SCHEDA BRASILE - SVI Volontari richiesti: N 2

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1 CASCHI BIANCHI: INTERVENTI UMANITARI IN AREE DI CRISI BRASILE 2011 SCHEDA BRASILE - SVI Volontari richiesti: N 2 SEDE DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: Santa Luzia INTRODUZIONE DESCRIZIONE DEL CONTESTO SOCIO POLITICO ED ECONOMICO DEL PAESE DOVE SI REALIZZA IL PROGETTO: Volontari nel mondo - FOCSIV è la più grande Federazione italiana di ONG che da oltre 35 anni lavora nei sud del mondo realizzando progetti di cooperazione internazionale. Punto fermo di tutti gli interventi è stato ed è quello di contribuire, attraverso il lavoro di partenariato e la promozione dell autosviluppo al superamento di quelle condizioni di ingiustizia che potenzialmente sarebbero potuti essere, sono o sono stati fonte di conflitti e di maggiori ingiustizie, costruendo percorsi di pace. Per dare continuità al lavoro di prevenzione dei conflitti (intesi nel senso sopra descritto), volendo offrire la possibilità ai giovani italiani di sperimentarsi come operatori privilegiati della solidarietà internazionale, Volontari nel mondo FOCSIV in collaborazione con l Associazione Papa Giovanni XXIII, la Caritas Italiana e il GAVCI ha ripresentato nel febbraio del 2007, all UNSC il progetto madre Caschi Bianchi che intende collocare la progettualità relativa al servizio civile all estero come intervento di costruzione di processi pace nelle aree di crisi e di conflitto (armato, sociale, economico, religioso, culturale, etnico ) con mezzi e metodi non armati e nonviolenti attraverso l implementazione di progetti di sviluppo tenendo presente che i conflitti trovano terreno fertile dove la povertà è di casa, i diritti umani non sono tutelati, i processi decisionali non sono democratici e partecipati ed alcune comunità sono emarginate. Il presente progetto di servizio civile vuole essere un ulteriore testimonianza dell impegno della Federazione nella costruzione della pace nel mondo e vuol far sperimentare concretamente ai giovani in servizio civile che la migliore terapia per la costruzione di una società pacificata è lottare contro la povertà, la fame, l esclusione sociale, il degrado ambientale e che le conflittualità possono essere dipanate attraverso percorsi di negoziazione, mediazione, di riconoscimento della positività dell altro. BRASILE Dal 2003 è alla presidenza del Paese Ignacio Lula da Silva, leader del Partido dos Trabalhadores (PT), confermato alla Presidenza nelle successive elezioni dell ottobre La sua elezione ha destato grandi aspettative soprattutto tra la popolazione più povera del Brasile; seppur possano riconoscersi degli sforzi nell implementare politiche volte alla riduzione della povertà nel Paese, il divario tra ricchi e poveri è ancora sensibile e le problematiche che affliggono questo Paese, nonostante le forti potenzialità dell economia brasiliana, sono ancora molto evidenti. Per ottenere la vittoria elettorale, il PT dovette allearsi con alcuni settori conservatori e di destra ed impegnarsi a saldare i debiti con gli organismi internazionali. Questo ha sicuramente portato il Governo Lula a dover tener conto di alcuni condizionamenti esterni. Le priorità assunte sono state soprattutto rivolte all emergenza alimentare, rimandando commesse militari ed edilizie e dirottando fondi per garantire sicurezza alimentare nel Paese. Si è così dato vita ad un programma di vasta portata Fome Zero che attraverso politiche multisettoriali ha attivato un sistema di aiuti e sostegno alle famiglie a maggior rischio di esclusione sociale. Secondo i dati dell UNDP, il Brasile ha un indice di sviluppo umano pari a 0,813 che lo pone al 75 posto della classifica mondiale. Circa il 31% dei brasiliani vive al di sotto la soglia di povertà; deve segnalarsi anche una forte disparità nelle condizioni di vita tra le regioni brasiliane: la parte più povera sono gli Stati del Nord-Est. Inoltre, si riscontra una forte discriminazione nei livelli di vita tra la popolazione bianca e quella nera. In media un bianco ha un reddito pro-capite che è 2 volte superiore a quello di una persona di colore. Si consideri anche che il 49,5% della popolazione povera brasiliana è costituita da persone meticce (42,6%) o di colore (6,9%). Tale discriminazione si riflette in misura significativa anche nell accesso all istruzione e al mercato del lavoro. Altro elemento di distinzione nell analisi dei livelli di povertà nel Paese è dato dalla diversa distribuzione della ricchezza tra le aree rurali maggiormente soggette all emarginazione e le aree urbane più sviluppate ma con popolazione fortemente a rischio nelle aree periferiche. Più del 50% delle famiglie nelle aree rurali e quasi il 10% delle famiglie nelle aree urbane non ha accesso all acqua potabile. Uno dei problemi fondamentali rimane la iniqua distribuzione della terra, che favorisce la grande proprietà terriera a danno dei piccoli produttori. Questo forte divario tra ricchi e poveri si riflette negativamente anche sulla sicurezza nel Paese. I livelli di criminalità sono molto alti e spesso dovuti alle forti tensioni sociali presenti. Il sistema giudiziario risulta inefficace e osservatori dei diritti umani denunciano la lentezza dei procedimenti giudiziari, oltre ad un alto numero di crimini che restano

2 impuniti. Altra grave violazione dei diritti umani è quella dello sfruttamento sessuale minorile legato soprattutto al crescente turismo sessuale. L economia brasiliana, tra le più sviluppate di tutto il Sud America ed anche con una crescente presenza sul mercato mondiale, si basa principalmente sul settore agricolo, sull industria mineraria (il Brasile è il più grande esportatore di ferro, così come uno dei principali di acciaio), sull industria manifatturiera e sul settore dei servizi. Il Brasile è anche uno dei Paesi al mondo con il più ricco patrimonio ambientale e con una forte biodiversità che è però minacciata a causa dei fenomeni di deforestazione (soprattutto nel Rio delle Amazzoni) e del degrado ambientale provocato dall inquinamento derivante dalle scorrette attività minerarie. Per quanto l economia nazionale progredisca bene, rimangono pericolosi elementi di vulnerabilità tra i quali un debito interno ed estero che pesa fortemente sul bilancio dello Stato. DESCRIZIONE DELLE ONG E DEI PARTNER TERRITORIALI CHE COLLABORANO CON LE ONG: SVI Lo SVI è un organismo di volontariato di ispirazione cristiana sorto nel 1969 per sostenere l'impegno dei volontari in Africa e in America Latina e per favorire la conoscenza e la solidarietà tra i popoli del sud e del nord del mondo. Lo SVI opera attivando progetti di sviluppo con l'obiettivo di migliorare le condizioni di vita delle popolazioni a partire dalle effettive esigenze percepite dalle comunità interessate e si avvale di mezzi e risorse facilmente reperibili nell'area d'intervento in un'ottica di collaborazione e dialogo tra le culture. In Brasile è presente dal 1974 collaborando con la diocesi di Araçuaì in Minas Gerais; dal 1987 opera nella diocesi di Bragança dove ha inviato 12 volontari e ha avviato 3 cooperative agricole, rispettivamente nelle zone di Curupaitì, Paragominas, e dal 1996 è nella parrocchia di S. Luzia con la fondazione della Cooperativa COOMAR. Dopo il consolidamento dell azione agricola sul territorio e l avvio di una fase sperimentale di formazione per giovani contadini, negli anni si é consolidata l'azione educativa attraverso la costituzione di una scuola co-finanziata dalla Conferenza Episcopale Italiana. Per la realizzazione del presente progetto, lo SVI collabora con vari partner locali: Diocesi di Bragança do Parà. Tramite un ente morale denominato Obras Sociais la Diocesi di Bragança vanta una lunga tradizione di proposte educative e formative finalizzate alla promozione umana e sociale della popolazione, tra le quali il Servizio Educativo Radiofonico Bragantino, la Scuola di Formazione per Animatori di Comunità, il Cooperativismo Alternativo. Rete Bragantina di Economia Solidale Arti e Sapori. Comprende associazioni, cooperative, gruppi organizzati di agricoltori familiari, discendenti dei quilombo e donne del Territorio del Nordest del Parà. I membri della rete lavorano per una cultura di sostenibilità realizzando, fra l altro: produzione e vendita fondate sui principi dell agro-ecologia e della valorizzazione delle risorse degli agro-ecosistemi locali; costruzione di relazioni etiche e solidali tra comunità rurali e urbane; incentivazione e organizzazione dei consumatori per il commercio solidale; formazione per l autogestione di microimprese sostenibili fondate sull economia solidale; infine, incentivazione della cultura e valorizzazione del sapere popolare. Centro di Studi e Difesa del Nero del Parà (Cadenpa). Fondato 27 anni fa, lavora in difesa delle popolazione dei quilombo, neri e nere della città e della campagna. Il suo percorso è segnato dalla lotta contro il razzismo, per la riforma agraria, i diritti umani, la cittadinanza e l inclusione sociale. Come Movimento Sociale il Cedenpa è stato uno dei principali attori per l approvazione della Legge , che rende obbligatorio l insegnamento di Storia e cultura afro-brasiliana, nonché per l inserimento della Storia dell Africa e degli africani nei curriculum dell insegnamento pubblico e privato del Brasile. Caritas Diocesana. Come pastorale sociale nella Zona Bragantina, nata nel 2005, la Caritas Diocesana ha contribuito a decentralizzare e avvicinare l azione pastorale della Caritas Regionale Norte II, nell area della Diocesi di Bragança. Il suo presidente é il Padre João Nelson Magalhães, che da più di dieci anni svolge un lavoro di appoggio alle comunità rurali di pescatori e agricoltori familiari, per promuovere lo sviluppo locale e sociale della popolazione. Tra le varie attività, la Caritas Diocesana appoggia anche il lavoro con gruppi di donne, in particolare promuovendo un organizzazione di raccolta differenziata dei rifiuti per la generazione di reddito a Bragança. NUMERO ORE DI SERVIZIO SETTIMANALI DEI VOLONTARI: 35 GIORNI DI SERVIZIO A SETTIMANA DEI VOLONTARI: 6 MESI DI PERMANENZA ALL ESTERO ED EVENTUALI PARTICOLARI OBBLIGHI DEI VOLONTARI DURANTE IL PERIODO DI SERVIZIO: I volontari in servizio civile permarranno all estero mediamente dieci (10) mesi.

3 EVENTUALI PARTICOLARI OBBLIGHI DEI VOLONTARI DURANTE IL PERIODO DI SERVIZIO: Ai volontari in servizio si richiede: elevato spirito di adattabilità; flessibilità oraria; eventuale svolgimento del servizio anche durante alcuni fine settimana; attenersi alle disposizioni impartite dai responsabili dei propri organismi e dei partner locali di riferimento, osservando attentamente le indicazioni soprattutto in materia di prevenzione dei rischi sociali, ambientali, e di tutela della salute; riferimento costante al Responsabile di Progetto in loco mantenimento di un rapporto costante con il Responsabile del Servizio Civile presso la sede italiana dell'ong comunicare al proprio responsabile in loco qualsiasi tipo di spostamento al di la quelli già programmati e previsti dal progetto; partecipazione a situazioni di vita comunitaria; rispettare i termini degli accordi con le controparti locali; trasferimenti in città e distretti diversi da quelli di residenza nell ambito dello stesso Paese di assegnazione; partecipare a incontri/eventi di sensibilizzazione e di testimonianza ai temi della solidarietà internazionale al termine della permanenza all estero; scrivere almeno tre (3) articoli sull esperienza di servizio e/o sull analisi delle problematiche settoriali locali, da pubblicare sul sito Antenne di Pace, portale della Rete Caschi Bianchi; partecipare ad un modulo di formazione comunitaria e residenziale prima della partenza per l estero, ed al rientro in Italia prima della conclusione dell anno di servizio. Per ogni singola sede vengono richiesti: Nessuno PARTICOLARI CONDIZIONI DI RISCHIO PER I VOLONTARI CONNESSE ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: Nello svolgimento del proprio servizio, i volontari in servizio civile impiegati all estero sono soggetti alle seguenti condizioni di rischio: Rischi di ordine pubblico ritrovarsi in contesti territoriali, soprattutto urbani, con una forte presenza di microcriminalità; Rischi sanitari ritrovarsi in territori in cui sono presenti patologie endemiche quali tifo, malaria, aids e/o tubercolosi; Rischi politici: ritrovarsi in territori caratterizzati da forti contrapposizioni politiche e/o etniche, e/o religiose; Nessuno ACCORGIMENTI ADOTTATI PER GARANTIRE I LIVELLI MINIMI DI SICUREZZA E DI TUTELA DEI VOLONTARI A FRONTE: Per garantire livelli minimi di tutela e sicurezza, nell ambito di tutte le sedi di attuazione progettuale, si adottano i seguenti protocolli: comunicazione alle Rappresentanze Diplomatiche d Italia nel Paese d invio dei volontari/e, la loro residenza abituale e il tipo di progetto in cui saranno impegnati; l inserimento dei giovani in servizio civile nel Paese d invio è affidato agli operatori in loco e ai responsabili paese delle ONG coinvolte nel progetto ed avviene in modo graduale. l inserimento prevede l accompagnamento dei giovani volontari alla scoperta e alla conoscenza del contesto territoriale e ambientale, del partner locale, e del tipo di progetto nel quale saranno inseriti. Questa metodologia di inserimento ha anche lo scopo di prevenire eventuali rischi/shock dovuti all impatto culturale con conseguenti disagi dal punto di vista relazionale, di ordine pubblico, sanitario, interculturale, politico; In fase di formazione sia in Italia che all arrivo nel paese d invio ai giovani vengono fornite le informazioni necessarie per capire gli usi e i costumi locali, i modi di relazionarsi e comportarsi nei diversi contesti quotidiani in cui i giovani si ritroveranno a vivere dal contesto lavorativo a quello amicale/relazionale, religioso, politico e sociale; i pericoli legati alla microcriminalità; gli orari e le zone del paese dove i rischi sono più elevati.

4 condivisione con i giovani volontari/e in SCV un vademecum in cui, paese per paese, vengono identificate le azioni da compiere, le persone da contattare in caso di necessità e/o pericoli. In particolar modo, si richiede ai volontari il rispetto delle seguenti indicazioni: ordine pubblico al fine di evitare fenomeni di microcriminalità diffusa sul territorio locale ogni spostamento locale del volontario/a è pianificato con gli operatori responsabili. Saranno evitati spostamenti durante ore serali e notturne; sanitario prima della partenza vengono eseguite le necessarie vaccinazioni prescritte e/o consigliate dall OMS. All arrivo nei paesi d invio vengono fornite informazioni necessarie sulle norme igienico/sanitarie da seguire. Nella maggior parte dei paesi sia attraverso le Ambasciate e/o i Consolati Italiani che le conoscenze delle controparti locali, vengono individuati medici e presidi sanitari a cui rivolgersi in caso di necessità. politico ai volontari è richiesto di tenere un atteggiamento di equidistanza tra le varie posizione politiche espresse nel paese d invio. Dal punto di vista sanitario, a Santa Luzia do Parà, sede del progetto, in caso di necessità, esiste un centro di salute facilmente raggiungibile in auto in pochi minuti PARTICOLARI CONDIZIONI DI DISAGIO PER I VOLONTARI CONNESSE ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: Nello svolgimento del proprio servizio, i volontari impiegati all estero sono soggetti alle seguenti condizioni di disagio: il disagio di ritrovarsi immersi in una realtà totalmente altra e non avere le giuste coordinate per comprenderla, per capire come relazionarsi e comportarsi sia nei confronti delle controparti locali che delle istituzioni locali; il disagio di ritrovarsi in contesti territoriali, soprattutto urbani, con una forte presenza di microcriminalità; il disagio di ritrovarsi in territori in cui sono presenti patologie endemiche quali malaria, aids e/o tubercolosi; il disagio di ritrovarsi in territori caratterizzati da forti contrapposizioni politiche e/o etniche, e/o religiose; il disagio di ritrovarsi in territori in cui le condizioni climatiche possono, in certe situazioni ostacolare o/e ridurre le attività previste dal progetto e/o le comunicazioni nazionali ed internazionali. Nessuno DESCRIZIONE SEDE PER SEDE DESCRIZIONE DEL CONTESTO TERRITORIALE: Santa Luzia Santa Luzia è un municipio di abitanti (dati 2009) e una superficie di Kmq nello Stato del Parà, stato brasiliano con un estensione territoriale di km2, composto da 143 municipi, secondo maggiore stato della regione amazzonica nel Nord del Brasile, polmone di rilevanza per l intero pianeta. Il Pará ha un indice di sviluppo umano (HDI) di 0,755, contro lo 0,813 del Paese in generale. Per le sue caratteristiche, lo stato si può suddividere in sei regioni, molto diverse sotto gli aspetti economico, sociale e ambientale. In particolare Santa Luzia si trova nel Territorio del Nord-est del Parà, la zona Bragantina, che si estende per 8.710,774 kmq, con una popolazione complessiva di abitanti e divisa in 13 municipi (in particolare Bragança, Viseu, Cachoeira do Piriá, Tracuateua e Augusto Correa). Questi municipi assieme a Santa Luzia sono coinvolti nella Rete Bragantina dell Economia Solidale e definiscono l ambito territoriale del presente intervento con una popolazione totale di 150mila abitanti. La zona Bragantina è un area caratterizzata da una bassa densità abitativa, di 5,7 ab/km2. L economia del territorio è caratterizzata quasi esclusivamente dall agricoltura, con la presenza di piccoli agricoltori (che possiedono in media dai 25 ai 100 ettari di terreno) e di grandi latifondisti (l 1% della popolazione). Sono i piccoli contadini tuttavia a garantire l autosufficienza alimentare del territorio, con la produzione di riso, granoturco, banane, manioca, fagioli e açai, venduti anche all esterno delle comunità. In assenza di una politica di prezzi minimi, gli introiti per i contadini sono molto bassi. La percentuale di popolazione che vive con meno del salario minimo è del 40%. Il salario minimo è di 380 R$, pari a 148 euro

5 al mese, salario che si riduce sensibilmente per i neri brasiliani. Nella zona oggetto del presente intervento infatti i neri, ad esempio gli abitanti delle comunità quilombolas, guadagnano mediamente la metà degli altri abitanti. Di fatto neri e meticci rappresentano il 65% della popolazione povera. Il 49,40% degli abitanti vive sotto la soglia di povertà, cioè con meno di un dollaro al giorno. Nel territorio di Santa Luzia si interviene nel settore Educazione ed Istruzione. DESCRIZIONE DEL CONTESTO SETTORIALE: Educazione ed Istruzione Il territorio del progetto, e in generale quello dello Stato del Parà, soffre di problematiche particolarmente serie sotto il profilo educativo. Nell insegnamento pubblico, dall asilo alle scuole professionali e università, si ha un deficit qualitativo; le politiche pubbliche sono state insufficienti a diminuire gli indicatori di analfabetismo o di persone che appena sanno scrivere il loro nome. Nel municipio di Santa Luzia ci sono alunni che frequentano la scuola primaria (4675 nelle scuole municipali e 69 nelle private) e solo 785 che frequentano la secondaria (statale), gli insegnanti (conteggiando anche quelli delle scuole private) sono 186 per la primaria e 21 per la secondaria, in totale ci sono infatti 38 scuole primarie (37 municipali, 1 privata), una secondaria (statale) e nessuna scuola superiore, né università in tutto il Municipio. La scuola è frequentata mediamente fino alla quarta elementare, spesso in pluriclasse, costringendo gli alunni a lunghi spostamenti per terminare gli studi primari ed ottenere un diploma. Nel municipio di Santa Luzia, come del resto in tutta l'area bragantina, degli iscritti al primo anno solo il 10% riesce a terminare l intero ciclo scolare di otto anni. Le cause dell abbandono sono da ascriversi alle difficoltà dei mezzi di trasporto, alla richiesta da parte delle famiglie di manodopera per il lavoro nei campi e al divario fra le nozioni teoriche proposte dal percorso scolastico e la realtà del contesto rurale e lavorativo in cui i giovani sono inseriti. Nel Municipio di Santa Luzia solo il 2% degli studenti che vivono nelle aree rurali circostanti il comune, arriva alla scuola secondaria e di questi il 54% studia nei corsi serali, il che significa che è già impegnato presumibilmente tutto il giorno nei campi della famiglia. Da un indagine condotta dalla Diocesi di Braganca (partner del progetto) rivolta a un campione di famiglie con minori in età scolare, il percorso scolastico e il programma didattico offerto dalle scuole pubbliche è considerato inutile e privo di una qualche utilità per i loro figli, destinati prevalentemente ad occuparsi dell agricoltura familiare. Mancano del tutto percorsi educativi professionali, in grado di offrire ai giovani occasioni di formazione e miglioramento delle loro conoscenze in particolare a favore dei neri brasiliani, che costituiscono la fascia più povera e più esclusa della popolazione. In particolare sono carenti anche percorsi formativi in ambito agronomico, al fine di migliorare non solo la capacità dei singoli ma di rappresentare un beneficio pubblico, a tutela del territorio e della comunità. L impiego di tecniche di produzione ancora rudimentali, il basso livello tecnologico, il basso livello di associazionismo (sono solo 20 le associazioni coinvolte nella Rete locale Bragantina di Economia Solidale Arti e Sapori), l uso ancora di attrezzi manuali e il ricorso ad una produzione basata solo sulla fertilità naturale dei suoli e delle colture, (frequenti bruciature e tagli scriteriati che incidono pesantemente sulla biodiversità del territorio, esponendolo alle precipitazioni e all erosione, come testimoniano le frequenti alluvioni e frane) creano non pochi problemi di sostenibilità al già fragile equilibrio del sistema amazzonico e alla sussistenza delle famiglie locali. Nel territorio, la Scuola Ecrama fornisce formazione agronomica professionale a beneficio della popolazione locale. Nel settore di Educazione ed Istruzione si interviene nel territorio di Santa Luzia con i seguenti destinatari diretti e beneficiari indiretti. I destinatari diretti sono 460 persone di cui 60 giovani agricoltori originari delle comunità tradizionali o dai chilombos (comunità di afrodiscendenti) o dai villaggi della riforma agraria con età compresa tra i 15 e i 35 anni che abbiano concluso la classe 4ª dell educazione elementare frequentanti la scuola ECRAMA e 400 membri delle 20 associazioni agricole e cooperative di agricoltori familiari, discendenti di chilombos, giovani e donne che usufruiranno delle altre attività formative esterne al percorso formativo della scuola ECRAMA. I beneficiari indiretti sono costituiti dalla popolazione del municipio coinvolto per un totale di circa abitanti. OBIETTIVI SPECIFICI DEL PROGETTO DI IMPIEGO: Garantire formazione professionale a 60 giovani agricoltori; Promuovere la formazione permanente informale di 400 piccoli agricoltori, popolazioni autoctone e afro discendenti membri delle 20 associazioni agricole e cooperative di agricoltori familiari, al fine di permettere una convivenza armoniosa nell ambiente in cui vivono e lavorano;

6 Supporto formativo permanente ai 400 piccoli agricoltori per la gestione economica della proprietà famigliare, amministrazione contabile e giuridica delle organizzazioni di cui gli stessi agricoltori, donne, giovani, popolazioni autoctone e afro discendenti, fanno parte DESCRIZIONE DEL PROGETTO: Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Azione 1. Formazione e preparazione professionale di 60 giovani nella scuola ECRAMA. 1. Incontri settimanali di divulgazione dell iniziativa formativa ECRAMA nei villaggi per raccogliere le adesioni; 2. Somministrazione della prova di selezione dei candidati e identificazione gli alunni del primo gruppo; 3. Organizzazione e implementazione del percorso formativo presso la scuola ECRAMA per il primo gruppo di alunni (alternato al ritorno nei villaggi) con lezioni teoriche e pratiche sul campo; 4. Riunioni di equipe per monitoraggio attività scolastiche, riprogrammazione e valutazione attività. Azione 2. Formazione permanente di 400 agricoltori in ambito ecologico. 1. Organizzazione e implementazione di corsi laboratoriali su tecnologie innovative per l utilizzo e conservazione della produzione agricola, secondo principi ecologici; 2. Organizzazione e implementazione di corsi laboratorio su tecnologie innovative per l allevamento di animali da cortile; 3. Organizzazione e implementazione di corsi laboratorio su ambiente e costruzioni rurali per l utilizzo umano e animale; 4. Promozione e divulgazione delle iniziative laboratoriali 5. Riunioni di equipe per monitoraggio, riprogrammazione e valutazione delle attività Azione 3. Formazione in ambito amministrativo, contabile e giuridico delle organizzazioni di cui gli stessi agricoltori, donne, giovani, popolazioni autoctone e afro discendenti, fanno parte. 1. Organizzazione e realizzazione di corsi laboratorio trimestrali di formazione professionale e formazione di leader educatori e amministratori di base per il lavoro popolare; 2. Organizzazione e realizzazione di corsi laboratorio di formazione professionale e formazione di gestori di attività economiche e solidali; Riunioni di equipe per monitoraggio, riprogrammazione e valutazione delle attività Risorse umane complessive necessarie per l espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività. 1 Coordinatore dell equipe educativa e formativa 1 docente agronomo 2 Pedagogiste 2 Tecnici agropecuari 3 Ausiliari dei tutor T3 ausiliari di servizi nei campi 2 tecnici in contabilità e amministrazione 1 coordinatore amministrativo delle attività Ruolo ed attività previste per i volontari nell ambito del progetto Il 1 volontario/a sarà coinvolto nelle seguenti attività: Partecipazione alle riunioni di èquipe per la programmazione e il monitoraggio delle attività. Affiancamento per la divulgazione dell iniziativa riguardante la Scuola ECRAMA nei villaggi. Affiancamento e supporto per il lavoro di raccolta delle adesioni degli iscritti ai corsi. Affiancamento per la programmazione, la preparazione e la realizzazione di attività di formazione all interno della scuola ECRAMA. Appoggio all'èquipe degli insegnanti durante le ore di lezione. Appoggio all'èquipe degli insegnanti durante le ore di pratica nel campo dimostrativo. Appoggio all equipe di insegnanti per il monitoraggio dell attività della scuola. Il 2 volontario/a sarà coinvolto nelle seguenti attività: Partecipazione alle riunioni di èquipe per la programmazione e il monitoraggio delle attività. Affiancamento e supporto per il lavoro di raccolta delle adesioni degli iscritti ai corsi per gli agricoltori membri delle associazioni. Collaborazione nella realizzazione dei corsi sulle tecnologie innovative per l utilizzo e conservazione della produzione agricola fondate su principi ecologici.

7 Collaborazione nell'organizzazione dei corsi sulle tecnologie innovative per l'allevamento di animali da cortile. Collaborazione nell'organizzazione dei corsi su ambiente e costruzioni rurali per l'utilizzo umano e animale. Affiancamento nella preparazione e realizzazione dei corsi sul lavoro popolare. Affiancamento nella preparazione e gestione dei corsi sulle attività economiche e solidali. Appoggio all equipe dei formatori per il monitoraggio delle attività di formazione con gli agricoltori e i membri delle associazioni locali. REQUISITI Si ritiene di dover suddividere tra generici, che tutti i candidati devono possedere, e specifici, inerenti aspetti tecnici connessi alle singole sedi e alle singole attività che i Volontari andranno ad implementare, preferibilmente i seguenti requisiti: Generici: Esperienza nel mondo del volontariato; Conoscenza della Federazione o di uno degli Organismi ad essa associati e delle attività da questi promossi; Competenze informatiche di base e di Internet. Requisiti Specifici: Volontario/a n 1-2 Preferibile buona conoscenza lingua portoghese. DOVE INVIARE LA CANDIDATURA ENTE CITTA INDIRIZZO TELEFONO SITO SVI Brescia Viale Venezia, /

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