2. Dal controllo degli altri al controllo di sé
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- Graziana Baldi
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1 2. Dal controllo degli altri al controllo di sé MODULO 4 La teoria di Vygotskij 1. Aspetti generali della teoria di Vygotkij 2. Dal controllo degli altri al controllo di sé Argomenti Il passaggio nella zona di sviluppo prossimale Tre stadi Il ruolo degli adulti Scaffolding Partecipazione guidata Esempi di ricerca Imparare i numeri con la mamma Cosa rende efficace l aiuto degli adulti? Il tutoring tra pari Il ruolo dei fattori culturali Il problem-solving condiviso
2 Il progresso attraverso la zona di sviluppo prossimale La ZPD è è la distanza tra quello che i bambini sanno fare da soli e quello che sono in grado di fare con l assistenza di una persona più competente Segna il passaggio da una situazione dipendenza verso gli altri a una di indipendenza nel funzionamento cognitivo Il progresso attraverso la ZPD coinvolge tre stadi: 1.La prestazione è controllata da persone più esperte 2.La prestazione è controllata dal bambino 3.La prestazione è automatizzata
3 Il progresso attraverso la ZPD: stadio 1 controllo adulto Stadio 1: la prestazione è controllata da persone più esperte L adulto si fa carico della responsabilità maggiore Esempio: puzzle Quando il bambino sarà più competente L adulto trasmetterà al bambino parte della responsabilità per vari aspetti del compito Rimanendo disponibile a fornire supporto e aiuto se necessario
4 Il progresso attraverso la ZPD: stadio 2 controllo del bambino Stadio 2: la prestazione è controllata dal bambino Il bambino si assume la maggior parte della responsabilità nel risolvere il compito e può agire in modo indipendente In questa fase il bambino non si affida più alla guida dell adulto ma alle proprie verbalizzazioni ad alta voce che sostituiscono le indicazioni che prima forniva l adulto
5 Il progresso attraverso la ZPD: stadio 3 - automatizzazione Stadio 3: la prestazione è automatizzata Con l aumentare della pratica, il bambino non ha più bisogno di auto-guidarsi con verbalizzazioni ad alta voce L esecuzione del compito procede in modo automatico il procedimento per risolvere il problema è stato interiorizzato
6 Il concetto di partecipazione guidata (Rogoff) Nel descrivere il passaggio attraverso la zona di sviluppo prossimale, Vygotskij faceva riferimento soprattutto alle forme esplicite di istruzione Qualcosa di analogo avviene anche nel caso di interazioni casuali e informali, come il gioco reciproco e la conversazione Per tale ragione Barbara Rogoff, ha proposto il concetto di partecipazione guidata, che enfatizza: Reciprocità del processo educativo Ruolo del bambino come apprendista
7 Il tutoring tra adulto e bambino: aspetti generali I primi tutor dei bambini sono i genitori La relazione tra tutor e apprendista procede nei dialoghi spontanei Quando aiutano i bambini a risolvere problemi, gli adulti, adottano schemi di comportamento diversi che variano in base al compito, all età e alle capacità del bambino L adulto costruisce vari sostegni per aiutare il bambino (scaffolding)
8 Il tutoring tra adulto e bambino: lo scaffolding Scaffolding È il processo tramite il quale gli adulti aiutano i bambini a risolvere i problemi adattando il tipo e la quantità degli interventi alle loro capacità Fornire un sostegno contingente al bambino: Se procede a fatica, offrire più aiuto Se riesce nel compito, ridurre l aiuto Il comportamento dell adulto è flessibile e viene continuamente adattato alle competenze mostrate dal bambino Tra i compiti impiegati: Costruzione di un puzzle, costruzione di una piramide
9 Il tutoring tra adulto e bambino: compiti del tutor COMPITI DEL TUTOR: 1. Collegare le competenze dell apprendista alle richieste del compito 2. Offrire una guida e un aiuto nel contesto dell attività di apprendimento 3. Consentire all apprendista di svolgere un ruolo attivo e di contribuire a portare a termine il compito, anche quando non ne sarebbe ancora capace 4. Trasferire una sempre maggiore responsabilità all apprendista nello svolgimento del compito
10 Il tutoring tra adulto e bambino: imparare i numeri con la mamma Cosa contribuisce a livello sociale alla conoscenza dei numeri? Attività quotidiane: Apparecchiare la tavola Fare la spesa Dire l ora Tentativi formali dei genitori di insegnare ai operazioni quali contare o sommare I bambini fin dalla prima infanzia iniziano a imparare i numeri Non in isolamento Ma stando insieme ad altre persone che agiscono per lo più in modo informale e spontaneo come istruttori E mettono in atto procedure di scaffolding
11 Il tutoring tra adulto e bambino: tre influenze sull efficacia Cosa rende efficace l aiuto degli adulti? Adulto Bambino Relazione adultobambino 1. Sensibilità dell adulto Fornire l aiuto in modo contingente 2. Capacità del bambino di sfruttare l aiuto dell adulto Possono esserci problemi per bambini con particolari patologie 3. Il tipo di attaccamento che si instaura tra la madre e il bambino
12 Il tutoring tra pari Quando un bambino più esperto decide di istruire o guidare un altro bambino per portarlo a un livello di competenza simile al proprio Asimmetria di ruoli La conoscenza viene trasferita da un partner all altro In genere i bambini traggono vantaggio dalla guida di un compagno e anzi questo scambio è proficuo anche per il bambino più esperto Chiaramente questo non è sempre vero e dipende anche dalle caratteristiche del bambino esperto: Grado di competenza Sensibilità
13 Il tutoring tra adulto e bambino: variazioni culturali Variazioni Che cosa Quali abilità e competenze sono considerate più importanti Quando A che età i bambini devono possedere determinate competenze Come Stile educativo Temi ricorrenti Istruzione come impresa cooperativa nella quale adulto e bambino devono condividere strumenti e obiettivi Esempio: bambine maya di 1 e 2 anni che osservano le madri preparare le tortilla e tentano di imitarle Mentre i genitori li incoraggiano con tecniche di scaffolding Esempi analoghi Sartoria in Liberia Tessitura in Messico
14 Come le madri collaborano con i figli per giungere alla soluzione di problemi? Confronto tra Guatemala Comunità Maya, San Pedro Stati Uniti Salt Lake City (Utah) Due compiti Maneggiare oggetti nuovi Indossare alcuni vestiti Campione Bambini 1-2 anni Problem-solving congiunto tra madri e bambini 1 Le madri Maya Non si consideravano compagne di giochi dei figli ma addette alla supervisione e all istruzione Fornivano assistenza in maniera più formale Privilegiavano la comunicazione non verbale Le madri statunitensi Coinvolgevano i figli nella conversazione Usavano spesso l A-C talk Cercano di motivare l apprendimento ponendosi allo stesso livello del bambino
15 Lo studio di Freund Compito: sistemare dei mobili in una casa di bambole Bambini di 3 e 5 anni Due condizioni: Pratica di problem- solving individuale Congiunta con la madre Pre-test/Post-test valutazione individuale Problem-solving congiunto tra madri e bambini 2 L esperienza del coinvolgimento attivo con una guida più esperta risulta determinante nel migliorare il livello di prestazione del bambino In questi studi, gli effetti positivi del lavoro congiunto non sempre vengono riscontrati molto dipende dalla tecnica del tutor e dal tipo di compito impiegato
16 Lo studio di Freund Compito: sistemare dei mobili in una casa di bambole Bambini di 3 e 5 anni Due condizioni: Pratica di problem- solving individuale Congiunta con la madre Pre-test/Post-test valutazione individuale Problem-solving congiunto tra madri e bambini 2 L esperienza del coinvolgimento attivo con una guida più esperta risulta determinante nel migliorare il livello di prestazione del bambino In questi studi, gli effetti positivi del lavoro congiunto non sempre vengono riscontrati molto dipende dalla tecnica del tutor e dal tipo di compito impiegato
17 Risultati dello studio di Freund (1990) Sessione congiunta Sessione indipendente Pre-test Post-test Pre-test Post-test Bambini di 3 anni Bambini di 5 anni Percentuale di risposte corrette in compiti di classificazione (abbinare gli oggetti alle stanze)
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