Riassunto. Corso BPL Roma, 6-6

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1 Riassunto Buona pratica di laboratorio ed accreditamento: diversità e somiglianze Sergio Caroli Istituto Superiore di Sanità, Viale Regina Elena 299, Roma , caroli@iss.it I sistemi di qualità che possono essere adottati da un laboratorio sono riconducibili sostanzialmente a due impostazioni profondamente diverse, ancorché complementari, e cioè quelli basati sulla conformità ai principi di Buona Pratica di Laboratorio (BPL), sviluppati in particolare dall OECD, e quelli che fanno ricorso ai criteri dell accreditamento, di fatto messi a punto in ambito ISO. Nel primo caso l obiettivo principale consiste nella valutazione della integrità degli studi sperimentali, mentre nel secondo caso prevale la capacità del laborat0rio ad effettuare misure affidabili. In altri termini, ciò che deve essere accertato in un sistema BPL è l integrità di un intero studio (e quindi la possibilità di ricostruirne tutte le fasi) anche attraverso l esame delle prestazioni del laboratorio e delle sue strutture. In un sistema di qualità basato sull accreditamento, invece, è prioritario poter stimare il livello di affidabilità del laboratorio nel produrre dati sperimentali dimostrabilmente credibili. Il sistema BPL ha natura di obbligatorietà quando devono essere condotti studi da sottoporre a registrazione. Esso garantisce l Autorità di Ricevimento (AR) che l informazione sperimentale su cui le conclusioni di uno studio si basano è attendibile e ricostruibile in maniera tale da potersi adeguatamente valutare il rapporto rischio beneficio che una nuova sostanza può porre alla salute ed all ambiente prima che essa venga immessa sul mercato. La pietra angolare di questa impostazione è data dall adozione dei principi di BPL dell OECD da parte dei Centri di Saggio (CdS) che devono effettuare studi non clinici di sicurezza per l uomo e per l ambiente. A sua volta, un sistema di qualità ispirato dai criteri dell accreditamento è in pratica riconducibile alla Norma ISO- IEC e deve considerare, ad esempio, gli aspetti relativi alla descrizione delle mansioni e delle responsabilità, alle audizioni interne, alle procedure per la manutenzione e la taratura di strumentazione e dispositivi vari, alla consegna e conservazione dei campioni, alla validazione dei metodi di misura, alla manipolazione dei reagenti, dei materiali di riferimento e dei prodotti chimici in generale, alla tracciabilità ed alla incertezza dei risultati sperimentali, all addestramento del personale, all esame dei reclami del cliente ed all adozione di azioni preventive e correttive. Molti di questi aspetti sono prioritari anche in ambito BPL, pur se con rilevanza e modalità diverse. Resta il fatto che i due sistemi sono stati concepiti per soddisfare esigenze in larga misura non sovrapponibili. E tuttavia auspicabile che vi sia tra di loro una reciproca interazione almeno in aree di attività compatibili con entrambi così da minimizzare lo sforzo organizzativo e le risorse economiche ed umane ad esso associate.

2 Buona Pratica di Laboratorio ed Accreditamento: Diversità e Somiglianze S. Caroli Istituto Superiore di Sanità Rome

3 Programma di questa relazione Parte I. Informazioni di base Parte II. Aspetti principali di un sistema di qualità basato sui principi di Buona Pratica di Laboratorio Parte III. Aspetti principali di un sistema di qualità basato sui criteri di accreditamento Parte IV. Commenti finali

4 Programma di questa presentazione Parte I. Informazioni di base ParteII. Aspettiprincipalidiun sistemadiqualitàbasato sui principi di Buona Pratica di Laboratorio ParteIII. Aspettiprincipalidiun sistemadi qualità basato sui criteri di accreditamento Part IV. Commenti finali

5 Informazione di base (1/7) Decisioni di rilievo sono spesso conseguenti all ottenimento di dati sperimentali E quindi essenziale che tali dati siano validi, confrontabili e dimostrabili.

6 Informazioni di base (2/7) Nessun laboratorio può sopravvivere senza un sistema di qualità. In linea di massima, i sistemi di qualità si possono ricondurre od ai principi di Buona Pratica di Laboratorio od ai criteri di accreditamento.

7 Informazione di base (3/7) Le attività di laboratorio possono essere di due tipi: vengono prodotti dati quantitativi per i quali sono necessari precisione e riproducibilità; viene generata informazione in senso lato che deve essere caratterizzata da una soddisfacente credibilità.

8 Informazioni di base (4/7) Nel primo caso, ciò che più conta sono le misure sperimentali. La qualità viene stimata in termini di precisione e riproducibilità dei dati numerici ottenuti. La capacità del laboratorio di generare tali dati è così di importanza fondamentale. In questo contesto sono ideali i sistemi di qualità basati sui criteri dell accreditamento.

9 Informazioni di base (5/7) Nel secondo caso, l accento è sullo studio, il cui intero corso deve poter essere ricostruito e la cui integrità deve essere valutata così generare fiducia nel modo in cui i risultati dello studio sono stati ottenuti. Pertanto, va fatto ricorso a sistemi di qualità basati sui principi di BPL.

10 Informazioni di base (6/7) Quale delle due strategie debba essere preferita dipende solo dalla tipologia delle attività eseguite in un laboratorio. Una delle differenze principali tra i due sistemi consiste nel fatto che l accreditamento è in pratica volontario, mentre il sistema BPL è prescritto per legge per i CdS che intraprendono studi non clinici di sicurezza.

11 Informazione di base (7/7) C è confusione nell uso Dei termini accreditamento e certificazione. Le definizioni più credibili sono le seguenti: l accreditamento è uno strumento per identificare laboratori di prova competenti; la certificazione è un riconoscimento ufficiale rilasciato da un data autorità.

12 Programma di questa relazione Parte I. Informazione di base Parte II. Aspetti principali di un sistema di qualità basato sui principi di BPL ParteIII. Aspettiprincipalidiun sistemadi qualità basato sui criteri di accreditamento Parte IV. Commenti finali

13 Il sistema BPL (1/12) In the early 1960 s the US Food and Drug Administration (FDA) became aware that some studies on the safety of new chemicals performed by test facilities for regulatory purposes were basically unreliable. Evidence was in fact provided of major adverse effects of such substances. Such effects had not been reported at the time when the authorization to production and commerce was granted.

14 The GLP approach (2/12) In the early 1970 s the US Congress undertook the re-assessment of studies on new substances submitted by some Test Facilities to Regulatory Authorities and suspected to be fraudolent. Under such conditions thousands and thousands of safety studies on new industrial chemicals, pesticides, herbicides, drugs, cosmetics and food and feed additives were conducted for years (about % of all toxicological studies authorized in the USA in that period).

15 The GLP approach (3/12)

16 The GLP approach (4/12) Senator Edward Kennedy declared at the US Congress of January 20, 1976, that unreliable, undocumented and fraudolent research is the most frightening menace to the health and safety of people. That research be wrong because of technical problems or because of the lack of competence or even due to criminal negligence is less important than the very fact that it is wrong

17 The GLP approach (5/12) The principles of Good Laboratory Practice (GLP) were conceived to harmonise the conduct of non-clinical safety studies and to minimise the risk of fraud. According to OECD, the principles of GLP are a quality system concerned with the organisational process and the conditions under which safety studies are planned, conducted, controlled, recorded, reported and archived. In practice, they form a body of reciprocally dependent documented items that make the falsification of a study more time-consuming and expensive than its actual performance.

18 The GLP approach (6/12) The Organisation for Economic Co-operation and Development (OECD) has set up the GLP principles in order to promote and manage the mutual acceptance of non-clinical safety studies in the Member Countries.

19 The GLP approach (7/12) The three major acts of OECD in the field of GLP are as follows: Decision of the Council concerning the Mutual Acceptance of Data (MAD) in the Assessment of Chemicals [C(81)30(Final)] Council Decision- Recommendation on Compliance with Principles of Good Laboratory Practice [C(89)87(Final)] Council Decision concerning the Adherence of Nonmember Countries to the Council Acts related to the Mutual Acceptance of Data in the Assessment of Chemicals [C(97)114(Final)]

20 The GLP approach (8/12) Annexes to the MAD Decision of 1981 OECD Test Guidelines for Chemical Substances OECD GLP Principles Permanent activities in the framework of the Environment, Health and Safety Programme Updating Activities for the harmonisation of the compliance with the GLP principles and their interpretation

21 The GLP approach (9/12) Series on the GLP principles and compliance monitoring No. 1, OECD Principles of Good Laboratory Practice No. 2, Revised Guides for Compliance Monitoring Procedures for Good Laboratory Practice (1995) No. 3, Revised Guidance for the Conduct of Laboratory Inspections and Study Audits (1995) No. 4, Quality Assurance and GLP (as revised in 1999) No. 5, Compliance of Laboratory Suppliers with GLP Principles (as revised in 1999)

22 The GLP approach (10/12) Series on the GLP principles and compliance monitoring No. 6, The Application of the GLP Principles to Field Studies (as revised in 1999) No. 7, The Application of the GLP Principles to Short Term Studies (as revised in 1999) No. 8, The Role and Responsibilities of the Study Director in GLP Studies (as revised in 1999) No. 9, Guidance for the Preparation of GLP Inspection Reports (1995)

23 The GLP approach (11/12) Series on the GLP principles and compliance monitoring No. 10, The Application of the Principles of GLP to Computerised Systems (1995) No. 11, The Role and Responsibilities of the Sponsor in the Application of the Principles of GLP (1999) No. 12, Requesting and Carrying Out Inspections and Study Audits in Another Country (2000) No. 13, The Application of the OECD Principles of GLP to the Organisation and Management of Multisite Studies (2002) No. 14, The Application of the OECD GLP Principles to in vitro Studies (2004)

24 The GLP approach (12/12 12) The pillars of a GLP system are: Test Facility Director of the Test Facility Study Director Quality Assurance Unit Archivist Sponsor Test and Reference Items Study Plan Final Report Standard Operative Procedures Test Site (if applicable) Principal Investigator (if applicable) Monitoring Authority Receiving Authority

25 Programme of this presentation Part I. Background information Part III. Key aspects of a quality system based on the accreditation criteria Part III. Key aspects of a quality system based on the principles of good laboratory practice Part IV. Final remarks

26 The accreditation approach (1/7) Accreditation-based quality systems are governed by the international Standard ISO/IEC (General Requirements for the Competence of Testing and Calibration Laboratories). This standard exploits the extensive experience gained in implementing the ISO/IEC Guide 25 and EN norms and replaces them both.

27 The accreditation approach (2/7) The ISO/IEC Standard sets forth the requirements a laboratory has to meet to be recognized as competent to carry out tests and/or calibrations, including sampling.

28 The accreditation approach (3/7) The pillars of an accreditation system are: Service to the Client Policy for Complaints Control of Nonconformities Quality Manual Management of Records Internal Audits Management Reviews Motivation of Personnel Laboratory Setting Validation of Methods Equipment Measurement Traceability Test and Calibration Items Report of Results

29 The accreditation approach (4/7) Credibility of a laboratory The international scientific community recognizes that a laboratory must take appropriate measures to ensure that it is capable of providing data of the required quality. Such measures include: - validated methods of analysis; - internal quality control procedures; - participation in proficiency testing schemes; - accreditation to an international standard. (IUPAC Technical Report on Harmonized Guidelines for Single-Laboratory. Validation of Methods of Analysis)

30 The accreditation approach (5/7) The purpose of method validation Method validation is central to the accreditation process. Reliability and comparability of data are crucial to perform experimental meaningful studies and to achieve credible results which can be profitably used by the end-user.

31 The accreditation approach (6/7) Validation process Software Validation Hardware Validation/ Qualification System Suitability Method Validation

32 The accreditation approach approach (7/7) Applicability Selectivity Calibration and linearity Trueness Accuracy Precision Recovery Range Limit of detection Limit of quantification Sensitivity Ruggedness Robustness Fitness for purpose Matrix variation Measurement uncertainty

33 Programme of this presentation Part I. Background information Part II. Key aspects of a quality system based on the principles of good laboratory practice Part III. Key aspects of a quality system based on the accreditation criteria Part IV. Final remarks

34 OECD-GLP specific Overlapping subjects ISO/IEC specific Studies Master schedule Study director Archivist Quality Assurance Unit Study Plan Current training Test article and system Chain of custody Inspection monitoring Management Motivation Training Reference materials Equipment and maintenance Reports Sampling Sample reception Audits Corrective actions Method validation Quality control procedures Services Management of complaints Uncertainty of measurement Proficiency testing Preventive actions Service to the client

35 Examples of major differences between the two systems Independence of the Quality Assurance Unit ISO GLP No Yes Existence of the Quality Manual Yes No Existence of the Study Plan No Yes Need for a Study Director No Yes Management of Complaints Yes No Participation in Proficiency Tests Yes No Master Schedule Yes No

36 In recent years,, the OECD has established a dialogue group to verify where the two systems can actually interact, thus minimizing useless duplication of efforts.

37 The selection of the quality system to be adopted is made on the basis of the prevailing activities carried out in the laboratory. Quality is inescapable, but has a cost: : a wrong decision can only lead to failure.

38 MANY FOR THANKS BEING HERE TODAY

39 Examples of major differences between the two systems Independence of the Quality Assurance Unit ISO GLP No Yes Existence of the Quality Manual Yes No Existence of the Study Plan No Yes Need for a Study Director No Yes Management of Complaints Yes No Participation in Proficiency Tests Yes No Master Schedule Yes No

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