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1 MEDICINA DELL ATTIVITÀ FISICA E SPORTIVA NELL ETÀ EVOLUTIVA ACCRESCIMENTO E L ATTIVITÀ FISICA E SPORTIVA Prof. Danilo Gambarara Per un qualsiasi valore biologico e nello specifico per i parametri auxologici, grazie ad ampi studi su un elevato numero di soggetti in buona salute, si sono stabiliti, per ciascuna fascia di età, gli standard di riferimento della popolazione normale. Non si tratta di riferimenti rigidi e limitativi dal momento che esiste una variabilità individuale elevata, ma la elaborazione statistica dei dati fornisce un ampio intervallo all'interno del quale vi è una elevata probabilità di riscontrare un valore normale di quel parametro. Al contrario, un valore al di sopra o al di sotto dei limiti del range di normalità avrà una elevata probabilità di essere patologico, in eccesso o in difetto. In termini statistici questo tipo di interpretazione dei dati, ottenuti dagli studi su popolazioni, si esprime con i percentili relativi a ciascun parametro che ne riportano la distribuzione all'interno della popolazione. 1

2 Così l'intervallo dei valori compresi tra il 3 ed il 97 percentile (equivalenti al valore mediano ± 2 deviazioni standard) fornisce, sempre in termini probabilistici, il range di normalità; tra questi due estremi il 50 rappresenta il valore mediano che separa il 50% dei soggetti con valore più alto dal 50% dei soggetti con valore più basso. Percentili Ad esempio se la statura di un bambino corrisponde al 40 percentile significa che, in termini statistici, su 100 coetanei virtuali ne ha 60 più alti e 40 più bassi Valori al di sotto del 3 o al di sopra del 97 hanno un'elevata probabilità di essere espressione di una condizione alterata e richiederanno degli approfondimenti clinici maggiori. Quindi si considerano ad alta probabilità di disturbi dell accrescimento ad esempio stature al di sotto del 3 o al disopra del 97 percentile

3 Picco di velocità Take-off Disturbi dell accrescimento Ritardo o anticipo ( Iposomia, ritardo menarca Pubertà precoce Stato nutrizionale Obesità Magrezza Previsione statura adulta Bulimia Anoressia Apparato muscolo-scheletrico Osteocondrosi giovanili Paramorfismi * Range Tanner ) ±5 cm 3

4 Previsione statura adulta nelle femmine Statisticamente è stato rilevato che la statura adulta risulta essere quella immediatamente post-menarcale aumentata di 6 cm In questo caso il range è di circa ±2 cm Frisch Cause di iposomia Varianti normali Ritardo puberale, Età biologica < anagrafica Carenza GH e gonadotropine (LH, FSH) Sindromi genetiche (Turner, Klinefelter, ecc.) Patologie croniche Diabete, Morbo di Crohn, Colite ulcerosa, Morbo celiaco, Malnutrizione e anoressia, Ipo- e Ipertiroidismo, Acidosi tubulare renale ETÀ OSSEA L'età ossea (EO) è la valutazione del grado di sviluppo del sistema scheletrico: i soggetti adulti, pur presentando molte differenze dal punto di vista morfologico, hanno tutti quanti lo stesso livello di maturazione dell'osso (cosa che non può dirsi della statura, del peso e di molte altre variabili). Alla nascita le strutture scheletriche sono prevalentemente costituite da tessuto cartilagineo, successivamente, e in tempi diversi per ciascun segmento scheletrico, compaiono, in ciascun osso, uno o più nuclei di ossificazione che via via si ingrandiscono sino a sostituire completamente il tessuto cartilagineo, conferendo all'osso in questione il tipico aspetto dell'osso adulto ETÀ OSSEA 4

5 In questo senso quindi lo stato di maturazione scheletrica è un ottimo indice della maturazione biologica. Si comprende quindi la sua importanza in auxologia in quanto consente di valutare con buona approssimazione, da sola prima e con l'ausilio del grado di sviluppo dei caratteri sessuali poi, il grado di maturazione biologica dell'individuo. L'età ossea di un soggetto corrisponde all'età cronologica che quel soggetto avrebbe avuto se il suo grado di maturazione scheletrica fosse stato nella media. Quindi se un bambino ha un'eo corrispondente a quella cronologica la sua maturazione scheletrica è nella norma, se al contrario l'eo è inferiore o superiore a quella cronologica avrà un grado di maturazione scheletrica rispettivamente in ritardo o in anticipo. ETÀ OSSEA Per l'elevato grado di correlazione tra grado di maturazione ossea e sviluppo somatico generale (crescita staturale, maturazione dei vari organi e dei caratteri sessuali secondari), l'eo è diventata sinonimo di età auxologica. Infatti in entrambi i sessi, durante l'infanzia e la preadolescenza, la velocità di crescita è superiore, nei soggetti più maturi rispetto a quelli che presentano una maturazione più lenta. Quindi, calcolando i percentili in un soggetto con un età ossea inferiore a quella anagrafica, il confronto non verrà effettuato con un gruppo di coetanei virtuali ma di età maggiore. Questo valore sarà appunto la differenza fra l età anagrafica e quella ossea del soggetto ed avrà come risultato una sottostima dell accrescimento con un previsione per difetto della statura adulta. ETÀ OSSEA Può l attività sportiva interferire con l accrescimento ed influire sulla statura adulta? Nello sport di elite si ha una vera e propria selezione darwiniana, nel senso che la condizione di partenza per eccellere in un certo sport è determinata geneticamente: se vuoi diventare un campione scegliti i genitori 5

6 Early Boykins 166 cm Ad esempio, non si diventa alti praticando pallacanestro, ma gli atleti di più alta statura hanno un forte vantaggio rispetto a quelli più bassi e inevitabilmente le squadre di basket di elite saranno composte di giocatori con stature nettamente superiori alla media. YaoMing 226cm T A B L E 1. S tu d ie s R e p o rtin g A tt e n u a te d G ro w th a n d M a tu ra tio n A s s o c ia te d W ith I n te n s e T ra in in g in Y o u n g A th le te s Alcuni studi hanno però riportato che giovani atlete/i di alto livello, sottoposti quindi ad intensi e frequenti carichi di allenamento, hanno mostrato un rallentamento della crescita durante il periodo peri-puberale. Una prova indiretta del possibile effetto negativo dell allenamento sull accrescimento è che si è notato un aumento del ritmo di crescita nei mesi successivi all interruzione o alla netta diminuzione dei ritmi di attività. S tu d y D e s ig n S u b je c t s F in d in g s L a ron a n d K l in g e r 9 C l in ic a l c a s e r ep o r t M a l e p a r ti c ip a n t s i n t en n i s, a t h l e ti c s, a n d ta b le te n n i s ; fe m a le s w im m e r /r u n n er H e ig h t o f a l l a th le t es w a s a t o r b el o w th e 5 0 t h p e r c e n t il e p r i o r t o t r a in in g ; d u r in g in te n s e t r a in in g, a l l e x h ib it e d a p r o g r es s iv e s lo w i n g o f g r o w t h ; g r o w t h a cc e l e r a te d a ft e r tr a i n i n g w a s r e d u c ed T v e i t- M i ll ig a n C l in ic a l c a s e e t a l1 0 r ep o r t T r ip l et s is t e r s (a g e y r a t b a s e l in e) ; t r i p l e t A : g ym n a s t t r a in in g h r / w k (r e t ir ed 8 m o i n t o s tu d y ) ; tr ip le t B : s e d e n ta r y ; t r i p l e t C : r e c r e a ti o n a l a t h l e te A t b a s e l in e, t r i p l et A w a s c m (T a n n e r s ta g e 3 ), t r i p l e t B w a s c m (T a n n e r s t a g e 4 ), tr ip le t C w a s c m ( T a n n e r s t a g e 3 ); a t 1 8 m o, t r i p l e t A w a s c m, t r i p l et B w a s c m, t r i p l et C w a s c m ; a g e o f m e n a r c h e w a s y r fo r t r i p l e t A, y r fo r tr ip le t B, a n d yr fo r tr i p le t C C o n s ta n t in i e t a l1 1 C l in ic a l c a s e r ep o r t M o n o z yg o ti c fe m a l e tw in s (a g e yr ); t w i n A : g y m n a s t tr a i n i n g 2 5 h r / w k ; t w i n B : b a s k e tb a ll p l a y e r tr a i n i n g 6-8 h r / w k A t b a s e l in e, t w i n A w a s c m, tw in B w a s cm, b o t h w e r e T a n n e r s t a g e 4 ; a t m a t u r it y, t w i n A w a s cm, tw i n B w a s cm ; a g e o f m e n a r c h e w a s y r fo r tw i n A, 1 2 y r fo r tw i n B Z ie m i ls k a e t a l1 2 ( y r fo ll o w -u p ) 9 fe m a l e a n d 1 6 m a l e g y m n a s ts (a g e s y r a t b a s e l in e) tr a i n i n g h r / w k ; c o n t r o ls d er iv e d fr o m a l o n g i t u d in a l s tu d y o f P o l is h c h i ld r e n (a g e s yr ) A n n u a l h e i g h t i n c r e m e n t s w e r e lo w e r i n g ym n a s ts ; 7 o f 9 fe m a le a n d 1 0 o f 1 6 m a l e g y m n a s ts w e r e s h o r te r t h a n p r e d i c te d ; m a le a n d fem a l e g y m n a s ts h a d la te r p e a k h e ig h t v e l o c i ty ; d e la y e d m e n a r ch e i n fem a l e g y m n a s t s B ass e t a l1 3 ( 2 - yr fo l lo w -u p ) 2 1 fe m a le g y m n a s t s (a g e 1 1 yr ) tr a i n i n g h r /w k ; 4 4 a g e -m a tc h ed c o n tr o l s A t b a s e l in e, g ym n a s ts h a d d e la y e d b o n e a g e (1. 3 y r ), r ed u c e d h e ig h t, s i tt in g h e i g h t, a n d l e g le n g t h ; d e fi c it i n s i tt in g h e i g h t i n c r e a s e d w i t h ye a r s o f t r a in in g ; d u r in g fo l lo w - u p, s i tt i n g h ei g h t d e fi ci t w o r s e n e d ; in 1 3 g ym n a s ts s t u d ie d 1 2 m o a fte r r et i r e m e n t, c a tc h - u p g r o w t h o c cu r r e d p r i m a r il y i n t h e t r u n k ; a d u lt r e ti r e d g ym n a s ts h a d n o d efi ci t s T h e in tz e t a l1 4 F e m a le s (a g e y r ): 2 2 g y m n a s t s t r a i n in g 2 2 h r / w k ; ( y r fo l lo w - u p ) 2 1 s w i m m e r s tr a i n i n g 8 h r / w k I n g y m n a s t s, h e ig h t S D S s a n d m ea n h e ig h t p r e d i c ti o n s d e c r e a s e d w it h ti m e ; i n s w im m e r s, n o c h a n g e L in d h o l m e t a l1 5 ( 5 - yr fo l lo w -u p ) F e m a le s (a g e y r ): 2 2 g y m n a s t s t r a i n in g h r s /w k, 2 2 c o n t r o ls 1 3 o f 2 2 g y m n a s t s h a d a tt e n u a t e d g r o w th ; 6 o f 2 1 g y m n a s ts w e r e cm s h o r te r t h a n p r e d i c te d ; a g e o f m en a r c h e d e l a y e d b y 1.3 yr i n g ym n a s ts c o m p a r e d w it h c o n tr o l s P igeon e t a l1 6 ( 5 - yr fo l lo w -u p ) F e m a le s (m e a n a g e y r ): M e a n h e ig h t d e c r e a s e d b y S D i n a ll b a ll e t 9 7 b a ll e t d a n c er s t r a i n i n g 8.8 h r / w k ; d a n c e r s a n d b y S D i n c o n t r o l s b e t w e e n a g e s 3 0 c o n t r o ls (m ea n a g e y r ) 6 a n d yr ; i n 1 5 b a ll e t d a n c er s, t h e a v e r a g e h e ig h t l o s s w a s S D 6

7 Numerosi studi scientifici suggeriscono una relazione causa-effetto tra disturbi della crescita e intensi carichi di allenamento, soprattutto nelle atlete. I dati sono comunque controversi ed non hanno certa evidenza scientifica. Il menarca nelle atlete compare ad una età mediamente più avanzata rispetto alle non-atlete e gli studi suggeriscono che l associazione tra questo ritardo ed allenamento non sia casuale. Dal momento che i fattori che la determinano sono genetici, ormonali ed ambientali tale relazione è difficile da determinare con certezza. Altri studi hanno evidenziato una significativa correlazione tra ritardo menarcale in ginnaste, ballerine e pattinatrici artistiche dovuta, in parte, a intenso allenamento fisico, basso peso o percentuale di massa grassa corporea, insufficiente apporto calorico-nutrizionale e stress psico-fisico. E da considerare che nella maggior parte degli sport di destrezza, soprattutto nelle atlete, un ritardo dello sviluppo costituisce un vantaggio prestativo: nelle ginnaste di elite sono progressivamente diminuite negli anni l età, il peso e la statura media. Questo è il risultato di una selezione sportiva che fa emergere solo atlete con determinate caratteristiche. 7

8 In questi sport, costituisce frequentemente un vantaggio, anche un basso peso corporeo. Ciò comporta atteggiamenti alimentari esasperati con insufficiente apporto calorico e nutrizionale: è sicuramente questo uno dei fattori più importanti a causare ritardi nella maturazione e nello sviluppo di queste atlete In conclusione non ci sono dati attendibili che indichino che l intenso allenamento possa di per sé avere effetti negativi sulla statura, la crescita ossea e la qualità dei processi maturativi, ma è evidente come questa fase dello sviluppo sia estremamente sensibile e la programmazione del lavoro sportivo richieda attenzione ed esperienza. 8

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