COMUNE: Terelle LAVORI: Impianto Fotovoltaico "Ottaduna" OGGETTO: Relazione di calcolo fondazione cabina Enel

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2 COMUNE: Terelle LAVORI: Impianto Fotovoltaico "Ottaduna" OGGETTO: Relazione di calcolo fondazione cabina Enel Normative adottate. I manufatti in oggetto saranno realizzati in zona sismica di prima categoria (Zona 1; ag/g=0.35), con categoria del suolo tipo A. Il calcolo delle azioni sismiche è stato condotto secondo le Ordinanze della Presidenza del Consiglio dei Ministri n e succ. modif. ed integ. D.M. 14/01/2008 e succ. modifiche ed integrazioni, utilizzando il metodo di calcolo agli stati limite. DESCRIZIONE DEL PROGRAMMA SISMICAD Si tratta di un programma di calcolo strutturale che nella versione piu' estesa e' dedicato al progetto e verifica degli elementi in cemento armato, acciaio, muratura e legno di opere civili. Il programma puo' utilizzare come analizzatore e solutore del modello strutturale un proprio solutore agli elementi finiti tridimensionale elastoplastico fornito con il pacchetto. Il programma e' sostanzialmente diviso in tre moduli: un preprocessore che consente l'introduzione della geometria e dei carichi e crea il file dati di input ai solutori; il solutore agli elementi finiti; un post processore che a soluzione avvenuta elabora i risultati eseguendo il progetto e la verifica delle Pag.1

3 membrature e producendo i grafici ed i tabulati di output. SCHEMATIZZAZIONE STRUTTURALE E CRITERI DI CALCOLO DELLE SOLLECITAZIONI. Il programma schematizza la struttura attraverso l'introduzione nell'ordine di fondazioni, poste anche a quote diverse, platee, platee nervate, plinti e travi di fondazione poggianti tutte su suolo elastico alla Winkler, di elementi verticali, pilastri e pareti in c.a. anche con fori, di orizzontamenti costituiti da solai orizzontali e inclinati (falde), e relative travi di piano e di falda; e' ammessa anche l'introduzione di elementi prismatici in c.a. di interpiano con possibilita' di collegamento in inclinato a solai posti a quote diverse. Indipendentemente dal solutore utilizzato, i nodi strutturali possono essere connessi solo a travi, pilastri e pareti, simulando cosi' impalcati infinitamente deformabili nel piano, oppure a elementi lastra di spessore dichiarato dall'utente simulando in tal modo impalcati a rigidezza finita. I nodi appartenenti agli impalcati orizzontali possono essere connessi rigidamente ad un nodo principale giacente nel piano dell'impalcato e coincidente generalmente con il baricentro delle masse; tale opzione, oltre a ridurre significativamente i tempi di elaborazione, elimina le approssimazioni numeriche connesse all'utilizzo di elementi lastra quando si richiede l'analisi a impalcati infinitamente rigidi. Per quanto concerne i carichi, in fase di immissione dati, vengono definite, in numero a scelta dell'utente, condizioni di carico elementari le quali, in aggiunta alle azioni sismiche e variazioni termiche, vengono combinate attraverso coefficienti moltiplicativi per fornire le combinazioni richieste per le verifiche successive. L'effetto di disassamento delle forze orizzontali, indotto ad esempio dai torcenti di piano per costruzioni in zona sismica, viene simulato attraverso l'introduzione di eccentricita' planari aggiuntive le quali costituiscono ulteriori condizioni elementari di carico da cumulare e combinare secondo i criteri del paragrafo precedente. Tipologicamente sono ammessi sulle travi e sulle pareti carichi verticali uniformemente distribuiti e carichi trapezoidali; nei nodi di incrocio delle membrature sono anche definibili componenti di forze e coppie concentrate comunque dirette nello spazio. Sono previste distribuzioni di temperatura, di intensita' a scelta dell'utente, agenti anche su singole porzioni di struttura. Il calcolo delle sollecitazioni eseguito dai solutori si basa sulle seguenti ipotesi e modalita': - travi e pilastri deformabili a sforzo normale, flessione deviata, taglio deviato e momento torcente. Sono previsti un coefficiente riduttivi dei momenti di inerzia a scelta dell'utente per considerare la riduzione della rigidezza flessionale e torsionale per effetto della fessurazione del conglomerato cementizio. E' previsto un moltiplicatore della rigidezza assiale dei pilastri per considerare, se pure in modo approssimato, l'accorciamento dei pilastri per sforzo normale durante la costruzione. - le travi di fondazione su suolo alla Winkler sono risolte in forma chiusa tramite uno specifico elemento finito; - le pareti in c.a. sono analizzate schematizzandole come elementi lastrapiastra discretizzati con passo massimo assegnato in fase di immissione dati; - le pareti in muratura possono essere schematizzate con elementi lastra-piastra con spessore flessionale ridotto rispetto allo spessore membranale; in alternativa possono essere schematizzate attraverso un elemento finito parzialmente o non reagente alla trazione. - I plinti su suolo alla Winkler sono modellati con la introduzione di nove molle verticali elastoplastiche. La traslazione orizzontale a scelta dell'utente e' bloccata o gestita da molle orizzontali di modulo di reazione proporzionale al verticale. - I pali sono modellati suddividendo l'asta in piu' aste immerse in terreni di stratigrafia definita dall'utente. Nei nodi di divisione tra le aste vengono inserite molle assialsimmetriche elastoplastiche precaricate dalla spinta a riposo che hanno come pressione limite minima la spinta attiva e come pressione limite massima la spinta passiva modificabile attraverso opportuni coefficienti. - i plinti su pali sono modellati attraverso aste di di rigidezza elevata che collegano un punto della struttura in elevazione con le aste che simulano la presenza dei pali; - le piastre sono discretizzate in un numero finito di elementi lastra-piastra discretizzati con passo massimo assegnato in fase di immissione dati; nel caso di platee di fondazione i nodi sono collegati al suolo da molle aventi rigidezze alla traslazione verticale ed richiesta anche orizzontale. - La deformabilita' nel proprio piano di piani dichiarati non infinitamente rigidi e di falde (piani inclinati) puo' essere controllata attraverso la introduzione di elementi menbranali nelle zone di solaio. - I disassamenti tra elementi asta sono gestiti automaticamente dal programma attraverso la introduzione di collegamenti rigidi locali. - Alle estremita' di elementi asta e' possibile inserire svincolamenti tradizionali cosi' come cerniere parziali (che trasmettono una quota di cio' che trasmetterebbero in condizioni di collegamento rigido) o cerniere plastiche. - E' prevista la gestione automatica di elementi non strutturali che assumono funzioni strutturali a seguito del sisma (tamponamenti riquadrati da telai schematizzati con puntoni diagonali equivalenti). Il calcolo degli effetti del sisma e' condotto, a scelta dell'utente, sia attraverso l'analisi statica che attraverso l'analisi modale con spettro di risposta controllando, in accordo alle varie normative adottate, la percentale delle masse eccitate. Le masse, nel caso di impalcati dichiarati rigidi sono concentrate nel nodo principale di piano altrimenti vengono considerate diffuse nei nodi giacenti sull'impalcato stesso. Nel caso di analisi sismica vengono anche controllati gli spostamenti di interpiano. VERIFICHE DELLE MEMBRATURE IN CEMENTO ARMATO Nel caso piu' generale le verifiche degli elementi in c.a. possono essere condotte col metodo delle tensioni ammissibili o agli stati limite in Pag.2

4 accordo al DM , secondo Eurocodice 2, secondo ACI 318 o secondo NSR-98. Le travi sono verificate a flessione retta e taglio; a richiesta F possibile la verifica per le sei componenti della sollecitazione. I pilastri ed i pali sono verificati per le sei componenti della sollecitazione. Le pareti possono essere verificate per la funzione di controvento attraverso la analisi a presso flessione deviata e taglio di sezioni orizzontali ai vari livelli. In alternativa F possibile anche per per le pareti la modalita di verifica disponibile in generale per tutti gli elementi bidimensionali giacenti in un medesimo piano. Essa consente di analizzare lo stato di verifica nei singoli nodi degli elementi. Nelle verifiche (a presso flessione e punzonamento) e' ammessa la introduzione dei momenti di calcolo modificati in base alle direttive dell'ec2, Appendice A.2.8 I plinti superficiali sono verificati assumendo lo schema statico di mensole con incastri posti a filo o in asse pilastro. Gli ancoraggi delle armature delle membrature in c.a. sono calcolati sulla base della effettiva tensione normale che ogni barra assume nella sezione di verifica distinguendo le zone di ancoraggio in zone di buona o cattiva aderenza. In particolare il programma valuta la tensione normale che ciascuna barra puo' assumere in una sezione sviluppando l'aderenza sulla superficie cilindrica posta a sinistra o a destra della sezione considerata; se in una sezione una barra assume per effetto dell'aderenza una tensione normale minore di quella ammissibile, il suo contributo all'area complessiva viene ridotto dal programma nel rapporto tra la tensione normale che la barra puo' assumere per effetto dell'aderenza e quella ammissibile. Le verifiche sono effettuate a partire dalle aree di acciaio equivalenti cosi' calcolate che vengono evidenziate in relazione. SIGNIFICATO DEI SIMBOLI PER I DATI DI INPUT Dati generali: n, n. = numero di elemento E = modulo di elasticita' assiale G = modulo di elasticita' tangenziale ni = coefficiente di Poisson gamma = peso specifico alfa = coefficiente di dilatazione termica delta T = variazione termica mater. = tipo di materiale sov% = percentuale di sovraresistenza sisma z = coefficiente Kv per il calcolo delle forze sismiche verticali estradosso = distanza di estradosso spess. = spessore rotaz. = rotazione in pianta filo = filo di inserimento filo i. = filo iniziale filo f. = filo finale ins. = filo o nodo-3d di inserimento estr. = filo o nodo-3d di estremita' x, y, z = coordinate secondo gli assi globali X, Y, Z schema car., car. = numero di schema di carico applicato KWinkler, Wink. = costante elastica del terreno (di Winkler) sigma pl.+ = tensione plastica di trazione del terreno (per innalzamento) sigma pl.- = tensione plastica di compressione del terreno (per abbassamento) Murature: fbk = resistenza caratteristica a compressione dell'elemento artificiale o naturale costituente la muratura fk = resistenza caratteristica a compressione della muratura fbk_ = resistenza caratteristica a compressione dell'elemento artificiale o naturale costituente la muratura in direzione orizzontale nel piano del muro tau k = resistenza tangenziale della muratura mu = fattore di duttilita' della muratura fvko = resistenza caratteristica a taglio della muratura E solutore = Modulo di elasticita longitudinale della muratura utilizzato nel modello FEM G solutore = Modulo di elasticita tangenziale della muratura utilizzato nel modello FEM E POR = Modulo di elasticita longitudinale della muratura per verifiche agli stati limite di plasticizzazione G POR = Modulo di elasticita tangenziale della muratura per verifiche agli stati limite di plasticizzazione delta = Rapporto tra limite plastico a trazione e resistenza caratteristica a compressione (delta = 1 indica assenza di comportamento plastico) Carichi e schemi di carico: comport. membr. = comportamento membranale della zona di carico (S/N) psi0 = rapporto fra il valore di combinazione ed il valore caratteristico delle azioni variabili psi1 = rapporto fra il valore frequente ed il valore caratteristico delle azioni variabili psi2 = rapporto fra il valore quasi permanente ed il valore caratteristico delle azioni variabili cond.base = condizione base per l'azione variabile (S/N) fi = coefficiente di tabella 3.5 Ordinanza 3431 F1, F2, F3 = componenti di carico (forze) nelle direzioni degli assi locali 1, 2, 3 M1, M2, M3 = componenti di carico (momenti) attorno agli assi locali 1, 2, 3 Fx, Fy, Fz = componenti di carico (forze) nelle direzioni degli assi globali X, Y, Z Mx, My, Mz = componenti di carico (momenti) attorno agli assi globali X, Y, Z dist.sx = distanza da sinistra dello schema di carico trapezoidale valore in. = valore iniziale dello schema di carico trapezoidale valore fin. = valore finale dello schema di carico trapezoidale Piastre in c.a., pareti in c.a. e pareti in muratura dist.filo 1 = distanza in pianta del foro dal filo iniziale della parete alt.foro = altezza del foro largh.fond. = larghezza della fondazione Pag.3

5 alt.fond. = altezza della fondazione mat.fond. = materiale della fondazione pot. = carico potenziale applicato car.pf = carico distribuito di piano o di falda applicato car.f = carico distribuito di falda applicato z1, z2, z3, z4 = quote delle estremita' della piastra generica secondo l'asse globale Z DATI GENERALI (valori in dan,cm) Metodo di calcolo: Stati limite DM MATERIALI PER GLI ELEMENTI IN C.A. n E ni gamma alfa RCK300 MATERIALI PER MURATURE(daN,cm) n descrizione 13 Muratura in cls n fbk malta fk fvko fbk_ fkt fhk E G gamma alfa delta E-POR G-POR tau k sigma k mu M Nella modellazione delle murature e' stato adottato un rapporto tra spessore flessionale e membranale pari a.2 DATI DEL TERRENO coefficiente di sottofondo 1 rapporto coefficiente di sottofondo orizzontale/coefficiente di sottofondo verticale.5 pressione ammissibile in fondazione 1 DATI SISMICI ORDINANZA ANALISI DINAMICA MODALE Zona 1 (ag/g=0.35) Categoria del suolo D valori dei parametri nelle espressioni (3.2) dello spettro di risposta elastico delle componenti orizzontali S 1.35 Tb.2 Tc.8 Td 2 Valori dei parametri dello spettro di risposta elastico della componente verticale S 1 Tb.05 Tc.15 Td 1 Coefficiente di smorzamento viscoso equivalente (%) 5 Edificio regolare in pianta Edificio regolare in altezza Fattore di struttura in direzione x 3.36 Fattore di struttura in direzione y 3.36 Fattore di struttura in direzione z 1.5 Categoria II: fattore di importanza 1.2 Amplificazione topografica 1,0 numero di modi analizzati 4 metodo di combinazione CQC ECCENTRICITA' AGGIUNTIVE PER PRESA IN CONTO DELLA TORSIONE ACCIDENTALE (cm) piano n spost.x (per forza Y) spost.y (per forza X) Spettri di risposta elastico orizz. SLU dir. X SLU dir. Y SLD elastico vert. SLU dir. Z T(s) R T(s) R T(s) R T(s) R T(s) R T(s) R FILI FISSI filo n x y Pag.4

6 LIVELLI fondazione quota spiccato 0.00 spessore piano n 1 quota di imposta (tos) spessore 8.00 rigido piano n 2 quota di imposta (tos) spessore 8.00 rigido CONDIZIONI DI CARICO ELEMENTARI condizione n durata psi0 psi1 psi2 psi2_ Permanenti Permanente 2 Accidentali Lunga durata delta T Media durata sisma X Istantaneo 5 sisma Y Istantaneo 6 sisma Z Istantaneo CARICHI DI SUPERFICIE AI PIANI (dan/m²) carico n. 1 Pavimento cabina Permanenti valore fi 1.00 peso proprio soletta 0.16* carico permanente (se totale Accidentali valore fi 1.00 Carico mobile ENEL DG totale carico n. 2 Copertura cabina Permanenti valore fi 1.00 Peso proprio soletta 0.16* Impermeabilizzazione totale Accidentali valore fi 1.00 Carico accidentale se totale CARICHI POTENZIALI (dan/cm²,cm) carico n. 1 Terreno Permanenti quota valore quota valore Accidentali quota valore quota valore ZONE DI SOLAIO PIANE (MEMBRANE) zona n piano estr.1 estr.2 estr.3 estr.4 tipo di carico delta T comport. membr. 1 1 f3 f4 f6 f5 bidirez 1 0 C si 2 2 f3 f4 f6 f5 bidirez 2 0 C si COMBINAZIONI DI CARICO PER STATO LIMITE ULTIMO E PER VALUTAZIONE PRESSIONI SUL TERRENO n cond.1 cond.2 cond.3 cond.4 cond.5 cond COMBINAZIONI DI CARICO PER STATO LIMITE DI DANNO n cond.1 cond.2 cond.3 cond.4 cond.5 cond COMBINAZIONI DI CARICO PER STATO LIMITE DI ESERCIZIO CONDIZIONE RARA n cond.1 cond.2 cond.3 cond.4 cond.5 cond COMBINAZIONI DI CARICO PER STATO LIMITE DI ESERCIZIO CONDIZIONE FREQUENTE n cond.1 cond.2 cond.3 cond.4 cond.5 cond COMBINAZIONI DI CARICO PER STATO LIMITE DI ESERCIZIO CONDIZIONE QUASI PERMANENTE n cond.1 cond.2 cond.3 cond.4 cond.5 cond SCHEMI DI CARICO TRAPEZOIDALE n cond. dist.sx ampiezza valore in. valore fin. fi normale alla falda n Pag.5

7 SCHEMI DI CARICO SULLE TRAVI E SULLE PARETI n 1 uniformi trapezoidali 1, 2 n 2 uniformi trapezoidali 1, 3, 4 n 3 uniformi trapezoidali 1, 5, 6 n 4 uniformi trapezoidali 1, 7 n 5 uniformi trapezoidali 8, 9 n 6 uniformi trapezoidali 10, 11, 12 n 7 uniformi trapezoidali 13, 14, 15 n 8 uniformi trapezoidali 16, 17 FORI NELLE PARETI n dist.filo 1 larghezza dist.fondo alt.foro PARETI IN C.A. A SOSTEGNO DI PIANI n. piano n. filo i. filo f. spess. mater. car. largh.fond. alt.fond. mat.fond. Wink. foro n. delta T pot. sov% RCK C RCK C RCK C RCK C 1 0 MURATURE A SOSTEGNO DI PIANI n. piano n. filo i. filo f. spess. mater. car. largh.fond. alt.fond. mat.fond. Wink. foro n. delta T pot. sov% Muratur C Muratur C Muratur C Muratur C 0 0 PIASTRE A PIANI E FALDE Caratteristiche geometriche (cm) n. tipo piano/falda spessore estr.1 estr.2 estr.3 estr.4 estradosso materiale 1 fondazione piano f1 f2 f4 f3 0.0 RCK300 2 fondazione piano f1 f3 f5 f7 0.0 RCK300 3 fondazione piano f2 f8 f6 f4 0.0 RCK300 4 fondazione piano f4 f6 f5 f3 0.0 RCK300 5 fondazione piano f6 f8 f7 f5 0.0 RCK300 PIASTRE A PIANI E FALDE Dati di carico e verifica (dan,cm) n. car.pf delta T sov% sisma z KWinkler sigma pl.+ sigma pl C C C C C SIGNIFICATO DEI SIMBOLI NELL'OUTPUT DELLE AZIONI SISMICHE SUI NODI filo = numero di filo nodo3d = numero di nodo-3d quota = quota del nodo W = peso sismico Wz = peso per sisma lungo l'asse globale Z gamma = coefficiente di distribuzione delle azioni sismiche Fx = azione sismica lungo l'asse globale X Fy = azione sismica lungo l'asse globale Y Pag.6

8 Fz = azione sismica lungo l'asse globale Z Xg, Yg = coordinate in pianta del baricentro dei pesi di piano S T.S. STUDIO S.R.L. - VIA APPIA NUOVA SNC - CASSINO (FR) _H_T DETTAGLIO DEI PESI SISMICI SUI NODI MODELLO SLU (dan,cm) filo nodo3d quota W totale DETTAGLIO DELLE AZIONI SISMICHE SUI PIANI (dan,cm) piano n W W*l^2 Xg Yg E E totale SIGNIFICATO DEI SIMBOLI NELL'OUTPUT DEGLI SPOSTAMENTI RELATIVI DI INTERPIANO filo = numero di filo quota i. = quota inferiore quota s. = quota superiore comb. = combinazione di carico uxi = spostamento lungo l'asse globale X alla quota inferiore uyi = spostamento lungo l'asse globale Y alla quota inferiore uxs = spostamento lungo l'asse globale X alla quota superiore uys = spostamento lungo l'asse globale Y alla quota superiore etat = spostamento relativo di interpiano h = altezza di interpiano (differenza fra la quota superiore e la quota inferiore) ANALISI DINAMICA DEL SISMA MODI PROPRI DI VIBRAZIONE modo n periodo (sec) frequenza (Hertz) MASSE PARTECIPANTI modo n massa X massa Y massa Z Totali SPOSTAMENTI RELATIVI TRA PIANI SUCCESSIVI (MODELLO SLD) Limite dello spostamento relativo di interpiano.005 filo quota i. quota s. comb. uxi uyi uxs uys dr/h S T.S. STUDIO S.R.L. - VIA APPIA NUOVA SNC - CASSINO (FR) _H_T POSIZIONE DEI BARICENTRI DELLE MASSE E DELLE RIGIDEZZE DEI PIANI RIGIDI (misure in cm) piano baricentro delle masse baricentro delle rigidezze distanza x y x y S T.S. STUDIO S.R.L. - VIA APPIA NUOVA SNC - CASSINO (FR) _H_T RISULTANTI DEI TAGLI NEI PILASTRI E NELLE PARETI NELLE COMBINAZIONI SISMICHE SLU (valori in dan) piano combinazione taglio X taglio Y pilastri % pareti % pilastri % pareti % Pag.7

9 DATI PER CONTROLLO TIPOLOGIA A NUCLEO SECONDO ORDINANZA 3431(5.3.1) (misure in dan, cm, rad) piano dim.x dim.y rigidezza rigidezza rigidezza rx ry ls rx/ls ry/ls torsionale fless. X fless. Y Dimensioni del piano 1 non trovate Dimensioni del piano 2 non trovate SIGNIFICATO DEI SIMBOLI NELL'OUTPUT DELLE PRESSIONI SUL TERRENO ins. = filo o nodo-3d di inserimento nodo = numero di nodo x, y, quota = coordinate del nodo uz = spostamento nella direzione dell'asse Z globale sigma t. = pressione sul terreno STAMPA VALORI MASSIMI E MINIMI DELLE PRESSIONI SUL TERRENO NELLA COMBINAZIONE SLU (dan,cm) ins. nodo x y z combinazione uz sigma t. f f f f f f f f Compressione estrema al nodo 28 di coordinate x y nella combinazione 10 Pag.8

10 SIGNIFICATO DEI SIMBOLI NELL'OUTPUT DELLE SOLLECITAZIONI DELLE PARETI IN C.A. E MURATURA inf. = sezione inferiore = sezione superiore maschio = numero di maschio murario xi, yi = coordinate del punto iniziale del maschio murario xf, yf = coordinate del punto finale del maschio murario z = quota della sezione del maschio murario spess. = spessore del maschio murario foroi = bordo inferiore del foro foros = bordo superiore del foro cond. = condizione elementare di carico comb. = combinazione di carico N = sforzo normale Tx = taglio nella direzione dell'asse X generale Ty = taglio nella direzione dell'asse Y generale Mx = momento flettente nel piano verticale che contiene l'asse Y generale My = momento flettente nel piano verticale che contiene l'asse X generale S T.S. STUDIO S.R.L. - VIA APPIA NUOVA SNC - CASSINO (FR) _H_T _ Basamento cabina Fotovoltaico Terelle SismiCAD SW pag.- - _ SOLLECITAZIONI NELLE PARETI A PIANO NELLE COMBINAZIONI PER STATO LIMITE ULTIMO (dan,cm) comb. N Mx My Tx Ty parete n. 1 piano n. 1 tra i fili 3 e E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E+02 inf E E E E E E E E E E+01 inf E E E E E E E E E E+02 inf E E E E E E E E E E+03 inf E E E E E E E E E E+02 inf E E E E E E E E E E+03 inf E E E E E E E E E E+03 inf E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E+03 parete n. 2 piano n. 1 tra i fili 4 e E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E+03 inf E E E E E E E E E E+03 inf E E E E E E E E E E+03 inf E E E E E E E E E E+03 inf E E E E E E E E E E+03 inf E E E E E E E E E E+03 inf E E E E E E E E E E+03 inf E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E+03 S T.S. STUDIO S.R.L. - VIA APPIA NUOVA SNC - CASSINO (FR) _H_T _ Basamento cabina Fotovoltaico Terelle SismiCAD SW pag.- - _ E E E E E E E E E E+03 parete n. 3 piano n. 1 tra i fili 5 e 3 Pag.9

11 E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E+03 inf E E E E E E E E E E+03 inf E E E E E E E E E E+03 inf E E E E E E E E E E+03 inf E E E E E E E E E E+03 inf E E E E E E E E E E+03 inf E E E E E E E E E E+03 inf E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E+03 parete n. 4 piano n. 1 tra i fili 6 e E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E+02 inf E E E E E E E E E E+02 inf E E E E E E E E E E+02 inf E E E E E E E E E E+02 inf E E E E E E E E E E+03 inf E E E E E E E E E E+03 inf E E E E E E E E E E+03 inf E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E+02 SOLLECITAZIONI NELLE PARETI A PIANO NELLE COMBINAZIONI PER STATO LIMITE DI ESERCIZIO RARO (dan,cm) comb. N Mx My Tx Ty parete n. 1 piano n. 1 tra i fili 3 e E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E+02 parete n. 2 piano n. 1 tra i fili 4 e E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E+03 parete n. 3 piano n. 1 tra i fili 5 e E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E+03 parete n. 4 piano n. 1 tra i fili 6 e E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E+02 SOLLECITAZIONI NELLE PARETI A PIANO NELLE COMBINAZIONI PER STATO LIMITE DI ESERCIZIO FREQUENTE (dan,cm) comb. N Mx My Tx Ty parete n. 1 piano n. 1 tra i fili 3 e E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E+02 parete n. 2 piano n. 1 tra i fili 4 e E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E+03 parete n. 3 piano n. 1 tra i fili 5 e E E E E E E E E E E E E E E E+03 Pag.10

12 E E E E E+03 parete n. 4 piano n. 1 tra i fili 6 e E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E+02 SOLLECITAZIONI NELLE PARETI A PIANO NELLE COMBINAZIONI PER STATO LIMITE DI ESERCIZIO QUASI PERMANENTE (dan,cm) comb. N Mx My Tx Ty parete n. 1 piano n. 1 tra i fili 3 e E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E+02 parete n. 2 piano n. 1 tra i fili 4 e E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E+03 parete n. 3 piano n. 1 tra i fili 5 e E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E+03 parete n. 4 piano n. 1 tra i fili 6 e E E E E E E E E E E E E E E E E E E E E+02 SIGNIFICATO DEI SIMBOLI NELLA VERIFICA DELLE PARETI INFLESSE nod. = nodo SAP sez. = tipo di sezione (o = orizzontale, v = verticale) B = base della sezione H = altezza della sezione Af+ = area di acciaio dal lato B (inferiore per le piatre) Af- = area di acciaio dal lato A (superiore per le piatre) c+ = copriferro dal lato B (inferiore per le piatre) c- = copriferro dal lato A (superiore per le piatre) sc = tensione sul calcestruzzo in esercizio comb = combinazione di carico c.s. = coefficiente di sicurezza Mu = momento flettente ultimo Nu = sforzo normale ultimo mod = tipo modello (1 = lineare, 2 = modello con puntoni) sf = tensione sull'acciaio in esercizio Wk = apertura caratteristica delle fessure Sm = distanza media fra le fessure l = luce della trave di collegamento h = altezza della trave di collegamento Sc.min = tensione minima in esercizio sul calcestruzzo della trave di collegamento Sf.max = tensione massima in esercizio sull'acciaio della trave di collegamento Wk.max = apertura caratteristica massima delle fessure della trave di collegamento Sm.max = distanza media massima fra le fessure della trave di collegamento Mx = momento flettente di calcolo secondo l'asse locale X della trave di collegamento My = momento flettente di calcolo secondo l'asse locale Y della trave di collegamento N = sforzo normale di calcolo della trave di collegamento Mux = momento flettente ultimo secondo l'asse locale X della trave di collegamento Muy = momento flettente ultimo secondo l'asse locale Y della trave di collegamento Simboli usati nella verifica delle travi di collegamento: Asi = area complessiva della armatura a X Vd = taglio massimo di verifica Vsd = taglio resistente della armatura a X Simboli usati nella verifica dei pannelli: hs = altezza dell'interpiano lw = lunghezza in pianta del setto hw = altezza complessiva del setto bo = spessore del pannello Hcr = altezza della zona critica del pannello q.hcr = quota della sezione al limite della zona critica simboli usati nella Verifica dei pannelli: Mxe = momento elastico attorno all'asse X della sezione del pannello alla quota specificata Mye = momento elastico attorno all'asse Y della sezione del pannello alla quota specificata Mxd = momento di verifica attorno all'asse X Myd = momento di verifica attorno all'asse Y Nd = sforzo normale di verifica c.s. = coefficiente di sicurezza V = valore del taglio di verifica alfa = coefficiente amplificativo del taglio (5.7) Vrd2 = taglio resistente (5.9) quota = quota della sezione di verifica roh = rapporto geometrico di armatura orizzontale rov = rapporto geometrico di armatura verticale Vcd = resistenza offerta dal calcestruzzo Vwd = resistenza offerta dalle armature orizzontali Pag.11

13 Vrd3 = Vcd + Vwd comb = combinazione di carico peggiore csi = espressioneparametrica della posizione x dell'asse neutro, rispetto alla larghezza del setto (x = csi * l) Vdd = resistenza per effetto perno delle barre verticali di armatura Vfd = resistenza a scorrimento della parte compressa Ai = somma delle aree delle barre verticali contenute nella sezione del setto Vrds = Vdd + Vfd parete_longitudinale tipo rck 300 fyk 4300 Percentuale minima di armatura 0.17 < 0.20% Combinazione di stato limite ultimo nod sez B H Af+ Af- c+ c- c.s. comb N M Nu Mu 15 o v o v o v o v o v o v o v o v o v o v o v o v o v o v Combinazione rara nod sez B H Af+ Af- c+ c- sc c N M sf c N M Wk st Sm c 15 o E E E E v E E E E o E E E E v E E E E o E E E E v E E E E o E E E E v E E E E o E E E E v E E E E o E E E E v E E E E o E E E E v E E E E o E E E E v E E E E o E E E E v E E E E o E E E E v E E E E o E E E E v E E E E o E E E E v E E E E o E E E E v E E E E o E E E E v E E E E Combinazione frequente nod sez B H Af+ Af- c+ c- sc c N M sf c N M Wk st Sm c 15 o E E E E v E E E E o E E E E v E E E E o E E E E v E E E E o E E E E v E E E E o E E E E Pag.12

14 v E E E E o E E E E v E E E E o E E E E v E E E E o E E E E v E E E E o E E E E v E E E E o E E E E v E E E E o E E E E v E E E E o E E E E v E E E E o E E E E v E E E E o E E E E v E E E E Combinazione quasi permanente nod sez B H Af+ Af- c+ c- sc c N M sf c N M Wk st Sm c 15 o E E E E v E E E E o E E E E v E E E E o E E E E v E E E E o E E E E v E E E E o E E E E v E E E E o E E E E v E E E E o E E E E v E E E E o E E E E v E E E E o E E E E v E E E E o E E E E v E E E E o E E E E v E E E E o E E E E v E E E E o E E E E v E E E E o E E E E v E E E E parete_trasversale tipo rck 300 fyk 4300 Percentuale minima di armatura 0.17 < 0.20% Combinazione di stato limite ultimo nod sez B H Af+ Af- c+ c- c.s. comb N M Nu Mu 7 o v o v o v o v o v o v o v o v o v o v Combinazione rara nod sez B H Af+ Af- c+ c- sc c N M sf c N M Wk st Sm c 7 o E E E E v E E E E Pag.13

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