Fortificazioni di terra in Italia: motte, tumuli, tumbe e recinti

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1 Convegno Internazionale di Studi Fortificazioni di terra in Italia: motte, tumuli, tumbe e recinti coordinamento A. Settia, L. Marasco, F. Saggioro Presentazione Differenti tradizioni di studio si sono occupate di indagare, nella seconda metà del secolo scorso, le caratteristiche degli insediamenti medievali, precisandone struttura, forma e caratteristiche. In Toscana, ad esempio, ricerche estremamente fruttuose sono state condotte in campo archeologico per riconoscere cosa fossero gli antichi castelli medievali, e fra le altre le ricerche condotte a suo tempo nel castello di Scarlino sono tuttora tra le più importanti. Nelle esperienze europee analoghi studi sull'evoluzione del territorio e dei centri di potere nel medioevo si sono dovuti concentrare molto spesso su particolari forme abitative e di fortificazione, le cosiddette 'motte', fortificazioni in terra e legno di forma più o meno circolare, caratterizzate dalla presenza di fossati e di un rilievo artificiale del terreno. Si tratta di forme insediative direttamente connesse alla morfologia del territorio in cui si inseriscono, aree di pianura perlopiù prive di rilievi naturali, e per questo tradizionalmente sono state ritenute proprie di contesti nord-europei, dove addirittura rappresentano la forma tipica del 'castello' nelle sue fasi più antiche. Sul nostro territorio, invece, questo tema è stato affrontato dagli studi archeologici solo occasionalmente, senza percorsi di ricerca strutturati, con l'idea che si trattasse di un fenomeno marginale e manifestatosi in Italia solo nell XI secolo, come conseguenza della sua 'importazione' dall'europa del nord (ad opera dei Normanni che attraversavano la nostra penisola). Nuove scoperte archeologiche però hanno contribuito negli ultimi anni a diminuire quel vuoto di conoscenza su questo tipo di fortificazioni medievali, mostrando come il fenomeno anche in Italia non solo sia presente, ma estremamente diffuso, sia in termini spaziali che di cronologie. Lab. Archeologia dei Paesaggi e Telerilevamento Comune di Scarlino SpinOff accademico

2 In questo contesto di studi il piccolo territorio di Scarlino ha restituito negli ultimi anni chiari indizi di uno scenario tra i più stimolanti per la ricerca archeologica di età medievale e non solo a livello regionale. Indizi che sono il meritato frutto di uno specifico progetto di ricerca, avviato nel 2006 come progetto di Dottorato di Ricerca presso l' (Dott. Lorenzo Marasco) e coraggiosamente sostenuto con le poche risorse finanziarie a disposizione dall'amministrazione comunale di Scarlino (Ass.re Letizia Franchina). Il progetto generale, in realtà, è più complesso del solo tema di cui qui trattiamo ed ha come oggetto lo studio archeologico di tutto il comprensorio tra i Monti d' Alma e le colline metallifere, dalla Preistoria all'età post-medievale. Le ricerche, sempre in corso ma attualmente sospese per difficoltà economiche, hanno già contribuito a delineare un quadro storico estremamente affascinante, con una pianura costiera, l'attuale piana tra Scarlino e Follonica, occupata in gran parte da un lago salmastro e da numerosi corsi d'acqua, zona di caccia in età preistorica (come testimoniato dai numerosi reperti in selce rinvenuti), area di attività metallurgica in età etrusca (con ematite dell'elba presente in quasi ogni campo indagato), infine proprietà di sontuose ville in età romana (nell'attuale area della Pieve era attestata una tra le ville più importanti di tutta quest'area costiera). Che dire del Medioevo? Se gli studi condotti finora delineavano per l'età medievale un panorama desolato, con una pianura abbandonata a se stessa dopo la morte delle ultime ville romane e con i nuovi centri abitati appollaiati sulle alture circostanti, queste nuove indagini costruiscono un quadro del territorio quantomeno più articolato. Accanto ai nuovi villaggi di altura, antenati dei futuri castelli medievali, in mezzo agli acquitrini della pianura si registrano tracce ed indizi di una nuova vitalità, con insediamenti più o meno piccoli disposti intorno all'antico Lago, alcuni dei quali forse con l'aspetto di piccoli villaggi, altri con vere e proprie fortificazioni. In questi luoghi le indagini archeologiche scoprono rare monete di IX-X secolo, preziosi calici in vetro, speroni da cavaliere, indizi di realtà socio-economiche, e quindi storiche, di primo piano. Per vivere in questi contesti si plasma il territorio, si cerca di Lab. Archeologia dei Paesaggi e Telerilevamento Comune di Scarlino SpinOff accademico

3 controllare i corsi d'acqua e quando serve si creano riporti di terra per sopraelevare e fortificare gli insediamenti. Sono proprio queste le motte (o tumuli o tumbe, come vengono chiamate nei documenti scritti medievali), note a livello documentario, ma poco studiate a livello archeologico, sconosciute in Toscana e che invece proprio a Scarlino hanno adesso uno degli esempi più straordinari ed interessanti. Alla luce di queste ultime ricerche archeologiche Scarlino e il suo territorio hanno piena dignità per essere tra i protagonisti di questo Convegno e per portare all'attenzione degli studiosi internazionali un nuovo pezzo di storia maremmana. Una storia che si consumava tra il mare e le colline metallifere, dove le terre si mescolavano all'acqua, e dove gli indizi parlano di fortificazioni in legno e di canali navigabili, di scorie e di attività metallurgiche, di vie di comunicazione e di scambi commerciali. Come detto le ricerche sono giovani e solo agli inizi, tuttavia con un potenziale eccezionale sia come valutazione per l'ambito locale, che per un apporto storico e scientifico più ampio: la speranza è che questo Convegno sia realmente l'occasione per sancirne il valore e promuoverne un meritato proseguimento. Lab. Archeologia dei Paesaggi e Telerilevamento Comune di Scarlino SpinOff accademico

4 Programma Apertura Convegno Giovedì, 14 Aprile ore sala AUSER, località Puntone (Scarlino) ore Saluti di apertura Introduzione A. Settia, Introduzione al convegno G. Bianchi, M. Valenti (), Fortificazioni e territorio nelle ricerche archeologiche dell Area di Archeologia medievale: un introduzione S. Campana (), Le ricerche del Laboratorio di Archeologia dei Paesaggi e Telerilevamento Relazioni L. Marasco (), Il sito della Castellina di Scarlino e le fortificazioni di terra nelle pianure costiere della Maremma settentrionale Pausa Gh. Noyé (École Nationale des Chartes), Riflessione sullo stato della ricerca in Francia dalle pubblicazioni recenti Ch. Kelland (University of Exeter), Castelli in terra e legno in Gran Bretagna e Irlanda: una panoramica 18:30 Termine lavori Venerdì, 15 Aprile ore 09: ore 9.30 T. Baranowski (Institut of Archaeology and Ethnology PAN), Problematica degli insediamenti medievali con motta nell'archeologia polacca A. Breda, I. Venturini (Sopr. Archeologica Lombardia), Il caso di Chiari e le fortificazioni rurali in legno d'area bresciana E. Grandi, M. Laudato, S. Masier (Università di Venezia, Sopr. Archeologica del Veneto), Fortificazioni in terra e legno nella Marca occidentale: i casi delle motte di Castelminio di Resana e Castello di Godego. ore Pausa E. Cirelli, Gh. Noyè (Università di Bologna, École Nationale des Chartes), La motta di Vaccarizza F. Piuzzi (Università di Trieste), Da Castellum Sabornianum a Castello della Motta (Povoletto, Udine): le ragioni di una variazione terminologica Termine sessione Lab. Archeologia dei Paesaggi e Telerilevamento Comune di Scarlino SpinOff accademico

5 13.00 Pausa ore M. Librenti (Università di Venezia), Insediamenti e sicurezza: le strutture del popolamento di età medievale in Emilia Romagna (Secc. IX-XIV) F. Saggioro (Università di Verona), Motte, recinti e siti con fossato tra Mincio, Adige e Po (IX-XIV secolo) P. Peduto, R. Fiorillo, A. Corolla (Università di Salerno), Alcuni esempi di castra e organizzazione dell'abitato dalla Campania e dalla Basilicata (XII-XIV secolo) ore Pausa F. Cuteri (CRISSA), Le motte in Calabria fra l'età normanna e aragonese. Terminologia, topografia e consistenza architettonica Pasquale Favia, Marco Maruotti (Università di Foggia), Casi di scavo per la definizione dei caratteri insediativi delle recinzioni e fortificazioni nella Capitanata medievale 18:00 Termine lavori Sabato, 16 Aprile ore 09: ore 9.30 D. Canzian (Università di Padova), Tra insediamenti e fortificazione: motte, tumbe e fossati nell Italia nord orientale alla luce delle fonti scritte R. Farinelli (), Fortificazioni di terra nella Maremma toscana attraverso i documenti d archivio ore Pausa ore Tavola Rotonda Informazioni: fortificazioni.terra@lapetlab.it Contatti segreteria organizzativa: L. Marasco (lorenzo.marasco@gmail.com) F. Saggioro (fabio.saggioro@gmail.com) M. Bizzarri (m.bizzarri@comune.scarlino.gr.it) Lab. Archeologia dei Paesaggi e Telerilevamento Comune di Scarlino SpinOff accademico

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