Obiettivi istituzionali Strategie aziendali Obiettivi istituzionali Strategie aziendali

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1 Obiettivi istituzionali Strategie aziendali Obiettivi istituzionali Strategie aziendali N el terzo capitolo vengono illustrati gli obiettivi di salute perseguiti e le strategie aziendali messe in atto dal Policlinico, in accordo anche con gli indirizzi emersi dalla programmazione territoriale. Vengono individuate cinque aree per le quali l Azienda descrive i macro-obiettivi: Partecipazione degli Enti Locali alla programmazione sanitaria e alla verifica dei risultati di salute, secondo il ruolo ad essi assegnato nell ordinamento regionale; Universalità ed equità d accesso in relazione a quanto previsto dai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA); Centralità del cittadino per favorire la valutazione dei servizi e la partecipazione alle scelte assistenziali dei cittadini, degli utenti e delle loro organizzazioni di rappresentanza; Qualità dell assistenza ed efficienza gestionale come dovere di offrire prestazioni e servizi di elevata qualità tecnica, professionale e relazionale, nel rispetto dell utilizzo razionale delle risorse; IL MARTIRIO DI SANT'ORSOLA - Pasinelli Lorenzo Integrazione tra attività assistenziali, di didattica e di ricerca

2 Partecipazione degli Enti Locali alla programmazione sanitaria Strategie aziendali Universalità ed equità di accesso Obiettivi istituzionali.1 Partecipazione degli Enti Locali alla programmazione sanitaria Nel corso dell anno 2012 la partecipazione degli Enti Locali della provincia di Bologna alla programmazione sanitaria regionale e al suo controllo periodico locale sono state realizzate, come di consueto, attraverso la Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria e in stretta collaborazione con l Azienda USL di Bologna e l Istituto Ortopedico Rizzoli. Anche nel corso di quest anno sono stati attuati: il percorso per l approvazione dei bilanci sia consuntivi che preventivi, nonché le altre attività di programmazione congiunta da parte delle Aziende..2 Universalità ed equità di accesso Uno dei principali obiettivi dell Azienda Ospedaliero - Universitaria di Bologna è la rimozione delle barriere, da quelle architettoniche a quelle linguistiche, per consentire a tutti i cittadini che ne hanno necessità di usufruire dei servizi erogati. Nel primo caso l Azienda si è impegnata ad eliminarle in tutti gli edifici in ristrutturazione e nella progettazione di quelli nuovi. In questa azione l Azienda è affiancata dai componenti del Comitato Consultivo Misto che effettuano periodicamente valutazioni ed analisi sullo stato delle strutture e le trasferiscono alle servizi competenti per la definizione e la programmazione delle specifiche azioni. Su questo aspetto è attivo un gruppo di lavoro aziendale a cui partecipano i componenti del Comitato Consultivo Misto. Inoltre le Associazioni di Volontariato insieme all Azienda, hanno un ruolo molto importante nel percorso di accoglienza del cittadino straniero, il loro contributo è notevole. La presenza nel nostro tessuto sociale e nel Policlinico delle Organizzazioni di Volontariato aiuta e facilita la permanenza del cittadino straniero nell adeguatezza degli interventi informativi, educativi, di empowerment e di sostegno durante il percorso di cura. Insieme ad alcuni componenti del Comitato Consultivo Misto ed in collaborazione a livello locale con l Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale ed a livello nazionale con AGE.NA.S. ed il Ministero della Salute, nel corso del 201 è stata rinnovata l adesione al progetto: Sperimentazione di un sistema di valutazione della qualità dal punto di vista dei cittadini nelle strutture di degenza. Obiettivo del progetto è la sperimentazione di un sistema di valutazione della qualità dal punto di vista dei cittadini nelle strutture di degenza, tramite revisione e adattamento al nostro sistema sanitario regionale di sistemi di valutazione già esistenti (a livello nazionale e regionale). Lo strumento utilizzato è stato quello della Check List per la valutazione del grado di umanizzazione delle strutture di ricovero. Tra il mese di Febbraio e Giugno 201, è stata condotta un analisi della Check List da un gruppo di lavoro regionale (ASSR/referenti Qualità/URP/CCRQ), sono stati individuati circa 70 items che sono requisiti di accreditamento generali e specifici nel nostro sistema regionale. Anche con l aiuto del Comitato Consultivo Misto, prosegue l impegno dell Azienda per l eliminazione delle barriere di ogni genere Le attività del progetto Ospedale Multiculturale contribuiscono all eliminazione delle barriere linguistiche e culturali In collaborazione con l Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale - Regione Emilia-Romagna Area Sviluppo delle professionalità per l assistenza e la salute è stato cooprogettato un percorso formativo: Laboratorio Sperimentale di Mediazione Interculturale nel Dipartimento Salute Donna Bambino e Adolescente. Il progetto definisce principalmente le modalità e gli strumenti utili per migliorare e per favorire l accoglienza, l accesso e la fruizione dei servizi aziendali da parte degli utenti stranieri e dei loro familiari. Nel corso del 201 è stata realizzata la seguente fase: realizzazione del Convegno di Intercultura all interno del Policlinico, riservato a tutti gli operatori del Dipartimento Salute Donna Bambino e Adolescente. È stato attivato il percorso formativo Conoscere le diverse culture, le procedure amministrative a supporto e i diversi livelli di responsabilità nel Dipartimento Salute Donna Bambino e Adolescente. Il corso di formazione si è articolato su sei sezioni della durata di otto ore ciascuna, e ciò ha permesso la partecipazione di molti operatori sanitari dell area pediatrica. Sul versante dell eliminazione delle barriere linguistiche e culturali, nel 201 sono proseguite le attività del progetto Ospedale Multiculturale condotto in collaborazione con l Azienda USL di Bologna. In particolare, gli obiettivi definiti per il 201 hanno riguardato il consolidamento ed il miglioramento dei servizi di mediazione implementati negli anni precedenti e la loro riprogettazione in relazione alle nuove esigenze emerse sia dall analisi dell andamento degli accessi di utenti stranieri all interno del Policlinico, sia dall analisi dei bisogni espressi dai professionisti dell area sanitaria e del personale addetto all accoglienza. I dati dell analisi e la raccolta delle testimonianze dei professionisti hanno evidenziato l importanza della relazione del mediatore culturale con il team multidisciplinare che opera all interno delle Unità Operative. L Ufficio Relazioni con il Pubblico e rapporti con le Associazioni di Volontariato, nel 201, ha seguito le indicazioni e le raccomandazioni della Regione Emilia-Romagna, attraverso la compilazione di un report sul: Monitoraggio Indicazioni regionali sulle nuove dimensioni della relazione di cura in un contesto pluriculturale. Le aree d intervento di priorità regionali sono state: le barriere linguistiche e culturali nella comunicazione; l adeguatezza degli interventi informativi, educativi e di empowerment; la competenza culturale degli operatori

3 Universalità ed equità di accesso Obiettivi istituzionali Grafico.1 Trend delle presenze di utenti stranieri all interno del Policlinico Grafico.2 Interventi di mediazione a chiamata urgente, programmata e da postazione fissa Universalità ed equità di accesso Obiettivi istituzionali Grafico. Interventi di mediazione a chiamata per lingua Nell ambito dei servizi di mediazione attivi nel Policlinico, anche nel 201 grande attenzione è stata rivolta alla mediazione fissa, tipologia di servizio che prevede la presenza fissa di mediatori in sedi specifiche e in alcuni reparti selezionati tra quelli con il maggior afflusso di utenti stranieri e una maggior complessità di prestazioni erogate, in particolare nell ambito delle UU.OO. di Cardiochirurgia Pediatrica e di Oncoematologia Pediatrica. Nel 201 la mediazione fissa ha previsto la presenza di mediatrici che parlano albanese, serbocroato, spagnolo, inglese e cinese, in specifiche giornate e fasce orarie, disponibili per l esecuzione di interventi di mediazione ed interpretariato nelle Unità Operative afferenti principalmente all area pediatrica. Il numero di ore dedicate alla mediazione fissa è stato di 996. Non sono stati invece apportati cambiamenti significativi nell ambito delle altre due tipologie di servizi: la mediazione a chiamata, che comprende la mediazione a chiamata urgente e programmata; essa prevede la possibilità da parte delle unità operative e direzioni di richiedere la presenza di un mediatore culturale esperto in grado di affrontare situazioni particolari e delicate, in cui è necessario trasmettere informazioni e notizie e occorre farlo in modo efficace, soprattutto con attenzione alla modalità di comunicazione. Nel 201 l analisi dei dati di utilizzo del servizio ha evidenziato un numero complessivo di 820 ore di mediazione a chiamata, confermando l utilità del servizio nelle UU.OO. a supporto della relazione tra sanitari e utenti di nazionalità e lingua non italiana;

4 Universalità ed equità di accesso Obiettivi istituzionali Grafico.4 Interventi di mediazione a chiamata per Unità Operativa Altre vantaggiose soluzioni di accesso e di utilizzo del servizio, sono state oggetto Universalità ed equità di accesso di studio e di valutazione nel corso del 201, al fine di ridurre e di contenere la spesa per le altre forme di mediazione disponibili, in particolare quelle a chiamata programmata ed urgente. Obiettivi istituzionali I dati relativi alle lingue richieste nell ambito dei servizi di mediazione a chiamata e telefonica hanno evidenziato che la lingua maggiormente richiesta è quella Cinese. Tabella.1 Numero di interventi di mediazione a chiamata e telefonica relativi alle lingue maggiormente richieste Interventi di mediazione telefonica (servizio attivo su tutte le unità operative) Lingua N Chiamate Albanese 12 Arabo Bangla 11 Bengalese 5 Bosniaco 2 Bulgaro 1 Cinese 59 Cingalese 1 Eritreo 1 Etiope 1 Francese Greco 1 la mediazione telefonica, che fornisce assistenza e supporto informativo tramite un Call Center di mediatori madrelingua; la caratteristica principale del servizio è l immediata disponibilità del mediatore, la risposta infatti è garantita entro 60 secondi. Importanti e sostanziali modifiche sono state apportate al servizio di mediazione telefonica nel corso del 201, la riorganizzazione del servizio, ha permesso di renderlo disponibile a tutte le Unità Operative e Servizi del Policlinico. Per facilitare l accesso al servizio di mediazione telefonica, sono stati messi a disposizione del personale sanitario ed amministrativo un numero verde ed un numero breve aziendale, inoltre un risponditore vocale consente di dialogare con il servizio/sistema e di effettuare la scelta della lingua desiderata in brevissimo tempo. Il servizio è disponibile attraverso l utilizzo di un qualsiasi apparecchio telefonico aziendale, 24 ore su 24 per 65 giorni. Indiano 1 Inglese 10 Lituano 1 Marocchino 1 Moldavo Romeno 11 Russo 12 Serbo 6 Somalo

5 Spagnolo Tedesco 1 Tunisino 1 L Azienda Ospedaliero - Universitaria di Ucraino 6 Bologna riconosce il ruolo di interlocutore Urdu 28 primario del cittadino Totale Chiamate 186 assicurandogli la possibilità di partecipare alla valutazione della qualità dei servizi ed Grafico.5 Interventi di mediazione a chiamata telefonica per lingua alla tutela dei diritti degli utenti. Lingue richieste e numero di chiamate Ucraino Tedesco Somalo Russo Moldavo Numerosi sono gli Lituano strumenti attraverso Indiano Chiamate i quali si garantisce al cittadino la Francese partecipazione Eritreo nelle scelte e Cinese nell organizzazione Bosniaco dei servizi Bangla Albanese Nel corso del 201, sono stati realizzati e rivisitati vari opuscoli informativi in più lingue messi a disposizione dell utenza straniera nei Servizi e nelle Unità Operative. La trasparenza sui tempi di attesa è assicurata attraverso la disponibilità di specifici indicatori all interno delle guide all utente delle unità operative e nelle aree dedicate del portale. Periodicamente, su specifica richiesta del Comitato Consultivo Misto, l Azienda relaziona a questo organismo sullo stato delle liste di attesa per le specifiche prestazioni. Le informazioni sulle possibilità di accesso e l orientamento all interno del Policlinico sono erogate dal punto URP e dai punti informativi dell ospedale. L ordinamento regionale riconosce al cittadino - in quanto titolare del diritto alla Universalità ed equità di accesso Obiettivi istituzionali Centralità del cittadino Obiettivi istituzionali. Centralità del cittadino salute - un ruolo attivo di partecipazione alla definizione delle prestazioni, dell organizzazione dei servizi e della loro valutazione. A tal fine, l organizzazione del Sistema Sanitario Regionale è chiamata a garantire la trasparenza nei confronti dei cittadini, degli utenti e delle loro rappresentanze organizzate. Lo scopo dell analisi riportata in questo punto è di analizzare quanto e come l Azienda sia capace di rapportarsi ai propri utilizzatori e di modificare se stessa, riconoscendo loro una posizione di assoluta centralità. L Azienda Ospedaliero - Universitaria di Bologna riconosce il ruolo di interlocutore primario del cittadino assicurandogli la possibilità di partecipare alla valutazione della qualità dei servizi ed alla tutela dei diritti degli utenti. Questa possibilità è riconosciuta al singolo come soggetto attivo, attraverso le Associazioni di Volontariato che operano all interno del Policlinico e nell ambito del Comitato Consultivo Misto. Attraverso i rapporti con il Comitato Consultivo Misto e le Associazioni di Volontariato è, inoltre, garantita la trasparenza delle informazioni che sono rese disponibili agli utenti con gli strumenti a tal fine predisposti. Gli strumenti attraverso i quali può essere assicurata la partecipazione sono: la carta dei servizi nella quale sono declinati gli indicatori generali di qualità che possono essere valutati nel loro andamento annuale; la guida all unità operativa che contiene informazioni dettagliate sull erogazione dei servizi e sugli indicatori di processo collegati alle prestazioni; la disponibilità e la diffusione delle informazioni attraverso il portale aziendale con particolare riferimento a tutto quanto raggruppato nell area informazioni utili per i cittadini ; la partecipazione alla valutazione dei risultati della gestione delle segnalazioni sia nel momento della presentazione al Comitato Consultivo Misto, che con la partecipazione attiva di alcuni rappresentanti al gruppo di lavoro aziendale per il miglioramento del processo gestionale; la partecipazione attiva al processo di gestione delle segnalazioni attraverso l evidenziazione di situazioni particolari che possono creare disagio a specifiche categorie di utenti; la possibilità di inviare segnalazioni sulle modalità di funzionamento dell Azienda, sugli strumenti (anche informatici) disponibili e sulla loro efficacia; la partecipazione alla valutazione dei risultati ottenuti nella misurazione della soddisfazione dell utente; il contatto diretto con il punto URP da parte dei cittadini o attraverso le loro Associazioni di tutela. Per i dati relativi a questi strumenti rinviamo al capitolo 5 del presente Bilancio

6 .4 Qualità dell assistenza ed efficienza gestionale.4.1 Qualità e Accreditamento In accordo con la pianificazione concordata con la Agenzia Socio Sanitaria Regionale, che tiene conto delle scadenze degli accreditamenti rilasciati dal 2009 al 2011, nel 201 si è dato corso alle attività preparatorie e di sorveglianza sul Dipartimento Chirurgie Specialistiche e Anestesiologia. L attività di sorveglianza interna si è realizzata da un lato attraverso l attuazione di tutte le procedure per regolarizzare i procedimenti autorizzativi, con il coordinamento della struttura Attività Tecniche Integrate, in relazione alle modifiche e riorganizzazioni, anche logistiche, intervenute nel Dipartimento dopo la precedente visita di Accreditamento del D altro canto sono state eseguite le attività di affiancamento e preparazione del Dipartimento e delle Unità Operative e SSD afferenti, seguite poi da audit interni, per una più capillare valutazione del possesso dei requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi previsti dal modello di Accreditamento. Le verifiche interne hanno evidenziato delle aree di miglioramento nell ambito delle attività di pianificazione, comunicazione e valutazione, che sono poi state affrontate e risolte con azioni specifiche. Nel 201 si è perseguito l obiettivo di certificazione della Radiologia Vascolare e Interventistica sulla base dei requisiti del Disciplinare Tecnico della Società di Radiologia. Tale certificazione rilasciata in novembre 201, si pone innanzitutto l obiettivo di ottimizzare il percorso diagnostico-terapeutico del paziente e di gestire al meglio i rischi correlati all esecuzione delle prestazioni, a garanzia della salvaguardia della sicurezza per il paziente e per gli operatori e nell ottica del mantenimento di standard elevati delle prestazioni stesse. A seguito della risoluzione di alcune criticità emerse nella visita ispettiva 2012, la Banca Regionale del Sangue Cordonale, a cui afferiscono 29 Punti Nascita della RER e che ha sede presso l Immunoematologie e Trasfusionale, ha ottenuto l Accreditamento rilasciato dall associazione internazionale non profit FACT (Foundation for the Accreditation of Cellular Therapy), punto di riferimento mondiale per le banche del sangue del cordone, pubbliche e private. Il riconoscimento testimonia un attività svolta secondo gli standard definiti dalle linee guida internazionali NetCord, la cui applicazione puntuale garantisce risultati in termini di qualità e sicurezza in tutto il processo di raccolta, crioconservazione e distribuzione delle unità di sangue da cordone ombelicale (SCO) a scopo di trapianto. Altro impegno sul fronte dei riconoscimenti di eccellenza è stato quello relativo all implementazione dei requisiti per l Accreditamento del Programma Trapianto di cellule staminali, secondo il modello internazionale JACIE. La verifica condotta da professionisti del CNS e del CNT ha messo in evidenza la sostanziale rispondenza ai requisiti del modello e, a tempo stesso, ai requisiti di qualità e sicurezza previsti da DLgs 191/2007 e 16/2010 e alla normativa italiana per i servizi trasfusionali. Sono in corso alcune azioni di adeguamento, soprattutto per ciò che riguarda alcuni requisiti Qualità dell assistenza efficienza gestionale Obiettivi istituzionali Qualità dell assistenza efficienza gestionale Obiettivi istituzionali tecnologici e strutturali. Un ulteriore sistema di sorveglianza interna finalizzato al miglioramento è quello relativo alla sistematica valutazione della qualità della documentazione sanitaria. Scopo della valutazione, a cui partecipano professionisti formati (medici e infermieri), è garantire una sorveglianza continua sulla corretta compilazione della cartella clinica, con particolare riferimento a tutti gli aspetti di sicurezza del percorso di cura, di informazione e consenso, di tutela del paziente, della continuità nel processo diagnostico-terapeutico e della gestione del dolore. All inizio del 201 si sono realizzati degli incontri specifici di Unità Operativa per la restituzione dei risultati della valutazione dell anno precedente, con il coinvolgimento di medici e infermieri per l attivazione delle conseguenti azioni di miglioramento. L attività di audit 201 è stata condotta su un campione di cartelle cliniche (aperte e chiuse) delle Unità Operative risultate critiche nella valutazione 2012 e di altre, in particolare quelle dell area della medicina interna. Aspetto innovativo della valutazione 201 è stato quello di assegnare un peso ai diversi item in maniera da rendere maggiormente armonica l analisi. La valutazione delle cartelle cliniche chiuse ha riguardato 22 Unità Operative, per un totale di 40 cartelle e circa item. La valutazione delle cartelle cliniche chiuse è stata condotta in 15 Unità Operative, per un totale di 75 cartelle e circa 160 item. Nel 201 si è inoltre attuata una valutazione della documentazione predisposta a livello aziendale a supporto delle attività sanitarie e organizzative, allo scopo di mettere in evidenza eventuali necessità di aggiornamento o eliminazione delle procedure e istruzioni operative applicate e far sì che il personale disponga sempre di documenti di riferimento sicuri e attuali. Dall analisi è scaturita la revisione di numerosi documenti (4 tra procedure e istruzioni aziendali e interaziendali) e la redazione di 7 nuovi documenti, inerenti principalmente tematiche di sicurezza e gestione del rischio e dei processi di cura e organizzativi di supporto, di cui si riporta una sintesi: Cartella clinica; Prevenzione ritenzione garze; Consulenza; Nutrizione artificiale; Farmaci; Emorragia digestiva superiore; Farmaci antiblastici; Percorso interaziendale stroke; Gestione in sicurezza delle soluzioni Gestione violenza/abuso sui minori; di cloruro di potassio; Privacy; Gestione frigoemoteche; Gestione dei sinistri; Trasfusione; Tutela legale; Gestione del sangue cordonale; Attrezzature. Gestione dei tessuti cardiovascolari;

7 .4.2 Processi aziendali Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PDTA) oncologici La definizione e la valutazione dei L Azienda Ospedaliera Universitaria di Bologna Policlinico S.Orsola Malpighi è impegnata principali dei percorsi da anni nella costruzione e nel monitoraggio dei Percorsi Diagnostico Terapeutici di cura per la presa Assistenziali (PDTA) delle principali malattie oncologiche allo scopo di assicurare un in carico del paziente trattamento equo e omogeneo per i cittadini. Si riportano di seguito i principali interventi realizzati nel 201. Nel corso del 201 è stato messo a punto di concerto con l AUSL di Bologna un approccio integrato per il monitoraggio e la valutazione della performance dei percorsi clinico assistenziali a valenza interaziendale che, per le patologie oncologiche, riguardano quelle epidemiologicamente più rilevanti, e cioè tumore della mammella, tumore del polmone, tumore del colon. Al fine di consentire un confronto sull area metropolitana bolognese, nell ambito di specifici incontri tecnici interaziendali sono sati individuati gli indicatori da monitorare e fissati gli obiettivi comuni da realizzare per l anno 201. Gli indicatori individuati sono relativi ai seguenti percorsi: carcinoma al seno, carcinoma polmonare, carcinoma del colon. Sono stati inoltre strutturati due ulteriori PDTA oncologici relativi a patologie epidemiologicamente meno rilevanti, ma per le quali l Azienda può costituire centro di riferimento per la rete dei servizi metropolitani, e che riguardano la gestione del percorso di cura di pazienti con: Tumori stromali gastrointestinali (GIST) e sarcomi addominali; Neoplasie dell ovaio. Nell ambito, poi, del disegno complessivo di presa in carico del paziente oncologico, sono state definite le linee di azione aziendali per la gestione di aspetti di carattere trasversale delle patologie oncologiche: il trattamento del paziente anziano e le cure palliative. Relativamente al primo aspetto, è stato progettato un percorso oncogeriatrico multidisciplinare che prevede di intercettare i pazienti oncologici di età > 74 anni tramite una valutazione geriatrica multidimensionale con l obiettivo di migliorare l appropriatezza delle eventuali strategie terapeutiche e di favorire la continuità delle cure integrando l ospedale con la rete dei servizi territoriali. Per quanto riguarda le Cure Palliative, è stato messo a punto nel corso del 201 un Nel corso del 201 progetto per la presa in carico del paziente onco-ematologico critico che prevede cure è stato messo a punto un progetto palliative integrate e finalizzate ad una buona qualità della vita residua. Il progetto per la presa in carico aziendale si inserisce nello sviluppo della Rete di Cure Palliative dell area metropolitana del paziente oncoematologico critico di Bologna con la finalità di rispondere in maniera appropriata e tempestiva alle esigenze cliniche, assistenziali e relazionali del malato oncologico in fase avanzata ricoverato che prevede cure palliative integrate presso il Policlinico, facilitando, tramite il supporto di un team medico infermieristico Qualità dell assistenza efficienza gestionale Obiettivi istituzionali Qualità dell assistenza efficienza gestionale Obiettivi istituzionali specializzato a professionisti orientati, la migliore integrazione fra oncologia e cure palliative nelle fasi intermedie di malattia e agevolando, nella malattia avanzata o terminale, l integrazione e la collaborazione con le strutture territoriali della rete delle cure palliative prendendo in carico sia il malato sia la famiglia. E programmato nel primo semestre 2014 l avvio della fase pilota di prima applicazione del percorso nei due dipartimenti di area medico geriatrica. Altri Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PDTA). Nel 201 sono Nel corso del 201 sono stati inoltre condivisi in area metropolitana, all interno di una stati condivisi in procedura interaziendale, i percorsi per la riabilitazione del paziente con diagnosi area metropolitana di Stroke con l obiettivo di omogeneizzare l accesso alle cure nella fase post acuta i percorsi per la del paziente con ictus migliorando l intervento riabilitativo e favorendo la continuità riabilitazione del paziente con diagnosi ospedale territorio. di stroke Tali percorsi si inseriscono nel più ampio lavoro di ridefinizione in ambito metropolitano dei profili di accesso alle cure intermedie (RI/RE, lungodegenza, CRA). Anche l applicazione appropriata dei diversi profili di cura sarà oggetto di monitoraggio e valutazione interaziendale. Al fine di migliorare la qualità della risposta assistenziale per il paziente con frattura di femore e incrementare la percentuale di interventi chirurgici per frattura del femore prossimale effettuati entro 48 ore dall ammissione, fra il 2012 e il 201 è stato revisionato il relativo percorso aziendale migliorando le interazioni operative tra Pronto Soccorso, Radiologia d Urgenza, Anestesiologia, Reparto di Ortopedia e sez. di Ortogeriatria per assicurare al paziente un percorso preoperatorio più adeguato e tempestivo. La riorganizzazione messa in atto ha consentito di passare da un valore intorno al 50% del 2012 al 80.8% del 201 dei pazienti con frattura di femore operati entro le 48 ore dall arrivo in ospedale. Indicatori per la Valutazione della Performance di Percorso di altri PDTA interaziendali. Oltre ai percorsi oncologici relativi al tumore della mammella, tumore del polmone e tumore del colon, sono stati condivisi con l AUSL di Bologna indicatori specifici ricavati dai flussi correnti e fissati gli obiettivi 201 (da ogni anno) per altri 5 percorsi clinici che saranno pertanto oggetto di monitoraggio semestrale e di rinegoziazione annuale, in funzione del loro raggiungimento, condotto congiuntamente all Azienda territoriale. Relativamente ai percorsi clinico assistenziali oggetto di valutazione interaziendale, si riportano di seguito i valori dei principali indicatori rilevati nel primo semestre e nell intero anno 201 per l Azienda Ospedaliero Universitaria: 9 segue

8 Tabella.2 Percorsi clinici assistenziali, interaziendali S2 - % pazienti con neoplasia della mammella operate entro 0 giorni dall inserimento in lista di attesa (ricoveri programmati) PDTA Tumore della mammella PDTA Tumore polmone S1 - % pazienti con neoplasia del polmone operati entro 0 giorni dall inserimento in lista di attesa (escluse le urgenze) S2 - % pazienti con tumore del colon operati entro 0 giorni dall inserimento in lista di attesa (escluse le urgenze) PDTA Tumore colon Obiettivo 80% Obiettivo 95% Obiettivo 88% 87,7% - 78% 89% (dato 2012: 68%) - 89% 82,4% - 8,5% PDTA Scompenso cardiaco S1 - % pazienti residenti in AUSL BO ( 18 anni) dimessi con diagnosi di scompenso trattati con appropriata terapia farmacologica (Ace Inibitori, Sartani e β-bloccanti) R1 - % pazienti residenti in AUSL BO ( 18 anni) dimessi con diagnosi di scompenso con re-ricovero URGENTE per scompenso a 15 gg e a 60 gg dalla dimissione R2 - % pazienti residenti in AUSL BO ( 18 anni) dimessi con diagnosi di scompenso con re-ricovero URGENTE per TUTTE LE DIAGNOSI a 15 gg e a 60 gg dalla dimissione Obiettivo 60% Qualità dell assistenza efficienza gestionale Obiettivi istituzionali Qualità dell assistenza efficienza gestionale Obiettivi istituzionali PDTA Post IMA Obiettivo < % e < 7% Obiettivo < 10 % e < 2% 54,% - 50% 2,4% e 8,% ; 2,1% e 7,5% 9,9% e 22,1%; 9,0% e 21% R1 - % pazienti con frattura di femore operati entro 48 h dall arrivo in ospedale PDTA Frattura del femore over 65 PDTA percorso nascita A1 - % donne residenti in AUSL BO che hanno partorito ovunque in RER e che hanno effettuato in gravidanza almeno 2 o ecografie (nei primi 8 mesi) S1 - % donne residenti in AUSL BO con parto fisiologico (DRG 7) dimesse dai punti nascita AUSL BO E AOU BO entro 72 ore R1 - % di puerpere che hanno partorito nei punti nascita AUSL BO e AOU BO visitate dall ostetrica o dal ginecologo in H o T entro 50 giorni dal parto PDTA Stroke S1 - % pazienti dimessi con diagnosi di ICTUS CEREBRALE con trasferimento o ammissione 0-1 gg in disciplina S2 - % pazienti dimessi con diagnosi di ictus cerebrale e sottoposti a trombolisi (cod. intervento 9910) R1 - % riammissioni a 0 gg per ictus 18 anni Obiettivo > 50% Obiettivo > 50% Obiettivo: monitoraggio Obiettivo: monitoraggio Obiettivo > 50% Obiettivo 2-5% Obiettivo < 2% 79,7% - 81,2% Totale complessivo 67% (almeno 2) 51% (almeno ) 100% - 100% : 27,% - 25% 50% - 49% 1,5% - 15,4% 4,1% - 2,9% S1 - % pazienti residenti in AUSL BO ( 18 anni) dimessi con diagnosi di IMA SCA Obiettivo 85% in terapia con almeno dei 4 farmaci 85,6% - 89,5% appropriati R1 - % pazienti residenti in AUSL BO con re-ricovero per IMA- SCA a 0 gg dalla Obiettivo < 8,5% dimissione 4,2% - 5,6% Il sistemico monitoraggio interaziendale degli indicatori individuati ha lo scopo di far emergere aree in cui sia necessario mettere in atto strategie di miglioramento e di condividere con i professionisti delle due aziende provvedimenti più adeguati allo scopo di garantire percorsi adeguati, omogenei ed equi alla cittadinanza. Rilevazione della qualità dal lato dell utenza Percorso nascita Fra il 2012 e il 201 l AUO BO, l AUSL BO e AUSL di Rimini hanno partecipato al progetto regionale sperimentale Valutazione della qualità percepita del Percorso Nascita. Il progetto, approvato dal Comitato Etico del Policlinico e dal Responsabile Privacy aziendale, prevedeva l adozione di due questionari differenti. Il primo questionario è stato somministrato dal personale ostetrico dell ambulatorio Gravidanza a Termine dell U.O. di Ostetricia e Medicina dell Età Prenatale - Rizzo, ponendo particolare attenzione alla presentazione dell indagine per una consapevole adesione al progetto da parte delle donne (adesione: 190 donne). Il secondo questionario è stato somministrato telefonicamente, dopo mesi dal parto, a cura dall ASSR (adesione: 158 donne). Sulla base dei dati elaborati si focalizzerà l attenzione sulle eventuali criticità meritevoli di essere approfondite ai fini del miglioramento

9 Interruzione volontaria di gravidanza (IVG) Nel corso del 201 l AUO-BO ha partecipato inoltre al progetto regionale di rilevazione della qualità percepita dalle donne (italiane e straniere) sul percorso chirurgico IVG. Il progetto, approvato dal Comitato Etico e dal Responsabile Privacy aziendale, ha previsto la somministrazione di un questionario, tramite intervista faccia a faccia condotta da un professionista esterno ai servizi coinvolti nell attività sanitaria, nel momento precedente alla dimissione. Hanno aderito al progetto 52 donne di cui 2 straniere e 29 italiane. Le aree di valutazione riguardavano: accesso, ambienti, relazione con il personale sanitario, privacy, consenso informato, comunicazione e informazione, assistenza. In attesa del reportistica regionale, l AUO-BO ha provveduto ad elaborare in maniera preliminare i risultati per avere un quadro di sintesi sull esito delle interviste e pianificare eventuali interventi migliorativi laddove emergano aree di criticità. Equità e rispetto delle differenze. L Azienda già da alcuni anni ha attivato numerose iniziative in coerenza con i principi ispiratori dell equità, nell ottica di garantire l accesso e la fruizione delle prestazioni e dei servizi erogati, tenendo nella giusta considerazione tutti i possibili fattori che possono creare situazioni di iniquità. Nell ambito degli interventi informativi, educativi e di empowerment degli operatori, si è proseguito il Progetto - iniziato nel 2012 attraverso la costituzione di un gruppo di lavoro teso ad individuare le esigenze formative e le difficoltà degli operatori che operano sul campo a contatto diretto con gli utenti stranieri - e che ha visto nel 201 la realizzazione del corso di formazione Conoscere le diverse culture, le procedure amministrative a supporto e i diversi livelli di responsabilità nel Dipartimento Salute Donna Bambino e Adolescente. Per l anno 2014 è prevista la terza fase di questo Progetto, che vede la realizzazione di laboratori su tematiche afferenti all area pediatrica, con l obiettivo di co-costruire e connettere strategie di relazione e comunicazione con gli assistiti, i familiari, i caregiver e i colleghi. Ospedale Territorio senza dolore Il Programma Ospedale senza Dolore è stato trasformato dal 2011 in Programma ospedale-territorio senza dolore, coerentemente con quanto previsto dalla Legge 8 del 2010 e dalle successive indicazioni regionali. La composizione del Comitato aziendale ospedale senza dolore (COSD) è stata integrata da professionisti del Dipartimento delle cure primarie e della rete delle cure palliative dell Azienda USL di Bologna. Le azioni inerenti la gestione del dolore sono proseguite sulla base dell esperienza acquisita in questi anni rivolgendo in particolare l attenzione sulle quattro direttrici di lavoro identificate: dolore perioperatorio, dolore oncologico adulto, dolore cronico, dolore rilevabile in area materno - infantile. Anche nell anno 201 il Comitato Ospedale Territorio Senza Dolore (COTSD) ha recepito gli obiettivi regionali, definendo le priorità d intervento e diffuso gli obiettivi specifici di area, monitorando e valutando periodicamente i risultati delle azioni messe in campo dai Qualità dell assistenza efficienza gestionale Obiettivi istituzionali Qualità dell assistenza efficienza gestionale Obiettivi istituzionali diversi gruppi di lavoro attivati. In tutte le Unità Operative del Policlinico è applicata la scala NRS per la valutazione del dolore e nei reparti di degenza di area internistico geriatrica tale scala è parte integrante della scheda di terapia. L effettuazione della registrazione del dolore viene sistematicamente valutata nell ambito dei controlli di qualità della documentazione sanitaria. La verifica 201 ha confermato la presa in carico del paziente con dolore al momento dell ammissione in reparto nel 95% delle degenze. Leggermente più critica è risultata la registrazione del sintomo dolore nel corso del ricovero, ragione per cui sono state avviate specifiche azioni di sensibilizzazione. Inoltre, in area cardiologica prosegue il progetto sul sollievo del dolore procedurale nei pazienti sottoposti a procedure invasive/interventive dedicate in particolare alla elettrofisiologia cardiaca. Il monitoraggio dei farmaci utilizzati nel trattamento del dolore mostra per l anno 201 un lieve incremento (1,6%) delle DDD/100 giornate di degenza. In particolare, risultano incrementati del 5,2% gli analgesici non oppiodi mentre sono in calo gli oppiodi deboli (-7,7%) e gli oppioidi forti (-11,1%). Tra gli oppiacei forti, il farmaco che ha registrato il maggiore incremento è la buprenorfina (+25%). Rete delle cure palliative in ambito oncologico. L Azienda collabora L Azienda è parte della rete cure palliative in ambito oncologico, collaborando con con l azienda USL di l Azienda USL di Bologna - Distretto delle Cure Primarie e Rete delle Cure Palliative nel Bologna per la rete raccordare le azioni intraprese all interno del Policlinico alle opzioni assistenziali offerte delle cure palliative e dalla rete territoriale delle cure palliative. partecipa al percorso regionale per la rete L Azienda partecipa inoltre al percorso regionale della rete delle cure palliative in età delle cure palliative in pediatrica, che prevede la realizzazione di un Hospice pediatrico per le cure del paziente età pediatrica cronico critico non necessariamente oncologico. Nell ambito delle cure palliative pediatriche, attualmente si realizza la domiciliazione dei pazienti pediatrici cronici, formando i care giver, fornendo il supporto per l individuazione dei presidi da erogare e per specifiche necessità cliniche e/o antalgiche. Nello sviluppo della Rete di Cure Palliative dell area metropolitana di Bologna, l Azienda nel corso del 201 ha messo a punto il progetto per la presa in carico del paziente oncoematologico critico. La finalità principale del percorso aziendale di cure palliative è quello di rispondere in maniera appropriata e tempestiva (precoce) alle esigenze cliniche e assistenziali del malato oncologico in situazione terminale ricoverato presso il Policlinico, garantendo un approccio integrato e multidisciplinare, che consenta sia al paziente sia alla sua famiglia, attraverso la programmazione del percorso di cure palliative, la continuità della presa in carico, raccordando le azioni intraprese all interno del Policlinico alle opzioni assistenziali 12 1

10 offerte dagli altri nodi della rete di cure palliative metropolitana. Ai fini di una prima valutazione della dimensione del problema, è stato condotto un monitoraggio preliminare dei bisogni dei pazienti oncologici ricoverati in fase avanzata di malattia. Il monitoraggio ha consentito di eseguire un analisi più puntuale dei bisogni dei pazienti ai fini della strutturazione del modello organizzativo, del relativo percorso assistenziale e degli strumenti da utilizzare. Infine, nell ambito della XII Giornata Nazionale del Sollievo, l Azienda ha collaborato con l Azienda USL di Bologna, l Istituto Ortopedico Rizzoli e alcune Associazioni di volontariato all organizzazione della campagna di comunicazione Valutiamo insieme il dolore attraverso l allestimento in una piazza cittadina di un punto di incontro con gli operatori sanitari che hanno informato i cittadini sui servizi esistenti, sulla legge 8/2010 e spiegato la scala di valutazione del dolore. Tra le iniziative messe in campo dall Azienda per promuovere la cultura della gestione del dolore in ottemperanza alla Legge 8/2010, è stata inoltre effettuata una rilevazione della qualità percepita dalle persone ricoverate relativamente alla gestione del dolore nei reparti di degenza. La misurazione è stata realizzata attraverso la somministrazione diretta di un breve questionario da parte di professionisti dell Azienda ai pazienti in dimissione da alcune strutture di area medica e chirurgica del Policlinico. I risultati, molto positivi per quanto riguarda l attenzione da parte del personale sanitario per ridurre o evitare il dolore e per la tempestività ai fini del sollievo in caso di dolore, sono stati più critici relativamente alle informazioni ricevute sulla gestione del dolore, aspetto che è oggetto di azioni di miglioramento..5 Promozione dell eccellenza tecnologica clinica e organizzativa Qualità dell assistenza efficienza gestionale Obiettivi istituzionali Qualità dell assistenza efficienza gestionale Obiettivi istituzionali.5.1 I progetti di riorganizzazione L Ospedale per intensità di cura Nell ambito del percorso regionale Realizzazione di modelli organizzativi di ospedali per intensità di cure e/o complessità assistenziale l Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna sta sviluppando un progetto di innovazione organizzativa, suddiviso in tre sottoprogetti così individuati: Riorganizzazione del Polo Cardiochirurgico e dei Trapianti Riorganizzazione delle attività chirurgiche Riorganizzazione dell area internistico - geriatrica del Padiglione 2. Considerando che nel corso del 201 per quanto riguarda l area internistico geriatrica del padiglione 2 sono state consolidate le attività sviluppate nel corso del 2012, in questa sede si riferisce in merito alle attività relative ai primi due sottoprogetti. Riorganizzazione del Polo Cardiochirurgico e dei Trapianti In funzione della intensità di cura e della flessibilità gestionale: fra appropriatezza ed efficienza un modello per il successo dei setting ad altissimo assorbimento di risorse. E in corso la fase di studio del modello organizzativo in funzione dell attivazione prevista del nuovo polo prevista per l anno L Azienda ospedaliera ha in corso il potenziamento dell attività cardiochirurgica. Il progetto di potenziamento nasce nell anno 2012, con l ampliamento di posti letto (numero 8) di degenza ordinaria di Cardiochirurgia Adulti, dotazione che ha determinato il recupero di 120 interventi ( DRG pesanti) di cardiochirurgia permettendo la quasi totale internalizzazione delle procedure che si effettuavano presso la struttura privata accreditata Villa Torri. Il progetto ha dimostrato che agire su uno solo dei fattori, che intervengono nel processo di cura di un Paziente, non è garanzia dei risultati sperati, ma occorre agire, con una visione più ampia che comprenda tutto il percorso del Paziente all interno della struttura cardiochirurgia (intensiva e ordinaria ) e nel proseguimento a livello riabilitativo in area cardiologica. Nella seconda metà del mese di Settembre, del 201, si è potuto procedere all attivazione di posti letto di Terapia intensiva cardiochirurgia in numero di quattro, dividendo l assetto intensivo in due aree, prevalentemente dedicate una a Pazienti pediatrici l altra a Pazienti in età adulta, contemporaneamente sono state aumentate le ore di chirurgia, nel Blocco Operatorio. L implementazione effettuata, seppur per un periodo temporale limitato, ha permesso il consolidamento dell attività effettuata nel 2012, e un ulteriore incremento di procedure cardiochirurgiche con una parziale riduzione della lista d attesa. Per l anno 2014, è previsto oltre che, il mantenimento dei posti letto aggiuntivi, (degenza ordinaria e 14 15

11 intensiva), anche un ulteriore aumento di ore di Sala Operatoria. Nella riorganizzazione dell U.O. di Cardiologia, si è provveduto ad istituire cinque posti letto dedicati a Pazienti cardio-operati, che dovrebbero permettere il l accoglimento di circa 0 Pazienti/anno, si prevede (anno 2014) l attivazione di ulteriori posti letto, prevalentemente, dedicati alla cardiologia riabilitativa. Il potenziamento del pre-ricovero dedicato, la diminuzione delle riduzioni delle dotazioni nel periodo estivo, la corretta gestione della nota operatoria. L insieme delle azioni messe in campo dovrebbero permettere un incremento pari a 120 (DRG cardiochirurgici pesanti). Nel corso dell anno è proseguito il progetto del nuovo Polo Ercolani, sono stati costituiti gruppi di lavoro propedeutici e finalizzati alla definizione/ sviluppo del modello organizzativo/gestionale che verrà applicato nel nuovo Polo e che vedrà la presa in carico dei Pazienti per livelli di criticità clinica e complessità assistenziale. Per quanto riguarda l attività di cardiologia interventistica, l Azienda Ospedaliera è stata la capofila per l attività di impianto di valvole aortiche per via percutanea e trans apicale. Nel 201 la Commissione Cardiologica regionale ha stimato un fabbisogno massimo di 110 valvole per i cittadini residenti in Emilia Romagna, di cui 51 sono state eseguite nella nostra Azienda e per il 2014 è stato programmato lo stesso volume di attività. Nell ambito del percorso IMA, è sempre stata garantita l effettuazione della procedura di angioplastica primaria nei termini stabiliti così come da protocollo clinico. Nell ambito del mondo cardiologico si è assistito, negli ultimi anni, ad una grossa trasformazione che ha portato, grazie alla competenza d organo, ad avere una delle maggiori riduzioni di mortalità e morbilità, della storia recente della medicina. Nei pazienti con IMA, questo risultato si è ottenuto anche grazie al miglioramento del trattamento meccanico precoce, e alla presa in carico dei pazienti secondo il modello di rete integrata (Hub e Spoke). Risulta peraltro vero che, in conseguenza al percorso fatto in cardiologia, i Cardiologi delle nostre UTIC devono operare rapidamente una trasformazione importante delle loro strutture e di loro stessi, accreditandosi come intensivisti in cardiologia e occupandosi, quindi, di tutta la terapia intensiva cardiologica (e non solo di quella coronarica). Nel 201 si è proceduto all unificazione delle due UUOO di Cardiologia presenti in Azienda e contemporaneamente alla pianificazione e condivisione di un progetto che vedrà la realizzazione nell anno Tale progetto vede la riorganizzazione del percorso del paziente all interno del Policlinico, dividendo i percorsi sulla base degli accessi (accesso diretto, programmato, da PS) e delle specificità cliniche. Riorganizzazione delle attività chirurgiche Il contesto assistenziale nel quale si è inteso sviluppare la sperimentazione di nuovi modelli gestionali è il nuovo Polo Chirurgico e dell Emergenza, già attivo dal 2011 coinvolgendo in prima istanza l attività in elezione delle chirurgie generali. Complessivamente sono interessati circa 150 posti letto a diversa intensità assistenziale, dedicati all attività chirurgica e 60 posti letto di specialità mediche che hanno consolidato percorsi di relazione professionale e funzionale con le chirurgie generali coinvolte nella sperimentazione. Nel corso del 201 e stato fatto uno studio di fattibilità volto a concentrare l attività di elezione in percorsi di cura, indipendentemente dalla UO erogante. Sono stai analizzati i volumi di attività ed è stato predisposto e condiviso il progetto con le varie UO. Il primo Qualità dell assistenza efficienza gestionale Obiettivi istituzionali Qualità dell assistenza efficienza gestionale Obiettivi istituzionali passo e stato quello di individuare i percorsi che sono sottoelencati: Percorso chirurgia del tratto alimentare; Percorso chirurgia pancreatica e endocrina; Percorso chirurgia epatica e delle vie biliari; Percorso di chirurgia della mammella; Percorso di chirurgia della patologia oncologica della pelvi femminile; Percorso dell emergenza-urgenza chirurgica; Percorso delle patologie a bassa complessità. Quest ultimo percorso, come pure quello che ha inteso separare il percorso del paziente in urgenza da quello programmato, hanno visto la fase di progettazione durante il 201 e l avvio ad inizio Tali 2 percorsi hanno costituito il fondamento per l inizio dell attività programmata secondo percorsi di cura e piattaforme logistiche. Il percorso della Chirurgia a Bassa complessità si sviluppa presso l Ospedale di Budrio ed ha come razionale una rimodulazione dell attività chirurgica che viene espletata non più in ambiti predefiniti, dove alle U.O. vengono assegnate risorse (ore di sala operatoria, posti letto, tecnologie, personale, ecc.) sulla base della disciplina di appartenenza e dei volumi di produzione, ma in considerazione della tipologia delle procedure e lo score di instabilità clinica dei Pazienti stessi. La proposta di riorganizzazione dell area Chirurgica, ha come obiettivo l erogazione delle medesime prestazioni, secondo il modello d intensità di cura, per razionalizzare l attività, governare il percorso dei Pazienti all interno del sistema, utilizzare gli ambiti a disposizione (blocchi operatori e posti letto) in una logica di ottimizzazione e di sviluppo delle competenze clinico -assistenziali. In tale ottica si è inserita l offerta da parte dell Azienda Usl di Bologna di trasferire parte delle attività di chirurgia generale dell Azienda Ospedaliero - Universitaria presso l Ospedale di Budrio, al fine di utilizzare spazi operatori e degenze di recente ristrutturazione. Ambiti di interesse del progetto Week-Surgery presso Ospedale di Budrio e dettaglio della produzione anno 2012: In accordo con i professionisti, da una analisi della casistica, sono stati considerati trasferibili a Budrio, tutti gli interventi in elezione a bassa complessità, escludendo pertanto gli interventi in urgenza e le tipologie di intervento con casistica contenuta. Tali tipologie di intervento sono così raggruppate: Regione anale: fistolectomie, emorroidectomie, sfinteterotomia etc.; Colecisti (colecistectomia open e laparoscopica); Regione inguinale/ombelicale (riparazione di Ernie); Per ogni tipologia di intervento sono stati considerati solo pazienti con classe di rischio bassa (ASA 1 e ASA 2). E stata esclusa inoltre tutta la casistica afferita in urgenza intesa come ricoveri in chirurgia da Pronto Soccorso. Tabella. Interventi e degenza media 16 17

12 PROCTOLOGIA D.O D.H Interventi Totali Unità Operativa Totale complessivo COLECISTI Unità Operativa Totale complessivo Numero Interventi Degenza Media Durata media intervento in ore Numero Interventi Durata media Intervento in ore , Numero Interventi Degenza media Durata media intervento in ore 150 2,4 Le tabelle che seguono rappresentano, in riferimento alla casistica selezionata per la Qualità dell assistenza efficienza gestionale Obiettivi istituzionali Eccellenza tecnologica clinica e organizzativa Obiettivi istituzionali Week Surgery AOSP presso BUDRIO, le giornate di degenza e il relativo consumo di posti letto. Tabella.5 Week Surgery AOSP presso BUDRIO Consumo di giornate di degenza e i presenti medi per tipologia di intervento nella degenza della Week Surgery AOSP Ospedale Giornate degenza D.O. Presenti Medi D.O. Colecisti Proctologia Ernie Totale ERNIE D.O DH Unità Operativa Totale complessivo Numero Interventi Degenza media Durata media intervento in ore Numero Interventi Durata media intervento in ore ,0 L attuazione del progetto Week Surgery AOSP presso Ospedale di Budrio libera risorse aziendali con disponibilità di ore di sala operatoria e posti letto, permettendo la riorganizzazione della distribuzione della casistica più complessa all interno dell azienda. La tabella che segue rappresenta l attività chirurgica, suddivisa per tipologia di intervento, prevista come possibile entrata nel blocco operatorio di Budrio. Tabella.4 Possibile entrata nel blocco operatorio di Budrio dell'attività chirurgica IN ENTRATA NEL BLOCCO OPERATORIO SEDE Tipo intervento numero interventi ore utilizzate Sedute/anno Colecisti Proctologia Ernie La quantificazione dei posti letto è stata calcolata secondo un modello di week-surgery, prendendo in considerazione la degenza media rilevata nell anno 2012 per tipologia di intervento. La pianificazione dell attività chirurgica (di Sala, di Day Surgery e ambulatoriale), deve tenere in considerazione sia la durata media di intervento che la degenza media per singolo intervento. Nella tabella sottostante viene rappresentata in sintesi una ipotesi di piano dell attività. Sulla base della casistica di riferimento (anno 2012) e considerando i probabili rinvii di dimissione è opportuno avere a disposizione da un minimo di 5 posti letto fino a 10 posti letto ed eventualmente la possibilità di dimettere il sabato mattina. La lista di attesa è costruita su supporto informatico per ogni tipo di patologia tenendo in considerazione il tipo di intervento, ASA, tipo di anestesia prevista, il punteggio base, il punteggio giorno e la insorgenza di complicanze insorte durante il periodo di attesa (ad esempio coliche biliari in pazienti in lista per colecistectomia). Anche eventuali pazienti valutati dai chirurghi dell AUSL e con i medesimi criteri (tipologia di intervento, ASA 1 e ASA2), se residenti a Budrio, vengono inseriti nella medesima lista di attesa La Direzione Sanitaria dell Azienda ospedaliera fornisce indicazioni rispetto ai criteri di aggravamento e/o cancellazione dalla lista d attesa. BLOCCO OP. BUDRIO 179, Ernie DH ,60 Ernie AMB Progetto Endoscopie Il progetto ha per obiettivi l ammodernamento delle strutture, l adeguamento ai requisiti autorizzativi e di accreditamento, la concentrazione delle attività rispetto ai numerosi punti di svolgimento, l ottimizzazione dell uso delle risorse, la razionalizzazione dei percorsi. A tali fini, sono state create due piastre endoscopiche c/o il padiglione 5 - Nuove Patologie utilizzando i blocchi operatori e 4 ormai dismessi dopo il trasferimento nel nuovo polo 18 19

13 chirurgico e dell emergenza dell attività operatoria. A seguito della onerosità economica e strutturale dei lavori di adeguamento si è scelto di procedere ad una ristrutturazione per step progressivi che ha previsto lavori di adeguamento di minima, per il blocco ubicato al piano (realizzati nel 2012), ed interventi decisamente più impegnativi ed invasivi per la ristrutturazione del blocco del 2 piano realizzati in parte nel 201 e che prevedono il completamento nei primi mesi del Di particolare rilievo le due sale di osservazione che saranno dotate complessivamente di 1 postazioni per il monitoraggio attivo dei pazienti nelle fasi immediatamente successive alle manovre invasive. A regime quindi vi saranno quattro sedi, costituite dalle due piastre endoscopiche citate e da altri due punti per i pazienti interni ai padiglioni 2 e 25. Il progetto proseguirà nel 2014, oltre che con la piena attivazione del blocco presente al 2 piano (5 sale endoscopiche e osservazione breve post-endoscopia), con il ridisegno dei percorsi di presa in carico dei pazienti attraverso nuove soluzioni informatiche che consentiranno di: snellire e migliorare le procedure di accettazione dei pazienti così come la loro chiamata all interno del blocco endoscopico. Attraverso un nuovo sistema di tracciabilità real time si potrà seguire il percorso del paziente dal suo arrivo fino alla sua dimissione (accettazione, chiamata, esecuzione dell indagine, osservazione post-manovra, dimissione); migliorare le modalità di refertazione dell esame attraverso l installazione congiunta del nuovo software e dell hardware necessario che permetteranno di ridisegnare questo importante documento anche attraverso l acquisizione di immagini e filmati realizzati durante l esecuzione della manovra..6 Integrazione tra assistenza didattica e ricerca Eccellenza tecnologica clinica e organizzativa Obiettivi istituzionali Eccellenza tecnologica clinica e organizzativa Obiettivi istituzionali Il paragrafo di chiusura del terzo capitolo illustra gli aspetti di integrazione tra le attività assistenziali, di didattica e ricerca svolte da entrambe le componenti: ospedaliera e universitaria. A questo riguardo, è opportuno che il presente paragrafo sia letto in collegamento con i paragrafi 1.2. Il sistema delle relazioni con l Università e 2.4. Indicatori sulla ricerca e sulla didattica Informazioni sul personale Di seguito, sono esposti i dati complessivi riguardanti la consistenza del personale universitario (professori e ricercatori) dei tre dipartimenti che costituiscono la Scuola di Medicina e Chirurgia dell Università di Bologna (negli anni precedenti, la Facoltà di Medicina e Chirurgia). Sono poi riportati i numeri relativi agli assunti e ai cessati. Tabella.6 Numero dei professori e dei ricercatori universitari presso i dipartimenti costituenti la Scuola di Medicina e Chirurgia Anno Professori I fascia Professori II fascia Ricercatori Assistenti ordinari Totale Fonte dati: Alma Mater Studiorum Università di Bologna Tabella.7 Numero dei professori e dei ricercatori universitari cessati/assunti presso i dipartimenti costituenti la Scuola di Medicina e Chirurgia Anno Professori I fascia Professori II fascia Ricercatori Assistenti ordinari Cessati Assunti Cessati Assunti Cessati Assunti Cessati Fonte dati: Alma Mater Studiorum Università di Bologna Le tabelle successive riportano il numero dei professori e ricercatori integrati nell attività assistenziale presso l Azienda ed i cessati e assunti per anno

14 Tabella.8 Numero dei professori e dei ricercatori universitari integrati nell attività assistenziale presso l Azienda Anno Professori I fascia Professori II fascia Ricercatori Assistenti ordinari Totale Tabella.9 Numero dei professori e dei ricercatori universitari cessati/assunti, integrati nell attività assistenziale presso l Azienda Anno Professori I fascia Professori II fascia Ricercatori (*) Assistenti ordinari Cessati Assunti Cessati Assunti Cessati Assunti Cessati Assunti Nota: (*) Ricercatori a tempo determinato 15 (art. 24, comma, lett. a) l.240/2010). Ricercatori di ruolo 1. Riguardo alla programmazione del personale universitario, nel periodo di riferimento, il quadro relativo al numero dei professori e ricercatori da reclutare sulla base di procedure già deliberate al è il seguente: SSD MED/28 Malattie Odontostomatologiche 1 posto di professore associato Procedura selettiva ex art. 18, richiesta dal Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie; MED/50 Scienze Tecniche Mediche Applicate - Procedura di valutazione comparativa 1 posto di professore associato, bandita dalla ex Facoltà di Medicina e Chirurgia, (procedura ancora in itinere); MED/21 Chirurgia Toracica - 1 posto di Ricercatore per Trasferimento, richiesto dal Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche; MED/08 Anatomia Patologica, 1 posto di Ricercatore per Trasferimento, richiesto dal Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie. Si precisa che, dall entrata in vigore della Legge Gelmini 240/2010, non è più possibile Eccellenza tecnologica clinica e organizzativa Obiettivi istituzionali Eccellenza tecnologica clinica e organizzativa Obiettivi istituzionali bandire posti per la copertura di ruoli di Ricercatore a tempo indeterminato. Nell Azienda, l integrazione tra le funzioni universitarie e del servizio sanitario si esplica innanzitutto attraverso la compresenza del personale nelle strutture organizzative. Delle 64 unità operative - strutture complesse dell area assistenziale, in cui si articolano i 7 Dipartimenti ad Attività Integrata dell Azienda, 9 sono classificate, in base all Accordo vigente tra Azienda e Università, come strutture a direzione universitaria, qualificate come essenziali per le esigenze di didattica e di ricerca dei corsi di laurea della Facoltà di Medicina e Chirurgia (allegato 1 dell Accordo attuativo Azienda-Università). La direzione delle strutture di allegato 1 è affidata dal Direttore Generale, d intesa col Rettore al quale spetta la designazione, esclusivamente a docenti universitari. Altre 7 unità operative sono strutture affidate temporaneamente alla direzione di professori universitari, ma qualificate non essenziali per dette funzioni. Tali strutture rientrano nella piena disponibilità dell azienda, una volta cessato il professore universitario che svolgeva l incarico di Direttore (allegato 2 dell Accordo) e 16 sono le strutture complesse affidate alla direzione di personale dirigente del Servizio sanitario nazionale (allegato dell Accordo). I processi di riorganizzazione che si sono sviluppati negli anni in risposta a continue esigenze di cambiamento e adeguamento degli assetti, mostrano una tendenza alla diminuzione del numero delle strutture complesse, bilanciata da una maggiore flessibilità organizzativa articolata sulle strutture semplici dipartimentali e sui programmi di diverso livello. 7 strutture semplici dipartimentali sono dirette da professori universitari e 7 da dirigenti medici. Il personale dirigente medico e sanitario ospedaliero è largamente presente anche nell organico delle Unità Operative o delle strutture semplici dipartimentali a direzione universitaria (attestandosi, nelle unità operative a direzione universitaria di allegato 1, e tenendo conto del solo personale con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, su valori medi superiori al 50%) e opera in modo integrato con la componente professionale di estrazione universitaria, non solo nelle attività assistenziali, ma contribuisce anche alla formazione ed alla ricerca. Nelle Unità Operative a direzione c.d. ospedaliera vi è, solo in alcuni casi, una presenza in organico di universitari..6.2 Integrazione Ospedale-Università L integrazione tra l Azienda e l Università si concretizza attraverso svariate forme di collaborazione. Si tratta di accordi formalizzati, ma anche di prassi che fissano collaborazioni in campi e settori specifici. Collaborazione alla formazione universitaria delle professioni sanitarie. La funzione aziendale di Formazione svolge un ruolo rilevante di collaborazione con l Università per quanto riguarda i corsi di laurea, i master e i corsi di alta formazione per le professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, riabilitative e tecnico-sanitarie e della prevenzione (vedi il paragrafo 2.4.2)

15 Eccellenza tecnologica clinica e organizzativa Obiettivi istituzionali Il settore aziendale Formazione partecipa direttamente alle attività formative riferite a: Corsi di laurea per le figure professionali di: infermiere, ostetrica, fisioterapista, tecnico di laboratorio biomedico, tecnico di radiologia medica; Master di 1 livello in: 1. Management nell area Infermieristica e Ostetrica, Tecnico Sanitaria, Preventiva e Riabilitativa ; 2. Assistenza Infermieristica in Area Critica ;. Evidence-Based Practice e Metodologia della Ricerca Clinico-Assistenziale ; Corso di laurea magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche; Corsi di Alta Formazione: 1. Case Management in Infermieristica ed Ostetricia ; La collaborazione inerente i corsi di laurea, i Master e i corsi di Alta Formazione per le figure professionali specifiche della sanità, in termini più concreti, si sostanzia: nel coordinamento didattico e tecnico pratico; nell espletamento delle docenze per le aree professionalizzanti; nel garantire il collegamento con le sedi di tirocinio e favorire l integrazione delle attività di didattica e ricerca con l assistenza; nel facilitare l apprendimento dello studente nella sede di tirocinio. In particolare, l Azienda, in conformità a quanto stabilito nel protocollo d intesa Regione- Università e nelle specifiche convenzioni in materia, mette a disposizione le seguenti risorse: il coordinatore tecnico pratico e il coordinatore didattico nel Corso di laurea in fisioterapia; il coordinatore didattico nel Corso di laurea in Tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia; il coordinatore tecnico pratico e due coordinatori didattici nel Corso di laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico; il Referente Scientifico e il Tutor per il Master in Management nell area Infermieristica e Ostetrica, Tecnico Sanitaria, Preventiva e Riabilitativa; il Referente Scientifico e i tutor per il Master in Assistenza Infermieristica in Area Critica (uno per il Master e uno per ogni indirizzo attivato nella nostra azienda TI e Dialisi); il Tutor per il Master in Evidence Based Practice e Metodologia della Ricerca Clinico - Assistenziale ; il Tutor per il Corso di Alta Formazione Case Management in Infermieristica ed Ostetricia ; i tutor clinici nelle Unità Operative sedi di tirocinio. Altri accordi e forme di collaborazione in settori diversi. Accordo fra l Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna Policlinico S. Orsola Malpighi Nel corso del 201 è stato messo stipulato un nuovo accordo con l Università di Bologna per il miglioramento della prevenzione e della sicurezza dei lavoratori e l Alma Mater Studiorum-Università di Bologna sull impiego nell attività assistenziale dei Integrazione tra assistenza didattica e ricerca ricercatori a tempo determinato di cui all art. 24 co. lettera a) l. 240/2010 (delibera n. 577 del 27 dicembre 2012); Obiettivi istituzionali Accordo tra l Università di Bologna e l Azienda Ospedaliera sulla rilevazione del debito orario del personale universitario convenzionato, equiparato alla dirigenza sanitaria, sottoscritto il 26 febbraio 2002; Protocollo integrativo concernente il personale tecnico-amministrativo, tra l Azienda Ospedaliera di Bologna Policlinico S. Orsola-Malpighi e l Università degli Studi di Bologna, approvato con deliberazione del Direttore generale n. 112 del 22 luglio 2002 (per le parti tuttora compatibili); Accordo tra l Università degli Studi di Bologna e l Azienda Ospedaliera di Bologna - Policlinico S. Orsola - Malpighi, sull impiego nell attività assistenziale dei Dottorandi (L. 14/01/99, n. 4) e dei Titolari di Assegno di Ricerca (L. 27 dicembre 1997, n. 449), operativo dal 200, con il quale sono stati stabiliti i criteri e le modalità per l'impiego dei dottorandi e degli assegnisti nelle attività assistenziali all'interno dell'azienda; Gestione unificata delle infrastrutture di rete e delle attrezzature informatiche. E una collaborazione che ha avuto inizio dal 1997 con accordi sempre rinnovati ed in seguito ampliati. Tutela della sicurezza e salute dei lavoratori La materia è disciplinata da un nuovo Accordo con l Università di Bologna per il miglioramento della prevenzione, della sicurezza e della salute dei lavoratori universitari e ospedalieri nei luoghi di lavoro all interno del Policlinico S. Orsola-Malpighi, in attuazione dell art. 10 del D.M. 6/98., stipulato nel 201. La norma prevede che al fine di garantire la salute e la sicurezza di tutto il personale che presta la propria opera per conto delle Università presso Enti esterni, [ ] i soggetti cui competono gli obblighi previsti dal D.Lgs. 626/94 (oggi sostituito dal D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81) sono individuati di intesa tra gli enti convenzionati e le singole Università, attraverso specifici accordi. Unità Operativa di Medicina del Lavoro dell Università L Unità Operativa di Medicina del Lavoro dell Università svolge le funzioni attribuite dal D.Lgs. 81/08 al Medico Competente e dal D.Lgs. 20/95 al Medico Autorizzato e si occupa della sorveglianza sanitaria del personale dell Università di Bologna. Le sue funzioni interagiscono con quelle dell omonima struttura complessa dell Aziendale. Rappresenta un utile sinergia la collocazione delle due strutture in un unica sede con l opportuna suddivisione degli spazi. E stato rinnovato l Accordo concernente la disponibilità dei locali ubicati al 5 piano del Padiglione Palagi per la U.O. di Medicina del Lavoro dell Università di Bologna. L accordo regola la situazione di compresenza e definisce gli aspetti economici collegati. Centro di Ricerca Biomedica Applicata (CRBA) La Convenzione tra l Università degli Studi di Bologna e l Azienda Ospedaliera di

16 Bologna Policlinico S. Orsola-Malpighi per l istituzione di un Centro di Ricerca Biomedica Applicata (CRBA) è vigente dal 2001 e, ripetutamente prorogata, disciplina il concorso dell Università nell istituzione del CRBA, inizialmente qualificato come programma aziendale. Il CRBA rappresenta un esempio concreto di integrazione nel campo della ricerca e con le attività assistenziali, essendo un laboratorio di ricerca a carattere multidisciplinare di tipo aperto, ideato con le finalità di accogliere, soddisfare e integrare le esigenze dei diversi gruppi di ricerca presenti all interno del Policlinico S. Orsola-Malpighi, con particolare orientamento al trasferimento nell ambito clinico degli avanzamenti diagnostici e terapeutici. Si sono avviati i lavori per un rinnovo degli accordi, con la previsione di un potenziamento dell esperienza e di una sua più forte integrazione con la ricerca universitaria..6. Assetto istituzionale e organizzativo dell Azienda L assetto istituzionale dell Azienda è stato completato secondo le previsioni della legge regionale n. 29 del 2 dicembre L Atto Aziendale è stato adottato con deliberazione del Direttore generale n. 147 del 4 novembre 2008, d intesa con il Rettore dell Università di Bologna per le parti riguardanti, in modo specifico, i Dipartimenti ad Attività Integrata e le Strutture assistenziali complesse essenziali per la Facoltà di Medicina e Chirurgia. L Atto aziendale è stato dichiarato conforme alle direttive della Regione Emilia-Romagna, con deliberazione di Giunta regionale n del 15 dicembre Comitato di Indirizzo E stato rinnovato con decreto del Presidente della Giunta regionale n. 94 del 2 maggio A seguito della riforma di cui alla legge , n. 240, la figura del Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia, membro di diritto del Comitato, non è più prevista nel nuovo assetto istituzionale dell Università, per il venir meno della Facoltà medesima. Con Decreto n. 271 del del Presidente della Giunta Regionale, su proposta dell Università di Bologna, il Preside della Facoltà è stato sostituito con il Direttore del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, in via transitoria e fino all adozione di nuove disposizioni nazionali o regionali. Il Comitato di indirizzo ha esercitato le proprie funzioni esprimendo i prescritti pareri sul Bilancio di esercizio e sul Bilancio economico preventivo. Ha avanzato proposte ed espresso pareri riguardo ai seguenti argomenti: Collaborazione tra ateneo e azienda nella gestione delle risorse bibliotecarie; Accordo attuativo del protocollo d'intesa sul Dipartimento ad attività pubblico-privata (polo oncologico); Ipotesi di riorganizzazione della rete ospedaliera dell area metropolitana di Bologna; Piano strategico metropolitano del Comune di Bologna: ipotesi di riassetto; Strumenti di finanziamento regionale per le aziende ospedaliero-universitarie; Finanziamenti regionali per gli investimenti strutturali; Proposta sullo sviluppo della medicina universitaria messa a punto dai Dipartimenti Integrazione tra assistenza didattica e ricerca Obiettivi istituzionali Integrazione tra assistenza didattica e ricerca Obiettivi istituzionali Universitari dell'università di Bologna; Progetto di collaborazione nel supporto alle attività di ricerca tra Unibo e SSR. Collegio di Direzione Nel Collegio di Direzione trovano la loro espressione i Dipartimenti ad Attività Integrata direttamente rappresentati al livello di organo dell Azienda. La presenza dei dipartimenti caratterizza, inoltre, il Collegio di Direzione come sede sostanziale di integrazione tra l Ospedale e l Università per la consistente presenza della componente universitaria alla direzione della maggioranza dei DAI. Collegio aziendale delle professioni sanitarie L assetto istituzionale dell Azienda, come previsto dall Atto aziendale, si è completato nel 2012 con l istituzione del Collegio aziendale delle professioni sanitarie, composto di 25 membri elettivi, organismo che concorre allo sviluppo delle competenze professionali presenti in Azienda (delibera n. 455/2012). Dipartimenti ad Attività Integrata (DAI) e Dipartimenti Universitari. L istituzione e attivazione dei Dipartimenti ad Attività Integrata, realizzata d intesa con l Università, che ne ha condiviso l assetto, l organizzazione e la disciplina di funzionamento, risale al 2007 (Delibera del Direttore Generale n. 79 del 7 giugno 2007 e Decreto Rettorale 751/2711 del 6 giugno 2007). In relazione con l attivazione dei DAI, l Università di Bologna, secondo gli impegni assunti nella condivisione del nuovo assetto, aveva poi realizzato una riorganizzazione dei propri dipartimenti presenti nell area clinica allo scopo di favorire la corrispondenza e l integrazione tra le due organizzazioni. Per effetto delle disposizioni della legge , n. 240 e della conseguente adozione del nuovo Statuto dell Università di Bologna (decreto rettorale del ), i dipartimenti dell Università nei quali prima si articolava l area medica sono stati fortemente concentrati. In particolare, dopo la disattivazione dei precedenti otto dipartimenti universitari che insistevano nell area clinica, i dipartimenti costituenti la Scuola di Medicina e Chirurgia sono divenuti tre: il Dipartimento di Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale. il Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie, il Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche e sono, così, venute meno la sostanziale coincidenza e la sovrapposizione dei Dipartimenti universitari rispetto alle aree assistenziali dei vigenti Dipartimenti ad attività integrata. l Azienda ha, intanto, avviato il percorso istituzionale di revisione dei Dipartimenti ad attività integrata per definire un nuovo assetto che tenga conto sia dei mutamenti in corso nell organizzazione del Servizio sanitario regionale, con particolare riguardo alla riorganizzazione del sistema ospedaliero regionale e di quello dell area metropolitana di Bologna, sia di quelli avvenuti nell ambito dell assetto istituzionale dell Università

17 .6.4 Altre strutture assistenziali essenziali per l attività didattica In quest ultima parte sono riepilogati i rapporti fra l Università e altre strutture, pubbliche o private, per far fronte a specifiche esigenze, ai sensi dell articolo 14, comma 4, del vigente protocollo d intesa Regione-Università. Bisogna premettere che per soddisfare le esigenze dell attività formativa e scientifica dell area di Medicina e Chirurgia, l Università di Bologna fa ricorso a un area assistenziale più ampia di quella offerta da questa Azienda, che pure è il principale riferimento. Sia l Istituto Ortopedico Rizzoli sia l Azienda USL di Bologna svolgono in questo senso un ruolo importante. L Università, inoltre, si articola in una struttura Multicampus per permettere la diffusione dell offerta formativa e l attivazione di una stabile attività di ricerca sul territorio. A tale scopo sono stati costituiti i Poli di Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini, dotati di particolari forme di autonomia. A livello normativo, la legge regionale , n. 29 e l art. 14 del Protocollo d intesa Regione Università stabiliscono che la programmazione sanitaria regionale individua eventuali ulteriori sedi, rispetto all Azienda Ospedaliero - Universitaria di riferimento, nelle quali si realizza la collaborazione tra Regione e Università. L Università, previo accordo con la Regione, ha stipulato varie convenzioni per assicurarsi la disponibilità di specifiche strutture sanitarie pubbliche ed, in taluni casi, private accreditate, valutate essenziali per l attività didattica, non presenti all interno dell Azienda Ospedaliero - Universitaria Policlinico S. Orsola-Malpighi o ad integrazione di quelle presenti nel Policlinico. Di seguito è riportato l elenco dei rapporti dell Università, regolati da appositi accordi o convenzioni, con altre strutture sanitarie pubbliche e private: Convenzioni attuative Università Azienda USL di Bologna (Convenzione Attuativa Università degli Studi di Bologna - ex Usl N. 29, Convenzione Attuativa Università degli Studi di Bologna - ex Usl N. 27 per la gestione ai fini assistenziali dell Istituto di Psichiatria P. Ottonello e Protocollo d intesa per lo svolgimento delle attività assistenziali della Clinica Neurologica); Accordo Attuativo tra l'università degli Studi di Bologna e l'istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico di diritto pubblico "Istituti Ortopedici Rizzoli" di Bologna; Accordo Attuativo Università di Bologna Azienda USL di Rimini per le esigenze della Scuola di Medicina e Chirurgia e per lo svolgimento dell attività assistenziale del dott. Bulletti; Accordo Attuativo tra l Alma Mater Studiorum Università di Bologna e l Azienda Usl di Imola per le esigenze della Scuola di Medicina e Chirurgia e per lo svolgimento dell attività assistenziale del prof. Caletti e del dott. Fusaroli; Accordo tra l Università di Bologna e la Montecatone Rehabilitation Institute S.P.A. per le esigenze della Scuola di Medicina e Chirurgia e per l attività assistenziale del dott. Gabriele Bazzocchi; Accordo attuativo Università di Bologna Azienda USL di Cesena per il programma Progettazione, formazione e ricerca per l integrazione del programma delle Integrazione tra assistenza didattica e ricerca Obiettivi istituzionali Integrazione tra assistenza didattica e ricerca Obiettivi istituzionali neuroscienze e del Dipartimento di salute mentale al fine di promuovere la salute mentale in applicazione del titolo I, punto 2. del protocollo d intesa Regione Università emiliane sottoscritto il ; Accordo tra l Università degli Studi di Bologna, il Gruppo Villa Maria e le case di cura private accreditate Villa Maria Cecilia spa e San Pier Damiano spa per l Unità Operativa di Chirurgia Toracica; Accordo tra Università degli Studi di Bologna e l Azienda USL di Imola per le esigenze della Scuola di Medicina e Chirurgia e per l attività assistenziale del prof. Francesco Taroni

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