|
|
- Raffaella Martelli
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1
2
3 CentroStudi
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40 30 Capitolo 2 Francesco Muzzarelli è esperto di formazione e corporate training consulting, autore di numerosi saggi sulle tematiche della formazione rivolta soprattutto al mondo del lavoro. Ricopre numerosi incarichi di docenza tra cui quello presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell Università di Bologna.
41 Lifelong learning: Web evoluzione 3.0 continua Capitolo 3 Come cambia il mondo della formazione tra web 2.0 e 3.0
42 32 Capitolo 3 Riconoscere il bisogno di cambiamento Definire l idea Analizzare il sistema Pianificare le azioni processo di cambiamento Adottare un progetto Sviluppare la Formazione 3.0 Monitorare e aggiornare
43 33 Come cambia il mondo della formazione tra web 2.0 e 3.0 Il processo di cambiamento richiede i passaggi definiti nello schema precedente e che saranno illustrati nelle prossime pagine. Spesso si sorvola sulle modalità organizzative delle azioni formative, ma è facile comprendere come esse siano indispensabili per rendere efficaci gli interventi stessi. Riconoscere il bisogno di cambiamento La formazione dei formatori oggi non può prescindere da due principi, evidenziati chiaramente anche in sede europea: Questo passo permette al formatore di interrogarsi su aspetti strategici come: Cos è la Formazione 3.0? Cosa comporta in pratica? Cosa è necessario fare per attivarsi? Chi dirige la scuola deve capire la natura delle trasformazioni nel campo della formazione e determinare se i suoi docenti sono pronti o meno. Chi dirige la scuola deve capire la natura delle trasformazioni nel campo della formazione e determinare se i suoi docenti sono pronti o meno. Spetta infatti al dirigente scolastico o a chi si occupa di gestire un ente di formazione il compito di evidenziare la necessità di rinnovamento dei processi formativi, e di motivare il personale docente mettendo nella giusta evidenza i capisaldi
44 34 Capitolo 3 del nuovo sistema di Formazione nel suo contesto storico, mostrando altresì esempi concreti di quello che il cambiamento produce dal punto di vista degli studenti, delle famiglie e dei docenti. Durante questa fase la scuola dovrebbe iniziare a valutare i cambiamenti curriculari, tecnici e normativi indispensabili per favorire l approccio alla Formazione 3.0. Definire l idea In questa fase è importante che la scuola o l istituto che eroga formazione realizzi la visione progettuale di quello che significherà nella vita degli allievi l attuazione delle trasformazioni. In linea con le idee di Formazione 3.0 emerse all inizio del processo di cambiamento, chi si occupa di guidare il cambiamento deve quindi delineare un quadro delle prospettive formative nella propria scuola, basando il tutto sulle nuove forme di insegnamento e apprendimento, sull aggiornamento dei curricula, sulla revisione delle norme e sul ruolo centrale della rete tecnologica necessaria per la Formazione 3.0. La comunità scolastica esaminerà quindi più da vicino le attività dei docenti e i bisogni formativi dei discenti, in piena ottica Formazione 3.0, raccogliendo le idee chiave e gli esempi più illuminanti sulle le novità evidenziate dagli sviluppi del nuovo corso formativo, e realizzerà
45 35 Come cambia il mondo della formazione tra web 2.0 e 3.0 una rappresentazione schematica o multimediale della giornata-tipo di uno studente nella sua scuola trasformata. L idea viene messa a punto da un gruppo di educatori che collaborano con studenti, genitori, consulenti scolastici e del mondo aziendale. Il risultato è una presentazione multimediale, oppure un testo ben strutturato, che possa documentare a tutti la progettazione di base per attuare il cambiamento. Analizzare il sistema È il momento di esaminare la scuola o l organizzazione del centro di formazione e compararla con l immagine di essa che abbiamo delineato per il futuro. La presentazione o il testo strutturato, possono essere accompagnati da una serie di sondaggi che contribuiscono a far evolvere positivamente questo processo. Docenti, studenti e, in generale, tutti gli attori facenti capo alla Comunità Scolastica prendono parte alla sua approfondita analisi, contribuendo nel suggerire buone pratiche, idee o opportunità e possibilità da sviluppare. Le risorse in questa fase predispongono una sorta di elencazione per la Formazione 3.0, un analisi delle infrastrutture tecniche e un attenta osservazione dell organizzazione della Formazione attuale. L idea viene messa a punto da un gruppo di educatori che collaborano con studenti, genitori, consulenti scolastici e del mondo aziendale.
46 36 Capitolo 3 Il progetto viene definito da un gruppo formato da docenti, studenti, responsabili scolastici, esperti tecnici e membri della comunità. Pianificare le azioni In questa fase la scuola o l organismo formativo si impegnano a realizzare un dettagliato progetto per trasformare l idea di partenza in realtà. Partendo dai risultati emersi dall analisi effettuata nella fase precedente, la scuola definisce i cambiamenti necessari nelle infrastrutture tecniche e nell organizzazione formativa necessari per il cambiamento. Il progetto viene definito da un gruppo formato da docenti, studenti, responsabili scolastici, esperti tecnici e membri della comunità. Gli strumenti per questa fase rendono necessario l adozione di un modello progettuale, che tenga adeguatamente conto anche delle altre realtà scolastiche che hanno già sperimentato il cambiamento o sono in una fase di sperimentazione più avanzata, e un azione di controllo sugli aspetti tecnologici di maggiore rilievo. Il progetto deve comprendere il piano economico, una programmazione temporale e l indicazione di una persona responsabile per ogni aspetto della trasformazione. Adottare un progetto I dirigenti scolastici a questo punto devono comunicare il progetto, creare un gruppo di supporto, chiedere e ottenere l approvazione delle Istituzioni anche perché il tipo di trasformazione richiesto dalla Formazione 3.0 richiede investimenti pubblici di una certa rilevanza. Il
47 37 Come cambia il mondo della formazione tra web 2.0 e 3.0 gruppo di supporto, in questa fase, deve coadiuvare il dirigente nella realizzazione della relazione di accompagnamento e nella presentazione della stessa, magari avvalendosi di una presentazione multimediale. Sviluppare l educazione 3.0 Infine è il momento di implementare la pianificazione: la scuola o l istituto formativo, ai fini della realizzazione del piano, devono intraprendere due percorsi distinti ma strettamente correlati tra loro: da una parte l adeguamento tecnologico, dall altra quello formativo. È bene evidenziare che nessun azione che punta all innovazione tecnologica può prescindere dalla fase progettuale (infrastruttura e didattica), il rischio è di investire ed acquisire strumentazioni senza aver preventivamente identificato attentamente le figure di riferimento, i loro compiti specifici e stabilito le metodologie didattiche da seguire. Monitorare e aggiornare In questa fase, che sarà necessariamente ripetuta e periodica, il gruppo di supporto costituito nella scuola o nell istituto formativo segue l evoluzione delle trasformazioni innescate dal processo, e aggiorna il programma in base ai bisogni che emergono. Inoltre pianifica e somministra una
48 38 Capitolo 3 serie di sondaggi ed effettua analisi approfondite che permettono di supportare la scuola nel raggiungimento dell obiettivo iniziale, cioè il potenziamento e il miglioramento delle azioni educative e formative.
49 Come cambia il mondo Lifelong della learning: formazione evoluzione tra web continua 2.0 Web e 3.0 Capitolo 4 Formazione e certificazione
50 40 Capitolo 4 Parlare con un unico linguaggio, operare con le medesime modalità sono requisiti ormai irrinunciabili, che permettono di operare in sinergia in un Europa che diviene sempre più villaggio globale. I tempi della nostra società diventano sempre più rapidi e incalzanti, la necessità di fare bene e fare presto è un obbligo ormai in ogni settore, Scuola e formazione non possono tirarsi indietro. Un modo per rispondere all esigenza di rapidità è anche l acquisizione e il possesso di competenze certificate e aggiornate, volte a evitare frequenti prove attitudinali con dispendio di tempo e risorse. Occorre aggiungere ulteriori tasselli: la mobilità della figura dei formatori e la necessità che determinate abilità e competenze si uniformino a standard precisi per poter operare in qualsiasi contesto territoriale. Parlare con un unico linguaggio, operare con le medesime modalità sono requisiti ormai irrinunciabili, che permettono di operare in sinergia in un Europa che diviene sempre più villaggio globale. Una delle caratteristiche più rilevanti del Web 3.0, lo abbiamo visto nel primo capitolo, è il fatto di far comunicare device diversi tra loro e ovviamente con lo stesso linguaggio. Oggi comunicano tra loro non solo computer e tablet o smartphone ma anche frigoriferi e sistemi di allarme, televisori e lettori mp3, impianti di riscaldamento e robot da cucina, addirittura sono in sperimentazione abiti dotati di microchip e sistemi tecnologici che consentono di collegarsi in rete, di segnalare emergenze, di termoregolare o rispondere al telefono.
51 41 Formazione e certificazione Metodo e visione Alfabetizzazione tecnologica Approfondimento delle conoscenze Creazione delle conoscenze Competenze per il futuro Applicazione delle conoscenze Conoscenze di base CURRICULUM E VALUTAZIONE PEDAGOGIA Tecnologia integrata Soluzione dei problemi complessi Gestione autonoma ICT Strumenti pervasivi Strumenti complessi Strumenti di base organizzazione e amministrazione Classe tradizionale Gruppi di collaborazione Organizzazione dell apprendimento Insegnanti come modelli di apprendimento Gestione e guida Alfabetizzazione digitale Sviluppo professionale dei docenti
52 42 Capitolo 4 Formazione 3.0 significa anche permettere ai formatori di comunicare tra loro in base a competenze e linguaggi finalmente condivisi. Formazione 3.0 significa anche permettere ai formatori di comunicare tra loro in base a competenze e linguaggi finalmente condivisi. A questo proposito rappresentano una guida esemplare gli standard delineati dall UNESCO per quanto concerne le competenze digitali dei docenti. Il quadro incrocia i tre approcci alla formazione basati sullo sviluppo delle capacità umane alfabetizzazione informatica approfondimento delle conoscenze creazione di nuove conoscenze con i sei componenti del sistema educativo: visione e linee guida curriculum e valutazione pedagogia ict organizzazione e amministrazione sviluppo professionale dei docenti Dall incontro dei precedenti elementi si ricavano dei moduli che rispondono a specifici obiettivi, necessari per affrontare le sfide educative poste ai docenti e ai formatori nell era del Web 3.0. Il fine dell alfabetizzazione informatica è quello di preparare gli studenti e i cittadini ad impiegare le tecnologie proficuamente in modo da sostenere lo sviluppo sociale e migliorare la produttività economica. Le politiche di formazione di ogni
53 43 Formazione e certificazione paese devono mirare ad un incremento degli interventi educativi, dedicati all apprendimento delle tecnologie informatiche di base, per qualsiasi fascia d età, in modo da favorire l inclusione per tutti; inoltre è necessario un ampliamento delle dotazioni tecnologiche in modo da rendere più adeguati gli ambienti di apprendimento. Un ruolo di primo piano spetta agli insegnanti che devono essere consapevoli di questi obiettivi ed essere in grado di realizzare efficacemente i contenuti dei programmi di riforma dell istruzione e della formazione. L approfondimento delle conoscenze rappresenta l approccio che consente di applicare le conoscenze apprese per risolvere efficacemente i problemi complessi che si determinano nelle situazioni reali. Per favorire questo approccio i docenti devono rendere dinamica la loro lezione, rendere gli allievi protagonisti di soluzioni creative nate da progettualità condivise. Infine la creazione della conoscenza è l obiettivo più ambizioso tra quelli delineati negli standard UNESCO, sicuramente quello maggiormente strategico, in quanto consente ai cittadini digitali di rappresentare un beneficio per se stessi e la società, aprendo la strada all apprendimento e all innovazione continui.
54 Hai trovato interessante questo saggio? PARTECIPA Attivamente al Progetto di diffusione della Cultura Digitale DAI VOCE Alle tue idee, esperienze e progetti in merito CONTRIBUISCI Alla realizzazione dei Saggi di Cultura Digitale EIPASS Scrivi al centrostudi@eipass.com Il progetto Saggi di Cultura Digitale continua! Ti segnaliamo i prossimi appuntamenti e ti invitiamo a partecipare: 15 mag mag giu giu lug lug set set set set set set 2014 Bambini Hi-tech Persi nella rete Le nuove frontiere dell inclusione sociale Ladri di identità Giochi digitali e apprendimento Web criminale Libri 3.0: le nuove frontiere dell editoria digitale Scuola digitale sicura Agenda digitale: obiettivi da raggiungere, gap da colmare Il lato oscuro dei social network Le regole della partecipazione digitale Una rete di protezione per i minori
55
56
57 Note
58 Note
59
60 CERTIPASS è l unico Ente erogatore dei programmi internazionali di certificazione delle competenze digitali EIPASS, distribuite sul territorio comunitario, ed IIPASS, fuori dal territorio comunitario. Operiamo con la primaria finalità di sostenere e diffondere la Cultura Digitale e le I-Competence attraverso la certificazione delle competenze, nel rispetto del principio della LifeLong Learning: sviluppiamo ed implementiamo programmi di certificazione che forniscano le nozioni necessarie per adeguarsi alle mutevoli circostanze della vita, partecipare attivamente alle relazioni sociali ed affrontare con successo il mondo del lavoro, in costante evoluzione. Con la Collana Saggi di cultura digitale, frutto della cooperazione tra gli esperti del Centro Studi EIPASS, apportiamo il nostro contributo alla conoscenza del mondo della Cultura Digitale. Le pubblicazioni in programma si apriranno al contributo e alle richieste dei nostri lettori, offrendo spunti di riflessioni sulle nuove tecnologie e sulle nuove applicazioni che scaturiscono dal loro impiego nei diversi settori.
RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI
INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104
DettagliPROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE
PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliIL SISTEMA DEI DESCRITTORI EUROPEI PER LE LAUREE E LE LAUREE MAGISTRALI
IL SISTEMA DEI DESCRITTORI EUROPEI PER LE LAUREE E LE LAUREE MAGISTRALI Osservatorio di Ateneo sulla Didattica Università di Siena Servizio Management Didattico Siena, 21 novembre 2006 D.M. sulla disciplina
DettagliSCHEDA PROGETTO BCNL - SCUOLA
PROGETTO TRASFERIMENTO BORSA CONTINUA NAZIONALE DEL LAVORO SCHEDA PROGETTO BCNL - SCUOLA Piano di attività integrate fra i progetti: Ministero Pubblica Istruzione - Impresa Formativa Simulata e Ministero
Dettaglinewsletter N.4 Dicembre 2013 Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport.
newsletter N.4 Dicembre 2013 Questo numero è stato realizzato da: Franca Fiacco ISFOL Agenzia Nazionale LLP Programma settoriale Leonardo da Vinci Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione,
DettagliPQM-PON Potenziamento degli apprendimenti nell area logico-matematica
PQM-PON Potenziamento degli apprendimenti nell area logico-matematica Scuola Secondaria di I grado Progetto realizzato con il contributo del Fondo Sociale Europeo - Programma Operativo Nazionale Competenze
DettagliDiventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.
ISO 9001 Con la sigla ISO 9001 si intende lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la Gestione della Qualità, che rappresenta quindi un precetto universale applicabile all interno
DettagliVisita il sito www.epc.it
Guarda tutti i titoli in collana Visita il sito www.epc.it seguono diapositive di esempio del corso selezionato Durante la proiezione di questa diapositiva il relatore si presenta ed effettua un rapido
DettagliQUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati)
QUESTIONARIO DOCENTI Riepilogo (48 questionari compilati) 1) Pensi alla sua istituzione scolastica, comprensiva delle diverse sedi e dei diversi gradi di scuola. Quanto è d accordo con le seguenti affermazioni?
DettagliISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO
ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI INDICE: PREMESSA 1. FINALITA 2. CONTENUTI 3. LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA 4. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA
DettagliLinee guida per le Scuole 2.0
Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione
DettagliAnno Scolastico: 2014/2015. Indirizzo: Amministrazione, finanza e marketing. Classe: quarta. Disciplina: Tecnologie della Comunicazione
Anno Scolastico: 2014/2015 Indirizzo: Amministrazione, finanza e marketing Articolazione: Relazioni internazionali per il Marketing Classe: quarta Disciplina: Tecnologie della Comunicazione prof. Competenze
DettagliProject Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.
Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo
DettagliUNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso
SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso Pagina 1 di 10 INTRODUZIONE La Norma UNI EN ISO 9001:2008 fa parte delle norme Internazionali
DettagliPer essere vincenti in Europa non basta scrivere una buona
1 Conoscere Horizon 2020 Il programma europeo per la ricerca e innovazione CORSI 2015 La formazione per essere pronti ad affrontare le sfide di una conoscenza in continuo movimento. Per essere vincenti
DettagliPROGETTO AULA DIGITALE
) PROGETTO AULA DIGITALE Egregio Sig. Preside, La scuola italiana vive oggi un momento di grande trasformazione. Molte sono le voci che si levano e che ne chiedono un profondo ammodernamento, una ridefinizione
DettagliISMENE TRAMONTANO Le iniziative per la diffusione della qualità
ISMENE TRAMONTANO Le iniziative per la diffusione della qualità Il Reference Point italiano sulla qualità dei Sistemi di Istruzione e Formazione professionale A cura di Ismene Tramontano Ricercatrice Isfol
DettagliMANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA
Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento
DettagliIL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR E LA SOCIETA DANTE ALIGHIERI Protocollo d'intesa Tra
DettagliDOCENTI ESPERTI IN DIDATTICA CON TECNOLOGIE DIGITALI CERTIFICARE LE PROPRIE COMPETENZE
DOCENTI ESPERTI IN DIDATTICA CON TECNOLOGIE DIGITALI CERTIFICARE LE PROPRIE COMPETENZE Profilo - Competenze - Certificazioni Perché definire un profilo? Perché descriverne le competenze e certificarle?
DettagliMIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015
MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione
Dettaglib) attività divulgativa delle politiche di qualità dell ateneo nei confronti degli studenti;
Allegato n. 2 Linee Guida per la redazione della Relazione Annuale della Commissione Paritetica Docenti- Studenti Le Commissioni Didattiche Paritetiche, così come specificato nel Documento di Autovalutazione,
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
DettagliALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità:
ALLEGATO B Il modello di monitoraggio Il gruppo di Progetto di PQM, nell anno scolastico 2010-2011 ha costituito un gruppo di lavoro tecnico composto dal gruppo di progetto stesso e dai ricercatori dei
DettagliPresidenza del Consiglio dei Ministri
Presidenza del Consiglio dei Ministri SCUOLA NAZIONALE DI AMMINISTRAZIONE Corso in Convenzione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Ottimizzazione dei processi di lavoro alla luce della
DettagliCorso annuale di Perfezionamento e di Aggiornamento Professionale (1500 ore 60 CFU) (Legge 19/11/1990 n. 341- art. 6, co. 2, lett.
Libera Università degli Studi San Pio V di Roma Anno Accademico 2009/2010 Corso annuale di Perfezionamento e di Aggiornamento Professionale (1500 ore 60 CFU) (Legge 19/11/1990 n. 341- art. 6, co. 2, lett.
DettagliLa formazione in materia di sicurezza sul lavoro
Maggio 2015, anno IX N. 5 La formazione in materia di sicurezza sul lavoro Fasi e ruoli specifici per pianificare, organizzare e gestire l attività formativa di Alessandro Cafiero 1 La sicurezza fra contesto
DettagliALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO PREMESSA Con il presente progetto il nostro istituto vuole offrire agli allievi certificati L.104 del 1992 (sia per gli alunni che intraprendono
DettagliSVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA
SVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA Bologna Aprile 2009 L IMPORTANZA DEL MOMENTO In un mercato denso di criticità e nel medesimo tempo di opportunità, l investimento sulle
DettagliSISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO
AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,
DettagliAlternanza scuola lavoro: che cosa significa
Alternanza scuola lavoro: che cosa significa È una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorire l
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ
MANUALE GESTIONE QUALITÀ SEZ. 5.1 REV. 02 pagina 1/5 MANUALE DELLA QUALITÀ Rif.to: UNI EN ISO 9001:2008 PARTE 5: RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA
DettagliL ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE
L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE
DettagliAUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO
AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO (anno scolastico 2014-2015) anno zero AUTONOMIA SCOLASTICA e AUTOVALUTAZIONE L autovalutazione d istituto affonda le sue radici nell autonomia scolastica (dpr 275/1999) 1999-2014
DettagliVALeS Valutazione e Sviluppo Scuola
Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni
DettagliIL RUOLO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO NELLA PREDISPOSIZIONE DEL PROCESSO DI MIGLIORAMENTO. Vanna Monducci 6 settembre 2013
IL RUOLO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO NELLA PREDISPOSIZIONE DEL PROCESSO DI MIGLIORAMENTO Vanna Monducci 6 settembre 2013 IL PROCESSO DI MIGLIORAMENTO: GLI ELEMENTI PRIORITARI valutazione esterna degli apprendimenti
DettagliPiano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "ANTONIO GRAMSCI" Albano/Pavona ANNO SCOLASTICO 2014/15 Piano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente PREMESSA La formazione e l aggiornamento
Dettagli1- Corso di IT Strategy
Descrizione dei Corsi del Master Universitario di 1 livello in IT Governance & Compliance INPDAP Certificated III Edizione A. A. 2011/12 1- Corso di IT Strategy Gli analisti di settore riportano spesso
DettagliRISOVERE IL SVILUPPARE LE CAPACITÀ DI TEAM WORKING E PROBLEM SOLVING IN GRUPPO
Valorizzare competenze, potenziale e motivazione per il successo personale e aziendale RISOVERE IL SVILUPPARE LE CAPACITÀ DI TEAM WORKING E PROBLEM SOLVING IN GRUPPO www.ecfconsulenza.it Percorso Formativo:
DettagliOrientamento in uscita - Università
ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE G. FALCONE - ASOLA (MN) Orientamento in uscita - Università prof. Ruggero Remaforte A.S.. 2012/2013 Premettendo che per orientare bisogna attivare non solo strumenti ma anche
DettagliMIUR.AOODGPS.REGISTRO UFFICIALE(U).0000187.14-02-2014
MIUR.AOODGPS.REGISTRO UFFICIALE(U).0000187.14-02-2014 ALLEGATO A RELAZIONE TECNICA CONFAO, in relazione alle richieste provenienti dagli istituti scolastici associati e al fine di promuovere un apprendimento
DettagliCORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE
Gruppo di Ricerca DEAL (Dislessia Evolutiva e Apprendimento delle Lingue) Università Ca Foscari Venezia CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE Si riporta di seguito l offerta formativa
DettagliAzione di sistema per l'obbligo di istruzione e la continuità fra Secondarie di I e II grado - Fase 2- USP Torino"
Azione di sistema per l'obbligo di istruzione e la continuità fra Secondarie di I e II grado - Fase 2- USP Torino" Competenze d asse e di cittadinanza Docenti: Cipriani Anna, Ist. Mag. Berti - TO Del Sonno
DettagliCORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE
Gruppo di Ricerca DEAL (Dislessia Evolutiva e Apprendimento delle Lingue) Università Ca Foscari Venezia CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE A. FORMAZIONE PER LA SCUOLA PRIMARIA FORMAZIONE
DettagliIl Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria
Il Problem-Based Learning dalla pratica alla teoria Il Problem-based learning (apprendimento basato su un problema) è un metodo di insegnamento in cui un problema costituisce il punto di inizio del processo
DettagliPO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.
INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE
DettagliATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA
ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA VISTO l art. 3 comma 4 del D.P.R. 275/1999 come modificato dall art. 1, comma 14, della Legge
DettagliSETTIMANA DEL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE L ORA DEL CODICE
SETTIMANA DEL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE L ORA DEL CODICE INTRODUZIONE Con il decreto del Ministro dell istruzione, dell università e della ricerca 27 ottobre 2015, n. 851, è stato adottato il Piano
DettagliSviluppo Sistemi Qualit à nella Cooperazione di Abitazione
Sviluppo Sistemi Qualit à nella Cooperazione di Abitazione 1. OBIETTIVI DEL PROGETTO Il presente Progetto è essenzialmente finalizzato a: diffondere i principi e i concetti della Qualità come strategia
DettagliProgetto 5. Formazione, discipline e continuità
Istituto Comprensivo Statale Lorenzo Bartolini di Vaiano Piano dell Offerta Formativa Scheda di progetto Progetto 5 Formazione, discipline e continuità I momenti dedicati all aggiornamento e all autoaggiornamento
DettagliDelibera del Collegio dei Docenti. Piano annuale di Formazione e Aggiornamento del personale insegnante
Delibera del Collegio dei Docenti Piano annuale di Formazione e Aggiornamento del personale insegnante Anno scolastico 2013/2014 IL COLLEGIO DEI DOCENTI VISTI CONSIDERATO ESAMINATE PRESO ATTO TENUTO CONTO
DettagliACCOGLIENZA PER BAMBINE e BAMBINI ADOTTATI NELLE SCUOLE
ACCOGLIENZA PER BAMBINE e BAMBINI ADOTTATI NELLE SCUOLE Linee guida per genitori ed insegnanti Conoscere per accogliere I minori adottati nella provincia di Bolzano 478 negli ultimi 10 anni 30 nuove adozioni
DettagliCHI SIAMO. BeOn è una società di consulenza italiana ad alta specializzazione in ambito di valutazione, sviluppo e formazione delle risorse umane.
www.beon-dp.com Operiamo in ambito di: Sviluppo Assessment e development Center Valutazione e feedback a 360 Formazione Coaching CHI SIAMO BeOn è una società di consulenza italiana ad alta specializzazione
DettagliComune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili.
Comune di Sondrio LINEE GUIDA PER LA SPERIMENTAZIONE del coordinamento territoriale per l integrazione dei servizi a favore dell inclusione scolastica degli alunni con disabilità PREMESSA Il Comune di
Dettagliestendibile ad altri Enti di Formazione e Istituti Educativi 1/15
Un Sistema Integrato: per sostenere le Attività Formative e di Inserimento Lavorativo per semplificare la Gestione di Processi ed Adempimenti.. a disposizione del Sistema CIOFS/FP. estendibile ad altri
DettagliFAC SIMILE FORMULARIO COMPILAZIONE E CONSEGNA SOLO ON LINE http://www.indire.it/indicazioni/monitoraggio/ Monitoraggio dei documenti programmatici
A che punto siamo... indicazioni per il curricolo e indicazioni nazionali Monitoraggio dei documenti programmatici Formulario A PARTE GENERALE Formulario A - PARTE GENERALE - Pagina n 1 /11 Il piano dell
DettagliAntonella Vitale Presidente Ass. Civis e Fondatrice Common Goods. Presentazione Luiss Guido Carli Aula Magna Mario Arcelli 24 novembre 2015
Antonella Vitale Presidente Ass. Civis e Fondatrice Common Goods Presentazione Luiss Guido Carli Aula Magna Mario Arcelli 24 novembre 2015 La nostra esperienza Abbiamo sviluppato un metodo che avvicina
DettagliLA FORMAZIONE PER LE PMI IL MODELLO FORMATIVO DINAMICO PER IL RESPONSABILE DI FINANZA E CONTROLLO
LA FORMAZIONE PER LE PMI IL MODELLO FORMATIVO DINAMICO PER IL RESPONSABILE DI FINANZA E CONTROLLO DOTT. ALFONSO RICCARDI Financial Advisor - Vertis SpA riccardi@vertis. @vertis.itit Università del Sannio,,
DettagliI WEBQUEST SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO. Palermo 9 novembre 2011
I WEBQUEST SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA Palermo 9 novembre 2011 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Webquest Attività di indagine guidata sul Web, che richiede la partecipazione attiva degli studenti,
DettagliPROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa
PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto
DettagliQUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE PER GLI INSEGNANTI
QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE PER GLI INSEGNANTI Nel presente questionario troverà un elenco di affermazioni riguardanti alcuni comportamenti riferiti alla sua attività professionale. Per ciascuna affermazione
DettagliCorso di formazione CORSO DI FORMAZIONE. Prof. Marco Scancarello Prof.ssa Carolina Biscossi Email: didatticaelim@gmail.com
Corso di formazione CORSO DI FORMAZIONE Prof. Marco Scancarello Prof.ssa Carolina Biscossi Email: didatticaelim@gmail.com IL CORSO L utilizzo sempre più frequente delle nuove tecnologie nella vita quotidiana
DettagliPolicy. Le nostre persone
Policy Le nostre persone Approvato dal Consiglio di Amministrazione di eni spa il 28 luglio 2010 LE NOSTRE PERSONE 1. L importanza del fattore umano 3 2. La cultura della pluralità 4 3. La valorizzazione
Dettagli1. ESAME DELLA DOTAZIONE TECNOLOGICA E INFORMATICA DI OGNI PLESSO SCOLASTICO 2. REDAZIONE DEL PIANO PER LO SVILUPPO TECNOLOGICO DELL ISTITUTO
PIANO DI LAVORO 1. ESAME DELLA DOTAZIONE TECNOLOGICA E INFORMATICA DI OGNI PLESSO SCOLASTICO 2. REDAZIONE DEL PIANO PER LO SVILUPPO TECNOLOGICO DELL ISTITUTO 3. REDAZIONE DEL PIANO DEGLI ACQUISTI INFORMATICI
DettagliCondivisione di pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali
Condivisione di pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali Che cos è il Bisogno Educativo Speciale? Il Bisogno Educativo Speciale rappresenta
DettagliSCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO NICOLO DE CONTI CHIOGGIA. Formazione ForTIC 2006/2007. L'offerta formativa
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO NICOLO DE CONTI CHIOGGIA Formazione ForTIC 2006/2007 L'offerta formativa Benvenuti nel percorso di formazione ForTIC2. L attività di formazione che prende avvio vuole essere
DettagliSeminario di disseminazione e formazione Erasmus+ I.I.S. De Sanctis- Deledda 21 gennaio 2016
H Seminario di disseminazione e formazione Erasmus+ I.I.S. De Sanctis- Deledda 21 gennaio 2016 CARATTERISTICHE DEL PROGETTO KA1 COMENIUS ERASMUS + APPROCCIO INDIVIDUALE APPROCCIO ISTITUZIONALE DIVERSE
DettagliANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING
ANTONELLA LAVAGNINO COMUNICAZIONE & MARKETING CREARE OPPORTUNITÀ PER COMPETERE Oggi le imprese di qualsiasi settore e dimensione devono saper affrontare, singolarmente o in rete, sfide impegnative sia
DettagliCapitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile
Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Obiettivi specifici Per il generale, si individuano
DettagliTITOLO DELL INSEGNAMENTO CFU. Principali conoscenze e/o Abilità. Obiettivo. Organizzazione didattica. Strategia d Impresa e Marketing 10 CFU
TITOLO DELL INSEGNAMENTO Strategia d Impresa e Marketing CFU 10 CFU Principali conoscenze e/o Abilità L American Marketing Association (1995) ha definito il marketing come il processo di pianificazione
DettagliCAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO
CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO 20.1 PREMESSA... 255 20.2 COMITATO DI CONSULTAZIONE... 255 20.3 SOGGETTI TITOLATI A PRESENTARE RICHIESTE DI MODIFICA... 255 20.4 REQUISITI DI RICEVIBILITA
DettagliPROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI Questo documento si propone quale parte integrante del P.O.F. e intende presentare un modello di accoglienza che illustri una modalità comune, corretta
DettagliI principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori.
I Servizi Educativi del Comune di Trieste rappresentano una tradizione storica, un patrimonio di tradizione culturale di cui la città e le famiglie vanno orgogliose. Un patrimonio storico che negli anni
DettagliAlla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente
Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Controllo di Gestione e Misurazione delle Performance: l integrazione delle competenze, la valorizzazione delle differenze e la tecnologia
DettagliPIANO DI MIGLIORAMENTO (PDM) IN RAPPORTO AL RAV PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA (PTOF).
PIANO DI MIGLIORAMENTO (PDM) IN RAPPORTO AL RAV PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA (PTOF). Adempimenti di cui al DPR 80/2013 e alla Legge 107/205. Come è noto i documenti che dovranno essere predisposti
DettagliUNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA
ENTE DI APPARTENENZA ASSOCIAZIONI Coinvolgimento prima e durante l esperienza Riflessione sull esperienza Collegamenti con realtà vissuta Scoperta di nuovi bisogni e nuove opportunità Possibilità di provare
DettagliCartoni animati: alleati educativi?
Percorso media educativo per insegnanti e genitori 20 gennaio 2013 Dott.ssa AlessiaRosa Cartoni animati: alleati educativi? Percorso media educativo per insegnanti e genitori I media pervadono oggi la
DettagliL assicurazione della qualità nelle PMI: Strumenti necessari per svolgere efficacemente questo ruolo in azienda
Area Tecnical e Professional L assicurazione della qualità nelle PMI: Strumenti necessari per svolgere efficacemente questo ruolo in azienda Bologna 26 e 27 Febbraio 2015 9.00-13.00 e 14.00-18.00 Il Responsabile
DettagliPresentazione Formazione Professionale
Presentazione Formazione Professionale Adecco Training Adecco Training è la società del gruppo Adecco che si occupa di pianificare, organizzare e realizzare progetti formativi che possono coinvolgere lavoratori
DettagliImparare è una esperienza, tutto il resto è solo informazione automatizzata. Albert Einstein
Imparare è una esperienza, tutto il resto è solo informazione automatizzata Albert Einstein MISSION Sosteniamo la Cultura Digitale (corretto approccio alle nuove tecnologie e internet) sviluppando le I-Competence
DettagliQUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA
QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager
DettagliAREA 5. RAPPORTI CON ENTI ESTERNI
A.S. 2014/2015 AREA 1. REVISIONE E GESTIONE DEL POF REVISIONE E GESTIONE DEL POF ATTIVITA INTERNE PER IL POTENZIAMENTO E AMPLIAMENTO DELL OFFERTA FORMATIVA AREA 2. SERVIZI AL PERSONALE DOCENTE GESTIONE
DettagliLa dimensione europea dell Assicurazione della qualità
L assicurazione della qualità come opportunità di sviluppo Conservatorio di Musica Arrigo Boito Parma 14 marzo 2009 La dimensione europea dell Assicurazione della qualità Carla Salvaterra carla.salvaterra@unibo.it
DettagliRealizzato Dall ins. Guadalupi Francesca
Allegato al PTOF dell I.C. Giuseppe Scelsa Realizzato Dall ins. Guadalupi Francesca Premessa L Animatore Digitale individuato in ogni scuola sarà (rif. Prot. n 17791 del 19/11/2015) destinatario di un
DettagliIstituto comprensivo Statale D. Zuretti Mesenzana. Progetto ECDL. Certificare le competenze informatiche
Istituto comprensivo Statale D. Zuretti Mesenzana Progetto ECDL Certificare le competenze informatiche La Patente Europea per la Guida del Computer (ECDL European Computer Driving Licence), è una certificazione
DettagliSCHEDA DI PROGETTO. Regione..
Ministero Pubblica Istruzione Titolo sintetico del progetto: I CARE Imparare Comunicare Agire in una Rete Educativa Piano Nazionale di formazione e ricerca SCHEDA DI PROGETTO Regione.. Scuola Capofila
DettagliCORSO DI FORMAZIONE PROGETTARE E VALUTARE PER COMPETENZE. RIFERIMENTI NORMATIVI SU INDICAZIONI E VALUTAZIONE
CORSO DI FORMAZIONE PROGETTARE E VALUTARE PER COMPETENZE. RIFERIMENTI NORMATIVI SU INDICAZIONI E VALUTAZIONE DIRETTORE DEL CORSO Dirigente Scolastico Dr.ssa Daniela Oliviero ENTE FORMATORE Istituto Benalba
DettagliSede: Misano di Gera d Adda. Ordine di scuola: Scuola Primaria. Titolo del progetto: Informatica Scuola Primaria
Sede: Misano di Gera d Adda Ordine di scuola: Scuola Primaria Titolo del progetto: Informatica Scuola Primaria Docente responsabile: Simona Pontoglio Destinatari: tutti gli alunni della scuola Docenti
DettagliPROPOSTA DI PACCHETTO DI ORIENTAMENTO
PROPOSTA DI PACCHETTO DI ORIENTAMENTO MOMENTI DI ORIENTAMENTO Obiettivi INDICE Bilancio delle Competenze e Consapevolezza delle Vocazioni...4 La Gestione del Cambiamento...4 Momenti e iniziative sul tema
DettagliPercorso di orientamento sui saperi minimi (P.O.S.M.)
Percorso di orientamento sui saperi minimi (P.O.S.M.) Il progetto nasce da una collaborazione fra la Facoltà di Economia e l ITCS G.Oberdan di Treviglio nell ambito delle attività di orientamento di entrambe
DettagliPartecipare all organizzazione di convegni ed eventi
Area di Riferimento 1 Gestione POF Riscrittura del POF alla luce delle innovazioni normative e dei bisogni formativi attuali, sia interni che del territorio Monitoraggio in itinere dell attuazione del
DettagliPROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo NORD 2 - Brescia Via Costalunga, 15-25123 BRESCIA Cod. Min. BSIC88400D - Cod.Fisc. 80049710173 Tel.030307858-0308379448-9
DettagliPer essere vincenti in Europa non basta scrivere una buona
1 Conoscere Horizon 2020 Il programma europeo per la ricerca e innovazione Per essere vincenti in Europa non basta scrivere una buona proposta, occorre scrivere una proposta eccellente. Il nuovo Programma
DettagliCorso Tecnico di redazione di progetti Europei
Corso Tecnico di redazione di progetti Europei Politiche, programmi, bandi Dovrebbe essere innanzitutto chiaro che le risorse finanziarie messe a disposizione dal bilancio europeo attraverso i bandi servono
DettagliSTRATEGIE E METODI PER L INNOVAZIONE DIDATTICA E TERRITORIALE
ISTITUTO SILONE San Ferdinando di Puglia STRATEGIE E METODI PER L INNOVAZIONE DIDATTICA E TERRITORIALE REPORT FINALE DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE Progetto di Ricerca finanziato da: REGIONE PUGLIA Assessorato
DettagliPIANO DI LAVORO ANNUALE DELLA DISCIPLINA Gestione Progetto Organizzazione d'impresa Classi QUINTE A.S. 2014-2015
Istituto di Istruzione Secondaria Superiore ETTORE MAJORANA 24068 SERIATE (BG) Via Partigiani 1 -Tel. 035-297612 - Fax 035-301672 e-mail: majorana@ettoremajorana.gov.it - sito internet: www.ettoremajorana.gov.it
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
DettagliCod. C-1-FSE -2014 1237; Cod. C-2-FSE -2014 23. Prot. n. 1278/C-38 Brindisi, 16/02/2015
Prot. n. 1278/C-38 Brindisi, 16/02/2015 OGGETTO: Programmazione dei Fondi Strutturali 2007/2013. Programma Operativo Nazionale Competenze per lo sviluppo FSE -2007-IT 05 1 PO 007 Asse II Obiettivo H -
DettagliPsicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice
INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------
Dettagli