laser e dello spago -Esperimento dell effetto provocato dal fascio di luce quando colpisce corpi di natura differente (opachi, trasparenti, semitrasparenti) con l uso della lavagna, dell anta dell armadio di classe, del bicchiere di vetro, del vetro della finestra di classe, del foglio di carta traslucida -Esperimento-gioco di luci ed ombre In laboratorio: -Esperimenti in situazioni di buio totale, parziale e in situazioni di luce (tapparelle sollevate e abbassate in modo parziale e totale). -Esperimento del punto di vista -Esperimento d illuminazione di oggetti con l uso della torcia

8 Descrizione delle attività svolte Gli alunni mostrato molto entusiasmo durante gli esperimenti. In diverse situazioni di buio e di luce hanno compreso in modo chiaro che potevano vedere gli oggetti distintamente o parzialmente o per nulla. Il primo esperimento ha sortito un esito positivo:tutti gli alunni hanno individuato diversi elementi per visionare un oggetto illuminato. Tutti gli altri esperimenti hanno avuto una validità dal punto di vista didattico. La difficoltà si è presentata quando si è trattato di far ipotesi sul cammino della luce. Essi hanno dovuto sperimentare con il laser e vedere realmente il fascio di luce che si propaga. Probabilmente ciò è dovuto alla tenera età degli alunni e alla necessità di dover fare attività esperienziali prima di poter fare ipotesi

9 Materiali prodotti e documentazione dell attività I materiali prodotti dagli alunni sono stati variegati, ma sempre realizzati in modo idoneo all età dei destinatari del progetto. Gli esperimenti sono stati verbalizzati oralmente e per iscritto, con attività grafico- pittoriche (disegni, cartelloni). La documentazione delle attività è stata realizzata con: diario di bordo dell insegnante e degli alunni, schede operative di verifica, fotografie, una presentazione multimediale che sviluppa tutto il percorso del progetto realizzato da mostrare nella manifestazione Il festival delle Scienze. Collaborazioni esterne Nessuna

10 Connessioni interdisciplinari Storia:alternanza del giorno e della notte. Lingua Italiana: verbalizzazione grafica e orale Arte e immagine: attività grafico-pittoriche Geografia: concetti topologici (posizioni) e punti di vista Geometria:concetto angolo di Schede di valutazione utilizzate La scheda di verifica è stata costruita tenendo conto dei traguardi di competenze delineati dalle Indicazioni Nazionali vigenti e delle indicazioni OCSE-PISA. Le attività da svolgere sono stati quesiti cui rispondere con V/F, rappresentazione grafico-pittorica, coloritura, individuazione degli effetti di fasci di luce sugli oggetti di natura diversa.

11 Tempi di attuazione Aprile- Maggio Presentazione della documentazione prodotta il 03/06/09 c/o l Istituto C. Poerio di Foggia Bibliografia e sitografia Il nuovo obbligo scolastico MIUR settembre 2007 Suggerimenti Luce, Colore, Visione M. Gagliardi, A. M. Mancini, P. Nolli, A. Salomone Suggerimenti Leggere l Ambiente S. Caravita, M. Castelli, R. Roberto, C. Todaro Riviste di aggiornamento e didattica: -Gulliver news - Ed. Gulliver -La vita scolastica- Ed.Giunti Scuola -L Educatore- Ed. Fabbri. -Nuovi Itinerari- Casa ed. -Documenti Piano ISS -Documenti Museo delle Scienze di Napoli Siti web:

12 Perché partecipare La partecipazione al Piano di rete ISS che coinvolge su scala verticale i diversi cicli scolastici (dalla Scuola Primaria a quella Secondaria di 2 grado) nasce dal rinnovato interesse sociale verso la cultura tecnicoscientifica. L iniziativa si propone, attraverso una seria attività di studio e di sperimentazione, di affrontare un argomento di grande attualità, didatticamente utile, secondo un approccio verticale ed interdisciplinare. Il fine ultimo è la realizzazione di nuove esperienze interattive documentate, in modo da poter coinvolgere alunni, genitori e docenti e di poterli avvicinare un po di più ai fenomeni della scienza Obiettivi generali 1.Promuovere la cultura tecnico-scientifica attraverso la capacità di osservare l ambiente che ci circonda e i fenomeni 2.Stimolare fin dalla più tenera età l interesse ai problemi della ricerca e della sperimentazione scientifica, anche attraverso l impiego delle nuove tecnologie multimediali

13 . Metodologia La metodologia utilizzata è quella laboratoriale, in cui gli alunni fanno esperienza diretta di alcuni fenomeni che incontrano quotidianamente, diventando così protagonisti del proprio processo di apprendimento. L aspetto ludico, le capacità linguistico-espressive degli alunni sono seguite sempre dall esplorazione. Il gruppo classe agisce nel momento di elaborazione delle ipotesi di lavoro e di discussione conclusiva, il piccolo gruppo nelle fasi operative; l individuo singolo agisce nella fase di verifica. Contenuti e attività Esperienza diretta in situazione di buio e di luce per scoprire che la luce ci consente di vedere ciò che ci circonda Sorgenti di luce naturale e artificiale Il cammino della luce Corpi trasparenti, opachi, translucidi Rappresentazioni grafico-pittoriche Rielaborazione dell esperienza (Diario di bordo degli alunni e delle insegnanti) Giochi di luce e ombre

14 Luoghi - -Aule scolastiche e laboratorio scientifico della Scuola Primaria 2 Circolo didattico De Amicis di Foggia (per gli alunni) - Oasi Lago Salso - Istituto d Istruzione Superiore C. POERIO Foggia - Museo delle Scienze Naturali di Foggia - Museo Interattivo di Foggia (per la Formazione dei docenti coinvolti nel progetto) Mezzi e strumenti Sorgenti di luce da osservare (candela, laser, torcia elttrica, fiammiferi, sole, luna, stelle) Oggetti di varia natura (differenti per forma, trasparenza, colore), materiale da disegno, sagome di cartone, cartoncini bianchi e colorati, gessetti

15 Verifica La verifica delle conoscenze possedute sull'argomento da ciascun alunno è realizzata attraverso la compilazione del diario di bordo, di semplici schede operative e del completamento di tabelle Documentazione La documentazione è realizzata mediante fotografie che attestano il lavoro svolto: esperimenti, attività grafico-pittoriche, verbalizzazioni in forma scritta delle di quanto prodotto, diario di bordo degli alunni e degli insegnanti, presentazione di un cd video e di tutto il materiale al Festival delle Scienze c/o la Scuola Polo del progetto Istituto C. Poerio di Foggia

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17 La visione

18 Gli elementi della visione Posso vedere gli oggetti perché sono illuminati dalla sorgente di luce. I miei occhi vedono l oggetto illuminato e la luce che essi recepiscono viene trasmessa al cervello, che elabora l immagine

19 Nel laboratorio scientifico (2)

20 La penombra Un filo di luce entra dalla porta nella stanza buia

21 Rappresento ciò che vedo nel laboratorio dal mio punto di vista (1) La luce entra dalla finestra Posso vedere in modo distinto

22 Rappresento ciò che vedo nel laboratorio dal mio punto di vista (2) Vedo i miei compagni di classe Vedo gli arredi e gli strumenti

23 La luce entra dalla finestra illuminando il laboratorio. Vedo tutto in modo chiaro e distinto

24 Sorgenti luminose

25 Sorgente luminosa e oggetto

26 Sorgente luminosa e oggetto illuminato (1)

27 Sorgente luminosa e oggetto illuminato (2)

28 Sorgente luminosa e oggetto illuminato (3) Gli oggetti sono visibili solo se illuminati direttamente da una sorgente luminosa

29 Alla scoperta

30 Gli attrezzi Borotalco e spago Borotalco e laser

31 La luce cammina (1) Borotalco e spago

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33 Un sottile filo rosso mi permette di scoprire che la luce cammina dritta (in linea retta) (2)

34 La luce cammina (3)

35 La luce cammina (4) La luce cammina (si propaga) dritta (in linea retta) La luce si propaga in linea retta

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37 Corpi opachi: anta di legno Punto il laser verso l anta dell armadio. Dietro all anta c è il mio amico Francesco. Io riesco a vedere la luce del laser. Francesco non vede la luce che io vedo. I corpi opachi non lasciano passare i raggi di luce. Il legno è un corpo opaco

38 La luce illumina un corpo. Quando il corpo illuminato non si lascia trapassare dai raggi di luce si chiama opaco Corpi opachi

39 Corpi trasparenti: barattolo di vetro Illumino un barattolo di vetro. I raggi luminosi lo attraversano. I corpi che si lasciano attraversare da tutti i raggi luminosi si chiamano trasparenti. Il vetro è un corpo trasparente

40 I corpi illuminati che lasciano attraversare solo una parte dei raggi luminosi si chiamano traslucidi. Il foglio traslucido lascia attraversare solo una parte dei raggi luminosi. Il foglio traslucido è un corpo traslucido

41 La visione e le ombre I raggi illuminano un oggetto.si crea una zona scura chiamata ombra

42 VERIFICA (1) FOGGIA Classi II sez.a/ba.s Alunno/a Data Verifico le mie competenze 1. Vedi 3 oggetti davanti a te. Disegna gli oggetti e scrivi il loro nome 2.Ora girati dalla parte opposta. Vedi ancora gli oggetti che vedevi prima? Indica con una X la risposta giusta SI NO

43 VERIFICA (2) 3. Scrivi una X su V (vero) o su F (falso). In una stanza buia, ad occhi aperti, riesci a vedere gli oggetti. Spiega il motivo della tua scelta V F 4.Colora la stella che contiene la frase giusta La luce si diffond e in linea retta La luce si diffonde in linea curva La luce si diffonde creando angoli

44 Verifica (3) 5. Completa le frasi mettendo una X sul simbolo giusto a. Un corpo che lascia passare tutta la luce che riceve si chiama opaco trasparente semitrasparente b. Un corpo che lascia passare solo un po della luce che riceve si chiama opaco trasparente semitrasparente

45 Verifica (4) c. Un corpo che non lascia passare neanche un po della luce che riceve si chiama opaco trasparente semitrasparente

46 Presentazione del progetto realizzato. Presidio Territoriale C.Poerio -FOGGIA- 03/06/09

47 Siamo qui

48 Prove in diretta La scatola degli attrezzi Esperimenti sul campo

49 Prova anche tu

50 Scuole di ogni ordine e grado per un solo

51 Rifletterò tutto il resto della mia esistenza su ciò che è la luce Albert Einstein

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