13 MODALITA DI ATTUAZIONE
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- Fausta Maggi
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1 13 MODALITA DI ATTUAZIONE 13-1
2 13.1 Cronologia di attuazione degli interventi Seguendo le indicazioni fornite dalle Linee Guida dell Assessorato regionale, l identificazione delle priorità delle azioni è stata definita sulla base degli elementi emersi dal quadro conoscitivo, dagli obiettivi e dalle strategie identificate, relativamente alla tutela e salvaguardia ambientale ed alla valorizzazione e sviluppo socio-economico. I criteri prescritti per la classificazione della priorità di attuazione degli interventi di gestione sono i seguenti: Priorità ALTA - interventi finalizzati ad eliminare o mitigare fenomeni o processi di degrado e/o disturbo in atto, che vanno ad interferire con gli habitat di interesse prioritario e interventi finalizzati a ridurre il disturbo antropico; Priorità MEDIA - interventi finalizzati ad eliminare o mitigare fenomeni o processi di degrado e/o disturbo in atto, che vanno ad interferire con gli habitat e le specie di interesse comunitario e interventi finalizzati a monitorare lo stato di conservazione del sito; Priorità BASSA - interventi finalizzati a valorizzare le risorse del sito e alla promozione/fruizione del sito. La programmazione delle attività, oltre che della priorità d intervento, deve tenere conto della loro fattibilità a breve, medio e lungo termine definendo: - a breve termine (BT): tutti gli interventi che potranno essere presumibilmente realizzati entro 12 mesi; - a medio termine (MT): tutti gli interventi che potranno essere presumibilmente realizzati entro mesi; - a lungo termine (LT): tutti gli interventi che richiedono un tempo di attuazione compreso tra 36 e 60 mesi ed oltre. In base a quanto detto in precedenza riguardo alla definizione degli interventi (vedi Interventi di gestione) e secondo quanto riportato dalle Linee Guida Regionali, gli interventi sono stati distinti in: - straordinari, ovvero da eseguire una sola volta (azioni di recupero e ripristino); - ordinari, ovvero da ripetersi periodicamente (periodicità intesa come annuale o stagionale), così come in: 13-2
3 - materiali, ovvero consistenti in azioni concrete sul territorio (interventi di ripristino, realizzazione di opere, ecc.) - immateriali, ovvero consistenti in azioni immateriali (ad es. campagne di informazione, accordi, ecc.). Anche se la priorità d attuazione più alta spetta a quegli interventi che favoriscono la conservazione degli habitat e delle specie prioritarie, atti ad eliminare o mitigare fenomeni o processi di degrado e/o disturbo in atto, occorre fare un attenta analisi di tutte le attività previste dal Piano al fine di individuare le azioni e gli interventi che tendono ad attivare meccanismi socio-politico-amministrativi e finanziari in grado di assicurare una gestione attiva del psic/zps, che sia in grado di protrarsi nel tempo anche grazie all'autosostentamento, ovvero alla sostenibilità economico-finanziaria. In altre parole, le azioni previste che in qualche modo sono apportatrici di reddito, sono anche quelle che, a lungo termine, potrebbero assicurare al Soggetto Gestore il finanziamento delle attività di gestione. A tal scopo si è scelto di attivare i suddetti interventi parallelamente a quelli a più alta priorità Organizzazione gestionale e modalità tecnico-amministrative per l attuazione Il SIC dello Stagno di Piscinnì ricade interamente nel territorio dei Comuni di Domus de Maria e Teulada. Si prevede dunque la creazione di una forma associativa tra questi due comuni (consorzio, associazione o altre forme associative), a cui potranno aggiungersi i privati e altri soggetti pubblici che detengono la proprietà di porzioni del territorio edificabile (zone F) del SIC. Tale forma associativa rivestirà il ruolo di Soggetto Gestore del SIC. Tra i compiti istituzionali del Soggetto Gestore rientrano la protezione e la salvaguardia degli ambienti naturali, l organizzazione dell accessibilità e della fruizione, la diffusione della conoscenza della valenza delle risorse ambientali anche ai fini di uno sviluppo socioeconomico dell area, la fruizione sociale anche a fini ricreativi, il coinvolgimento degli operatori locali, l incentivazione di attività economiche compatibili. La struttura di gestione potrà prevedere un Comitato di Gestione con un ruolo politicoamministrativo-direzionale e un Comitato Tecnico Scientifico che avrà invece un ruolo operativo. Inoltre, dovranno essere coinvolti i diversi soggetti pubblici e privati che a vario titolo operano nell area e questo richiede una gestione organica, con una formalizzazione precisa dei ruoli e delle competenze di ciascuno che potrà essere definita attraverso apposite convenzioni, intese o accordi. In tal senso, la struttura dovrà essere funzionale sia alla gestione del piano 13-3
4 vera e propria, che riguarda la messa in opera degli interventi previsti, sia alla gestione strategica delle ricadute future e quindi sarà orientata ad una gestione di medio e lungo periodo che ne garantisce la sostenibilità ambientale e paesaggistica da un lato e quella socio economica dall altro. Questo scenario prevede dunque la condivisione e l assunzione di responsabilità precisa di ciascun soggetto partecipante La struttura organizzativa dell Ente Gestore Il Comitato di Gestione avrà il compito di fornire le direttive programmatiche, da un punto di vista politico amministrativo, per la gestione del Piano, di coordinare da un punto di vista organizzativo la realizzazione degli interventi, garantendone la promozione e l attuazione, e le attività di monitoraggio a seguito della realizzazione degli stessi. Inoltre, sarà promotore e animatore di una costruttiva cooperazione con i soggetti del territorio (pubblici e privati), stipulerà bandi pubblici per lo stanziamento dei fondi di finanziamento necessari per realizzare gli interventi previsti. In termini organizzativi il Comitato di Gestione sarà composto da una struttura politicoamministrativa in cui saranno presenti: il Sindaco del Comune di Domus de Maria il Sindaco del Comune di Teulada il coordinatore del Piano di Gestione (presumibilmente il responsabile dell ufficio tecnico di uno dei due comuni su cui ricade il SIC) Il comitato sarà normato da un opportuno regolamento. Gli strumenti organizzativi -operativi utilizzabili potranno essere la Conferenza dei Servizi o accordi di programma ovvero altre forma di accordo operativo, laddove necessario. Il Comitato di Gestione, al fine di garantire l indirizzo conforme alle linee programmatiche contenute nello schema progettuale del Piano, si potrà avvalere di una struttura tecnico operativa composta da: Direzione amministrativa Direzione tecnica Comitato tecnico scientifico La struttura tecnico operativa opererà anche per coinvolgere i portatori di interesse locale per la realizzazione degli interventi previsti. I singoli interventi proposti potranno essere affidati per l esecuzione, qualora non direttamente realizzati dai partecipanti, a trattativa privata ovvero ad evidenza pubblica in ragione delle vigenti norme. 13-4
5 La Direzione Amministrativa comprende il responsabile del progetto ed il coordinatore amministrativo. La direzione amministrativa si potrà occupare: di supportare da un punto di vista amministrativo e organizzativo la direzione tecnica e il comitato tecnico scientifico di gestire i rapporti con i soggetti esecutori/gestori dei singoli interventi, anche gestendo delle selezioni che prevedono una trattativa privata La Direzione tecnica sarà affidata ad un esperto (tecnico laureato) di provata esperienza, affiancato da un team di esperti che lo supporteranno nelle attività da svolgere. Il direttore e il team a supporto potranno far parte della struttura organizzativa del Comune di Domus de Maria o ricevere un incarico esterno mediante convezione (contratto di collaborazione, consulenza, prestazione professionale, ecc). La direzione tecnica avrà i seguenti compiti: coordinamento con altri soggetti pubblici esterni ai comuni di Domus de Maria e Teulada e i soggetti privati che insistono sul territorio e che sono coinvolti direttamente o indirettamente nella gestione del Piano; predisposizione degli atti di natura tecnica per la regolare attuazione di tutte le fasi operative previste nel Piano; predisposizione delle rendicontazioni tecnico-contabili e le eventuali proposte di variazione; controllo del personale tecnico e degli organismi impegnati e delle ditte commissionarie dei lavori; direzione dei lavori degli interventi programmati; Il team tecnico a supporto della Direzione avrà il compito di: redigere i progetti esecutivi riguardanti le azioni previste dal Piano; eseguire la direzione dei lavori, monitorare gli stati di avanzamento mettendo in evidenza le difficoltà riscontrate oltre che il grado di coinvolgimento e di sensibilizzazione raggiunto della popolazione locale; valutare l incidenza che il Piano ha determinato in termini tecnici ma anche socio economici nell area di interesse del SIC; monitorare i risultati raggiunti; predisporre tutti gli atti necessari all acquisto di materiali, macchinari, ecc, previsti nel Piano o comunque necessari all esecuzione dei singoli interventi; predisposizione degli atti necessari al fine dell espletamento di eventuali gare d appalto. 13-5
6 Potranno far parte dello staff tecnico, e verranno pertanto coordinati dalla Direzione, anche un operatore di segreteria e operai semplici e specializzati. Il Comitato tecnico-scientifico assicura la necessaria continuità di indirizzo tecnico scientifico e può ispezionare, collegialmente o singolarmente, in qualsiasi momento, l'area del SIC e le relative attrezzature, previo accordo con i proprietari se trattasi di fondi privati. I compiti del Comitato tecnico-scientifico potrebbero riguardare: la definizione, d intesa con la Direzione tecnica, di criteri e metodi delle azioni di monitoraggio ambientale e predisposizione di relazioni di sintesi; la predisposizione delle relazioni di accompagnamento sulla esecutività del Piano, in particolare sui risultati tecnici e scientifici di volta in volta ottenuti; la comunicazione di pareri necessari alla redazione di rapporti periodici da comunicare al Comitato di Gestione; la partecipazione attiva all eventuale formazione del personale che si occuperà, anche in parte, della gestione dell area; la predisposizione di iniziative di divulgazione della conoscenza del sito e sugli obiettivi che si propone di ottenere il Piano; la verifica delle finalità istitutive e l'osservanza delle disposizioni di legge e dei rispettivi regolamenti; la promozione e la realizzazione di studi e ricerche. Le professionalità adeguate, che operano all interno del comitato tecnico scientifico, possono essere interne ed esterne al Comune. In quest ultimo caso, si può prevedere una convenzione di medio lungo periodo tra il comune e questi soggetti oppure possono essere soggetti interni alla struttura gestionale dell Ente che concorrono con una quota partecipativa alla struttura organizzativa prescelta. 13-6
7 COMITATO DI GESTIONE Struttura politico - amministrativa Struttura tecnico operativa Sindaco Coordinatore Piano di Direzione Amministrativa Direzione tecnica Comitato tecnico scientifico Gestione Figura 13.1: Schema sintetico-organizzativo del Soggetto Gestore del Piano Lo strumento a supporto del Piano: il Sistema Informativo Territoriale (SIT) Il SIT è uno strumento a supporto delle attività amministrative e tecniche dei componenti del Soggetto Gestore. Il SIT prevede l archiviazione, aggiornamento e gestione delle informazioni specificate nelle Linee Guida per la realizzazione del PdG della RAS (conoscenza di sfondo, valutazione, obiettivi generali e specifici, strategie, interventi e relative attività di monitoraggio) nelle loro componenti spaziale, alfanumerica e temporale, ai fini dell espletamento dei compiti istituzionali del Soggetto Gestore (in particolare della Direzione Amministrativa, della Direzione Tecnica e del Comitato Tecnico- Scientifico). Il SIT è implementato sulla base del paradigma dell'infrastruttura di Dati Territoriali (IDT), cosi come specificato nella Direttiva Europea INSPIRE (INfrastructure for SPatial InfoRmation in Europe - Infrastruttura per l'informazione Territoriale nella Comunità Europea). Una IDT è un insieme di tecnologie, politiche ed accordi istituzionali tese a facilitare la disponibilità e l'accesso a dati geospaziali da parte di pubbliche amministrazioni, cittadini, istituzioni e imprese. 13-7
8 Una IDT gestisce dati e relativi attributi, metadati, strumenti per la scoperta, visualizzazione e valutazione dei dati (cataloghi e webmapping), modalità di accesso ai dati. Una IDT è resa funzionale mediante la presenza di accordi istituzionali per il coordinamento e l amministrazione a livello locale, regionale, nazionale, transnazionale. L architettura del SIT si basa in particolare sulle Linee Guida definite dal progetto europeo Nature GIS (progetto IST ) per la costruzione di Infrastrutture di Dati Territoriali (IDT) a supporto della gestione delle Aree Protette (riferimenti web: Il progetto Nature GIS aderisce alla Direttiva Europea INSPIRE e si basa sull utilizzo di standard aperti internazionali (Open GIS Consortium, World Wide Web Consortium, ISO, ecc.) per la costruzione di GIS web-based. L adesione del SIT a queste specifiche europee e internazionali garantisce la interoperabilità del SIT con i progetti SITR (Sistema Informativo Territoriale della Regione Sardegna) e SIT2COM (Sistema Informativo Territoriale alle Comunità) in corso di realizzazione da parte della RAS. Di seguito sono riportate le principali funzionalità del SIT: - applicativo gestionale degli obiettivi, strategie, azioni e degli associati interventi ed attività di monitoraggio, con riferimento alle loro componenti alfanumeriche, spaziali e temporali (ad es. modifiche di obiettivi specifici e/o di interventi), con funzioni di reportistica, analisi quantitativa e rappresentazioni mediante grafici e/o mappe sintetiche; - Web Catalog Service per la pubblicazione e consultazione via web (intranet/internet) del catalogo dei metadati dei dataset (geografici ed alfanumerici) realizzati ad hoc per la costruzione del quadro conoscitivo del PdG (i metadati di dataset di competenza della RAS saranno consultabili attraverso il SITR); - Web Mapping Service per la pubblicazione via web (intranet/internet) delle mappe dei dataset del quadro conoscitivo, degli interventi e delle attività di monitoraggio, con funzionalità di esplorazione, navigazione, interrogazione e sovrapposizione dei tematismi. 13-8
9 Il Geoportale Nel contesto della progettazione ed implementazione di una IDT, il geoportale costituisce il punto di accesso singolo a risorse geospaziali distribuite. L'architettura concettuale del geoportale deve essere conforme alle specifiche definite dall' Open GIS Consortium (OGC ) nel documento Geospatial Portal Reference Architecture. L'architettura è basata sul Simple Object Access (SOA), con una offerta di funzionalità software tramite web services. Tale architettura prevede la presenza di 4 classi principali di servizi a supporto delle necessità funzionali di un geoportale: Servizi di Portale Forniscono un singolo punto di accesso a risorse e servizi disponibili, oltre a funzionalità di amministrazione e gestione del portale stesso. L'accesso ai servizi è garantito da componenti software client, tra le quali: - client di visualizzazione: fornisce l'interfaccia di visualizzazione e navigazione delle risorse disponibili; - client di ricerca: fornisce gli strumenti per la ricerca e localizzazione di risorse geografiche e non in base a criteri definiti dall'utente; - client di pubblicazione: permette all'amministratore del portale o ad un altro utente autorizzato di pubblicare risorse sul portale; - client gazetteer: permette all'utente di effettuare ricerche geografiche in base ai toponimi. Servizi di Catalogo I servizi di catalogo forniscono gli strumenti per classificare, registrare, ricercare, gestire ed utilizzare metadati di dati e servizi geospaziali; i metadati possono essere recuperati e interrogati tramite servizi di catalogo al fine di valutare e di invocare ed ottenere la risorsa descritta dai metadati stessi. Servizi di Presentazione Sono i servizi dedicati alla visualizzazione, esplorazione e navigazione di dati geografici. Servizi sui Dati Sono servizi che forniscono accesso a dati geografici residenti in repository o banche dati. 13-9
10 Il Geoportale è integrato nel portale web dedicato alla comunicazione al pubblico dei contenuti e finalità del Piano di Gestione e dell Attività del Soggetto Gestore. Il portale web e dotato di strumenti quali Forum, Newsletter, FeedRSS, archivi multimediali, ecc. al fine di consentire una partecipazione diretta al processo di Piano ad ogni categoria di interessati Attività di progettazione e realizzazione del SIT L'attività di progettazione e implementazione del SIT dovrà essere svolta in stretta collaborazione con la RAS Ass.to Enti Locali, Finanze e Urbanistica in quanto responsabile dei progetti SITR e SIT2COM, in coerenza con i principi della integrazione, della interoperabilità istituzionale/semantica/tecnologica e della condivisione applicativa che sono alla base della iniziativa INSPIRE. Questa collaborazione potrà consentire il ri-uso di architetture, procedure, dati e webservices creati dalla RAS (ad esempio, le banche dati dei toponimi, i servizi per la pubblicazione e la esplorazione dei metadati, i web-services di geoprocessing, ecc.), in modo da perseguire delle economie funzionali e di scala nella realizzazione del SIT. Le principali attività per la realizzazione del SIT sono le seguenti: - Progettazione e costruzione della banca dati e dei relativi metadati, in conformità ai contenuti delle Linee Guida per la realizzazione del PdG della RAS, al progetto Nature GIS ed alle iniziative in corso di realizzazione presso la RAS. - Progettazione e implementazione delle funzionalità del Geoportale prioritarie per l'ente Gestore ai fini del governo dei processi del territorio: ad esempio la gestione degli obiettivi, strategie, azioni ed associati interventi ed attività di monitoraggio nelle loro componenti alfanumeriche, spaziali (web mapping) e temporali in ambiente web intranet, ad uso esclusivo del personale amministrativo e tecnico competente Progettazione e implementazione delle funzionalità del Geoportale da utilizzarsi in ambiente internet, per la pubblicazione, esplorazione e fruizione dei dati e servizi da parte della comunità 13-10
11 Principali figure professionali richieste: - GIS Manager: responsabile del progetto del SIT-IDT, con compiti di coordinamento tra l'ente Gestore, la RAS e il team di analisi e sviluppo. Deve garantire la realizzazione del progetto entro i tempi ed il budget definiti. - Analista e Progettista GIS: analisi, modellazione e progettazione del database territoriale, dell'architettura dell'idt e del geoportale, in conformità agli standard internazionali e ai requisiti di interoperabilità con i progetti della RAS; - Sviluppatore GIS: realizzazione delle interfacce utente e degli applicativi software per l'accesso la gestione e la manipolazione dei dati, mediante l'uso di opportuni linguaggi di programmazione (Java, PHP, ecc.) - Responsabile Dati GIS: creazione, aggiornamento e manutenzione dei datasets geografici e dei relativi metadati - Amministratore Database: configurazione e amministrazione del Relational DataBase Management System (RDBMS) nel quale sono archiviati i dati
12 13.3 Piano di gestione economico-finanziaria di attuazione del Piano (figure professionali necessarie, addetti, personale, ecc.) Il piano economico finanziario consente di verificare la sostenibilità economico-finanziaria del Piano di gestione, nel rispetto delle linee strategiche e operative che sono state definite. È necessario indicare in modo dettagliato le risorse, le modalità e i tempi necessari per l erogazione dei servizi, condizionando dunque l organizzazione del Soggetto Gestore che dovrà essere pensato per soddisfare le esigenze emerse dal piano. Il piano economico finanziario riassume dunque tutte le voci di ricavo e di spesa effettuate durante la messa in opera degli interventi ed ha come scopo quello di determinarne la sostenibilità economica. La prima fase per la redazione del piano è rappresentata dall acquisizione e sistematizzazione dei dati in input costituiti dalla tipologia degli interventi (materiali e immateriali), dalle risorse umane impiegate e dai tempi necessari per la loro realizzazione, dalle possibili fonti di finanziamento previste e dal costo complessivo dell intervento. Successivamente, vengono elaborate le informazioni di input al fine di verificare la sostenibilità finanziaria della realizzazione e gestione dell intervento, e di costruire degli indicatori finanziari riassuntivi con cui valutare le diverse possibilità di finanziamento del progetto. Infine viene redatto un prospetto (scheda di sintesi) che contiene da un lato le voci di costo e dall altro quelle di ricavo in modo da individuare il margine effettivo dei progetti posti in essere e da cui derivano informazioni chiare riferite alla sostenibilità anche di medio e lungo termine. Il piano economico finanziario necessita dunque di una serie di informazioni preliminari utili per la sua corretta redazione. Essi sono legati sia alla struttura organizzativa del Soggetto Gestore e ovviamente alle principali caratteristiche delle iniziative a progetto. A questo si aggiungono i principali dati economici e finanziari relativi a: fonti finanziarie impieghi finanziari ricavi di gestione costo di gestione Oltre che l indicazione dei singoli costi per ciascun intervento e gli importi necessari per realizzarli, per ciascun costo dovrà essere indicata la necessaria copertura finanziaria. Sulla base di questa informazione potranno essere indicate eventuali ulteriori fonti di finanziamento pubblico (Misure POR, ecc); la quota di autofinanziamento in disponibilità del Soggetto Gestore o altre forme di copertura derivanti ad esempio dalla remunerazione economica di alcuni servizi offerti per i quali potrà essere individuata una tariffa
13 Interventi di gestione straordinaria Codice Intervento Priorità Tempistica Costi stimati ( ) Ts_1 Ts_2 Ts_3 Ts_4 Ts_5 Percorsi pedonali attrezzati per l accesso al sistema di spiaggia e al sistema stagnale Interventi di recupero e rinaturazione del sistema dunare di Piscinnì Riorganizzazione e valorizzazione delle aree sosta veicolare Piantuamazione e infittimento con specie autoctone e ripristino morfologico di aree degradate Sistemazione della viabilità veicolare e pedonale interna e di accesso al sito Alta 12 MESI Alta 4 MESI Alta 15 MESI Alta 12 MESI Media 24 MESI Tns_3 Studio delle zone umide: analisi della qualità delle acque Media 36 MESI Tns_4 Tns_5 Vs_1 Vs_2 Studio dell assetto idrologico ed idrogeologico delle zone umide Analisi dell assetto geomorfologico e delle dinamiche evolutive del sistema di spiaggia di Piscinnì Percorsi naturalistici attrezzati e progettazione di itinerari ambientali - culturali Opere di adeguamento e manutenzione straordinaria edificio Torre di Pixinnì e aree limitrofe Media 12 MESI Medio 24 MESI Bassa 15 MESI Medio 15 MESI Vns_1 Formazione di guide ambientali escursionistiche Bassa 24 MESI Vns_2 Redazione di un Piano di Marketing e Promozione dell area SIC Bassa 12 MESI Info_2 Realizzazione di un sito web dell area SIC Bassa 12 MESI Vns_3 Valorizzazione, tutela e fruizione delle aree archeologiche Bassa 10 MESI Int_1 Int_2 Pianificazione della gestione turistico-ricreativa di supporto alla balneazione ed integrazione con il PdG Istituzione dell Area Marina Protetta di Chia-Capo Spartivento e Capo Teulada Media 8 MESI Alta 24 MESI Int_3 Studio della capacità di carico del pascolo Media 12 MESI Int_4 Studio della capacità di carico insediativa ai fini della costruzione di requisiti progettuali coerenti con lo stato di conservazione degli habitat e delle specie Alta 12 MESI
14 Interventi di gestione ordinaria Codice Intervento Priorità Tempistica Costi stimati ( /anno) Tns_1 Servizio di sorveglianza e manutenzione Alta 12 MESI Tns_2 Conservazione del Germoplasma Bassa 24 MESI Info_1 Piano di Comunicazione Ambientale Medio 36 MESI Info_3 Mon_1 Informazione e sensibilizzazione pubblica su tematiche ambientali e sviluppo sostenibile Monitoraggio e controllo dell assetto meteomarino e dello stato evolutivo dei sistemi di spiaggia Medio 36 MESI Media 12 MESI Mon_2 Monitoraggio dell'avifauna Media 12 MESI Mon_3 Monitoraggio dell'habitat prioritario "Praterie di Posidonie" Alto 36 MESI Mon_4 Mon_5 Monitoraggio dello stato di conservazione degli habitat delle zone umide Monitoraggio dello stato evolutivo geomorfologico e vegetazionale dei sistemi dunari Alto 12 MESI Medio 12 MESI Mon_6 Monitoraggio della biodiversità ambientale Alto 12 MESI
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