Tipologia di Evento. La legge 225/92 stabilisce tre livelli di Emergenza di Protezione Civile con le rispettive competenze istituzionali
|
|
- Livio Barone
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Corso base per operatori TLC di Protezione Civile Le telecomunicazioni tra Centri Operativi di Comando e Controllo Ughi Gilberto Protezione Civile Emilia-Romagna Comunicazione e Telecomunicazioni durata ore 2,30
2 Tipologia di Evento La legge 225/92 stabilisce tre livelli di Emergenza di Protezione Civile con le rispettive competenze istituzionali Evento di Tipo A emergenze circoscritte, derivanti da fenomeni naturali o indotti da attività umane che possono essere fronteggiate in forma ordinaria dai singoli enti ed amministrazioni locali (gestione dell emergenza in ambito comunale) Evento di Tipo B emergenze di una certa importanza derivanti da fenomeni naturali o indotti da attività umane che possono essere fronteggiate attraverso l intervento coordinato di più enti o amministrazioni (gestione dell emergenza in ambito provinciale) ovvero con la competenza diretta della Regione Evento di Tipo C emergenze catastrofiche che sono fronteggiabili solo con risorse e poteri straordinari dall autorità di governo (gestione dell emergenza in ambito nazionale)
3 Metodo Augustus L imperatore romano Ottaviano Augusto ha affermato che la pianificazione assume minor valore con l aumentare della complessità degli eventi Il Metodo Augustus, coordinato dal Dott. Elvezio Galanti del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, rappresenta il modello gestionale da attuare per consentire il coordinamento delle emergenze valido per tutte le tipologie classificate (a, b, c). Lo scopo del metodo è quello di semplificare e rendere flessibile l azione di gestione attraverso la condivisione dell informazione In sintesi si prevede l istituzione di centri operativi di comando e controllo organizzati per funzioni di supporto (14 o 9 per il solo livello comunale) e strutturati su quattro livelli di competenza
4 Gestione dell emergenza attraverso il Centro Operativo Il successo di un'operazione di protezione civile dipende essenzialmente da tre fattori: DIREZIONE UNITARIA: si esplica attraverso il coordinamento, quindi sintesi ed indirizzo. COMUNICAZIONE: costante scambio di informazioni, chiare, sintetiche e precise. RISORSE: conoscenza della disponibilità effettiva di uomini e mezzi adatti all intervento, e conseguente utilizzo razionale e tempestivo.
5 Centro Operativo di Comando e Controllo Nel caso specifico di emergenze complesse, che sono definibili di protezione civile, risulta indispensabile il coordinamento unificato di tutti gli interventi di tipo specialistico, che sono normalmente attuati dai servizi di soccorso preposti (istituzioni, enti, volontariato ecc), nonché di tutte le operazioni di ripristino funzionale delle infrastrutture e dei servizi. La gestione delle emergenze viene pertanto attuata attraverso organismi denominati Centri Operativi di Comando e Controllo che devono attivare, secondo i livelli di competenza identificati dalla normativa, le necessarie funzioni di supporto
6 Classificazione dei Centri Operativi livello dei centri operativi di valenza nazionale CE.SI (Centro Situazioni) Dipartimento di Protezione Civile: per il coordinamento dei soccorsi negli eventi di Tipo A, Tipo B, Tipo C C.O.A.U (Centro Operativo Aereo Unificato): per il coordinamento degli interventi degli aeromobili (trasporti, antincendio ecc) C.O.E.M (Centro Operativo Emergenze in Mare): per il coordinamento delle emergenze in mare (emergenze costiere, inquinamenti, soccorso, trasporti ecc) DI.COMA.C (Direzione di Comando e Controllo): per il supporto specialistico in ambito locale agli enti interessati in caso di emergenze gravi 14 funzioni di supporto
7 Classificazione dei Centri Operativi livello dei centri operativi di valenza regionale C.O.R. (Centro Operativo Regionale) Regione Emilia Romagna: per il coordinamento dei soccorsi negli eventi di Tipo A e di Tipo B 14 funzioni di supporto
8 Classificazione dei Centri Operativi livello dei centri operativi di valenza provinciale C.C.S. (Centro Coordinamento Soccorsi) Prefetture: per il coordinamento unificato dei soccorsi negli eventi di tipo A e di tipo B 14 funzioni di supporto C.U.P. (Centro Operativo Unificato Provinciale) Provincia: in Emilia Romagna sono istituiti per la gestione coordinata delle risorse negli eventi di tipo A e di tipo B 14 funzioni di supporto C.O.M. (Centro Operativo Misto) Circondario, Comunità Montana: per la gestione delle emergenze sovracomunali di Tipo B 14 funzioni di supporto
9 Classificazione dei Centri Operativi livello dei centri operativi di valenza comunale C.O.C. (Centro Operativo Comunale) Comune: per la gestione delle emergenze di Tipo A 9 funzioni di supporto
10 Funzioni di supporto FUNZIONE 1 TECNICO SCIENTIFICA, PIANIFICAZIONE FUNZIONE 2 SANITA, ASSISTENZA SOCIALE E VETERINARIA FUNZIONE 3 MASS-MEDIA ED INFORMAZIONE * FUNZIONE 4 VOLONTARIATO FUNZIONE 5 MATERIALI E MEZZI FUNZIONE 6 TRASPORTO CIRCOLAZIONE E VIABILITA FUNZIONE 7 TELECOMUNICAZIONI FUNZIONE 8 SERVIZI ESSENZIALI FUNZIONE 9 CENSIMENTO DANNI A PERSONE E COSE FUNZIONE 10 STRUTTURE OPERATIVE S.a.R. (SEARCH and.rescue) * FUNZIONE 11 ENTI LOCALI * FUNZIONE 12 MATERIALI PERICOLOSI * FUNZIONE 13 ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE FUNZIONE 14 COORDINAMENTO CENTRI OPERATIVI * * non previste per i C.O.C
11 Esempio di allestimento DI.COMA.C
12 Esempio di allestimento C.O.M.
13 Esempio allestimento C.O.C.
14 Infrastrutture TLC Le telecomunicazioni tra i Centri Operativi sono normalmente effettuate con l ausilio delle seguenti infrastrutture di servizio: accesso pubblico: PSTN (voce-fax) ADSL (voce-fax-dati) GSM (voce-fax) GPRS/UMTS (dati) SATELLITARE (voce-fax-dati) accesso privato: PMR digitale TETRA (R3 regionale) PMR analogico (reti radio locali) RETI del Servizio di Radioamatore HYPERLAN - WLAN SATELLITARE (SkyPlexNet)
15 Esempio di Rete TLC DI.COMA.C PMR PSTN ADSL ENTI SICUREZZA SOCCORSO ASSISTENZA Centro Operativo Regionale INMARSAT C.C.S SKYPLEX HF PMR PSTN ADSL Gestione Servizi Manutentivi Polizia Sanitari PMR Colonna Mobile C.O.M. PSTN C.O.C. ADSL C.O.C. Campo Assistenza Popolazione C.O.C.
16 Organizzazione Servizio TLC La messaggistica originata o diretta al Centro Operativo, con riferimento a quella di carattere ufficiale o strategico, richiede sia un trattamento amministrativo sia una corretta modalità di trasmissione o ricezione. Questa importante funzione viene svolta dal Servizio Telecomunicazioni le cui componenti essenziali sono: la segreteria: - accettazione messaggi - inoltro messaggi - archiviazione la sezione telecomunicazioni la sezione telecomunicazioni - trasmissione messaggi - ricezione messaggi
17 Flusso della Comunicazione accettazione ricezione TLC protocollo inoltro archiviazione trasmissione TLC
18 Modulo per Messaggio Il modulo per messaggio viene impiegato per i fonogrammi e come prima pagina delle comunicazioni fax o elettroniche Il modulo deve corrispondere a questo standard e deve essere privo di loghi o altre personalizzazioni grafiche
19 Comunicazioni Radio RETE PMR I sistemi PMR (Private Mobile Radio) sono reti radioelettriche private che vengono gestite direttamente dagli utilizzatori su frequenze attribuite con concessione ministeriale. Normalmente il traffico avviene per mezzo di una stazione ripetitrice, se l area di esercizio è limitata, oppure da sistemi di stazioni ripetitrici se la zona è estesa. In funzione della tipologia del servizio e del numero di utenze da gestire, gli impianti possono inoltre essere realizzati con tecnica analogica o con tecnica digitale
20 Comunicazioni radio ISOONDA Le comunicazioni radioelettriche su unica frequenza richiedono modalità di gestione codificate
21 Comunicazioni radio RETE PMR A: stazioni radiomobili B: stazione ripetitrice (concessioni km di raggio) Le stazioni radiomobili (A) sono collegate tra loro attraverso il ponte ripetitore (B), normalmente posto in posizione elevata e quindi priva di ostacoli interferenti. La frequenza di ricezione (Freq. 2) delle stazioni radiomobili è diversa da quella di trasmissione (Freq. 1), che ha uno scostamento standard di 4,6 Mhz in gamma VHF e -10 Mhz in gamma UHF (sistema semiduplex). La trasmissione emessa dalla stazione radiomobile viene captata da quella ripetitrice e ritrasmessa in contemporanea sulla frequenza di ascolto. Per accedere al ponte ripetitore le stazioni radiomobili devono emettere, durante la trasmissione, un tono continuo non udibile, denominato encoder (sub-audio) e, ad inizio trasmissione, una breve serie di codici identificativi. Freq 2 A Freq 1 B diretta Freq 2 Freq 2 Freq 1 Attraverso l invio di altri codici è inoltre possibile, per l operatore, effettuare chiamate selettive verso utenti definiti. Se a breve distanza, (distanza ottica in terreno libero 5 Km) le stazioni radiomobili possono anche collegarsi direttamente (sistema simplex), trasmettendo però sulla frequenza di ricezione. In questo modo il ripetitore non viene interessato. I fattori che determinano il buon funzionamento delle comunicazioni sono la distanza delle emittenti dal ponte ripetitore, la potenza delle stazioni radiomobili (5 W i portatili 10 W i veicolari), la presenza di ostacoli o meno interposti fra il ponte ripetitore e le stazioni radiomobili, il tipo delle antenne adottate dalle stazioni radiomobili. A
22 Comunicazioni radio RETE PMR A: stazioni radiomobili B: stazione ripetitrice (concessioni km di raggio) C: stazione traslatrice del segnale (link) Per ampliare l area di esercizio vengono installate più stazioni ripetitrici B. Il segnale di ingresso (Freq. 1), viene emesso sulla frequenza di uscita (Freq. 2) come nel caso precedente. Un sistema di trasferimento (link) operante su frequenza diversa (Freq. 3) provvede però ad estendere il segnale di ingresso anche agli altri impianti. L esercizio contemporaneo di più stazioni ripetitrici comporta l adozione di architetture impiantistiche complesse, poiché è necessario limitare il numero di canali (concessioni) e soprattutto le possibili interferenze reciproche. Le applicazioni attuali maggiormente diffuse A (sistema sincrono), consistono ad esempio nella dislocazione sul territorio di ponti ripetitori che lavorano sulla stessa frequenza e che, grazie alla perfetta precisione di frequenza delle portanti, nonché al controllo di un elaboratore, non causano interferenze fra loro. Solo il segnale migliore viene acquisito dal ripetitore più prossimo e reindirizzato, attraverso il link al sistema. Freq 2 B Freq 1 C Freq 3 C B Freq 2 Freq 1 A
23 Comunicazioni radio RETE PMR Alla famiglia delle di tipo digitale, appartengono anche le ultime applicazioni radio multiaccesso, come TETRA, TETRAPOL, ecc, che sono di fatto degli impianti di tipo cellulare. Su un unico canale radio coesistono più reti separate di utilizzatori ( 4 reti su un canale di 25 KHz), che effettuano il proprio traffico senza interferenze reciproche I segnali vettoriati sono infatti di tipo numerico, opportunamente codificati secondo tecniche che consentono il pieno sfruttamento della larghezza di banda (Differential Quadrature Phase Shift Keying). La caratteristica principale del sistema TETRA è quella di consentire il collegamento fra le stazioni radio appartenenti alle diverse reti presenti nel segmento comune, ecco perché i maggiori utenti sono in genere i servizi di emergenza, di sicurezza, le public utilitis ecc. che per l affinità dei servizi, nel caso di emergenza, richiedono il coordinamento unitario. Altra caratteristica fondamentale del sistema digitale è quella della intefacciabilità con le reti pubbliche (PSTN, ISDN, IP ecc)
24 La rete PMR R3 in standard TETRA Il sistema di trasmissione TDMA (Time Division Multiple Access) 4 canali per portante Spaziatura di 25 khz fra le portanti Il trasferimento dati può usare fino a 4 canali riuniti Voce e dati possono essere trasmessi simultaneamente 1 canale di controllo tra i primi 4 singola portante
25 Comunicazioni radio TETRA Si possono integrare facilmente soluzioni a valore aggiunto disponibili normalmente sul mercato Applicazioni Applicazioni Applicazioni per Host Tetra Reti intelligenti Reti telefoniche Interfaccia aperta IP Reti private Rete IP Intranet Nodi Internet WiFi
26 La rete PMR R3 in standard TETRA L infrastruttura di rete SRB CENTRALE DI COMMUTAZIONE
27 La VPN di Protezione Civile TETRA è un sistema PMR chiuso, appositamente concepito per i servizi di sicurezza L utente non può decidere liberamente il flusso dell informazione La gestione del traffico viene affidata alla supervisione di una postazione centralizzata posto operatore (dispatcher)
28 La VPN di Protezione Civile caratteristiche ed esigenze della rete Trasversalità delle competenze = parificazione di priorità Contemporaneità di utilizzo del sistema = divisione spinta su gruppi per funzioni o territorio Possibilità di riferimento a più centri di comando e controllo = molti gruppi sui terminali
29 La VPN di Protezione Civile architettura gestionale CENTRO GESTIONE RETE (via Aldo Moro) ALTRE VPN DISPATCHER AGENZIA DI PROTEZIONE CIVILE EMILIA ROMAGNA (viale Silvani) CDS/SRB E POSTO OPERATORE COLONNA MOBILE RETE LOCALE (c/o UNIMOB TLC) TERMINALI DEL SISTEMA DI PROTEZIONE CIVILE EMILIA-ROMAGNA TERMINALI COLONNA MOBILE
30 La VPN di Protezione Civile il posto operatore (dispatcher) Il dispatcher consente di gestire: Chiamate individuali (anche contemporanee) di tipo half e full-duplex da/verso numeri TETRA Chiamate di gruppo Messaggi predefiniti (stato) Messaggi brevi a testo libero (SDS) Trasferimento file mediante chiamate dati a circuito (fino a 28,8 Kbit/s) Fusione temporanea di due o più gruppi (Group Patch)
31 La VPN di Protezione Civile il posto operatore (dispatcher) Inoltro chiamate originate da utenti radio non specificamente privilegiati verso tipi di destinazione normalmente disabilitati Monitor dell attività di un utente individuale o di un gruppo con possibilità di abbattimento forzato della chiamata Creazione, modifica e cancellazione di gruppi dinamici
32 I gruppi suddivisione degli utenti per funzioni omogenee territoriali
33 I gruppi PROVINCIA PR CS BORGO VAL DI TARO COM COLORNO CONSULTA VOLONTARIATO Agenzia Emilia Romagna fissa 1 * fissa 2 * Prefettura fissa1 * Provincia di Parma fissa 1 * * * * COM Colorno fissa 1 * * * portatile 1 portatile 2 portatile 3 * * * * * * CS Borgo val di Taro fissa 1 * * * portatile 1 * * portatile 2 * * Consulta Volontariato PR fissa 1 * * portatile 1 portatile 2 portatile n veicolare 1 veicolare n * * * * *
34 La gestione dei gruppi I gruppi abilitati sono selezionabili dai terminali In caso di necessità il Posto Operatore della VPN di protezione civile può gestire i terminali in modo diverso dalla loro programmazione In caso di necessità il CGR di Lepida/R3 può abilitare alla comunicazione terminali appartenenti a gruppi di VPN diverse
35 Colonna Mobile Gli interventi di soccorso del Volontariato di Protezione Civile della Regione Emilia Romagna, sono effettuati da strutture polivalenti opportunamente organizzate in tre colonne mobili interprovinciali; Colonna Mobile OVEST: Coordinamenti Provinciali del Volontariato di Parma, Reggio Emilia, Piacenza; Colonna Mobile EST: Coordinamenti Provinciali del Volontariato di Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna; Colonna Mobile CENTRO: Coordinamenti Provinciali del Volontariato di Bologna, Ferrara, Modena; nel caso di emergenze di particolare entità, le risorse delle tre colonne vengo nel caso di emergenze di particolare entità, le risorse delle tre colonne vengo integrate per organizzare un unico organismo di pronto impiego (a carattere regionale, nazionale ed internazionale), la Colonna Mobile Regionale del Volontariato.
36 Attività TLC per la Colonna Mobile assistenza specialistica
37 Comunicazioni della Colonna Mobile SkyPlexNet
38 BS Tetraflex DAMM
39 BS Tetraflex DAMM Gsm Wifi Sat Adsl
40 Sistema Satellitare SkyPlexNet
41 Comunicazioni radio PROCEDURE RADIOTELEFONICHE Al fine di consentire nel modo più efficace lo scambio dei messaggi, nel corso delle radiocomunicazioni deve essere osservato il rispetto di procedure standard. La più completa fonte normativa in merito, alla quale è possibile fare riferimento, è quella adottata dalla Organizzazione per l Aviazione Civile Internazionale (OACI), tali procedure sono conformi alle prescrizioni della Unione Internazionale delle Telecomunicazioni. Una ulteriore codificazione di riferimento è quella dei servizi di trasmissione delle Forze Armate NATO. Di seguito sono riportate, con i necessari adattamenti alle telecomunicazioni di protezione civile, alcune di queste fondamentali tecniche radiotelefoniche.
42 Comunicazioni Radio PROCEDURE RADIOTELEFONICHE 1. Prima di iniziare una chiamata, la stazione che intende chiamare deve osservare un periodo di ascolto sulla frequenza in uso, al fine di evitare possibili interferenze ad altre comunicazioni eventualmente in corso. La chiamata è rappresentata dal nominativo del destinatario seguito da quello di chi chiama (es: nominativo della stazione che chiama BRAVO, nominativo della stazione chiamata ALFA chiamata: ALFA.da.BRAVO) per segnalare il termine della chiamata segue il "PASSO o meglio KAPPA (in telegrafia il segnale K equivale a passo ) 2. Dopo che è stata effettuata una chiamata, si dovrà attendere un periodo di almeno 10 secondi prima di iniziarne eventualmente una seconda. Questo serve ad evitare inutili ripetizioni o sovrapposizioni con il corrispondente che si appresta a rispondere.
43 Comunicazioni Radio PROCEDURE RADIOTELEFONICHE 3. Ad ogni passaggio (inizio e termine del messaggio), chi trasmette deve indicare il nominativo del corrispondente seguito dal proprio (es: Trasmette BRAVO per ALFA ALFA.da.BRAVO...testo del messaggio.alfa.da.bravo...kappa). 4. Per accusare la corretta ricezione il corrispondente ALFA deve usare il termine ROGER derivato dal segnale telegrafico R 5. Durante la trasmissione, le parole devono essere pronunciate chiaramente e distintamente, interrompendo frequentemente per consentire eventuali inserimenti di stazioni con precedenza 6. I numeri vanno trasmessi cifra per cifra separatamente ( es: 124: uno, due, quattro)
44 Comunicazioni Radio PROCEDURE RADIOTELEFONICHE 7. La velocità di trasmissione non deve superare le 100 parole al minuto, ma se il contenuto del messaggio deve essere trascritto dal corrispondente, la velocità va ridotta a non più di 40 parole al minuto 8. Mantenere il tono e l intensità della voce costante 9. Mantenere la bocca ad una distanza costante dal microfono 10.Se è necessario girare la testa e quindi allontanare la bocca dal microfono, sospendere il messaggio 11.Durante la trasmissione di messaggi lunghi, sospendere periodicamente l emissione per accertare che nessuna stazione abbia l urgenza di effettuare chiamate. 12. Per indicare al corrispondente il valore R, relativo alla comprensibilità della sua emissione, viene adottata una valutazione a cinque livelli R1 - incomprensibile R5 - forte e chiaro
45 Comunicazioni Radio PROCEDURE RADIOTELEFONICHE Per facilitare al corrispondente la comprensione di parole o semplici lettere, può essere necessaria una sillabazione ottenuta assegnando ad ogni lettera dell alfabeto una determinata parola (Spell). Di seguito è riportato l alfabeto fonetico standard NATO: A = ALFA B = BRAVO C = CHARLEY D = DELTA E = ECHO F = FOX- TROT G = GOLF H = HOTEL I = INDIA J = JULLIETT K = KILO L = LIMA M = MIKE N = O = OSCAR NOVEMBER P = PAPA Q = QUEBEC R = ROMEO S = SIERRA T = TANGO U = UNIFORM V = VICTOR W = WHISKY X =X-RAY Y = YANKEE Z= ZULU
46 Normativa LE COMUNICAZIONI RADIO SONO REGOLATE DA LEGGI GOVERNATIVE Questo è l'elenco delle principali leggi del settore ponti radio: D.L. 290/2003 dell'1-8-03, pubblicato sulla G.U. n.214 del D.M , contenente il Piano Nazionale di Ripartizione delle Frequenze Modifiche al Piano Nazionale di Ripartizione delle Frequenze D.L. 259/03, Codice delle comunicazioni elettroniche
Telecomunicazioni Radio
Corso base per operatori di Protezione Civile Telecomunicazioni Radio alcuni elementi di teoria delle trasmissioni radio Ughi Gilberto Il corso è rivolto agli operatori di Protezione Civile che intendono:
DettagliPROGRAMMA ATTIVITA FORMATIVE COMMUNICATIONS EMERGENCY RESCUE
PROGRAMMA ATTIVITA FORMATIVE COMMUNICATIONS EMERGENCY RESCUE 2015 CORSO BASE Introduzione alle comunicazioni radioelettriche Il corso è rivolto principalmente ai volontari di Communications Emergency Rescue
DettagliIMPIANTO DEL SISTEMA DI TELECOMUNICAZIONI
Gruppo di Lavoro 4 Telecomunicazioni Po 2007 Esercitazione Regionale Emilia - Romagna Reggio Emilia 28 29 30 Settembre 2007 IMPIANTO DEL SISTEMA DI TELECOMUNICAZIONI Ughi Gilberto PREMESSA Il presente
DettagliOperatori abilitati. Emercom.Net: Formazione operatori mod. C2
Operatori abilitati L uso della rete e degli relativi apparati èriservato esclusivamenteagli operatori che abbiano partecipato all attivitàformativa organizzata dalla Regione Piemonte la sala operativa
DettagliTelecomunicazioni Radio
COMMUNICATIONS EMERGENCY RESCUE Corso base per operatori di Protezione Civile Telecomunicazioni Radio alcuni elementi di teoria delle trasmissioni radio p.i. Ughi Gilberto Il corso è rivolto agli operatori
DettagliCorso Operatore C.R.I. nel Settore Emergenza Le comunicazioni radio
Corso Operatore C.R.I. nel Settore Emergenza Le comunicazioni radio Argomenti della lezione L importanza delle comunicazioni radio. Elementi che compongono la radio. Funzionamento degli apparati radio.
DettagliLE COMUNICAZIONI NELLE MAXIEMERGENZE. a cura di Lello Cafaro
LE COMUNICAZIONI NELLE MAXIEMERGENZE a cura di Lello Cafaro 1 If you haven't communication you have nothing 2 IL TELEFONO CELLULARE OTTIMO STRUMENTO DI COMUNICAZIONE NON UTILIZZABILE ASSOLUTAMENTE IN CASO
DettagliORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO RADIO REGIONALE E DI DI COMUNITA MONTANA
ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO RADIO REGIONALE E DI DI COMUNITA MONTANA TRASMISSIONI RADIO I segnali di radio frequenza vengono irradiati dall antenna trasmittente in ogni direzione PORTATA
DettagliPolizia Provinciale Squadra Nautica. A cura del Responsabile Comm. C. Lucio Semenzato. SOS Canale 16
Polizia Provinciale Squadra Nautica Procedure VHF Di Radiotelefonia Comunicazioni di soccorso, di urgenza e di sicurezza in radiotelefonia nautica A cura del Responsabile Comm. C. Lucio Semenzato SOS Canale
DettagliInformatica per la comunicazione" - lezione 8 -
Informatica per la comunicazione - lezione 8 - Esercizio Convertire i seguenti numeri da base 10 a base 2: 8, 23, 144, 201. Come procedere per risolvere il problema? Bisogna ricordarsi che ogni sistema,
DettagliLE RADIOTRASMISSIONI COSA SONO? COME AVVENGONO? A COSA SERVONO? PERCHE? I MEZZI IN DOTAZIONE
LE RADIOTRASMISSIONI COSA SONO? COME AVVENGONO? A COSA SERVONO? PERCHE? I MEZZI IN DOTAZIONE 1 COSA SONO? Le radiocomunicazioni, sono comunicazioni effettuate utilizzando onde radio, cioè onde elettromagnetiche
DettagliR E G I O N E U M B R I A GIUNTA REGIONALE. Direzione Affari Generali della Presidenza e della Giunta regionale. Servizio Segreteria della Giunta
R E G I O N E U M B R I A GIUNTA REGIONALE Direzione Affari Generali della Presidenza e della Giunta regionale Servizio Segreteria della Giunta Disciplinare sull utilizzo della posta elettronica certificata
DettagliPIANO DI PROTEZIONE CIVILE ED EMERGENZA COMUNALE STRUTTURA E FUNZIONI DEL CENTRO OPERATIVO COMUNALE (C.O.C.) Comune di: ATESSA
Comune di: ATESSA PREMESSA Il Sindaco in qualità di autorità di protezione civile, per la direzione ed il coordinamento del servizio di soccorso e assistenza alla popolazione, si avvale della struttura
DettagliEMERGENZA SISMA ABRUZZO 2009
1. PREMESSA Le prove radio standard (2 volte al giorno) si effettuano a partire dalle ore 8.00 e dalle ore 20.00 Il canale identificato sul display come ABRUZZO 1 è dedicato al collegamento fra i COM e
DettagliSERVIZIO SISTEMI INFORMATIVI
SERVIZIO SISTEMI INFORMATIVI Prot. n. Misure finalizzate al contenimento della spesa (art. 2 Commi 594-599 della Legge 244/2007 - Legge Finanziaria 2008) Relazione sulle misure per il contenimento delle
DettagliMINISTERO DELL INTERNO ISTITUTO PER LA VIGILANZA Dipartimento della Pubblica Sicurezza CONVENZIONE
CONVENZIONE RELATIVA ALLA DISCIPLINA DELLE MODALITA DI ACCESSO ALLA BANCA DATI SINISTRI R.C.AUTO DA PARTE DEL MINISTERO DELL INTERNO DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA Il del Ministero dell Interno
DettagliTrasmissione di dati al di fuori di un area locale avviene tramite la commutazione
Commutazione 05.2 Trasmissione di dati al di fuori di un area locale avviene tramite la Autunno 2002 Prof. Roberto De Prisco -05: Reti a di circuito Università degli studi di Salerno Laurea e Diploma in
DettagliPIANO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE INDICE
INDICE Scopo...2 Generalità...2 Mansionario Reperibile...3 Principi generali...3 Mansioni...3 Procedura Attivazione...3 Procedura reperibile... 12 Schede Segnalazione Criticità... 17 Schede Danni Ente
DettagliConservazione elettronica della fatturapa
Conservazione elettronica della fatturapa Tanti i dubbi legati agli adempimenti amministrativi e in Unico 2015. Lo scorso 31.03.2015 si è realizzato il definitivo passaggio dalla fattura cartacea a quella
DettagliPubblicata su questo Sito in data 18/04/07 Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.99 del 30 aprile 2007
Delibera n. 126/07/CONS Misure a tutela dell utenza per facilitare la comprensione delle condizioni economiche dei servizi telefonici e la scelta tra le diverse offerte presenti sul mercato ai sensi dell
DettagliComitato di Coordinamento
Coomitaatoo t ddi i Coooorddi r i nnaamenntoo e t ddeel llee Orrggaannizzzaazioonni i z zi i ddi i Vooloonntaarri l t i aatoo t ddellaa PPrrootezioonnee Civvili ill ee Reggoolaameenntoo e l t Art. 1 Premessa
DettagliIntroduzione al catasto
Introduzione al catasto Angela Alberici ARPA Lombardia CASTEL Catasto Informatizzato degli Impianti di Telecomunicazione e Radiotelevisione Sala Riunioni 1 - XXVI piano Palazzo Pirelli Via Fabio Filzi,
DettagliSEZIONE CONEGLIANO VITTORIO VENETO
SEZIONE CONEGLIANO VITTORIO VENETO Elaborata a cura del U.N.U.C.I. Gruppo Provinciale Protezione Civile Ten. F. MESSINA Non dobbiamo mai dare per scontato che a risolvere i nostri problemi siano sempre
DettagliALLEGATO 5 TIPOLOGIE E CARATTERISTICHE DELLE STRUTTURE DEL SISTEMA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE
ALLEGATO 5 TIPOLOGIE E CARATTERISTICHE DELLE STRUTTURE DEL SISTEMA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE a)aree DI AMMASSAMENTO ( AA ) Le Aree di Ammassamento debbono: essere adatte all'ammassamento di materiali
DettagliREGIONE BASILICATA DIPARTIMENTO PRESIDENZA DELLA GIUNTA UFFICIO SOCIETÀ DELL INFORMAZIONE
REGIONE BASILICATA DIPARTIMENTO PRESIDENZA DELLA GIUNTA UFFICIO SOCIETÀ DELL INFORMAZIONE Bando pubblico per lo sviluppo della rete a Banda Larga nelle aree a fallimento di mercato finalizzato al superamento
DettagliL esperienza della Polizia Municipale di Bologna nella rete R3
L esperienza della Polizia Municipale di Bologna nella rete R3 Bologna, 11 dicembre 2008 Romano Mignani Comandante della Polizia Municipale di Bologna Sommario Sommario: Alcune informazioni sul nostro
DettagliWiFi: Connessione senza fili. di Andreas Zoeschg
WiFi: Connessione senza fili di Andreas Zoeschg Introduzione Le tecnologie wireless risultano particolarmente adatte qualora sia necessario supportare la mobilità dei dispositivi utenti o per il deployment
DettagliGli aggiornamenti della normativa italiana e Il Codice dell Amministrazione digitale dlgs 82/05
Gli aggiornamenti della normativa italiana e Il Codice dell Amministrazione digitale dlgs 82/05 Comune di Nembro Progetti dematerializzazione del Comune di Bergamo 26/092011 Finalità e caratteristiche
DettagliTELECOMUNICAZIONI II: LE RETI DI COMUNICAZIONE. INTRODUZIONE... pag.2
1 TELECOMUNICAZIONI II: LE RETI DI COMUNICAZIONE INDICE INTRODUZIONE... pag.2 LE RETI DI COMUNICAZIONE.. pag.2 La rete interconnessa (o a maglia).. pag.2 La rete a commutazione. pag.3 La rete policentrica
DettagliGuida all uso delle radio (Febbraio 2009)
Guida all uso delle radio (Febbraio 2009) Guida Pratica per l uso di apparati Radio Ricetrasmittenti Innanzi tutto specifichiamo che questo piccolo manuale nasce per portare a conoscenza chi non ha nessuna
Dettaglicon l articolo 108 del decreto legislativo n. 112/1998 sono state trasferite ulteriori funzioni alle Regioni, alle Province ed ai Comuni;
REGIONE PIEMONTE BU12 24/03/2011 Codice DB1414 D.D. 17 dicembre 2010, n. 3455 Acquisizione di apparecchiature radio ricetrasmittenti ad integrazione della rete radio regionale di protezione civile Emercom.Net-Piemonte.
DettagliRoma, 2 dicembre 2003. Premessa
CIRCOLARE N. 55/E Direzione Centrale Gestione Tributi Roma, 2 dicembre 2003 OGGETTO: Estensione del Servizio di prenotazione degli appuntamenti presso tutti gli uffici locali dell Agenzia delle Entrate.
DettagliSUAP. Per gli operatori SUAP/amministratori. Per il richiedente
Procedura guidata per l inserimento della domanda Consultazione diretta, da parte dell utente, dello stato delle sue richieste Ricezione PEC, protocollazione automatica in entrata e avviamento del procedimento
DettagliOggetto: INSTALLAZIONE E ATTIVAZIONE SERVIZIO IN BANDA LARGA PER LA SEDE OPERATIVA DI LIGONCHIO - CIG ZA5055438C.
DETERMINAZIONE N 152 del 05.06.2012 Oggetto: INSTALLAZIONE E ATTIVAZIONE SERVIZIO IN BANDA LARGA PER LA SEDE OPERATIVA DI LIGONCHIO - CIG ZA5055438C. IL DIRETTORE DELL ENTE VISTO il decreto del Ministro
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliIL CENTRALINO VoIP. Schema progetto: Work-flow. Hydra Control
IL CENTRALINO VoIP Molto più di un centralino, e soprattutto, un centralino in cui gli interni possono non avere una collocazione esterna all azienda, senza alcuna posizione fisica. Schema progetto: Work-flow
DettagliServizio Tesorerie Enti. Servizi on line FATTURAZIONE ELETTRONICA
Servizio Tesorerie Enti Servizi on line FATTURAZIONE ELETTRONICA L introduzione, a norma di Legge, dell obbligatorietà della fatturazione in forma elettronica nei rapporti con le amministrazioni dello
DettagliLA FORMAZIONE CONTINUA: NON SOLO UN OBBLIGO MA UNA OPPORTUNITA
LA FORMAZIONE CONTINUA: NON SOLO UN OBBLIGO MA UNA OPPORTUNITA LA POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA ( P.E.C. ) Torino, 18 giugno 2010 1 LA POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA (PEC) OBIETTIVI DELL INTERVENTO Fornire
DettagliS E A V OGGETTO: FT. ELETTRONICA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Bergamo, marzo 2015 CIRCOLARE N. 14/Consulenza aziendale OGGETTO: FT. ELETTRONICA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Dal 31.3.2015 scatta l obbligo di utilizzo generalizzato della fattura elettronica nei confronti
DettagliLa carta dei servizi del Contact Center
La carta dei servizi del Contact Center Dipartimento della Protezione Civile Via Ulpiano, 11-00193 Roma www.protezionecivile.gov.it Cos è il Contact Center Il Contact Center è il nuovo canale di comunicazione
DettagliSCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento
SCELTA DELL APPROCCIO A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento 1 SCELTA DELL APPROCCIO l approccio all autovalutazione diffusa può essere normale o semplificato, a seconda delle
DettagliRegione Piemonte Portale Rilevazioni Crediti EELL Manuale Utente
Pag. 1 di 15 VERS V01 REDAZIONE VERIFICHE E APPROVAZIONI CONTROLLO APPROVAZIONE AUTORIZZAZIONE EMISSIONE NOME DATA NOME DATA NOME DATA A. Marchisio C. Pernumian 29/12/2014 M. Molino 27/02/2015 M. Molino
DettagliUfficio Scolastico Regionale per la Lombardia - Direzione Generale
Prot. MIURAOODRLO R.U. 22232 Milano, 9 dicembre 2009 Ai Signori Dirigenti degli UU.SS.PP. della Lombardia Ai Signori Dirigenti delle Istituzioni scolastiche statali di ogni ordine e grado della Lombardia
DettagliCitySoftware PROTOCOLLO. Info-Mark srl
CitySoftware PROTOCOLLO Info-Mark srl Via Rivoli, 5/1 16128 GENOVA Tel. 010/591145 Fax 010/591164 Sito internet: www.info-mark.it e-mail Info-Mark@Info-Mark.it SISTEMA DI PROTOCOLLAZIONE AUTOMATICA Realizzato
DettagliOggetto: I nuovi servizi Conservazione Fiscale Online e FatturaPA Online
30 marzo 2015 Prot. U/INF/2015/866 email Oggetto: I nuovi servizi Conservazione Fiscale e FatturaPA I nuovi servizi sviluppati da Notartel, con il coordinamento del Settore Informatico del Consiglio Nazionale,
DettagliSistema di Gestione Documentale V.2.5.x. ARCHIVIAZIONE OTTICA, FASCICOLAZIONE E PROTOCOLLO V.2.5.x
ARCHIVIAZIONE OTTICA, FASCICOLAZIONE E PROTOCOLLO V.2.5.x Il programma per l attribuzione ed il controllo del protocollo è una applicazione multiutente che consente la gestione del protocollo informatico
DettagliRete Radiomobile TETRA
Aeroporti di Roma La Tecnologia Digitale TETRA TErrestrial Trunked RAdio TETRA - Lo standard digitale per i Sistemi Radiomobili Professionali European Telecommunications Standardization Institute attraverso:
DettagliINFORMATIVA SUL DIRITTO ALLA PRIVACY PER LA CONSULTAZIONE DEL SITO WEB www.arlatighislandi.it
INFORMATIVA SUL DIRITTO ALLA PRIVACY PER LA CONSULTAZIONE DEL SITO WEB www.arlatighislandi.it redatto ai sensi del decreto legislativo n 196/2003 2 GENNAIO 2014 documento pubblico 1 PREMESSA 3 SEZIONE
DettagliRegolamento per la tutela della riservatezza dei dati personali
CITTA DI RONCADE Provincia di Treviso Via Roma, 53 31056 - RONCADE (TV) Tel.: 0422-8461 Fax: 0422-846223 Regolamento per la tutela della riservatezza dei dati personali Approvato con delibera di Consiglio
DettagliComune di Spilamberto Provincia di Modena. Regolamento per la gestione del sistema di video sorveglianza
Comune di Spilamberto Provincia di Modena Regolamento per la gestione del sistema di video sorveglianza approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n 8 del 18 gennaio 2005 INDICE ART. 1: ART. 2:
DettagliFONTI DEL DIRITTO IN MATERIA DI TURISMO
FONTI DEL DIRITTO IN MATERIA DI TURISMO Quali sono le autorità che possono produrre norme relative al turismo? 1) Stato; 2) Regioni; 3) Enti locali; 4) Diritto internazionale; 5) Unione europea. Art. 117
DettagliRete Satellitare per le telecomunicazioni di emergenza SkyPlexNetE TM
Rete Satellitare per le telecomunicazioni di emergenza SkyPlexNetE TM La rete SkyplexNetE TM, fornita e gestita da Telespazio, rappresenta la cosidetta Dorsale Satellitare Nazionale per le comunicazioni
DettagliALLEGATO 1. Dichiarazione iniziale per il test e il collaudo della rete telematica: Archivio da consegnare a seguito dell aggiudicazione provvisoria.
ALLEGATO 1 Dichiarazione iniziale per il test e il collaudo della rete telematica: Archivio da consegnare a seguito dell aggiudicazione provvisoria. Tracciato dati da fornire ad AAMS, da parte dell aggiudicatario
DettagliTerralba, 31 gennaio 2014 IL MODELLO DI GESTIONE DELLE EMERGENZE
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA PRESIDENZA IL MODELLO DI GESTIONE DELLE EMERGENZE Ing. Maria Antonietta Raimondo Servizio Pianificazione e gestione delle emergenze Legge n. 225 del 1992 > Istituzione del
DettagliCENTRALE UNICA DI SOCCORSO
CENTRALE UNICA DI SOCCORSO Un sistema informatico per la gestione delle situazioni di emergenza e il coordinamento dei servizi di soccorso. Centrale Unica di Soccorso Un sistema informatico per la gestione
DettagliIL VOLONTARIATO IL RUOLO DEL VOLONTARIATO NEL SERVIZIO NAZIONALE
18 IL VOLONTARIATO Il volontariato di Protezione Civile è nato sotto la spinta delle grandi emergenze che hanno colpito l'italia negli ultimi 50 anni: l'alluvione di Firenze del 1966 e i terremoti del
DettagliREALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO: CASTELLO DI CARTE O CASSETTA DEGLI ATTREZZI PER UNA GESTIONE EFFICACE?
13 Salone della qualità e sicurezza sul lavoro REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO: CASTELLO DI CARTE O CASSETTA DEGLI ATTREZZI PER UNA GESTIONE EFFICACE? Dott. Ing. Massimo
DettagliA chi è rivolta la FatturaPA
A chi è rivolta la FatturaPA Tutti i fornitori che emettono fattura verso la Pubblica Amministrazione (anche sotto forma di nota o parcella) devono: produrre un documento in formato elettronico, denominato
DettagliPIANIFICAZIONE DELL EMERGENZA: REQUISITI DEL 112 NUE ED ESIGENZE DI SICUREZZA AMPLIATA
PIANIFICAZIONE DELL EMERGENZA: REQUISITI DEL 112 NUE ED ESIGENZE DI SICUREZZA AMPLIATA Il Numero Unico Europeo (NUE 112) per le chiamate di emergenza. Il quadro normativo. L applicazione sul territorio
DettagliIl glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC.
Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC. Avviso di mancata consegna L avviso, emesso dal sistema, per indicare l anomalia
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE
REGOLAMENTO COMUNALE PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO SOCIALE Art. 1 (Istituzione del servizio) Il Comune di Fossalto promuove il benessere dei propri cittadini, con il fine di inserire ed integrare socialmente
DettagliCentro Tecnico per la Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione
Centro Tecnico per la Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione Area Rete Unitaria - Sezione Interoperabilità Linee guida del servizio di trasmissione di documenti informatici mediante posta elettronica
DettagliComune di Rieti Assessorato Protezione Civile
1 Comune di Rieti Assessorato Protezione Civile PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE STRUTTURA DEL PIANO COMUNE DI RIETI SETTORE VI - Ufficio Protezione Civile CODICE DOCUMENTO ELABORATO 0 1-0 1-0 2-0 4
DettagliNOTIFICAZIONE E PUBBLICITÀ LEGALE DEGLI ATTI NELL AMMINISTRAZIONE PUBBLICA DIGITALE
Università degli Studi di Macerata NOTIFICAZIONE E PUBBLICITÀ LEGALE DEGLI ATTI NELL AMMINISTRAZIONE PUBBLICA DIGITALE La società dell informazione e della conoscenza Tutte le organizzazioni, pubbliche
DettagliPROTOS GESTIONE DELLA CORRISPONDENZA AZIENDALE IN AMBIENTE INTRANET. Open System s.r.l.
Open System s.r.l. P.IVA: 00905040895 C.C.I.A.A.: SR-7255 Sede Legale: 96016 Lentini Via Licata, 16 Sede Operativa: 96013 Carlentini Via Duca degli Abruzzi,51 Tel. 095-7846252 Fax. 095-7846521 e-mail:
DettagliLINEE GUIDA RIGUARDO LA SCELTA E L IMPIEGO DELLA FUNZIONALITA DI LOCALIZZAZIONE NELL AMBITO DELLA RETE RADIOMOBILE REGIONALE ERretre
LINEE GUIDA RIGUARDO LA SCELTA E L IMPIEGO DELLA FUNZIONALITA DI LOCALIZZAZIONE NELL AMBITO DELLA RETE RADIOMOBILE REGIONALE ERretre Pagina 1 di 9 1.Introduzione. La rete Tetra ERretre permette di realizzare
DettagliPresidenza del Consiglio dei Ministri
Aggiornato al 21 marzo 2011 Sommario INDICE... 3 FREQUENTLY ASKED QUESTIONS... 4 Registrazione al portale... 4 Autenticazione al portale... 5 Modifica e recupero della password... 6 Iscrizione e sostituzione
DettagliDOCUMENTI INFORMATICI, POSTA CERTIFICATA E DEMATERIALIZZAZIONE
Prof. Stefano Pigliapoco DOCUMENTI INFORMATICI, POSTA CERTIFICATA E DEMATERIALIZZAZIONE s.pigliapoco@unimc.it Codice dell amministrazione digitale Il codice dell amministrazione digitale (Co.A.Di.) è contenuto
Dettagliƒ Gli standard e la gestione documentale
81267$1'$5' 3(5/$*(67,21('280(17$/( Giovanni Michetti SC11 Gestione dei documenti d archivio giovanni.michetti@uniroma1.it Strumenti per l informazione e la documentazione: le norme UNI (Roma, 18 giugno
DettagliCOMUNE DI SOLBIATE ARNO
SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 98 del 14.11.2013 1 GLI ELEMENTI DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE Oggetto della valutazione:obiettivi
DettagliOfferta di convenzione per l attivazione dei servizi di fatturazione elettronica PA e conservazione sostitutiva della piattaforma Clapps.
Spett.le Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili Alla cortese att.ne del Presidente Data: Protocollo: 2 Luglio 2014 OTEFEOA201407-1 Oggetto: Offerta di convenzione per l attivazione
DettagliLa Fatturazione Elettronica
Informazioni Generali : La trasmissione di una fattura elettronica in formato Xml alla PA, obbligatoria a partire dal prossimo giugno (a scaglioni) avviene attraverso il Sistema di Interscambio (SdI),
DettagliAllegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri
Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono
DettagliPRIVACY POLICY DEL SITO WEB
PRIVACY POLICY DEL SITO WEB Via Cola di Rienzo, 243 I - 00192 ROMA Tel. +39 06.97614975 Fax +39 06.97614989 www.aido.it aidonazionale@aido.it C.F. 80023510169 TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI DEGLI UTENTI
DettagliLA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI IN AZIENDA: LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI 173 7/001.0
LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI IN AZIENDA: LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI 173 7/001.0 LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI IN AZIENDA: LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI PIANIFICAZIONE STRATEGICA NELL ELABORAZIONE
DettagliSISTEMA INFORMATIVO AGRICOLO REGIONALE AGGIORNAMENTO PROGETTO OPERATIVO PER LA REALIZZAZIONE DELLA RETE DI COMUNICAZIONE
S.I.A.R. SISTEMA INFORMATIVO AGRICOLO REGIONALE AGGIORNAMENTO PROGETTO OPERATIVO PER LA REALIZZAZIONE DELLA RETE DI COMUNICAZIONE - Luglio 2005 - --- Servizio Affari Generali e Amministrativi, Sistema
DettagliINDICAZIONI GENERALI
INDICAZIONI GENERALI PER LA VALUTAZIONE, L ACQUISTO O LA REALIZZAZIONE IN PROPRIO DI SOFTWARE GESTIONALI PER LE SOCIETA DI RICERCA E SELEZIONE DEL PERSONALE, LE SOCIETA DI RICERCA DIRETTA E LE DIREZIONI
DettagliDispositivi di rete. Ripetitori. Hub
Ripetitori Dispositivi di rete I ripetitori aumentano la distanza che può essere ragginta dai dispositivi Ethernet per trasmettere dati l'uno rispetto all'altro. Le distanze coperte dai cavi sono limitate
DettagliGestione dei documenti e delle registrazioni Rev. 00 del 11.11.08
1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Descrivere la gestione della documentazione e delle registrazioni del sistema di gestione 3. APPLICABILITÀ La presente procedura
DettagliLa Fatturazione elettronica
La Fatturazione elettronica Audizione del Presidente e Amministratore Delegato di Sogei S.p.A. Ing. Cristiano Cannarsa Commissione parlamentare di vigilanza sull'anagrafe tributaria 3 Dicembre 2014 1 Quadro
DettagliTraining Formativo. Dr. Massimo Cristaldi IES Solutions aib-sicilia@jixel.eu
Training Formativo Interoperabilità tra sale di emergenza: la tecnologia JIXEL per la creazione di una Sala Operativa Unificata Virtuale, per la gestione della campagna incendi in Sicilia Dr. Massimo Cristaldi
DettagliPubblicata su questo Sito in data 02/03/07 Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 53 del 5 marzo 2007
Delibera n. 96/07/CONS Modalità attuative delle disposizioni di cui all articolo 1, comma 2, del decreto-legge 31 gennaio 2007, n. 7 Pubblicata su questo Sito in data 02/03/07 Gazzetta Ufficiale della
DettagliCon la presente vengono fornite indicazioni ai fini dell autorizzazione all esercizio di detta modalità di gioco.
Ministero dell Economia e delle Finanze Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato DIREZIONE GENERALE Direzione per i giochi Ufficio 11 - Bingo Roma, 17 giugno 2011 AI CONCESSIONARI DEL GIOCO A DISTANZA
DettagliREGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL SERVIZIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE
COMUNE DI CASTENASO (Bologna) REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL SERVIZIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE Adottato con delibera consiliare n. 92 del 20/12/01 INDICE : art. 1 Finalità art.2 Obiettivi comunali
DettagliComunicazioni Certificate COMUNE DI MILANO
Comunicazioni Certificate COMUNE DI MILANO Indice 1 Premessa 3 2 Electronic Postal Certification Mark (EPCM): la Marca Postale Elettronica 4 3 E-mail vs Posta Elettronica Certificata 5 3.1 Caratteristiche
DettagliIncidente chimico-industriale stabilimento/nucleare/trasporti
chimico-industriale stabilimento/nucleare/trasporti 203 Consulta i capitoli, la cartografia e le tavole degli Scenari predefiniti e dei Piani di emergenza per rischio specifico e attua le procedure degli
DettagliCOMUNICATO. Vigilanza sugli intermediari Entratel: al via i controlli sul rispetto della privacy
COMUNICATO Vigilanza sugli intermediari Entratel: al via i controlli sul rispetto della privacy Nel secondo semestre del 2011 l Agenzia delle Entrate avvierà nuovi e più articolati controlli sul rispetto
DettagliPIANO REGOLATORE DEI SENTIERI
PIANO REGOLATORE DEI SENTIERI Nel citato Manuale CAI n. 10 CATASTO SENTIERI (pag. 21 e seguenti) sono riportate le istruzioni per la realizzazione di un piano regolatore dei sentieri in funzione della
DettagliREGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE
REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di
DettagliCATEGORIE DI ATTIVITA CONSULENZE IN PROCEDIMENTI GIUDIZIARI 4.0 BONIFICA ACUSTICA/ PROGETTAZIONE ACUSTICA
1. Tabella delle categorie di attività CATEGORIE DI ATTIVITA MISURE RELAZIONI TECNICHE REQUISITI ACUSTICI DELLE SORGENTI SONORE NEI LUOGHI DI INTRATTENIMENTO DANZANTE E DI PUBBLICO SPETTACOLO ex DPCM 215/99
DettagliOrdinanza dell Ufficio federale delle comunicazioni sugli impianti di telecomunicazione
Ordinanza dell Ufficio federale delle comunicazioni sugli impianti di telecomunicazione 784.101.21 del 14 giugno 2002 (Stato 27 settembre 2005) L Ufficio federale delle comunicazioni, visto l articolo
DettagliObiettivi e metodologia generale per la progettazione della sicurezza antincendio
Profili di rischio Obiettivi e metodologia generale per la progettazione della sicurezza antincendio Progettazione della sicurezza antincendio Progettare la sicurezza antincendio di una attività significa
DettagliFattura Elettronica. Flusso dati
Fattura Elettronica Flusso dati Operatori economici * Intermediari SdI Intermediario della P.A. Amministrazione degli operatori economici (Sistema di Interscambio) (Applicativo SICOGE) Fase di emissione
DettagliManuale Amministratore Legalmail Enterprise. Manuale ad uso degli Amministratori del Servizio Legalmail Enterprise
Manuale Amministratore Legalmail Enterprise Manuale ad uso degli Amministratori del Servizio Legalmail Enterprise Pagina 2 di 16 Manuale Amministratore Legalmail Enterprise Introduzione a Legalmail Enterprise...3
DettagliRACCOMANDAZIONE N. R (91) 10 DEL COMITATO DEI MINISTRI AGLI STATI MEMBRI SULLA COMUNICAZIONE A TERZI DI DATI PERSONALI DETENUTI DA ORGANISMI PUBBLICI
CONSIGLIO D EUROPA RACCOMANDAZIONE N. R (91) 10 DEL COMITATO DEI MINISTRI AGLI STATI MEMBRI SULLA COMUNICAZIONE A TERZI DI DATI PERSONALI DETENUTI DA ORGANISMI PUBBLICI (adottata dal Comitato dei Ministri
DettagliInformativa ex art. 13 D.lgs. 196/2003
Informativa ex art. 13 D.lgs. 196/2003 Gentile Utente, l Hotel Eurolido (di seguito, Società ) rispetta e tutela la Sua privacy. Ai sensi dell art. 13 del Codice della Privacy (d.lgs. 196 del 30 giugno
Dettagliascoltare ispirare e motivare miglioramento problem solving Flex360 pianificare comunicare la vision organizzare
Flex360 La valutazione delle competenze online comunicare la vision ascoltare problem solving favorire il cambiamento proattività pianificare miglioramento organizzare ispirare e motivare Cos è Flex360
DettagliDPCM 31 OTTOBRE 2000 (G. U. 21.11.2000, SERIE GENERALE, N. 272) REGOLE TECNICHE PER IL PROTOCOLLO INFORMATICO DI CUI AL DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA
DPCM 31 OTTOBRE 2000 (G. U. 21.11.2000, SERIE GENERALE, N. 272) REGOLE TECNICHE PER IL PROTOCOLLO INFORMATICO DI CUI AL DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 20 OTTOBRE 1998, N. 428 TITOLO I AMBITO DI
DettagliCOMUNE DI VALLE MOSSO Provincia di Biella REGOLAMENTO
REGOLAMENTO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE (L.R. 14/4/2003, N. 7 D.P.G.R. 18/10/2004, nn. 7R e 8R) ART. 1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO Il presente regolamento disciplina, nel rispetto dei principi fondamentali
Dettagli!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! REGOLAMENTO* Wi-Fi* !!! !!!
REGOLAMENTO* Wi-Fi* 2 Art.%1%'%Oggetto%del%regolamento... 4 Art.%1%'%Finalità%del%servizio... 4 Art.%3%'%Descrizione%del%servizio... 4 Art.%4%'%Funzioni%e%modalità%di%utilizzo%del%servizio... 4 Art.%5%'%Esclusioni...
Dettagli