Architettura telematica per la distribuzione urbana delle merci

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1 Architettura telematica per la distribuzione urbana delle merci Maria Pia Valentini, ENE-TEC

2 Sequenza della presentazione Introdu zione Distrib. Urbana oggi E-com merce Logi stica Tele matica Sviluppi tele matica Conclu sioni

3 Telematica per la distribuzione urbana: perché? Le priorità del PGTL sulla telematica: Trasporti multimodali Trasporto merci pericolose Chiamate d emergenza Distribuzione merci in città in funzione degli obiettivi di primo livello: Sicurezza Concorrenza Sostenibilità ambientale Logistica ed intermodalità Maria Pia Valentini

4 Attualmente I fornitori provvedono singolarmente, per lo più in conto proprio, a soddisfare le esigenze dei commercianti I commercianti sempre di più preferiscono utilizzare la logica dell approvvigionamento just in time Tutto ciò produce inefficienze: economiche energetiche nell uso delle infrastrutture e inquinamento

5 Qualche numero Il 25% degli spostamenti di merci su strada avviene in ambito urbano. Nel 2000, in Italia: 32 G t*km Veicoli di piccole dimensioni ed utilizzati al 30% La componente merci rappresenta il 15% del traffico veicolare urbano, ma di fatto incide molto più pesantemente su: Congestione Consumi Emissioni inquinanti

6 L e-commerce: new entry in ascesa Fatturato italiano nel 2000: 7 G euro Previsioni per il 2004: 140 G euro (Forrester Research) La vera novità per la logistica: il B2C (20%) destinatari numerosi, dispersi, con limitate ed incerte finestre temporali per la consegna irregolarità delle consegne (impossibilità di pianificazione di medio periodo)

7 Qualche considerazione sull e-commerce La logistica della distribuzione delle merci ordinate via rete è considerato elemento determinante del futuro successo del B2C E necessario pensare a soluzioni diverse dal door-todoor (drop-point?), puntando contemporaneamente all efficienza delle consegne e al comfort del cliente Ma l e-commerce non modifica sostanzialmente l architettura funzionale e fisica della telematica per la distribuzione merci in città. I sistemi telematici specifici dell e-commerce (transazioni virtuali acquirente/fornitore/operatore logistico) sono a monte del sistema urbano.

8 Organizzare meglio Si deve, per ridurre gli sprechi e gli impatti e le occasioni di congestione del traffico Si può, introducendo e facendo rispettare nuove regole nonché offrendo nuove opportunità agli operatori, anche grazie all apporto della telematica

9 Quale soluzione? Non ricette ma linee d indirizzo: creare una rete di informazione/comunicazione e spazi operativi comuni a tutti gli operatori delle consegne, in modo da fornire occasioni di cooperazione proficue: per gli operatori stessi (riduzione delle diseconomie di scala) per i commercianti (riduzione dei perditempo per le consegne) per le Amministrazioni (semplificazione del governo) per la collettività urbana (riduzione della congestione e dell inquinamento)

10 Possibili forme di cooperazione fra operatori logistici in città Maria Pia Valentini In ordine di efficienza (U. Kohler, Università di Kassel, D) 1. Base logistica gestita da un soggetto terzo rispetto alle cooperative di trasporto 2. Gestore della base logistica monopolizzatore dell ultimo miglio 3. Spartizione del territorio 4. Spartizione del tempo

11 Un esempio italiano: Siena

12 Operations Centre # # # # # # # # # # # Food Distribution Centre Non-food Distribution Centre Low emission vehicle

13 Qualche valutazione Secondo le simulazioni effettuate dall ENEA sulla distribuzione degli alimentari nel centro storico di Siena, attraverso la riorganizzazione globale, è possibile ottenere una riduzione delle percorrenze, dei consumi di combustibile e delle emissioni inquinanti dell ordine del 50% (senza considerare innovazioni tecnologiche nei sistemi di trazione dei veicoli). Nonostante il carattere puramente dimostrativo dell analisi, non si può non considerare la rilevanza di questo risultato.

14 Gli ostacoli Difficoltà nella ripartizione di costi e profitti Privacy aziendale Ubicazione delle sedi territoriali dei possibili partner Presupposto fondamentale: la concertazione Possibili incentivi: nuove regole da parte delle Amministrazioni (standard veicolari, utilizzazione dei veicoli, pedaggi per l accesso a determinate aree, realizzazioni di piattaforme comuni con cofinanziamento pubblico, ecc.)

15 Telematica per l ultimo miglio : considerazioni preliminari Il sistema telematico per la distribuzione urbana non è stand alone ma si inserisce nella rete telematica per la gestione del trasporto urbano e in quella, più generale, delle telecomunicazioni e dei teleservizi. Inoltre molti degli apparati di bordo dei veicoli commerciali sono comuni anche alle altre categorie veicolari

16 Relazioni fra sottosistemi telematici Sistemi telematici per la gestione della mobilità urbana Reti delle telecomunicazioni e dei teleservizi Apparati telematici di bordo Sistemi telematici per la distribuzione urbana merci Sistemi telematici per la gestione delle merci e delle flotte

17 Un possibile schema funzionale

18 Gli utenti del sistema distribuzione urbana : 1. Commercianti/Acquirenti via Internet 2. Fornitori di prodotti 3. Trasportatori/operatori di logistica 4. Responsabili e operatori di Centri di raccolta e distribuzione (CR&D) 5. Conducenti veicoli 6. Amministrazioni Comunali 7. Polizia Municipale

19 Le funzioni specifiche FUNZIONE GRUPPI UTENTI COINVOLTI Gestione e controllo degli accessi dei veicoli commerciali Gestione e controllo delle aree di scarico Pianificazione del ricevimento/prelevamento merce Pianificazione delle consegne door-todoor Amministraz. Comunale Polizia Municipale Amministraz. Comunale Polizia Municipale Fornitori Responsabili CR&D Trasp.c/o terzi (op.logist.) Responsabili CR&D Trasp. c/o terzi (op.logist.)

20 Le funzioni caratteristiche FUNZIONE GRUPPI UTENTI COINVOLTI Gestione del magazzino Gestione delle flotte di veicoli commerciali stradali Tracing and Tracking Controlli a bordo (sicurezza del carico) Responsabili CR&D Trasp. c/o terzi (op.logist.) Commercianti Responsabili CR&D Trasp. c/o terzi (op.logist.) Responsabili CR&D Trasp. c/o terzi (op.logist.) Conducenti

21 L avanzamento dei lavori sull Architettura Maria Pia Valentini L architettura italiana si rifarà ad ACTIF, l omologo progetto francese (cfr. doc. MIT). Ma la chiave di lettura francese sull area funzionale gestione delle merci e delle flotte è quella degli operatori di logistica e trasporto merci di lunga percorrenza. E necessario ripensare quest area funzionale in un ottica anche urbana, curando l aspetto del collegamento con i sistemi di gestione e controllo del traffico e le funzioni gestionali dei transit point.

22 Obiettivi per l implementazione dell architettura Maria Pia Valentini Sviluppare moduli di simulazione del traffico real time sufficientemente affidabili Rendere disponibile in rete l informazione sul traffico Diffondere l impiego di moduli di scheduling e routing Mettere a punto e diffondere l uso della telematica nelle transazioni cliente/fornitore/operatore logistico Applicare la telematica per la gestione ed il controllo delle flotte commerciali all ambito urbano

23 Il progetto pilota La proposta coinvolge cinque sedi sperimentali scelte in relazione a tre criteri fondamentali: la presenza di elementi di innovazione tecnologica nella gestione del traffico urbano; l esistenza di iniziative in favore della logistica urbana; la rappresentatività di realtà nazionali differenti (città metropolitane, città d arte, città a vocazione industriale e città a vocazione artigianale)

24 I partner del progetto Amministrazioni Com.di Terni Com. di Parma Com. di Siena Com. di Vicenza STA P. industriali ALS S.p.A Fresh Food IVECO Laziale Distrib. Number 1 Siena Parcheggi Vicenza LCC Enti/Assoc/Società Cam Comm. Terni CRF CSST Federtrasporto FIT Consulting Infomobility Parma Italmondo Srl TTS-I Studio Buffa ENEA

25 Articolazione del progetto Attività Principali Definizione dei bisogni degli utenti ( WP3) Fase I Definizione delle metodologie per valutaz. energetico-ambientale (WP4) Definizione dell architettura generale di sistema (WP5.1) Definizione dell architettura di dettaglio, delle specifiche realizzative e delle specifiche del sistema telematico del veicolo (WP5.1 e WP5.2) Progettazione di massima del sistema e progettazione definitiva nei siti (WP5.3) e definizione dei piani operativi (WP1) Valutazione ex-ante tramite simulazione degli effetti del progetto (WP6) Fase II Fase III Sviluppo e realizzazione dell Architettura nei singoli siti (WP7) Sperimentazione delle tecnologie (WP8) Valutazione dei risultati ed esportabilità (WP9, WP6 e WP2)

26 Distribuzione attività fase I WP1 Project Management WP WP2 Dissemination e Liason WP3 Bisogni degli utenti e project financing WP4 Metodologia valutaz. impatti energetici/ambientali WP5.1 Architett. gener. di sistema, specifiche funzion., Architettura di riferimento WP5.2 Specifiche sistema telematico del veicolo, Architettura di riferimento WP5.3 Progettazione di massima del sistema e progettazione definitiva dei siti WP6 Simulazione degli impatti O O/V

27 Tempi previsti Fase I: 12 mesi dall approvazione Fase II: 27 mesi dall approvazione Fase III: 30 mesi dall approvazione L iter approvativo è in dirittura di arrivo

28 I contributi sito per sito Roma: applicazione alla componente merci delle funzioni di controllo del traffico (controllo degli accessi, VMS, rilevatori di traffico) Siena: piattaforma tecnologica dell Agenzia di Logistica urbana e sua integrazione con il fra sistema di controllo accessi Terni: applicazione alla componente merci delle funzioni di controllo del traffico (sistema di supervisione del traffico) Parma: funzioni di gestione e controllo delle flotte e delle risorse logistiche (transit e drop point) Vicenza: funzioni di gestione e controllo delle flotte e delle risorse logistiche (transit e drop point), collegamento in rete

29 e quelli dell ENEA Sviluppo ed applicazione di metodologie per la valutazione ex-ante ed il monitoraggio degli impatti energeticoambientali dei sistemi telematici applicati alla logistica merci in città

30 Il progetto MOSCA Il progetto si prefigge di migliorare l attuale situazione di aree problematiche della distribuzione urbana delle merci attraverso la realizzazione di un sistema di supporto alle decisioni. MOSCA, insomma, darà un contributo allo sviluppo di software dedicato. I moduli del sistema software integrato sono stati raggruppati in due grandi insiemi: lato offerta e lato domanda Nel primo insieme ricadono il modello di simulazione dinamica del traffico urbano e quello per la valutazione della sostenibilità, entrambi gestiti dall Amministrazione locale. Nel secondo gruppo sono compresi vari moduli di supporto alla gestione degli operatori del commercio, del trasporto e della distribuzione

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32 Conclusioni Per migliorare l efficienza e ridurre gli impatti ambientali della distribuzione urbana bisogna prima di tutto attivare nuove forme di cooperazione fra gli operatori del trasporto dell ultimo miglio La telematica può svolgere un ruolo essenziale nel collegamento fra operatori e nelle funzioni di gestione e controllo delle flotte, delle merci, del traffico L Architettura telematica dovrà tener conto di funzioni specifiche del contesto urbano (collegamento con i sistemi di controllo e gestione del traffico, routing, tracking).

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