Gruppo scout CAPEZZANO 1 PROGETTO EDUCATIVO 2012/2015. Anno 2012/2013
|
|
- Sofia Marconi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Gruppo scout CAPEZZANO 1 PROGETTO EDUCATIVO 2012/2015 Anno 2012/2013 Il territorio: Capezzano Pianore si estende su una vasta pianura e confina con Lido di Camaiore, Pian di Mommio, Camaiore e Pietrasanta. La popolazione è quasi esclusivamente autoctona e di origine contadina anche se la terra ormai non è la maggior fonte di reddito per le famiglie. È fortemente radicato il culto della famiglia; la maggior parte degli abitanti è di fede cattolica, abbastanza tradizionalistica. Si rileva che gli abitanti, su richieste precise, sono mediamente disponibili e pronti all aiuto vicendevole. Non sembra esserci una criminalità organizzata. Le principali aggregazioni giovanili e per adulti presenti sul territorio sono: MISERICORDIA (FRATRES AIDO PROTEZIONE CIVILE) CENTRO GIOVANI CALCIATORI ARCIERI ROTAIO GINNASTICA ROSSO DI SAN SECONDO GRUPPO GINNICO PALLAVOLO CORO PARROCCHIALE FILARMONICA DON EUGENIO BENEDETTI GRUPPO SCOUT AGESCI CAPEZZANO1 COMUNITA MASCI CAPEZZANO1 CARITAS GRUPPO MISSIONARIO GRUPPO CATECHISTI GRUPPO GIOVANI GRUPPO FAMIGLIE COLORI DEL CIELO (DIVERSAMENTE ABILI) GRUPPO RAGAZZI DOWN WING-TSUN In questo contesto territoriale e socio culturale opera il nostro gruppo da 20 anni. La maggior parte dei nostri ragazzi provengono da famiglie di estrazione sociale media sia di Capezzano che di Camaiore, Pian di Mommio e altre località vicine. ANALISI DEI BISOGNI: Quest anno per la redazione del nuovo Progetto educativo anni la nostra CO-CA ha deciso di fare una nuova analisi dei bisogni e di progettare su quella analisi gli obiettivi educativi e di formazione trasferendoli successivamente nei programmi di branca. Strumenti utilizzati: Verifiche fine anno attività di branca Compilazione delle schede di progressione personale dei ragazzi Sottoscrizione del patto educativo da parte dei genitori e capi Progetto del capo di tutti i capi censiti Progetto Nazionale AGESCI Progetto Regionale AGESCI Progetto di zona
2 Descrizione bisogni rilevati: Approfondire la scelta di fede attraverso conoscenze più approfondite ed esperienze vissute in prima persona. Approfondire le tematiche inerenti le diversità culturali sociali e fisiche (handicap). Maggiore attenzione alle relazioni tra ragazzi genitori capi. Necessità di incontri di correzione fraterna almeno 3-4 volte all anno. Progettazione obiettivi: Riprendendo quanto descritto nei progetti nazionale, regionale e zonale, rimodulandoli sui nostri bisogni, si è arrivati a elencare una serie di obiettivi mantenendo la prospettiva utilizzata nel progetto nazionale essere SENTINELLA DI POSITIVITÀ FEDE Trasmettere e rafforzare nei capi la necessità di una fede viva matura e partecipata, offrendo occasioni anche personali di riflessione e preghiera. INCLUSIONE Coltivare la cultura della conoscenza, oltre il pregiudizio, intesa come attenzione preferenziale al più debole, al povero, al diverso, al difficile, alla persona fragile, anche nello spirito di frontiera di BP. AMBIENTE E TERRITORIO Riscoprire e valorizzare la natura come elemento essenziale dell essere scout, educare a una vita essenziale a impatto zero (vivere in modo leggero), impegno politico come protagonisti nel sociale e nelle istituzioni civili e politiche. AFFETTIVITÀ Saper ascoltare e leggere le fragilità affettive tipiche di questo momento storico che riguardano sia i capi sia i ragazzi per aiutarli a ricercare quella solidità affettiva necessaria per un sano sviluppo della personalità. Strumenti e attività per il raggiungimento degli obiettivi in CO-CA e nelle Branche: FEDE - Almeno tre incontri di comunità capi con personaggi significativi che possano testimoniare una scelta di fede povera e pratica (Arturo Paoli, francescano, Romena). - Se possibile route pasquale di CO-CA regionale. - Utilizzare gli eventi di gruppo e di branca (via lucis, veglia, caccia francescana lc, ross partenti rs, san giorgio eg). - Vivere i sacramenti (conoscenza e specificità) approfondimenti con l AE (almeno tre CO-CA l anno durante i tempi liturgici). - Necessità della preghiera privata e comunitaria (liturgia delle ore, monastero invisibile, preghiera del cuore, altre iniziative) da vivere in CO-CA, in branca, di persona. - Importanza dell utilizzo della correzione fraterna (almeno tre incontri l anno). INCLUSIONE - Apertura della CO-CA a chi desidera, periodo di accoglienza e verifica della vocazione educativa proposta dal gruppo. - Apertura all accoglienza nelle branche di chi lo richiede specialmente ai più fragili. - Condivisione e confronto con gli altri gruppi della nostra zona e area delle esperienze fatte sull accoglienza e l inclusione del diverso, fragile, debole. - Almeno due incontri di CO-CA o di staff con altri due gruppi. - Condivisione del PE del gruppo e delle iniziative del gruppo anche con l utilizzo del sito di zona. AMBIENTE E TERRITORIO - riscoprire nelle attività di branca l essenzialità e l utilizzo della natura come elemento fondamentale dello spirito scout, in particolare: o nei lupetti favorire l uso consapevole delle risorse naturali (acqua, cibo, rifiuti, riscaldamento);
3 o nel reparto/ noviziato /clan utilizzare attività improntate all essenziale e al corretto uso delle risorse (economiche, naturali, umane); o nella CO-CA riappropriarsi dell importanza di vivere alcuni momenti immersi nella natura e di consolidare il concetto di essenziale e di superfluo. - Con l occasione del ventennale aprirsi maggiormente al territorio attraverso la partecipazione ad eventi proposti da altri organismi o la proposizione di incontri di servizio e di conoscenza tra associazioni che si occupano di ragazzi (colori del sole, associazione ragazzi down, scuole medie, RSA Lido, Misericordia di lido). - Far partecipare i ragazzi alle iniziative zonali e regionali (ross, botteghe, campetti di specialità, piccole orme, ecc). - Come capi partecipare alla vita associativa zonale e regionale anche per gli eventi di formazione individuale. - Proporre incontri di approfondimento per adulti e genitori sistematicamente. - Collaborare con i genitori e i servizi sociali in maniera più puntuale al fine di favorire la crescita dei ragazzi. AFFETTIVITÀ - Ascolto del ragazzo, dei genitori, dei capi; potenziare il dialogo capo-ragazzo in tutte le branche anche utilizzando le schede di progressione personale. - Essere in grado di leggere i nuovi linguaggi tecnologici che vengono utilizzati dai giovani (Facebook, Tweetter, altro). - Verificare in due/tre CO-CA la PP di tutti i ragazzi. - Investire nel rapporto capo-genitori utilizzando anche lo strumento del Patto educativo. - Approfondire le conoscenze-competenze psico-pedagogiche in particolar modo l emotività, la relazione, la comunicazione, le fasi dello sviluppo, con incontri sistematici in CO-CA con esperti di settore. Il gruppo Il gruppo nella ricorrenza del 20 anno della sua costituzione ha programmato una serie di iniziative per tutto l anno scout da ottobre 2012 a settembre 2013 e ha attive tutte e tre le branche con oltre cento censiti. Tutti i capi stanno facendo regolarmente quanto prescritto dal regolamento per la propria formazione. Un venerdì al mese c e un incontro per genitori col capogruppo per affrontare tematiche particolari nate dai bisogni espressi dai genitori stessi (fasi dello sviluppo, comunicare e relazionare, affettività, bullismo ecc) l incontro si è chiamato, ricordando BP, chiacchierate intorno al fuoco. Il gruppo Collabora con la COMUNITA MASCI CAPEZZANO1 È operativo anche il CO-GE comitato genitori che collabora positivamente alla vita del gruppo. Ogni mese viene inviata per mail ai capi e ai genitori e amici una pubblicazione on line ESTOTE PARATI foglio di informazione e formazione per adulti. PROGRAMMA PER IL VENTENNALE DI COSTITUZIONE DEL GRUPPO SCOUT CAPEZZANO 1 a) SABATO 13 E DOMENICA 14 OTTOBRE 2012 Sabato Cavanis apertura dell anno scout : ore 20,30 ritrovo generale ragazzi e capi Domenica ore 12,30 Oratorio Capezzano ritrovo generale ragazzi, capi e genitori. b) 23 Novembre ore 21 presso ex cinema di Capezzano
4 Tavola rotonda aperta alla cittadinanza su LA FEDE NEI GIOVANI OGGI parteciperanno don Bruno Frediani, Andrea Begliuomini, Sonia Ridolfi. c) Gennaio Incontro formativo per genitori Educare oggi, le nuove sfide parteciperanno esperti di psicologia dello sviluppo, di pedagogia e di scienze dell educazione. d) Marzo Gemellaggio SCOUT con reparti di esploratori e guide e branchi di lupetti, di altri Gruppi della Zona Lucca-Massa. e) Marzo Giornata di formazione per rover e scolte provenienti da tutta la regione su Handicap e metodo scout in collaborazione con l associazione italiana down sez. Capezzano e con i Foulard Blanc sez. Versilia. f) Aprile gemellaggio SCOUT con clan di rover e scolte di altri Gruppi della Zona Lucca-Massa. g) Maggio confronto/incontro con le altre associazioni del territorio su L importanza del servizio associativo volontaristico adulto nel territorio. Parteciperanno esperti di Educazione degli Adulti e di Organizzazioni di Volontariato. h) Giugno festa finale: due giornate In piazza con gli scout verso i prossimi 20 anni mostra fotografica, giochi, cena di gala, inaugurazione alza bandiera, chiusura ventennale. La CO-CA La nostra CO-CA quest anno è composta da 19 elementi così suddivisi: COMUNITA CAPI -TESSA ANNA MARIA -DEL CARLO RICCARDO -PIOLI ANGELO ASSISTENTE ECCLESIASTICO -CHIARI CLAUDIA RESPONSABILE DI ZONA -D ARLIANO SARA -DALLE MURA MAURO -DORINI ANDREA -MARTINELLI PAOLO -MORELLI GIACOMO -PARDINI LUCA -PARDINI TIZIANA -PETTINATO GIOVANNI -RONCOLI NICOLA -CERAGIOLI MICHELE -NICOLA RAFFAELLI -SELENE VILLA -ELEONORA IACOPINELLI -RAFFAELE DAMIANO -TURTURICI MAURO
5 LA NOSTRA COMUNITÀ CAPI HA PROGETTATO E CONCORDATO CON I RESPONSABILI DI ZONA CHE IN QUESTO ANNO ASSOCIATIVO I CAPI CHE NON POSSIEDONO ANCORA LA NOMINA A CAPO PARTECIPERANNO ALL'EVENTO DI FORMAZIONE SUCCESSIVO A QUELLO A CUI HANNO GIÀ PRECEDENTEMENTE PARTECIPATO La Foca LA NOSTRA COMUNITÀ CAPI ha un nucleo storico di capi brevettati ed esperti e una parte di giovani capi che stanno attuando la loro formazione secondo quanto prevede il regolamento AGESCI. Inoltre alcuni capi hanno intrapreso anche un percorso personale in ambiti/settori specifici, come particolare e aggiuntivo servizio al GRUPPO, tra questi sono presenti nel settore FB foulard blanc, nella collaborazione con la Comunità MASCI, nella collaborazione col CO-GE comitato genitori, nella redazione di una NEWS-LETTER ESTOTE PARATI Una nostra capo è la RESPONSABILE DI ZONA PROGRAMMI DI BRANCA
progettiamoci Progetto Educativo Gruppo AGESCI Trento 4
progettiamoci Progetto Educativo Gruppo AGESCI Trento 4 Triennio 2009/2012 IL GRUPPO Trento 4 Il gruppo Tn4, nato nel 1947 nella parrocchia di Santa Maria, e lì cresciuto fino a che sono iniziati i lavori
DettagliREGOLAMENTO DI FORMAZIONE CAPI
REGOLAMENTO DI FORMAZIONE CAPI L adulto che ha fatto una scelta di servizio quale capo nell Associazione, a partire dall ingresso in Comunità Capi si inserisce in un itinerario di Formazione Permanente
DettagliGRUPPO SCOUT PINEROLO 3 CLAN/FUOCO IL RIFUGIO PROGRAMMA DI UNITA ANNO SCOUT 2009-2010
GRUPPO SCOUT PINEROLO 3 CLAN/FUOCO IL RIFUGIO PROGRAMMA DI UNITA ANNO SCOUT 2009-2010 Il Clan, formato attualmente da 8 ragazzi, è una comunità formata da due gruppetti : i vecchi Rover e Scolte, e i Novizi
DettagliAGESCI Regione Lombardia PROGRAMMA REGIONALE 2014-15
AGESCI Regione Lombardia PROGRAMMA REGIONALE 2014-15 Approvato dal del 10-11 gennaio 2015 1 Linee guida per l attuazione del Progetto regionale 2012-16 E un progetto da mantenere flessibile e verificabile.
DettagliGruppo A.G.E.S.C.I. Genzano 2 Paolo Mocchetti
Gruppo A.G.E.S.C.I. Genzano 2 Paolo Mocchetti Guarda lontano e sorridi... Ma quando guardate, guardate lontano, e anche quando credete di star guardando lontano, guardate ancor più lontano! Robert Baden
DettagliL AQUILONE vola alto
onlus PROGETTO CULTURA L AQUILONE vola alto intrecciamo le nostre vite per poterle vivere al meglio. Scuole primarie PREMESSA Far cultura è uno dei fini statutari dell Associazione. Nel rispetto di tale
DettagliLinee guida per la Commissione Missionaria Parrocchiale
Anno 2006/2007 Linee guida per la Commissione Missionaria Parrocchiale 1 di 5 Premessa Queste linee guida presentano l identità della Commissione Missionaria Parrocchiale e le attività che è chiamata a
DettagliOSSERVAZIONE: COME VEDIAMO I NOSTRI RAGAZZI!
PREMESSA Dallo Statuto dell Agesci 2011: Il Progetto educativo del Gruppo, ispirandosi ai principi dello scautismo ed al Patto associativo, individua le aree di impegno prioritario per il Gruppo a fronte
DettagliA.G.E.S.C.I. Associazione Guide E Scout Cattolici Italiani
A.G.E.S.C.I. Associazione Guide E Scout Cattolici Italiani COMPOSIZIONE DEL PROGETTO EDUCATIVO Il gruppo: Numero dei ragazzi per ciascuna unità Quanti della città, quanti fuori La Comunità capi I ragazzi
DettagliA.G.E.S.C.I. FOLLONICA 2 PROGETTO EDUCATIVO DI GRUPPO. Il vento non è mai favorevole per chi non sa dove andare
A.G.E.S.C.I. FOLLONICA 2 PROGETTO EDUCATIVO DI GRUPPO Il vento non è mai favorevole per chi non sa dove andare Il perché di un Progetto educativo? Lo scoutismo è certamente un avventura affascinante per
DettagliCAMMINO INIZIAZIONE CRISTIANA
CAMMINO INIZIAZIONE CRISTIANA Percorsi di fede dalla Prima Elementare alla Prima Media Anno Pastorale 2008/2009 Famiglia diventa anima del mondo 1 MOMENTI PER TUTTI I GENITORI Mercoledì 24 settembre Ln
DettagliAGESCI Regione Lombardia PROGRAMMA REGIONALE 2015-16
AGESCI Regione Lombardia PROGRAMMA REGIONALE 2015-16 Approvato dal del 17-18 ottobre 2015 1 Linee guida per l attuazione del Progetto regionale 2012-16 E un progetto da mantenere flessibile e verificabile.
DettagliPROGETTO EDUCATIVO. Gruppo Scout CHIARI 1
PROGETTO EDUCATIVO Gruppo Scout CHIARI 1 Un esploratore è attivo facendo il bene, non passivo contentandosi di essere buono (B.P.) PERCHE UN PROGETTO EDUCATIVO Il progetto educativo descrive gli obiettivi
Dettaglip.e.g. Progetto Educativo di Gruppo Gruppo Scout A.G.E.S.C.I. Genova 29
p.e.g. Progetto Educativo di Gruppo Gruppo Scout A.G.E.S.C.I. Genova 29 Chi siamo? Il Gruppo Scout Agesci Genova 29 opera nel quartiere genovese di Quarto dei Mille. Le nostre sedi sono rispettivamente
DettagliL uso e il significato delle regole (gruppo A)
L uso e il significato delle regole (gruppo A) Regole organizzative: devono essere rispettare per far sì che la struttura possa funzionare e che si possa vivere in un contesto di rispetto reciproco; Regole
DettagliGRUPPO GENOVA LEVANTE. Progetto Educativo del Gruppo (approvato dalla Comunità Capi il 23 aprile 2013)
GRUPPO GENOVA LEVANTE Progetto Educativo del Gruppo (approvato dalla Comunità Capi il 23 aprile 2013) Art. 22 Statuto Agesci Progetto educativo del Gruppo Il Progetto educativo del Gruppo, ispirandosi
DettagliProgetto Diocesano TALITA KUM CARITAS DIOCESANA CALTAGIRONE CALTAGIRONE 4 OTTOBRE 2013 SEMINARIO ESTIVO H. 18,30
Progetto Diocesano TALITA KUM CARITAS DIOCESANA CALTAGIRONE CALTAGIRONE 4 OTTOBRE 2013 SEMINARIO ESTIVO H. 18,30 Da dove siamo partiti La Diocesi e la Caritas hanno cercato sempre più di configurarsi come
DettagliRelazione attività esercizio 2012
Relazione attività esercizio 2012 maggio 2013 Il Sentiero di Morena fonda le sue radici nella storia pluriennale di un gruppo di fami-glie della provincia di Ascoli Piceno che praticano direttamente o
DettagliGreen City Milano si svolgerà nei giorni 2-3-4 ottobre 2015.
Concept Green City Milano è un evento diffuso, partecipato, dedicato al verde, che mette in rete istituzioni, associazioni, cittadini e l'intera città di Milano per valorizzare le eccellenze già presenti
Dettagli2. Di sviluppare, come capi, una rete di relazioni con Associazioni, Istituzioni, Parrocchia del comune di Castel d Azzano
PROGETTO EDUCATIVO 2008-2011 TERRITORIO La lettura continua di ciò che ci circonda e la ricerca di relazioni significative sul territorio, costituisce un valore per la Comunità Capi del Verona 8. È ormai
DettagliDIPARTIMENTO PER LO SVILUPPO NEL TERRITORIO SCUOLA E VOLONTARIATO
DIPARTIMENTO PER LO SVILUPPO NEL TERRITORIO D I R E Z I O N E G E N E R L E P E R L O S T A T U S D E L L O S T U D E N T E, L E P O L I T I C H E G I O V A N I L I E L E A T T I V I T A M O T O R I E
DettagliCentro affidi e Centro adozioni: esperienze e prospettive
Nuove forme per l accoglienza familiare Firenze, 6 marzo 2013 Centro affidi e Centro adozioni: esperienze e prospettive Dott.ssa Sandra Di Rocco Responsabile P.O. Interventi per Minori e Famiglia del Comune
DettagliGRUPPO SCOUT MELEGNANO 1
GRUPPO SCOUT MELNANO 1 PROGETTO EDUCATIVO 2011 2014 Cos è il Progetto Educativo Il progetto educativo è uno strumento per la comunità capi utile a produrre dei cambiamenti nel gruppo scout. E stato pensato
DettagliLa Zona Valbisagno. Il progetto della Zona Valbisagno. Le tappe del progetto. Gruppi della zona
La Zona Valbisagno La Zona conta 9 gruppi e si estende geograficamente lungo tutta la vallata del torrente Bisagno. Per larga parte insiste sul Comune di Genova, nei seguenti municipi: I Centro Est, III
DettagliASSOCIAZIONE ONLUS CERCHI D ONDA
ASSOCIAZIONE ONLUS CERCHI D ONDA PROGETTO FAMIGLIE SOLIDALI 2012 S ommario Premessa 1. Il contesto 2. Finalità 3. Obiettivi specifici 4. Attività 5. Destinatari 6. Durata del progetto 7. Cronogramma 8.
DettagliI percorsi con la scuola dei bambini e dei ragazzi adottati e delle loro famiglie
L impegno per le famiglie adottive in Toscana. Lavorare insieme per favorire l inserimento e l accoglienza a scuola I percorsi con la scuola dei bambini e dei ragazzi adottati e delle loro famiglie 1 Adottare
DettagliGruppo Scout La Madonnina MILANO 22. Progetto Educativo di Gruppo
Gruppo Scout La Madonnina MILANO 22 Progetto Educativo di Gruppo 2010-2014 Il cammino educativo che proponiamo a bambini, adolescenti e giovani del nostro Gruppo scout parte dal convincimento che ciascuno
DettagliCORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTI AL RECUPERO CREDITI NUOVE EFFICACI MODALITÀ DI COMUNICAZIONE E RELAZIONEPER IL RECUPERO CREDITI TELEFONICO
CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTI AL RECUPERO CREDITI NUOVE EFFICACI MODALITÀ DI COMUNICAZIONE E RELAZIONEPER IL RECUPERO CREDITI TELEFONICO Bologna Aprile 2009 CONTESTO Il recupero degli insoluti è un nodo
DettagliCOMMISSIONE FORMAZIONE
COMMISSIONE FORMAZIONE ORDINE DEGLI ASSISTENTI SOCIALI Componenti Barbara Giacconi Silvia Eugeni Michela Bomprezzi Orazio Coppe N. incontri 12 Obbiettivi inizi 1. Dialogo e confronto con gli iscritti.
DettagliNEWSLETTER. DICEMBRE 2010 Foglio di informazione dell Osservatorio Politiche Sociali
Provincia di Bergamo Settore Politiche Sociali e Salute NEWSLETTER DICEMBRE 2010 Foglio di informazione dell Osservatorio Politiche Sociali Progetti di Educazione alla Salute nelle scuole di Val Seriana
DettagliPROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA
Comune di Casalecchio di Reno ASILO NIDO R. VIGHI PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA Per un progetto di territorio: uno spazio e un tempo per l incontro Anno educativo 2007/2008 A cura del Collettivo
DettagliIL VOLONTARIATO E IL SISTEMA DI PORTEZIONE GIURIDICA. Seminari di formazione per responsabili ed operatori del Terzo Settore in Lombardia
Istituto Regionale lombardo di Formazione per l amministrazione pubblica IL VOLONTARIATO E IL SISTEMA DI PORTEZIONE GIURIDICA Seminari di formazione per responsabili ed operatori del Terzo Settore in Lombardia
DettagliÈ FRUTTO DEL CAMMINO CHE LA NOSTRA È RISPOSTA AGLI INVITI DEI VESCOVI ITALIANI ATTRAVERSO VARI DOCUMENTI
Diocesi di Padova Il cammino di Iniziazione cristiana dei fanciulli e dei ragazzi È FRUTTO DEL CAMMINO CHE LA NOSTRA DIOCESI HA COMPIUTO È RISPOSTA AGLI INVITI DEI VESCOVI ITALIANI ATTRAVERSO VARI DOCUMENTI
DettagliIstituto Comprensivo Poggiomarino1-Capoluogo. Piano dell offerta formativa
Istituto Comprensivo Poggiomarino1-Capoluogo Piano dell offerta formativa Istituto Comprensivo Poggiomarino1-Capoluogo I PROGETTI DIDATTICI INDIRIZZI GENERALI DELLA SCUOLA LE STRUTTURE IL CURRICOLO P.O.F
DettagliCarpiUno. Gruppo Carpi 1
Gruppo Carpi 1 CarpiUno Il Progetto Educativo è lo strumento che, ispirandosi ai principi dello scautismo, individua le principali sfide in cui il Gruppo Carpi 1 è chiamato ad impegnarsi per un determinato
DettagliPROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro
Dettagligiovani l opportunità di un sereno e armonioso sviluppo;
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Protocollo d Intesa tra MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA DIREZIONE GENERALE PER LO STUDENTE e CSI CENTRO SPORTIVO ITALIANO
DettagliProgramma per l anno 2012-2013
ZONA DI MANTOVA Programma per l anno 2012-2013 PREMESSA Come siamo arrivati a proporre questo programma. Il nostro ruolo di educatori ci impone di guardare al futuro pur mantenendo i piedi ben saldi nel
DettagliLe attività sono proposte e condotte da operatori laici con esperienza nel contesto missionario e migratorio.
Il Centro Missionario è un ufficio della Diocesi di Bergamo che svolge il suo servizio e le sue attività nel contesto dell animazione missionaria nelle Parrocchie e a sostegno di progetti nei paesi del
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO A. BATTELLI NOVAFELTRIA
ISTITUTO COMPRENSIVO A. BATTELLI NOVAFELTRIA Scheda progetto prevista dall art. 2 c. 6 D. 44del 01/02/01 Da allegare al Programma Annuale SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO
DettagliPROGETTO: TEATRO FORUM
24 5 PROGETTO: TEATRO FORUM (per Oratori sensibili) Che cos è Il Teatro forum è un metodo e percorso formativo utilizzato spesso in situazioni di disagio socio-culturale e si propone come strumento per
DettagliANTENNE PER L INNOVAZIONE SOCIALE
Giovani Antenne per l Innovazione Sociale 16 novembre 2015 ANTENNE PER L INNOVAZIONE SOCIALE Al fine di incrementare la valenza educativa dell esperienza del servizio civile, Open Incet e Confcooperative
DettagliINNOVATION LAB DISABILITY MANAGEMENT
INNOVATION LAB DISABILITY MANAGEMENT Sommario Storia e Struttura... 2 Oggetto di indagine dell Innovation Lab... 3 A chi è indirizzato l Innovation Lab... 3 Metodologia di lavoro... 3 Obiettivo... 3 Struttura...
Dettagli2 FINALITA FORMATIVE DELLA SCUOLA PRIMARIA
2 FINALITA FORMATIVE DELLA SCUOLA PRIMARIA Il nostro impianto educativo vuol porre al centro la ricerca del sé nella scoperta della necessità dell altro. Noi siamo tutti gli altri che abbiamo incontrato
DettagliSeconda fase di MONITORAGGIO LINEE DI INDIRIZZO sull AFFIDAMENTO FAMILIARE
Seconda fase di MONITORAGGIO LINEE DI INDIRIZZO sull AFFIDAMENTO FAMILIARE SCHEDA DI RICOGNIZIONE DEGLI ASSETTI TERRITORIALI AN 2014 La presente scheda ha l'obiettivo di rilevare gli attuali assetti organizzativi
DettagliIN CONTRO NUOVI SPAZI DI COMUNICAZIONE. PERCORSI DI PARTECIPAZIONE GIOVANILE E DI CITTADINANZA ATTIVA
PROGETTO IN CONTRO NUOVI SPAZI DI COMUNICAZIONE. PERCORSI DI PARTECIPAZIONE GIOVANILE E DI CITTADINANZA ATTIVA Anno 2010 1 Progetto In-Contro Nuovi spazi di comunicazione. Percorsi di partecipazione giovanile
DettagliIl progetto prevede la realizzazione di percorsi che mirano allo sviluppo delle capacità di vita indipendente di giovani con sindrome di Down o altra
Il progetto prevede la realizzazione di percorsi che mirano allo sviluppo delle capacità di vita indipendente di giovani con sindrome di Down o altra disabilità intellettiva, attraverso la proposta di
DettagliFONDAZIONE ZANETTI ONLUS
FONDAZIONE ZANETTI ONLUS LINEE GUIDA PER RICHIEDERCI UN SOSTEGNO PER IL 2016 (Le richieste devono pervenire entro e non oltre il 30 ottobre 2015) FONDAZIONE ZANETTI ONLUS Linee guida per la presentazione,
DettagliEDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI DEL LAZIO
EDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI DEL LAZIO ( ) Pasolini diceva che le cose ci educano. E i latini dicevano che la goccia scava la pietra. Allo stesso modo, per quanto infinitesimo sia il loro peso sia
DettagliSCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
(Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: ARCI NAPOLI 2) Codice di accreditamento: NZ05738 3) Albo e classe di iscrizione:
DettagliPROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA
PROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA INSEGNANTI DI RIFERIMENTO: Scainelli Stefania e Pallotti Alessandra PREMESSA - L INGRESSO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA. L ingresso alla Scuola dell Infanzia è una tappa
DettagliIdentità e filosofia di un ambiente
Comune di Novellara nido comunale d infanzia Birillo Identità e filosofia di un ambiente Storia Il nido d infanzia comunale Birillo viene inaugurato nel 1971. Nasce come nido costituito da due sezioni
Dettagli"Coordinamento bergamasco per l'integrazione"
ATTO COSTITUTIVO Osio Sotto 03 dicembre 2005 Considerata la presenza in provincia di Bergamo di numerose associazioni che si impegnano per la promozione delle persone disabili, si è giunti in data odierna
DettagliNel 2005 viene istituito l Albo comunale per censire i volontari
L Amministrazione di Sostegno. Il Ruolo del Servizio Sociale. Parto dall esperienza del Servizio Sociale dei 4 Ambiti Distrettuali (S. Vito, Pordenone, Cividale e Tarcento), soffermandomi in particolare
DettagliProgetto PROFESSIONE GENITORI 2013-2014
Progetto PROFESSIONE GENITORI 2013-2014 Gli incontri del nostro itinerario vogliono essere una sorta di occhiali da cui i genitori di ragazzi di un età compresa tra i 6-13 anni escano vedendo e vedendosi
DettagliProgetto accoglienza Scuola dell infanzia
Progetto accoglienza Le docenti di scuola dell infanzia del IV istituto comp. G. Verga di Siracusa hanno stilato il progetto accoglienza per i bambini iscritti all anno scolastico 2011/2012 Motivazioni
DettagliComune di Firenze - Servizi all infanzia Una collaborazione fra istituzioni per prevenire il disagio
Assessorato all Educazione Servizi all infanzia Comune di Firenze - Servizi all infanzia Una collaborazione fra istituzioni per prevenire il disagio Giovanna Malavolti Coordinamento pedagogico Servizi
DettagliMAGAZINE, community Ed EvENtI FoRMAto FAMIGLIA
MAGAZINE, community Ed EvENtI FoRMAto FAMIGLIA FattoreFamiglia è il Magazine online dedicato alla famiglia è la Community formato famiglia è Party Kids Events: eventi per privati e corporate è FaFaNetwork:
DettagliDiario di bordo. Attività del Diurno
Diario di bordo Giovedì 5 novembre 2009. Riprendiamo il nostro viaggio aprendo i mesi di novembre e dicembre dedicati alla disabilità. Oggi una giornata impegnativa: due visite la mattina e una il primo
DettagliREGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE
REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 14-05-2012 (punto N 30 ) Delibera N 404 del 14-05-2012 Proponente DANIELA SCARAMUCCIA DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE
REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA AGENZIA NAZIONALE PER I GIOVANI PROTOCOLLO D INTESA Tra la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e l Agenzia Nazionale per i Giovani in relazione alle attività e
DettagliLavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet
Lavorare in Rete Nulla su di Noi senza di Noi a cura di Nunzia Coppedé Cosa significa lavorare in rete Significa lavorare con diversi attori per affrontare insieme una causa comune La rete informale Le
DettagliAUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO
AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO (anno scolastico 2014-2015) anno zero AUTONOMIA SCOLASTICA e AUTOVALUTAZIONE L autovalutazione d istituto affonda le sue radici nell autonomia scolastica (dpr 275/1999) 1999-2014
DettagliScheda per il Laboratorio sull educazione
ARCIDIOCESI AMALFI CAVA DE TIRRENI EDUCARE alla solidarietà e alla condivisione XIV Convegno Diocesano * Cava S. Francesco, 22-23 Ottobre 2010 Scheda per il Laboratorio sull educazione 1. Dopo la riflessione
DettagliIl laboratorio Caritas parrocchiali. A cura della Caritas Porto Santa Rufina
Il laboratorio Caritas parrocchiali A cura della Caritas Porto Santa Rufina 55 parrocchie distribuite su 6 comuni 5 municipi di Roma, 3 frazioni popolazione 385.000 al 2008 da Santa Marinella a Fiumicino
DettagliS.A.I.? Servizio Accoglienza e Informazione. Roberta Speziale Responsabile ufficio stampa, comunicazione e S.A.I.? Anffas Onlus Nazionale
S.A.I.? Servizio Accoglienza e Informazione Roberta Speziale Responsabile ufficio stampa, comunicazione e S.A.I.? Anffas Onlus Nazionale Carta dei Servizi Anffas Onlus Milano, dicembre 2004 Per le Associazioni
DettagliPubblicazioni realizzate dall Osservatorio provinciale delle politiche sociali Anni 2001-2010
Pubblicazioni realizzate dall Osservatorio provinciale delle politiche sociali Anni 2001-2010 Guida all'associazionismo Piacentino Novembre 2001 La guida è stata redatta dall'osservatorio provinciale delle
DettagliI principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori.
I Servizi Educativi del Comune di Trieste rappresentano una tradizione storica, un patrimonio di tradizione culturale di cui la città e le famiglie vanno orgogliose. Un patrimonio storico che negli anni
DettagliELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO
ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO TITOLO DEL PROGETTO: voce 4 Oltre il disagio SETTORE e Area di Intervento: voce 5 Settore: Protezione Civile Area di intervento: Ricerca e monitoraggio zone a rischio (04)
DettagliLinee direttive dell Associazione Provinciale di Soccorso Croce Bianca - Bolzano
Linee direttive dell Associazione Provinciale di Soccorso Croce Bianca - Bolzano Siamo la principale associazione di soccorso della Provincia di Bolzano. Chi siamo? Siamo un organizzazione non profit con
DettagliACCOGLIENZA PER BAMBINE e BAMBINI ADOTTATI NELLE SCUOLE
ACCOGLIENZA PER BAMBINE e BAMBINI ADOTTATI NELLE SCUOLE Linee guida per genitori ed insegnanti Conoscere per accogliere I minori adottati nella provincia di Bolzano 478 negli ultimi 10 anni 30 nuove adozioni
DettagliAccogliere per partecipare
PROGETTO Accogliere per partecipare Una Scuola che accoglie, comunica e interagisce con le Famiglie e il Territorio promuove appartenenza. Da tale senso di appartenenza nasce quel legame che valorizza
DettagliDall analisi del monitoraggio d Istituto effettuato nel maggio 2015 attraverso questionari somministrati agli alunni e ai genitori è emerso che sia
Dall analisi del monitoraggio d Istituto effettuato nel maggio 2015 attraverso questionari somministrati agli alunni e ai genitori è emerso che sia gli alunni che i genitori apprezzano: - competenze e
DettagliINNOVATION LAB DISABILITY MANAGEMENT
INNOVATION LAB DISABILITY MANAGEMENT Sommario Storia e Struttura... 2 Oggetto di indagine dell Innovation Lab... 3 A chi è indirizzato l Innovation Lab... 3 Metodologia di lavoro... 3 Obiettivi e output...
DettagliL idea Irene Stefania
L idea Un progetto nato nel 2014 dall esperienza personale e professionale di Irene e Stefania, psicologhe e mamme. Affascinate dal tema della maternità e della genitorialità, l arrivo dei gemelli nelle
DettagliAndando insegnate... /Italia 23. A catechismo con. Padre Pianzola. di Sannazzaro e di Pieve Albignola
Andando insegnate... /Italia 23 A catechismo con Padre Pianzola Dalle immagini del DVD alla realtà di Sartirana: a Sannazzaro e a Pieve Albignola un esperienza di catechismo-laboratorio sul Beato Le catechiste
DettagliLaboratorio sperimentale teatrale. Vanno in scena l integrazione sociale e il dialogo IL PROGETTO
Laboratorio sperimentale teatrale Vanno in scena l integrazione sociale e il dialogo IL PROGETTO LA FILOSOFIA Il progetto si propone di stimolare, tramite l attività teatrale, il confronto, l integrazione
DettagliParrocchia S.Michele Arcangelo Cattedrale. Piazza Duomo 1-81100 Caserta. Tel.Fax 0823/322493. Sito web: www.parrocchiacattedralecasrta.
Parrocchia S.Michele Arcangelo Cattedrale Piazza Duomo 1-81100 Caserta Tel.Fax 0823/322493 Sito web: www.parrocchiacattedralecasrta.org Pastorale Familiare Sito web. : www.famigliadifamiglie.it e-mail
DettagliPARROCCHIA SAN BERNARDO CALENDARIO settimana dal 24 al 31 gennaio 2016
PARROCCHIA SAN BERNARDO CALENDARIO settimana dal 24 al 31 gennaio 2016 DOMENICA 24 Gennaio ore 9,00-11,00 S. MESSA Presentazione Gruppo Rinnovamento nello Spirito LUNEDI' 25 Gennaio Non c'è la messa ore
DettagliPROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA
PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA EDUCATIVO-PREVENTIVA anno scolastico 2012/2013 Scuola dell Infanzia Don Antonio Dalla Croce Monteforte d Alpone a cura di: Sara Franchi PREMESSA La proposta di questo progetto
DettagliIl Volontariato e i piani di zona 2011-2015: attività e prospettive
Il Volontariato e i piani di zona 2011-2015: attività e prospettive Fattori da considerare: Guardando al futuro Il Libro bianco 2009 sul futuro del welfare promette di essere un punto di svolta nel sistema
DettagliOGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio.
Distretto Scolastico N 53 Nocera Inferiore (SA) Prot. n. 1676 C/2 Nocera Superiore,18/10/2012 A tutti i docenti All attenzione della prof. Sergio FS di riferimento All attenzione di tutti i genitori Tramite
DettagliAnna Frank. C.T.P. Adulti
Anna Frank Tito Maccio Plauto San Giorgio C.T.P. Adulti Scuola Secondaria di primo grado Via Anna Frank di Cesena Progetto Macramè MEDIATORI CULTURALI aa.ss. 2008/2009-2009/2010 2009/2011 Scuola Secondaria
DettagliBUON ANNO PASTORALE A TUTTA LA COMUNITÀ
All inizio del nuovo anno pastorale 2014-2015 viene distribuito alla comunità il Calendario Pastorale, segno del cammino comunitario e strumento utile per la programmazione delle diverse attività della
DettagliE nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori. Anno 2001
E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori Anno 2001 Il Forum degli oratori italiani è un organo di coordinamento nazionale degli organismi ecclesiali che dedicano speciale cura all
DettagliAllegato 2 - QUESTIONARIO
Allegato 2 - QUESTIONARIO La Cooperativa Eta Beta segue, per conto della Città di Torino Settore Politiche giovanili, una ricerca il cui obiettivo è la realizzazione di uno studio di fattibilità per la
DettagliIndagine e proposta progettuale
Indagine e proposta progettuale Silver CoHousing Condividere. Per affrontare positivamente crisi economica e mal di solitudine della terza età Direzione della ricerca: Sandro Polci E noto che la popolazione
DettagliEssere bambini o ragazzi speciali significa riuscire a fare tante cose lo stesso ma in modo diverso A. B.
Adolescenza e disabilità: una bella avventura è possibile! Essere bambini o ragazzi speciali significa riuscire a fare tante cose lo stesso ma in modo diverso A. B. AIAS Bologna onlus esprime un caloroso
DettagliSERVIZIO AFFIDI Ambito di Sesto San Giovanni/Cologno Monzese Denominazione
SERVIZIO AFFIDI Ambito di Sesto San Giovanni/Cologno Monzese Denominazione MONDI SOLIDALI Gestione (Comune, Asl, azienda, associazione comuni, etc ) Logo Il nome MONDI SOLIDALI vuole sottolineare l aspetto
Dettaglimondo scarabocchio città futura
mondo scarabocchio città futura mondo scarabocchio Dall autunno 2014 la Cooperativa città futura ha attivato nuovi servizi complementari presso il nido Scarabocchio di Trento, con l obiettivo di implementare
DettagliINTRODUZIONE. motivazioni e finalità
Un mondo di bellissimi colori: io e l'ambiente. Tanti bambini tutti colorati: io e gli altri. Un bambino dai colori speciali: io e la famiglia. Avvento e Natale. Io e Gesù, una giornata insieme a Gesù.
DettagliCOMMISIONE CARITAS VERIFICA E PROGRAMMAZIONE 2011-2012
COMMISIONE CARITAS VERIFICA E PROGRAMMAZIONE 2011-2012 Una città dove anche un solo uomo soffre meno è una città migliore (Don Luigi Di Liegro) La Commissione CARITAS è riuscita, in quest anno, a portare
DettagliAlla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente
Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Controllo di Gestione e Misurazione delle Performance: l integrazione delle competenze, la valorizzazione delle differenze e la tecnologia
DettagliFinalità del progetto/attività
Titolo Pilastro Social Rating: AAA alta accessibilità accogliente Azioni partecipate per un territorio accogliente ed accessibile. Finalità del progetto/attività La città ha luoghi, la comunità ha persone.
DettagliABITARE LA VITA Pisa 21 febbraio 2013
APPARTAMENTI VERSO L AUTONOMIA ABITARE LA VITA Pisa 21 febbraio 2013 Le politiche Regionali di sostegno all abitare Marzia Fratti Settore Politiche per l integrazione socio-sanitaria e la salute in carcere
DettagliSCUOLA PARITARIA SAN GIUSEPPE. Estratto del Piano di Offerta Formativa
SUORE CARMELITANE DI S. TERESA DI FIRENZE PRATO SCUOLA PARITARIA SAN GIUSEPPE Estratto del Piano di Offerta Formativa SCUOLA DELL INFANZIA www.istitutosangiuseppe.com La Scuola dell Infanzia San Giuseppe
DettagliSERVIZIO CIVILE COMUNE DI MILANO 2015. Titolo del progetto: AGGREGA MILANO 2014
SERVIZIO CIVILE COMUNE DI MILANO 2015 Titolo del progetto: AGGREGA MILANO 2014 Settore ed area di intervento del progetto: Educazione e promozione culturale - centri di aggregazione Numero dei volontari
DettagliEDUCARE AL VOLONTARIATO
EDUCARE AL VOLONTARIATO ASSOCIAZIONI E FAMIGLIE IN RETE MEETING EDUCAZIONE SCOGLITTI - SICILIA 7-9 DICEMBRE 2012 PER EDUCATORI VOLONTARI UN ALLEANZA VINCENTE A PARTIRE DAL RICONOSCIMENTO RECIPROCO Le agenzie
DettagliDocumento per gli stati generali sull'ambiente della città di Brescia
Documento per gli stati generali sull'ambiente della città di Brescia Il pensiero vissuto e agito dai cittadini con sensibilità ambientale A cura della Consulta per l'ambiente del comune di Brescia pag.
DettagliLA STRATEGIA OBIETTIVI GENERALI
LA STRATEGIA La comunicazione di CONCORD ITALIA è finalizzata a sensibilizzare la cittadinanza sulle attività, l impatto e la sostenibilità delle nostre azioni nell ambito degli interventi realizzati dai
Dettagli