LA GESTIONE DELLA CATENA DI FORNITURA DI UN SITO PRODUTTIVO: IL CASO BRISTOL MAYER SQUIBB
|
|
- Maria Fabiola Alessi
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 LA GESTIONE DELLA CATENA DI FORNITURA DI UN SITO PRODUTTIVO: IL CASO BRISTOL MAYER SQUIBB Prof. 1Corso: Supply chain management Docente: 1
2 L organizzazione della logistica B.M.S.: Il sito produttivo può intervenire nella gestione della supply chain globale della corporate, migliorandola sensibilmente ed allo stesso tempo implementare le proprie probabilità di sopravvivenza nell ambito della complessa struttura produttiva; Esempi di azione: riduzione del time to order e del time to market (tempi di evasione degli ordini e di risposta al mercato).
3 Il caso B.M.S.: L odierno assetto strategico di B.M.S. deriva dalla fusione nel 1989 tra la Bristol&Myers e la Squibb, che ha precorso, in un certo senso, le dinamiche aggregative che interessano attualmente il settore farmaceutico.
4 Le principali farmaceutiche
5 Le principali fusioni
6 Considerazioni preliminari B.M.S. è attualmente impegnata in tre aree d affari: prodotti farmaceutici; prodotti nutrizionali; presidi medici chirurgici. Negli ultimi anni, all interno dell impresa si è dato corso ad un processo di riorganizzazione, per certi versi fisiologico e coerente con l evoluzione del settore ormai maturo. Il nuovo assetto investe, in primo luogo, la focalizzazione del portafoglio farmacologico e conseguentemente il ripensamento di tutta la struttura produttiva globale, ivi compreso, naturalmente, il disegno logistico d insieme, sia nella sua articolazione globale che locale.
7 Le vendite in B.M.S.:
8 Il disegno strategico di B.M.S. Un continum di quattro fasi principali: all individuazione delle aree geografiche da servire; alla determinazione dell attuale utilizzo della capacità produttiva e, soprattutto, al futuro fabbisogno di capacità, in modo tale da selezionare i siti produttivi da potenziare, ridimensionare, dismettere o costruire ex novo; all allocazione della produzione tra i vari siti ed alla determinazione dei mercati che essi dovranno servire; alla definizione del sistema logistico globale, che comprende sia la produzione che la distribuzione dei farmaci.
9 Alcune recenti evoluzioni nella definizione dei sistemi logistici: Il supply chain operation reference model (S.C.O.R.) può essere definito come uno schema logico per la valutazione della compatibilità logistica-produttiva tra due o più imprese. Il modello riprende ed integra, in un unico schema logico, tre diverse tecniche: a) il business process re-engineering, b) il benchmarking, c) la best practice analisys.
10 Operativamnte: Con specifico riferimento ai processi di business process reengineering il modello S.C.O.R. recupera la mappatura della situazione esistente (as-is) e trae spunti per la riconfigurazione dei processi a regime desiderati (to-be). Il modello S.C.O.R. dall attività di benchmarking delle imprese cosiddette best-in-class, individua le performance migliori del settore, da utilizzare come parametri guida nella fase di implementazione. Infine, mediante l analisi delle best practice, il modello introduce una serie di riferimenti operativi il più possibile dettagliati, così da specificare i diversi compiti attribuiti alle imprese partecipanti al progetto nel suo complesso.
11 continua Il modello prende in esame tutte le interazioni che una qualsiasi impresa intrattiene con i propri clienti (dall immissione degli ordini alla registrazione e pagamento della fattura), tutte le transazioni fisiche dei materiali (a partire dai fornitori dei fornitori sino ai clienti dei clienti, inclusi macchinari, componenti, materie prime, semilavorati, prodotti finiti, pezzi di ricambio, resi, ecc.), nonché tutte le possibili reciprocità che la supply chain ha con il mercato (dalle stime della domanda complessiva ai piani di consegna di ogni singolo ordine).
12 Il modello: Il modello, si articola in cinque macroprocessi manageriali: 1) la pianificazione (plan), 2) l approvvigionamento (source), 3) la produzione (make), 4) la consegna (deliver), 5) i resi (return).
13 Graficamente:
14 Il modello S.C.O.R. si articola, secondo una modalità gerarchica, in tre progressivi livelli: livello 1: tipologie di processi (process types); livello 2: categorie di processi (process categories); livello 3: elementi costitutivi dei diversi processi (decompose processes); livello 4: scelta del software che permette la configurazione e l integrazione del modello S.C.O.R.
15 Graficamente:
16 Descrizione dei livelli: Il primo livello, relativo alla definizione delle tipologie di processi (process types), focalizza l attenzione sulle macroscelte che l organo di governo è chiamato a compiere in sede di definizione dell ampiezza e dei contenuti da attribuire alla catena di fornitura. Possono emergere, a questo proposito, impostazioni che mirano unicamente all integrazione delle attività relative ai processi interni all impresa o, all estremo opposto, impostazioni che mirano ad un integrazione completa dai fornitori di materie prime sino al cliente finale. Nel secondo livello (process type), il modello S.C.O.R. individua tre aree critiche: a) la pianificazione (planning); b) l esecuzione (execution); c) il controllo ed il supporto alle relazioni (enable). A questo livello viene, inoltre, specificata l ampiezza della supply chain e le configurazioni degli specifici processi da considerare come prioritari rispetto alle scelte di integrazione tra le imprese partecipanti al progetto.
17 Graficamente:
18 Continua: Infine, il terzo livello è relativo alla scomposizione degli elementi costituenti i diversi processi (decomposing processes), con l obiettivo di identificare specifici parametri per la valutazione dei diversi processi, nonché di definire i livelli target di performance, anche in relazione a procedure e prestazioni considerate best practice di settore. L esame dettagliato dei diversi processi, in termini di input, processing e output, permette alle imprese di identificare e di perseguire specifiche opportunità di miglioramento.
19 Esempio: Ad esempio, se l impresa decidesse di condividere nella supply chain integrata l attività di approvvigionamento (S1 source) dovrebbe prima identificare quale delle diverse tipologie, appositamente descritte nel modello, si avvicinano alla sua situazione operativa. Il terzo livello dello S.C.O.R., relativo alle attività di approvvigionamento, si struttura infatti su tre possibili combinazioni di processo, quali: approvvigionamento per prodotti a stock (S1 Source Stocked Product); approvvigionamento per prodotti fabbricati su richiesta (S2 Source Make To Stock Product); approvvigionamento per prodotti progettati su richiesta (S3 Source EngineeringTo Stock Product).
20 La complessità del sistema produttivo di B.M.S.:
21 La situazione italiana: La produzione di B.M.S. si concentra negli impianti di Anagni (FR) e Sermoneta (LT), che rappresentano un sito produttivo unitario, come emerge anche dalla stessa configurazione dell organo di governo, unico per entrambi gli impianti. Il sito nel suo complesso è accreditato come uno tra i più importanti insediamenti farmaceutici esistenti al mondo, con un volume di 130 milioni di confezioni prodotte all anno, con oltre tonnellate di bulk, di penicillina e cefalosporina semi-sintetica, che portano l azienda a soddisfare il 20% del fabbisogno mondiale di antibiotici ed a rifornire ben 85 Paesi nel mondo, compresi gli Stati Uniti.
22 La supply chain in B.M.S: è organizzata in modo da avere alle proprie dipendenze le funzioni di: planning&customer service; acquisto; magazzinaggio; import/export.
23 Graficamente:
24 L evasione di un ordine: Prima di esporre, più dettagliatamente, le singole funzioni che operano sotto la direzione logistica, appare il caso di osservare come si articola il percorso di un ordine o di un forecast in B.M.S., dal momento in cui viene generato al momento in cui viene evaso e, soprattutto, come le funzioni di cui sopra interagiscano per completare tale operazione (cfr. figura nr. 6.8). Il cliente invia al customer service un forecast, in previsione di un acquisto futuro o di un ordine definitivo. Il servizio assistenza clienti (customer service), dopo aver effettuato dei controlli, invia l ordine al planning. Quest ultimo inserisce l ordine nel sistema S.A.P. e inizia ad operare in due sensi:
25 continua il primo prevede la creazione di un M.R.P. (material requirement planning), in cui viene pianificata la consistenza dei fabbisogni e comunicata, emettendo un ordine all ufficio acquisti, la necessità eventuale di approvvigionamento; inoltre, nel momento in cui la merce arriva nello stabilimento, l ufficio import controlla la regolarità dei documenti ed effettua l entrata merci, indirizzando le stesse al magazzino di ricevimento; il secondo prevede che il planning effettui un analisi delle capacità per la realizzazione del piano generale di produzione del sito produttivo.
26 Graficamente:
LA GESTIONE DELLA CATENA DI FORNITURA DI UN SITO PRODUTTIVO: IL CASO BRISTOL MAYER SQUIBB
LA GESTIONE DELLA CATENA DI FORNITURA DI UN SITO PRODUTTIVO: IL CASO BRISTOL MAYER SQUIBB Prof. 1Corso: Supply chain management Docente: 1 L organizzazione della logistica B.M.S.: Nel caso di specie si
DettagliL assessment della Supply-Chain Con la metodologia SCOR
L assessment della Supply-Chain Con la metodologia SCOR Cos è SCOR SCOR ovvero Supply Chain Operation Reference Model È una metodologia sviluppata dal Supply-Chain Council (SCC www.supplychain.org) organizzazione
DettagliConsulenza e Formazione. Metodologie per l assessment ed il miglioramento della Supply Chain
Metodologie per l assessment ed il miglioramento della Supply Chain IL PROBLEMA DELLA SUPPLY-CHAIN DEVERTICALIZZAZIONE CONCENTRAZIONI GLOBALIZZAZIONE NUOVE TECNOLOGIE IT IL PROBLEMA DELLA SUPPLY-CHAIN
DettagliERP. Logistica. Produzione. Acquisti. Vendite. Amministrazione. Archivio 2
Filippo Geraci 1 ERP Logistica Produzione Vendite Acquisti Amministrazione Archivio 2 Trattamento dei processi di definizione del prodotto Pianificazione della produzione, sia da un punto vista strategico
DettagliCorso di Modelli e Algoritmi della Logistica
Corso di Modelli e Algoritmi della Logistica Modelli e Algoritmi della Logistica Prof. Antonio Sassano Dipartimento di Informatica e Sistemistica Universita di Roma La Sapienza Roma 1 - Ottobre - 2003
DettagliCapitolo 3. Analisi e diagnosi dei processi
Capitolo 3 Analisi e diagnosi dei processi Misure di prestazione delle operation Utili per monitorare il «livello di salute» delle prestazioni Esterne Interne 1 Le misure di prestazione delle operations
DettagliLa logistica aziendale. Prof.ssa Paola Scorrano Facoltà di Economia Università del Salento
La logistica aziendale Prof.ssa Paola Scorrano Facoltà di Economia Università del Salento La logistica: definizione E la funzione aziendale che si occupa di programmare, organizzare e controllare tutte
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO. Facoltà di Ingegneria. Corso di Gestione dell Informazione Aziendale. Casi Aziendali GIA-E01
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Corso di Gestione dell Informazione Aziendale prof. Paolo Aymon Casi Aziendali (esercitazione n. 1 sistema di controllo manageriale - struttura funzionale e indicatori)
DettagliProduzione e sistemi Logistici
Produzione e sistemi Logistici Dipartimento di Management Università Sapienza Prof. Bernardino Quattrociocchi I 2 I 3 https://youtu.be/qvqwnud6wl8 https://www.youtube.com/watch?v=qvqwnud6 WL8 I 4 Capitolo
DettagliINTRODUZIONE AI SISTEMI ERP E GESTIONE DI UN PROGETTO DI IMPLEMENTAZIONE
INTRODUZIONE AI SISTEMI ERP E GESTIONE DI UN PROGETTO DI IMPLEMENTAZIONE N.B. Il corso presenta nella sua totalità il corso APICS Introduction to ERP integrandolo con contenuti aggiuntivi elaborati da
DettagliIl sistema di Planning & Control
Il sistema di Planning & Control parte del più ampio Sistema di Direzione (Management System) Lucidi di Alberto Bubbio Il Sistema di Planning & Control deve stimolare a formulare una strategia aziendale
DettagliIL MODELLO SCOR. Agenda. La Supply Chain Il Modello SCOR SCOR project roadmap. Prof. Giovanni Perrone Ing. Lorena Scarpulla. Engineering.
Production Engineering Research WorkGROUP IL MODELLO SCOR Prof. Giovanni Perrone Ing. Lorena Scarpulla Dipartimento di Tecnologia Meccanica, Produzione e Ingegneria Gestionale Università di Palermo Agenda
DettagliGeneralità dei Sistemi Logistici - contenuti di base -
dei Sistemi Logistici - contenuti di base - Prof. Riccardo Melloni riccardo.melloni@unimore.it Università di Modena and Reggio Emilia Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari via Vignolese 905, 41100, Modena
DettagliOrganizzazione aziendale Lezione 9 L organizzazione dell impresa Cap. 6. Ing. Marco Greco Tel
Organizzazione aziendale Lezione 9 L organizzazione dell impresa Cap. 6 Ing. m.greco@unicas.it Tel.0776.299.3641 Stanza 1S-28 La produzione La produzione è la fase dove, dato un input I, una funzione di
DettagliAmbito trasformazionale
Ambito trasformazionale Dalla logistica integrata al supply chain management Proff. Sergio Barile e Giuseppe Sancetta Introduzione alla logistica Pagina 2 Introduzione alla logistica Logistica Logisticon
DettagliIMPRESA 4.0 Supply Chain: innovare attraverso la catena di fornitura.
INCONTRI FORMATIVI 2018 17 ottobre 2018 IMPRESA 4.0 Supply Chain: innovare attraverso la catena di fornitura. Fulvia BERGAMASCHI Federmanager Minerva Alessandria Supply chain E la corretta gestione dei
DettagliPREFAZIONE INTRODUZIONE PARTE I - STRATEGIE DI SUPPLY CHAIN MANAGEMENT, PROCESSI E PRESTAZIONI 1
Indice PREFAZIONE PREMESSA INTRODUZIONE XI XIII XV PARTE I - STRATEGIE DI SUPPLY CHAIN MANAGEMENT, PROCESSI E PRESTAZIONI 1 CAPITOLO 1 - SUPPLY CHAIN MANAGEMENT: DEFINIZIONI E CONCETTI INTRODUTTIVI 3 1.1
DettagliIL PROCESSO DI VALUTAZIONE DI UN SITO PRODUTTIVO: IL CASO ABBOTT DOPO L ACQUISIZIONE DI KNOLL
IL PROCESSO DI VALUTAZIONE DI UN SITO PRODUTTIVO: IL CASO ABBOTT DOPO L ACQUISIZIONE DI KNOLL Prof. 1Corso: Supply chain management Docente: 1 Considerazioni di sintesi L azienda si posiziona tra le prime
DettagliL informazione in azienda Problema o fattore di successo?
L informazione in azienda Problema o fattore di successo? Giorgio Merli Management Consulting Leader IBM Italia Il contesto di riferimento le aziende/organizzazioni devono far fronte ad un forte aumento
DettagliLogistic manager in ambito portuale
identificativo scheda: 30-003 stato scheda: Validata Descrizione sintetica Figura manageriale dotata di ampie competenze in logistica e gestione d impresa, ottimizza l operatività del Terminal attraverso
DettagliOrganizzazione aziendale Lezione 21 Ingegneria dei processi. Ing. Marco Greco Tel Stanza 1S-28
Organizzazione aziendale Lezione 21 Ingegneria dei processi Ing. Marco Greco m.greco@unicas.it Tel.0776.299.3641 Stanza 1S-28 Orientamento ai processi e ai gruppi Orientamento al prodotto ed alle funzioni
DettagliOperation & SC Management
Operation & SC Management Operations and supply management (OSM gestione delle operations e della supply chain): progettazione, funzionamento e miglioramento evolutivo dei sistemi che realizzano/erogano
DettagliREPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA
REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 Area Comune Processo Gestione del processo produttivo, qualità, funzioni tecniche e logistica interna
DettagliPOR CALABRIA FESR-FSE
POR CALABRIA FESR-FSE 2014-2020 ASSE I PROMOZIONE DELLA RICERCA E DELL INNOVAZIONE Obiettivo specifico 1.4 Aumento dell incidenza di specializzazioni innovative in perimetri applicativi ad alta intensità
DettagliDal controllo delle scorte alla gestione dei materiali. Capitolo 4
Dal controllo delle scorte alla gestione dei materiali Capitolo 4 Il sistema logistico Aspetti introduttivi _ 1 Definizione di supply chain managment e differenze con la logistica (:flusso dei materiali).
DettagliAlessandra Peverini Milano 19 ottobre 2015 LA NUOVA NORMA ISO 9001:2015 E I RISCHI GESTIONALI
Alessandra Peverini Milano 19 ottobre 2015 LA NUOVA NORMA ISO 9001:2015 E I RISCHI GESTIONALI Le principali novità 1. Le relazioni fra l Organizzazione ed il contesto interno ed esterno 2. Le aspettative
DettagliTECNICHE DI PRODUZIONE
TECNICHE DI PRODUZIONE Confindustria Servizi Srl Ente di formazione accreditato dalla Regione Marche legale: Corso Mazzini 151, Ascoli Piceno operativa: C.da S. Giovanni Scafa, San Benedetto del Tronto
DettagliREPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA
REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE Denominazione qualificazione Tecnico della logistica industriale 4 Settore Economico Professionale Area
DettagliAREE FUNZIONALI PIANIFICAZIONE MARKETING PRODUZIONE E LOGISTICA RICERCA E SVILUPPO FINANZA ORGANIZZAZIONE E PERSONALE AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO
AREE FUNZIONALI PIANIFICAZIONE MARKETING PRODUZIONE E LOGISTICA RICERCA E SVILUPPO FINANZA ORGANIZZAZIONE E PERSONALE AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO AREE FUNZIONALI AREE CARATTERISTICHE (AREE DI ATTIVITA'
DettagliCorso di Analisi Strategiche Analisi dell integrazione verticale. Prof. Vincenzo Maggioni
Corso di Analisi Strategiche Analisi dell integrazione verticale Prof. Vincenzo Maggioni Strategia di Gruppo e Strategia di Business La strategia di gruppo riguarda le decisioni relative alla diversificazione
DettagliVerso l industria 4.0: il sistema avanzato di Planning &
Verso l industria 4.0: il sistema avanzato di Planning & Scheduling a capacità finita di FLORIM CERAMICHE S.p.a. Case history relativa all implementazione in FLORIM del sistema avanzato COMPASS 10 di PLANNET
DettagliSISTEMI DI REFERENZIAZIONE. [ ] Responsabili di magazzino e della distribuzione interna
[M1.2] TECNICO DELLA LOGISTICA INDUSTRIALE Settore economico professionale: Area comune Descrizione sintetica: Il Tecnico della logistica industriale è in grado di formulare il budget previsionale della
DettagliOperations Management Team
Operations Management Team www.omteam.it OPERATIONS MANAGEMENT TEAM: un approccio scientifico per soluzioni pratiche Operational Excellence www.omteam.it 2 L Operations Management Team Nasce nel 2010 come
DettagliRiprogettazione del processo di pianificazione della produzione per Yves Saint Laurent Pelletteria
Riprogettazione del processo di pianificazione della produzione per Yves Saint Laurent Pelletteria Questa tesi nasce all interno dello stage presso l azienda Gucci Logistica SPA, dove è stato conseguito
DettagliOrganizzazione aziendale Lezione 18 Ingegneria dei processi. Ing. Marco Greco Tel
Organizzazione aziendale Lezione 18 Ingegneria dei processi Ing. Marco Greco m.greco@unicas.it Tel.0776.299.3641 UMC Congratulazioni ad Andrea Amicizia, Gianmarco Pantano e Simone Corsi (SAG) per la vittoria
DettagliFondamenti di Impianti e Logistica: Generalità
Fondamenti di Impianti e Logistica: Generalità Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Generalità di fondamenti di impianti e logistica 1 IL CONTESTO PRODUTTIVO IL PRODOTTO Standardizzazione dei
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PISA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PISA FACOLTÀ DI ECONOMIA Corso di Laurea Specialistica in Management & Controllo Dipartimento di Economia Aziendale «E. Giannessi» Tesi di Laurea Specialistica: UN APPROCCIO GESTIONALE
DettagliIL SISTEMA LOGISTICO INTEGRATO
IL SISTEMA LOGISTICO INTEGRATO Che cos è la logistica? Il concetto di logistica è spesso poco chiaro Per logistica, spesso, s intendono soltanto le attività di distribuzione fisica dei prodotti (trasporto
DettagliVediamo di seguito brevemente l approccio utilizzato dalla Nuove Idee S.p.A. per l impostazione del progetto di Ridisegno della Supply Chain in La
! Vediamo di seguito brevemente l approccio utilizzato dalla Nuove Idee S.p.A. per l impostazione del progetto di Ridisegno della Supply Chain in La Buoni Salumi S.p.A.. 2 ! L approccio al Disegno della
DettagliSYLLABUS MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO LIVELLO IN FOOD MANAGEMENT - MAFOOD ANNO ACCADEMICO 2017/2018
SYLLABUS MASTER UNIVERSITARIO DI PRIMO LIVELLO IN FOOD MANAGEMENT - MAFOOD ANNO ACCADEMICO 2017/2018 MODULO ECONOMIA E MANAGEMENT Corso di Fondamenti di economia aziendale L azienda, le sue finalità e
Dettagli2. Come nasce il bisogno di un sistema informativo integrato
SOMMARIO 1. Cenni sull'architettura dei sistemi gestionali aziendali 1.1. Evoluzione dei sistemi informativi aziendali: dal 1960 ai giorni nostri... 3 1.2. Bilanciamento produttivo: il capacity requirement
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO. Facoltà di Ingegneria. Corso di Gestione dell Informazione Aziendale. Casi Aziendali GIA-E01
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Corso di Gestione dell Informazione Aziendale prof. Paolo Aymon Casi Aziendali (esercitazione n. 1 sistema di controllo manageriale - struttura funzionale e indicatori)
DettagliDalla catena alle reti del valore
Dalla catena alle reti del valore Strategia e valore Lo studio delle strategie d impresa consente di individuare i fattori alla base dei differenziali di performance delle imprese L analisi dei diversi
DettagliOperations Management Team
Operations Management Team www.omteam.it 1 OPERATIONS MANAGEMENT TEAM: un approccio scientifico per soluzioni pratiche Process Analysis & Improvement www.omteam.it 2 L Operations Management Team Nasce
DettagliOperations Management Team
Operations Management Team www.omteam.it 1 OPERATIONS MANAGEMENT TEAM: un approccio scientifico per soluzioni pratiche Process Analysis & Improvement www.omteam.it 2 L Operations Management Team Nasce
DettagliOttimizzare la Supply Chain
Pag. 1 di 5 20 Settembre 2017 n. 29 Ottimizzare la Supply Chain La logistica è un attività spesso sottovalutata dalle aziende italiane, ma questa, se ben gestita, può portare eccellenti risultati al proprio
DettagliLA VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI LOGISTICHE DI UN SITO PRODUTTIVO: IL CASO DEL SITO GLAXO SMITH KLINE DI VERONA
LA VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI LOGISTICHE DI UN SITO PRODUTTIVO: IL CASO DEL SITO GLAXO SMITH KLINE DI VERONA Prof. 1Corso: Supply chain management Docente: 1 Considerazioni introduttive Nel merito di
DettagliFacoltà di Ingegneria. prof. Sergio Mascheretti
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Sistemi i di controllo di gestione prof. Sergio Mascheretti ACTIVITY BASED COSTING ACTIVITY BASED MANAGEMENT SCG-L08 Pagina 0 di 22 A) OBIETTIVO DELLA LEZIONE B) BIBLIOGRAFIA
DettagliOperations Management Team
Operations Management Team www.omteam.it OPERATIONS MANAGEMENT TEAM: un approccio scientifico per soluzioni pratiche OpEx in Pharma www.omteam.it 2 Le Nuove Sfide del Settore Farmaceutico L'industria farmaceutica
DettagliL Azienda e il Sistema Informativo
L Azienda e il Sistema Informativo Omogeneità Univocità Integrazione Sistemi Informativi Integrati e Processi Aziendali L Azienda come Sistema Ambiente esterno Azienda Acquisti Produzione Magazzino Vendite
DettagliWEGE LA RISPOSTA EVOLUTA DELLA CONSULENZA ALLA DINAMICITÀ DEL MERCATO.
Fabbrica Futuro Idee e strumenti per l impresa manifatturiera del domani WEGE LA RISPOSTA EVOLUTA DELLA CONSULENZA ALLA DINAMICITÀ DEL MERCATO. 27 giugno 2013 MCS, Q&O e PTM tre società di consulenza che,
DettagliEconomia e Gestione delle Imprese Parte IV Il processo logistico
Economia e Gestione delle Imprese Parte IV Il processo logistico A.A. 2015-2016 Prof.ssa Laura Michelini Laurea Triennale in Economia aziendale e bancaria Una definizione La logistica è il sistema di connessione
DettagliCEFLA Amministrazione. L Azienda Il progetto
CEFLA Amministrazione L Azienda Il progetto 1 L Azienda 1932 Cefla nasce ad Imola come Società Cooperativa, specializzata in impianti elettrici e termoidraulici. 1950-70 Viene intrapreso un processo di
DettagliDELLA FUNZIONE AZIENDALE
CLASSIFICAZIONE SULLA BASE DELLA FUNZIONE AZIENDALE Direttore generale Direttore Produzione Direttore Vendite Direttore Amministrazione...... Responsabile Acquisti Responsabile Stabilimento Linea A Linea
DettagliLab. di sistemi informatici integrati - Lab. di sistemi informatici integrati L ENTERPRISE RESOURCE PLANNING PER LA GESTIONE INFORMATIVA INTEGRATA.
Lab. di sistemi informatici integrati - Lab. di sistemi informatici integrati UNIVERSITÀ DI MACERATA L ENTERPRISE RESOURCE PLANNING PER LA GESTIONE INFORMATIVA INTEGRATA. LE SOLUZIONI OPEN. Prof. CLAUDIO
DettagliSistemi informativi secondo prospettive combinate
Sistemi informativi secondo prospettive combinate direz acquisti direz produz. direz vendite processo acquisti produzione vendite INTEGRAZIONE TRA PROSPETTIVE Informazioni e attività sono condivise da
DettagliUNIVERSITA CARLO CATTANEO
a.a. 2007/2008 3 Capitolo SVILUPPO DEL PRODOTTO PANIFICAZIONE DEI PRODOTTI Docente A.Federico Giua QUALI SONO LE PRINCIPALI FUNZIONI AZIENDALI COINVOLTE NELLO SVILUPPO PRODOTTI? LE PRINCIPALI FUNZIONI
DettagliBI & CPM SOLUTION CASE STUDY
Gruppo STULZ BI & CPM SOLUTION CASE STUDY Servizi a supporto della governance aziendale GRUPPO STULZ Il Gruppo STULZ STULZ è leader mondiale nella fornitura di soluzioni ad alta efficienza energetica e
DettagliLa programmazione della produzione
Corso di (modulo B) Lezione 6 La programmazione della produzione I piani della programmazione della produzione 2 La programmazione della produzione Consta di tre momenti fondamentali: elaborazione del
DettagliCustomer Success Story Manufacturing OLI Spa. OLI insieme a Derga e SAP: where you need, when you need
OLI insieme a Derga e SAP: where you need, when you need Nome dell azienda Oli Spa Settore Manufacturing Servizi e/o prodotti forniti Sistemi di vibrazione industriale Fatturato > 15 Milioni di Sito web
DettagliCAP.8. Processi Strategici e le strategie corporate
CAP.8 Processi Strategici e le strategie corporate Il modello concettuale C-P-C PROCESSI CAPACITA COMPETITIVITA Capacità imprenditoriali e capacità manageriali Capacità interpretative del contesto Processi
DettagliSintesi introduttiva. Sintesi introduttiva PRESENTAZIONE DEL PROGETTO
Sintesi introduttiva Sintesi introduttiva PRESENTAZIONE DEL PROGETTO Il presente lavoro di tesi è il risultato di un esperienza durata otto mesi in Brembo S.p.A. (sede centrale Curno, BG), nota azienda
DettagliCapitolo 6. Supply chain e gestione delle scorte
Capitolo 6 Supply chain e gestione delle scorte Che cosa è l inventory management? Inventory management La pianificazione è il controllo delle scorte per soddisfare le priorità competitive dell organizzazione.
Dettagli1) Pianificazione di breve termine (budget e scostamenti)
L evoluzione della pianificazione d impresa 1) Pianificazione di breve termine (budget e scostamenti) 2) Pianificazione di lungo termine (anni 50, proiezioni di lungo periodo relative a capacità produttiva,
DettagliCapitolo 10 & 11 (par. 11.3) La pianificazione strategica e il budget: aspetti metodologici e organizzativi
Capitolo 10 & 11 (par. 11.3) La pianificazione strategica e il budget: aspetti metodologici e organizzativi La pianificazione strategica e il budget: aspetti metodologici OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Comprendere
Dettagli"Dell Azienda: aspetti organizzativi, gestionali e tecniche di gestione aziendale (Realizzato dall Associazione Ex Alunni del Righi) Immagine del l
"Dell Azienda: aspetti organizzativi, gestionali e tecniche di gestione aziendale (Realizzato dall Associazione Ex Alunni del Righi) Immagine del l Relatori: Dr. Domenico Mele- Commercialista e consulente
DettagliCondividere e Competere: LE RETI D IMPRESA
Condividere e Competere: LE RETI D IMPRESA È NATO IL CAPITALISMO GLOBALE DELLA CONOSCENZA? Si devono affrontare: 1. La globalizzazione dei mercati 2. La smaterializzazione del valore 3. Processi diffusi
DettagliCondividere e Competere: LE RETI D IMPRESA
Condividere e Competere: LE RETI D IMPRESA È NATO IL CAPITALISMO GLOBALE DELLA CONOSCENZA? Si devono affrontare: 1. La globalizzazione dei mercati 2. La smaterializzazione del valore 3. Processi diffusi
DettagliREGI L A B O R A T O R I E S. Speaker: Cristiano Costa Innovation Manager
REGI L A B O R A T O R I E S Speaker: Cristiano Costa Innovation Manager PENSARE GLOBALE HQ in Italy HQ in USA HQ in India AGIRE LOCALE I NOSTRI PROGETTI IN CHIAVE 4.0 APS Advanced Planning &Scheduling
DettagliI motori e gli ostacoli per la Supply Chain. I fattori di sviluppo della supply chain 1
I motori e gli ostacoli per la Supply Chain I fattori di sviluppo della supply chain 1 Linea guida I motori delle prestazioni della supply chain Un quadro di riferimento per lo sviluppo dei fattori di
DettagliSEDISP A TRANSPOLOGISTICA
SEDISP A TRANSPOLOGISTICA CHI E SEDISP Nata nel 2003, Sedisp è una no asset company che del servizio su misura ha fatto una caratteristica distintiva. Abbigliamento Wine Food & Beverage Fatturato 2017:
DettagliPIANIFICAZIONE E BUDGET
PIANIFICAZIONE E BUDGET Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale Economia aziendale, bilancio, business plan Anno accademico 2016/2017 Prof. Antonio Staffa Prof. Mario Venezia Analisi della Gestione
DettagliAgenzia Regionale Socio Sanitaria del Veneto LA RIORGANIZZAZIONE SOVRA AZIENDALE DELLE ATTIVITA DI ACQUISTO E LOGISTICA NEL SERVIZIO SANITARIO VENETO
Agenzia Regionale Socio Sanitaria del Veneto LA RIORGANIZZAZIONE SOVRA AZIENDALE DELLE ATTIVITA DI ACQUISTO E LOGISTICA NEL SERVIZIO SANITARIO VENETO GLI SVILUPPI DEL SSSR VENETO Anche nella Sanità Veneta,
DettagliGestione della produzione I
Gestione della produzione I Vladi Finotto A.A. 2008/2009 Il programma del corso Operations e processi: definizioni e concetti chiave Progettazione dei processi: progettazione e analisi Progettazione di
DettagliMaterie prime per ceramica. Dalla logistica alla gestione collaborativa della Supply Chain: Minb4B
Materie prime per ceramica Dalla logistica alla gestione collaborativa della Supply Chain: Minb4B 1 Volumi mensili import materie prime 2008/2010 Quattro ceramiche a confronto 2 Caratteristiche approvvigionamento
DettagliI sistemi informativi integrati per il controllo
SISTEMI DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO I sistemi informativi integrati per il controllo Prof.ssa Monia Castellini Copyright Sistemi di programmazione e controllo 1 Sistema informativo (SI) I sistemi informatavi
DettagliRelazione finale Indagine sulla Logistica delle Industrie Novaresi
Relazione finale Indagine sulla Logistica delle Industrie Novaresi 1 / 7 Sommario 1. Premessa.. pag. 3 2. Area d indagine e metodologia.. pag. 4 3. Risultanze.. pag. 5 o Modello Organizzativo. pag. 5 o
Dettagli1. I CANALI DI VENDITA: CARATTERISTICHE 2. I PRINCIPALI MODELLI LOGICI SU CUI SI BASANO LE STRUTTURE ORGANIZZATIVE
1. I CANALI DI VENDITA: CARATTERISTICHE 1.1 I canali distributivi e le centrali di acquisto... 13 1.2 La grande distribuzione organizzata (GDO)... 14 1.3 Concentrazione delle vendite I principali soggetti
DettagliIntroduzione al corso
Corso di LOGISTICA TERRITORIALE www.uniroma2.it/didattica/lt DOCENTE prof. ing. Agostino Nuzzolo (nuzzolo@ing.uniroma2.it) COLLABORATORI prof. ing. Umberto Crisalli (crisalli@ing.uniroma2.it) ing. Pierluigi
DettagliJMAC Europe S.p.A. Lo Sviluppo degli Acquisti. Come generare valore attraverso l integrazione della funzione Acquisti nell organizzazione
JMAC Europe S.p.A. Excellence in RD & Engineering, Operations, Sales & Distribution Lo Sviluppo degli Acquisti Come generare valore attraverso l integrazione della funzione Acquisti nell organizzazione
DettagliIBM - IT Service Management 1
IBM - IT Service 1 IBM - IT Service 2 L IT si trasforma e richiede un modello operativo orientato ai Servizi IT Centro di Costo Operations Governance & CRM CRM IT - Azienda Strategy Organization Financial
DettagliLA GESTIONE DELLE SCORTE
LA GESTIONE DELLE SCORTE Modelli di supply chain ed impatti sullo stock management A cura di E. Versace Logikon.it 2 GESTIONE DELLE SCORTE Le scorte sono il polmone tra due generiche attività A e B con
DettagliMarketing avanzato per i beni e i servizi. Prof. Nicola Cobelli
Marketing avanzato per i beni e i servizi Prof. Nicola Cobelli SOSPENSIONE LEZIONE Lezione di venerdì 4 novembre 2011 http://www.theofficialboard.com/orgchart/fiat#131720 Marketing avanzato per i beni
DettagliIl Business plan. Cos è e come si costruisce
Centro di studi aziendali e amministrativi I.T.C. «E. Beltrami» Cremona Il Business plan. Cos è e come si costruisce Cremona, 2 marzo 2018 Prof. Pier Luigi Marchini pierluigi.marchini@unipr.it Sistemi
Dettaglii-fab: l impresa 4.0 prende vita e diventa intelligente e connessa
IN COLLABORAZIONE CON: i-fab: l impresa 4.0 prende vita e diventa intelligente e connessa MOD. A CdO Insubria Education Da sempre la formazione risulta essere un principio cardine su cui fondare la propria
DettagliScheda figura professionale prima release - 15 giugno 2009
Scheda figura professionale prima release - 15 giugno 2009 Denominazione Figura Settore di riferimento logistica e trasporti 154 responsabile delle attività di programmazione, implementazione e monitoraggio
DettagliOgni ERP ha bisogno di un MES. Il caso Bindi.
Ogni ERP ha bisogno di un MES. Il caso Bindi. Storia 1996: Startup 1998: Wonderware partner: una collaborazione di successo 2001: Tre Business Units Manufacturing Execution Systems Industrial Automation
DettagliLe presenti slides integrano il video tutorial disponibile sul web non possono pertanto essere considerate esaustive
Le presenti slides integrano il video tutorial disponibile sul web www.directio.it/businessplan non possono pertanto essere considerate esaustive senza le informazioni ed i commenti che le accompagnano.
DettagliBusiness Plan II. Agenda. Operations. Organizzazione. Elementi di organizzazione. Il piano organizzativo. Caso operativo. Programma di dimensionamento
Business Plan II Operations & People Lezione 06 Prof. Paolo Di Marco Agenda Operations Programma di dimensionamento Ciclo produttivo Dimensionamento Modello della Servuction Organizzazione Elementi di
DettagliACG EXPRESS Area Logistica
ACG EXPRESS Area Logistica I Processi dell Area Operativa Ambiente Ambiente Demand Demand Planning Planning Produzione Produzione Magazzino Magazzino Add-On Previsione della Domanda Marketing di Acquisto
Dettaglila nuova supply chain di benetton
la nuova supply chain di benetton Milano, 11 Novembre 2015 daniele.fregnan@benetton.it Indice 1. Descrizione dell azienda 2. L evoluzione del gruppo Benetton 3. Supply Chain: macro trends interni ed esterni
DettagliEconomia e gestione delle imprese
Prof. Antonio Renzi Economia e gestione delle imprese L impresa sistema vitale 1 Argomenti 1. Definizione di struttura 2. La matrice concettuale - Dall idea imprenditoriale alla struttura specifica 3.
DettagliLaboratorio INDICATORI DI PROCESSO Misurare e confrontarsi per migliorare e competere
Iniziativa della Delegazione di Cittadella in collaborazione con Fòrema e sponsorizzata dall azienda La Meccanica di Reffo. Laboratorio INDICATORI DI PROCESSO Misurare e confrontarsi per migliorare e competere
DettagliIndice. Prefazione di Andrea Dossi. Introduzione
Prefazione di Andrea Dossi Introduzione 1 La rilevanza del controllo di gestione 1.1 La performance d azienda 1.2 La funzione AFC nel nuovo contesto competitivo 1.3 Business partner o service provider?
DettagliLa Logistica Collaborativa di CEVA Logistics La condivisione come leva per innalzare la competitività aziendale
La Logistica Collaborativa di CEVA Logistics La condivisione come leva per innalzare la competitività aziendale Emiliano Taccini, Marketing & Communications Manager, CEVA Logistics Italia Venezia, 8 Ottobre
DettagliWorkshop. PwC. Il catalogo elettronico un opportunità in tempi di crisi per migliorare il margine delle aziende* 10 marzo *connectedthinking
Workshop Il catalogo elettronico un opportunità in tempi di crisi per migliorare il margine delle aziende* 10 marzo 2010 *connectedthinking PwC Contenuti Benefici derivanti dall implementazione e loro
DettagliPOLIBA Ilaria Giannoccaro
POLIBA Ilaria Giannoccaro Logistica di magazzino e Supply Chain Management Prof. Ilaria Giannoccaro Dip. Meccanica, Matematica e Management Politecnico di Bari Confindustria Bari e BAT Bari, 26 gennaio
DettagliIntroduzione al corso
Corso di LOGISTICA TERRITORIALE www.uniroma2.it/didattica/lot_2012 DOCENTE prof. ing. Agostino Nuzzolo (nuzzolo@ing.uniroma2.it) COLLABORATORI prof. ing. Umberto Crisalli (crisalli@ing.uniroma2.it) ing.
DettagliProf. Giuseppe Sancetta. La pianificazione del risanamento
Prof. Giuseppe Sancetta La pianificazione del risanamento Sommario Introduzione Macro fasi progetto di risanamento Stakeholders e crisi Le professionalità coinvolte nella soluzione delle crisi La ristrutturazione
Dettagli