Risk Management Una nuova parola alla moda?

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Risk Management Una nuova parola alla moda?"

Transcript

1 SSPS Seminario autunnale 1 Risk Management Una nuova parola alla moda? Andrea Franz Istituto di Sicurezza Stand:

2 RISK MANAGEMENT Preconcetti? 2 Il Risk Management è. Molto complicato Opinioni ampiamente condivise Completamente superfluo Timori e pretesti più frequenti Concerne solamente i manager ed i teorici La morte della creatività

3 RISK MANAGEMENT e Legal Compliance 3 Motivi per agire sulla base di regole di sicurezza Sul posto di lavoro Nei locali pubblici o privati Protezione dell ambiente Sicurezza delle persone nel traffico Protezione del patrimonio Esigenze legali minime => controlli da parte delle autorità Rischi aziendali Responsabilità del Management Management dei rischi

4 RISK MANAGEMENT Domande pertinenti 4 Ponetevi le seguenti domande Quali sono i vostri obiettivi professionali? Cosa volete ottenere? Come rendere sicuri voi stessi? Come mettere in sicurezza la vostra azienda? Come mettere in sicurezza i vostri collaboratori? Come mettere in sicurezza voi stessi? Come gestite i vostri rischi?

5 RISK MANAGEMENT e le azioni 5 Management dei rischi Chi fa qualche cosa? Io, tu, lui, lei, noi, voi, essi. Cosa deve venir fatto? Gestire. Cosa bisogna gestire? I rischi.

6 RISK MANAGEMENT e le azioni 6 Gestire significa - Prendere delle decisioni con uno scopo preciso - Metterle in applicazione e seguirle - Correggere, se necessario, gli errori

7 RISK MANAGEMENT e gli obiettivi 7 Obiettivi del management dei rischi - Minimizzare l insicurezza con delle decisioni. - Raggiungere lo scopo migliorando l organizzazione. - Aumentare la sicurezza del sistema.

8 RISCHIO Nozione 8 Rischio Rischio per (Pericolo di danni) Rischio speculativo (Rischio imprenditoriale) Chance Pericolo di perdita

9 RISCHIO - Nozione 9 Chance Stato attuale Rischio per nuovo Obiettivo Pericolo Minimum nicht erreicht Rischio = Funzione per misurare - con quale probabilità - con quale ampiezza In seguito a quale evento o a quale sviluppo il risultato potrebbe allontanarsi dallo scopo.

10 RISK MANAGEMENT 10 L esperienza pratica dimostra Le più grandi difficoltà si trovano nella messa in opera. Gli uomini possono essere una fonte potenziale di errore. Le decisioni sono spesso influenzate dalle situazioni.

11 RISK MANAGEMENT 11 Di fronte all ignoto, esiste solamente un piccolo margine di manovra. Con delle complessità crescenti ci sentiamo a volte sovraccaricati, le nostre azioni sono irrazionali e siamo bloccati. Le azioni sono tratte dall organizzazione completa. Il processo del RM può aiutarci?

12 RISK MANAGEMENT e le azioni 12 I rischi sono onnipresenti onnipresenti... Processo RM - La ricerca - L identificazione - La valutazione dei rischi - La pianificazione - La messa in opera - La sorveglianza delle misure

13 Sondaggio dei rischi significativi 13 Vista d insieme dei rischi profilo del rischio Probabilità P molto improbabile molto probabile Gravità G piccola molto grande Probabilità P Gravità G Livello del rischio piccolo medio grande Valutazione qualitativa quantitativa

14 Regole di condotta con dei rischi significativi 14 Risk Management Strategia Quali rischi non sono accettabili? Quali rischi sono accettabili? Stato attuale Obiettivo Eliminare Potenziale di rischio Ridurre Trasferire Assumere Rischio residuo Regola di condotta => Influenza dei costi di sviluppo Concezione attiva della struttura del rischio Mantenimento della struttura del rischio

15 RISCHI e sicurezza 15 La sicurezza nei processi operativi

16 Rischi e le differenti fasi di sviluppo 16 Svolgimento del processo operativo Barriere o impedimenti Saranno superati con metodi diversi Soluzioni COMPITI chiare PROBLEMI

17 RISOLVERE E AGIRE 17 Metodo di risoluzione Compiti Problemi

18 Qualità e sicurezza 18 Direzione del processo operativo HACCP Concetto - Significativo per la sicurezza - critico Ricerca tramite dei punti direzionali significativi (Q + S) - pericolo non conosciuto -pericolo stimato in modo errato - problema non risolto - compiti trascurati Cause Eventi Effetti

19 DECIDERE E AGIRE 19 Direzione del processo operativo COSCIENZA DELLA SICUREZZA PERCHÈ? PERCHÈ? PERCHÈ? - Rischio sconosciuto - Problema non risolto - Compiti trascurati SAPERE? POTERE? VOLERE?

20 CULTURA DELLA SICUREZZA 20 SAPERE Obiettivi e limiti Minacce Conseguenze Metodi per raggiungere gli obiettivi oggettività COSCIENZA DELLA SICUREZZA PERSUASIONE AZIONI DI SICUREZZA influenza RISULTATO genera

21 21 Stand:

22 CULTURA DELLA SICUREZZA nell organizzazione 22 Obiettivi di sicurezza processo di gruppo e di risoluzione Le situazioni individuali di risoluzione aumentano secondo le condizioni concrete dei pericoli operativi

23 RISOLVERE e AGIRE 23 SAPERE indispensabile AZIONE esemplare SMS Potenziare Operativa nei processi Assicurare Minacce Persuasione Metodi Conseguenze

24 RISK MANAGEMENT 24 SAPERE Strutturare Permettere l accesso - Raccogliere sistematicamente il sapere comune - Perfezionare con passi del Risk Assessment - Utilizzare il «ritorno di esperienza» Il sapere disponibile in merito ad opportunità e pericoli diventa utilizzabile per i processi ed i sistemi.

25 Cogliere sistematicamente il sapere comune 25 SAPERE

26 Cogliere sistematicamente il sapere comune 26 SAPERE

27 CIRS utilizzare le esperienze 27 SAPERE Stato normale Organizzazione, Regole (Software) Tecnica (Hardware) Ambiente (ambiente) Errore Situazione pericolosa Operazioni straodinarie Si Meccanismo di difesa? (preesistente, passivo) No Quasi incidente Si Uomo, Team, Comunicazione (Lifeware) Critical Incident Strategia di reazione? (créative, active) Apprendere, valutare, adottare le misure, comunicare Danni Complicazione No

28 POTERE 28 POTERE Rendere idoneo Allenare - Informare, istruire e allenare sufficientemente - Preparare i mezzi di aiuto, definire le priorità - Dare l esempio con un comportamento idoneo alla sicurezza Bloccare la ripetizione delle conoscenze essere pronti perlomeno mentalmente al caso

29 Capacità umane i dubbi 29 POTERE Accettato Implementato Compreso Sentito Enunciato

30 Motivazione incoraggiare un comportamento di sicurezza VOLERE 30 Motivare

31 Motivazione 31 VOLERE Motivare Coscienza Emozioni multiple

32 Gli uomini risolvono e agiscono sulla base di VOLERE Decisioni secondo situazioni disponibilità Motivieren all assunzione del rischio Bewusstsein aspettative degli utilizzatori nell accettazione del rischio coinvolgimento personale percezione personale capacità di controllo personale grado delle novità fiducia nel Risk Management

33 Azioni esemplari 33 AZIONI esemplari SAPERE POTERE VOLERE Strutturare Permettere l accesso Aiuto del RM per strutturare

34 RISK MANAGEMENT Elementi dalla scatola all utilizzo 34 Al lavoro!

35 Gli uomini risolvono e agiscono sulla basi di AGIRE Strutturare Permettere l accesso SAPERE Rendere capaci Allenare POTERE Motivare Promuovere la consapevolezza VOLERE

36 RISK MANAGEMENT 36 RM e il suo processo Fornisce un inizio di attività strutturato VOI siete sostenuti da L esame dei rischi conosciuti e significativi L utilizzo del sapere su chances e pericoli nei sistemi e nei processi esistenti Nel processo decisionale nel raggiungere gli obiettivi I miglioramenti della sicurezza Gestire i rischi

37 SSPS Seminario autunnale 37 Vivere il Risk Management come un attitudine, così non diventerà una semplice parola alla moda! Andrea Franz Istituto di Sicurezza GRAZIE Stand:

Una metodologia di valutazione dei rischi per la sicurezza delle informazioni

Una metodologia di valutazione dei rischi per la sicurezza delle informazioni Una metodologia di valutazione dei rischi per la sicurezza delle informazioni La norma UNI CEI ISO 27001 (Sistemi di gestione della sicurezza delle informazioni Requisiti), recentemente pubblicata in nuova

Dettagli

I processi direzionali

I processi direzionali Metodi e strumenti per il controllo dei processi: certificazione ed accreditamento I processi direzionali Relatore: Dott.ssa Maria Rita Cavallo ASL TO 3 Pinerolo GLI 8 PRINCIPI DEL TQM Organizzazione orientata

Dettagli

Università degli Studi dell Aquila. Associazione ex studenti dell Università degli Studi dell Aquila WAKE UP

Università degli Studi dell Aquila. Associazione ex studenti dell Università degli Studi dell Aquila WAKE UP Associazione ex studenti dell WAKE UP Wake up è un ciclo di 10 seminari per contribuire allo sviluppo e al miglioramento delle competenze trasversali (le cosiddette soft skills), fondamentali per la crescita

Dettagli

Gestione Economica e Finanziaria di Commessa

Gestione Economica e Finanziaria di Commessa Gestione Economica e Finanziaria di Commessa sviluppare la lettura economico finanziaria della commessa sensibilizzare al fatto che ogni scelta aziendale comporta una modifica alle variabili economiche

Dettagli

8. Misure, analisi e miglioramento

8. Misure, analisi e miglioramento 8. Misure, analisi e miglioramento 8.1 Pianificazione 8.2 Monitoraggio e misurazioni 8.2.1 Soddisfazione del Cliente 8.2.2 Audit interni 8.2.3 Monitoraggio e misura del processo 8.3 Gestione dei prodotti

Dettagli

Politica per la Qualità, la Sicurezza delle Informazioni e la Sicurezza sul lavoro

Politica per la Qualità, la Sicurezza delle Informazioni e la Sicurezza sul lavoro Politica per la Qualità, la Sicurezza delle Informazioni e la Sicurezza sul lavoro Capitale sociale: 30.000,00 i.v. www.yarix.com - info@yarix.com - Azienda con certificazione ISO 9001:2008 Certificato

Dettagli

Scuola e Progetto di vita.! Ripensare continuità educativa! e orientamento.! A CURA DELLA! DOTT.SSA ELENA AGUGGERI

Scuola e Progetto di vita.! Ripensare continuità educativa! e orientamento.! A CURA DELLA! DOTT.SSA ELENA AGUGGERI CORSO DI FORMAZIONE- AREA 6 COESIONE SOCIALE E PREVENZIONE DEL DISAGIO. Scuola e Progetto di vita.! Ripensare continuità educativa! e orientamento.! A CURA DELLA! DOTT.SSA ELENA AGUGGERI LINEE GUIDA SULL

Dettagli

ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E LE POLITICHE DI GENERE

ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E LE POLITICHE DI GENERE ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E LE POLITICHE DI GENERE Roberta Bortolucci Roma 16 giugno, Napoli 17 giugno, Bologna 5 luglio, 2010 I temi del seminario Le sfide oggi per le pubbliche amministrazioni L ottica

Dettagli

(Raccomandazioni del Parlamento Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; Consapevolezza ed espressione culturale

(Raccomandazioni del Parlamento Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; Consapevolezza ed espressione culturale COMPETENZA: RISOLVERE PROBLEMI TRAMITE STRATEGIE CREATIVE Discipline coinvolte : TUTTE Competenze chiave per Comunicazione nella madrelingua; l apprendimento permanente Comunicazione nelle lingue straniere;

Dettagli

0.1 STATO DI REVISIONE DELLE SEZIONI 0.3 I PRINCIPI DI GESTIONE PER LA QUALITÀ 0.4 COMPATIBILITÀ CON ALTRI PROCESSI DI GESTIONE

0.1 STATO DI REVISIONE DELLE SEZIONI 0.3 I PRINCIPI DI GESTIONE PER LA QUALITÀ 0.4 COMPATIBILITÀ CON ALTRI PROCESSI DI GESTIONE Sez-0.doc 1 21/02/09 0 Introduzione 1 di 1 I N D I C E 0.1 STATO DI REVISIONE DELLE SEZIONI 0.2 INTRODUZIONE 0.3 I PRINCIPI DI GESTIONE PER LA QUALITÀ 0.4 COMPATIBILITÀ CON ALTRI PROCESSI DI GESTIONE 0.5

Dettagli

C.so Garibaldi, n Roma (RM) Tel Fax Procedure del sistema di gestione qualità

C.so Garibaldi, n Roma (RM) Tel Fax Procedure del sistema di gestione qualità Organizzazione AZIENDA s.p.a. C.so Garibaldi, n. 56-00195 Roma (RM) Tel. 0612345678 - Fax. 0612345678 Web : www.nomeazienda.it E-Mail : info@nomeazienda.it Qualità UNI EN ISO 9001:2015 del sistema di gestione

Dettagli

La prevenzione de"o stress occupazionale: strategie organizzative ed individuali e possibili soluzioni migliorative. Trieste, 24 novembre 2011

La prevenzione deo stress occupazionale: strategie organizzative ed individuali e possibili soluzioni migliorative. Trieste, 24 novembre 2011 LO STRESS LAVORO CORRELATO Valutazione del rischio, diagnosi di patologie correlate, azioni di prevenzione e strategie di miglioramento, aspetti legali La prevenzione de"o stress occupazionale: strategie

Dettagli

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: SPIRITO DI INIZIATIVA E IMPRENDITORIALITÀ (O INTRAPRENDENZA)

COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: SPIRITO DI INIZIATIVA E IMPRENDITORIALITÀ (O INTRAPRENDENZA) COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: SPIRITO DI INIZIATIVA E IMPRENDITORIALITÀ (O INTRAPRENDENZA) DISCIPLINE DI RIFERIMENTO: tutte DISCIPLINE CONCORRENTI: tutte Il senso di iniziativa e l imprenditorialità concernono

Dettagli

FONDIMPRESA - P.I.S.T.E. CATALOGO DEI CORSI DI FORMAZIONE GRATUITA. Area tematica: SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE * INDICE DEI CORSI

FONDIMPRESA - P.I.S.T.E. CATALOGO DEI CORSI DI FORMAZIONE GRATUITA. Area tematica: SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE * INDICE DEI CORSI FONDIMPRESA - P.I.S.T.E. CATALOGO DEI CORSI DI FORMAZIONE GRATUITA Area tematica: SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE * INDICE DEI CORSI Corso base in human resources management (Istud) 2 Dal management alla

Dettagli

Enterprise Risk Management: la via del futuro consapevole. Ravenna, 10 Novembre 2017

Enterprise Risk Management: la via del futuro consapevole. Ravenna, 10 Novembre 2017 Enterprise Risk Management: la via del futuro consapevole Ravenna, 10 Novembre 2017 Negli ultimi anni la crescita di portatori d interesse (stakeholder) sempre più attenti e propositivi e un costante

Dettagli

Strumenti per un efficace monitoraggio delle Performance: Il Controllo di Gestione

Strumenti per un efficace monitoraggio delle Performance: Il Controllo di Gestione Strumenti per un efficace monitoraggio delle Performance: Il Controllo di Gestione I SISTEMI DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DELLA GESTIONE La crescente complessità strategica ed organizzativa che coinvolge

Dettagli

Protezione Civile Azzano Decimo. La Valutazione dei Rischi

Protezione Civile Azzano Decimo. La Valutazione dei Rischi Protezione Civile Azzano Decimo La Valutazione dei Rischi Iniziamo: pericoli e rischi Per pericolo si intende qualsiasi cosa (materiali di lavoro, apparecchiature e attrezzature, metodi o prassi di lavoro,

Dettagli

Rischi dell informatica e scelte di trasferimento

Rischi dell informatica e scelte di trasferimento Milano 26/05/2009 Rischi dell informatica e scelte di trasferimento Paolo Scalzini Insurance & Risk Manager A. Menarini I.F.R. Srl Introduzione L obiettivo della presentazione è fornire una panoramica

Dettagli

MANTENERE IL TALENTO: LAVORARE CON I GIOVANI ATLETI ELITE (sintesi e traduzione a cura di G. Vercelli)

MANTENERE IL TALENTO: LAVORARE CON I GIOVANI ATLETI ELITE (sintesi e traduzione a cura di G. Vercelli) MANTENERE IL TALENTO: LAVORARE CON I GIOVANI ATLETI ELITE (sintesi e traduzione a cura di G. Vercelli) GLORIA BALAGUE UIC/USATF Aspire Academy, Doha, Qatar, Dec 2015 PUNTI CHIAVE Percorsi verso l élite

Dettagli

Il ruolo dei controlli nella gestione del rischio di frode

Il ruolo dei controlli nella gestione del rischio di frode Il ruolo dei controlli nella gestione del rischio di frode Questo materiale didattico rientra nell ambito dei Percorsi e-learning di alta formazione specialistica del Progetto Esperi@ - Rafforzamento della

Dettagli

LA NUOVA NORMA ISO 9001:2015

LA NUOVA NORMA ISO 9001:2015 1 ISO LA NUOVA NORMA ISO 9001:2015 9001:2015 I principali cambiamenti (Ing. Franco Tagliaferri TUV ITALIA) 2 3 Suggerimenti operativi per il passaggio alla nuova norma ISO 9001:2015 (dott. Pierpaolo Freddi

Dettagli

I MODELLI DI TOTAL QUALITY MANAGEMENT I CONCETTI FONDAMENTALI DELL ECCELLENZA

I MODELLI DI TOTAL QUALITY MANAGEMENT I CONCETTI FONDAMENTALI DELL ECCELLENZA 1 I MODELLI DI TOTAL QUALITY MANAGEMENT I CONCETTI FONDAMENTALI DELL ECCELLENZA GLI ELEMENTI DEL MODELLO 2 I Concetti Fondamentali Gli elementi distintivi delle organizzazioni eccellenti La Logica di Valutazione

Dettagli

COSA SONO LE COMPETENZE TRASVERSALI

COSA SONO LE COMPETENZE TRASVERSALI COSA SONO LE COMPETENZE TRASVERSALI 1 La Competenza Definizione di competenza La competenza è la qualità professionale di un individuo in termini di conoscenze, capacità e abilità, doti professionali e

Dettagli

LO SVILUPPO DI COMPETENZE INTERCULTURALI A LIVELLO INDIVIDUALE E ORGANIZZATIVO. Camilla Dina

LO SVILUPPO DI COMPETENZE INTERCULTURALI A LIVELLO INDIVIDUALE E ORGANIZZATIVO. Camilla Dina LO SVILUPPO DI COMPETENZE INTERCULTURALI A LIVELLO INDIVIDUALE E ORGANIZZATIVO Camilla Dina Una definizione generale delle COMPETENZE: cosa sono? Insieme di: SAPERI: conoscenze generali e specifiche SAPER

Dettagli

UNI ISO Il nuovo standard internazionale. Ing. Nadia Mogavero

UNI ISO Il nuovo standard internazionale. Ing. Nadia Mogavero UNI ISO 45001 Il nuovo standard internazionale Ing. Nadia Mogavero Indice 1. Perché una nuova norma sui sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro? 2. Il percorso di pubblicazione della ISO

Dettagli

2- VALUTAZIONE DEI RISCHI

2- VALUTAZIONE DEI RISCHI Barabino & Partners CORSO DI FORMAZIONE RISCHI PER LA SICUREZZA E LA SALUTE 2- VALUTAZIONE DEI RISCHI arch. VITO STIMOLO Valutazione del rischio Cosa è la valutazione del rischio? valutazione globale e

Dettagli

Sviluppo della Leadership

Sviluppo della Leadership Interventi formativi per ottimizzare la gestione degli aspetti manageriali, economici e delle risorse umane all interno delle organizzazioni aziendali, migliorando le performances di quanti operano a tutti

Dettagli

Le attività di controllo del territorio delle agenzie ARPA

Le attività di controllo del territorio delle agenzie ARPA Le attività di controllo del territorio delle agenzie ARPA Rischi, protocolli, procedure organizzative e tecniche di prevenzione A cura di : S. Gini, E. Baldanzini, C. Benucci, S. Bucci Sistema di gestione

Dettagli

Formazione continua e lo sviluppo del personale in Ticino. Marenghi Gianni, Responsabile sviluppo del personale in Ticino,

Formazione continua e lo sviluppo del personale in Ticino. Marenghi Gianni, Responsabile sviluppo del personale in Ticino, Formazione continua e lo sviluppo del personale in Ticino Marenghi Gianni, Responsabile sviluppo del personale in Ticino, 26.11.2012 Business Breakfast della Camera di Commercio - Lunedì 26 novembre 2012

Dettagli

Sezione: processi formativi. cambiamento

Sezione: processi formativi. cambiamento Premio Filippo Basile anno 2011 Sezione: processi formativi La motivazione leva strategica per il La motivazione leva strategica per il cambiamento Ogni alba è l inizio di una nuova esperienza F o r m

Dettagli

Sviluppo delle organizzazioni, dei processi e delle risorse umane

Sviluppo delle organizzazioni, dei processi e delle risorse umane Sviluppo delle organizzazioni, dei processi e delle risorse umane Servizi personalizzati per la crescita delle organizzazioni e delle persone che le compongono Soluzioni concrete per lo sviluppo delle

Dettagli

Sviluppo delle organizzazioni, dei processi e delle risorse umane

Sviluppo delle organizzazioni, dei processi e delle risorse umane Sviluppo delle organizzazioni, dei processi e delle risorse umane Servizi personalizzati per la crescita delle organizzazioni e delle persone che le compongono Soluzioni concrete per lo sviluppo delle

Dettagli

La gestione strategica dei conflitti nelle organizzazioni. miglioramento continuo. Avv. Ana Uzqueda Dott. Moris Facchini

La gestione strategica dei conflitti nelle organizzazioni. miglioramento continuo. Avv. Ana Uzqueda Dott. Moris Facchini La gestione strategica dei conflitti nelle organizzazioni nell'ottica del miglioramento continuo Avv. Ana Uzqueda Dott. Moris Facchini Perché la mediazione all interno delle organizzazioni? Prevenire,

Dettagli

Autonomia È la capacità di svolgere i compiti assegnati senza il bisogno di una costante supervisione facendo ricorso alle proprie risorse.

Autonomia È la capacità di svolgere i compiti assegnati senza il bisogno di una costante supervisione facendo ricorso alle proprie risorse. Autonomia È la capacità di svolgere i compiti assegnati senza il bisogno di una costante supervisione facendo ricorso alle proprie risorse. Fiducia in se stessi È la consapevolezza del proprio valore,

Dettagli

CORSO ON LINE: PACCHETTO FORMATIVO BACK OFFICE (Area Tematica): BACK OFFICE CODICE CORSO: 68_003bo

CORSO ON LINE: PACCHETTO FORMATIVO BACK OFFICE (Area Tematica): BACK OFFICE CODICE CORSO: 68_003bo CORSO ON LINE: PACCHETTO FORMATIVO BACK OFFICE CODICE CORSO: 68_003bo Il PACK formativo BACK-OFFICE è rivolto a tutte le figure che in aziende ricoprono ruoli di Back Office con il compito di costruire

Dettagli

La manutenzione sicura

La manutenzione sicura Premessa MANUTENZIONE Combinazione di tutte le azionitecniche, amministrative e gestionali, durante il ciclo di vita di un entità, volte a mantenerla o riportarla in uno stato in cui possa eseguire la

Dettagli

Due premesse: La definizione di imprese di diversa dimensione è alquanto incerta:

Due premesse: La definizione di imprese di diversa dimensione è alquanto incerta: Due premesse: La definizione di imprese di diversa dimensione è alquanto incerta: Dimensione qualitativa Dimensione quantitativa Dimensione spaziale Dimensione temporale Le medie imprese sono ancora più

Dettagli

Kit Documentale Qualità UNI EN ISO 9001:2015. Templates modificabili di Manuale, Procedure e Modulistica. Nuova versione 3.

Kit Documentale Qualità UNI EN ISO 9001:2015. Templates modificabili di Manuale, Procedure e Modulistica. Nuova versione 3. Premessa Il sistema di gestione per la qualità conforme alla norma internazionale UNI EN ISO 9001:2015 dovrebbe essere implementato nell ordine di seguito indicato, che riporta le clausole della norma

Dettagli

DIRIGENTI PREPOSTI LAVORATORI

DIRIGENTI PREPOSTI LAVORATORI La formazione in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro DIRIGENTI PREPOSTI LAVORATORI INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI RISCHIO A cura di: Ing. G. Pucillo Individuazione fattori di rischio Rischi: urto, inciampo

Dettagli

LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO

LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO LA GESTIONE PROFESSIONALE DELLE RELAZIONI DI RUOLO Essere una squadra è prima di tutto un modo di pensare 1. Lo scenario Nell attuale situazione caratterizzata da una crescente complessità e discontinuità

Dettagli

Gestione e organizzazione aziendale innovazione e cambiamento

Gestione e organizzazione aziendale innovazione e cambiamento Gestione e organizzazione aziendale innovazione e cambiamento 10 Facoltà di Economia Sede di Treviglio Giancarlo Traini Maggio 2012 il programma N data giorno ora tema capitolo 1 Introduzione 2 3/5 gio

Dettagli

LOGICHE DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DELLO STUDIO PROFESSIONALE

LOGICHE DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DELLO STUDIO PROFESSIONALE Giuseppe Toscano (Università C. Cattaneo - LIUC - Castellanza (VA) LOGICHE DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DELLO STUDIO PROFESSIONALE 1 COME SI VUOLE GESTIRE LO STUDIO PROFESSIONALE? Vivere alla giornata

Dettagli

Mutamenti strutturali, laureati e posti di lavoro

Mutamenti strutturali, laureati e posti di lavoro Mutamenti strutturali, laureati e posti di lavoro Convegno AlmaLaurea - Torino, 11 giugno 2018 Francesco Ferrante Prorettore al job placement e alla creazione d impresa Università di Cassino e del Lazio

Dettagli

CURRICOLO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO con riferimento alle Competenze chiave europee e alle Indicazioni Nazionali 2012

CURRICOLO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO con riferimento alle Competenze chiave europee e alle Indicazioni Nazionali 2012 CURRICOLO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO con riferimento alle Competenze chiave europee e alle Indicazioni Nazionali 2012 COMPETENZE CHIAVE METACOGINTIVE, METODOLOGICHE E SOCIALI Competenze Sociali e

Dettagli

Corso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti

Corso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti Secondo il D.Lgs. 81/2008 s.m. e l Accordo della Conferenza Stato-Regioni per la formazione del 21 dicembre 2011 Corso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti Potenza, 03/12/2013 Dr. Sebastiano Papa

Dettagli

I nuovi Paradigmi. Il cambiamento è il motore dello sviluppo e anche se non è sempre vero che cambiando si migliora, per migliorare bisogna cambiare.

I nuovi Paradigmi. Il cambiamento è il motore dello sviluppo e anche se non è sempre vero che cambiando si migliora, per migliorare bisogna cambiare. I nuovi Paradigmi Il cambiamento è il motore dello sviluppo e anche se non è sempre vero che cambiando si migliora, per migliorare bisogna cambiare. Oggi è la velocità del cambiamento che spaventa Gli

Dettagli

Alessandro D Ascenzio

Alessandro D Ascenzio Alessandro D Ascenzio ISO 9001:1987 Procedure ISO 9001:1994 Azioni Preventive ISO 9001:2000 Approccio per Processi & PDCA ISO 9001:2008 Approccio per Processi & PDCA ISO 9001:2015 Rischi ed Opportunità

Dettagli

CATALOGO FONDO FORTE AVVISO 1/2016

CATALOGO FONDO FORTE AVVISO 1/2016 CATALOGO FONDO FORTE AVVISO 1/2016 INDICE LA SPENDING REVIEW: COME FARE DI PIU CON MENO Responsabili di Funzione, Impiegati e Quadri, interessati ad analizzare i diversi modelli esistenti nel campo della

Dettagli

Albero delle decisioni per identificare un CCP. (domande per ciascun pericolo, materia prima o fase) un pericolo a livelli di rischio?

Albero delle decisioni per identificare un CCP. (domande per ciascun pericolo, materia prima o fase) un pericolo a livelli di rischio? Albero delle decisioni per identificare un CCP. (domande per ciascun pericolo, materia prima o fase) SI D1 - La materia prima può contenere un pericolo a livelli di rischio? NO Non è un CCP D2 - La successiva

Dettagli

20/11/2014 Parte 3 - Formazione Preposti 1

20/11/2014 Parte 3 - Formazione Preposti 1 Definizione e individuazione dei fattori di rischio 1 PERICOLO Il pericolo è la potenzialità di una determinata entità (processo produttivo, macchina, sostanza) di provocare danni Circostanza o complesso

Dettagli

POLICY SALUTE, SICUREZZA SUL LAVORO, AMBIENTE E RESPONSABILITÁ SOCIALE

POLICY SALUTE, SICUREZZA SUL LAVORO, AMBIENTE E RESPONSABILITÁ SOCIALE POLICY SALUTE, SICUREZZA SUL LAVORO, AMBIENTE E RESPONSABILITÁ SOCIALE Rev_1 Settembre 2012 1 Le Società Italtriest SPA considera la salvaguardia della salute, la sicurezza sul lavoro, il rispetto dell

Dettagli

CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA con riferimento alle Competenze chiave europee e alle Indicazioni Nazionali 2012 SPIRITO D INIZIATIVA E INTRAPRENDENZA

CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA con riferimento alle Competenze chiave europee e alle Indicazioni Nazionali 2012 SPIRITO D INIZIATIVA E INTRAPRENDENZA CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA con riferimento alle Competenze chiave europee e alle Indicazioni Nazionali 2012 COMPETENZE CHIAVE METACOGINTIVE, METODOLOGICHE E SOCIALI Competenze Sociali e civiche SPIRITO

Dettagli

Esperienze motorie. e apprendimento. nell infanzia

Esperienze motorie. e apprendimento. nell infanzia Esperienze motorie e apprendimento nell infanzia Bruno Mantovani 1 Secondo titolo: DOBBIAMO CREDERCI 2 .. Alla nascita, un neonato è un miliardario. Tutto è possibile, il cervello è pronto a fornire prestazioni

Dettagli

COMUNE DI GAVIRATE Provincia di Varese SISTEMA PER LA PESATURA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

COMUNE DI GAVIRATE Provincia di Varese SISTEMA PER LA PESATURA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE COMUNE DI GAVIRATE Provincia di Varese SISTEMA PER LA PESATURA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE Approvato con atto della Giunta Comunale n. 19 in data 09.4.2015 INDICE 1. Identificazione delle posizioni organizzative

Dettagli

Il sistema di valutazione

Il sistema di valutazione Il sistema di valutazione Si propone di: Esaminare il lavoro svolto e valutarlo Favorire la crescita professionale migliorando le prestazioni Pianificare il lavoro da svolgere coinvolgendo i dipendenti

Dettagli

Consulenza e Software, insieme per la certificazione ISO : presentazione di un caso reale

Consulenza e Software, insieme per la certificazione ISO : presentazione di un caso reale Consulenza e Software, insieme per la certificazione ISO 9001-2015: presentazione di un caso reale Workshop Pier Alberto Guidotti QualiWare Alberto Mari NCG Francesco Bassi Soluzioni Bologna, 6 settembre

Dettagli

IL CLIMA ORGANIZZATIVO. Andrea Zammitti

IL CLIMA ORGANIZZATIVO. Andrea Zammitti IL CLIMA ORGANIZZATIVO Andrea Zammitti Il costrutto di clima - Approcci Strutturale Percettivo Interattivo Culturale Il clima è una caratteristica dell organizzazione L origine del clima è collocata all

Dettagli

ENTERPRISE RISK MANAGEMENT. Copyright 2017 MYR Consulting S.r.l. All Rights Reserved.

ENTERPRISE RISK MANAGEMENT. Copyright 2017 MYR Consulting S.r.l. All Rights Reserved. ENTERPRISE RISK MANAGEMENT ANALISI DI PRIMO LIVELLO CON LO SCOPO DI INDIVIDUARE IL CONTESTO INTERNO ED ESTERNO IN CUI L AZIENDA OPERA, L ASSETTO ORGANIZZATIVO E I PROCESSI CHIAVE PER PESARNE I RISCHI.

Dettagli

Tecniche avanzate di vendita

Tecniche avanzate di vendita cod. corso 33 Interventi formativi volti a potenziare il fatturato sostenendo l azienda e le risorse dedicate alla vendita nell apertura di nuove opportunità sviluppando una mentalità market oriented Tecniche

Dettagli

Valutazione e apprendimento: dalle prove INVALSI all insegnamento in classe

Valutazione e apprendimento: dalle prove INVALSI all insegnamento in classe DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE, PSICOLOGIA, COMUNICAZIONE Associazione Italiana di Valutazione Valutazione e apprendimento: dalle prove INVALSI all insegnamento in classe Serafina Pastore Dipartimento

Dettagli

I REQUISITI INNOVATIVI DELLA ISO Alessandra Peverini Perugia 23 ottobre 2015

I REQUISITI INNOVATIVI DELLA ISO Alessandra Peverini Perugia 23 ottobre 2015 I REQUISITI INNOVATIVI DELLA ISO 9001 Alessandra Peverini Perugia 23 ottobre 2015 Le principali novità 1. Le relazioni fra l Organizzazione ed il contesto interno ed esterno 2. Le aspettative delle parti

Dettagli

OPINIONE PUBBLICA E SOCIETÀ

OPINIONE PUBBLICA E SOCIETÀ OPINIONE PUBBLICA E SOCIETÀ Definizione di opinione pubblica L opinione pubblica consiste nei contenuti di coscienza di una persona indipendentemente dal giudizio sulla verità o falsità. Sull opinione

Dettagli

problem solving & decision making

problem solving & decision making problem solving & decision making Se avessi solamente un ora per salvare il mondo, passerei 55 minuti a definire bene il problema e 5 a trovare la soluzione Albert Einstein LA FILOSOFIA In un mondo dove

Dettagli

IL MODELLO CAF GENERALITA E STRUTTURA

IL MODELLO CAF GENERALITA E STRUTTURA 1 IL MODELLO CAF GENERALITA E STRUTTURA Il Modello CAF - Struttura 2 2 Il Modello CAF Lo sviluppo negli elementi di dettaglio 3 Le nove caselle rappresentano i criteri in base ai quali valutare il percorso

Dettagli

seguire per assicurare la sicurezza durante tutte le fasi del progetto di impianti industriali di processo a rischio di

seguire per assicurare la sicurezza durante tutte le fasi del progetto di impianti industriali di processo a rischio di NORME UNI 10672 Procedure di garanzia della sicurezza nella progettazione Scopo e campo di applicazione: la norma prescrive le procedure da seguire per assicurare la sicurezza durante tutte le fasi del

Dettagli

SMART WORKING Proposte formative per manager e lavoratori smart

SMART WORKING Proposte formative per manager e lavoratori smart SMART WORKING Proposte formative per manager e lavoratori smart Il catalogo formativo proposto è diviso in due sezioni. La prima prevede moduli destinati a imprenditori, manager, responsabili HR ed è finalizzata

Dettagli

Gestione dei rischi di progetto

Gestione dei rischi di progetto Gestione dei rischi di progetto Luigi De Laura, PMP, PE, PMI Central Italy Chapter Branch Toscana director Rv. 3 1 Definizione di Rischio Rischio Eventualità di subire un danno (più incerto di quello implicito

Dettagli

Dott. Claudio Gaddoni Tecnico Prevenzione

Dott. Claudio Gaddoni Tecnico Prevenzione FORMAZIONE PER LA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: UNA ESPERIENZA SULLA VALUTAZIONE DI EFFICACIA A LUNGO TERMINE DELLA FORMAZIONE IN UN CAMPIONE DI LAVORATORI DEL SETTORE METALMECCANICO Dott. Claudio Gaddoni

Dettagli

La UNI EN ISO 9001:2015 e il Risk Based Thinking

La UNI EN ISO 9001:2015 e il Risk Based Thinking LA GESTIONE DEL RISCHIO NEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI COME STRUMENTO PER TEMPI E COSTI CERTI La UNI EN ISO 9001:2015 e il Risk Based Thinking Arch. Nicola Gigante Roma, 3 marzo 2016 1 Il percorso verso

Dettagli

PUBLIC SPEAKING Obiettivi Temi trattati Metodologia di lavoro Durata

PUBLIC SPEAKING Obiettivi Temi trattati Metodologia di lavoro Durata PUBLIC SPEAKING Presentare in pubblico programmi, progetti, relazioni ed anche idee e punti di vista è un attività continua in azienda, eppure spesso non ci si sente preparati o ci si rende conto di essere

Dettagli

EDUCAZIONE TERAPEUTICA DEL MALATO E DELLA SUA FAMIGLIA

EDUCAZIONE TERAPEUTICA DEL MALATO E DELLA SUA FAMIGLIA Collegio IPASVI Bologna CORSO DI FORMAZIONE ECM EDUCAZIONE TERAPEUTICA DEL MALATO E DELLA SUA FAMIGLIA BOLOGNA 26 MAGGIO 2011 Dott. R. Marcolongo Dott.ssa E. Rossato 1 OBIETTIVI Analizzare le fasi dell

Dettagli

OLOMEDIA s.r.l. Via Simone Cuccia 46, Palermo ( PA )

OLOMEDIA s.r.l.   Via Simone Cuccia 46, Palermo ( PA ) LIVELLO RISERVATEZZA: PUBBLICO Via Simone Cuccia 46, 90144 Palermo ( PA ) Tel. (+39) 091 324014 / Fax. (+39) 06 92912979 P.Iva, C.F. e CCIAA Palermo n 05715380829 REA di PA 272172 / Capitale Sociale 10.0000,00

Dettagli

Evoluzione in chiave strategica del controllo di gestione: la balanced scorecard

Evoluzione in chiave strategica del controllo di gestione: la balanced scorecard Evoluzione in chiave strategica del controllo di gestione: la balanced scorecard "Dal Controllo dei Costi al Controllo Strategico" Dott. Micaela Porceddu Componente Commissione Pianificazione e Controllo

Dettagli

Revisione Aziendale Corso avanzato

Revisione Aziendale Corso avanzato Revisione Aziendale Corso avanzato ISA ITALIA 220- ISQC ITALIA 1-ISA Italia 230 Università La Sapienza-Roma Corso di laurea magistrale: Economia Aziendale- Consulenza Professionale Anno accademico: 2016-2017

Dettagli

Semplice restyling o cambiamento profondo?

Semplice restyling o cambiamento profondo? Semplice restyling o cambiamento profondo? www.bdp-srl.com BDP ehealth Solutions s.r.l. Via Di Vittorio, 70 Palazzina A - 2 Piano - Unità 22 20026 - Novate Milanese (MI)) Il CICLO DI DEMING NELLA ISO 9001:2015

Dettagli

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DI SPIRITO DI INIZIATIVA AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA. Classe - prima

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DI SPIRITO DI INIZIATIVA AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA. Classe - prima LO SPIRITO DI INIZIATIVA E INTRAPRENDENZA è la competenza su cui si fonda la capacità di intervenire e modificare consapevolmente la realtà. Ne fanno parte abilità come il sapere individuare e risolvere

Dettagli

WEATHER RISK MANAGEMENT: FATTI E MISFATTI, ALLOCAZIONE DEI RISCHI E CONTRATTO SOCIALE

WEATHER RISK MANAGEMENT: FATTI E MISFATTI, ALLOCAZIONE DEI RISCHI E CONTRATTO SOCIALE WEATHER RISK MANAGEMENT: FATTI E MISFATTI, ALLOCAZIONE DEI RISCHI E CONTRATTO SOCIALE dr. ing. Alessandro Pezzoli Ricercatore Universitario Confermato Professore Aggregato Weather Risk Management DIST

Dettagli

La gestione di non conformità, reclami, reazione ed eventi avversi: un opportunità per il miglioramento continuo

La gestione di non conformità, reclami, reazione ed eventi avversi: un opportunità per il miglioramento continuo SIBO Società Italiana Banche degli Occhi VII Corso L Aquila, 24 novembre 2012 La gestione di non conformità, reclami, reazione ed eventi avversi: un opportunità per il miglioramento continuo Mauro Toniolo

Dettagli

Corso di Laurea in Servizio Sociale

Corso di Laurea in Servizio Sociale Corso di Laurea in Servizio Sociale L organizzazione dei servizi sociali La leadership Tratto da: Quaglino G.P., Leadership e Cambiamento, Franco Angeli, 2007 16/11/2015 Concetti preliminari In inglese

Dettagli

La didattica per competenze e la valutazione autentica

La didattica per competenze e la valutazione autentica La didattica per competenze e la valutazione autentica 3333174990 sepulvi Francavilla di Sicilia,18 febbraio 2019 @sepulvi 1 La didattica per competenze e la valutazione autentica Il nostro percorso: 12

Dettagli

GESTIONE DELLE PRESTAZIONI

GESTIONE DELLE PRESTAZIONI Pam Jones GESTIONE DELLE PRESTAZIONI Pocketbook Consigli, strumenti e tecniche per aiutare gli individui, le squadre e le organizzazioni a raggiungere l eccellenza GESTIONE DELLE PRESTAZIONI di Pam Jones

Dettagli

BENESSERE ORGANIZZATIVO

BENESSERE ORGANIZZATIVO UNIVERSITÀ KORE DI ENNA BENESSERE ORGANIZZATIVO lez. 4 Paola Magnano paola.magnano@unikore.it ricevimento: martedì 10-13 c/o Studio 16, piano -1, Plesso di Psicologia!1 D.LGS. 81/08 e modifiche successive

Dettagli

ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA

ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA ISO 9001:2015 LA STRUTTURA DELLA NORMA 1 Scopo e campo di applicazione 2 Riferimenti normativi 3 Termini e definizioni 4 Contesto dell organizzazione 5 Leadership

Dettagli

STRATEGIE DI GESTIONE E CONTROLLO DEI RISCHI

STRATEGIE DI GESTIONE E CONTROLLO DEI RISCHI Sant Antonino 31 GENNAIO 2018 - Manno 7 FEBBRAIO 2018 SCAVA SOLO SE SEI SICURO STRATEGIE DI GESTIONE E CONTROLLO DEI RISCHI Daniele Barbasio Responsabile Risk Management Perito federale in assicurazione

Dettagli

Risultati della Survey sull IT Governance

Risultati della Survey sull IT Governance Risultati della Survey sull IT Governance Evento IT Governance 22 febbraio 2011 Cà dei Carraresi 26 Novembre 2010 1 2 Cà dei Carraresi 26 Novembre 2010 Perché l IT Governance Allineamento dell IT al business

Dettagli

Cyber Security LA COMPLIANCE CON LE NUOVE RICHIESTE DELLA CIRCOLARE FINMA 2008/21

Cyber Security LA COMPLIANCE CON LE NUOVE RICHIESTE DELLA CIRCOLARE FINMA 2008/21 Cyber Security LA COMPLIANCE CON LE NUOVE RICHIESTE DELLA CIRCOLARE FINMA 2008/21 Il supporto di Advanction in risposta alle nuove richieste della Normativa finalizzate a migliorare la sorveglianza e la

Dettagli

La visita psichiatrica

La visita psichiatrica La visita psichiatrica La prima visita Immaginiamo un paziente che soffra di un disturbo depressivo di gravità media e descriviamo l iter della sua consulenza psichiatrica. Nel corso della prima visita

Dettagli

DIRIGERE E MOTIVARE LA FORZA VENDITA - Dispensa del partecipante -

DIRIGERE E MOTIVARE LA FORZA VENDITA - Dispensa del partecipante - DIRIGERE E MOTIVARE LA FORZA VENDITA - Dispensa del partecipante - Olympos Group srl - Vietata ogni riproduzione anche in forma parziale V. 01/2007 OLYMPOS Group srl - Via Madonna della Neve, 2/1 24021

Dettagli

ENTERPRISE RISK MANAGEMENT: LA VIA DEL FUTURO CONSAPEVOLE

ENTERPRISE RISK MANAGEMENT: LA VIA DEL FUTURO CONSAPEVOLE ENTERPRISE RISK MANAGEMENT: LA VIA DEL FUTURO CONSAPEVOLE GESTIRE IL RISCHIO... CREARE FUTURO L Enterprise Risk Management Nel corso della propria attività, ogni impresa è soggetta a minacce, interne ed

Dettagli

Alessandra Peverini Milano 19 ottobre 2015 LA NUOVA NORMA ISO 9001:2015 E I RISCHI GESTIONALI

Alessandra Peverini Milano 19 ottobre 2015 LA NUOVA NORMA ISO 9001:2015 E I RISCHI GESTIONALI Alessandra Peverini Milano 19 ottobre 2015 LA NUOVA NORMA ISO 9001:2015 E I RISCHI GESTIONALI Le principali novità 1. Le relazioni fra l Organizzazione ed il contesto interno ed esterno 2. Le aspettative

Dettagli

9 PASSI per LO SVILUPPO DELLA TUA IMPRESA. MasterClass Un iniziativa in 9 passi dedicata a chi è chiamato a far funzionare l impresa

9 PASSI per LO SVILUPPO DELLA TUA IMPRESA. MasterClass Un iniziativa in 9 passi dedicata a chi è chiamato a far funzionare l impresa 9 PASSI per LO SVILUPPO DELLA TUA IMPRESA MasterClass 2015 Un iniziativa in 9 passi dedicata a chi è chiamato a far funzionare l impresa Perché un Percorso di Sviluppo Imprenditoriale La piccola e media

Dettagli

CONCETTO DI SALUTE LA PROMOZIONE DELLA SALUTE

CONCETTO DI SALUTE LA PROMOZIONE DELLA SALUTE CONCETTO DI SALUTE LA SALUTE E UNO STATO DI COMPLETO BENESSERE FISICO, MENTALE E SOCIALE E NON LA SEMPLICE ASSENZA DI MALATTIA O INFERMITA (OMS 1948) Quindi la salute è una condizione che riguarda la persona

Dettagli

Sistema di valutazione delle prestazioni dei dipendenti

Sistema di valutazione delle prestazioni dei dipendenti Sistema di valutazione delle prestazioni dei dipendenti Vengono presentati di seguito alcune schede sintetiche sulla metodologia di valutazione delle prestazioni dei dipendenti: Caratteristiche generali

Dettagli

REGOLAMENTO SUL SISTEMA DI PESATURA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

REGOLAMENTO SUL SISTEMA DI PESATURA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE COMUNE DI GREZZANA PROVINCIA DI VERONA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DI PESATURA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE 1 INDICE 1. Identificazione delle posizioni organizzative. 3 2. La metodologia per la graduazione

Dettagli

SICUREZZA e QUALITÀ. Relatore: Giovanni Scotti - - Certification Coordinator per SGS Italia S.p.A.

SICUREZZA e QUALITÀ. Relatore: Giovanni Scotti - - Certification Coordinator per SGS Italia S.p.A. CONVEGNO ESSERE IN REGOLA PER ESSERE UN PASSO AVANTI Non solo un obbligo di legge, un dovere, ma anche una condizione ideale per potersi porre sul mercato nel modo più vantaggioso. SICUREZZA e QUALITÀ

Dettagli

Safety Walkaround: efficacia delle passeggiate per la sicurezza in ostetricia e ginecologia

Safety Walkaround: efficacia delle passeggiate per la sicurezza in ostetricia e ginecologia 8 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidence, Governance, Performance Bologna, 15 marzo 2013 Safety Walkaround: efficacia delle passeggiate per la sicurezza in ostetricia e ginecologia Maria Vescia UOC Sicurezza,

Dettagli

PERCEZIONE DEL RISCHIO ovvero

PERCEZIONE DEL RISCHIO ovvero PERCEZIONE DEL RISCHIO ovvero STUDIO DEL FATTORE UMANO 15.10.2013 P.L. FAINA VALUTAZIONE DEI RISCHI Identificare Valutare (criterio qualitativo) Misurare (criterio quantitativo) Classificare Eliminabili

Dettagli

è essenziale scegliere un partner esperto

è essenziale scegliere un partner esperto Quando dovete valutare i rischi è essenziale scegliere un partner esperto La vostra guida alla Valutazione dei Rischi Connessi ai Dispositivi Medici Taglienti La sicurezza degli operatori sanitari vi espone

Dettagli

Analisi del Rischio Fitosanitario

Analisi del Rischio Fitosanitario Analisi del Rischio Fitosanitario Pest Risk Analysis (P.R.A.) R.BUGIANI 1 Cosa è la Pest Risk Analysis? Un processo di valutazione biologica o di altri eventi scientifici ed economici per determinare se

Dettagli

I servizi di diagnosi aziendali

I servizi di diagnosi aziendali I servizi di diagnosi aziendali Scenario Le considerazioni sulle difficoltà che le imprese devono affrontare sono superflue. Non è una crisi quella che stiamo sopportando ma un riposizionamento globale

Dettagli