Università Iuav di Venezia / Unità di ricerca di Museologia del design 1
|
|
- Roberta Fiori
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Fiorella Bulegato, Musei d impresa in Italia traduzione del testo pubblicato in Another Name for Design: Words for Creation, atti della VI ICDHS, Osaka University Communication-Design Center, Osaka, 2008, pp Nell ambito delle istituzioni che di occupano in Italia della conservazione e valorizzazione del patrimoni storici legati al disegno industriale, i musei d impresa hanno raggiunto oggi particolare rilevanza per numero e qualità. Dall ultimo decennio degli anni novanta abbiamo assistito al sorgere di numerosi archivi e musei che hanno configurato un utile rete di raccolte in grado di documentare parte del processo di industrializzazione. Una prima sommaria ricognizione svolta da chi scrive ha censito oltre 200 realtà operanti, 1 fra le quali le più attive riguardano alcune fra le maggiori industrie italiane del design, come l archivio-museo Alessi, il museo Kartell, la Galleria Ferrari, il museo Ducati, il museo e archivio Piaggio o il museo Salvatore Ferragamo. Inoltre, pur non costituendo giuridicamente una tipologia museale riconosciuta, la loro attività ha portato alla nascita nel 2001 di un Associazione dedicata, caso non frequente in Europa Museimpresa (Associazione italiana musei e archivi d impresa), promossa a Milano da Assolombarda e Confindustria e destato l attenzione dei media in relazione all emergere di nuove dinamiche turistiche 2 e all interno del più generale tema del rapporto tra impresa e cultura. Uno sviluppo che dipende anche da una serie di iniziative legislative di sostegno e agevolazione economica, nella forma dello sgravio fiscale o nella costituzione 1. Comprendendo musei d impresa e di distretti d imprese. Lo studio svolto per conseguire il dottorato di ricerca in disegno industriale (Università di Roma La Sapienza, Dipartimento Itaca, 2006) e confluito in parte nel volume Fiorella Bulegato, I musei d impresa in Italia. Dalle arti industriali al design, Carocci, Roma, 2008 ha individuato quasi 600 strutture museali dedicate alla valorizzazione del patrimonio industriale (di cui 143 musei d impresa; 80 musei di distretti d imprese; 128 archivicollezioni d impresa; 222 collezioni tematiche; 8 archivi storici; 2 musei dell industria e del lavoro). 2. Il Dossier Musei 2007, a cura del Centro Studi del TCI, riporta i musei d impresa più visitati nel 2006: Galleria Ferrari ( ), Museo storico Perugina (64.000), Museo Ducati (45.000), Museo Guzzi (20.000), Aboca Museum (15.000). Università Iuav di Venezia / Unità di ricerca di Museologia del design 1
2 di fondazioni, comprese quelle di partecipazione, che prevedono, tra l altro, la collaborazione pubblico-privato. Questa crescita quantitativa e qualitativa, oltre a far conoscere vicende, protagonisti e caratteri della storia imprenditoriale, ha contribuito alla progressiva messa a fuoco di specifiche problematiche e metodologie museografiche, scientifiche e culturali, facendo emergere con chiarezza i limiti dei modelli museologici tradizionali per questo tipo di strutture. La natura del disegno industriale infatti esige di far dialogare più discipline, di mettere a confronto molteplici punti di vista. Se poniamo, ad esempio, l artefatto industriale come punto di partenza per il nostro racconto esso può essere il centro attorno a cui ruotano le vicende del progetto, della produzione, della comunicazione o del consumo, i legami e le ripercussioni sulle trasformazioni dei contesti ambientali, economici e sociali, fino a collocarsi in una sequenza temporale di storia delle cose. E per far comprendere questo è necessario un modello di museo in grado di far dialogare materiali fisici, cartacei e iconografici e tutto ciò che costituisce la fonte per la storia del disegno industriale. I musei delle arti industriali ottocenteschi I musei d impresa sono frutto di un allargamento degli orizzonti storiografici verso i prodotti della cultura materiale 3 che ha portato gli storici a occuparsi del patrimonio industriale e in particolare delle sue testimonianze architettoniche e, più in generale, a una diversa considerazione da parte delle imprese della valenza culturale del loro patrimonio storico-documentale. L origine di queste strutture in Italia si può però far risalire all ultimo scorcio dell ottocento, alla costituzione dei primi musei industriali e artistico-industriali, nati sulla scia del dibattito internazionale sui temi della modernizzazione e del progressivo superamento della subordinazione delle arti minori alle arti maggiori, che prendono a modello il South Kensington Museum (oggi Victoria and Albert Museum) nato nel 1852 e del parigino Conservatoire des arts et métiers, istituito a Parigi nel Così nel 1862 in una nazione da poco unificata ed economicamente arretrata viene fondato il museo industriale di Torino, con l intenzione di dare impulso alla formazione tecnica e scientifica della popolazione, al progresso industriale del paese e, al tempo stesso, di incrementare l iniziativa privata; mentre nel decennio successivo si diffondono i musei delle arti industriali i maggiori, nella forma delle scuole-officine, saranno istituiti a Roma e Napoli espressione di uno dei modi di approcciare il problema della progettazione artistica per l industria. 3. Sulle relazioni tra museo e cultura materiale si vedano, fra gli altri, F. Drugman, L. Basso Peressut, M. Brenna (a cura di), Il museo della cultura politecnica. Luoghi del sapere, spazi dell esporre, Unicopli, Milano, 2002; M. Gregorio (a cura di), Musei, saperi e culture, atti del convegno internazionale (Milano, maggio e ottobre 1999), Icom Italia, Milano, 2002; R. Riccini (a cura di), Imparare dalle cose. La cultura materiale e i musei, Clueb, Bologna, Università Iuav di Venezia / Unità di ricerca di Museologia del design 2
3 D altra parte, tralasciando il dipanarsi di queste vicende e in particolare i motivi del declino di simili esperienze, gli attuali musei del patrimonio industriale derivano anche dalle istituzioni che si sono occupate del patrimonio storicoscientifico, come il Museo della scienza e della tecnica di Milano, realizzato nel A proposito, sostiene Tomás Maldonado: Per molte ragioni, in Italia si è (quasi) sempre dato priorità alla riflessione sui musei d arte. Tale atteggiamento però non deve portarci a misconoscere l importanza di altre tipologie museografiche chiamate a svolgere un ruolo di primo piano nell opera di modernizzazione complessiva del paese. E mi riferisco in particolare a quei musei che possono contribuire alla formazione di una cultura scientifica di massa. 4 Inoltre la loro natura di raccolte di materiali dedicati a specifiche tipologie di prodotti li accomuna ai musei tematici, discendenti dalle stesse esposizioni nazionali e internazionali ottocentesche e dalle mostre tematiche industriali, che rivestono uno speciale interesse anche negli scenari attuali della museografia. 5 Per quanto riguarda la costituzione di musei da parte delle imprese, esempi storici illustri sono individuabili nel museo Ginori, collezione di ceramiche iniziata nel 1737 che, arricchitasi con le produzioni di fabbrica, viene aperta al pubblico nel 1864 per ospitare, in particolare, la collezione dei prodotti della manifattura. Oppure nel Museo storico dell Industria della gomma elastica e dei cavi elettrici, inaugurato da Pirelli nel 1922 in occasione del centenario della G.B. Pirelli. Collocato nel castello alla Bicocca all interno del complesso industriale milanese, è realizzato allo scopo di rappresentare, con la raccolta di materiali di qualsiasi specie inerenti la produzione, di riproduzioni grafici, di dati statistici, pubblicazioni, ecc. la storia delle industrie Pirelli e il loro progressivo sviluppo. 6 I musei d impresa appaiono quindi originati da più filoni, che si sono consolidati nella storia con differenti modalità espositive e di fruizione, anche se in Italia, va sottolineato, non esistono tuttora musei nazionali dedicati alle arti applicate e decorative, alla moda o al design ad eccezione del Triennale Design Museum, inaugurato a fine 2007 a fronte di una tradizione riconosciuta internazionalmente. Caratteri dei musei d impresa contemporanei in Italia Non è questa la sede per approfondire questioni definitorie 7 e di classificazione riguardanti le diverse strutture che promuovono la raccolta, la gestione e la 4. T. Maldonado, Musei e opere alla scoperta del futuro, in R. Riccini, Imparare dalla cose, cit., p L. Basso Peressut sostiene il loro ruolo come interpreti del rapporto fra scienza, tecnica e società (idem, Musei per la scienza, Lybra Immagine, Milano 1998, p. 139). 6. Archivio storico Pirelli, 1921/1923, faldone AG/1, vol. 4H, ordine di servizio del 29 gennaio 1923, n Una delle prime definizioni si trova in L.V. Coleman, Company Museums, America Association of Museums, The American Association of Museums, Washington DC, 1943, p. 3. Università Iuav di Venezia / Unità di ricerca di Museologia del design 3
4 fruizione del patrimonio industriale, appare più opportuno invece individuare alcuni caratteri specifici dei musei d impresa, naturalmente non esclusivi, che ne definiscono l identità. È necessario premettere che vi sono differenti intenzionalità con cui le imprese realizzano queste strutture. Sinteticamente, all origine sono presenti e spesso concomitanti volontà di autocelebrazione, frutto anche di interessi collezionistici o di speciali ricorrenze da onorare, e più consapevoli scelte di fornire l impresa di uno strumento di servizio, in termini di consolidamento dell immagine aziendale, di crescita del senso di appartenenza per chi vi lavora, oppure immaginato come fonte ispirativa per fornire elementi utili a dare continuità progettuale o esecutiva ai nuovi prodotti. Più connaturati a una vocazione culturale territoriale sono invece i musei legati al sistema dei distretti d imprese che integrano funzioni conservative e di trasmissione del patrimonio di un insieme di aziende o la specificità produttiva di una zona con attività di formazione, ricerca e servizi destinati allo sviluppo locale e, con modalità diverse, le realtà degli ecomusei. Ciò che distingue però i musei d impresa da altre tipologie museali è innanzitutto il loro configurarsi come musei del presente, dove si riscontra un aspetto sia storico sia di attualità. Conseguentemente, da un lato assume notevole importanza la relazione fra archivio aziendale e struttura museale, dall altro i materiali conservati possono essere utilizzati dalle persone che operano e collaborano con l azienda come la base per lo sviluppo di nuovi prodotti o per la trasmissione di processi progettuali e produttivi. Altra caratteristica è l eterogeneità dei materiali conservati in queste strutture dagli schizzi del progettista all oggetto finito, dalle attrezzature produttive ai prototipi, dalle fotografie delle esposizioni, fino alla corrispondenza dell imprenditore, che sono funzionali a raccontare le molte storie che ruotano attorno alle imprese: vicende progettuali, produttive, tecnologiche, economiche, sociali, e altre ancora, dove il documento è sempre interpretabile in relazione con il contesto. Questo insieme di materiali diventa il soggetto e il museo il luogo di una lettura multidisciplinare che necessita di contributi specifici. Il variegato panorama che discende da diverse origini e intenzionalità nonché dalle loro particolari caratteristiche ha portato i musei d impresa ad assumere molte forme. Nello studio di queste realtà risulta quindi utile non solo verificare l aderenza a veri e propri standard museali, internazionalmente definiti, ma sottolinearne l adeguatezza ad alcuni capisaldi che consentono di distinguere le istituzioni che realizzano un azione di conservazione e valorizzazione del patrimonio industriale dal semplice deposito di oggetti dell appassionato collezionista, o dall esposizione di prodotti storici dell azienda in uno showroom per promuovere il punto vendita. Questo insieme di prerequisiti di adeguatezza scientifica, allestitiva, fruitiva fanno riferimento alla conservazione corretta dei materiali, ma anche alla presenza, ad esempio, di un lavoro scientifico di studio, di ordinamento, di Università Iuav di Venezia / Unità di ricerca di Museologia del design 4
5 restauro. Devono essere resi fruibili per il pubblico, generico e specialistico, in spazi con allestimenti e attrezzature adeguati (e non accatastati in depositi privi, ad esempio, di indicazioni didascaliche. In questo senso assume grande rilevanza un lavoro scientifico di catalogazione dei materiali posseduti, procedendo con sistemi adattabili alle varie realtà, anche compresenti, che si pongano come primo obiettivo quello di essere in grado di dialogare tra loro, rendendo agevolmente reperibili i materiali e favorendone la fruizione in formati digitali, in modo da porre l impresa al centro di una fitta rete di relazioni con chi esercita la ricerca, come le università. È quindi indispensabile l apporto di persone qualificate, in particolare l avvalersi di un curatore. Una figura che, proprio perché si trova a rapportarsi sia con l azienda sia con l esterno, deve integrare molte funzioni, mediando e coordinando le scelte dell impresa con le ripercussioni sulle collezioni e sulle attività possibili di valorizzazione, che possono andare dalle ricerche scientifiche sul patrimonio all organizzazione di mostre ed eventi con i propri pezzi. Professionalità in grado di governare le fasi di acquisizione, selezione, conservazione e classificazione degli artefatti, fino a quelle espositive. Mettendo, ad esempio, l accento sugli aspetti didattici e formativi, con la realizzazione di laboratori provvisti di strumenti adeguati per far provare i visitatori ma anche per svolgere attività finalizzate alla trasmissione del sapere progettuale e produttivo. Il contributo dei musei d impresa Appare chiaro che i musei d impresa sono una realtà non governabile solo applicando i consolidati strumenti metodologici della museologia e della museografia, sia essa di derivazione artistica o tecnico-scientifica; pongono varie questioni su che cosa esporre i progetti, veri prodotti unici e irripetibili, oppure i prodotti, su come storicizzare un contemporaneo in continuo divenire, su come far emergere il contesto e la molteplicità di letture (sociologiche, sociotecniche, antropologiche, estetiche), su quali relazioni costruire con l attività presente dell azienda. 8 Certamente, alla fase spontaneistica ed entusiasta, all origine della fioritura dei musei d impresa italiani dell ultimo ventennio, hanno corrisposto talvolta numerose incertezze negli indirizzi scientifici e nelle soluzioni espositive. Esitazioni presenti anche nella scelta del modello museologico, dove accanto a modi auratici di museificazione del pezzo e a letture univoche dei materiali privilegiandone la descrizione tecnologica, sociologica o estetica derivati dalla tradizione dei musei artistici e delle arti applicate, sono state adottate soluzioni che coinvolgono attivamente il fruitore, riferibili all impostazione con- 8. Sulla necessità di elaborare nuovi modelli museologici per gli oggetti che attengono alle produzioni industriali è stato organizzato il convegno Memoria e racconto. Per una museologia del design, Università IUAV di Venezia, Venezia, 7-8 maggio Università Iuav di Venezia / Unità di ricerca di Museologia del design 5
6 cettuale e fruitiva dei musei tecnico-scientifici, anche realizzando laboratori per svolgere attività finalizzate a trasmettere il saper fare, tipico del nostro sistema produttivo. Risulta quindi necessario che a questo primo momento faccia seguito una fase più organizzata e rigorosa nella quale venga riconosciuto un ruolo alle competenze specialistiche, ma anche in grado di avviare confronto sul contributo attivo che la memoria può fornire alla formazione del progettista dentro le imprese. Un apporto a latere che può diventare essenziale per la propria memoria e identità e allo stesso tempo per una progettazione consapevole e contemporanea. Un museo operativo e determinante per lo stesso agire dell impresa, dove chi progetta, ma anche chi opera in altre funzioni aziendali, possa in senso lato formarsi. Pare al tempo stesso importante sottolineare come le peculiari caratteristiche dei musei d impresa possono ulteriormente contribuire ed in parte ciò è già avvenuto allo sviluppo della riflessione attorno a modelli avanzati per il museo del design. A questo proposito, un significativo apporto che può derivare dai musei d impresa e, in generale dai musei del patrimonio industriale, è la capacità attraverso i loro materiali di maggiore contestualizzazione dei saperi e di sviluppare relazioni più complesse in grado di coinvolgere la storia economica, produttiva, sociale, territoriale confermando il ruolo attivo del museo nei confronti di una situazione culturale e sociale complessiva. Università Iuav di Venezia / Unità di ricerca di Museologia del design 6
PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia
PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia Nel mondo ci sono 150 milioni di Italici: sono i cittadini italiani d origine, gli immigrati di prima e seconda generazione, i nuovi e vecchi emigrati e i loro discendenti,
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliBandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it
Bandi 2015 ARTE E CULTURA Protagonismo culturale dei cittadini BENESSERE COMUNITÀ www.fondazionecariplo.it BANDI 2015 1 Bando senza scadenza Protagonismo culturale dei cittadini Il problema La partecipazione
DettagliSCHEDA DI PROGETTO. Regione..
Ministero Pubblica Istruzione Titolo sintetico del progetto: I CARE Imparare Comunicare Agire in una Rete Educativa Piano Nazionale di formazione e ricerca SCHEDA DI PROGETTO Regione.. Scuola Capofila
DettagliAnalisi dei fabbisogni formativi dei professionisti che. operano nella valorizzazione dei Beni Culturali nella. Provincia di Pisa
Analisi dei fabbisogni formativi dei professionisti che operano nella valorizzazione dei Beni Culturali nella Provincia di Pisa A cura di Katia Orlandi Il territorio della Provincia di Pisa si caratterizza
DettagliProject Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.
Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo
DettagliGreen City Milano si svolgerà nei giorni 2-3-4 ottobre 2015.
Concept Green City Milano è un evento diffuso, partecipato, dedicato al verde, che mette in rete istituzioni, associazioni, cittadini e l'intera città di Milano per valorizzare le eccellenze già presenti
DettagliIDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA
IDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA Ottobre 2009 Sono passati dieci anni dall avvio del progetto regionale Fattorie Didattiche che ha creato nel periodo un apertura di dialogo
Dettagli28 maggio 2015, LEZIONE 10: La didattica museale
MUSEOLOGIA e ARCHEOLOGIA Anno Accademico 2015/2016 Docente Patrizia Gioia patrizia.gioia@uniroma1.it 28 maggio 2015, LEZIONE 10: La didattica museale CULTURA E FORMAZIONE I musei rappresentano una straordinaria
DettagliIl modello veneto di Bilancio Sociale Avis
Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto
DettagliConferenza dei presidi delle Facoltà di Scienze della Comunicazione PROTOCOLLO D'INTESA TRA
Conferenza dei presidi delle Facoltà di Scienze della Comunicazione PROTOCOLLO D'INTESA TRA MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA DIPARTIMENTO PER L ISTRUZIONE LA CONFERENZA DEI PRESIDI
DettagliS i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i
S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p
DettagliRELIGIONI E CULTURE DELL IMMIGRAZIONE IN ITALIA E IN EUROPA REALTÀ E MODELLI A CONFRONTO. Programma di dettaglio
Fondo Europeo per l integrazione di cittadini di Paesi terzi CORSO DI ALTA SPECIALIZZAZIONE RELIGIONI E CULTURE DELL IMMIGRAZIONE IN ITALIA E IN EUROPA REALTÀ E MODELLI A CONFRONTO Programma di dettaglio
DettagliL accessibilità in Piemonte. Il progetto Musei per Tutti Dal monitoraggio all informazione sui livelli di accessibilità
L accessibilità in Piemonte Il progetto Musei per Tutti Dal monitoraggio all informazione sui livelli di accessibilità COSA SI INTENDE PER ACCESSIBILITA L accessibilità è la possibilità, anche per persone
DettagliRegolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007
Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità
DettagliA STIPULARSI TRA. il MINISTERO DELL ISTRUZIONE DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA (di seguito MIUR ), rappresentato dal Capo Dipartimento, Marco MANCINI,
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ACCORDO ATTUATIVO dell Accordo di collaborazione per la valorizzazione e l integrazione
DettagliWomen In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE
Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Introduzione Il progetto W.In D. (Women In Development) si inserisce nelle attività previste e finanziate
DettagliIL CICLO DI VITA DEL PROGETTO. Elementi essenziali di progetto. Fasi e tappe Gli Approcci
UNIVERSITA MILANO BICOCCA Corso di laurea di primo livello in servizio sociale anno accademico 2009-2010 Progettare il sociale Prof. Dario A. Colombo IL CICLO DI VITA DEL PROGETTO Elementi essenziali di
DettagliAlla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente
Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Controllo di Gestione e Misurazione delle Performance: l integrazione delle competenze, la valorizzazione delle differenze e la tecnologia
DettagliProgetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze
Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il
DettagliACCORDO TRA INAIL DIREZIONE REGIONALE LAZIO CNA ROMA
ACCORDO TRA INAIL DIREZIONE REGIONALE LAZIO e CNA ROMA L'Istituto Nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul Lavoro - Direzione Regionale Lazio (di seguito denominato INAIL Lazio), nella persona
DettagliUN FARO A SALVAGUARDIA DELL INFANZIA (Diritti dell infanzia e dell adolescenza)
IO, NOI Associazione di Volontariato per la Solidarietà e l integrazione Sociale Sede legale - Sede Operativa: via delle Meduse, 63a 00054 Fiumicino Tel. 3208594921 066520591 Fax: 0665499252 E.Mail: infoline@ionoi.org
DettagliCOMMISSIONE GRANDI RISCHI. Programma Operativo
COMMISSIONE GRANDI RISCHI Programma Operativo Nel primo incontro della Commissione Grandi Rischi, tenutosi a Celano il 15 luglio, è stato discusso il documento preliminare e sono state individuati i primi
DettagliI beni culturali come volano della crescita economica e sociale. del territorio. 4. I beni culturali come volano della crescita economica e sociale
I beni culturali Il problema I beni culturali un elemento di estremo rilievo per la crescita della cultura e della qualità della vita dei cittadini - possono favorire lo sviluppo di alcune iniziative economiche
DettagliArchitettura Pianificazione Design
POLITECNICO DI TORINO 31 gennaio - 1 febbraio 2014 Castello del Valentino, Viale Mattioli 39, Torino ingresso libero Architettura Pianificazione Design Per riferimenti: tel. 011 090 6254 orienta@polito.it
DettagliIl nostro paese. Incontro con Collegio Docenti
Il nostro paese Incontro con Collegio Docenti Concorezzo, 28 Ottobre 2015 1 L Archivio Storico (ASC) Via S.Marta 20 Concorezzo www.archiviodiconcorezzo,it mail: info@archiviodiconcorezzo.it L Archivio
Dettaglida Centri Territoriali Permanenti Centri provinciali di Istruzione per Adulti di Augusta Marconi
da Centri Territoriali Permanenti a Centri provinciali di Istruzione per Adulti di Augusta Marconi Introduzione QuickTime e un decompressore sono necessari per visualizzare quest'immagine. Attualmente
DettagliProgetto Atipico. Partners
Progetto Atipico Partners Imprese Arancia-ICT Arancia-ICT è una giovane società che nasce nel 2007 grazie ad un gruppo di professionisti che ha voluto capitalizzare le competenze multidisciplinari acquisite
DettagliPresidenza del Consiglio dei Ministri
Presidenza del Consiglio dei Ministri SCUOLA SUPERIORE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE FORMAZIONE AVANZATA e-government 1. Premessa Oggi l innovazione nella pubblica amministrazione (PA) e, in particolare,
DettagliProgetto EST. Educare alla Scienza e alla Tecnologia
Progetto EST Educare alla Scienza e alla Tecnologia Educare alla Scienza e alla Tecnologia (EST) è un progetto educativo pluriennale che si rivolge ai bambini e ai ragazzi delle scuole elementari e medie
DettagliInformatizzazione del fondo Notiziari giornalieri della Guardia Nazionale Repubblicana.
I NOTIZIARI DEL DUCE. Informatizzazione del fondo Notiziari giornalieri della Guardia Nazionale Repubblicana. I - Sintesi del progetto I notiziari, redatti dall Ufficio I sezione situazione del Comando
DettagliLA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI E DELL IDENTITA SICILIANA (di seguito Assessorato)
PROTOCOLLO D INTESA PER LA INDIVIDUAZIONE DI AZIONI COMUNI VOLTE A MIGLIORARE LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE DELLE CITTA D ARTE DELLA SICILIA TRA LA REGIONE SICILIANA ASSESSORATO DEI BENI CULTURALI
DettagliINDICI SINTETICI DI PROTEZIONE E TUTELA DELL IMPIEGO
INDICI SINTETICI DI PROTEZIONE E DELL IMPIEGO Analisi comparata Dicembre 2014 SINTETICA LETTURA INTERPRETATIVA Nel 2013 l Italia ha un sistema di tutela e di protezione dei licenziamenti collettivi e
DettagliIL PATRIMONIO CULTURALE ED AMBIENTALE. Disegno e Storia dell Arte_PATRIMONIO CULTURALE
IL PATRIMONIO CULTURALE ED AMBIENTALE IL PATRIMONIO CULTURALE di solito indica quell insieme di cose, mobili ed immobili, dette più precisamente beni, che per il loro interesse pubblico e il valore storico,
Dettaglicondivivere DA SOLO PUOI CRESCERE NEL MERCATO. INSIEME, PUOI CAMBIARLO.
condivivere DA SOLO PUOI CRESCERE NEL MERCATO. INSIEME, PUOI CAMBIARLO. condivivere OGNI VOLTA CHE SI CREA UNO SCENARIO DIVERSO NASCE L ESIGENZA DI UNA REAZIONE DIFFERENTE. Le evoluzioni degli ultimi anni
DettagliProvincia di Reggio Calabria
Provincia di Reggio Calabria Sett.1 AA.GG, Giunta, URP, Segr./Direz. Generale, Contratti- -Assistenza Giuridico Amm.va ai Comuni, Controllo Strategico/Direzionale, Pari Opportunità, Consigliera di parità
DettagliExport Development Export Development
SERVICE PROFILE 2014 Chi siamo L attuale scenario economico nazionale impone alle imprese la necessità di valutare le opportunità di mercato offerte dai mercati internazionali. Sebbene una strategia commerciale
DettagliVALeS Valutazione e Sviluppo Scuola
Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni
DettagliMicroelectronic packaging nuovi materiali compact design: il contributo del disegno industriale per la competitività dei prodotti
Atti del Convegno Microelectronic packaging per applicazioni intelligenti e nuove evoluzioni nel design di prodotto Fiera IMPAtec 06, Vicenza, 13 ottobre 2006. Intervento dal titolo Microelectronic packaging
DettagliMaster in Europrogettazione
Master in Europrogettazione DICEMBRE 2012 FEBBRAIO 2013 Milano Lecce Bruxelles Vuoi capire cosa significa Europrogettista? Vuoi essere in grado di presentare un progetto alla Commissione Europea? Due moduli
DettagliMilano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni
Milano, 9 novembre 2013 Vincenzo Saturni 1 La carta etica: perché e per chi? Avis opera da 86 anni per diffondere una cultura solidale tra i cittadini su tutto il territorio nazionale. E sin dal momento
DettagliLAVORO IN VALLE BREMBANA E VALLE IMAGNA
LAVORO IN VALLE BREMBANA E VALLE IMAGNA ALLEGATO 2 Premessa Le Valli Brembana e Imagna sono oggi tra le aree più problematiche in Provincia di Bergamo, per quanto riguarda l occupazione. La crisi della
DettagliSoftware libero e riuso in un sistema di gestione documentale
Giorgetta Bonfiglio-Dosio Università degli Studi di Padova Software libero e riuso in un sistema di gestione documentale (Padova, 3 novembre 2010) GBD Che cos è un sistema? GALILEO GALILEI (1623) «Pluralità
DettagliApprendistato di alta formazione e ricerca
Apprendistato di alta formazione e ricerca Irene Crimaldi IMT Istituto Alti Studi Lucca Irene Crimaldi (IMT Lucca) Apprendistato di alta formazione e ricerca 24/01/2014 1 / 17 Finalità - Promuovere la
Dettaglitra Provincia di Lecce, Provincia di Torino, Camera di Commercio I.A.A. di Lecce e BIC Lazio
PROTOCOLLO D INTESA PER LA PROMOZIONE DELLE RETI D IMPRESA In data tra Provincia di Lecce, Provincia di Torino, Camera di Commercio I.A.A. di Lecce e BIC Lazio premesso che Con l'art. 3, comma 4-ter, del
DettagliCOMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA
COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliPARTNER DI PROGETTO. Università degli Studi di Palermo Dipartimento di Ingegneria Industriale
PARTNER DI PROGETTO Il raggruppamento dei soggetti attuatori è altamente qualificato. Da una parte, la presenza di quattro aziende del settore ICT garantirà, ognuna per le proprie aree di competenza, un
DettagliLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato
DettagliGLI OBIETTIVI, I CONTENUTI E LE ATTIVITÀ DEL PERCORSO FORMATIVO
DAL LAVORO AL PENSIONAMENTO 1 GLI OBIETTIVI, I CONTENUTI E LE ATTIVITÀ DEL PERCORSO FORMATIVO Chiara Cassurino, Genova Modulo 1 Il Percorso formativo dal lavoro al pensionamento : a chi si rivolge e perché?
DettagliLa Scuola di Volontariato. Il tema: gratuità e felicità. Metodologia didattica
La Scuola di Volontariato La Scuola di Volontariato è promossa dal Coge Emilia Romagna e dal Coordinamento Centri di Servizio per il Volontariato Emilia Romagna con l intento di stimolare riflessioni sugli
DettagliRuolo e attività del punto nuova impresa
SISTEMA DOTALE E CULTURA D IMPRESA: UNA RETE DI SERVIZI PER IL TERRITORIO MANTOVANO a cura di Alessandra Ligabue PROMOIMPRESA Ruolo e attività del punto nuova impresa PromoImpresa, in qualità di Azienda
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
DettagliPROGETTO INTERCULTURALE DI RETE
CENTRO DI ALFABETIZZAZIONE IN ITALIANO L2 Istituto Comprensivo C. Angiolieri Siena Centro di Alfabetizzazione Italiano L2 C. Angiolieri Scuola Secondaria di II grado Scuola Secondaria di I grado Scuola
DettagliL ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE
L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE
DettagliGruppo Territoriale Piemonte
Gruppo Territoriale Piemonte L avvio Verso la fine degli anni Novanta un piccolo gruppo di coordinatori pedagogici e di educatori ha sentito il bisogno di riorganizzare una rete di collegamento tra le
DettagliPRESENTAZIONE OPZIONI DI PARTECIPAZIONE
FUORISALONE 2011 12-17 APRILE PRESENTAZIONE OPZIONI DI PARTECIPAZIONE UN PROGETTO DI Porta Romana Design Edizione Fuorisalone 2013 Terzo appuntamento per Porta Romana Design 2013, dopo l edizione ad Aprile
DettagliSezione Elettronica ed Elettrotecnica
Sezione Elettronica ed Elettrotecnica Assemblea 17 giugno, ore 11.30 Date: 2011-06-17 1 (11) Ericsson Internal Premessa La Sezione Elettronica ed Elettrotecnica intende rappresentare un importante elemento
DettagliPROGETTO INCREASING EUROPEAN CITIZENSHIP ICE (MIGLIORARE LA CITTADINANZA EUROPEA)
Cilap eapn Italia PROGETTO INCREASING EUROPEAN CITIZENSHIP ICE (MIGLIORARE LA CITTADINANZA EUROPEA) PROGRAMMA LIFELONG LEARNING GRUNDTVIG 2012 PARTENARIATO DI APPRENDIMENTO (No. 2012-1-IT2_GRU06_37625_1)
DettagliFondi Pensione Integrativi Territoriali:
Le rôle croissant des régimes territoriaux et régionaux de protection sociale en Europe Fondi Pensione Integrativi Territoriali: Il Progetto della Regione Autonoma Valle d Aosta ed il Fondo Pensione regionale
DettagliDal 1769 ORDINAMENTO DIDATTICO DEI CORSI DI STUDIO PER IL CONSEGUIMENTO DEL DIPLOMA ACCADEMICO DI PRIMO LIVELLO / A. A. 2009/10
Dal 1769 ORDINAMENTO DIDATTICO DEI CORSI DI STUDIO PER IL CONSEGUIMENTO DEL DIPLOMA ACCADEMICO DI PRIMO LIVELLO / A. A. 2009/10 Dal 1769 DIPARTIMENTO ARTI VISIVE Anno Accademico 2009/2010 - Dipartimento
DettagliPROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013 ASSE IV LEADER. Programma di Sviluppo Locale del GAL Giarolo Leader CRESCERE IN RETE
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013 ASSE IV LEADER Programma di Sviluppo Locale del GAL Giarolo Leader CRESCERE IN RETE MISURA 431 Azione 2.b Informazione sull attività del GAL Attività di animazione
DettagliRUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI
INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104
DettagliProtocollo d intesa tra. Regione Toscana e. Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus)
Protocollo d intesa tra Regione Toscana e Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus) Consolidamento e sviluppo della collaborazione per attività cooperazione internazionale nel settore dell'accesso
DettagliSportello Genesi: un punto informativo per gli aspiranti imprenditori e le neoimprese
Sportello Genesi: un punto informativo per gli aspiranti imprenditori e le neoimprese Presentazione di Valeria Ferrari Camera di Commercio di Modena 16 marzo 2011 Dal 1 gennaio 2010 Sportello Genesi si
DettagliIN CONTRO NUOVI SPAZI DI COMUNICAZIONE. PERCORSI DI PARTECIPAZIONE GIOVANILE E DI CITTADINANZA ATTIVA
PROGETTO IN CONTRO NUOVI SPAZI DI COMUNICAZIONE. PERCORSI DI PARTECIPAZIONE GIOVANILE E DI CITTADINANZA ATTIVA Anno 2010 1 Progetto In-Contro Nuovi spazi di comunicazione. Percorsi di partecipazione giovanile
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE DI INTERVENTI DI PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI E DELLA CULTURA DI PACE
CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO (SETTIMA LEGISLATURA) PROGRAMMA TRIENNALE DI INTERVENTI DI PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI E DELLA CULTURA DI PACE PERIODO 2004-2006 * Allegato alla deliberazione consiliare
DettagliCittà di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Allegato Delibera Giunta Comunale n. 110 del 19 maggio 2014 1) Caratteristiche generali del sistema
DettagliI principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori.
I Servizi Educativi del Comune di Trieste rappresentano una tradizione storica, un patrimonio di tradizione culturale di cui la città e le famiglie vanno orgogliose. Un patrimonio storico che negli anni
DettagliLe strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza
CAPITOLO QUARTO ANALISI DEI SERVIZI DI PROMOZIONE PER UNA VALUTAZIONE DEI BENEFICI 1. Premessa Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano
DettagliIl TCI ha il merito di aver inventato il turismo in Italia e di aver fatto dell Italia dei primi anni del 900 un Paese reale, vicino e accessibile.
Il Touring Club Italiano (T.C.I.), con sede in Milano, costituito l'8 novembre 1894 con la denominazione di Touring Club Ciclistico Italiano, ha come scopo lo sviluppo del turismo, inteso anche quale mezzo
DettagliPQM-PON Potenziamento degli apprendimenti nell area logico-matematica
PQM-PON Potenziamento degli apprendimenti nell area logico-matematica Scuola Secondaria di I grado Progetto realizzato con il contributo del Fondo Sociale Europeo - Programma Operativo Nazionale Competenze
DettagliADM Associazione Didattica Museale. Progetto Educare alla Scienza con le mani e con il cuore
ADM Associazione Didattica Museale Progetto Educare alla Scienza con le mani e con il cuore Chi siamo? Dal 1994 l'adm, Associazione Didattica Museale, è responsabile dei Servizi Educativi del Museo Civico
DettagliRACCOLTA ABSTRACT E PUBBLICAZIONI
Indice PREFAZIONE INTRODUZIONE La Consulta dei Medici in Formazione Specialistica SItI L attività della Consulta Normativa MATERIALI E METODI Studi inclusi RISULTATI Competenze teoriche - Attività didattica
DettagliMUSEO MILANO PROGETTO. Milano 17/3/2015 - Versione 1.0 - Progetto a cura di Where Italia Srl. LA CITTà di
MUSEO MILANO PROGETTO LA CITTà di IL PROGETTO MUSEO MILANO Per iniziativa del Rotary Club Arco della Pace è nato il progetto volto alla valorizzazione delle eccellenze milanesi denominato Museo Milano.
DettagliFUNDRAISING: UN FATTO DI CULTURA
FUNDRAISING:UNFATTODICULTURA ASSIF PARTECIPA AL SALONE DELL ARTE E DEL RESTAURO CON UN WORKSHOP GRATUITO PER ESPOSITORI, VISITATORI E APPASSIONATI Con estremo piacere ASSIF, l Associazione Italiana Fundraiser,
DettagliIstituto Tecnico Industriale Minerario Giorgio Asproni
Istituto Tecnico Industriale Minerario Giorgio Asproni Programmazione Italiano, storia e geografia. Classe IV Costruzioni, ambiente e territorio Anno 2014/2015 Professoressa Pili Francesca Situazione di
DettagliTECNOLOGIA SCUOLA PRIMARIA
ISTITUTO COMPRENSIVO RIVA 1 PIANO DI STUDIO DI ISTITUTO TECNOLOGIA SCUOLA PRIMARIA PREMESSA Secondo le Linee Guida per l elaborazione dei Piani di Studio Provinciali (2012) la TECNOLOGIA, intesa nel suo
DettagliPROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera
PROVINCIA DI MATERA Regolamento per il funzionamento dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni dell Ufficio Relazioni
DettagliProvincia Regionale di Trapani
Intervento di saluto del Commissario Straordinario dott. Salvatore Rocca al seminario Esperienze di qualità per lo sviluppo del turismo culturale nei centri storici della Provincia di Trapani. Aula del
DettagliMaster in Europrogettazione
Master in Europrogettazione Marzo Aprile 2013 4 Edizione Milano Bruxelles Due moduli in Italia* e uno a Bruxelles con consegna dell attestato finale di partecipazione Basato sulle linee guida di Europa
DettagliSISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO
AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,
DettagliATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione
PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;
DettagliPROGETTARE UNA GITA. A tale scopo i bambini dovranno ricercare la documentazione che permetta di scegliere la META della gita.
PROGETTARE UNA GITA Prima di dare avvio al percorso è opportuno condividere con gli alunni tutto il progetto ed eventualmente modificare alcuni elementi in rapporto alla discussione. Gli alunni devono
DettagliPROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE
PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE A.S. Dott.ssa Carmen Prizzon Il progetto Operazione complessa unica e di durata limitata rivolta a produrre un risultato specifico attraverso
DettagliFondazione Pirelli Educational. Scuola secondaria di II grado
Fondazione Pirelli Educational 2013 2014 Laboratori Fondazione Pirelli La Fondazione Pirelli si occupa di conservare e valorizzare il patrimonio storico prodotto dall azienda in oltre 140 anni di attività.
Dettagli4.3.4 Analisi di siti web di eventi culturali temporanei
4.3.4 Analisi di siti web di eventi culturali temporanei SCHEDA 4 DATI GENERALI EVENTO CULTURALE: Federico Zandomeneghi, impressionista veneziano LUOGO: Milano, Fondazione Antonio Mazzotta PERIODO: 20
DettagliMinistero dell Università e della Ricerca
DIPLOMA DI SECONDO LIVELLO IN FOTOGRAFIA PREMESSA La fotografia nel Mezzogiorno d Italia si è sempre tradizionalmente caratterizzata come fotografia di ricerca o di informazione. Questo perché quasi assenti
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 1343 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI RODEGHIERO, ALBORGHETTI, APOLLONI, BAGLIANI, BAL- LAMAN, BALOCCHI, BIANCHI CLERICI, CE, FAUSTINELLI,
DettagliFondazione Pirelli Educational. Scuola secondaria di I grado
Fondazione Pirelli Educational 2013 2014 Laboratori Fondazione Pirelli La Fondazione Pirelli si occupa di conservare e valorizzare il patrimonio storico prodotto dall azienda in oltre 140 anni di attività.
DettagliScuola + 15 PROGETTI DI DIDATTICA INTEGRATA. Progetto realizzato da Fondazione Rosselli con il contributo di Fondazione Roma
Scuola + 15 PROGETTI DI DIDATTICA INTEGRATA Progetto realizzato da Fondazione Rosselli con il contributo di Fondazione Roma 2 Scuola, tecnologie e innovazione didattica La tecnologia sembra trasformare
DettagliAnno Scolastico 2007 2008. Progetto di Tirocinio Animazione Musicale
Istituto di Istruzione Superiore L.R. D.M. 14/06/1946 e Paritario provvedimento del 28/02/2001 "Gesù Eucaristico" Indirizzi: Socio-Psico-Pedagogico Linguistico via Monte, 52-75019 Tricarico MT tel. + fax
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato LIVIA TURCO
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 3047 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato LIVIA TURCO Norme per la promozione della partecipazione dei giovani immigrati al servizio
DettagliMASTER IN MANAGEMENT DEI BENI MUSEALI
MASTER IN MANAGEMENT DEI BENI MUSEALI E SUCCESSIVA GESTIONE DEL MUSEO DI ARTE CONTEMPORANEA DI VILLA CROCE Un innovativo progetto di alta formazione manageriale dedicato ai giovani per l ideazione di nuovi
DettagliProgetto Volontariato e professionalità
Progetto Volontariato e professionalità Unione Nazionale Associazioni Immigrati ed Emigrati www.unaie.it - info@unaie.it ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE CULTURA AMBIENTALE E LAVORO SOLIDALE www.aikal.eu -
DettagliLa costituzione degli Istituti Tecnici Superiori e la riorganizzazione del sistema dell IFTS
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Direzione generale per l istruzione e formazione tecnica superiore e per i rapporti con i sistemi formativi delle Regioni La costituzione degli
DettagliADM Associazione Didattica Museale. Progetto Vederci Chiaro!
ADM Associazione Didattica Museale Progetto Vederci Chiaro! Chi siamo? Dal 1994 l'adm, Associazione Didattica Museale, è responsabile del Dipartimento dei Servizi Educativi del Museo Civico di Storia Naturale
DettagliProgetto Nazionale di Cure Palliative Pediatriche
Progetto Nazionale di Cure Palliative Pediatriche Ecco la proposta della Fondazione Maruzza Lefebvre D Ovidio, della fondazione Livia Benini, di altre Fondazioni ed Associazioni Italiane e successivamente
DettagliL IMPORTANZA DEL COACHING NELLE AZIENDE
Di cosa si tratta: Nasce negli Stati Uniti negli Anni 80, e successivamente importato dalle multinazionali Americane nelle loro Sedi in Europa. Il Coaching suggerisce l idea di un percorso da uno stato
DettagliCorso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007
Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale
Dettagli