RICERCA QUALITATIVA PER LA VALORIZZAZIONE DELLA FIGURA DEGLI INFERMIERI NEI CENTRI DI SALUTE MENTALE
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1 RICERCA QUALITATIVA PER LA VALORIZZAZIONE DELLA FIGURA DEGLI INFERMIERI NEI CENTRI DI SALUTE MENTALE Report sintetico sui focus group con PSICHIATRI dei CSM A cura di Barbara Calderone Luigi Palestini Alice Tonelli Versione del 19 dicembre 2012
2 DATI TECNICI SUI FOCUS GROUP CON MEDICI PSICHIATRI DEI CSM N FG realizzati 3 Date 15 ottobre ottobre ottobre 2012 Orario Durata Luogo 2,5 h circa AVEC- Bologna- Regione Emilia-Romagna AVR- Cesena- Laboratorio unico di Pievestina AVEN- Reggio Emilia- Sede Ausl Reggio Emilia Numero invitati per FG Numero partecipanti per FG Numero TOT partecipanti 24 Caratteristiche degli invitati Medici psichiatri dei CSM e di altri servizi dei dipartimenti di salute mentale delle aziende sanitarie delle RER 16 donne; 8 uomini Conduttori Luigi Palestini (psicologo sociale) Barbara Calderone (sociologa) Osservatori Materiale di supporto Alice Tonelli (collaboratrice ASSR) Lavagna a fogli mobili Fogli con associazioni libere di parole Posizione nello spazio Audio registrazione Video registrazione Committente Seduti su sedie intorno ad un tavolo o in circolo Sì NO Servizio Mentale, Dipendenze Patologiche, Salute nelle Carceri della Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali Regione Emilia- Romagna OBIETTIVI DEI FOCUS GROUP Individuare gli aspetti che incidono sulla valorizzazione del ruolo dell infermiere (ed eventualmente delle altre professioni sanitarie non mediche) nello svolgimento dell attività clinico-assistenziale nei CSM, delineando i fattori facilitanti e ostacolanti. In particolare si intende esplorare le seguenti aree: - Valorizzazione delle competenze infermieristiche - Autonomizzazione degli infermieri CSM nei percorsi di cura - Attivazione del case management - Aspetti organizzativi e culturali - Valutazione e formazione degli infermieri CSM
3 Capacità necessarie per gli infermieri che lavorano nei CSM Macro-area Competenze in ambito psichiatrico Accoglienza e analisi della domanda Capacità relazionali con l utenza Capacità di lavorare in equipe Lavoro di rete Autonomia Comunicazione efficace Flessibilità/elasticità Indicazioni specifiche Conoscenza della psicopatologia Attitudine ad approfondire i casi su cui si lavora Osservazione attiva dei pazienti (sintomi, bisogni, urgenze, modifiche delle condizioni cliniche ) Decodifica della domanda e dei bisogni espressi dal paziente Decodifica della domanda e dei bisogni espressi da terzi (famiglia, caregiver, vicini di casa, forze dell ordine Lettura delle (dis)abilità del paziente (in termini di funzionalità, emozioni, difficoltà presentate, ma anche di dinamiche delle reti sociali in cui il paziente è inserito) Capacità di ascolto Empatia Gentilezza Pazienza Curiosità nei confronti del paziente Tenuta nel tempo Condivisione dei progetti assistenziali con l equipe Individuazione chiara dei compiti da svolgere Capacità di collaborazione con gli altri operatori Riconoscimento del ruolo di regia da parte dello psichiatra di riferimento (sapere quando è o non è necessario passare la palla allo psichiatra) Riconoscimento dei nodi che compongono la rete dell utente (ad es. famiglia, vicini di casa, forze dell ordine, altri servizi sanitari ) Riconoscimento delle risorse disponibili Capacità di orientarsi nella rete Capacità di adattare i progetti assistenziali alla struttura della rete del paziente Saper prendere l iniziativa nella gestione dei progetti assistenziali Assumersi la responsabilità nella gestione dei progetti assistenziali Autorevolezza nello svolgimento del proprio ruolo Sicurezza del proprio ruolo (assertività) Essere propositivi rispetto ai progetti assistenziali Non sottomettersi alla figura del medico Con gli utenti Con gli altri operatori Con i familiari e caregiver degli utenti Con altri enti e agenzie che entrano nel percorso assistenziale Nel proprio stile lavorativo Nella gestione dei progetti assistenziali Saper affrontare le emergenze all interno dei percorsi Adattarsi agli aspetti strutturali dei progetti assistenziali (orari, sedi, spostamenti, visite a domicilio ) - 3 -
4 Gestione delle emozioni Semplicità di approccio Riconoscere le proprie emozioni nei confronti degli utenti e del proprio lavoro Saper gestire la propria ansia Bilanciare il proprio investimento emotivo nel progetto assistenziale e nel rapporto con l utente Non trincerarsi dietro un atteggiamento iper-professionale Approccio diretto e caldo nei confronti del paziente - 4 -
5 Fattori che facilitano la valorizzazione delle capacità degli infermieri Macro-area Formazione Motivazione Riconoscimento della figura infermieristica Chiarezza del mandato professionale Mission e vision del servizio Condivisione degli obiettivi assistenziali all interno dell equipe Clima organizzativo Leadership Distribuzione dei carichi di lavoro Delega da parte degli psichiatri Indicazioni specifiche Conoscenze psichiatriche e di psicopatologia Capacità di diagnosi e decodifica della domanda Competenze relazionali Formazione sistemica (orientata a un interpretazione allargata dei sintomi): capacità di distinguere tra diagnosi e persona Formazione sul campo e non solo universitaria: il lavoro in psichiatria non può essere appreso solo in aula ma va provato in prima persona Coinvolgimento nella professione Coinvolgimento nelle specificità dell ambito psichiatrico Curiosità nei confronti del paziente Ruolo dell infermiere all interno dell equipe Professionalità e competenze specifiche degli infermieri (riconoscimento delle abilità e delle skill sociali dei pazienti, diagnosi funzionale, riabilitazione ) Retribuzione Chiarezza degli obiettivi da raggiungere Conoscenza dei percorsi assistenziali esistenti Conoscenza dei bisogni espressi dal paziente e dalla sua rete sociale Sapere dove e come i percorsi assistenziali possono essere adattati per una migliore funzionalità Orientamento alla condivisione Orientamento all autonomia e al prendere l iniziativa Visione non gerarchica del servizio Capacità di comunicazione Confronto interprofessionale (come antidoto alla lotta di potere tra le diverse figure) Condivisione dei modelli di intervento Lavorare sul caso (per obiettivi) riduce il livello di conflittualità nel riconoscimento delle competenze Coinvolgimento dei coordinatori a livello clinico Presupposto dell autonomizzazione: se il progetto assistenziale è condiviso so come e quando muovermi da solo Bassa conflittualità Confronto positivo e non distruttivo con i colleghi Leader capace Leader riconosciuto in quanto tale Gestione dell erogazione farmaci Gestione delle visite domiciliari Parti del progetto assistenziale che possono essere gestite direttamente dagli infermieri Riunioni con i familiari Riunioni con gli operatori coinvolti nel progetto assistenziale - 5 -
6 Fattori che ostacolano la valorizzazione delle capacità degli infermieri Macro-area Rigidità organizzative e strutturali del servizio Visione medicocentrica Incapacità dei medici a delegare Mancata o ridotta supervisione da parte del medico Responsabilità legale del progetto assistenziale Pregiudizio positivo degli psichiatri Riconoscimento eccessivo della figura infermieristica Aspetti culturali Indicazioni specifiche Difficile rapporto tra medici e comparto (incomunicabilità fra le parti in gioco) Gestione degli orari e dei turni Presenza di una doppia piramide organizzativa: psichiatra al vertice dell equipe vs. coordinatore al vertice dell organizzazione gestionale e logistica Tempi sempre troppo stretti Protocolli troppo rigidi che riducono la flessibilità nelle attività del CSM Gli infermieri non vengono considerati in modo paritario Cultura organizzativa non orientata alla valorizzazione degli infermieri Riferimento eccessivo e troppo frequente allo psichiatra: l infermiere dovrebbe sapere meglio quando è il caso di coinvolgere lo psichiatra e quando non lo è Difficoltà culturale dei medici ad ascoltare La mancanza di una delega dei compiti rende impossibile la responsabilizzazione degli infermieri L infermiere non ha la possibilità di metabolizzare nel rapporto con il resto dell equipe quello che prova nella gestione del progetto assistenziale Infermiere come contenitore senza scarico delle difficoltà incontrate nelle proprie attività Orientamento alla medicina difensiva Poca chiarezza normativa (norme uguali per tutti e non declinate a livello dipartimentale) Insicurezza dei medici: in caso di eventi avversi la responsabilità ricade comunque sulle spalle dello psichiatra, anche se l evento si è verificato in seguito a un intervento degli infermieri Ritenere l infermiere più capace o più motivato di quanto sia in realtà Mancanza di fiducia nei confronti degli infermieri Favorisce la lotta di potere tra medici e comparto Riduce l attenzione alla professionalità dell infermiere Atteggiamento punitivo da parte dell equipe rispetto agli errori che possono verificarsi Mancato riconoscimento della professionalità degli infermieri da parte delle famiglie e di altri operatori (come i medici di base) Psichiatra come unico interlocutore riconosciuto rispetto all andamento e alla gestione del progetto assistenziale - 6 -
7 SCALETTA UTILIZZATA NEI FOCUS GROUP Domanda Fase I- RISCALDAMENTO Elementi di attenzione e stimoli Partiamo con un esercizio per entrare nell argomento. Vi consegneremo un foglio con una frase da completare nel modo che ritenete opportuno. Leggete, compilate il foglio, poi piegatelo e riconsegnatelo a noi UN BUON INFERMIERE DEL CSM HA LE SEGUENTI CAPACITÀ: FOGLIO DA COMPILARE IN MANIERA INDIVIDUALE E ANONIMA durata 30 minuti (raccolta risposte e organizzazione in argomenti sul tabellone) Domanda Fase II- DISCUSSIONE Elementi di attenzione e stimoli Passiamo ora ad approfondire il tema di oggi - Quali fattori facilitano la valorizzazione delle competenze finora descritte? - Quali fattori invece la ostacolano? Detto in altri termini - Cosa manca nel CSM per valorizzare le competenze degli infermieri? FOGLIO GRANDE SUL LAVAGNA A FOGLI MOBILI SU CUI E SCRITTA LA DOMANDA Eventuali sottodomande per stimolare e organizzare i contenuti della discussione Quali tra le competenze individuate sono da considerare cruciali nel lavoro di un CSM? Quali fattori emergono in termini: Organizzativi Culturali Formativi Normativi/legislativi Quali di queste competenze riescono ad essere esercitate in modo autonomo dagli infermieri dei CSM? Per quale motivo questo non accade sempre? durata 60 minuti Fase III- CHIUSURA Per concludere - Avete altri suggerimenti o cose da dire sui temi oggi affrontati? Abbiamo tralasciato qualcosa? Come anticipato all inizio gli elementi emersi nell incontro di oggi saranno sintetizzati in un documento che verrà consegnato al Servizio Salute Mentale, Dipendenze Patologiche, Salute nelle Carceri della Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali - 7 -
8 Regione Emilia-Romagna. Verrà preparato al termine degli incontri un ulteriore documento sintetico che Vi invieremo come feedback sui risultati emersi. Le opinioni che avete espresso rimarranno anonime e verranno presentate come frutto dell intero gruppo, non come idee personali. Grazie a tutti della partecipazione! - 8 -
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