1 CIRCOLO DIDATTICO IV NOVEMBRE ALTAMURA PIANO ISS. AREA TEMATICA: Leggere l ambiente VITA NELL ACQUARIO

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1 1 CIRCOLO DIDATTICO IV NOVEMBRE ALTAMURA PIANO ISS AREA TEMATICA: Leggere l ambiente VITA NELL ACQUARIO INSEGNANTE Clemente Leonarda Classi terze Sez. E-F

2 VITA NELL ACQUARIO L obiettivo generale fondamentale è quello di accostarsi all idea di ambiente non a partire da considerazioni astratte, ma dalle concrete operazioni necessarie per realizzare praticamente a scuola un micro-ambiente vivente dotato di un certo equilibrio interno. LEZIONE N.1- ALLESTIMENTO ACQUARIO CLASSI TERZE-SCUOLA PRIMARIA L esperienza dell acquario oltre ad attivare una forte carica motivazionale, innesca meccanismi percettivi-attenzionali profondi e pone all allievo problemi reali che aspettano soluzioni reali; non ci si trova semplicemente davanti a un esperimento programmato che può riuscire o non riuscire, bensì al quotidiano, alla vita dove la complessità del compito stimola la cooperazione e gli imprevisti, inevitabili, favoriscono la discussione ed impongono all insegnante il ruolo di mediatore. Il percorso tocca temi centrali della biologia quali il ciclo vitale; la riproduzione, l ecosistema, le caratteristiche anatomiche e funzionali dei vertebrati, il dimorfismo sessuale. DIARIO DI BORDO FASI DELL ESECUZIONE -Il docente pone agli alunni il quesito: Qual è il luogo più adatto per posizionare l acquario? -Gli alunni discutono, si confrontano, vorrebbero collocarlo in classe, ma poi si decide di posizionarlo in un angolo del laboratorio scientifico lontano da fonti di luce solare in modo tale da evitare la formazione di alghe e da permettere alle altre classi di seguire la sperimentazione. RIFLESSIONI INSEGNANTE L allestimento di un acquario a scuola costituisce, per i bambini, una di quelle esperienze coinvolgenti ed entusiasmanti che restano impresse nella loro memoria. L acquario è il luogo dove attingere spunti, osservare, risolvere problemi, affrontare imprevisti durante tutto l arco dell anno. E il CONTESTO DI SENSO attraverso il quale mettere in evidenza una serie di fenomeni fisici, chimici, biologici che rientrano nel curricolo delle scienze. L attività sperimentale è stata predisposta con la modalità della progettazione partecipata, coinvolgendo gli alunni sin dall inizio. Essi hanno tenuto un diario di bordo nel quale oltre ad annotare gli eventi, hanno realizzato disegni e approfondimenti. Per quanto riguarda la scelta del tipo di ambiente acquatico da realizzare, il più indicato è l acquario tropicale d acqua dolce per la semplicità di manutenzione e per la varietà di pesci allevabili. IN LABORATORIO -Osservano e collaborano all allestimento dell acquario.

3 IN CLASSE -Disegnano e infine verbalizzano l esperienza: Inizialmente nell acquario si inserisce un filtro biologico composto da vari elementi allo scopo di filtrare l acqua e di trattenere le impurità. Poi si stende sul fondo dell acquario uno strato di terriccio fertilizzato e su questo si aggiunge la ghiaia. A questo punto si riempie la vasca con l acqua e si versa il biocondizionatore che elimina gli effetti dannosi del cloro per i pesci. Successivamente si posiziona l areatore, dal quale escono le bollicine, sotto la ghiaia e si mettono rocce, anfore, piante per rendere l acquario un ambiente più naturale possibile per i pesci. Infine si monta il termoriscaldatore che va regolato in modo da avere una temperatura di 24 e si aziona la pompa per far circolare l acqua. L acquario così preparato va lasciato qualche giorno a riposo per permettere alle piantine di radicare bene. VERIFICA E VALUTAZIONE IN ITINERE: -Capacità di manifestare un atteggiamento mentale di curiosità nei riguardi dell osservazione. -Capacità di lavorare insieme, modulando il proprio lavoro alle necessità del gruppo. -Capacità di partecipare alle conversazioni rispettando le regole concordate. - Raccontare esperienze personali relative al tema trattato. -Capacità di esporre sinteticamente e con terminologia pertinente il proprio punto di vista. -Capacità di registrare dettagliatamente le fasi dell esperienza laboratoriale. -Capacità di ordinare in sequenze temporali e/o logiche -Capacità di chiedere spiegazioni ammettendo di non sapere.

4 LEZIONE N.2- LE PIANTE E LA LUCE BRAINSTORMING per recuperare il sapere naturale degli alunni legato all esperienza: -Che funzione ha la lampada posta sull acquario per le piante? -Permette alle piante di crescere. Di che cosa ha bisogno la pianta per crescere? -Di nutrimento. -Come fa a produrre il nutrimento? -Attraverso la fotosintesi clorofilliana -Quando avviene la fotosintesi? -Di giorno, in presenza della luce. -Allora a che cosa serve la lampada dell acquario? -Attiva il processo della fotosintesi clorofilliana permettendo di conseguenza la crescita delle piante. -Favorisce la formazione della clorofilla. -Durante la fotosintesi che cosa eliminano le piante? -Attraverso la fotosintesi le piante liberano ossigeno che serve ai pesci per respirare. -E i pesci che cosa eliminano durante la respirazione? -Eliminano l anidride carbonica utilizzata dalle piante durante questo processo. -Si crea tra le piante e gli animali una vera e propria collaborazione. LEZIONE N.3 FINALMENTE SONO ARRIVATI I PESCI! DAL DIARIO DI BORDO DI UN BAMBINO: 18/01/2010 Da alcuni giorni eravamo tutti in trepida attesa per l arrivo dei pesci e oggi finalmente sono arrivati. Incuriositi ed eccitati ci siamo recati nel laboratorio di scienze. Prima di mettere i pesci nell acquario abbiamo Gli alunni si documentano per saperne di più sulla struttura delle piante acquatiche. ANUBIAS L'allevamento delle piante appartenenti a questo genere risale all'epoca egizia, ed era ampiamente diffuso presso le rive del Nilo; i vegetali erano utilizzati a scopo ornamentale, ma anche in occasione di rituali in onore del Dio dei morti, Anubis (da cui trae origine il nome Anubias). FAMIGLIA: Aracee PROVENIENZA: Africa tropicale DESCRIZIONE: Pianta perenne che allo stato spontaneo raggiunge 40 e più centimetri di altezza. Ha foglie coriacee di color verde scuro, cuoriforme, margine liscio. AMBIENTE Temperatura: la specie richiede temperature elevate, comprese tra i 20 e i 30 C, PH neutro o meglio ancora leggermente acido Illuminazione: appena sufficiente, infatti la specie cresce spontanea in luoghi dove la luce è piuttosto scarsa, ad esempio presso le rive di fiumi e ruscelli, in corrispondenza di terreni umidi. E un ottima pianta d acquario ma cresce molto lentamente.

5 controllato la temperatura dell acqua con il termometro e il Ph attraverso un test. Il ph è un valore che misura la basicità o l acidità dell acqua. In un acquario d acqua dolce il ph deve oscillare da 6,5 a 7. La maestra ha preso un campione di acqua nel quale ha versato 5 gocce di reagente. L acqua ha assunto una colorazione azzurra che confrontandola con la scala cromatica corrisponde a un ph 7. A questo punto abbiamo immerso i pesci nell acquario, ancora chiusi nei sacchetti per abituarli alla nuova temperatura. Dopo qualche minuto abbiamo aperto le buste facendo in modo che molto lentamente entrasse un po d acqua della vasca. I pesciolini gradualmente sono guizzati fuori e hanno cominciato a nuotare allegramente facendo mille evoluzioni: ci sembrava di guardare alla televisione il film di Nemo!!! Osservando attentamente i pesciolini ci siamo accorti che essi appartengono a specie diverse perché hanno grandezza, forma e colori

6 differenti tra loro. La maestra Leonarda ci ha spiegato che alcuni di essi, precisamente 7 maschi, appartengono alla specie dei Guppy. Sono pesci vivaci, variopinti e socievoli, tendono ad occupare tutto l acquario nuotando attivamente a mezz acqua. I più simpatici e confusionari sono i pesci neon chiamati così perché sono fosforescenti. La loro caratteristica è una linea color azzurro-turchese che luccica sul corpo. Sembra un filo sottile colorato che volteggia di qua e di là. Il Plecostomus o pesce ventosa è di colore marrone, ha gli occhi sporgenti e la bocca schiacciata. Esso resta sempre adagiato sul fondo dell acquario e alcune volte si nasconde nei buchi delle rocce. Ci sono anche due curiosi Corydoras con i baffetti e una coppia di Platy di colore rosso. La maestra ha deciso che ogni giorno a turno ci prenderemo cura dei pesciolini. E un esperienza molto interessante e divertente.

7 LE CURE QUOTIDIANE: -Nutrire i pesci -Controllare la temperatura SETTIMANALI: -Ripulire il fondo e le pareti della vasca -Controllare il ph QUINDICINALI: -Aggiungere il fertilizzante per le piante -Pulire il filtro -Mettere una capsula di batteri nel filtro PERIODICHE: -Cambiare parte dell acqua -Aggiungere il biocondizionatore -Potare le piante LEZIONE N.4 CARATTERISTICHE DEI PESCI BRAINSTORMING per stimolare lo spirito di osservazione: -Come respirano? -Con le branchie -Come si muovono? -Grazie alle pinne -Come si riproducono? -Depongono le uova sul fondo e poi si schiudono. -I pesci sono animali vertebrati o invertebrati? -Quando mangiamo pesce scartiamo la lisca; essa è lo scheletro del pesce. -Che forma ha il loro corpo? -Hanno un corpo appuntito sia dalla parte della testa che dalla parte della coda ed è ricoperto di squame. -Sapete come fanno i pesci a salire in superficie o a scendere? -No -Molti pesci hanno all interno del loro corpo la vescica natatoria: simile a un palloncino può riempirsi di aria e permettere al pesce di salire

8 verso la superficie. Quando si sgonfia il pesce scende verso il fondo. In questa fase gli alunni hanno osservato attentamente le caratteristiche del corpo del pesce e lo hanno descritto sul quaderno. Per la lezione successiva, ho assegnato agli alunni il compito di ricercare informazioni scientifiche relative a un pesce dell acquario. ESEMPIO DI SCHEDA NOME COMUNE DEL PESCE: Pesce spazzino sale e pepe NOME LATINO: Corydoras Paleatus FAMIGLIA: Callittidi DIMENSIONI: Può arrivare fino a 5 cm. PROVENIENZA: Rio delle Amazzoni, Argentina, Brasile. COMPORTAMENTO: E molto tranquilla come specie, adatta a vivere con altri pesci pacifici. Ha una livrea di color grigio, un corpo tozzo, quattro barbigli e due più corti vicino alla bocca, le pinne spinose e abbastanza allungate specie quella dorsale. ALIMENTAZIONE: Si nutre di quello che riesce a trovare sul fondale e per questo viene considerato come un pesce pulitore. RIPRODUZIONE: Ovipari CARATTERISTICHE DELL ACQUA: Durezza dell acqua: dai 5 ai 30 PH: da 6,5 a 7,5 Temperatura: dai 26 ai 30 LEZIONE N. 5 LA RIPRODUZIONE CONTESTO DI SENSO: Come nasce e si sviluppa la vita? Dalle ricerche realizzate è emerso che alcuni pesci sono ovovivipari e altri ovipari. -Gli alunni chiedono : Che cosa vuol dire ovovivipari? -Vuol dire che le femmine partoriscono i pesciolini vivi invece di deporre le uova e abbandonarle nell acqua come fa la maggior parte dei pesci. -Come si distinguono i maschi dalle femmine? Andiamo in laboratorio e osserviamo attentamente i Guppy. -I maschi si distinguono dalle femmine perché RIFLESSIONI DELL INSEGNANTE I ragazzi sono attratti da tutto ciò che è vivo e si modifica sotto i loro occhi ed in classe si innesca un forte coinvolgimento emotivo per la responsabilità della cura dei pesci e dei loro piccoli. A gruppi i bambini si occupano dell acquario e la loro capacità di osservazione si affina sempre più per la forte motivazione. I problemi reali che si pongono (es. morte di qualche pesce, tentativi andati a vuoto della riproduzione ) spingono a riflessioni e ricerche di soluzione. L attività sperimentale è stata vista come esperienza con protocollo aperto ad aggiustamenti in itinere per il verificarsi di imprevisti. VERIFICA E VALUTAZIONE IN ITINERE: Problematizzare in modo adeguato un fenomeno, ponendo i perché che attivano percorsi di ricercaazione. Osservare e raccogliere dati durante

9 hanno tonalità sgargianti e pinne sia caudali che dorsali, molto più sviluppate e colorate rispetto alle femmine. Quest ultime sono riconoscibili per il ventre gonfio e con una macchia nera. Il Guppy maschio dedica buona parte del tempo al corteggiamento della femmina. Questa quando è piena di uova viene fecondata dal maschio. Le sue uova si sviluppano e si schiudono all interno del corpo della madre che, a un certo punto, fa uscire, uno dopo l altro decine e decine di piccolissimi avannotti vivi. l esplorazione di un fenomeno. Ricercare differenze ed analogie Utilizzare conoscenze scientifiche per trarre conclusioni DAL DIARIO DI BORDO DI UNA BAMBINA: 06/02/2010 Stamattina, come ogni giorno, ci siamo recati nel laboratorio di scienze per dare da mangiare ai pesci e con grande sorpresa abbiamo notato che sono nati dei piccoli avannotti.. Purtroppo però continuando ad osservare attentamente l acquario

10 abbiamo scoperto che la mamma galleggiava sull acqua senza vita. Con la maestra abbiamo deciso che era ora di preparare la sala parto nella quale mettere altre pescioline in attesa di partorire. La sala parto è una vasca di plastica trasparente che galleggia nell acquario. Essa è divisa in due parti da una griglia che permette agli avannotti di rimanere nella parte inferiore e di non essere mangiati dalla mamma che si trova nella parte superiore. Un altra griglia chiude la sala parto e impedisce agli altri pesci di disturbare le femmine che saranno liberate dopo alcuni giorni dal parto. LA NASCITA DAL DIARIO DI BORDO DI UN BAMBINO: 28/02/2010 Oggi abbiamo assistito ad un evento meraviglioso: la nascita degli avannotti. Sono talmente piccoli da sembrare trasparenti! L unica cosa che spicca sul microscopico corpicino, molto simile al corpo di un girino, sono gli occhi che sembrano POESIA FIOCCO ROSA O FIOCCO BLU? Sarà un fiocco rosa o un fiocco blu? Sarà un femmina coraggiosa oppure curiosa? Sarà un avannotto dalla livrea sgargiante o un simpatico birbante? Non importa se un pesciolino o una pesciolina sarà, importa che tanta felicità avrà. I bimbi guardano meravigliati nell acquario i nuovi nati mentre un pesciolino chiede: Mi abbandonerai o mi curerai? E il bimbo risponde: Mio amico per sempre sarai! CLASSE III F

11 enormi. Fra qualche giorno essi verranno messi nella nursery in modo che possano crescere indisturbati e senza il rischio di essere mangiati. Saranno liberati dopo circa un mese e mezzo dal parto. LEZIONE N.6 L ECOSISTEMA ACQUARIO DAL DIARIO DI BORDO DI UN ALUNNO: I VIVENTI Gli esseri viventi si suddividono in vegetali (autotrofi) che sono in grado di produrre da soli il nutrimento e animali (eterotrofi) che hanno bisogno di spostarsi per cercare il cibo. Le piante verdi, cioè dotate di clorofilla, per fabbricare le sostanze di cui hanno bisogno per vivere, utilizzano: l acqua, i Sali minerali presenti nel terreno, l anidride carbonica e la luce del sole. Sia i vegetali che gli animali hanno un ciclo vitale che prevede una serie di trasformazioni che si ripetono sempre nello stesso modo: nascono, crescono, si nutrono, respirano, si riproducono e muoiono. VERIFICA E VALUTAZIONE IN ITINERE: Cercare procedure e soluzioni alternative e/o complementari in collaborazione con gli altri ai problemi che via via si presentano. Saper essere utili, efficaci e propositivi nel gruppo-classe Descrivere con chiarezza le fasi dell esperienza laboratoriale.

12 LEZIONE N.6 L ECOSISTEMA ACQUARIO DAL DIARIO DI BORDO DI UN ALUNNO: FATTORI BIOTICI E ABIOTICI Gli animali e i vegetali sono vivi e vengono chiamati FATTORI BIOTICI, mentre il suolo, l aria, l acqua, la luce e il calore del sole non hanno vita, ma sono fondamentali per essa: sono detti FATTORI ABIOTICI. L insieme delle relazioni tra viventi e non viventi di un ambiente prende il nome di ECOSISTEMA. L acquario è un ecosistema perché i viventi che lo popolano, pesci e piante, sono strettamente legati alle condizioni dell ambiente e dipendono gli uni dagli altri. LA CATENA ALIMENTARE Gli esseri viventi sono strettamente legati a loro dalla necessità di nutrirsi. Le piante sono gli unici esseri viventi che si fabbricano il cibo da soli e perciò si chiamano PRODUTTORI. Le particelle staccate dalle piante vengono mangiate dalle lumachine le quali generano uova e da queste uova nascono degli embrioni che servono come pasto per i pesci. Per questo le lumachine sono chiamate CONSUMATORI PRIMARI e i pesci CONSUMATORI SECONDARI. Esistono inoltre altri viventi come i BATTERI che si nutrono dei resti di vegetali e animali. Essi sono chiamati DECOMPOSITORI perché trasformano la materia vivente in nutrimento per le piante. FATTORI BIOTICI VIVENTI PESCI: TEMPERATURA NEON GUPPY CORIDORAS PLATY PLECOSTOMUS LUMACHE PIANTE: ANUBIAS ECOSISTEMA ACQUARIO FATTORI ABIOTICI NON VIVENTI ARIA LUCE ACQUA CALORE TERRENO

13 RIFLESSIONI CONCLUSIVE L esperienza realizzata quest anno non solo ha consentito di verificare l efficacia della didattica laboratoriale nell insegnamento-apprendimento delle scienze, ma ha permesso di riconoscere nel laboratorio una strategia per favorire l apprendimento. Immergere i bambini in attività senso-percettive, vuol dire, infatti, consentire lo sviluppo di capacità che possono essere utilizzate in successive esperienze di apprendimento: attenzione, concentrazione, analisi, razionalizzazione simbolica e verbale. L impostazione metodologica per problemi soddisfa la naturale tendenza del bambino a problematizzare e richiede la messa in atto di vari processi: intuizione, ipotesi e deduzione, progettazione, controllo e verifica o smentita. Questo percorso di ricerca-azione richiede tempi più lunghi di attuazione ma sviluppa la curiosità, fa in modo che gli alunni non vivano fratture tra il sapere legato all esperienza quotidiana e quello scolastico che così acquista senso e significato; inoltre permette il superamento degli schemi tradizionali cioè dell apprendimento nozionistico acquisito soltanto mediante il libro di testo e la scuola diventa LABORATORIO DI PENSIERO dove il fare si coniuga al ragionare. RIFLESSIONI DEGLI ALUNNI Allestire un acquario a scuola è stata un esperienza coinvolgente ed entusiasmante che non potremo mai dimenticare. Non solo perché abbiamo studiato le scienze in modo originale e divertente ma anche perché abbiamo imparato tante cose che prima non sapevamo sulla vita dei pesci. Inoltre tutti insieme abbiamo condiviso tante emozioni nel curare i pesci, che se potessero parlare, esprimerebbero anche loro tanta felicità per essere stati a contatto con noi bambini. VERIFICA E VALUTAZIONE IN ITINERE: Cogliere e rappresentare con il disegno le fasi salienti di una esperienza. Modellizzare ricorrendo a schematizzazioni(mappe concettuali, schemi ) Sintetizzare ed elaborare nozioni teoriche alla luce dell esperienza laboratoriale, usando il linguaggio specifico. COMPETENZE VALUTATE: -Comprensione del ciclo vitale e delle modalità di riproduzione degli ovovivipari. Comprensione del processo di fotosintesi clorofilliana. Comprendere il comportamento della luce. -Comprendere la differenza tra calore e temperatura. -Saper eseguire test chimici usando strumenti di laboratorio e saper valutare i risultati. -Saper ricercare dati e informazioni da testi e da Internet. -Attraverso l osservazione di un ambiente noto riuscire a distinguere i fattori che lo regolano e rendersi conto che ogni fattore è legato all altro e tutti si influenzano reciprocamente. -Comprensione delle catene alimentari. -Abitudine a disegnare, rappresentare fenomeni. -Abitudine al lavoro di gruppo. -Uso corretto dello stereomicroscopio e del microscopio. Valutazione La valutazione delle competenze acquisite è stata realizzata con l osservazione diretta in situazione, con la somministrazione di questionari e con la stesura di un diario di bordo.

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