SISTEMA MUSEALE DI SESTRI LEVANTE E DI CASTIGLIONE CHIAVARESE. POLO DI SESTRI LEVANTE PALAZZO FASCIE RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA

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1 SISTEMA MUSEALE DI SESTRI LEVANTE E DI CASTIGLIONE CHIAVARESE. POLO DI SESTRI LEVANTE PALAZZO FASCIE RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA Premessa Il progetto definitivo dell allestimento museale illustrato negli elaborati grafici allegati fornisce le linee guida per l elaborazione del successivo progetto esecutivo da sviluppare nei locali disponibili al piano terra, 3 e 4 piano dell antico Palazzo Comunale Fascie Rossi situato nel centro della città di Sestri Levante. Il Palazzo, costruito nei primissimi anni del 900, è stato oggetto recentemente di lavori di restauro che hanno reso possibile l attivazione di una parte della biblioteca comunale, (sarà presto ampliata con la ristrutturazione del 2 piano),di una sala conferenze e servizi vari; gli spazi esterni al piano terreno, verso via XX Settembre, potranno essere attrezzati in futuro come zona verde di riposo con bar e per esposizioni, permanenti o temporanee, di scultura. Una serie di servizi complementari che garantiscono al museo quegli elementi che, pur non avendo una immediata attinenza con il discorso espositivo, contribuiscono a far funzionare meglio gli spazi museografici. Il progetto del museo è stato elaborato a partire dalle indicazioni contenute nella relazione scientifica di Anna Maria Visser, museologa e archeologa dell Università di Ferrara, che stabilisce contenuti, indirizzi e criteri metodologici, di ordinamento ed espositivi per attuare l allestimento del museo archeologico e della città di Sestri Levante. Il patrimonio culturale di riferimento è disponibile in sintesi pregnanti sulle trasformazioni del paesaggio e sull evoluzione della cultura e della civiltà, dalla preistoria al Novecento. Le raccomandazioni della Visser si riferiscono ad una impostazione, dell ordinamento e dell allestimento, immersivo, comprensibile e accattivante per ampie fascie di pubblico ricorrendo, oltre a mezzi ed apparati convenzionali, anche alle tecniche della comunicazione virtuale tramite percorsi multimediali e interattivi, intrecciando il criterio cronologico a quello geografico. L impostazione progettuale elaborata, cerca di rispondere ai criteri stabiliti dalla museologa Visser, creando i percorsi attraverso i diversi spazi così come la struttura architettonica del vecchio Palazzo li configura: sfruttandone la variabilità pur mantenendo l integrità spaziale. Non sono praticate nuove aperture tra i vani per non pregiudicare l assetto strutturale complessivo e pertanto i percorsi si sviluppano certamente condizionati dalle aperture esistenti, ma non per questo risultano meno interessanti e funzionali al criterio museografico adottato. Il percorso si svolge secondo la successione di aree tematiche e argomenti, così come ben esplicitati nella relazione museologica, che già identifica gli spazi attribuibili ai diversi temi: in particolare rispettando la successione delle sezioni individuate con le relative sottosezioni. Percorso museale (tra parentesi riferimenti alla legenda delle tavole grafiche) 1

2 Ingresso e corridoio (T3) L ingresso principale (A) avviene da Corso Colombo, attraverso la bussola già realizzata con porta in cristallo. Il successivo corridoio in leggera pendenza, della larghezza di circa 2 mt. E della lunghezza di altre 8 mt., è già attrezzato con un binario porta faretti a soffitto e su una delle pareti laterali lunghe è possibile realizzare esposizioni fisse o temporanee. Al termine di questo corridoio è attualmente collocato il busto in marmo del Cav. Vincenzo Fascie, già proprietario del palazzo da lui donato al Comune di Sestri Levante insieme ad un ingente patrimonio economico ed immobiliare. In corrispondenza di questa statua è possibile esporre un pannello con le notizie relative al Cav. Fascie, alla donazione al Comune (testamento, utilizzo delle risorse ecc.) e al palazzo (foto d epoca Migone, restauro, ecc.). Area di accoglienza e informazione (T3-T11) Questa area si suddivide in due zone: la zona (B) in comunicazione diretta con il corridoio di arrivo, dove sono stati collocati una panca (15) per l attesa; un mobile contenitore (16) per borse, zaini e altri effetti personali all interno della nicchia in muratura esistente; un video (7c) che illustri a grandi linee i contenuti del museo e i percorsi nella città e sul territorio; pannelli illustrativi con planimetrie, fotografie e testi (5); un totem (7d) fornito di monitor touchscreen per una facile consultazione interattiva la zona (C) in cui è collocato il bancone (17) per la biglietteria e il guardaroba. Il bancone divide la sala in due aree: una per il personale in diretta comunicazione con il servizio igienico esistente che può essere dotata di scaffalature e mobili contenitori per materiali informativi, deplian, cartoline guide pubblicazioni, ecc. e una stretta fascia per il pubblico con la possibilità di collocare a parete piccoli pannelli informativi (5) e un monitor (7c) per la televisione a circuito chiuso, collocato in posizione favorevole alla vista del personale. 2

3 Magazzino (T10 - D) Accessibile direttamente dalla zona per il personale è il locale magazzino dove possono collocarsi gli appendiabiti per il guardaroba, effetti personali degli addetti, scorte dei materiali vari e eventuali attrezzature per mostre temporanee. Atrio scala (T12) L atrio scala può essere attrezzato, nella zona non interessata dai flussi di persone, con un ulteriore panca (15), pannelli espositivi a parete (5) e nello spazio sotto la rampa può essere collocato il busto marmoreo (5b) già presente nell atrio (attribuito a Giacomo Balbi). Da questo spazio si accede alla scala (T33) o all ascensore (T35) per raggiungere il quarto piano, sottotetto, dove inizia il percorso di visita. Aree espositive Al fine di relazionare nel miglior modo possibile le caratteristiche dei locali con il materiale e i temi espositivi, si è ritenuto di utilizzare gli spazi del quarto piano sottotetto, per le aree tematiche: 1 memoria verde; 2 oro rosso; 3 paesaggio ligure. Gli spazi del sottotetto, che sono caratterizzati dalla assenza di luce e da profondi ambienti con copertura inclinata e parziale percorribilità che si prestano alla realizzazione di suggestive ricostruzioni di ambienti preistorici di cui rimangono poche testimonianze dirette, ricorrendo ai modelli tradizionali o alle nuove tecnologie (proiezioni immersive, suoni, ecc.). In questo modo il percorso museale si svilupperà scendendo dal piano superiore a quello inferiore, come spesso avviene, anche per rendere meno faticosa la visita. Atrio del museo piano quarto sottotetto (S.4) L atrio del museo occupa una porzione della grande sala adiacente al pianerottolo d arrivo. La postazione del personale di controllo (14) dovrà avere ridotte dimensioni e sarà collocata in posizione strategica per controllare sia l entrata che l uscita, che avviene attraverso due distinte porte. 3

4 Sulla parete di destra, entrando, è possibile collocare un grande pannello espositivo (5) e uno schermo di proiezione (6) per realizzare quella comunicazione immersiva relativa al contenuto dell intero museo. La zona sarà delimitata sulla sinistra da un sistema espositivo lineare (4) che conterrà pannelli esplicativi per ogni sezione museale, con i relativi colori di fondo..uno o più reperti, od oggetti, o documenti, o copie esemplificativi (vedi relazione museale prof. Visser). Questo sistema espositivo, sarà di altezza limitata, per non interrompere la continuità spaziale, e contribuirà a separare correttamente i percorsi in entrata e in uscita. Alla fine di questa area è collocato un elemento basso centrale (8), modello o tavolo interattivo con la rappresentazione in tre dimensioni dell intero territorio oggetto della narrazione. Anche questo elemento servirà a suddividere la sala e indirizzare il percorso verso la sala adiacente (S10) senza alterare la spazialità. 1. Memoria verde (S10 - S9) Il percorso si sviluppa in senso antiorario. Ogni sezione inizia con una proiezione esplicativa su video (7). L area tematica è sviluppata in due sottosezioni (1.1; 1.2) che corrispondono a due aree espositive principali (4) collocate nella porzione di sala che si abbassa verso il fondo. La linea indicata a disegno rappresenta l altezza limite di mt. 1,90. Quest area può essere utilizzata più o meno in profondità, come segnalato sul disegno dalla freccia rossa. In queste aree è possibile sviluppare qualsiasi tipo di esposizione: vetrina tradizionale, ricostruzione di ambienti, proiezioni, retroproiezioni, ecc. Sulle pareti laterali si potranno invece inserire, oltre a schermi video (7), pannelli espositivi di qualsiasi tipo (5). Il dislivello tra le sale S10 e S9 potrà essere superato, da una persona su sedia a ruote, per mezzo di una pedana elevatrice (3) a ribalta che sarà collocata in posizione di fermo come a disegno. 2. Oro rosso (S9 S7) La seconda area tematica occupa spazi adiacenti e analoghi a quella precedente, ad eccezione della sala di accesso al vano scala della torre (S2), dove sono presenti scritte originali sul muro: in questa sala si potrà inserire un elemento espositivo centrale (4c), utilizzare i vani delle porte esistenti (4), e inserire una postazione di computer o di touchbook per consultare documentazione digitale relativa alla sezione. In posizione assiale rispetto al percorso principale, può essere inserito un altro spazio espositivo isolato (4c): questi episodi isolati potranno servire a mettere in rilievo gli oggetti più preziosi della collezione. 4

5 Anche per questa sezione sono previsti un video introduttivo (7) e una serie di esposizioni sulle pareti laterali che si raccordano con gli spazi previsti nel fondo delle sale per dare continuità al percorso. Ampio spazio è riservato alla sezione dedicata alle miniere e l industria nell ottocento e nel novecento (2.2) nella sala S7, considerata l importanza dell argomento. 3. Paesaggio ligure (S4 S5 S1) Tornando nella sala principale (S4) comincia la nuova sezione del paesaggio ligure, introdotta dal video (7) già presente a lato del varco nella sala S7. A seguire l ampio spazio espositivo della sala S4 si trova una sala (S5) caratterizzata da una un ampia porzione con soffitto basso: in questa sala possono trovare posto le ricostruzioni ambientali delle tombe di Chiavari e/o Rapallo. La sala S1 è la sala più luminosa del piano, con finestre e un lucernaio: la progettazione esecutivo dovrà tener conto di questa sua particolarità. Anche l accesso a questa sala è caratterizzato da un dislivello di circa 70 cm che dovrà essere superato con una scala dotata di piattaforma elevatrice per persone su sedia a ruote, come indicato a disegno. 5

6 Spazio polifunzionale spazio per sosta e di riposo (3.5) Il percorso continua scendendo con la scala principale o l ascensore al piano 3. A questo piano gli spazi hanno caratteristiche completamente diverse: si tratta di normali sale con soffitto piano e ampie finestre verso Corso Colombo, che saranno mantenute aperte e schermate da tende. La decisione di collocare gli uffici nelle sale adiacenti alla vecchia scala, consiglia di impostare il percorso a partire dalla porta di sinistra e con andamento in senso orario. Come al piano superiore si è preferito progettare una disposizione che non preveda separazioni spaziali nette all interno della sale espositive. Anche qui l esposizione avviene principalmente lungo le pareti con continuità. Come previsto dalla relazione museologica, anche qui il percorso inizia con un ampio spazio, dove è presente una discreta postazione di controllo (14). L esposizione avviene solo alle pareti e può essere caratterizzata da una proiezione su grande schermo (6) che introduce le successive sezioni. In questa porzione di sala due panche amovibili (15) consentono la sosta e un momento di pausa, anche in corrispondenza dell ingresso ai servizi igienici, e inoltre sono elementi dei percorsi in entrata e in uscita. Questa ampia porzione di sala può, all occorrenza, essere sgomberata e attrezzata con pannelli smontabili (16) per esposizioni temporanee. 4. Sestri Levante (3.5) Una ampia area centrale (4b) può essere utilizzata come spazio espositivo per separare la sala polifunzionale dalla nuova sezione museale, dedicata al territorio di Sestri Levante nella sua evoluzione dal periodo romano fino all ottocento (sezioni 4.1; 4.2; 4.3). Anche in questo caso si ritiene opportuno contenere l altezza dell esposizione al centro della sala: si può ad esempio pensare ad una vetrina bassa (60-70 cm) con all interno la ricostruzione di un fondo marino dove si possono collocare i reperti di archeologia subacquea di epoca romana (ancore, anfore, ecc.) sottosezione 4.1 Segesta Tigulliorum. L esposizione può proseguire alle pareti negli spazi (4) e trovare un nuovo episodio centrale (8) per la collocazione di un modello di Sestri Levante o una ricostruzione in tre dimensioni su tavolo interattivo che possa narrare le ipotesi evolutive della conformazione della piana di Sestri Levante, con il passaggio da isola a penisola del promontorio. L area tra le finestre e utilizzata per collocare postazioni di consultazione (7b) su compute o touchbook, che contengano riproduzioni di documenti originali attinenti alla sezione in oggetto. 5. Percorsi di terra e di mare (3.11) La nuova sezione è introdotta da un video (7) e si sviluppa analogamente alla precedente sulle pareti della sala (4). Anche qui tra le finestre è collocata una postazione di 6

7 consultazione (7b) su computer o touchbook. Al centro di questa sala, di modeste dimensioni, si può prevedere, se necessario, un area espositiva stretta e bassa. 6. Le famiglie e la società ( ) Le sale dedicate a questa sezione sono caratterizzate da soffitti alti e per le sale 3.14 e 3.18, da soffitti con decori originali che saranno conservati e valorizzati, da pavimenti che riproducono quelli preesistenti, se possibile riutilizzando i materiali recuperati. Si tratta di una sezione molto importante che a partire dallo studio delle strutture familiari in diverse epoche storiche può descrivere diverse e importante trasformazioni del territorio, testimonianze artistiche e architettoniche; ad es: la chiesa di San Adriano a Trigoso, palazzi e ville delle diverse epoche storiche e la loro influenza nella strutturazione del territorio, quadri e opere d arte. Si tratta pertanto di esporre materiali molto eterogenei comprese opere d arte originali e preziose che dovranno trovare la posizione più opportuna per essere apprezzate: a questo proposito può essere utile utilizzare la spazialità di maggiori dimensioni della sala 3.18 che può aiutare a esporre correttamente i quadri, eventualmente riferibili anche ad altre sezioni museali. E necessario inoltre collocare almeno due postazioni di consultazione su computer o touchbook (7b) per riproduzioni di documenti originali: atti notarili, mappe, atti pubblici, ecc. Sono inoltre stati previsti tre video (7) per introdurre la sezione e per presentare documentazione anche filmata. Uffici per la direzione e lo staff ( ) Gli uffici per la direzione e lo staff del sistema, come previsti dal documento propedeutico alla progettazione museologica, trovano spazio nei due locali situati al piano terzo in adiacenza e comunicazione con la scala vecchia e con la sala 3.5. Questi spazi godono pertanto di un accesso riservato che connette tutti i piani del palazzo in modo indipendente e consente accesso diretto anche alle sale del quarto piano sottotetto. Le due sale sono inoltre dotate di due finestre ciascuna: verso Corso Colombo e verso via XX Settembre. Questo consente di suddividere, anche con pareti mobili, gli spazi in modo da sfruttarli al meglio definendone le diverse funzioni. La sata 3.7 può rappresentare un filtro con gli spazi del museo, dove si svolgono attività di segreteria, accettazione e attesa. La sala 3.9 è destinata alla direzione (3b); mentre la sala 3.8 può essere utilizzata come piccolo laboratorio per la ricerca e la conservazione. Parte della sala 3.8 è destinata a un piccolo deposito (3c) utile anche per i server del sistema. Così come suddivisa, quest area consente la collocazione di tre postazioni di lavoro informatiche: direzione; segreteria; laboratorio. 7

8 Caratteristiche dell allestimento Il progetto definitivo di allestimento si fonda su semplici criteri per definire gli spazi espositivi in modo che l attenzione del visitatore sia concentrata sul materiale esposto e sui contenuti comunicati. La prima considerazione effettuata riguarda la dimensione ridotta degli spazi che ha portato a preferire una esposizione sul perimetro dei locali, lasciando le aree centrali più libere: eventuali esposizioni al centro delle sale sono previste con elementi di ridotto ingombro visivo e limitandone l altezza. Il secondo criterio sfrutta un espediente già utilizzato nei sottostanti locali della biblioteca e sala conferenze, dove la soffittatura delle sale è staccata dalle pareti e la luce filtra dai tagli perimetrali. L allestimento museale accentuando la differenza di illuminazione delle pareti laterali dai soffitti e pavimenti potrà immediatamente attirare l attenzione del visitatore su questa fascia continua illuminata dove, con diverse modalità (vetrata, pannelli, proiezioni), scorre la narrazione. Sarà pertanto necessario, in fase esecutiva, effettuare un attento studio illuminotecnico per ottenere un effetto gradevole ed efficace. Per accentuare questo effetto può essere utilizzata la colorazione dei soffitti con tonalità scure: differenti colorazioni in penombra, corrispondenti alle diverse sezioni museali, in modo da orientare immediatamente i visitatori, accompagnano come sottofondo il visitatore nel suo percorso. In riferimento a quanto detto sopra, anche il pavimento sarà in tonalità scura: si propone pertanto di modificare la previsione per i nuovi pavimenti al terzo piano, sostituendo al marmo bianco, già previsto e presente nei locali della biblioteca, mattonelle della stessa dimensione ma in ardesia con listelli in marmo bianco. In questo modo si può mantenere la continuità del disegno con le altre parti del palazzo utilizzando un espediente dell edilizia tradizionale ligure. Al fine di ridimensionare in altezza lo spazio espositivo il soffitto potrà scendere con delle velette opportunamente disegnate fino all altezza di mt. 2,10-2,15. Le vetrate saranno realizzate con cristalli non intelaiati, da pavimento a soffitto, in modo da ridurre al massimo la presenza di ostacoli visivi: l effetto ricercato è anche quello di realizzare dei blocchi completamente vetrati. I tagli nel soffitto e le velette continui sul perimetro consentono di nascondere una fonte di luce lineare fluorescente che assicura una luce di fondo sia sul piano, sia sulle pareti verticali. I diversi oggetti potranno essere poi illuminati puntualmente con spot alimentati da un sistema a binari elettrificati fissati sempre all interno delle velette. Al quarto piano i profondi vani sottotetto di limitata altezza consentiranno di realizzare ricostruzioni di ambienti anche con fondali retroproiettati. Particolare attenzione dovrà essere posta all acustica con la scelta di materiali fonoassorbenti: in quest ottica si dovrà valutare la possibilità di usare controsoffitti acustici con finitura a listelli di legno (classe 1 di resistenza al fuoco). Per quanto riguarda gli aspetti tecnici e normativi si fa riferimento alla relazione museologica della professoressa Anna Maria Visser. Sestri Levante, 27 gennaio

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