Lo sviluppo delle competenze curriculari di sicurezza nella scuola. Marina Cassoni Psicologa consulente Éupolis Lombardia
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1 Lo sviluppo delle competenze curriculari di sicurezza nella scuola Marina Cassoni Psicologa consulente Éupolis Lombardia
2 La domanda A quali condizioni è più probabile che comportamenti di salute e sicurezza vengano interiorizzati e agiti?
3 La coerenza tra ciò che sappiamo e ciò che facciamo: un illusione dura a morire Vedo e approvo le cose migliori, ma seguo le peggiori Ovidio Le metamorfosi Anno 8 ac
4 L educazione è uno degli artefatti culturali più importanti di cui la nostra specie dispone per garantirsi continuità.
5 La sicurezza è un bisogno «strutturale» Il nostro sistema cervello/mente è governato dall esigenza di: rendere l ambiente prevedibile e controllabile abbassare il sistema di vigilanza per impegnare poche energie mentali nel prevedere il comportamento degli altri e le modifiche dell ambiente.
6 Ne sono esempi: i nostri sistemi di attaccamento affettivo; la nostra esigenza di prevede le reazioni emotive dei nostri simili; la contrattualizzazione delle relazioni; le norme e le regole; i sistemi previdenziali e di risparmio.
7 Qualche punto fermo I comportamenti vengono assunti con più facilità quanto più è elevata la plasticità cerebrale, quindi da piccoli. Assumiamo meglio i comportamenti che: sono associati ad un qualche livello di abitudine e ad alcuni automatismi; sono percepiti come vantaggiosi o valoriali, non sono ostacolati da pregiudizi
8 Il Dibattito nel cervello ll comportamento è frutto di un'integrazione fra più livelli di cognizione. Nei processi decisionali entrano in gioco fattori non solo razionali, ma anche emozionali (anche le emozioni sono una forma di cognizione).
9 Il compito educativo è quello di costruire un ponte tra questi livelli
10 Quale patrimonio abbiamo a disposizione come educatori? La nostra specie ha una dotazione biologico-culturale adatta ad apprendere, in età molto precoce. Questa dotazione consente lo sviluppo di quelle competenze di sicurezza che poggiano su assunzione di responsabilità, capacità di riconoscere e valutare situazioni.
11 Alcune fondamentali dotazioni: la presenza precoce della capacità di leggere nella realtà rapporti di causaeffetto; l avversione alle perdite; la capacità di vedere il mondo non solo attraverso l io, ma anche attraverso il noi (funzionamento wemode)
12 L intenzionalità condivisa (che fonda cooperazione e altruismo) Il desiderio di appartenere La sensibilità all «economia simbolica» I sistemi di norme e di punizione «protettiva» La motivazione intrinseca
13 Quali caratteristiche ostacolano? Ottimismo irrazionale (a me non succederà ). Locus of control esterno (se deve succedere succederà ). Contagio negativo del gruppo di appartenenza. Tendenza ad acquisire vantaggi nel presente evitando le frustrazioni e/o le fatiche non immediatamente vantaggiose.
14 L impegno Lavorare sul gruppo e con il gruppo, stimolare problemi, coinvolgere, far «vedere» situazioni, far rappresentare conseguenze veicola valori che più facilmente si traducono in comportamenti appresi, agiti e consolidati.
15 Una bella situazione «I GIOVANI EDUCANO I VECCHI» il terreno è stato reso più fertile e il processo di trasmissione valoriale continua la sua (difficile) strada.
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