Progetto di somma urgenza a seguito del recente evento di caduta massi che ha coinvolto il settore Nord-Est della discarica di Borgo Val di Taro (PR)
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- Vanessa Giuseppina Tortora
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2 Pagina 1 di 12 PROVINCIA DI PARMA COMMITTENTE Progetto di somma urgenza a seguito del recente evento di caduta massi che ha coinvolto il settore Nord-Est della discarica di Borgo Val di Taro (PR)
3 Pagina 2 di 12 Sommario 1 PREMESSA 3 2 INQUADRAMENTO TOPOGRAFICO 4 3 ASSETTO GEOLOGICO DEL VERSANTE INQUADRAMENTO MORFOLOGICO LOCALE LITOLOGIA 4 4 VALUTAZIONE DELLO STATO DI PERICOLO 5 5 PROPOSTE D INTERVENTO 6 6 INDICAZIONI RELATIVE ALLE MISURE DI SICUREZZA E STIMA DEI COSTI 6 7 SINTESI CONCLUSIVA 8 ALLEGATO 1 INQUADRAMENTO TOPOGRAFICO 9 ALLEGATO 2 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA 11 ALLEGATO 3 UBICAZIONE BARRIERA PARAMASSI 12
4 Pagina 3 di 12 1 PREMESSA Il presente progetto è stato redatto dallo scrivente su incarico dell Unione dei Comuni Valli Taro e Ceno, proprietaria della discarica I Piani di Tiedoli (posta nelle vicinanze del centro abitato di Borgo Val di Taro), a seguito della recente attivazione di sciami di crollo di massi e materiali vari che hanno interessato il versante Nord-Est nel tratto a monte della 6 vasca dell impianto; in conseguenza di tali crolli la struttura ha subito alcuni danni ed è stato coinvolto il sedime della discarica manifestando pertanto una locale vulnerabilità. Obiettivo del progetto è pertanto l analisi e la quantificazione del fenomeno di caduta massi e delle opere di mitigazione necessarie a proteggere anche il settore Nord-Est della discarica e ripristinarne le necessarie condizioni di sicurezza per la gestione. Gli elementi informativi necessari alla progettazione sono stati assunti dalla conoscenza di base del versante e dei cinematismi di crollo che lo caratterizzano maturata per la progettazione delle opere di protezione del settore Nord-Ovest sviluppata dallo scrivente nel corso del periodo (al tempo con la qualifica di Direttore Tecnico della società Land Consulting) aggiornata e integrata sulla base dei sopralluoghi e rilievi speditivi eseguiti nel periodo agosto-settembre corrente anno. In particolare, alla luce dei recenti sopralluoghi, si è potuto confermare anche per i versanti rocciosi presi qui in esame la caratterizzazione geologica e geomeccanica adottata nella progettazione 2012 e si è potuto constatare che i rischi di instabilità sono risultati mitigati dagli interventi attivi in parete e al piede eseguiti, costituiti da reti paramassi, pannelli di rete in fune e chiodature. Le strutture di protezione eseguite nel nel settore Nord-Ovest risultano pertanto aver efficacemente trattenuto gli elementi in distacco e, alla data degli ultimi rilievi eseguiti, ancora in efficienza; occorre invece programmare un urgente intervento manutentivo sulla barriera perimetrale a causa del locale forte accumulo a tergo ormai presente e della deformazione di alcuni degli elementi di ritenuta (questo intervento è oggetto di separata definizione tecnica). Con riferirimento alle successive descrizioni del versante, si precisa inoltre che si mantiene per omogeneità e facilità di lettura la nomenclatura dei settori individuati negli studi del marzo Constatato che il recente distacco è avvenuto al piede del costone roccioso, ai fini della corrente progettazione è stato convenuto con la Committenza di indagare solamente quelle problematiche presenti lungo il versante nel settore Nord-Est a valle delle aree precedentemente mitigate dalle reti e dai chiodi.
5 Pagina 4 di 12 Le considerazioni che seguono hanno quindi lo scopo di valutare le velocità e le energie di impatto di quei blocchi che possono isolarsi e scoscendere dalla base del versante roccioso lungo il pendio inclinato. Nel presente lavoro si fa riferimento ai suggerimenti tecnici delle EOTA ETAG 27 europee e delle UNI relative alle analisi e agli interventi di caduta massi. Vengono anche soddisfatti i requisiti richiesti dalla normativa tecnica italiana NTC INQUADRAMENTO TOPOGRAFICO La discarica denominata I Piani di Tiedoli si trova a circa 4 km di distanza, in direzione Nord-Est da Borgo Val di Taro, in provincia di Parma. Il sito oggetto dei lavori si trova sulla destra idrografica del Fiume Taro, all interno dell ampia valle scavata dallo stesso corso d acqua, con andamento in questo punto Nord-Est/Sud- Ovest. I lavori in questione sono situati alle seguenti coordinate: Latitudine: 44 30'37.68"N Longitudine: 9 48'57.07"E Il sito di progetto si trova a circa 506 metri di altitudine slm e a circa 140 metri di altezza rispetto al fondovalle dove scorre il Fiume Taro. 3 ASSETTO GEOLOGICO DEL VERSANTE 3.1 Inquadramento morfologico locale Il sito è caratterizzato da un versante articolato composto da un prima piccola balza rocciosa seguita da un versante inclinato mediamente che presenta le sue asperità rappresentate dai blocchi isolati e immersi in una matrice sabbiosa limosa compatta e indurita. Segue un versante roccioso composto da placche lisce decametriche, speroni rocciosi aggettanti e tratti inclinati ricchi in materiale detritico. 3.2 Litologia Nell area in questione si osservano affioramenti rocciosi riconducibili alla Formazione di Ranzano e più nello specifico dal Membro della Val Pessola, appartenente alla Sucessione Epiligure. Dalla bibliografia si ricava la seguente breve descrizione:
6 Pagina 5 di 12 Formazione di Ranzano (Eocene sup. Oligocene inf.) La Formazione di Ranzano comprende rocce di origine prevalentemente torbiditica, attribuibili ad un ambiente di scarpata e di bacino, caratterizzata da un punto di vista granulometrico sia da porzioni detritiche più grossolane (areniti conglomerati), sia da intervalli più fini (peliti argilliti), con prevalenza delle prime. Tale variabilità viene espressa dalla suddivisione di tale formazione in due differenti membri (Gasperi et al., 2005): Membro della Val Pessola: areniti, conglomerati e peliti in rapporti molto variabili. In particolare al suo interno è possibile distinguere una porzione arenaceo conglomeratica, formata da banchi debolmente cementati. Membro di Varano de Melegari: alternanze di arenarie e peliti, con prevalenza delle seconde. Tali materiali sono solitamente di colore grigio verdastro e sono caratterizzati dalla ricca presenza di frammenti di rocce carbonatiche. 4 VALUTAZIONE DELLO STATO DI PERICOLO Le condizioni di pericolo sono rappresentate dalle bancate rocciose affioranti o sub affioranti lungo il pendio e dai blocchi già disarticolati e inglobati nel detrito di versante indurito e compattato. A seguito di eventi meteorici intensi o di consistenti variazioni di temperatura tra giorno e notte, possono avvenire dilatazioni termiche del terreno. Questo, avendo rigidezze molto differenti al suo interno, crea divaricazioni differenziali che possono favorire il distacco di blocchi. Tale evento può avvenire anche in periodo di prolungato secco (quale quello che ha caratterizzato la stagione estiva 2017) in cui i blocchi già disarticolati, subiscono un distaccamento dalla matrice sabbiosa limosa che li tiene inglobati al terreno. I massi hanno mediamente dimensioni inferiori al metro cubo ma sono stati individuati alcuni massi di dimensioni maggiori la cui stabilità non è nota. Va considerato inoltre che in caso di eventi piovosi intensi e prolungati, si possono avere dilavamenti diffusi del terreno con distacchi multipli di massi che possono generare sciami di crollo o colate. Nel presente lavoro, come in quello del 2012, si ovvierà alla caduta massi e agli sciami di crollo. Il fenomeno delle colate non è stato riferito dalla committenza e non se ne conosce la frequenza e intensità. Questo dovrà essere studiato in lavori appositi se ritenuto necessario.
7 Pagina 6 di 12 I massi che scoscendono dal versante hanno forma da tozza prismatica a tabulare. I cinematismi possono avvenire per rotolamento puro, con traiettorie molto variabili e per rotazione e rimbalzo, con traiettorie generalmente lungo la linea di massima pendenza. Come si evince dall esperienza recente e dalle simulazioni condotte negli studi del marzo del 2012, questi possono raggiungere le zone vulnerabili sottostanti. 5 PROPOSTE D INTERVENTO Le velocità di caduta risultano, per quanto le assunzioni siano cautelative, di entità rilevante; tale dato va commisurato ai volumi in caduta per ricavarne l energia di progetto. Dato che non è ragionevole in termini di costi/beneficio eseguire interventi sul versante, risulta conveniente predisporre una barriera paramassi al piede del versante stesso. In base ai calcoli eseguiti specificatamente per l attuale progetto e riportati nell apposita relazione di progetto, si ritiene necessaria una barriera con livello energetico non inferiore a 1500 KJ e altezza nominale non inferiore a 4.00 m. Tale scelta è in grado di ovviare a possibili (molto probabili) sciami di crollo con impatti multipli e accumulo a retro della barriera. Utilizzando barriere di questo tipo si può evitare il collasso della struttura e aumentare i tempi necessari alla manutenzione. A seguito delle valutazioni eseguite si è rilevata idonea l installazione di almeno 50 m di barriera paramassi nel tratto del settore Nord-Est alla base del settore A3. 6 INDICAZIONI RELATIVE ALLE MISURE DI SICUREZZA E STIMA DEI COSTI La stima dei costi relativi alla sicurezza viene effettuata come somma di due componenti distinte che andranno a formare il complesso degli oneri di cui all art. 131, terzo comma, del D. Lgs. 163/2006 e successive modificazioni ed integrazioni: gli oneri di tipo generale o aziendali o inclusi (Og) e quelli di tipo speciale o aggiuntivi (Os). Si considerano costi della Sicurezza Generali i costi della sicurezza inclusi nei prezzi unitari. Nel caso del presente appalto si tratta di un unico prezzo unitario riferito all installazione di barriera paramassi.
8 Pagina 7 di 12 I costi della Sicurezza Generali sono: a) le recinzioni e le delimitazioni ordinarie complete dei vari accessi all area dei lavori b) la segnaletica di sicurezza c) la predisposizione della viabilità di cantiere e dei percorsi pedonali in condizioni ordinarie d) i servizi igienici assistenziali di cantiere e) gli impianti di terra contro i contatti indiretti f) i dispositivi di protezione individuale comunemente utilizzati, quali: il casco, i guanti protettivi, le scarpe antinfortunistiche, gli otoprotettori ordinari e i facciali filtranti g) i presidi sanitari quali il pacchetto o la cassetta di medicazione, esclusa la camera di medicazione h) i mezzi estinguenti per la prevenzione incendi i) gli apprestamenti specificatamente contemplati nelle singole voci del prezzario j) l) gli oneri per la redazione del POS, del PiMUS, del piano di lavoro nella bonifica dall amianto, del piano per estese demolizioni e di ogni altro simile adempimento posto dalle vigenti disposizioni a carico dell esecutore k) m) gli altri oneri generali della sicurezza, quali: la sorveglianza sanitaria, l informazione e la formazione dei lavoratori, la consultazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, derivanti dall attuazione della contrattazione collettiva e territoriale l) n) gli oneri della sicurezza derivanti dalla applicazione degli accordi collettivi nazionali e territoriali, quale la contribuzione per gli organismi paritetici, per il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale e per il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza di sito produttivo. Si fa inoltre presente quanto stabilito all art. 5, comma 1, del D.M. 145/2000 (Capitolato Generale d Appalto), cioè che, fatte salve le eventuali ulteriori prescrizioni del Capitolato Speciale d'appalto, si intendono comprese nel prezzo dei lavori e perciò a carico dell'appaltatore, fra le altre cose: i. le spese per l'impianto, la manutenzione e l'illuminazione dei cantieri, con esclusione di quelle relative alla sicurezza nei cantieri stessi ii. le spese per attrezzi e opere provvisionali e per quanto altro occorre alla esecuzione piena e perfetta dei lavori iii. le spese per le vie di accesso al cantiere iv. le spese per idonei locali e per la necessaria attrezzatura per l'ufficio di direzione lavori v. le spese di adeguamento del cantiere in osservanza del D. lgs. 81/2008 e s.m.i.
9 Pagina 8 di 11 7 SINTESI CONCLUSIVA La discarica denominata I Piani di Tiedoli, posta nelle vicinanze della città di Borgo Val di Taro ha recentemente subito alcuni danni nel settore Nord-Est, non ancora protetto da reti paramassi, a seguito di un evento di crollo che ha coinvolto il sedime della discarica. Si rende quindi necessario l intervento per ripristinare anche in questo settore le condizioni di sicurezza adeguate sul versante in questione. Si propone l installazione di barriere paramassi certificate con capacità 1500 kj e altezza nominale 4.0 m, da collocarsi come in allegato. Il tratto da proteggere è lungo circa 50 m, quindi è stata prevista un unica tratta. A seguito dell installazione andrà naturalmente eseguita una costante manutenzione delle opere; in particolare si dovrà: provvedere, in caso di crolli, alla tempestiva pulizia del materiale di crollo al fine di evitare fenomeni di scavalco legati alla variazione della morfologia a monte della barriera. provvedere, in caso di crolli, alla verifica dello stato di fatto della barriera. Nel complesso degli elaborati di progetto, per completezza sotto elencati, sono riportati gli elementi di analisi, valutazione e calcolazione delle opere di protezione necessarie. Elenco degli elaborati costitutivi il progetto dell intervento 1 Relazione tecnico-illustrativa 2 Relazione di Calcolo 3 Computo Metrico 4a Capitolato Speciale d'appalto (1 ) 4b Capitolato Speciale d'appalto (2 ) 5 Schema di Contratto 6 Piano delle Manutenzioni 7 Cronoprogramma 8 Barriera Paramassi 1500 kj
10 Pagina 9 di 12 ALLEGATO 1 INQUADRAMENTO TOPOGRAFICO
11 Fig. 1 Fig.1: Ubicazione del sito (Google Earth) Allegato I: Inquadramento geografico Progetto/Cantiere Oggetto del servizio SETTORE DELLA DISCARICA DI BORGO VAL DI TARO (PR)
12 Pagina 11 di 12 ALLEGATO 2 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
13 Fig.2: Il pendio interessato dalla caduta massi oggetto di questo lavoro. Allegato II: Documentazione fotografica Fig. 1 Fig.3: La base del pendio dove si è verificata la caduta massi. Progetto/Cantiere Oggetto del servizio SETTORE DELLA DISCARICA DI BORGO VAL DI TARO (PR)
14 Fig.4: Le barriere paramassi installate nel 2014 a lato del sito in questione. Allegato II: Documentazione fotografica Fig. 1 Fig.5: Le barriere paramassi alla base del pendio. Progetto/Cantiere Oggetto del servizio SETTORE DELLA DISCARICA DI BORGO VAL DI TARO (PR)
15 Fig.6: Montanti terminali della barriera paramassi di valle. Allegato II: Documentazione fotografica Fig. 1 Fig.7: Zona basale priva di protezioni passive Progetto/Cantiere Oggetto del servizio SETTORE DELLA DISCARICA DI BORGO VAL DI TARO (PR)
16 Pagina 12 di 12 ALLEGATO 3 UBICAZIONE BARRIERA PARAMASSI
17 Fig. 1 Fig.8: Ubicazione barriera paramassi da immagine Google Earth Allegato III: Ubicazione della barriera paramassi Progetto/Cantiere Oggetto del servizio SETTORE DELLA DISCARICA DI BORGO VAL DI TARO (PR)
18 Fig.9: Ubicazione barriera paramassi da immagine Google Earth; in verde la barriera paramassi già presente, in blu la barriera in progetto. Allegato III: Ubicazione della barriera paramassi Fig. 1 Fig.10: Ubicazione approssimativa della barriera paramassi, planimetria; in verde la barriera paramassi già presente, in blu la barriera in progetto. Progetto/Cantiere Oggetto del servizio SETTORE DELLA DISCARICA DI BORGO VAL DI TARO (PR)
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