Il ruolo dell ingegneria clinica nella gestione delle tecnologie sanitarie

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1 4-6 aprile Hotel Nautico Riccione Dialisi: obiettivi Qualità, sicurezza e benessere Il ruolo dell ingegneria clinica nella gestione delle tecnologie sanitarie tarri i ing. Daniele Puppato gruppo di lavoro Health Technology Management A.Re.S.S. Piemonte

2 AGENDA 2 Chi siamo Sistemi informativi per la gestione dell asset ospedaliero Il percorso dell Ingegneria Clinica in Piemonte La sfida di gestire il cambiamento

3 L A.RE.S.S. 3 L (A.Re.S.S.), istituita con L.R. 10 del 16 marzo 1998, è ente strumentale della Regione Piemonte, con funzioni di supporto tecnico scientifico all Assessorato Sanità ed opera attivando flussi informativi dalle Aziende (e per le Aziende), elaborando informazioni e procedure da trasferire ai soggetti regionali aventi causa, per il raggiungimento dei seguenti obiettivi: fornire elementi di valutazione qualitativi e quantitativi, ai fini della definizione di piani di investimento regionale e delle modalità di allocazione delle risorse; produrre elementi informativi qualitativi e quantitativi per la definizione delle procedure di approvvigionamento e gestione dei sistemi; effettuare un monitoraggio delle modifiche di sistema e valutazione della coerenza dei risultati con gli obiettivi attesi.

4 L AREA ORGANIZZAZIONE E PROGRAMMAZIONE 4 All, attivata all interno dell Agenzia, spetta la progettazione, la promozione e lo sviluppo di modelli organizzativogestionali innovativi, anche su base sperimentale, orientati all efficienza, all efficacia e al miglioramento qualitativo dei servizi, correlati all attuazione degli obiettivi e dei programmi contenuti nel Piano Socio Sanitario Regionale (PSSR) e finalizzati alla piena realizzazione del processo di aziendalizzazione. la mission promuovere l innovazione e la riorganizzazione del sistema salute regionale, a partire dalle funzioni di supporto all attività sanitaria, anche attraverso sperimentazioni. la vision ricercare un approccio integrato alle problematiche, dove le conoscenze tecniche di un settore o di una disciplina non possono prescindere dal confronto con le altre componenti tecniche correlate, ma soprattutto devono tenere conto della complessità del contesto di attività ed organizzazione sanitaria in cui esse operano.

5 LE RISORSE PROFESSIONALI 5 Si dedicano ai progetti del settore tecnico-logistico dell Area: una squadra tecnica interna, composta da 9 risorse tra ingegneri ed architetti con formazione ed esperienza nei settori dell edilizia sanitaria, dell ingegneria biomedica e clinica, dell ingegneria gestionale; più di 10 collaboratori provenienti dai servizi tecnico-logistico-amministrativi e dalle Direzioni Sanitarie delle Aziende Sanitarie Regionali, in comando a tempo parziale presso A.Re.S.S. per seguire con continuità i progetti; collaborazioni strutturate con il Politecnico di Torino (Dipartimenti di Elettronica, Energetica, Sistemi di Produzione ed Economia dell Azienda); collaborazioni strutturate con Associazioni Scientifiche, enti e società di ricerca privati; decine di operatori del Servizio Sanitario Regionale, funzionari degli Assessorati regionali, docenti e ricercatori universitari, coinvolti in gruppi di lavoro su specifici task di progetto.

6 TEMATICHE E ATTIVITÀ DI PROGETTO 6 Le tematiche di progetto coinvolte sono: l edilizia sanitaria: aspetti edilizi ed impiantistici delle strutture sanitarie; l health technology management (HTM): apparecchiature sanitarie e funzioni di ingegneria clinica, in collaborazione con le funzioni di HTA; la logistica: dispositivi, materiali e farmaci. Le attività intraprese abbracciano due approcci complementari tra loro: il monitoraggio, attraverso l implementazione di sistemi informativi per la conoscenza delle dotazioni strutturali e tecnologiche delle ASR; lo studio di modelli organizzativi, attraverso l elaborazione di linee-guida organizzative e operative; entrambi finalizzati a fornire un valido supporto alla gestione e programmazione regionale e aziendale.

7 7 Chi siamo Sistemi informativi per la gestione dell asset ospedaliero Il percorso dell Ingegneria Clinica in Piemonte La sfida di gestire il cambiamento

8 I FLUSSI INFORMATIVI: QUALI POTENZIALITÀ 8 Il sistema informativo implementato permette di attivare flussi informativi, elaborando informazioni e procedure per trasferirle successivamente ai Soggetti Regionali, per il raggiungimento dei seguenti obiettivi: fornire elementi di valutazione qualitativi e quantitativi, utili ai fini della definizione di piani di investimento regionale, delle modalità di allocazione delle risorse produrre elementi informativi qualitativi e quantitativi utili alla predisposizione di procedure di approvvigionamento e gestione dei sistemi (energia, tecnologie, impianti, edilizia sanitaria, sicurezza) consentire il monitoraggio delle modifiche di sistema e valutazione della coerenza dei risultati con gli obiettivi attesi e inoltre: percorsi di HTA procedure di accreditamento

9 Azioni e procedure Il ruolo dell ingegneria clinica nella gestione delle tecnologie sanitarie I FLUSSI INFORMATIVI: PANORAMICA 9 Assessorati e Direzioni Regionali competenti Patrimonio e Bilancio Tutela della Salute e Sanità Ricerca e Innovazione Ambiente Dati di ritorno da azioni e procedure Dati ed analisi a supporto delle attività programmatiche e delle procedure Aziende Sanitarie Regionali ASR 1 ASR 2 Consultazione banca dati per programmazione e procedure aziendali A.Re.S.S. BANCA DATI Progetto integrato di analisi e monitoraggio Edilizia ANALISI QUANTITATIVE E QUALITATIVE Valutazioni Tecnico/economiche Analisi di rete ASR 21 Alimentazione banca dati Ingegneria clinica Criteri per la definizione di opportunità e priorità Dati di ritorno da azioni e procedure Dati quantitativi e supporto tecnico/metodologico per l avvio e l attuazione delle procedure S.C.R. S.p.a. Procedure centralizzate Mercato acquisto Fornitura servizi Realizzazione opere

10 I FLUSSI INFORMATIVI: PANORAMICA 10 Progetto integrato EDILIZIA SANITARIA e INGEGNERIA CLINICA MONITORAGGIO INFORMATIZZATO DELL ASSET OSPEDALIERO REGIONALE Progetto Potenzialità edilizie dei presidi ospedalieri Progetto Controllo dei consumi energetici degli edifici ospedalieri Progetto Misure igienistiche per gli impianti aeraulici ospedalieri Progetto Adeguamento dei presidi ospedalieri alla normativa antisismica e antincendio Progetto Health Technology Management & Assessment Monitoraggio e analisi della qualità strutturale Monitoraggio e analisi dei consumi e dell efficienza energetica dei sistemi Monitoraggio e analisi dei requisiti igienisticostrutturali delle sale operatorie Analisi dei requisiti strutturali e organizzativi relativi alla sicurezza anticendio e antisismica Monitoraggio e analisi della dotazione di tecnologie biomediche

11 D.E.S. EDILIZIA SANITARIA 11 Destinazioni d uso Stati di adeguatezza Grandi attrezzature

12 F.I.TE.B. - TECNOLOGIE BIOMEDICHE 12 Il tracciato contiene dati relativi a: classificazione identificazione collocazione organizzativa e fisica età e funzionalità dati economico-patrimoniali dati manutentivi

13 F.I.TE.B. : CONOSCERE PER GESTIRE 13 La conoscenza del proprio parco tecnologico è la base per gestire in sicurezza le proprie apparecchiature. I sistema di monitoraggio regionale F.I.Te.B. (Flusso Informativo per le Tecnologie Biomediche) è pensato come strumento di condivisione in rete di inventari tecnologici strutturati in ogni Azienda (in ogni SIC). responsabilità locale di registrazione e gestione del dato Duplice obiettivo: condividere i dati e leggerli su dimensione regionale aumentare la consapevolezza dell importanza di avere a disposizione in Azienda un sistema strutturato di gestione dei dati

14 Curva cumulativa dei Valori di Acquisto complessivi per Anno di inizio funzionamento Totale grandi attrezzature INDICATORI DERIVANTI DAI FLUSSI F.I.TE.B. 14 Indice di vetustà relativa Totale grandi attrezzature Suddivisione delle Grandi Attrezzature di Proprietà e Non di Proprietà per fasce d età - Totale grandi attrezzature Indicatori utili per supportare le scelte e strategie di programmazione regionale, le attività di HTA, ecc.

15 D.E.S. SUPPORTO ALLA PROGRAMMAZIONE 15 D.G.R. n DEL 29/03/2010 Integrazioni e modifiche delle procedure amministrative e informatiche per la programmazione, la gestione e il monitoraggio degli investimenti in edilizia ed attrezzature sanitarie di cui alla D.G.R. n del 26/05/2008 AMBIENTE EDISAN Gestione amministrativa delle richieste di finanziamento e monitoraggio dell attuazione dell investimento NUOVA INTEGRAZIONE db cartografico (D.E.S.) db tecnologie (F.I.TE.B.) Gestione tecnica delle richieste di finanziamento (scheda di prefattibilità) Schede analitiche di descrizione interventi omogenei A supporto della gestione amministrativa delle richieste di finanziamento, viene implementata una procedura informatica che consente analisi di congruenza tecnico-economica degli interventi in edilizia e grandi attrezzature sanitarie, finalizzate ad una programmazione coerente ed oggettiva. Tali analisi sono condotte secondo una metodologia basata sulla conoscenza del patrimonio edilizio e tecnologico delle ASR mediante il database cartografico dei presidi ospedalieri (Database Edilizia Sanitaria - D.E.S.) e l inventario tecnologico delle grandi attrezzature (Flusso Informativo per le Tecnologie Biomediche - F.I.Te.B.) della Regione Piemonte.

16 D.E.S. SUPPORTO ALLA PROGRAMMAZIONE 16 Aziende Sanitarie Regionali Sono solo flussi informativi ma le implicazioni vanno lontano! EDISAN gestione amministrativa e attuativa Flussi DES e FITeB Direzione Sanità Settore Politiche degli Investimenti Analisi coerenza e congruità A.Re.S.S. Area Organizzazione e Programmazione Programma di investimenti regionale e statale Presidenza e Assessorato alla Tutela della Salute e Sanità Accordi di programma Ministero della Salute

17 17 Chi siamo Sistemi informativi per la gestione dell asset ospedaliero Il percorso dell Ingegneria Clinica in Piemonte La sfida di gestire il cambiamento

18 L H.T.M. È LA BASE 18 La gestione delle tecnologie sanitarie, in particolare apparecchiature medicali e dispositivi medici tecnologici, si basa su metodologie, strumenti e funzioni proprie dell Health Technology Management che garantiscono l uso sicuro, appropriato, economico delle tecnologie nel contesto sanitario (reparto ospedale SSR SSN). Queste funzioni sono il pavimento tecnico su cui poggiano le altre attività (cliniche, di management aziendale, HTA, RM, )

19 IMPORTANZA DELLA PRESENZA DI UN S.I.C. 19 Una efficiente ed efficace gestione delle problematiche connesse alle tecnologie sanitarie richiede: conoscenza dei principi di funzionamento dell apparecchiatura; conoscenza del contesto applicativo e delle procedure di appropriato utilizzo; ragionevole prossimità alle apparecchiature; consapevolezza delle implicazioni dettate dalle Direttive in termini di manutenzione e gestione dei dispositivi medici; cioè, la presenza nelle Aziende Sanitarie di un Servizio di Ingegneria Clinica. ( anche la Raccomandazione 9 ce lo ricorda!)

20 ANTE E L INGEGNERIA CLINICA 20 leggo sul vostro sito web: Di seguito un estratto dell'incontro: "Tecnico emodialisi e Servizi Ingegneria Clinica Nell ambito della raccomandazione ministeriale 9/04/2009 sui Servizi di Ingegneria Clinica, abbiamo sostenuto la regolamentazione uniforme ed il rientro di queste figure ed eventualmente di altre. Questi lavoratori si occupano delle apparecchiature complesse presso le strutture sanitarie, con requisiti e percorsi professionali definiti ma non sono definiti ed inquadrati coerentemente sul territorio nazionale. Svolgeremo una attenta verifica delle figure interessate nelle varie regioni e poi definiremo un percorso omogeneo nell ambito dei Servizi di Ingegneria Clinica.

21 IL PERCORSO ARESS PER L INGEGNERIA CLINICA IN PIEMONTE Prima indagine sulla diffusione ed organizzazione dei SIC in Piemonte Studio metodologico per un modello regionale di rete dei Servizi di Ingegneria Clinica Studio di dimensionamento e sostenibilità economica del modello regionale 2010 Approvazione di linea guida regionale per l applicazione del modello organizzativo proposto Avvio del monitoraggio dell attuazione del modello 2011 Evoluzione del modello in adattamento al progetto di riordino del SSR

22 CRESCITA DELLA STRUTTURAZIONE DEI S.I.C. IN PIEMONTE 22 Crescita della presenza strutturata di SIC nelle ASR, anche grazie agli accorpamenti 100% 80% 60% 40% 20% 0% Rilevazione 2006 (tot. 30 AA.SS.RR.) Confronto assetti organizzativi Atti aziendali 2008 (tot. 21 AA.SS.RR.) Funzione non presente Funzione non strutturata Funzione strutturata in altra forma Funzione strutturata in Struttura Semplice Funzione strutturata in Struttura Complessa

23 LINEA GUIDA REGIONALE 23 Necessità di dare omogeneità organizzativa e metodologica allo sviluppo dei SIC, in ottica di rete regionale linea-guida elaborata da A.Re.S.S. ed adottata dalla Regione Piemonte Det. Dir. Sanità n. 41 del Linea guida per l applicazione di un modello organizzativo regionale di servizi di ingegneria clinica [ ] La suddetta linea guida rientra nel processo di riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale previsto dalla L.R. 6 agosto 2007 n. 18 e, in particolare, pone l obiettivo della modernizzazione delle funzioni dell area tecnica per adeguarle alle nuove esigenze di governo delle tecnologie sanitarie. Compito dell ingegneria clinica è garantire l uso sicuro, efficiente ed economico delle apparecchiature biomediche, [ ]

24 FUNZIONI CORE Responsabilità sui conti regionali di spesa destinati alla manutenzione delle attrezzature sanitarie 2. Responsabilità sulla sicurezza di esercizio delle apparecchiature biomediche in uso 3. Responsabilità sulla continuità di esercizio (garanzia di disponibilità) delle apparecchiature biomediche individuate come critiche 4. Responsabilità sulla predisposizione ed attuazione del piano di manutenzione programmata sulle apparecchiature biomediche 5. Responsabilità sull inventario tecnologico delle apparecchiature biomediche e delle informazioni funzionali collegate 6. Responsabilità nell individuazione e controllo delle attività di ingegneria clinica appaltate 7. Partecipazione al processo di programmazione degli investimenti tecnologici 8. Partecipazione al processo di acquisizione delle tecnologie biomediche

25 FUNZIONI DI SECONDO LIVELLO procedure di Health Technology Assessment 2. Informatica biomedica 3. Progettazione integrata 4. Attività di ricerca, sviluppo e prototyping 5. sempre più core!

26 INDICAZIONI ORGANIZZATIVE 26 Profili professionali di riferimento: ingegnere clinico e tecnico delle apparecchiature biomediche. Simulazione del dimensionamento teorico delle risorse. Organizzazione del servizio di tipo misto : complementarietà tra risorse interne ed esterne. Governo interno! (evitare il ricorso a formule global service )

27 MONITORAGGIO DEL GRADO DI ADESIONE AL MODELLO REGIONALE 27 llo regionale di Servizio di Ingegneria Clinica - AZ. MEDIA di 11 Servizi strutturati della REGIONE PIEMONTE D2.2 D2.3 A % D2.4 A1.2 C2.4 D1.4 D1.5 D2.1 D1.3 D1.2 D1.1 80% 60% 40% A2.1 A2.2 A2.3 A A1 A2 A3 RESPONSABILITA FUNZIONALE E AMMINISTRATIVA Strutturazione del Servizio Ingegneria Clinica Responsabilità sui conti regionali di spesa destinati alla manutenzione delle attrezzature sanitarie Responsabilità nell individuazione e controllo delle attività di ingegneria clinica appaltate itarie C2.3 20% A2.4 B B1 FUNZIONI TECNICHE DI BASE Responsabilità sulla sicurezza di esercizio delle apparecchiature biomediche in uso sulle zioni C2.2 C2.1 C1.3 0% -20% 81,4 A2.5 A3.1 A3.2 B1.1 B2 B3 B4 B5 Responsabilità sulla continuità di esercizio (garanzia di disponibilità) delle apparecchiature biomediche individuate come critiche Responsabilità sulla predisposizione ed attuazione del piano di manutenzione programmata sulle apparecchiature biomediche Responsabilità sull inventario tecnologico delle apparecchiature biomediche e delle informazioni funzionali collegate Aree tecnologiche fondamentali gestite C1.2 B1.3 B2.1 B1.2 C C1 C2 FUNZIONI DI PROGRAMMAZIONE DEGLI INVESTIMENTI Partecipazione al processo di programmazione degli investimenti tecnologici Partecipazione al processo di acquisizione delle tecnologie biomediche C1.1 B5.5 B5.4 B5.3 B5.2 B5.1 B4.4 B4.3 B4.2 B3.2 B4.1 B2.2 B3.1 Fonte: questionario di autovalutazione aziendale. AReSS giugno 2010 D D1 D2 FUNZIONI EVOLUTIVE / INNOVATIVE Aree tecnologiche integrative gestite Attività di gestione tecnologica definibili di secondo livello Per la legenda dei sotto-parametri riferirsi alla scheda di valutazione

28 LINEE-GUIDA TECNICHE 28 Affrontare le attività connesse alle funzioni di ingegneria clinica secondo lineeguida tecniche ed operative condivise. Attualmente tre argomenti in progress: Indicazioni per l esecuzione, la registrazione e il controllo, mediante indicatori tecnici / economici / gestionali significativi, dell attività manutentiva delle apparecchiature elettromedicali e da laboratorio biomedico. Indicazioni per la programmazione appropriata e sostenibile delle azioni volte a mantenere la sicurezza di esercizio delle apparecchiature biomediche. Indicazioni per la gestione delle applicazioni di informatica medica nella consapevolezza del software come dispositivo medico.

29 29 Chi siamo Sistemi informativi per la gestione dell asset ospedaliero Il percorso dell Ingegneria Clinica in Piemonte La sfida di gestire il cambiamento

30 COME CAMBIANO LE TECNOLOGIE 30 Negli ultimi decenni è avvenuta una evoluzione di contesto nel campo delle tecnologie biomediche: in generale, tutto è diventato più tecnologico : edificio, impianti, magazzino, sistemi di gestione, DM, arredi, ausili, la componente tecnologica è preponderante in ogni prestazione sanitaria, ed in ogni processo organizzativo e per le apparecchiature in particolare: proliferazione di tecnologie nuove, per applicazioni sempre più specialistiche maggiore complessità tecnicologica/costruttiva delle apparecchiature: sempre più software e miniaturizzazione di circuiti e componenti sempre più approccio black-box normativa e legislazione specifica più rigorosa (cfr. EEC 93/42, poi 2007/47)

31 COME CAMBIA IL CONCETTO DI SICUREZZA 31 La sicurezza di un dispositivo è data da una serie di fattori interconnessi: sicurezza intrinseca condizioni manutentive condizioni degli impianti e/o di sistema correttezza di utilizzo appropriatezza di destinazione d uso sicurezza di contesto ed ambientale

32 MANTENERE LA SICUREZZA 32 Negli ultimi decenni, la sicurezza e affidabilità intrinseca delle apparecchiature hanno raggiunto livelli di sempre più elevata affermazione, garantiti dalla marcatura Il mantenimento dei requisiti di sicurezza e qualità prestazionale dichiarati dal produttore è subordinato alla: corretta installazione adeguata manutenzione conformità di destinazione d uso secondo le indicazioni del produttore stesso. [cfr. Direttiva 2007/47 CEE]

33 SICUREZZA DI CONTESTO E DI UTILIZZO 33 Fatte queste premesse, appare evidente che fattori preponderanti per la compromissione della sicurezza rispetto ai livelli garantiti da opportuni programmi di manutenzione rimangono quelli legati ad una scorretta o inappropriata installazione, posizionamento, connessione od utilizzo dell apparecchiatura. L attenzione allora va posta non tanto e non solo su aspetti tecnici, quanto su aspetti contestuali e d utilizzo!

34 CAMBIA L APPROCCIO 34 In generale, cambiano le esigenze e le modalità di gestione delle tecnologie. Le nostre professioni, i nostri modelli organizzativi, i nostri percorsi formativi, devono adattarsi al cambiamento saper gestire la sfida del cambiamento. * CHANGE MANAGEMENT *

35 COME CAMBIA L INGEGNERE CLINICO 35 - Percorsi formativi definiti: L e LS in Ingegneria Biomedica, Master in Ingegneria Clinica - Nuove collocazioni organizzative verso la Direzione Sanitaria - Inquadramento professionale da ripensare: attualmente liv. D come entry-level - Maggiore vicinanza alle funzioni manageriali e direzionali delle Aziende Sanitarie con funzioni di supporto alle scelte strategiche - Nuove metodologie di lavoro: HTA, risk management - Nuove materie di competenza: informatica medica, dispositivi medici hi-tech, ingegneria gestionale, - Attenzione agli aspetti formativi verso gli utilizzatori -

36 COME CAMBIA IL TECNICO DELLE APPARECCHIATURE BIOMEDICHE 36 - Da approccio riparativo/invasivo a gestione dell episodio manutentivo - Concentrazione sul primo intervento ispettivo/diagnostico e sulla ricerca delle soluzioni di minimizzazione del tempo fermoprestazione (garanzia della continuità operativa) - Partnership costruttiva con le assistenze tecniche specialistiche esterne - Attenzione agli aspetti formativi verso gli utilizzatori - Percorso formativo da ripensare: la tradizionale formula diploma tecnico + specializzazione professionalizzante è superata -

37 COME CAMBIA IL TECNICO DI EMODIALISI 37 Non lo so dovete dirmelo voi! Personalmente, immagino un evoluzione simile a quella del tecnico delle apparecchiature biomediche - Maggiore attenzione alla gestione delle tecnologie in senso lato; - Minore concentrazione sulla manutenzione e conduzione delle apparecchiature: apparecchiature in noleggio/service, visione blackbox, ) - Maggiore concentrazione sulla parte di gestione impiantistica e dei supporti software; - Profilo formativo? Inquadramento professionale?

38 COME CAMBIA IL TECNICO DI EMODIALISI 38 Domande costruttive (provocazioni?!): È sostenibile oggi, all interno dell Azienda Sanitaria, in tempo di politiche di forti tagli al personale, un percorso nuovo e dedicato per un profilo tecnico così specialistico? Come immaginate la definizione di un percorso omogeneo nell ambito dei Servizi di Ingegneria Clinica? È possibile vedere il Tecnico di Emodialisi come una sottospecializzazione del Tecnico delle Apparecchiature Biomediche (anch esso figura non istituzionalizzata)? Avete pensato ad un percorso per garantire il turn-over o la professione è a rischio-estinzione? Ci sono sul mercato le figure per farlo?

39 Il ruolo dell ingegneria clinica nella gestione delle tecnologie sanitarie GESTIRE IL CAMBIAMENTO 39 It s not the strongest of the species that survives, nor the most intelligent that survives. It s the one that is most adaptable to change. Charles Darwin A ress Agenzia A zziiaa R ggiioonnaalleeper ppeerirservizi ii SSeerrvvSanitari iizzii SSaanniit Aggeenn ReeRegionale

40 A.Re.S.S. - Responsabile: dott. Mario Lombardo CONTATTI 40 Edilizia Sanitaria Coordinatore arch. Fabrizio De Mitri Squadra interna arch. Ilaria Matta arch. Giuseppe Caleca ing. Carla Jachino arch. Luisa Sileno ing. Guido Tresalli Collaboratori ing. Carlo Sala dott. Maurizio Salvatico H.T.M. Coordinatore ing. Giuseppe Prato Squadra interna ing. Daniele Puppato ing. Roberta Bigaran ing. Paolo Ranieri Collaboratori ing. Francesca Vajo Referente scientifico prof. Marco Knaflitz tecnologie@aress.piemonte.it daniele.puppato@aress.piemonte.it Segreteria progetti: dott.ssa Ilaria Perino area.organizzazione@aress.piemonte.it

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