Anpas - Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze SERVIZIO CIVILE NAZIONALE SOCIO C.N.E.S.C. CONFERENZA NAZIONALE ENTI SERVIZIO CIVILE

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1 SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: A.N.P.AS. Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze 1 Allegato 1 2) Codice di accreditamento: NZ ) Albo e classe di iscrizione all albo: Albo nazionale , P.A. Fratellanza Militare - Firenze: presentazione della lettiga tandem 1913, Croce Verde APM Milano: Inaugurazione dell ambulanza-ospedale Anni 50, Pubblica Assistenza Piombino gruppo di volontarie con le moto dell associazione 2005 Basilicata: Intervento Volontari Anpas per emergenza neve 2006 Orgosolo: Corso di formazione Anpas volontari in Servizio Civile Nazionale

2 Allegato 1 1 Le Pubbliche Assistenze nascono a metà dell 800 sulla spinta degli ideali e delle guerre del Risorgimento e trovano, nel nuovo stato unitario, ampi spazi di intervento nel campo sanitario e sociale, non coperti dall intervento dello Stato. Fin dall inizio si caratterizzano come Associazioni laiche e democratiche, i cui ideali si fondano sui concetti di solidarietà e fratellanza, aperte alla partecipazione di tutti i cittadini. Agiscono nel campo del soccorso, sostengono le categorie sociali più deboli, intervengono nelle grandi e nelle piccole calamità nazionali, divulgano l educazione civile e sanitaria. Si diffondono rapidamente su tutto il territorio nazionale e maturano l esigenza di un coordinamento nazionale che nasce a Spoleto nel 1904 con la costituzione della Federazione Nazionale delle Società di Pubblica Assistenza e Pubblico Soccorso eretta in Ente Morale con Regio Decreto del La vita e la storia delle Pubbliche Assistenze prosegue e si intreccia con tutte le vicende politiche, sociali e culturali del nostro paese. All inizio del Novecento il progresso scientifico e l industrializzazione inducono le Pubbliche Assistenze ad adeguarsi ai bisogni sociali. I grandi temi affrontati in questi anni sono la lotta alla tubercolosi, la difesa della maternità con la nascita delle prime banche del latte, gli asili notturni e le scuole d igiene. I servizi di pronto soccorso si diffondono sul territorio grazie alle squadre urbane, rurali e ciclistiche, composte da uomini e da donne appositamente istruiti. Il processo di crescita della Federazione Nazionale si arresta con la Grande Guerra. Il conflitto mondiale interrompe il progresso di crescita delle Pubbliche Assistenze e della Federazione Nazionale, gli uomini vengono chiamati al fronte, ma anche qui i principi di fratellanza e di solidarietà si fanno largo. I volontari delle pubbliche Assistenze, grazie all esperienza maturata nelle associazioni, diventano elementi preziosi del corpo di sanità militare. Così, attraverso la tragedia dei campi di battaglia, l esperienza delle Pubbliche Assistenze sfocia nell impegno nei confronti dei militari reduci. Non è ancora del tutto finita la ripresa post-bellica quando sulle Pubbliche Assistenze cala la scure del governo fascista. Per circa quindici anni il loro volontariato è fortemente compromesso, nel 1930 il regime scioglie quasi tutte le associazioni e ne trasferisce beni e competenze alla Croce Rossa Italiana. Rimangono in piedi solo una ventina di Pubbliche Assistenze che nel frattempo avevano ottenuto il riconoscimento in Ipab (Istituti Pubblici di Assistenza e Beneficenza), ma anche queste vengono poste a tutela prefettizia e la loro attività progressivamente si militarizza. Mentre il Paese cerca di riemergere dalle macerie della guerra anche le Pubbliche Assistenze si impegnano per riconquistare il terreno perduto sotto il fascismo con la ricostruzione della Federazione Nazionale, il ripristino degli statuti e il tentativo di recupero dei propri beni e mezzi. E ciò che accade a Milano, nel 1946, con il primo congresso del dopo Liberazione. Le 64 associazioni presenti iniziano così un nuovo percorso. Nei anni che seguono, il movimento ha una crescita complessivamente lenta, ma costante. Sarà negli anni 70 che, con l inizio dei grandi processi di riforma e con i dibattiti ad essi legati, si apre il confronto fra chi, nel movimento, continua a ritenere che il compito delle associazioni sia quello di pura e semplice organizzazione di servizi e chi, invece, afferma la necessità del rinnovamento anche per quel che concerne le linee guida ideali che hanno caratterizzato la nascita e lo sviluppo delle Pubbliche Assistenze. L A.N.P.AS. è oggi uno dei protagonisti del Terzo Settore fra le più grandi organizzazioni di volontariato in Italia: 855 Pubbliche Assistenze aderenti e 176 sezioni, presenti in 18 regioni italiane con 16 Comitati regionali, volontari, oltre soci. Svolgono servizi sul territorio con ambulanze, oltre 500 mezzi di Protezione Civile, mezzi per i servizi sociali. Storicamente impegnate nell emergenza e nel trasporto sanitario, nella protezione civile, in attività sociali e nella solidarietà internazionale. L A.N.P.AS. è un ente autorizzato per le adozioni internazionali in Armenia, Bulgaria, Costa Rica, Gambia, Kenia, Mauritius, Nepal, Sri Lanka e Venezuela. E inoltre uno dei più importanti Enti di Servizio Civile (dal 1981), prima con obiettori in servizio presso le Pubbliche Assistenze, poi accreditata quale ente di prima classe per il Servizio Civile Nazionale: nel corso del 2006 hanno svolto servizio ragazzi in servizio civile nazionale in oltre 500 sedi di attuazione accreditate. Il movimento delle Pubbliche Assistenze ha nel proprio dna le caratteristiche principali della difesa civile non armata e nonviolenta: cittadinanza attiva, incontro e convivenza costruttiva con altre persone (volontari) di estrazione sociale, formazione culturale, etnia, religione ed idee politiche diverse; interazione e collaborazione con le istituzioni (Asl, Comune, Comunità montana, Provincia, ecc.), l importanza del lavorare in rete con altri enti, la difesa dei diritti fondamentali dei cittadini (diritto alla salute), le regole della vita democratica, l impegno nella tutela del territorio e dei cittadini (protezione civile). Il volume I volontari del soccorso, Un secolo di storia dell Associazione nazionale pubbliche assistenze è una preziosa testimonianza del ruolo del volontariato nella società moderna. Le vostre associazioni celebrano nel 2004 il traguardo dei cento anni di impegno assistenziale ed umanitario: uno straordinario contributo che ha rinsaldato e continua oggi ad accrescere nella coscienza collettiva la cultura della solidarietà e del rispetto della persona. L azione generosa e qualificata dell ANPAS in aree d intervento cruciali quali il soccorso e il trasporto dei feriti ammalati, la protezione civile, la tutela ambientale, l assistenza ad anziani e disabili, la

3 Allegato 1 raccolta del sangue è un fattore essenziale di complementarietà fra pubblico e privato, di costruttiva collaborazione con le istituzioni. Questa prestigiosa tradizione di sussidiarietà, rinnovata oggi anche dall entusiasmo dei giovani del servizio civile, è espressione di partecipazione responsabile e di cittadinanza, secondo i valori fondamentali della nostra Repubblica e della nuova patria europea. [ ] Carlo Azeglio Ciampi (Tratto da Conti F. (2004), I volontari del soccorso. Un secolo di storia dell Associazione nazionale pubbliche assistenze, Venezia, Marsilio, pag. VII) In merito al Servizio Civile Nazionale è di fondamentale importanza il rapporto e l integrazione delle sedi Anpas con i territori in cui operano e la loro diffusione capillare. Queste caratteristiche permettono alle Pubbliche Assistenze di offrire l opportunità di svolgere servizio civile anche a giovani che abitano in piccoli paesi, ma la cosa più significativa è la percentuale di copertura posti che le Pubbliche Assistenze riescono a raggiungere. Considerando la diffusione del Servizio Civile nelle sedi Anpas si nota che, in controtendenza rispetto a quanto avviene in genere in Italia, non ha uno sviluppo predominante nelle regioni del sud, anzi si sviluppa in maniera equilibrata nelle diverse zone d Italia con una predominanza nelle regioni centrali. Nella tabella sottostante riportiamo i dati relativi all ultimo bando (giugno 2007); Le regioni sono state raggruppate per zone geografiche secondo i criteri Istat: Zone N. Vol in servizio % Nord Centro Sud Isole TOTALE Il dato in netta controtendenza non è solo la distribuzione territoriale, ma soprattutto la percentuale di copertura posti (85%) che è assolutamente sopra la media nazionale considerando la concentrazione di posti al centro-nord e, dato da non sottovalutare, considerando il settore di attività della maggior parte dei progetti Anpas che sono incentrati sull assistenza. Altra caratteristica importante è il numero di posti per sede che ha una media di 4,3 unità per associazione Ancona: Meeting Nazionale Anpas - Esercitazione di Protezione Civile La costruzione del campo base

4 CARATTERISTICHE PROGETTO Titolo del progetto: HAJO 6 Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): A08 Descrizione del progetto e tipologia dell intervento che definisca dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo le modalità di impiego delle risorse umane con particolare riferimento al ruolo dei volontari in servizio civile: Premessa L idea di presentare un progetto di tipo assistenziale scaturisce nel 2003, primo anno di presentazione di HAJO, dopo un attenta valutazione delle esigenze sentite a livello territoriale e di cui si fecero portavoce le Associazioni di volontariato. L argomento del soccorso sanitario e del trasporto sanitario assistito ha formato spesso oggetto di discussione e confronto nei diversi momenti di incontro organizzati fra le Associazioni aderenti all ANPAS Sardegna, ovunque si riscontravano gli stessi problemi, difficoltà oggettive legate alla morfologia del territorio sardo soprattutto nelle zone interne, carenza delle strutture pubbliche, degli Enti locali e delle USL, nel soddisfare i bisogni dei cittadini che richiedevano servizi di soccorso e trasporto sanitario, necessità di una maggiore disponibilità di volontari preparati per sopperire alle sempre più rilevanti richieste di intervento ricevute dalle Associazioni. Si decise di presentare un progetto di Servizio Civile in rete, che coinvolgeva diverse Associazioni, aventi tutte lo scopo di soddisfare in maggior misura i bisogni degli utenti rilevati nel loro territorio di riferimento, mediante l ausilio di ragazzi motivati e all uopo preparati, con l obiettivo ulteriore di diffondere la cultura del volontariato e della coscienza sociale nei giovani perché diventino i volontari di domani. Fu svolto un lavoro di analisi del territorio delle prime otto Associazioni coinvolte nel progetto, delle indagini presso gli Enti locali per il reperimento di dati concernenti il numero di anziani, minori con disagi psichici e familiari, disabili, per verificare che esistesse un reale bisogno di un maggiore intervento delle Associazioni di Volontariato in cooperazione con gli Enti locali e le strutture di assistenza.* Il passo successivo ha riguardato l analisi dell organizzazione delle Associazioni di Volontariato aderenti al progetto, la verifica del numero di volontari e della loro preparazione specifica, la presenza di figure qualificate per ricoprire i ruoli richiesti da un progetto di Servizio Civile, la sostenibilità di un incremento delle attività da svolgere e la capacità di portare avanti un progetto secondo piani di attuazione precisi. Vista la buona riuscita del primo progetto presentato nel 2003, che ha avuto un riscontro positivo sia in termini di soddisfazione dei bisogni degli utenti, sia di diffusione della cultura del volontariato, si è ripresentato negli anni vedendo l adesione di un numero sempre maggiore di Associazioni di volontariato e raggiungendo livelli di realizzazione sempre più apprezzabili Alla base del percorso progettuale è stata l identificazione specifica e dettagliata delle criticità che interessano la situazione presa in considerazione dal progetto ed in particolare: - l analisi del contesto e dei bisogni - l individuazione dei destinatari - programmazione delle azioni e delle attività necessarie - le risorse umane necessarie all espletamento delle attività previste - il ruolo e le attività previsti per i volontari del Servizio Civile Nazionale 8.1 piani di attuazione previsti per il raggiungimento degli obiettivi Alla base del percorso progettuale è stata l identificazione delle criticità che interessano la situazione presa in considerazione ed in particolare: l analisi del contesto e dei bisogni

5 l individuazione dei destinatari l individuazione degli obiettivi programmazione delle azioni e delle attività necessarie le risorse umane necessarie all espletamento delle attività previste il ruolo e le attività previsti per i volontari del Servizio Civile Nazionale Analisi del contesto e dei bisogni Come già indicato ( punto 6), l analisi del contesto territoriale e settoriale delle Province, per le sue caratteristiche, permette di rilevare alcuni chiari elementi di criticità: - la viabilità scadente e lenta che rende particolarmente complicati i servizi di trasporto sociosanitario; - lunghe distanze dai Presidi Ospedalieri in alcune zone - l elevata percentuale della popolazione anziana e disabile. A queste peculiarità che rendono difficoltosi i numerosi servizi di trasporto che già vengono erogati dalle Pubbliche Assistenze, si aggiunge (vedi tab. servizi inevasi) una incapacità da parte delle stesse di rispondere in modo adeguato alle richieste della Popolazione: sempre maggiore è il numero delle richieste non soddisfatte e il rischio è quello di non garantire standard qualitativi adeguati. Le Associazioni, al termine di ogni anno, operano un resoconto relativo alle attività svolte su due livelli: - il primo è una analisi statistica dei servizi svolti (numero, tipologia, km) e quelli a cui non si riesce a dare una risposta (suddivisi per fasce orarie, tipologie); - il secondo è una rilevazione sugli standard qualitativi mantenuti durante i servizi di Trasporto. Da queste tre rilevazioni emergono dei bisogni concreti che si possono così sintetizzare: Necessità di aumentare la capacità di risposta delle Pubbliche Assistenze alle richieste che provengono dalla cittadinanza, dagli Enti Pubblici, dalle Centrali Operative 118 di ciascuna Provincia; Necessità di migliorare la risposta qualitativa dei servizi delle associazioni Garantire la possibilità di personale in servizio qualificato anche per le Emergenze-Urgenze durante tutta la settimana Dalla constatazione delle criticità sono risultati evidenti i bisogni espressi dal territorio che si possono sintetizzare in: richiesta di soddisfacimento di un numero maggiore di richieste di trasporto sanitario garanzia di mantenimento di standard elevati e di quantità di servizi di trasporto d emergenza garantiti Garanzia di mantenimento dei servizi di Assistenza sanitaria a eventi sportivi e manifestazioni pubbliche Individuazione dei destinatari: Destinatari diretti Tutti i cittadini della Sardegna. Si è arrivati ad identificare nella popolazione Sarda i maggiori destinatari diretti del progetto che potranno contare su un servizio di trasporti di emergenza più efficiente e su tempi di svolgimento più rapidi. La popolazione anziana per la constatazione che la maggiore percentuale di richieste (circa il 70%) di servizi proviene da persone over 70 sia per l aumento delle patologie croniche legate all età avanzata che determinano un aumento di richieste di servizi di accompagnamento verso centri di riabilitazione e cura Altri destinatari diretti saranno i giovani volontari del servizio civile nazionale che potranno contare su una formazione e su un esperienza in grado di fare di loro operatori professionalmente preparati al servizio di ambulanza e trasporto assistenziale/sanitario di pazienti non deambulanti, di anziani e di disabili

6 Destinatari indiretti del progetto saranno: tutti i visitatori del territorio di riferimento che potranno contare su un servizio di trasporto d emergenza sempre più efficiente e su tempi di svolgimento dei servizi più rapidi Risorse disponibili Per il raggiungimento degli obiettivi si è proceduto a verificare che fossero presenti all interno dell associazione le risorse disponibili in personale e mezzi (vedi punto e 26) Altri elementi: le 34 Pubbliche Assistenze Sarde nell individuazione degli obiettivi del progetto Hajo 6, condividono pienamente la mission di Anpas Nazionale nel cui Statuto le associazioni aderenti si riconoscono e dove si legge che fra gli scopi di Anpas è lo sviluppo di una cultura della solidarietà e la tutela dei diritti dei cittadini. L impegno a garantire un efficiente e puntuale servizio di emergenza e di trasporto sanitario risponde in pieno a tale dichiarazione di intenti contribuendo in modo determinante a tutelare il diritto alla salute e a diffondere i principi di solidarietà. Coinvolgimento dei partners Sono stati individuati nei Comuni di GONNOSFANADIGA (VS), MACOMER (NU), ALLAI (OR) e SAMUGHEO i soggetti pubblici rappresentativi dei seguenti interessi relativamente agli obiettivi che il progetto si propone: migliorare la copertura territoriale dei servizi, sia emergenza sanitaria che trasporto assistito. L apporto dei partner consisterà nel facilitare e velocizzare l accesso alle loro strutture e si ritiene sia in grado di apportare un contributo concreto per la realizzazione degli obiettivi proposti Programmazione delle azioni e delle attività necessarie Marzo - Aprile (di ogni anno): Rilevazione e analisi dei bisogni Le 34 associazioni proponenti il progetto, al termine di ogni anno, operano un bilancio relativo a tutte le attività svolte, il numero di servizi effettuati e soprattutto i servizi inevasi, ossia il n di servizi di trasporto richiesti all associazione, ma che non riescono ad essere soddisfatti a causa scarsità volontari. Nel lavoro di rilevazione dati operato da ciascuna associazione, si definiscono anche le fasce orarie in cui l associazione si trova costretta a dover rifiutare le richieste di servizi, ossia nei giorni feriali, soprattutto fino alle ore 19. Questo deriva dal fatto che, operando nelle associazioni personale volontario, in questi giorni le persone sono impegnate nelle loro attività lavorative e quindi riescono a dare i loro contributi maggiori al sabato, domenica e dopo le 19. Maggio Giugno (di ogni anno): Predisposizione del piano degli interventi e degli obiettivi specifici Per la definizione dei piani di intervento, in aggiunta alla definizione dei bisogni, si procede a: rilevare gli standard qualitativi garantiti durante i servizi di trasporto attraverso un questionario in parte rivolto ai Volontari delle Associazioni, in parte agli utenti che usufruiscono in maniera costante dei Servizi di trasporto sanitario. Individuare i Destinatari L individuazione dei destinatari risulta semplice, perché risulta essere la popolazione anziana in primis per quanto riguarda tutti i trasporti sociali e sanitari: questo deriva da una semplice lettura dei bilanci di ciascuna associazione nella quale gli anziani sono i maggiori fruitori dei servizi erogati E la popolazione tutta a cui i servizi di soccorso di emergenza-urgenza sono diretti Definizione degli obiettivi specifici delle singole sedi di attuazione Luglio- Ottobre (di ogni anno): definizione obiettivi di rete e definizione del progetto Sulla base delle difficoltà evidenziate e dei i dati raccolti, viene convocata una prima riunione di Coordinamento tra tutte le Pubbliche Assistenze interessate, gestita dal Comitato Regionale Anpas

7 Sardegna nella quale, alla luce degli elementi sopraindividuati, si definisce il desiderio di investire il proprio lavoro su di un Progetto di Servizio Civile, alla luce delle esperienze precedenti di Servizio Civile Nazionale (obiettivi di crescita socio-culturale del Volontario in Servizio Civile Nazionale). A questo punto il secondo passaggio è quello di una riunione tecnica nella quale si incontrano tutti i responsabili delle P.A. per il SCN, il Coordinatore, e il Responsabile di Area. In tale sede vengono definiti gli obiettivi comuni all intera rete e gli aspetti più tecnici del progetto: - Analisi contesto e bisogni (già descritti) - Individuazione dei Destinatari (già descritti) - Modalità di impiego dei volontari - N dei volontari da richiedere (commisurato alla capacità organizzativa dell associazione) Per rendere più chiaro il percorso : Settimane Settimane di Settimane di Settimane di Settimane di di Giugno FASE PREPARATORIA Luglio Agosto Settembre Ottobre AZIONI Analisi del contesto X X X X Analisi dei bisogni X X X X X X X X Destinatari1 X X X X X Destinatari2 X X X Risorse disponibili X X X X Partners X X Presentazione Progetto X Attuazione Progetto Mesi/ Attività Mesi precedenti all inizio PRG APPROVAZIONE PROGETTO X Pubblicità X INIZIO PROGETTO X Accoglienza X Formazione generale X X X Formazione specifica X X X Affiancamento X X Funzionamento X X X X X X X X X X Monitoraggio X X X X 8.2 complesso delle attività previste per la realizzazione dei piani di attuazione Definizione piani di intervento Per il raggiungimento degli obiettivi si rileva la necessità di formare per ogni associazione un numero superiore di equipaggi in grado di rispondere alle richieste della popolazione. Nel lavoro di rilevazione dati operato da ciascuna associazione, si definiscono anche le fasce orarie in cui l associazione si trova costretta a dover rifiutare le richieste di servizi, ossia nei giorni feriali, soprattutto fino alle ore 19. Questo deriva dal fatto che, operando nelle associazioni personale volontario, in questi giorni le persone sono impegnate nelle loro attività lavorative e quindi riescono a dare i loro contributi

8 maggiori al sabato, domenica e dopo le 19. Ossia si ipotizza l inserimento dei Volontari nelle attività di trasporto sociale e sanitario e di Emergenza che ognuna delle 34 Pubblica Assistenze sarde opera, attraverso la creazione di nuovi equipaggi formati sia come accompagnatori che come autisti (vedi Modalità di impiego al punto 8.4). Viene individuato il percorso di formazione specifica per i nuovi volontari in servizio civile (che è il medesimo dei Volontari dell associazione vedi punto 36 e seguenti FORMAZIONE SPECIFICA). Poi viene rilevata la capacità di struttura, ossia quante persone in Servizio Civile l associazione sarebbe in grado di coordinare, supportare e gestire affinché ogni volontario in Servizio Civile sia seguito, coordinato e supportato nel migliore dei modi. Il Responsabile di Area, a questo punto, raccoglie in forma scritta (fax, , lettera) tutto il materiale necessario alla progettazione (CV, DATI ASSOCIAZIONI) dopo aver individuato, in supporto alle Associazioni, le figure degli OLP, RLEA e TUTOR. Il Responsabile di Area procede quindi alla stesura del Progetto vero e proprio. Tale stesura, di accordo con l Ufficio di ANPAS NAZIONALE - SERVIZIO CIVILE, viene condivisa con le Associazioni e una volta ultimata, viene mandata attraverso le modalità definite, all Ufficio Nazionale di Servizio Civile. Attività per la realizzazione degli obiettivi proposti che coinvolgono il personale (vedi 8.3) e le attrezzature (specificate al box 26) e che saranno attuate dalle 34 Associazioni che realizzano il progetto. Struttura di coordinamento Il responsabile dei servizi organizza le turnazioni del personale (soccorritori volontari, autisti soccorritori, volontari del Servizio Civile Nazionale) adibito al servizio di emergenza sanitaria 118 ( a tale scopo sono necessari: una squadra di almeno 2 soccorritori formati per l Emergenza, un autista soccorritore e un ambulanza idonea all emergenza (vedi punto 26). La struttura di coordinamento deve inoltre organizzare i servizi di trasporto assistito, sulla base di un calendario predisposto dall associazione che preveda criteri di priorità di risposta; verificare la disponibilità dei mezzi e del personale dell associazione ad effettuare il servizio richiesto e, in caso di impossibilità oggettiva a svolgere il servizio, provvedere a contattare i soggetti interessati ed eventualmente verificare se un altra associazione dl territorio può occuparsi dell effettuazione del servizio richiesto. Attività al centralino L attività di centralino riveste un ruolo strategico per la programmazione dei servizi della Pubblica Assistenza. Gli operatori del centralino (all uopo formati) provvedono alla ricezione e al riconoscimento, delle chiamate, alla loro accettazione ed al loro smistamento, sulla base dei protocolli operativi definiti dall ente e dalla Centrale Operativa 118 di competenza (emergenza sanitaria). L attività consiste anche nella ricezione delle chiamate per i trasporti sanitari assistiti da parte sia di privati cittadini che delle istituzioni ospedaliere od assistenziali. Formazione del personale dell associazione e dei volontari del servizio civile nazionale per la preparazione necessaria a ricoprire i ruoli previsti dal progetto (centralinisti e responsabile dei servizi, soccorritori, autisti dei mezzi di soccorso). Costituzione degli equipaggi sia per i servizi di emergenza che per i servizi di trasporto sanitario assistito. Definizione del percorso di inserimento (affiancamento) all interno degli equipaggi dei giovani volontari del servizio civile nazionale e attribuzione di ruoli e compiti. Il servizio di emergenza (118) Il servizio viene svolto in collaborazione con le Centrali Operative 118, che sono gli organismi deputati alla gestione delle emergenze sanitarie per la ricezione delle chiamate, l invio del mezzo di soccorso e di eventuali mezzi con personale medico o infermieristico, la destinazione ospedaliera del paziente. Le Pubbliche Assistenze sarde operano in questo settore fornendo la propria disponibilità giornaliera che può variare da poche ore sino alle 24 ore continuative per 365 giorni l anno. L attività svolta consiste nell intervenire in situazioni classificate come Emergenza Sanitaria, con i mezzi di soccorso (unità mobili di soccorso o di rianimazione) ed impiegando i presidi sanitari di cui sono dotate le ambulanze. Gli equipaggi sono formati da 1 medico o 1 infermiere, 2 soccorritori in possesso della formazione prevista per l espletamento dell emergenza, 1 autista in possesso della formazione prevista per l espletamento dell emergenza.

9 Il servizio di trasporto sanitario assistito consiste nello svolgimento dell attività di trasporto medesima, ossia nell accompagnamento, con mezzi della Pubblica Assistenza, dei pazienti presso presidi ospedalieri ed altre strutture di assistenza, nelle dimissioni e nei trasporti per visite o terapie mediche. I trasporti possono essere saltuari o continuativi, la frequenza, a volte giornaliera e per periodi prolungati (chemioterapie, dialisi, trattamenti fisioterapici) diventa elemento caratterizzante del servizio ed il rapporto con gli operatori assume grande rilevanza per il paziente ed i suoi famigliari. Altro aspetto rilevante del servizio è l apporto degli operatori nell espletamento delle pratiche al momento dell arrivo in ospedale o presso la struttura sanitaria. Gli equipaggi delle ambulanze adibite a questo tipo di trasporto sono formati normalmente da 1 soccorritore e da 1 autista soccorritore. E possibile in alcuni tipi di servizio (servizio di accompagnamento per visite o terapie) l utilizzo di autovetture, in questo tipo di servizi è prevista una sola figura di autista soccorritore. Piano di attuazione del progetto Il processo di realizzazione del progetto sarà articolato in più fasi (con tempi di attuazione diversi) elencate di seguito: tipologia fase Descrizione Tempi Inserimento Inserimento dei volontari nel Prima settimana contesto dell Associazione Formazione specifica Corsi di primo soccorso conseguimento della certificazione all attività in ambulanza Entro 3 mese Formazione generale Monitoraggio Tirocinio Formazione generale sui temi del servizio civile Monitoraggio dell inserimento dei volontari nel contesto associativo (somministrazione questionario) e della formazione specifica Inizio attività previste dal progetto in affiancamento a personale esperto Entro 5 mese dal 3 mese ed entro il 5 4 e 5 mese Attività Monitoraggio Svolgimento delle attività previste dal progetto Monitoraggio conclusivo del progetto (somministrazione questionari ai volontari SCN e ai responsabili dell Ente) Dal 6 mese mese Di seguito si descrivono le fasi previste dal piano di attuazione di realizzazione del progetto:

10 Inserimento E l accoglienza dei volontari nel contesto dell associazione (prima settimana); in questa fase i volontari saranno introdotti dall OLP nella sede di attuazione e verrà loro illustrata la Pubblica Assistenza sede di progetto, il suo funzionamento generale, il regolamento e saranno presentate le persone di riferimento ed i loro ruoli all interno dell associazione. L OLP introdurrà il piano di lavoro, la definizione dei turni, sarà consegnata la divisa e illustrato ogni strumento e procedura necessaria per i 12 mesi di vita nella sede. Formazione generale la formazione generale è organizzata a cura dal sistema di formazione di ANPAS Nazionale. Favorirà la conoscenza reciproca dei ragazzi in servizio civile nelle sedi Anpas vicine (l area geografica è legata all approvazione dei progetti, ma i corsi dovrebbero essere, in questo caso, su scala regionale) e darà loro modo di integrarsi, di confrontarsi ed iniziare ad addentrarsi nel percorso specifico del servizio civile e di Anpas. Formazione specifica sarà organizzata in proprio dalla Pubblica Assistenza sede di progetto attraverso la propria struttura formativa con lo scopo di preparare i ragazzi in servizio civile in modo adeguato sia da un punto di vista operativo che motivazionale ai servizi che andranno a volgere. In coincidenza con il termine è prevista una sessione di verifica sul livello raggiunto rispetto agli obiettivi che la formazione e il periodo di tirocinio si erano proposti. Per una descrizione più esaustiva del percorso formativo si rimanda ai punti specifici indicati di seguito nel progetto Monitoraggio Quando l inserimento è terminato, a formazione quasi ultimata (sia generale che specifica) e dopo l inizio dell attività sono previste due sessioni di monitoraggio la prima riguarda la verifica sulla formazione specifica e viene condotta dai formatori specifici la seconda fa riferimento al Sistema di monitoraggio Anpas e si propone di verificare il livello di inserimento e raggiungimento degli obiettivi di questa prima fase del progetto. Tirocinio/affiancamento I volontari in Servizio Civile contemporaneamente ai corsi di formazione incominceranno una fase di tirocinio/affiancamento entrando a fare parte degli equipaggi, nei trasporti così detti ordinari (sociali e sanitari), in qualità di terzi ossia come osservatori dapprima e poi come appoggio all autista e all accompagnatore; in tal modo potranno osservare ed imparare le manovre tecniche necessarie e inizieranno a relazionarsi con gli utenti ed i pazienti trasportati. Il periodo di Tirocino è previsto anche per le attività in sede come, ad esempio, il centralino dove i volontari in servizio civile saranno affiancati da operatori e volontari esperti in questo tipo di mansione. I giovani in SCN che volessero ricoprire il ruolo di autista una volta terminato il percorso formativo da soccorritore, faranno affiancamento ad un autista esperto ed è prevista una prova di guida interna sotto la supervisione di un responsabile della Pubblica Assistenza sede di progetto. Relativamente ai trasporti di emergenza urgenza, il tirocinio sarà successivo al completamento del corso di formazione specifica finalizzato al conseguimento dell attestato BLSD e PTC. Attività la fase di attivazione vera e propria coinciderà con la possibilità di formare equipaggi per i servizi sociali e sanitari dove i ragazzi in servizio civile avranno un ruolo alla pari dei volontari dell ente. Terminata la fase di formazione specifica i volontari in servizio civile potranno diventare soccorritori anche negli equipaggi di emergenza. Ogni volontario seguirà gli orari ed i turni concordati con l associazione. I ragazzi saranno monitorati costantemente dall OLP che periodicamente incontrerà i ragazzi per verificare l andamento del progetto. Continua la fase di affiancamento dei ragazzi in servizio civile ai volontari e operatori esperti dell associazione per i servizi più complessi. La fase di attivazione cercherà di valorizzare attitudini e capacità mostrate dai volontari durante il periodo di formazione e tirocinio protetto si stima che dal 6 mese di servizio i ragazzi saranno in grado di svolgere con un buon grado di autonomia, sotto la supervisione dell OLP e in collaborazione con il personale dell associazione, tutte le mansioni previste dal progetto. Durante la fase attuativa sono previsti incontri tra i volontari e l OLP allo scopo di fare il punto dell esperienza, esprimere dubbi o suggerimenti Monitoraggio In prossimità del termine del progetto verrà somministrato ai volontari in servizio civile un questionario di monitoraggio che si propone di valutare il grado di coinvolgimento, l interesse, la percezione dell utilità del proprio operato. In altre parole il questionario cercherà di verificare se sono stati

11 raggiunti gli obiettivi individuali che hanno spinto i ragazzi in questa scelta. 8.3 Risorse umane complessive necessarie per l espletamento delle attività previste, specificando se volontari o dipendenti a qualunque titolo dell ente Per quanto riguarda specificamente l attività nelle singole sedi di attuazione del progetto il personale coinvolto è il seguente: PROVINCIA DI CAGLIARI P.A. DI QUARTU S ELENA Personale Personale Autisti ambulanza 23 0 Accompagnatori per servizi trasporto disabili, dializzati, taxi sanitario 26 0 Soccorritori abilitati BLS (Basic Life Support) da 118 Cagliari/Sassari 29 0 Centralinista 4 0 Personale di Segreteria / Amministrazione 2 0 TOTALE 86 0 P.A. DI PULA Autisti ambulanza 10 0 Accompagnatori per servizi trasporto disabili, dializzati, taxi sanitario 15 0 Soccorritori abilitati BLS (Basic Life Support) da 118 Cagliari/Sassari 20 0 Centralinista 2 0 TOTALE 50 0 P.A. DI ISILI

12 Personale Personale Autisti ambulanza 15 0 Accompagnatori per servizi trasporto disabili, dializzati, taxi sanitario 10 0 Soccorritori abilitati BLS (Basic Life Support) da 118 Cagliari/Sassari 15 0 Centralinista 2 0 Personale di Segreteria / Amministrazione 2 0 TOTALE 46 0 P.A. DI GONI Autisti ambulanza 12 0 Accompagnatori per servizi trasporto disabili, dializzati, taxi sanitario 10 0 Soccorritori abilitati BLS (Basic Life Support) da 118 Cagliari/Sassari 15 0 Centralinista 2 0 Personale di Segreteria / Amministrazione 2 0 TOTALE 43 0 PROVINCIA DEL MEDIO CAMPIDANO P.A. DI GONNOSFANADIGA Autisti ambulanza 15 0 Accompagnatori per servizi trasporto disabili, dializzati, taxi sanitario 10 0 Soccorritori abilitati BLS (Basic Life Support) da 118 Cagliari/Sassari 22 0

13 Centralinista 2 0 Personale di Segreteria / Amministrazione 2 0 TOTALE 53 0 PROVINCIA DEL SULCIS P.A. DI FLUMINIMAGGIORE Autisti ambulanza 10 0 Accompagnatori per servizi trasporto disabili, dializzati, taxi sanitario 10 0 Soccorritori abilitati BLS (Basic Life Support) da 118 Cagliari/Sassari 14 0 TOTALE 38 0 PROVINCIA DI SASSARI P.A. DI LAERRU Autisti ambulanza 10 0 Accompagnatori per servizi trasporto disabili, dializzati, taxi sanitario 5 0 Soccorritori abilitati BLS (Basic Life Support) da 118 Cagliari/Sassari 11 0 TOTALE 30 0

14 P.A. DI BONORVA Personale Personale Autisti ambulanza 10 0 Accompagnatori per servizi trasporto disabili, dializzati, taxi sanitario 15 0 Soccorritori abilitati BLS (Basic Life Support) da 118 Cagliari/Sassari 15 0 TOTALE 44 0 P.A. DI PLOAGHE Autisti ambulanza 15 0 Accompagnatori per servizi trasporto disabili, dializzati, taxi sanitario 15 0 Soccorritori abilitati BLS (Basic Life Support) da 118 Cagliari/Sassari 15 0 TOTALE 49 0 PROVINCIA DELLA GALLURA P.A. DI BADESI Autisti ambulanza 13 0 Accompagnatori per servizi trasporto disabili, dializzati, taxi sanitario 16 0

15 Soccorritori abilitati BLS (Basic Life Support) da 118 Cagliari/Sassari 21 0 TOTALE 54 0 P.A. DI S.TERESA G. Autisti ambulanza 15 0 Accompagnatori per servizi trasporto disabili, dializzati, taxi sanitario 8 0 Soccorritori abilitati BLS (Basic Life Support) da 118 Cagliari/Sassari 15 0 TOTALE 42 0 P.A. DELLA MADDALENA Autisti ambulanza 8 0 Accompagnatori per servizi trasporto disabili, dializzati, taxi sanitario 6 0 Soccorritori abilitati BLS (Basic Life Support) da 118 Cagliari/Sassari 11 0 TOTALE 29 0 PROVINCIA DI NUORO

16 P.A. DI GADONI Autisti ambulanza 11 0 Accompagnatori per servizi trasporto disabili, dializzati, taxi sanitario 10 0 Soccorritori abilitati BLS (Basic Life Support) da 118 Cagliari/Sassari 18 0 TOTALE 43 0 P.A. DI DESULO Autisti ambulanza 13 0 Accompagnatori per servizi trasporto disabili, dializzati, taxi sanitario 10 0 Soccorritori abilitati BLS (Basic Life Support) da 118 Cagliari/Sassari 18 0 TOTALE 45 0 P.A. DI FONNI Autisti ambulanza 11 0 Accompagnatori per servizi trasporto disabili, dializzati, taxi sanitario 10 0

17 Soccorritori abilitati BLS (Basic Life Support) da 118 Cagliari/Sassari 18 0 TOTALE 43 0 P.A. DI ORANI Autisti ambulanza 11 0 Accompagnatori per servizi trasporto disabili, dializzati, taxi sanitario 10 0 Soccorritori abilitati BLS (Basic Life Support) da 118 Cagliari/Sassari 18 0 TOTALE 43 0 P.A. DI ORTUERI Autisti ambulanza 15 0 Accompagnatori per servizi trasporto disabili, dializzati, taxi sanitario 14 0 Soccorritori abilitati BLS (Basic Life Support) da 118 Cagliari/Sassari 15 0 TOTALE 48 0

18 P.A. DI LULA Autisti ambulanza 15 0 Accompagnatori per servizi trasporto disabili, dializzati, taxi sanitario 14 0 Soccorritori abilitati BLS (Basic Life Support) da 118 Cagliari/Sassari 15 0 TOTALE 48 0 P.A. DI MACOMER Autisti ambulanza 20 0 Accompagnatori per servizi trasporto disabili, dializzati, taxi sanitario 15 0 Soccorritori abilitati BLS (Basic Life Support) da 118 Cagliari/Sassari 28 0 Centralinista 2 0 Personale di Segreteria / Amministrazione 2 0 TOTALE 69 0 P.A. DI MAMOIADA Autisti ambulanza 10 0 Accompagnatori per servizi trasporto disabili, dializzati, taxi sanitario 5 0

19 Soccorritori abilitati BLS (Basic Life Support) da 118 Cagliari/Sassari 11 0 TOTALE 30 0 P.A. DI MEANA SARDO Autisti ambulanza 15 0 Accompagnatori per servizi trasporto disabili, dializzati, taxi sanitario 8 0 Soccorritori abilitati BLS (Basic Life Support) da 118 Cagliari/Sassari 15 0 TOTALE 42 0 P.A. DI NUORO Autisti ambulanza 19 0 Accompagnatori per servizi trasporto disabili, dializzati, taxi sanitario 12 0 Soccorritori abilitati BLS (Basic Life Support) da 118 Cagliari/Sassari 18 0 TOTALE 53 0

20 P.A. DI OLIENA Personale Personale Autisti ambulanza 19 0 Accompagnatori per servizi trasporto disabili, dializzati, taxi sanitario 10 0 Soccorritori abilitati BLS (Basic Life Support) da 118 Cagliari/Sassari 18 0 TOTALE 51 0 P.A. DI ORGOSOLO Autisti ambulanza 19 0 Accompagnatori per servizi trasporto disabili, dializzati, taxi sanitario 12 0 Soccorritori abilitati BLS (Basic Life Support) da 118 Cagliari/Sassari 18 0 TOTALE 53 0 P.A. DI TONARA Autisti ambulanza 30 0 Accompagnatori per servizi trasporto disabili, dializzati, taxi sanitario 20 0 Soccorritori abilitati BLS (Basic Life Support) da 118 Cagliari/Sassari 15 0

21 TOTALE 69 0 PROVINCIA OGLIASTRA P.A. DI LOTZORAI Autisti ambulanza 10 0 Accompagnatori per servizi trasporto disabili, dializzati, taxi sanitario 6 0 Soccorritori abilitati BLS (Basic Life Support) da 118 Cagliari/Sassari 11 0 TOTALE 31 0 P.A. DI TORTOLI Autisti ambulanza 24 0 Accompagnatori per servizi trasporto disabili, dializzati, taxi sanitario 15 0 Soccorritori abilitati BLS (Basic Life Support) da 118 Cagliari/Sassari 22 0 Centralinista 2 0 TOTALE 66 0 P.A. DI URZULEI Personale Personale

22 Autisti ambulanza 14 0 Accompagnatori per servizi trasporto disabili, dializzati, taxi sanitario 11 0 Soccorritori abilitati BLS (Basic Life Support) da 118 Cagliari/Sassari 18 0 TOTALE 47 0 PROVINCIA DI ORISTANO P.A. DI GHILARZA Autisti ambulanza 14 0 Accompagnatori per servizi trasporto disabili, dializzati, taxi sanitario 15 0 Soccorritori abilitati BLS (Basic Life Support) da 118 Cagliari/Sassari 18 0 TOTALE 51 0 P.A. DI SAMUGHEO Autisti ambulanza 15 0 Accompagnatori per servizi trasporto disabili, dializzati, taxi sanitario 15 0 Soccorritori abilitati BLS (Basic Life Support) da 118 Cagliari/Sassari 18 0

23 TOTALE 52 0 P.A. DI SAN VERO MILIS Autisti ambulanza 14 0 Accompagnatori per servizi trasporto disabili, dializzati, taxi sanitario 15 0 Soccorritori abilitati BLS (Basic Life Support) da 118 Cagliari/Sassari 11 0 TOTALE 44 0 P.A. DI TERRALBA Autisti ambulanza 16 0 Accompagnatori per servizi trasporto disabili, dializzati, taxi sanitario 15 0 Soccorritori abilitati BLS (Basic Life Support) da 118 Cagliari/Sassari 11 0 Centralinista 2 0 TOTALE 47 0 P.A. DI SIMAXIS

24 Personale Personale Autisti ambulanza 16 0 Accompagnatori per servizi trasporto disabili, dializzati, taxi sanitario 15 0 Soccorritori abilitati BLS (Basic Life Support) da 118 Cagliari/Sassari 11 0 TOTALE 46 0 P.A. DI MOGORO Autisti ambulanza 10 0 Accompagnatori per servizi trasporto disabili, dializzati, taxi sanitario 10 0 Soccorritori abilitati BLS (Basic Life Support) da 118 Cagliari/Sassari 11 0 Centralinista 2 0 TOTALE 36 0 Il sistema di Servizio Civile A.N.P.AS. prevede - in aggiunta alle figure previste per il servizio civile nazionale (olp, rlea, tutor, esperti monitoraggio, ecc.) e al personale messo a disposizione dalle singole Pubbliche Assistenze proponenti il progetto (volontari e dipendenti come da tabelle precedenti) il coinvolgimento di altre figure (tutti volontari) che avranno il compito, fra l altro, di promuovere la collaborazione e la promozione di momenti di incontro tra i responsabili delle Associazioni e i giovani in Servizio Civile e favorire l integrazione di quest ultimi nel sistema Anpas.

25 8.4 Ruolo ed attività previste per i volontari nell ambito del progetto ATTIVITA SVOLTE DAI VOLONTARI IN Ogni Volontario in SCN inizierà la propria giornata di servizio arrivando in sede all orario prestabilito d accordo con l OLP, gli altri volontari in SCN e il responsabile dei servizi della sede di riferimento. Per prima cosa firmerà il foglio presenze che testimonia l entrata in servizio, dopodiché si rivolgerà al Referente organizzativo servizi dell associazione per sapere con quale altro volontario dell associazione o volontario di SCN andrà a formare l equipaggio per i trasporti sanitari e verrà dato loro un elenco con tutti i dati relativi al piano di lavoro. A questo punto il Volontario in SCN assieme al suo collega di servizio prenderà possesso del mezzo e sarà impegnato in uno dei trasporti sopraindicati che ora andiamo a descrivere nel dettaglio. DESCRIZIONE ATTIVITA il progetto prevede diverse attività, che si possono comunque riassumere facendo riferimento a 3 precise tipologie: a) emergenza-urgenza b) servizi secondari (trasporti per visite, esami, terapie, trasporto dializzati, ecc.) c) centralino a) L emergenza urgenza è un servizio complesso che prevede l intervento di mezzi di soccorso con personale adeguatamente preparato nel caso di circostanze di serio pericolo per la vita di una persona e legate ad un evento di tipo traumatico (incidenti stradali, domestici e sul lavoro, incidenti sportivi e altre circostanze che causino un trauma diretto ad un individuo) o i cosiddetti eventi di tipo medico (entro questa categoria possono essere inserite tutte le patologie: cardiache, neurologiche, dell apparato respiratorio o che coinvolgano un qualsiasi apparato o organo del corpo) che si presentino in forma acuta. Queste circostanze richiedono in genere una rapida ospedalizzazione che avvenga con idoneo supporto delle funzioni vitali (coscienza, respiro, circolazione). Il servizio viene svolto in collaborazione con le Centrali Operative 118, che sono gli organismi deputati alla gestione delle emergenze sanitarie per la ricezione delle chiamate, l invio del mezzo di soccorso e di eventuali mezzi con personale medico o infermieristico, la destinazione ospedaliera del paziente. Le Associazioni pertanto operano in questo settore fornendo una disponibilità giornaliera che può variare da poche sino alle 24 ore continuative 365 giorni l anno. I giovani del Servizio Civile saranno chiamati, al termine dell intero percorso formativo previsto dalle normative della Regione Sardegna ad operare sui servizi di emergenza. In questo settore sarà costante la collaborazione con personale Volontario o Dipendente delle Associazioni in quanto sulla singola ambulanza devono essere presenti minimo 3 massimo 4 soccorritori (tra i quali 1 autista e 1 capo equipaggio). I giovani potranno quindi essere il terzo o quarto componente dell equipaggio. Il progetto infatti non prevede che i giovani raggiungano le qualifiche previste per il ruolo di autista e di capo equipaggio. Potranno eventualmente essere chiamati a questi ruoli solo coloro che all avvio del progetto possiedano già le predette qualifiche.

26 b) Per servizi secondari si intendono una serie di trasporti di pazienti da o per strutture sanitarie (ospedaliere e non). Tali trasporti possono essere dovuti a ricoveri, dimissioni, visite mediche, effettuazione di esami clinici (radiografie, risonanze magnetiche, ecc.) o di terapie (chemioterapie, radioterapie, dialisi, ecc.). Questi servizi si differenziano dai precedenti in quanto non sussistono emergenza ed urgenza, ossia non vi è un immediato pericolo per la vita del paziente. I servizi vengono ordinariamente svolti da 2 persone, anche se il numero è suscettibile di variazioni in funzione del tipo di servizio o di circostanza che si presenta. I servizi si svolgono prevalentemente durante il giorno. Compito dei giovani (al termine del corso di formazione specifica) sarà quello di operare in collaborazione con il personale dell Associazione nella gestione di questi trasporti. Una seconda differenza dall emergenza risiede nel fatto che in questo tipo di servizi risulta più significativo il rapporto umano con le persone trasportate e con i famigliari che sovente le accompagnano. Ciò richiede nei soccorritori una maggior sensibilità nel comprendere le condizioni delle persone trasportate ed una più spiccata propensione al rapporto interpersonale ed alla condivisione, per quel tempo trascorso insieme, delle sofferenze del paziente. Ciò si estrinseca nella disponibilità al dialogo e all ascolto ma anche alla facilitazione delle prassi amministrative da espletare all interno delle strutture sanitarie che sovente diventano un ulteriore peso per la persona sofferente. c) Il servizio di centralino riveste un importanza notevole nelle Associazioni di Pubblica Assistenza. La figura del centralinista è la prima che viene in contatto con gli utenti che chiamano le sedi delle Associazioni per esporre le loro necessità, è la persona che riceve le chiamate degli enti (Centrali Operative, strutture sanitarie ed assistenziali, Comuni, ecc.) che hanno rapporto con le P.A.. Altro compito importante è quello della trasmissione delle informazioni ricevute ai vari responsabili. I giovani saranno chiamati a svolgere questi compiti prevalentemente in orario diurno. Al termine del turno previsto il Volontario rientrerà in sede, e firmerà l uscita DESCRIZIONE ALTRI ELEMENTI RIGUARDANTI LE ATTIVITÀ CHE I RAGAZZI SVOLGERANNO: Conduzione dei mezzi delle sedi locali da parte dei volontari SCN Per quanto riguarda le attività proposte dal progetto è prevista anche la conduzione dei mezzi che gli enti metteranno a disposizione per la realizzazione del progetto (inseriti nell elenco al Punto 26 della Scheda Progetto), alla condizione che il volontario in SCN ne faccia esplicita richiesta per iscritto e previo il superamento di una prova interna di guida, effettuata sotto la supervisione dei responsabile parco mezzi della sede locale in cui egli opera. Orario di servizio L orario di servizio (ad eccezione del periodo in cui sarà affrontata la formazione specifica, per esigenze legate ad impegno e reperibilità dei formatori) sarà prevalentemente diurno (fascia compresa tra le ore 6.00 e le ore 22.00), saranno possibili saltuarie turnazioni notturne (fascia ) legate a specifiche esigenze di servizio. Salvo motivate (e temporanee) esigenze da parte degli enti l orario si svolgerà su sei giorni settimanali (lunedì-sabato), saranno tuttavia possibili (per ragioni di rigorosa necessità) turnazioni festive.

27 Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: Monte ore annuo, per un minimo obbligatorio settimanale di 12 ore 1400 Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6): 6 Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: Disponibilità a svolgere il servizio il servizio nei giorni festivi e nelle ore serali laddove se ne presenti la necessità, uso della divisa, flessibilità oraria.

28 Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del Servizio Civile Nazionale: Pubblicazione del progetto sul sito delle Associazioni proponenti e su quello di Anpas Nazionale Comunicati ai Comuni e ai Centri Informagiovani; Articoli su quotidiani locali; Diffusione presso scuole secondarie superiori e presso università Diffusione del progetto attraverso Newsletter delle Associazioni e del Centro di Servizio del Volontariato Locandine Newsletter ANPAS Informa Esposizione di manifesti nelle bacheche comunali/parrocchiali e in esercizi commerciali. Attività di promozione e sensibilizzazione alla cittadinanza sul servizio civile nazionale, sul progetto e su quello che con il progetto si sta realizzando; incontri annuali organizzati dalle singole associazioni. Diffusione attraverso manifesti e volantini distribuiti attraverso bacheche, esercizi commerciali e locali con alta frequentazione di giovani La campagna di pubblicizzazione del progetto verrà gestita in rete tra le Associazioni esse saranno coinvolte in manifestazioni e convegni concernenti il mondo del volontariato e in particolare il Servizio Civile Nazionale media ore dedicate all attività di promozione per ognuna delle 34 associazioni proponenti il progetto: 30 Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: Sarà considerato titolo preferenziale il possesso della patente B CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI Eventuali crediti formativi riconosciuti: NESSUNO Eventuali tirocini riconosciuti: NESSUNO Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:

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