SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

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1 (Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: ASSOCIAZIONE COMUNITA IL GABBIANO ONLUS 2) Codice di accreditamento: NZ ) Albo e classe di iscrizione: ALBO REGIONE LOMBARDIA 4 CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: VENGO ANCH IO : PERCORSI PER CONOSCERE E LAVORARE IN COMUNITA II EDIZIONE 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): SETTORE ASSISTENZA: AREA D INTERVENTO: Tossicodipendenti ed etilisti in percorso di recupero e/o utenti di interventi a bassa soglia (A10) 6) Descrizione dell area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: L area in cui il progetto intende intervenire è la prevenzione e il trattamento delle tossicodipendenze, settore in cui la nostra Associazione opera da trent anni. L Associazione Comunità il Gabbiano Onlus, infatti, è un Associazione di volontariato nata nel 1983 con una mission orientata all accoglienza delle persone in condizioni di disagio psicologico e sociale, con particolare riferimento alle persone con problemi di tossicodipendenza, alla co-costruzione insieme ad esse di percorsi personalizzati di responsabilizzazione, cambiamento e reinserimento sociale. Nello specifico settore d intervento progettuale, l Associazione è riconosciuta a

2 livello regionale come Ente Ausiliario gestore di strutture di riabilitazione e reinserimento di persone multi problematiche con problemi connessi con l abuso e la dipendenza da sostanze psico-attive. In quest area, Il Gabbiano fa riferimento ad una rete di connessioni con CNCA Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza, CRCA Coordinamento Regionale Comunità Accoglienza, CEAL Coordinamento Enti Ausiliari Lombardia, CESC Coordinamento Enti Servizio Civile,, SO.LE.VOL Solidarietà Lecco Volontariato. Il raggio d azione territoriale dell Associazione si estende nelle province di Sondrio, Lecco, Como, Lodi e Milano, nelle cui realtà locali è presente con numerose unità di offerta residenziale e con progettualità attive nei contesti sociali, scolastici, del tempo libero, del divertimento. Ai fini del presente progetto, si interverrà nei contesti territoriali della provincia di Lecco. La presenza consolidata dell Associazione sul territorio lecchese e gli scambi di rete con le agenzie locali, istituzionali e non, hanno consentito di costruire un osservatorio privilegiato da cui studiare i cambiamenti che hanno interessato il consumo di alcol e sostanze negli ultimi decenni, permettendo di programmare unità di offerta ed iniziative progettuali innovative in grado di rispondere ai bisogni mutevoli di questo specifico ambito socio-sanitario. Negli ultimi decenni, infatti, sono cambiati i contesti e le tipologie del consumo, nonché le problematiche ad esso associate; si sono modificate le tipologie di utenti che si rivolgono ai servizi tradizionali per le tossicodipendenze e alle strutture terapeutiche di tipo residenziale; sono emersi nuovi stili e differenti motivazioni al consumo da parte delle nuove generazioni; sono sopraggiunti nuovi allarmi sociali, nuovi bisogni, nuove necessità di interventi, sia sul versante del trattamento che della prevenzione. Sul versante terapeutico riabilitativo, le persone con problematiche di alcol e/o tossicodipendenza che si rivolgono ai servizi specialistici del territorio e che si trovano ad intraprendere un percorso trattamentale in strutture di tipo residenziale sono sempre di più caratterizzate da una multiproblematicità derivata dalla combinazione di fattori di gravità sanitaria, psicopatologica e sociale che ostacola in modo temporaneo o permanente la loro autonomia e l assunzione di ruoli socialmente attesi (autonomia abitativa, lavoro e indipendenza economica, buone relazioni familiari, inclusione sociale, cura di sé). Questi adulti soffrono molto spesso della scarsità di risorse personali e relazionali e di una complessità di problematiche sottese alla loro condizione, per le quali sono necessarie risposte socio-sanitarie sempre più complesse, in una logica di continuità assistenziale e di supporto al loro reinserimento sociale e lavorativo. Sul versante preventivo, nell ultimo decennio l attenzione si è soffermata sul preoccupante abbassamento dell età d esordio del consumo di alcol e droghe negli adolescenti; sull affermazione dello stile anglosassone nel consumo di alcol caratterizzato dal cosiddetto binge drinking, cioè dal consumo di più unità alcoliche consecutive finalizzate all ubriacatura e alla perdita di controllo, generalmente durante il fine settimana; sulla diffusione del consumo di cannabinoidi e sulla scarsa percezione di pericolosità ad esso associata; sul disorientamento del mondo adulto di fronte a tali cambiamenti e sulle difficoltà che i genitori incontrano nel dialogo e nella relazione educativa con le nuove generazioni. Questi cambiamenti del fenomeno (tra l altro documentati e recepiti dal Piano di Zona del Distretto di Lecco ) hanno richiesto alla nostra Associazione

3 progressivi adattamenti degli interventi terapeutici e preventivi volti a contrastarlo, un nuovo modo di operare sempre più aperto ad una logica di dialogo e collaborazione tra le altre realtà locali, tra i servizi, tra le professionalità. Sulla spinta di queste nuove esigenze, le attività proposte all interno delle strutture residenziali dell Associazione sono andate via via integrandosi con nuove offerte terapeutiche e di reinserimento sociale e le attività di intervento sul territorio si sono aperte a nuove sperimentazioni. Nell ultimo biennio la spinta innovativa si è concretizzata sul nella realizzazione di due progettualità sperimentali specifiche, finanziate ai sensi della D.g.r. 4 Aprile n. IX/3239 Linee guida per l attivazione di sperimentazioni nell ambito delle politiche di Welfare e realizzate sul territorio di riferimento dell ASL di LECCO: il progetto RE-START di housing sociale protetto per persone segnalate dai servizi per le dipendenze che hanno difficoltà a ripristinare una condizione stabile di autonomia personale dal punto di vista abitativo, lavorativo e sociale (AREA TERAPEUTICO-RIABILITATIVA); il progetto CAMBIO DI ROTTA per la prevenzione selettiva e la riduzione dei rischi di dipendenza nelle nuove generazioni (AREA PREVENZIONE). Questi progetti sono stati realizzati in una logica di integrazione sia all interno della nostra Associazione, con le due comunità residenziali presenti nel territorio lecchese, sia all esterno, con la costituzione di partnership ampie e di reti operative direttamente impegnate nella realizzazione dei due progetti. Il progetto Re-Start inoltre è sostenuto da parte dell Ufficio di Piano di Lecco, come esplicitato nel già citato Piano di Zona (p.48), anche con il supporto socio-assistenziale dei servizi sociali di zona. Questo ha permesso di attivare e consolidare, in stretta collaborazione con l Asl di Lecco e il relativo Dipartimento Dipendenze nonché con la rete delle agenzie locali pubbliche e private competenti: un sistema territoriale per la presa in carico delle persone con problemi di dipendenza in condizioni di cronicità personale, sanitaria e sociale (dal servizio territoriale, alla comunità, alla struttura di housing sociale protetto); un sistema per la prevenzione delle dipendenze e la riduzione dei rischi del consumo tra i giovani. E all interno di questi sistemi che riteniamo importante l apporto delle risorse dei Volontari del Servizio Civile Nazionale (VSCN), coerentemente con le DETERMINAZIONI IN MERITO ALLA MODALITA' DI REALIZZAZIONE DEI PROGETTI DI SERVIZIO CIVILE NAZIONALE IN LOMBARDIA, ANNO 2014 (D.g.r. X/1767/2014) di proseguire la sperimentazione, avviata anche con il supporto dei giovani in Servizio Civile, per lo sviluppo di servizi ed interventi innovativi a sostegno delle differenti realtà operanti sul territorio lombardo. AREA TERAPEUTICO - RIABILITATIVA Nell area terapeutico-riabilitativa, Il Gabbiano gestisce 7 unità di offerta: tre strutture per persone con problemi di alcolismo e tossicodipendenza (Pieve Fissiraga Lo; Olgiasca di Colico Lc e Tirano So); una comunità pedagogico riabilitativa (Calolziocorte Lc); una casa alloggio che ospita persone in HIV/AIDS (Tirano So), una comunità per minori a grave rischio di marginalità e un alloggio per l autonomia situati a Morbegno (So). Dall inizio del 2011 partecipa all esperienza dell Addiction Center di Lacchiarella (Mi), insieme alla Cooperativa Lotta all Emarginazione, all Associazione Saman e alla Cooperativa di Bessimo, per programmi terapeutici brevi e intensi rivolti a persone con problemi di

4 pluridipendenza. Da Settembre 2012, nella provincia di Lecco gestisce RE-START progetto sperimentale di residenzialità protetta per soggetti fragili e con grave marginalità sociale e per le loro famiglie, in partnership con la cooperativa sociale Accoglienza e Lavoro ed in collaborazione con il Dipartimento dipendenze dell ASL locale. I destinatari del progetto nell area terapeutico-riabilitativa sono costituiti dagli ospiti delle strutture residenziali gestite dall Associazione, presso le quali saranno inseriti i volontari del Servizio Civile Nazionale. In particolare, si tratta della Comunità terapeutica di Colico (LC) e della comunità pedagogico-riabilitativa di Calolziocorte (LC). Nelle strutture residenziali per tossicodipendenti adulti, nel corso del 2013 l Associazione ha accolto 165 persone di cui: n. 63 su segnalazione del Ser.T (Servizio Tossicodipendenze) di residenza n. 87 da parte dei servizi degli Istituti Carcerari n. 15 persone attraverso il libero accesso (persone che si sono presentate al servizio con un certificato di tossicodipendenza rilasciato da un Ente preposto). Nel 2013 hanno fatto il loro ingresso in comunità 69 nuovi ospiti e ne sono stati dimessi altri 69, di cui 42 per aver portato a termine il programma comunitario e 7 per aver svolto la parte essenziale del programma; 3 ospiti sono stati trasferiti in altre comunità. Su 165 ospiti complessivi, 10 hanno abbandonato il percorso, 3 sono rientrati in carcere e 4 sono stati allontanati per violazioni significative delle regole comunitarie. Nel 2013 tra le 165 persone ospitate si è rilevata la presenza di 27 persone sieropositive e di 66 persone in situazioni di sofferenza psichica. All interno delle strutture comunitarie gli ospiti svolgono, nel rispetto delle loro risorse, attività riguardanti la gestione della casa come la pulizia degli ambienti comuni e delle proprie camere; la manutenzione e la gestione degli spazi aperti come orti, giardini, aiuole e laboratori; i lavori di gruppo. Oltre alle riunioni di gruppo e ai colloqui con gli educatori, sono previsti i colloqui individuali o di coppia con lo psicoterapeuta e, quando ritenuto utile e necessario insieme all ospite, con lo psichiatra. Affiancati dai maestri di lavoro gli ospiti svolgono, accompagnati soprattutto all esterno della struttura, attività nell ambito della cura del verde. Nella struttura di Olgiasca di Colico è presente un piccolo laboratorio per la creazione di oggetti in cera, quali candele e centrotavola, affiancato da uno spazio espositivo aperto al pubblico. Nella Comunità di Calolziocorte sono presenti laboratori per piccoli assemblaggi. Peculiarità della struttura di Calolziocorte è inoltre un bel laboratorio di florocomposizione nel quale gli ospiti, affiancati da un maestro di lavoro, preparano composizioni floreali per l allestimento di matrimoni e ricorrenze particolari. A tutti gli ospiti accolti, dopo un percorso terapeutico educativo finalizzato alla ri acquisizione delle personali capacità di relazione e di autonomia, viene data la concreta possibilità di reinserimento sociale. Tramite il monitoraggio dell équipe educativa, alla persona viene offerta la possibilità di sperimentarsi attraverso la ricerca lavorativa, l attivazione di borse lavoro e di tirocini formativi in grado di permettere di raggiungere l autonomia economica. I beneficiari del progetto nell area terapeutico riabilitativa sono i familiari e le persone significative degli ospiti, che vegnono coinvolti fin dall'inizio nei progetti educativi individualizzati dei loro cari e per i quali sono previste visite in comunità, colloqui di aggiornamento, etc. Nel progetto Vengo anch Io II edizione, si prevede di raggiungere circa 50 tra familiari e persone di riferimento.

5 AREA PREVENZIONE Nel , l Associazione ha attivato servizi e progetti per la prevenzione e la riduzione dei rischi di dipendenza presso le nuove generazioni e la popolazione generale, talora come Ente capofila, talora come Ente partner in collaborazione con le altre realtà del privato sociale locale. Attraverso tali progetti ed interventi, gli operatori dell Associazione riescono ad intercettare contesti, consumi e persone a rischio che difficilmente arrivano all attenzione dei servizi tradizionali per le dipendenze e a sviluppare insieme ad essi percorsi di prevenzione generale, selettiva ed indicata finalizzati a ridurre le situazioni di problematicità connesse al consumo di alcol e droghe e/o a problematiche di disagio personale, familiare e sociale. Limitandoci al territorio provinciale interessato dal progetto qui proposto (Lecco), nel la nostra Associazione ha attivato le seguenti progettualità. CAMBIO DI ROTTA. Progetto sperimentale finanziato dalla Regione Lombardia per l Attivazione di un servizio di Unità Mobile Giovani e di prevenzione selettiva nei contesti scolastici, finalizzato alla prevenzione dei rischi connessi all uso e all abuso di sostanze psico attive e a prevenire i rischi della guida in stato di ebbrezza. Progetto realizzato in partnership con Coop. Soc. La Linea dell Arco, Omnia Language ed Aeris/Atipica. CAMBIO DI ROTTA INCONTRA L AZZARDO. Progetto di prevenzione selettiva e sensibilizzazione sui rischi legati al gioco d azzardo e al gioco d azzardo patologico presso contesti scolastici ed educativi del territorio. Progetto finanziato dall ASL di Lecco tramite fondi dedicati al Piano Locale Azzardo. Progetto realizzato in collaborazione con Coop. Soc. La Linea dell Arco, Omnia Language ed Aeris/Atipica. RE START Progetto sperimentale finanziato dalla Regione Lombardia per l Attivazione di percorsi specifici residenziali per persone che presentano problemi di cronicità sociale e sanitaria legati alla dipendenza da sostanze. Progetto realizzato in partnership con coop. Sociale Accoglienza e Lavoro. PORTE APERTE Progetto finanziato da Regione Lombardia, Ente Capofila Consorzio di cooperative Consolida per l Attivazione di percorsi di reinserimento socio lavorativo per persone con vincoli giuridici. OLTRE IL MURO Fondazione della provincia di Lecco. Ristrutturazione del muro di cinta della comunità di Calolziocorte come attività educativa di formazione e crescita lavorativa degli ospiti. RELI: ROBA DA LAVORATORI Fondo Nazionale. Attivazione di borse lavoro per persone tossicodipendenti. I destinatari del progetto nell area prevenzione sono, in particolare, i ragazzi e giovani intercettati tramite le azioni di prevenzione selettiva e riduzione dei rischi. Data la portata e la specificità dei progetti attivi nel , prevediamo un numero di destinatari di circa persone, includendo sia i ragazzi e giovani intercettati sul territorio, nei contesti del tempo libero, del divertimento e dell associazionismo; sia gli studenti incontrati nei diversi contesti scolastici in cui sono realizzate le attività di prevenzione. I beneficiari del progetto sono i genitori, gli insegnanti, il personale scolastico, i gestori dei locali pubblici e dei luoghi della notte, gli operatori dei contesti di socializzazione formale ed informale in cui i ragazzi trascorrono il loro tempo libero, svolgono attività sportive, di volontariato ecc., la cittadinanza più in generale. Tra queste categorie di beneficiari, si prevede di raggiungere un minimo di 500 persone

6 7) Obiettivi del progetto: OBIETTIVO GENERALE: Proseguire la sperimentazione, avviata anche con il supporto dei giovani in Servizio Civile nella precedente annualità di progetto, per lo sviluppo di servizi ed interventi innovativi a sostegno delle persone con problemi di dipendenza da alcol e sostanze e dei giovani con consumi problematici. OBIETTIVI SPECIFICI DELL AREA TERAPEUTICO-RIABILITATIVA a. Incrementare il servizio di after care territoriale, vale a dire di accompagnamento e monitoraggio in fase di reinserimento lavorativo e sociale degli ospiti in uscita dal percorso comunitario, anche in connessione con il progetto sperimentale Re- Start. b. Migliorare l organizzazione delle attività ricreative per il tempo libero fruibili dagli ospiti, sia all interno della comunità e delle strutture di housing protetto, che sul territorio in collaborazione con gli enti sostenitori e altre agenzie della rete dell Associazione. c. Aumentare gli accompagnamenti ai servizi territoriali di varia natura presso i quali gli ospiti delle comunità e degli appartamenti di housing devono svolgere attività sanitarie, sociali, formative, lavorative, burocratico-amministrative diverse. Gli INDICATORI DI RISULTATO per il raggiungimento di tali obiettivi saranno: a. il miglioramento delle attività di reinserimento per le persone in uscita dalle strutture comunitarie, sia dal punto di vista qualitativo (varietà e tipologia delle attività sicio-lavorative proposte), sia da un punto di vista quantitativo (numero di accompagnamenti e attività di monitoraggio avviate dai volontari durante l annualità del progetto SCN); b. l incremento del numero di attività per il tempo libero fruibili all interno delle strutture comunitarie sedi di SCN (minimo 8 attività organizzate e realizzate dai volontari del SCN durante l annualità di progetto) e l incremento del numero di accompagnamenti sul territorio finalizzati alla gestione del tempo libero; c. l aumento degli accompagnamenti degli ospiti ai servizi territoriali. Tali indicatori saranno monitorati e verificati attraverso l analisi delle griglie di valutazione dei progetti educativi individualizzati dei singoli ospiti, all'interno delle quali sono definite le tipologia di intervento da realizzare e le singole attività da svolgere per raggiungere gli obiettivi terapeutici desiderati. OBIETTIVI SPECIFICI DELL AREA PREVENZIONE a. Migliorare l efficacia delle attività di sensibilizzazione e informazione realizzate nell ambito dei progetti di prevenzione sul territorio, attraverso il coinvolgimento dei giovani volontari del SCN più vicini ai destinatari finali degli interventi preventivi per età, bisogni espressi e linguaggi adottati; b. Incrementare le possibilità di intervento territoriale tramite la partecipazione dei volontari del SCN alle attività previste dai singoli progetti, con funzioni integrative e di supporto operativo alle équipe. Gli INDICATORI DI RISULTATO per il raggiungimento di tali obiettivi saranno: a. partecipazione dei volontari a minimo 3 processi di elaborazione dei materiali informativi e dei sistemi di comunicazione e informazione da attivare nei singoli progetti; b. realizzazione di minimo 15 iniziative di sensibilizzazione e informazione nei contesti territoriali di socializzazione intercettati dai progetti (scuole, luoghi del tempo libero e del divertimento, piazze, ecc.), in cui i volontari siano presenti in affiancamento ad uno o più operatori esperti; incremento del 20% delle attività di prevenzione rivolte direttamente all utenza previste nei progetti grazie

7 all impiego dei volontari in affiancamento agli operatori esperti delle singole équipe progettuali. Tali indicatori saranno rilevati durante le attività di valutazione dei singoli progetti che si avvalgono abitualmente di griglie di confronto tra obiettivi previsti e risultati raggiunti. 8) Descrizione del progetto e tipologia dell intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo: 8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Anche per le attività progettuali in cui saranno coinvolti i volontari in servizio civile è utile operare una declinazione specifica secondo le due aree di intervento, quella terapeutico-riabilitativa e quella di prevenzione. In entrambe le aree, i volontari saranno affiancati da operatori esperti, ciò soprattutto nelle prime fasi del loro percorso di formazione e inserimento all interno delle strutture residenziali e delle attività progettuali. Per quanto possibile, i volontari saranno coinvolti nei processi di organizzazione e gestione della vita comunitaria delle singole strutture, così come nei processi di progettazione e realizzazione degli interventi sul territorio; ciò al fine di promuovere le loro competenze organizzative e gestionali e rendere più attiva la loro partecipazione in tutte le fasi di erogazione dei servizi. In ogni fase, i volontari del SCN faranno riferimento agli operatori delle équipe delle strutture residenziali e ai loro responsabili, così come agli operatori delle équipe progettuali e ai responsabili di progetto. Per le attività rivolte direttamente all utenza, sia in ambito terapeutico-riabilitativo che preventivo, i volontari faranno riferimento all educatore/operatore di riferimento del percorso terapeutico o preventivo di ciascun ospite/utente preso in carico. Trasversalmente alle due aree, i volontari potranno essere coinvolti in quelle attività che la nostra Associazione sta realizzando dal 2013 sul piano culturale-educativo con partner quali Distretto Culturale del Barro, Cittadellarte Fondazione Michelangelo Pistoletto, Stazione Creativa Lecco e Centro Ricerca Arte Musica e Spettacolo di Lecco Monticello Brianza. Tali attività sono realizzate con l obiettivo di integrare il mondo dell assistenza, del sociale e dell educazione a cui Il Gabbiano fa riferimento con quello della cultura e dell arte, attraverso iniziative culturali e ricreative sul territorio che vedano la partecipazione dei destinatari e beneficiari dei nostri servizi e progetti. Il cronoprogramma delle attività previste è sintetizzato nella Tabella Attività- Tempi_risorse-2014 allegata al presente formulario. ATTIVITA' PREVISTE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI PROGETTUALI NELL AREA TERAPEUTICO - RIABILITATIVA Per una maggiore comprensione è importante sottolineare che le equipe educative sono composte da: un responsabile di struttura, 5 operatori/educatori professionali, 1 maestro di lavoro (che si occupa delle attività ergo-terapiche) e uno psicologo clinico. Orientati dall affiancamento di questi operatori e da essi supervisionati, i volontari saranno coinvolti nelle seguenti attività declinate come fasi successive del loro percorso di SCN. i. Presentazione della comunità (struttura, équipe, organizzazione e

8 funzionamento) e pianificazione delle attività che il volontario dovrà realizzare al suo interno; a cura del responsabile della struttura; tempi: primo mese del progetto di SCN. ii. Familiarizzazione con gli ospiti e gli strumenti educativi: ciascun volontario sarà incaricato di seguire un numero di ospiti dai 4 agli 8; l abbinamento tra il volontario presente in ciascuna comunità e gli ospiti che dovrà seguire sarà curato dall équipe della struttura e dal suo responsabile, secondo le situazioni problematiche dell ospite e le caratteristiche e capacità del volontario; tempi: primi tre mesi del progetto di SCN. iii. Partecipazione alle riunioni di équipe: tale attività costituirà un momento centrale per la conoscenza delle decisioni organizzative ed educative prese dall équipe nella gestione della struttura residenziale e delle singole situazioni degli ospiti, per la definizione delle attività che il volontario potrà svolgere direttamente con l ospite (uscite, accompagnamenti sul territorio, organizzazione attività varie, etc.), nonché dei criteri, dei tempi e delle modalità di monitoraggio delle attività stesse; questa fase sarà curata dall intera équipe della comunità comprensiva anche dello psicologo clinico; tempi: dal secondo mese. iv. Realizzazione delle attività definite, da effettuarsi in affiancamento al case manager dell'utente e ai maestri di lavoro, a partire dalla fase precedente e per tutta la durata del progetto di SCN; a. attribuzione di compiti specifici al volontario relativi alla singola utenza e/o all'andamento di alcuni aspetti della comunità; b. attivazione di un gruppo volontari e utenti finalizzato a organizzare le attività ludico- ricreative in comunità; all interno del gruppo, i volontari rivestiranno il ruolo di facilitatori della realizzazione delle attività proposte dagli utenti, di facilitatori della comunicazione e di moderatori degli eventuali contrasti nati a riguardo; c. uscite con gli ospiti - tempo libero d. uscite con gli ospiti - accompagnamento ai servizi e. attività di supporto al potenziamento delle capacità relazionali e sociali; questa fase sarà curata dall intera équipe della comunità e dagli operatori di riferimento degli ospiti coinvolti tempi: dal terzo mese. v. Valutazione in itinere e finale dei progetti educativi degli ospiti assegnati ai volontari e delle attività realizzate dai volontari stessi; la valutazione sarà effettuata a cura dell operatore di riferimento di ciascun ospite, dal responsabile di struttura e dal coordinatore educativo; essa sarà orientato a monitorare le attività dei volontari, sondare le eventuali difficoltà, sottolineare le risorse, ipotizzare azioni di miglioramento, etc. tempi: il monitoraggio in itinere sarà realizzato a cadenza quindicinale per l intera durata del progetto, dal momento dell assegnazione dell utente al volontario fino a conclusione dell esperienza di SCN. La valutazione finale sarà effettuata nell ultimo mese di realizzazione del SCN a cura del Nucleo interno di valutazione. ATTIVITA' PREVISTE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI PROGETTUALI NELL AREA PREVENZIONE L Area Progetti del Gabbiano si avvale delle prestazioni di operatori che lavorano esclusivamente per i progetti ed operatori che vengono individuati ad hoc per la realizzazione di singoli progetti; questi ultimi possono provenire dalle comunità del Gabbiano od essere collaboratori esterni individuati per competenze specifiche. L AREA PROGETTI è coordinata da un GRUPPO PROGETTI composta da persone del Gabbiano che si occupano di: pianificazione e controllo, progettazione,

9 rendicontazione, comunicazione, ricerca e sviluppo e rapporti istituzionali. L'Area progetti dispone di una segreteria tecnica ed organizzativa. Negli ultimi anni il lavoro richiesto per la stesura, il coordinamento, la realizzazione e il monitoraggio dei progetti è molto aumentato; ciò ha comportato anche l aumento delle persone impiegate per realizzarli. Proprio a seguito di questo incremento di lavoro, si è deciso, recentemente, con il direttore del personale, di sperimentare un nuovo assetto organizzativo dell Area Progetti così da facilitare e promuovere la circolazione delle informazioni, sia all interno del Gabbiano che all esterno. Si è deciso quindi di rendere più ordinato ed organizzato il lavoro coordinato del Gruppo Progetti mediante équipe territoriali stabili e strumenti di lavoro, di comunicazione e di reporting definiti e condivisi (ad esempio matrice organizzativa, piattaforma web di gestione documentale, calendari). Da novembre sono iniziate dunque le prime équipe territoriali di progetto che si riuniscono in funzione dell avanzamento lavori e, comunque, generalmente una volta al mese, insieme al responsabile delle comunità del territorio di appartenenza. Obiettivo di tali riunioni è quello di aggiornarsi sui progetti e sul loro andamento e di potenziare l integrazione con le comunità per produrre sinergie utili. Nel progetto Vengo anch io II edizione saranno coinvolti in modo specifico gli interventi progettuali di prevenzione, realizzati a favore di ragazzi e giovani a rischio di consumo problematico o di dipendenza da alcol e droghe e delle loro famiglie. I volontari SCN saranno coinvolti nelle riunioni mensili del Gruppo progetti territoriale di Lecco, nei processi di progettazione degli interventi, nella realizzazione e nel monitoraggio delle attività previste dai singoli progetti, facendo continuo riferimento al referente territoriale dell Area progetti. In sintesi, le attività previste in quest area sono le seguenti. i. Presentazione del gruppo progetti di Lecco e dei progetti al momento attivi (contesti territoriali, obiettivi, attività, operatori coinvolti, tempi di realizzazione) a cura del responsabile dell Area progetti e del Referente territoriale per Lecco; tempi: primo mese. ii. Familiarizzazione con gli strumenti della progettazione sociale attraverso la partecipazione ai percorsi formativi coerenti previsti dal piano della formazione specifica, l osservazione non partecipante delle équipe del gruppo progetti, l affiancamento degli operatori esperti nella realizzazione delle attività progettuali al momento in corso; questa fase sarà curata dal responsabile dell Area progetti e dal Referente territoriale per Lecco;tempi: primi due mesi. iii. Partecipazione alle attività di elaborazione dei materiali informativi e dei sistemi di comunicazione dei singoli progetti; tra le attività previste dai sistemi di comunicazione dei singoli progetti, abitualmente vi sono la redazione di comunicati stampa, la diffusione di materiali informativi, la realizzazione di incontri ed eventi di presentazione e restituzione delle attività, la pubblicazione di informazioni ed aggiornamenti sui canali informatici disponibili (sito e social network in particolare); tale fase potrà essere realizzata in diversi momenti del SCN, a seconda degli stadi di avanzamento dei progetti di volta in volta attivi; essa sarà curata dal Referente territoriale per Lecco, in collaborazione con gli operatori esperti coinvolti al suo interno: tempi: a partire dal secondo mese e per tutta la durata dei dieci mesi successivi, secondo una tempistica coerente con lo svolgimento dei progetti in corso. iv. Programmazione e realizzazione delle attività previste nei singoli

10 progetti. Le attività considerate potranno essere svolte con i destinatari diretti ed indiretti dei progetti, con gli stake holders, con la popolazione generale. Nella realizzazione delle attività, i volontari saranno affiancati dagli operatori esperti impiegati nei singoli progetti e saranno supervisionati dai responsabili di progetto.. Tra le attività di informazione, sensibilizzazione e prevenzione in cui i volontari potranno essere coinvolti figurano: a. uscite di prossimità nei contesti del divertimento serale e notturno b. uscite informative e di sensibilizzazione nei contesti del tempo libero, nelle feste in piazza e nelle manifestazioni del territorio c. incontri nelle scuole secondarie di primo e secondo grado dei territori considerati d. incontri con i genitori, gli insegnanti e gli adulti di riferimento e. partecipazione a gruppi di informazione e consulenza sul tema del consumo di alcol e sostanze f. altre attività di informazione, sensibilizzazione e prevenzione programmate in itinere. La partecipazione a tali attività sarà realizzata a partire dal secondo mese e per tutta la durata dei dieci mesi successivi. v. Monitoraggio in itinere e valutazione finale del contributo dei volontari SCN alla realizzazione ed efficacia dei progetti posti in essere dall associazione, del perseguimento degli obiettivi specifici previsti dal progetto Vengo anch io II edizione per l area progettazione e sviluppo. Tali attività saranno sovrintese dal responsabile d area, dai referenti territoriali e dal nucleo interno di valutazione. Le azioni di monitoraggio saranno realizzate a partire dal secondo mese e per tutta la durata dei dieci mesi successivi; le azioni di verifica finale saranno svolte nell ultimo mese del progetto SCN. 8.2 Risorse umane complessive necessarie per l espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività Di seguito specifichiamo le risorse umane dell'associazione che saranno coinvolte nell espletamento delle attività del progetto di SCN Vengo anch io- II edizione, indicandone l area di riferimento e la figura professionale. AREA TERAPEUTICO RIABILITATIVA n. 2 responsabili di comunità (uno per ciascuna sede), si occuperanno di coordinare e supervisionare le attività i, ii, iii e v dell area terapeutico riabilitativa sopra descritte n. 8 educatori professionali (4 per ciascuna sede), si occuperanno in particolare di affiancare i volontari nelle attività ii e iv dell area terapeutico riabilitativa sopra descritte n. 2 maestri di lavoro (1 per ciascuna sede) si occuperanno in particolare di raccordarsi con i volontari per lo svolgimento delle attività ergoterapeutiche in cui gli ospiti saranno coinvolto n. 1 psicologo clinico parteciperà alle riunioni di équipe descritte nel punto iii n. 1 coordinatore educativo si occuperà di monitorare e valutare i percorsi dei singoli ospiti seguiti dai VSCN e delle attività realizzate dagli stessi VSCN n. 1 supervisore psicologo psicoterapeuta parteciperà alle riunioni d équipe n. 1 responsabile del personale si occupa di coordinare e verificare che il SCN

11 realizzato nelle strutture si raccordi al meglio con le altre risorse umane in forza all Associazione n. 2 amministrativi (1 dipendente 1 collaboratore esterno) si occuperanno degli aspetti amministrativi e contabili connessi al progetto AREA PREVENZIONE n. 1 psicologa psicoterapeuta con funzioni di responsabile d area, si occuperà di affiancare i VSCN nello svolgimento delle attività i, ii e v dell area prevenzione n. 1 psicologa con funzioni di referente territoriale dell area, si occuperà di affiancare il VSCN in tutte le attività dell area prevenzione sul territorio lecchese, in particolare monitorandone l andamento n. 6 operatori con diverse qualifiche, in prevalenza psicologi ed educatori professionali, si occuperanno di affiancare i VSCN nella realizzazione delle attività di prevenzione sul territorio lecchese n. 1 avvocato, curerà il coordinamento del progetto SCN n. 1 ingegnere gestionale, si occupa della parte amministrativa e gestionale di tutti i progetti dell Associazione n. 1 segretaria, con funzioni di supporto al Gruppo progetti, si occupa inoltre degli aspetti comunicativi e della gestione dei canali di comunicazione internet 8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell ambito del progetto Il coinvolgimento dei VSCN nelle attività previste dal progetto sarà orientato a sviluppare una partecipazione attiva e collaborativa non solo nell erogazione dei servizi direttamente ai destinatari e beneficiari, ma anche nelle azioni di programmazione, organizzazione e gestione delle attività stesse. In entrambe le aree d intervento, i volontari verranno introdotti nelle diverse attività gradualmente, inizialmente in affiancamento agli operatori, e successivamente con una graduale responsabilizzazione, in modo da renderlo sempre più autonomo (questo sempre anche in funzione delle sue risorse e competenze). Ciò, nelle nostre intenzioni, al fine di: favorire lo sviluppo nei volontari SCN di quelle competenze in uscita descritte come competenze di contesto, di ruolo e tecnico specifiche, consentire l acquisizione di una visione più di sistema e di un atteggiamento consapevole e riflessivo, promuovere una continuità di esperienza nel mondo del sociale, della cura e dell assistenza a persone in condizioni di fragilità anche a conclusione del SCN. Considerato il buon esito derivante dall'inserimento dei volontari all'interno delle attività previste nelle annualità precedenti, con il presente progetto intendiamo sistematizzare e valorizzare gli apprendimenti organizzativi maturati a riguardo, direzionandoli verso maggiori sviluppi utili sia ai volontari stessi, che ai destinatari, che alle strutture organizzative interessate (comunità e progetti). Coerentemente con ciò e con l impianto progettuale sopra descritto, i volontari SCN saranno coinvolti nelle seguenti attività. ATTIVITA' VOLONTARI NELL'AREA TERAPEUTICO RIABILITATIVA Partecipazione alle riunioni di gruppo realizzate all interno della comunità e alla gestione della vita comunitaria; partecipazione alla stesura dei progetti individualizzati; accompagnamento e sostegno delle persone inserite in struttura; accompagnamento e sostegno nel reinserimento lavorativo;

12 ideazione e attivazione di attività ludico-ricreative. ATTIVITA' VOLONTARI NELL'AREA PREVENZIONE Partecipazione alle équipe del gruppo progetti Lecco Elaborazione di materiali informativi, sistemi e linguaggi di comunicazione utili ad intercettare e coinvolgere gli adolescenti e giovani destinatari dei progetti Partecipazione agli incontri e alle attività di informazione e sensibilizzazione sui singoli progetti Partecipazione come operatori di supporto alle seguenti attività di prevenzione: o uscite di prossimità nei contesti del divertimento serale e notturno o uscite informative e di sensibilizzazione nei contesti del tempo libero, nelle feste in piazza e nelle manifestazioni del territorio o incontri nelle scuole secondarie di primo e secondo grado dei territori considerati o partecipazione a gruppi di informazione e consulenza sul tema del consumo di alcol e sostanze. 9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 2 10) Numero posti con vitto e alloggio: 0 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 0 12) Numero posti con solo vitto: 2 13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: Monte ore annuale = Monte ore settimanale obbligatorio = 30 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : ) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: Obblighi del Volontario: mantenere la riservatezza sulle persone, sui fatti e circostanze di cui giunge a conoscenza nell esercizio del SCN, in particolare a riguardo degli ospiti delle strutture comunitarie con cui entra direttamente o indirettamente a contatto.

13 16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato: N. Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo Cod. ident. sede N. vol. per sede Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Cognome e nome Data di nascita C.F. Nominativi dei Responsabili Locali di Ente Accreditato Cognome e nome Data di nascita C.F Associazione Comunità Il Gabbiano Onlus Associazione Comunità Il Gabbiano Onlus Colico Caolozio corte Villa Malpensata, s.n.c. Fraz. Olgiasca Via Volta, 21 - Villa Guagnellini CAROLA MOLTENI GUIDO GIANGRA SSO MLTCRL69S60 B729S GNGGDU55A1 0C351H

14 17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale: La sensibilizzazione al Servizio Civile Nazionale e la promozione del progetto proposto dall Associazione si articolerà nelle seguenti attività: comunicati stampa sulle principali testate giornalistiche locali in merito all approvazione del progetto di SCN dell Associazione e all avvio delle fasi di selezione dei candidati; pubblicazione delle informative di aggiornamento sullo stato d avanzamento del progetto SCN (approvazione, obiettivi e finalità, selezione dei candidati, svolgimento e conclusione del percorso) sui seguenti canali di comunicazione: - il sito internet dell Associazione - la pagina Facebook dell Associazione - il giornale del Gabbiano Se me lo dicevi prima, scaricabile dal sito ufficiale de Il Gabbiano ed inviato in forma elettronica alle diverse realtà della rete istituzionale e non dell Associazione; promozione del SCN durante le attività formali ed informali di presentazione delle attività associative realizzate dai referenti dell Associazione nei diversi contesti del territorio (scuole, Enti locali, Associazioni locali /Centri servizi di promozione del volontariato, Manifestazioni di promozione sociale, Servizi sociali e sanitari pubblici e privati, ecc.); incontri/conferenze di promozione e sensibilizzazione al Servizio Civile e al volontariato realizzati nei territori coinvolti, in collaborazione con le agenzie della rete (es. SOLEVOL). Le attività di promozione e sensibilizzazione saranno programmate e realizzate in collaborazione con i soggetti della rete di supporto al progetto e, nelle fasi successive alla selezione dei candidati, vedranno la partecipazione degli stessi volontari in qualità di testimoni ed operatori peer-to-peer per la sensibilizzazione al valore del Servizio Civile Volontario presso le nuove generazioni. TOTALE ORE DEDICATE ALLA PROMOZIONE E SENSIBILIZZAZIONE DEL SCN = 40 18) Criteri e modalità di selezione dei volontari: In conformità con quanto previsto dalla normativa specifica vigente, la selezione dei candidati è effettuata dall Associazione Il Gabbiano onlus in qualità di Ente che realizza il progetto, secondo criteri autonomi di selezione di cui l ente stesso si impegnerà a dare adeguata pubblicità precedentemente alle prove selettive sul proprio sito internet e tramite i più idonei canali di promozione e diffusione del progetto di SCN tra quelli elencati al punto 17. L Associazione Il Gabbiano si impegnerà a verificare per ciascun candidato i requisiti di partecipazione al bando previsti dalla normativa, ad accertare la correttezza formale della domanda di partecipazione e comunicare all interessato gli eventuali motivi di esclusione. MODALITA DI SELEZIONE La selezione dei candidati avverrà per titoli, curriculum vitae e colloquio. I candidati ammessi alla selezione saranno contattati e informati delle date dei rispettivi colloqui di selezione. Il processo di selezione sarà sovrinteso da un Nucleo di selezione costituito dalla dott.ssa Patrizia De Filippi, psicologa, psicoterapeuta, Responsabile dell Area Progettazione e Sviluppo dell Associazione coadiuvata dalle seguenti altre figure: dott. Francesco Bellosi Coordinatore educativo dell Associazione, dott. Massimiliano Pirovano Responsabile del Personale, dott.sa Bruna Dighera 14

15 Psicologa-psicoterapeuta Responsabile dell Area Formazione, dott.sa Sofia Muccio Avvocato componente del Nucleo interno di valutazione descritto al punto 20. CRITERI DI SELEZIONE I principali elementi di valutazione presi in considerazione riguardano: i titoli di studio e professionali posseduti, le esperienze e conoscenze documentate nel curriculum vitae coerenti con le attività proposte dal progetto SCN Vengo anch io II Edizione, altre esperienze e conoscenze documentate, le motivazioni, le aspettative, gli obiettivi di formazione personale e di cittadinanza attiva che il singolo candidato associa alla partecipazione allo specifico progetto di SCN Vengo anch io II Edizione, il possesso da parte del candidato dei requisiti aggiuntivi descritti al punto 22. Per ciascuno di tali elementi, sono previsti i seguenti criteri di selezione e i corrispettivi punteggi attribuibili. IL PUNTEGGIO TOTALE RAGGIUNGIBILE E DI 110 PUNTI. TITOLI DI STUDIO E PROFESSIONALI (MASSIMO 12 PUNTI) Laurea di secondo livello (quinquennale) attinente progetto = punti 8 ; Laurea di secondo livello (quinquennale) non attinente al progetto = punti 7; Laurea di primo livello (triennale) attinente al progetto = punti 7; Laurea di primo livello (triennale) non attinente al progetto = punti 6; Diploma attinente progetto = punti 6; Diploma non attinente progetto = punti 5; Frequenza scuola media superiore = fino a 4 punti Titoli professionali attinenti al progetto = fino a punti 4 Titoli professionali non attinenti al progetto = fino a punti 3 ESPERIENZE E CONOSCENZE DOCUMENTATE DAL C.V. (MASSIMO 36 PUNTI) Esperienze maturate nell ultimo triennio nell ambito d intervento del progetto presso l Associazione comunità Il Gabbiano Onlus = max 12 punti (1 punto per ogni trimestre di esperienza maturato). Esperienze maturate nell ultimo triennio nell ambito d intervento del progetto presso Enti terzi = max 9 punti (0,75 punti per ogni trimestre di esperienza maturato). Esperienze maturate nell ultimo triennio presso l Associazione comunità Il Gabbiano Onlus o presso Enti terzi in ambiti di assistenza alle persone diversi da quelli del progetto = max 6 punti (0,50 punti per ogni trimestre di esperienza maturato). Partecipazione nell ultimo triennio a corsi e seminari coerenti con gli ambiti di attività del progetto = max 9 punti MOTIVAZIONE, ASPETTATIVE ED OBIETTIVI PERSONALI EMERSI DAL COLLOQUIO (MASSIMO 50 PUNTI) 15

16 Motivazioni generali del candidato per la prestazione del servizio civile volontario: (max 10 punti) Condivisione da parte del candidato degli obiettivi perseguiti dal progetto: (max 10 punti) Interesse del candidato per l'acquisizione di particolari abilità e professionalità previste dal progetto: (max 10 punti) Idoneità del candidato a svolgere le mansioni previste dalle attività del progetto: (max 10 punti) Disponibilità/Interesse alla continuazione delle attività al termine del servizio: (max 10 punti) POSSESSO DEI REQUISITI AGGIUNTIVI RICHIESTI (MASSIMO 12 PUNTI) Interesse e motivazione nell ambito degli interventi sul disagio e la devianza = max 3 punti (0 assenti, 1 scarsi, 2 buoni, 3 ottimi) Disponibilità al lavoro di gruppo = max 3 punti (0 assente, 1 scarsa, 2 buona, 3 ottima) Disponibilità a spostamenti sul territorio di pertinenza del progetto = max 3 punti (0 assente, 1 scarsa, 2 buona, 3 ottima) Flessibilità dell orario di servizio in ragione delle attività ed iniziative in corso = max 3 punti (0 assente, 1 scarsa, 2 buona, 3 ottima). Data la specificità delle attività proposte in seno al progetto, i candidati che sulla voce possesso dei requisiti aggiuntivi richiesti totalizzeranno un punteggio pari a zero (punteggio = 0) non saranno positivamente selezionati. Ciò in quanto essi seppure in possesso dei titoli, delle esperienze e conoscenze e motivazioni necessarie risulterebbero difficilmente impiegabili nelle attività progettuali previste, con grave danno per l efficacia del progetto stesso, per la ricaduta organizzativa, per la significatività dell esperienza di SCN degli stessi volontari e, non da ultimo, per il beneficio dei destinatari diretti. Successivamente allo svolgimento dei colloqui, il Nucleo di selezione effettuerà le valutazioni necessarie all individuazione dei volontari SCN per l anno 2013, tenendo conto dei punteggi attribuiti ai diversi criteri. I volontari selezionati saranno avvisati dell esito positivo del colloquio e ad essi sarà comunicata la prima data di convocazione successiva all approvazione della selezione e alla pubblicazione ufficiale degli esiti. 19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): NO NESSUNO 20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell andamento delle attività del progetto: Nucleo interno di monitoraggio e valutazione: Il processo di monitoraggio in itinere e di valutazione finale sarà realizzato in modo autonomo e sovrinteso da un nucleo interno di valutazione così costituito: 16

17 Responsabile: - dott.ssa Patrizia De Filippi, psicologa, psicoterapeuta, Responsabile dell Area Progettazione e Sviluppo dell Associazione Operatori: - dott.sa Sofia Muccio, Avvocato, Consulente dell Associazione - i 2 O.L.P. di progetto Metodologie e Strumenti previsti: Coerentemente con la logica di gestione dei processi di qualità, che costituisce la linea guida dell organizzazione e del funzionamento dei servizi e dei progetti dell Associazione, anche il progetto qui presentato sarà monitorato in tutte le sue fasi di svolgimento e sarà valutato alla sua conclusione. Tale processo di valutazione in itinere e finale sarà sovrinteso dal nucleo interno di valutazione in una logica di collaborazione con i Volontari, le Strutture presso cui svolgeranno servizio e i destinatari diretti delle attività da essi realizzate. Esso sarà condiviso nei suoi aspetti salienti con la rete e la comunità territoriale attraverso le azioni previste dal piano di sensibilizzazione e promozione descritto al punto 17. Gli strumenti qualitativi di monitoraggio e valutazione previsti sono i seguenti: - Incontri individuali e di gruppo - Questionari di gradimento e apprendimento - Report intermedio di monitoraggio e report conclusivo di verifica finale Gli strumenti saranno differentemente utilizzati, secondo le modalità descritte nel piano seguente. Piano di monitoraggio: Durante il progetto, saranno realizzate le seguenti attività di monitoraggio: Incontri individuali di monitoraggio Incontri periodici di monitoraggio e verifica con gli O.L.P. delle singole strutture. Incontri trimestrali con la dott.sa Sofia Muccio Operatrice del monitoraggio finalizzati a valutare: a) l andamento del progetto nelle diverse fasi della sua attuazione, b) la partecipazione ai corsi di formazione previsti, c) l esito conclusivo del progetto in riferimento agli obiettivi iniziali, alla qualità dell esperienza, al gradimento da parte dei volontari del SCN e dei destinatari diretti delle attività da essi erogate. Incontri quadrimestrali o al bisogno con la dott.sa Patrizia De Filippi - Responsabile del monitoraggio - al fine di valutare le risorse, le criticità ed eventuali difficoltà incontrate nel corso dello svolgimento del SCN e per cocostruire, in connessione con i Responsabili delle strutture presso cui i Volontari prestano servizio, azioni correttive utili al superamento delle criticità incontrate e/o alla valorizzazione delle risorse messe in campo. L incontro individuale del terzo quadrimestre si configurerà come colloquio conclusivo di valutazione finale dell esperienza effettuata. Questionari di gradimento e apprendimento Per le attività formative, saranno utilizzati questionari finali di soddisfazione e di valutazione dell apprendimento. Gli esiti di tali questionari saranno oggetto di condivisione tra il Volontario e l operatore del monitoraggio, nel corso degli incontri trimestrali di valutazione sopra descritti. Incontro finale di gruppo A conclusione del progetto, sarà svolto un incontro con tutti i Volontari del SCN per una valutazione finale dell esperienza effettuata. Redazione di un report di monitoraggio e verifica Il Responsabile e gli operatori del monitoraggio redigeranno un report semestrale di 17

18 monitoraggio del progetto in corso e un report finale di verifica. I report riguarderanno i seguenti aspetti: andamento generale del progetto, andamento personalizzato dei singoli percorsi di SCN, verifica dei percorsi formativi e del profilo di competenze in uscita, criticità e risorse incontrate, azioni correttive apportate o da apportare. 21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): NO NESSUNO 22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: Interesse e motivazione nell ambito degli interventi sul disagio e la devianza Disponibilità al lavoro di gruppo Disponibilità a spostamenti sul territorio di pertinenza del progetto (i costi sono a carico dell Associazione) Flessibilità dell orario di servizio in ragione delle attività ed iniziative in corso. 23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto: Di seguito si elencano i costi che l'associazione dovrà sostenere per la realizzazione del progetto, si evidenziano esclusivamente i costi aggiuntivi rispetto a quelli relativi alle normali attività dell'ente. 1. Spese relative alla formazione specifica dei volontari: personale interno ed esterno e materiale di consumo. 900 euro 2. spese per attività supplementari di accompagnamento sul territorio euro 3. spese per attività supplementari ricreative sul territorio costi supplementari di monitoraggio e valutazione progetto 600 euro 5. costi vitto volontari SCN: 800 euro Totale risorse finanziarie aggiuntive per al realizzazione del progetto 4.700,00 euro 24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners): SOLEVOL: Centro di Servizi per il Volontariato di Lecco e provincia. Il contributo del SOLEVOL sarà rilevante in fase di pubblicizzazione dell iniziativa ai giovani candidati e nella realizzazione delle attività di sensibilizzazione e promozione del SCN previste al punto 17. C.R.A.M.S.: Centro di Ricerca Arte Musica e Spettacolo. Il contributo del CRAMS sarà importante nella realizzazione delle attività culturali e ricreative previste dal progetto, in cui i VSCN saranno direttamente impegnati sia nell Area terapeuticoriabilitativa che nell Area prevenzione. ACCOGLIENZA E LAVORO: Cooperativa sociale. Il Contributo della Cooperativa sarà rilevante nella realizzazione delle attività del VSCN nell ambito del progetto Re-Start di cui la cooperativa è partner. 25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l attuazione del progetto: 18

19 Per la realizzazione di tutte le attività previste dal progetto, sia quelle finalizzate alla formazione dei Volontari del SCN che quelle direttamente rivolte all utenza, l Associazione Comunità Il Gabbiano impegnerà le seguenti risorse: Strumenti informatici: computer, stampanti, scanner, fotocopiatrici, accesso a internet, telefono; Spazi per la realizzazione delle attività ludiche e ricreative; Spazi per la realizzazione delle attività formative; Materiale didattico per la formazione specifica Spazi degli uffici dell Area progettazione e sviluppo per lo svolgimento delle riunioni e delle équipe specifiche; Automezzi per l accompagnamento degli utenti e per la realizzazione delle attività previste dal progetto; Materiale bibliografico specifico: libri, riviste, dispense riguardanti l area e l ambito d intervento del progetto. CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 26) Eventuali crediti formativi riconosciuti: L Associazione ha stipulato convenzioni per il riconoscimenti dei Crediti Formativi Universitari con le seguenti Università, in base alle nuove norme regionali vigenti : Università Cattolica di Milano Università degli Studi di Bergamo. L Associazione è inoltre riconosciuta come provider E.C.M. (Educazione Continua in Medicina) Riconoscimento avvenuto il dal Ministero della Salute. (*si allegano le rispettive convenzioni) 27) Eventuali tirocini riconosciuti : L Associazione ha stipulato convenzioni per i tirocini formativi con le seguenti Università, in base alle nuove norme regionali vigenti : Università Statale Milano Bicocca Università degli Studi di Bergamo. Inoltre, è stata attivata una convenzione con Istituto Medea dell Assoc. La nostra Famiglia per studenti del corso di laurea in educazione professionale. L Associazione ha infine stipulato convenzioni per i tirocini formativi di specializzazione in psicoterapia con: la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Cognitiva di Milano denominata Studi Cognitivi la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia ad indirizzo Psicanalisi della relazione denominata SIPRE (Società Italiana di Psicoanalisi della Relazione) di Milano La Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Sistemico-relazionale di Milano denominata Centro Milanese di Terapia della Famiglia. (*si allegano le rispettive convenzioni) 28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: 19

20 Partecipazione ai corsi di formazione: attestato di partecipazione rilasciato dall Associazione relativo alla formazione specifica svolta all interno del Gabbiano (per ciascun modulo sarà rilasciato un attestato specifico) crediti E.C.M. qualora i volontari appartenessero a categorie professionali che necessitano di effettuare una formazione continua, accreditata e riconosciuta. Partecipazione al progetto: sviluppo di competenze nell area terapeutico-riabilitativa: o conoscenza dell organizzazione e del funzionamento generale delle comunità residenziali per tossicodipendenti, o abilità di accoglienza ed ascolto empatico dell altro, o abilità di osservazione e gestione delle dinamiche relazionali e di gruppo all interno dei contesti comunitari, o abilità di organizzazione e gestione di attività ludiche e ricreative in contesti educativi e terapeutici; sviluppo di competenze nell area prevenzione: o conoscenza dei principi base della progettazione in ambito sociale, o conoscenza dei principi e delle linee guida per la prevenzione generale, indicata e specifica delle dipendenze patologiche o conoscenza delle principali reti istituzionali e non con cui l Associazione opera, o capacità di analisi dei bisogni, dei fenomeni e dei contesti, o capacità di elaborare un progetto d intervento nell area della prevenzione delle dipendenze; sviluppo di competenze trasversali: o conoscenza del contesto organizzativo di svolgimento del SCN (struttura, ruoli, funzioni, assetti, reti), o capacità di assumersi le responsabilità connesse al proprio ruolo e rispondere delle proprie azioni, o capacità di attivare processi di riflessione critica sul proprio operato e la propria esperienza, o capacità di lavorare in équipe con atteggiamento collaborativo, o capacità di elaborare un piano personalizzato di analisi dei propri bisogni formativi e di effettuare un bilancio delle competenze acquisite a conclusione dell esperienza di SCN. Formazione generale dei volontari 29) Sede di realizzazione: Caritas Ambrosiana via S. Bernardino n Milano 30) Modalità di attuazione: In base al programma formativo della CARITAS ITALIANA Ente Diocesi, Caritas Ambrosiana - Ente accreditato di 1 classe per la formazione rivolta a i volontari del servizio civile. La Caritas Ambrosiana, per rispondere alle sollecitazioni pervenute da molti Enti di servizio civile, affinché si attivino percorsi formativi capaci di rispondere alle richieste dell'unsc, organizzerà corsi di formazione rivolti ai volontari in Servizio Civile in servizio presso gli enti presenti sul territorio lombardo. Il percorso formativo è stato programmato a partire dall esperienza maturata in questi anni dalla Caritas Ambrosiana nell ambito della formazione prima degli 20

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