RELAZIONE P REVISIONALE e P ROGRAMMATICA

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1 RELAZIONE P REVISIONALE e P ROGRAMMATICA Caratteristiche generali della popolazione, del territorio, 1 dell economia insediata e dei servizi dell Ente

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3 Sezione 1 pag Popolazione Popolazione legale La popolazione legale della Provincia di Torino, certificata dal XIV Censimento generale della popolazione e delle abitazioni del 2001, ammonta a abitanti, in flessione del 3,2% rispetto al precedente censimento del Nel 2005 la popolazione residente della Provincia di Torino è aumentata di unità, raggiungendo al 31 dicembre abitanti, di cui maschi e femmine. Il tasso di crescita nel 2005 è risultato del 0,26% rispetto l anno precedente. Il dato demografico del 2005 è comprensivo delle nuove iscrizioni anagrafiche conseguenti la regolarizzazione degli stranieri presenti in Italia (leggi 189 e 222 del 2002 e successive modifiche), nonché degli aggiornamenti anagrafici che sono proseguiti nel corso del 2005, così come le correzioni statistiche demografiche post censuarie. Complessivamente l incremento demografico (2005 su 2004) è stato determinato dalla composizione (positiva e negativa) delle seguenti voci del bilancio demografico : il saldo del movimento naturale negativo pari a unità, il saldo migratorio con l estero positivo pari a unità, un incremento dovuto alle rettifiche post censuarie pari a +748 unità ed un saldo migratorio interno (con altre Province italiane) negativo pari a unità. Provincia di Torino Popolazione residente al 31 Dicembre 2004 e 2005 Popolazione residente al 31 Dicembre di cui: maschi femmine Nati Morti Saldo naturale Saldo migratorio Saldo migratorio interno Saldo iscr./canc. e altri motivi 748 Saldo migratorio Popolazione residente al 31 Dicembre di cui: maschi femmine Elaborazione a cura dell'ufficio Statistica su dati Istat (1/1/06) A livello nazionale al 31 dicembre 2005 la popolazione complessiva è pari a unità, mentre alla stessa data del 2004 ammontava a residenti. Nel 2005 si è registrato un incremento della popolazione residente di unità, pari allo 0,49%, dovuto quasi esclusivamente alle migrazioni dall estero. Complessivamente, infatti, la variazione della popolazione è stata determinata dalla composizione (in positivo ed in negativo) delle seguenti voci di bilancio demografico: il saldo negativo dei movimenti naturale, pari a unità, il saldo positivo del movimento migratorio con l estero pari a unità, un incremento dovuto alle rettifiche post censuarie ed al saldo migratorio interno pari a unità. Nella Provincia di Torino l aumento della popolazione è dovuto essenzialmente all incremento dei flussi migratori. Il saldo del movimento naturale è negativo ( unità), con un peggioramento rispetto l anno precedente ( ) a causa dell incremento dei decessi, passati da nel 2004

4 pag. 4 Sezione 1 a nel 2005, ed alla concomitante lieve diminuzione delle nascite ( - 28 unità rispetto al 2004). Popolazione per classi d età in Provincia di Torino con previsione al 2006 età lavorativa (15-64 anni) indice di dipendenza età non lavorativa (0-14, =>65 anni) ,1% 48,4% 39,4% 41,4% previsione 2006 Elaborazione Ufficio Statistica su dati Istat. Nel 2005 la popolazione residente nel Capoluogo provinciale è diminuita di unità, raggiungendo al 31 dicembre 2005 il totale di abitanti, di cui maschi e femmine. Il tasso di crescita registrato dal 2002 al 2004, si è interrotto nel 2005 con un valore negativo pari al 0,18% rispetto l anno precedente. La variazione demografica negativa della Città di Torino nel 2005 è dovuta alla combinazione delle seguenti voci del bilancio demografico: il saldo del movimento naturale negativo pari a unità, il saldo migratorio con l estero positivo unità, un incremento dovuto alle rettifiche post censuarie pari a +499 unità ed un saldo migratorio interno negativo pari a unità. Città di Torino - Bilancio demografico Popolazione residente al 31 Dicembre 2005 Popolazione residente al 31 Dicembre Nati Morti Saldo naturale Saldo migratorio con l'estero Saldo migratorio interno Saldo iscr./canc. altri motivi 499 Saldo migratorio Popolazione residente al 31 Dicembre Elaborazione Ufficio Statistica su dati Istat.

5 Sezione 1 pag Popolazione residente al penultimo anno precedente (04/05) Popolazione residente alla fine del penultimo anno precedente Popolazione al 31/12/ maschi: femmine: Popolazione al 31/12/ maschi: femmine: Focalizzando l attenzione sui dati comunali della Provincia di Torino, emerge che nel 2005 si è registrata una crescita demografica in 182 comuni, una diminuzione della popolazione in 126 comuni, mentre in sette comuni la popolazione è rimasta invariata sul totale di 315 comuni. Tra i comuni di maggiore dimensione, sopra i abitanti, l incremento demografico si registra nelle città di: Moncalieri, con un aumento del 1,85%, Carmagnola con l 1,33% e Chieri con l 1,04%, mentre con il segno negativo si segnalano i seguenti comuni: Rivoli (-0,95%), Grugliasco (-0,72%), Chivasso (-0,46%) e Orbassano (-0,40%). Nel complesso la popolazione residente nei comuni con oltre abitanti è aumentata di unità, passando sul totale della popolazione provinciale dal 37,82% del 2004 al 38% del Prov. Torino:Comuni con oltre abitanti Popolazione residente 2004 e 2005 Comune Variaz.% 04/05 Torino ,18% Moncalieri ,85% Rivoli ,95% Collegno ,06% Nichelino ,24% Settimo To ,15% Grugliasco ,72% Venaria Reale Chieri ,04% Pinerolo ,63% Carmagnola ,33% Ivrea ,71% Chivasso ,46% Orbassano ,40% Totale Altri comuni inf ab %su tot.pop. 37,82% 38% Totale

6 pag. 6 Sezione 1 Un analisi sul movimento anagrafico della popolazione è invece interessante condurla sui comuni compresi tra i abitanti, ove per alcuni di loro si registra una vivacità nell incremento demografico. Pianezza registra un incremento di popolazione residente rispetto al 2004 del 2,94%, Leinì del 2,55%, Piossasco del 2,01%, Caselle Torinese del 1,67%, Giaveno del 1,54%, San Mauro To. del 1,51%, Volpiano del 1,44%, Avigliana dello 0,9%, Borgaro dello 0,66%, Santena dello 0,25% e Rivarolo Canavese dello 0,22%. L esigenza di ricercare una qualità di vita più tranquilla ed il miglioramento dei collegamenti con l area metropolitana, inducono molte persone ad evadere dai grandi centri abitati. Sono invece in flessione i comuni di Vinovo (-0,9%), Alpignano (-0,83%), Beinasco (-0,34%), Ciriè (-0,26%) e Cuorgnè (-0,21) (Elaborazione dati a cura Uff. Statistica). Comuni con popolazione da a Comune Var.% Alpignano ,83% Avigliana ,90% Beinasco ,34% Borgaro To ,66% Caselle To ,67% Ciriè ,26% Cuorgnè ,21% Giaveno ,54% Leinì ,55% Pianezza ,94% Piossasco ,01% Rivalta To ,63% Rivarolo Can ,22% San Mauro To ,51% Santena ,25% Trofarello Vinovo ,90% Volpiano ,44% Totale % su tot. Prov. 11,60% 11,66% Tot. Provincia Nel 2005 i comuni della provincia con una popolazione compresa tra i ed i abitanti sono 28, per un totale di abitanti pari al 8,95% del totale provinciale, quelli tra i ed i abitanti sono invece 43, con una popolazione di abitanti pari al 7,29% del totale provinciale, quelli compresi nella fascia tra i ed i abitanti sono 94, con una popolazione di abitanti pari al 7,32% del totale. I comuni compresi nella fascia di popolazione tra i 500 ed i abitanti sono 67 con per un totale di abitanti, pari al 2,11% del totale provinciale. I piccoli comuni con una popolazione compresa tra i 100 ed i 500 abitanti totalizzano invece una popolazione di , pari allo 0,64% del totale, ed i piccolissimi comuni, con una popolazione inferiore ai 100 abitanti, sono 6 con 407 abitanti pari allo 0,01% del totale della popolazione provinciale. Con i suoi 48 abitanti il comune di Moncenisio è la più piccola comunità provinciale, seguita da Ingria con 49 abitanti (Elaborazione Ufficio Statistica su dati Istat). Popolazione provinciale per soglie di abitanti Soglie di popolazione N. Comuni Tot. pop. % sul tot. Città di Torino ,15 da a ,83 da a ,66 da a ,95 da a ,29 da a ,32 da 500 a ,11 da 500 a ,64 sotto i ,01 Totale % Elaborazione Ufficio Statistica su dati Istat

7 Sezione 1 pag. 7 Variazione della popolazione in Provincia di Torno nell intervallo temporale tra i due censimenti della popolazione: Elaborazione Ufficio Statistica su dati Istat La variazione della popolazione della Provincia di Torino, analizzata sul lungo periodo relativamente alle indagini decennali dei Censimenti generali sulla popolazione dal 1971 al 2001, evidenzia una crescita dei dati censuari sulla popolazione del 1971 e del 1981 ed una progressiva diminuzione della popolazione nelle indagini censuarie del 1991 e del 2001; mentre per la città di Torino la progressiva decrescita demografica è registrata sin dal Censimento del Dal 1971 al 1981 vi è stata una redistribuzione della popolazione tra la grande città ed il circostante territorio metropolitano, con un incremento demografico complessivo del nostro territorio, come registrato nei due Censimenti del 1971 e del 1981, mentre nei seguenti Censimenti del 1991 e del 2001 la diminuzione demografica si è verificata sul totale del territorio provinciale, con una flessione del 3,18%. Censimenti Generali sulla popolazione dal 1971 al 2001 Aree territoriali Prov. di Torino Città di Torino

8 pag. 8 Sezione 1 La popolazione residente nei cinque Circondari della Provincia di Torino è aumentata nell ultimo anno. Il maggior incremento percentuale è stato registrato nel Circondario di Susa con un aumento del +0,6%, seguito dal Circondario di Pinerolo con +0,5% e dal Circondario di Susa con + 0,4%. I Circondari di Torino e di Ivrea incrementano la loro popolazione di un modesto +0,2%, allineandosi con l aumento complessivo della popolazione provinciale che ha registrato un incremento demografico di abitanti rispetto all anno precedente (+0,26%). Popolazione residente nei Circondari della Provincia di Torino Circondari Var.% 2004/05 Torino ,2 Ivrea ,2 Lanzo ,6 Susa ,4 Pinerolo ,5 Provincia di Torino ,2 Elaborazione Ufficio Statistica su dati Istat. Dall analisi delle principali componenti demografiche di lungo periodo ( ) emerge che dopo anni caratterizzati da un evoluzione demografica negativa (-7,6% nel ventennio ) gli ultimi dati indicano un inversione di tendenza del nostro territorio, iniziata sin dalla seconda metà degli anni novanta. Difatti nel 1995 la popolazione residente si attestava a abitanti, mentre nel 2005 si è posizionata a abitanti residenti nel territorio provinciale. Negli ultimi quattro anni ( ) la popolazione residente è passata da a abitanti, con un trend di crescita costante, con valori corretti anche dalle ultime verifiche post censuarie. Il periodo di maggiore depressione demografica per la Provincia di Torino è identificabile con la prima metà degli anni ottanta, in coincidenza con la fase di ristrutturazione della grande industria, quando al saldo naturale negativo si sommava anche il forte decremento migratorio da altre aree italiane. Al significativo andamento del bilancio migratorio positivo contribuisce in modo decisivo la componente relativa agli scambi con l estero, con particolare rilievo dai paesi extra europei. Difatti i residenti stranieri al 1 gennaio 2005 totalizzano una quota di unità, con un incremento rispetto all anno precedente di residenti, contribuendo al miglioramento complessivo del bilancio anagrafico del nostro territorio. Per quanto riguarda la crescita demografica dovuta ai fattori naturali si può osservare che i processi di ricambio naturale della popolazione sono in genere lenti; non si ritiene quindi possibile una sostanziale e rapida modifica dell entità del saldo naturale di un territorio, quando questo è originato da fattori strutturali quali: l invecchiamento della popolazione, l abbassamento dei livelli di fecondità e l allungamento della vita media. Osservando l andamento delle componenti del movimento naturale nell ultimo decennio ( ) nella Provincia di Torino, ossia la natalità e la mortalità, si rilevano scostamenti percentuali contenuti. Il tasso di natalità era nel 1995 pari a 7,74 per mille abitanti, mentre nel 2005 si è attestato a 8,89 per mille abitanti. Il tasso di mortalità nel 1995 era del 10,05 per mille abitanti, mentre nel 2005 si è attestato a 9,99 per mille abitanti. A livello regionale il tasso di natalità nel 1995 si posizionava a 7,65 per mille abitanti, mentre nel 2005 si è collocato a 8,57 per mille abitanti. Il tasso di mortalità in regione nel 1995 si collocava a 11,68 per mille abitanti, mentre nel 2005 si è posizionato a 11,11 per mille abitanti. L aumento della popolazione regionale è stato del 1,23% nel raffronto tra il 1995 ed il 2005, passata da abitanti (1995) a abitanti (2005).

9 Sezione 1 pag Invecchiamento della popolazione Nel panorama dell Unione Europea l Italia è il paese con la popolazione più anziana. Al 31 Dicembre 2005 la quota della popolazione con più di sessantacinque anni supera il 19% del totale della popolazione. La Provincia di Torino, come tutte le aree fortemente sviluppate, riflette questa condizione con un maggiore accentuazione rispetto al dato nazionale, difatti la popolazione anziana nel nostro territorio rappresenta il 22% rispetto al totale della popolazione. Le regioni dell Europa dei 15 (livello territoriale amministrativo europeo Nuts II per le Regioni) che superano la soglia del 20% di anziani sul totale della popolazione sono sedici. Si tratta prevalentemente di regioni dell area mediterranea di cui ben otto sono italiane: Liguria, Umbria, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Friuli Venezia Giulia, Molise e Piemonte. Tra le province piemontesi quella di Torino può essere considerata, insieme con la Province di Novara e Cuneo, la più giovane, mentre nelle province di Alessandria e Asti il fenomeno dell invecchiamento della popolazione è ancora più accentuato. La struttura della popolazione per età del territorio provinciale può essere riassunta attraverso due importanti indicatori utili per l analisi socio-demografica, ossia: l indice di vecchiaia e l indice di dipendenza. Il primo indice è dato dal rapporto percentuale tra la popolazione con età superiore a sessantacinque anni e quella da zero fino a quattordici anni; il secondo invece è il rapporto percentuale tra il totale della popolazione avente età superiore ai sessantacinque anni o inferiore ai quattordici anni e quella compresa tra i quindici ed i sessantacinque anni. Il primo indice costituisce una delle possibili misurazioni del grado d invecchiamento della popolazione di un territorio; il secondo invece, fornisce una misura del peso della popolazione uscita dal mercato del lavoro e di quella che non vi è ancora entrata, rispetto alla popolazione attiva, ossia dai quindici ai sessantaquattro anni di età. Nella tabella che segue si propone il calcolo dell indice di vecchiaia e l indice di dipendenza per la Provincia di Torino, rispettivamente confrontati con quelli nazionali, oltre ad altri indicatori e dati demografici utili per fotografare in modo sintetico la struttura della popolazione di un determinato territorio. Struttura della popolazione della Provincia di Torino: anno 2005 Dati ed indicatori demografici Prov. Torino Italia Superficie kmq kmq Densità demografica (ab./kmq) 328,37 194,97 Popolazione residente al 31 /12/ Variazione popolazione periodo (%) 0,31 3,47 Famiglie- numero Numero medio componenti per famiglia 2,2 2,5 Tasso di natalità (per mille ab.) 8,89 9,50 Tasso di mortalità (per mille ab.) 9,99 9,70 Saldo naturale (per mille ab.) - 1,1-0,22 Saldo migratorio (per mille ab.) 3,7 5,20 Popolazione con meno di 25 anni (%) 22,20 25,58 Popolazione con 65 anni e più (%) 21,77 19,77 Indice di vecchiaia 172,68 140,85 Indice di dipendenza 53,38 50,18 Stranieri residenti anno Stranieri residenti per 100 abitanti (%) 4,7 4,08 Elaborazione Ufficio Statistica su dati Istat.

10 pag. 10 Sezione 1 Nel 2005 l indice di vecchiaia nella Provincia di Torno presenta un valore di 172,68 notevolmente più elevato rispetto a quello nazionale di 140,85. Anche per l indice di dipendenza il dato della nostra provincia rileva un valore leggermente superiore rispetto alla media nazionale, ossia del 53,38 rispetto al 50,18 dell indice nazionale. Prendendo in considerazione il peso della popolazione giovane, con meno di venticinque anni, sul totale della popolazione, lo squilibrio della popolazione in Provincia di Torino in favore delle età più elevate appare ancora più rilevante: la componente della popolazione rappresentata dai giovani, con età inferiore ai venticinque anni, rappresenta solo il 22,16% del totale della popolazione, a fronte della percentuale nazionale del 25,63%. Tale dato evidenzia un elemento di criticità in quanto una società anziana è meno dinamica, da un punto di vista economico, essendo meno propensa ad investire, a consumare ed a rischiare sul futuro. L invecchiamento della popolazione rappresenta sotto un altro profilo anche un fattore positivo, ossia la speranza di vita alla nascita della popolazione piemontese in soli due decenni è aumentata di circa sei anni, attestandosi nel 2001 a 76,4 anni per i maschi e 82,6 per le femmine. Nello stesso tempo l invecchiamento della popolazione proporrà in futuro dei problemi nell ambito dell organizzazione dell assistenza in rapporto ai costi imputabili alla spesa sanitaria, situazioni particolarmente rilevanti sullo scenario sociale italiano, nonché della nostra regione e provincia in particolare I cittadini stranieri Al 1^ gennaio 2005 gli stranieri residenti in Provincia di Torino raggiungono il totale di unità, in crescita rispetto alla stessa data dell anno precedente di unità, pari al 18,39%. Tale incremento è inferiore a quello di unità registrato tra il 2004 ed il Nel corso del 2004 gli immigrati che si sono iscritti all anagrafe, utilizzando i percorsi regolari d ingresso, si sono aggiunti i cittadini stranieri già presenti in situazione di fatto, successivamente regolarizzati con le leggi n. 189 e n. 222 del Nel 2004 il divario tra la popolazione straniera regolare con permesso di soggiorno e la popolazione straniera residente si è ridimensionato, limitando sempre più l area della clandestinità. L incremento degli stranieri residenti nella Provincia di Torino, dovuto anche all aumento dei nati con cittadinanza straniera, nel 2005 si è tradotto in un saldo naturale attivo di unità. La crescita della popolazione straniera dovuta ai flussi naturali è nettamente inferiore rispetto a quella determinata dai flussi migratori, ma è significativa se contrapposta al bilancio naturale negativo dei residenti di cittadinanza italiana. L andamento della presenza straniera residente in Provincia di Torino è evidenziata dal grafico sottostante: negli ultimi anni si è registrato un aumento di cittadini stranieri residenti in Provincia di Torino, il che significa in termini relativi che la quota della popolazione straniera è passata, nell arco di dieci anni sul totale della popolazione, dal 1,02% del 1995 al 4,73% del 2005.

11 Sezione 1 pag. 11 Stranieri residenti in Provincia di Torino (andamento annuale) Stranieri residenti in Provincia di Torino al 1 gennaio di ogni anno 1994: : : : : : : : : : : Elaborazione Uff. Statistica dati Oss. Interistituzionale Stranieri c/o Prefettura di Torino. Di pari passo con l aumento della popolazione straniera cresce anche il numero dei minorenni stranieri, uno sviluppo consistente se si considera che nel 2003 i minori stranieri erano più di sedicimila, con un incidenza del 18,7% sul totale degli stranieri e soprattutto se si considera che questa incidenza è aumentata nel periodo di quattro punti percentuali. Si prevede che l aumento di questa seconda generazione di immigrati continuerà ancora per qualche anno, finché i livelli di fertilità diventeranno simili a quelli riscontrati nelle società occidentali, come si è verificato in altri grandi paesi europei con una presenza multietnica importante e di lunga data. Questo aumento delle nascite da genitori stranieri prefigurerà uno scenario nei confronti del quale le istituzioni locali dovranno confrontarsi: per il prossimo decennio continueranno ad aumentare le iscrizioni scolastiche, gli ingressi sul mercato del lavoro e le richieste di cittadinanza italiana. Per quanto riguarda la distribuzione territoriale dei residenti stranieri, si può osservare che nel periodo la grande maggioranza dei comuni della Provincia di Torino (249 su 315) registrava un esigua incidenza della popolazione straniera (-1%) su quella locale e solo quattro comuni avevano una quota di stranieri superiore al 3% sul totale della popolazione. Nel periodo il numero dei comuni con popolazione straniera inferiore all 1% si è dimezzata, scendendo a centosette comuni, mentre è salito fino a ventiquattro il numero dei comuni dove la quota della popolazione straniera è superiore al 3%. Per quanto concerne i permessi di soggiorno il dato del 2004 registra gli effetti delle domande di regolarizzazione presentate secondo la normativa introdotta con la Legge 189/2002. I dati degli anni , in quasi tutte le Province piemontesi, presentano un graduale incremento dei permessi di soggiorno, mentre nel 2004, alla luce della nuova regolarizzazione della popolazione straniera, si manifesta un evidente incremento dei permessi di soggiorno concessi rispetto agli anni precedenti. Gli stranieri con permesso di soggiorno in Provincia di Torino rappresentano nel 2004 il 55,16% del totale degli stranieri con permesso di soggiorno presenti in Regione Piemonte (nel 2003 il 53,17%, nel 2002 il 53,34% e nel 2001 il 52,59%). La popolazione straniera iscritta nelle anagrafi comunali dei Capoluoghi delle otto Province piemontesi nel 2005 raggiunge un totale di iscritti, pari al 45,63 % del totale della popolazione straniera iscritta nei comuni piemontesi ( ). Le città capoluogo di Provincia con più stranieri rispetto alle altre città capoluogo provinciali, oltre alla città di Torino (con il 72,83% sul totale degli stranieri residenti nei Capoluoghi di Provincia piemontesi), sono in ordine: Novara (6,64%), Alessandria (6%), Asti (4,57%9, Vercelli (3,11%), Cuneo (2,77%), Biella (2,48%), Verbania (1,60%).

12 pag. 12 Sezione 1 La ripartizione delle principali nazionalità di stranieri extra comunitari sul territorio provinciale di Torino rileva il sorpasso della comunità romena su quella marocchina, posizionando al terzo posto la comunità albanese, seguita da quella cinese e peruviana, mentre la comunità albanese è quella maggiormente distribuita sul territorio regionale, seguita da quella marocchina. Il totale delle domande presentare nel mese di marzo 2006 dai lavoratori extra UE, secondo il Decreto governativo flussi 2006, per l ingresso legale di lavoratori stranieri, ammonta a n unità nella Regione Piemonte, pari al 7,97% sul totale nazionale, mentre in Provincia di Torino le domande presentate presso gli Uffici postali sono state (il 55,49% del totale regionale) su posti programmati dal Decreto ministeriale per il nostro territorio provinciale, con un rapporto di uno a cinque tra posti programmati e domande presentate. Nei comuni con la maggiore presenza di stranieri, come indicato nella tabella sottostante, la percentuale l incidenza media dei minori sulla popolazione straniera è del 18,52%. Secondo le intenzioni del Governo è probabile che in prospettiva siano ulteriormente ampliati i posti programmati all inizio dell anno, relativamente a coloro che sono in possesso dei requisiti previsti dalla vigente normativa. Comuni con la maggiore presenza di stranieri: situazione al 31/12/2004 Comune maschi femmine Totale di cui %stranieri minori su tot. pop. Torino ,80% Moncalieri ,90% Chieri ,70% Nichelino ,70% Collegno ,40% Pinerolo ,10% Carmagnola ,00% Settimo To ,20% Rivoli ,80% Chivasso ,00% Ivrea ,20% Giaveno ,30% Grugliasco ,50% Venaria ,60% Cuorgnè ,00% Rivalta ,50% San Mauro ,30% Orbassano ,80% Santena ,70% Luserna S.G ,80% Rivarolo Can ,10% Beinasco ,00% Susa ,00% Leinì ,60% Trofarello ,80% Pino To ,40% Elaborazione Ufficio Statistica su dati Oss.Stranieri Prefettura di Torino

13 Sezione 1 pag Popolazione scolastica iscritta alle scuole medie superiori In relazione al D.Lgs. 112/98, al DPR 233/98 ed alla L.R. 44/2000 le principali competenze della Provincia in materia di istruzione pubblica sono le seguenti: messa a disposizione di edifici scolastici alle Istituzioni secondarie superiori, manutenzione ordinaria e straordinaria dei beni immobili, copertura finanziaria dei servizi di gestione degli immobili forniti, fornitura di arredi e attrezzature. La Provincia di Torino gestisce sul territorio 235 Istituti scolastici relativi all obbligo formativo e 94 Istituti per la Scuola media superiore, nonché due Convitti, l Accademia di Belle Arti ed il Conservatorio Musicale. I dati relativi alla popolazione scolastica iscritta alle scuole medie superiori di competenza della Provincia di Torino sono riassunti nella seguente tabella: Numero iscritti alle scuole medie superiori di competenza provinciale Anno scolastico 2005/06 tipologia scolastica n. n. allievi Istituti d'istruzione superiore(1) Licei Scientifici Istituti Tecnici Istituti Tecnici Industriali Altre scuole di competenza provinciale (2): Licei Classici Licei ed istituti artistici Licei socio-psico-ped Istituti professionali TOTALE Fonte: Servizio programmazione sistema educativo Note: 1) I.I.S Istituti aventi più indirizzi scolastici, come da DPR 157/98. 2) Ex L. 23/96.

14 pag. 14 Sezione Livello d istruzione della popolazione residente Il livello d istruzione della popolazione viene analizzato nell ambito del Censimento generale sulla popolazione. I dati elencati nella tabella successiva descrivono lo stato dell istruzione nella nostra provincia in rapporto all intera popolazione al 2001, attestata a abitanti, di cui maschi e femmine. Il grado d istruzione prende in considerazione le varie fasi della formazione, dalle scuole elementari fino alla laurea, secondo l ordinamento scolastico in vigore al Nel quadro sintetico sottostante si segnala il numero degli analfabeti e di coloro che sono alfabetizzati, ma che sono privi di titolo di studio, oltre ad una disarticolazione dei dati per genere. Popolazione residente per grado d'istruzione: Censimento generale sulla popolazione del 2001 Popolazione Analfabeti Alfabeti Licenza Licenza Diploma Maturità Altri Totale Diploma Laurea Provincia di privi titolo elemen_ scuola qualifica liceali Diplomi diplomi Univer_ Torino di studio tare media maturità superiori sitario Totale % su popolazione 0,75 6,84 23,49 31,49 4,72 4,51 15,8 25,04 1,06 6,36 di cui: Maschi % su popolazione 0,55 6,05 20,48 33,69 4,41 4,27 17,53 26,21 0,81 6,92 Femmine % su popolazione 0,93 7,57 26,3 29,44 5,01 4,74 14,19 23,95 1,29 5,85 Elaborazione dell'ufficio Statistica su dati del Istat del Censimento Generale sulla popolazione del Con le recenti riforme introdotte nel settore dell istruzione scolastica, in corso di attuazione, il sistema formativo italiano nel suo complesso subirà delle importanti innovazioni con l introduzione dell obbligo formativo per tutti i giovani fino al compimento del sedicesimo anno di età. L impostazione della riforma delle scuole superiori prevede l articolazione della formazione superiore quinquennale suddivisa in otto licei, con indirizzi di differente specializzazione. I diplomi abilitanti saranno rilasciati dalle università attraverso la laurea di primo livello nelle varie specializzazioni, uniformandosi al sistema universitario europeo secondo le linee guida della Carta di Bologna sul riconoscimento europeo dei percorsi formativi superiori e l introduzione dei crediti formativi universitari. In alcuni casi, ad esempio per la laurea in giurisprudenza, il percorso di studio sarà ad Y (ciclo unico), ossia con un anno propedeutico seguito da quattro anni di laurea magistrale. Per accedere alla professione forense sarà necessario seguire un biennio universitario di specializzazione professionale post laurea magistrale. Le lauree specialistiche a ciclo unico sono quelle di architettura-ingegneria edile, farmacia, odontoiatria e veterinaria di cinque anni e Medicina e Chirurgia di sei anni, oltre ai corsi di specializzazione medica di quattro anni. Gli atenei torinesi, suddivisi tra Università degli Studi e Politecnico, offrono una vastissima ed ampia scelta di percorsi di studio, attraverso diplomi di laurea triennali e lauree magistrali biennali, in parte decentrati anche nelle realtà territoriali provinciali come ad esempio i corsi di studio attivati ad Ivrea, Pinerolo, Grugliasco e ad Orbassano.

15 Sezione 1 pag La popolazione scolastica (scuole dell obbligo e superiori). Le principali competenze della Provincia in materia di istruzione scolastica, secondo quanto stabilito dal D.Lgs. 112/98 e dalla L.R. 44/2000, sono le seguenti: a) messa a disposizione di edifici scolastici alle istituzioni scolastiche secondarie superiori, b) manutenzione ordinaria e straordinaria dei beni immobili relativi ai plessi scolastici, c) copertura finanziaria dei servizi di gestione degli immobili forniti, d) fornitura di arredi ed attrezzature. La Provincia di Torino gestisce sul territorio 94 istituti superiori frequentati, nell anno scolastico 2006/07, da studenti, nonché due Convitti e l Accademia di Belle Arti. I principali dati relativi all intera popolazione scolastica della Provincia di Torino, suddivisi tra scuole statali e paritarie, sono riassunti nelle seguenti tabelle: Provincia di Torino: scuole statali e paritarie a.s. 2004/05 Scuole statali studenti % sul tot. classi % sul tot. Scuole dell infanzia , ,42 Scuole primarie , ,11 Scuole secondarie di I grado , ,85 Scuole secondarie di II grado , ,62 Totale Scuole paritarie (*) studenti % sul tot. classi % sul tot. Scuole dell infanzia , ,61 Scuole primarie , ,24 Scuole secondarie di I grado , ,63 Scuole secondarie di II grado , ,52 Totale (*) Dati provvisori Fonte: Ufficio scolastico regionale

16 pag. 16 Sezione 1 Il percorso scolastico dell obbligo, alla luce della riforma generale del settore ancora in itinere, sarà prossimamente organizzato in due distinti cicli formativi: la scuola primaria e quella superiore. L obbligo scolastico si completerà nella fascia di età dai sei anni, eventualmente con un anticipo a cinque anni e sei mesi, fino sedici anni d età. Nella scuola primaria confluiranno le attuali scuole elementari e medie inferiori, mentre la scuola superiore sarà organizzata in otto licei suddivisi per indirizzo (scientifico, classico, tecnologico, commerciale, etc ). All avvio dell anno scolastico 2004/05 gli studenti iscritti nelle scuole primarie statali si sono attestati ad unità con un incremento del 1,58% rispetto all anno scolastico precedente. Nello stesso tempo nelle scuole primarie statali le classi sono passate da a con un incremento dello 0,91%. L indirizzo scolastico preferito dagli studenti rimane sempre il Liceo scientifico, scelto da circa il 24% degli studenti iscritti ai corsi diurni delle scuole superiori, seguito dall Istituto tecnico commerciale e per geometri con circa 17% delle scelte, dall Istituto Tecnico Industriale con il 15%, dal liceo Classico con il 10%, dall Istituto professionale per i servizi commerciali con l 8%, l Istituto professionale per l industria e l artigianato con il 7%, l Istituto Professionale per il servizi alberghieri con il 5,5% ed il Liceo socio psico - pedagogico con il 5,5% delle preferenze. I restanti indirizzi rappresentano il restante 8% delle scelte degli studenti nelle altre tipologie scolastiche. Studenti iscritti alle Scuole Superiori (diurne) a.s Provincia di Torino Liceo Scientifico Ist. Tecn. Comm./geometri Ist. Tecnico industriale Liceo Classico Ist. Prof. serv. Commerciali Ist. Prof. per l'ind. e l'art. Liceo socio-psico-pedagogico Ist. Prof. serv. Alberghieri Liceo Artistico Ist. Prof. serv. Pubblicitari Ist. d'arte Ist. Tecn. att. sociali Ist. Prof. agr. ed ambiente Ist. Tecnico agrario Elaborazione dell ufficio Statistica su dati dell Osservatorio scolastico regionale. Negli ultimi anni la scelta scolastica dei nostri giovani ha premiato quella del Liceo Scientifico, probabilmente motivata dal fatto che tale percorso di studio sia una buona base di preparazione interdisciplinare, utile ma non vincolante rispetto alla futura scelta verso i diversi indirizzi universitari o per il lavoro. Secondo i dati forniti dall Osservatorio regionale sull istruzione, nella scuola per l infanzia la presenza degli stranieri nell anno scolastico 2004/05 ammonta a iscritti, pari al 43,84% del totale degli studenti stranieri a livello regionale, nella scuola primaria gli studenti stranieri sono unità, ossia il 48,32% del totale degli studenti stranieri a livello regionale, nella scuola secondaria di primo grado gli iscritti sono 3.802, pari al 48,33 del totale degli stranieri a livello regionale, mentre nella scuola secondaria di secondo grado gli iscritti stranieri sono 3.436, pari al 56,28% del totale degli studenti stranieri a livello regionale. Il quadro della consistenza del corpo docente nelle scuole della Provincia di Torino è il seguente: i docenti di ruolo e supplenti annuali nelle scuole dell infanzia sono rispettivamente e 385 per un totale di docenti (45,72% del totale regionale), nelle scuole primarie i docenti in ruolo sono 8.364, mentre quelli supplenti sono 1.338, per un totale di docenti (51,41% del totale regionale). Nelle scuole secondarie di primo grado i docenti in ruolo sono 5.053, mentre i supplenti sono 813, per un totale di docenti (48,86% del totale regionale). Nella scuola secondaria di secondo grado i docenti in ruolo sono 7.020, mentre i supplenti ammontano a unità, per un totale di docenti (50,16% del totale regionale). Nelle scuole della provincia il personale Direttivo ammonta a 307 unità (52,93% del totale regionale), il personale educativo (P.Ed.) a 66 unità (69,47% del totale

17 Sezione 1 pag. 17 regionale), ed il personale amministrativo, tecnico ed ausiliario (A.T.A.) a unità (50% del totale regionale). Secondo i dati forniti dall Ufficio Scolastico regionale, relativamente ai dati delle scuole della nostra provincia, gli alunni diversamente abili iscritti nelle scuole d infanzia sono 352 (44,11% del totale regionale), nella scuola primaria (47,02% del totale regionale), nella scuola secondaria di primo grado sono (43,95% del totale regionale), mentre nelle scuole secondarie di secondo grado sono (52,86% del totale regionale) La popolazione iscritta all Università Nell anno accademico 2005/06 il totale degli studenti iscritti nei due poli universitari torinesi ammontano ad un totale di studenti, ripartiti nel seguente modo: all Università degli Studi di Torino e al Politecnico di Torino. Gli studenti residenti nella nostra provincia immatricolati negli atenei del nostro territorio ed in altre province e regioni sono , anche se le iscrizioni presso l Università degli Studi ed al Politecnico di Torino rappresentano rispettivamente il 75,51% ed il 18,72, mentre il restante 5,77% riguarda altre università fuori provincia. Il 94,23% degli studenti immatricolati residenti nella nostra provincia studia presso l Università di Torino ed il Politecnico di Torino, nelle diverse sedi e Facoltà, mentre l 1,16% studiano in Lombardia, lo 0,65% nella Marche, lo 0,55% in Emilia Romagna, lo 0,53% in Abruzzo, lo 0,45% in Toscana e l 1,43% nelle restanti regioni italiane. La presenza di studenti immatricolati all università e residenti in provincia di Torino sono quasi la totalità della platea degli iscritti, considerato il fatto che il nostro sistema universitario offre una vasta gamma di possibilità in tutti gli indirizzi del sapere, nonché un livello di qualità di studio, come da tradizione, eccellente. Il restante 5% è iscritto in altre regioni italiane. Tra gli indirizzi di studio più gettonati nella preferenza di iscrizione universitaria delle nuove matricole si conferma al primo posto, come per gli anni precedenti, la Facoltà di Economia (17,8% del totale degli immatricolati), seguita dalla Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali (15,7% con all interno anche il corso di laurea in Biologia), Lettere e Filosofia (11,5%), Giurisprudenza (11,3%), Scienze Politiche (10,9%), Medicina e Chirurgia (10%), Lingue e Letterature straniere (8,7%), Scienze della Formazione (5%), Psicologia (3,5%), Farmacia (2,3%), Agraria (1,7%) e Medicina Veterinaria (1,4%). Per il Politecnico di Torino la Facoltà maggiormente richiesta è rappresentata da Ingegneria (il 67,6% dei nuovi immatricolati) seguita quella di Architettura (32,4%). Studenti residenti in Provincia di Torino immatricolati nei vari atenei italiani A.A. 2005/06 Ateneo Immatricolati Università di Torino Politecnico di Torino Università Cattolica 67 Università di Urbino 65 Un. Piemonte Orientale 47 Università di Bologna 38 Università di Chieti - Pescara 36 Università di Genova 31 Università Bocconi di Milano 27 Università di Milano 27 Università di Pavia 27 Altre Università italiane 275 Totale immatricolati Elab. Uff. Statistica su dati Osserv. Un. Regionale

18 pag. 18 Sezione 1 Studenti residenti in Provincia di Torino immatricolati secondo le Facoltà A.A. 2005/06 Ateneo Facoltà Immatricolati Università di Torino Economia Scienze Lettere 963 Giurisprudenza 949 Scienze Politiche 914 Medicina e Chirurgia 842 Lingue e lett. Straniere 732 Scienze della formazione 424 Psicologia 292 Farmacia 192 Agraria 150 Medicina veterinaria 105 Totale Politecnico di Torino Ingegneria Architettura 674 Totale Elaborazione Ufficio Statistica su dati Osserv. Univ. Regionale La percentuale degli iscritti stranieri nelle nostre sedi universitarie è ancora limitata rispetto alle altre grandi università italiane, anche se negli ultimi anni sono stati fatti notevoli passi in avanti nel fornire agli studenti fuori sede una possibilità di residenza in strutture universitarie residenziali a tariffe convenzionate. Con la chiusura dei Giochi olimpici invernali di Torino 2006 saranno messe a disposizione nell area torinese nuove strutture di accoglienza, inizialmente adibite ad ospitare gli atleti ed il personale di accompagnamento nonché i giornalisti, offrendo così nuove opportunità di residenza agli studenti fuori sede. Inoltre con il nuovo ed ambizioso piano dei nuovi insediamenti universitari nell area metropolitana (come ad esempio la nuova area ex Italgas, l ex manifattura Tabacchi, il raddoppio del Politecnico, le Molinette II, il nuovo centro di ricerca Molecular Biotechnology Center di via Nizza) ed in provincia (il campus universitario a Grugliasco, per Agraria e Veterinaria, e ad Orbassano, secondo polo della Facoltà di Medicina e Chirurgia) i due poli universitari torinesi, l Università degli Studi ed il Politecnico di Torino, potranno disporre di nuovi spazi per le Facoltà all interno di campus universitari attrezzati con molti servizi per gli studenti, in linea con gli standard europei. Con queste premesse strutturali le sedi universitarie potranno candidarsi ad ospitare nuovi studenti fuori sede, italiani e non, in un contesto di apertura internazionale delle nostre strutture accademiche. Ad oggi l incidenza degli stranieri iscritti all Università degli Studi di Torino è del 2,33% sul totale degli iscritti, mentre il Politecnico di Torino annovera una percentuale del 4,23% di stranieri sul totale degli iscritti.

19 Sezione 1 pag Condizione socio-economica delle famiglie Al 31 dicembre del 2005 nel territorio della Provincia di Torino si annoverano nuclei familiari e nuclei di convivenza, con un incremento sul 2004, rispettivamente dello 0,63% e dell 1,39%, mentre la popolazione residente registra un incremento dello 0,2%, passando da a abitanti. Numero famiglie in Provincia di Torino Elaborazione dell Ufficio Statistica su dati Istat. Il valore aggiunto pro capite prodotto nel corso del 2004 nella Provincia di Torino ammonta a euro, pari ad un indice nazionale 113,46 (fatto 100 il valore dell Italia con un valore di euro pro capite). La Provincia di Milano si colloca al primo posto a livello nazionale con un valore aggiunto per abitante di euro (147,53). Il valore aggiunto pro capite nel nostro territorio si è incrementato dal 1995 del 33,35%, mentre rispetto al 2003 ha subito una diminuzione dello 0,49%, in relazione alle negative condizioni dell economia generale registrate anche a livello di valore aggiunto pro capite. Valore aggiunto ai prezzi base per abitante (valori correnti in euro) Provincia Torino Elaborazione Ufficio Statistica su dati Istituto G. Tagliacarne di Roma

20 pag. 20 Sezione 1 Le indagini sulla qualità della vita misurata nelle province italiane, condotta sin dal 1988 ogni anno dal quotidiano economico Il Sole 24 Ore e da alcuni anni anche dal quotidiano economico Italia Oggi, rappresentano un interessante strumento di analisi al fine di definire in modo analitico un complesso di indicatori socio-economici utili per mettere in relazione territori provinciali in un ottica di benckmarking. In sintesi possiamo affermare che il confronto aiuta a crescere, a migliorare ed a volte anche ad emulare realtà più virtuose della nostra, ma il confronto rappresenta anche una possibilità finalizzata ad ottenere dei dati comparabili con realtà territoriali simili, utili per delle misurazioni socio-economiche di contesto. Sul concetto di qualità della vita (Q.d.V.) esiste una copiosa letteratura che si è sviluppata sin dagli anni sessanta negli Usa, per poi svilupparsi in tutto il mondo, Italia compresa. L Isqols (International society for quality of life studies) è l organismo che a livello internazionale più di altri ha garantito la continuità e la messa in rete delle varie esperienze di teorizzazione e di analisi sul tema. Eppure, o forse per questo, quando si parla di Q.d.V. è difficile trovare una definizione condivisa nel selezionare gli indicatori socio-economici di maggiore rilievo. Qualcuno, ad esempio, valorizza la dimensione individuale, altri prestano maggiore attenzione ai servizi sociali attivi sul territorio, alla qualità dell ambiente, alla facilità dell accesso ai trasporti e via dicendo. In ogni caso le diverse indagini sul tema, ed in particolare le due proposte di seguito illustrate, servono per contestualizzare il territorio rispetto alle altre realtà simili ed a creare raffronti, senza la pretesa di dare dei giudizi di valore o di risultato. Delle performance della Provincia di Torino nelle due indagini prese in considerazione si rilevano alcune peculiarità. Nell indagine sulla Q.d.V. de Il Sole 24 Ore, organizzata in sei macro indicatori, collocano la nostra realtà al 57 posto nel 2005, con una perdita di sedici punti rispetto l anno precedente. Come in passato l indice relativo alla criminalità penalizza il nostro territorio con una ripercussione nel risultato finale. Nell indagine proposta da Italia Oggi, elaborata invece su otto macro indicatori, il dato sulla criminalità è migliore rispetto alla precedente indagine, ed il risultato finale vede il nostro territorio posizionato al 58 posto in graduatoria finale, con un miglioramento di sei posizioni rispetto all indagine condotta nel Le due indagini essendo state progettate in modo differente e con alcuni indicatori non comuni, non consentono una comparazione tout court, ma possono invece proporre alcuni interessanti spunti di riflessione. In entrambe le indagini le province in cui sono comprese le grandi aree metropolitane, come Milano, Roma, Napoli e Torino, dimostrano una perdita di dinamismo. Se si confrontano entrambe le ricerche sulla qualità della vita notiamo che le Province con aree metropolitane, come sopra elencate, arretrano di posizione nella classifica generale rispetto alle dimensioni delle città medio gradi. Milano e Torino nelle due ricerche proposte, si caratterizzano invece per alcuni dati discordanti. La provincia di Torino nello studio di Italia Oggi è sostanzialmente stabile rispetto l anno precedente (dal 56 posto del 2004 al 58 del 2005), mentre Milano arretra di ben quattordici posizioni. L indagine de Il Sole 24 Ore segnala invece la criticità del nostro territorio penalizzato in classifica di ben sedici posizioni rispetto l anno precedente, mentre Milano arretra di due posizioni. Nel raffronto tra le province piemontesi nella classifica di Italia Oggi il nostro territorio è collocato al 58 posto, rispetto alla Provincia di Cuneo al 7, di Vercelli al 13, il V.C.O. al 23, Biella al 29, Novara al 48 ed Alessandria al 52 posto. Nell indagine de Il Sole 24 Ore la provincia di Cuneo è collocata al 13 posto in graduatoria, seguita da Vercelli al 39, il V.C.O. al 49, Novara al 53, Biella al 54, Torino al 57, seguita dalla provincia di Alessandria al 64 e da quella di Asti al 66 posto in graduatoria generale. In entrambe le ricerche le province piemontesi sono collocate nella fascia alta e medio alta delle graduatorie generali stilate.

21 Sezione 1 pag. 21 La qualità della vita del 2005 nel dettaglio degli indicatori, raggruppati in sei dimensioni. Indagine: Il Sole 24 Ore. Provincia di Torino Indicatore/dimensione Posizione in graduatoria Valore Media nazionale (valore) La Provincia in testa alla classifica Ammontare valore aggiunto pro - capite a prezzi correnti nel 2004 in , ,00 Milano Depositi bancari pro - capite al 31/12/2004 in , ,22 Milano Importo medio mensile delle pensioni nel 2004 in 4 797,49 608,70 Milano Premi del ramo vita per abitante nel 2004 in ,70 963,96 Trieste Spesa per abitante per auto, moto, elettrodomestici e mobili nel 2004 in ,50 834,70 Aosta Canone mensile locazione x 100mq zona di pregio nel Capoluogo nel 04 in ,00 768,74 Caltanissetta 1 -Tenore di vita (punteggio medio indicatori) ,80 557,40 Milano Nuove iscrizioni di imprese in rapporto alle cessazioni (ott sett..2005) 60 1,22 1,26 Reggio Calabria Imprese registrate ogni 1000 ab. nel ,23 10,56 Grosseto *Percentuale di persone in cerca di lavoro in rapp. alla forza lavoro(media 04) 58 6,11 8,04 Cuneo Percentuale di valore aggiunto derivante dalle esportazioni nel ,17 21,14 Vicenza Rapporto percentuale tra sofferenze ed impieghi bancari nel ,60 4,70 Trento Soggiornanti stranieri rispetto alla popolazione in percentuale nel ,19 4,32 Prato 2 -Affari e lavoro (punteggio medio indicatori) ,00 474,90 Reggio Emilia Indice Tagliacarne della dotazione di infrastrutture (2005) , Trieste Indice sintetico Legambiente sull'ecosistema urbano (2005) 73 43,80 48,2 Mantova Differenza temperature medie mese più caldo e quello più freddo(nov.04-05) 92 22,80 20,50 Reggio Calabria Percent. dimissioni pazienti avvenute in regioni diverse dalla residenza (03) 26 4,80 8,87 Lecco Morti per tumore sul totale dei decessi (in percentuale nel 2002) 73 30,50 28,00 Vibo Valentia Rapp. procedimenti esauriti 04 rispetto tot. sopravvenuti 04 e i pendenti (03) 12 60,94 50,51 Imperia 3 - Servizi e ambiente (punteggio medio indicatori) ,50 580,20 Trieste *Rapine denunciate ogni 100mila abitanti (2004) ,06 44,39 Belluno *Furti in casa denunciati ogni 100mila abitanti (2004) ,76 188,91 Potenza *Furti di vetture denunciati ogni 100mila abitanti (2004) ,55 169,27 Belluno *Scippi e borseggi denunciati ogni 100mila abitanti (2004) ,86 143,46 Matera Minori denunciati ogni 1000 minori punibili (2004) 89 19,52 12,40 Matera Variazione trend sul totale dei delitti denunciati negli ultimi 5anni (2000=100) ,12 119,36 Palermo 4 - Criminalità (punteggio medio indicatori) ,40 337,70 Matera *Numero di abitanti per chilometro quadrato (2004) ,50 247,57 Nuoro Numero nati ogni 1000 abitanti nel 04 in rapporto allo stesso indice del ,04 1,03 Ferrara Laureati per provincia di residenza ogni 1000 giovani dai 19 ai 25 anni ,66 51,36 Trieste Nuove iscriz. anagraf. per trasferim. da altre Prov. ogni 100 cancellazioni (04) ,28 137,04 Ravenna *Numero di divorzi e separazioni ogni 10mila famiglie (2003) 84 77,25 59,41 Enna Rapporto tra popolazione fra i 15 e i 29 anni e gli over 65 (2004) 68 0,74 0,88 Napoli 5 -Popolazione (punteggio medio indicatori) ,10 533,70 Nuoro *Numero di associazioni artistiche,cult. e ricreative ogni 100mila ab.(sett..05) 50 87,71 102,97 Rimini Indice di assorbimento libri in % sulla popolazione (agosto 2005) 9 2,55 1,21 Rimini Numero sale cinematografiche ogni 100 mila abitanti (04) 51 3,09 3,24 La Spezia Indice dell offerta enogastronomia di qualità nel ,70 76,80 Cuneo Numero di ristoranti ogni 100mila abitanti (sett..2005) ,11 262,06 Imperia Numero tesserati a Federazioni nel 2003 e/o soc. affiliate ,18 352,11 Aosta 6 -Tempo libero (punteggio medio indicatori) ,50 374,10 Rimini Qualità della vita (570) Trieste Fonte: Il Sole 24 Ore, Dicembre 2005 Indicatori in comune con l indagine di Italia Oggi

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