IL GIRO D ITALIA TAPPA DI MILANO 10 NOVEMBRE Dialogo tra HR e Linea: come essere (più) strategici

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1 IL GIRO D ITALIA TAPPA DI MILANO 10 NOVEMBRE 2011 Dialogo tra HR e Linea: come essere (più) strategici

2 (PIÙ) STRATEGICI Le affermazioni degli AD: siamo bravissimi ad amministrare il quotidiano, ma lavoriamo in una prospettiva che non è strategica... la produttività può avere più definizioni; io mi sorprendo quando vedo trattare l argomento riferito a durata e numero delle pause noi abbiamo il mito della standardizzazione per mettere ordine e controllare come si fa a essere creativi con questo controllo?... E l HR che deve porre in termini strategici questo elemento l impresa è disegnata sulla fabbrica invece deve essere impostata sull università, sul campus questo è il passaggio che dobbiamo fare, questo è il lavoro dell HR 2

3 Le affermazioni degli AD:. chiederei all HR di essere un grande motore di cambiamento in azienda abbiamo bisogno di ordine e nello stesso tempo di ribaltare la situazione l HR deve aiutarmi in questo il cambiamento parte dal capo azienda e dall HR vorrei che allenasse le persone al cambiamento e velocemente un HR manager deve essere parte integrante di un management team mi aspetto la capacità di costruire un team vincente di aiutare ad avere un organizzazione snella e semplice le persone annegano tra processi e non hanno la possibilità di 3 portare novità in azienda

4 Le affermazioni degli AD: per allineare linea e hr bisogna dare responsabilità dirette all HR manager in modo che non sia come un consulente esterno, che esprime delle opinioni e che la linea non accetterebbe l HR manager per me è come il Grillo Parlante di Pinocchio perché è il suo alter ego emozionale, cioè quella parte di Pinocchio che gli permette di andare nella direzione giusta e di non lasciarsi prendere dall impeto inoltre è un personaggio tenace, che raggiunge il suo fine nonostante le difficoltà 4

5 Le affermazioni degli HR: dagli AD mi aspetto che capiscano quanto valore abbia una buona gestione delle persone nel rendere l azienda competitiva. Perché se lo capiscono tutti e poi tutti agiscono di conseguenza (due cose diverse) si riesce a valorizzare il capitale umano dal mio AD mi aspetto l approccio di lungo periodo. La durata media in ruolo degli AD si è dimezzata da 10 a 5 anni e per far crescere i frutti di un lavoro ci vogliono ben più di cinque anni. Quindi un AD deve scommettere su qualcosa di cui probabilmente non vedrà i risultati 5

6 Le affermazioni degli HR: la prima priorità di un HR è lavorare sull engagement delle persone: lavorare sulle loro ansie, sulle loro insicurezze, sui loro bisogni, per avere tutti coinvolti nel progetto aziendale il ruolo dell HR business partner è quello di capire, avvicinandosi al business, come dare valore aggiunto attraverso la conoscenza delle strategie, delle persone, del management e degli strumenti propri dell HR non è giusto l HR troppo dentro il business, ma nemmeno l HR che non conosce il business 6

7 Le affermazioni degli HR: l HR deve mostrare un po di orgoglio di appartenenza perchè si tratta di una professione che include tante professioni il coach, il politico, il diplomatico, il gestore, il tecnico e questo è il vero fascino di questo mestiere l HR non deve mai dimenticarsi quando prende delle decisioni che l impatto di queste decisioni si riversa sempre sulle persone e non soltanto sulla fortuna delle aziende. Non è facile mantenere coscienza, responsabilità e coerenza etica l HR è condannato a vivere il paradosso di parlare con tutti, ma di rimanere in fondo una persona terribilmente sola con se stessa 7

8 Alcune considerazioni finali: non si diventa strategici perché si siede a un tavolo decisionale, si gestisce potere o si implementano processi operativi si diventa (più) strategici se il dialogo tra HR e Linea è continuo, costruttivo e convergente verso la costruzione di un valore comune: il valore d impresa all HR il compito di essere allenatore e giocatore nella gestione delle persone, con la gratificante responsabilità di essere il principale artefice nella definizione del modello culturale organizzativo, unica vera e inimitabile risorsa strategica di valore delle imprese, oggi più che mai 8

9 Grazie! Andrea Orlandini 9