IL SISTEMA DEI SERVIZI SOCIO- SANITARI E L USO DI COCAINA

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1 Coop. Ama-Aquilone Dianova Associazione Progetto Dipartimentale sul fenomeno del cocainismo IL SISTEMA DEI SERVIZI SOCIO- SANITARI E L USO DI COCAINA REPORT ATTIVITA DI RICERCA Gruppo di ricerca Fabio Mariani, Laura Mandozzi, Luana Sansoni, Carlo Balduzzi, Barbara Mastrosani. Barbara Silvestri, Jessica De Pacificis 1

2 Premessa In riferimento al piano di progettazione per l anno 2010 del Dipartimento per le Dipendenze patologiche Zone Territoriali n.12 e 1, in applicazione della DGR n del 02/11/2009, è stata attivata la terza annualità del progetto relativo al cocainismo. Il Progetto prevedeva le seguenti azioni da sviluppare: - ricerca sociale sul consumo di cocaina attraverso contatti diretti con personale sanitario dei servizi pubblici e privati (campione di medici di medicina generale, medici dell unità operative e servizi di medicina del lavoro, cardiologia, malattie infettive, pronto soccorso, psichiatria) - diffusione dei risultati (relazione conclusiva, seminario pubblico). La ricerca nasce dall obiettivo di verificare, attraverso un intervista qualitativa semi-strutturata rivolta a personale sanitario, i danni psicofisici e le patologie correlate all uso di sostanze e di cocaina in particolare. I dati raccolti sono stati elaborati con l obiettivo di dare un primo quadro relativo al sommerso mondo dei consumatori che non afferiscono ai servizi territoriali. Il gruppo di lavoro era composto da personale della Cooperativa Ama-Aquilone e dall Associazione Dianova, unitamente al personale del Dipartimento per le Dipendenze Patologiche, ed era così formato: - Fabio Mariani, Resp. Centro Studi Coop. Ama-Aquilone; - Laura Mandozzi, psicologa Coop. Ama-Aquilone; - Luana Sansoni, sociologa DDP; - Carlo Balduzzi, diretto Dianova sede di Montefiore dell Aso; - Barbara Mastrosani. psicologa Coop. Ama-Aquilone; - Barbara Silvestri, psicologa Coop. Ama-Aquilone; - Jessica De Pacificis, psicologa Coop. Ama-Aquilone. 2

3 Struttura del progetto di ricerca Si è costruito un percorso in grado di favorire il contatto (intervista semistrutturata) con operatori socio-sanitari finalizzato alla raccolta di pareri, percezioni ed elementi oggettivi di professionisti delle seguenti aree: - trattamenti sanitari con medici dei seguenti ambiti: emergenza e pronto soccorso, malattie infettive, cardiologia, medicina generale; - trattamenti nell area psichiatrica con medici nel DSM e delle più importanti cliniche anche prossime al territorio del DDP (es. Villa Silvia e Villa Serena); - trattamenti nell area psicologica con psicologi e psicoterapeuti di ambulatori privati. Il Gruppo di lavoro ha sviluppato il questionario partendo da alcune ipotesi che andiamo a descrivere in relazione a tre aree di riferimento. Valutazione personale sul mondo delle dipendenze - macrovalutazione della dipendenza: malattia o vizio? - livello di conoscenza personale della rete dei servizi nell area delle dipendenze; - credibilità delle prospettive di trattamento per soggetti tossicodipendenti: tanto non serve a nulla solo raramente smettono. ; - valutazione sul fenomeno sociale legato all uso di cocaina: grado di diffusione dell uso e abuso, ecc. Patologie e problematiche di tipo sanitario in rapporto all uso e abuso di cocaina - correlazione tra disturbi e patologie e consumo di cocaina: o quante malattie cardiache sono direttamente riconducibili all uso di cocaina? o quanti disturbi psichiatrici sono legate all uso e abuso? ecc. - elementi diagnostici ed uso di cocaina (esame urine eventuale, ecc.); - modalità di relazione con paziente consumatore: come si pongono i pazienti (negazione, si tende a sminuire il problema, ecc.) e l atteggiamento del medico (si propone con lo stile di educatore, ed. alla salute, moralizzatore, da colui che dà informazioni credendo che la consapevolezza dei rischi limiti il consumo, ecc.); - livello di consapevolezza percepita dal paziente-consumatore e famigliari eventualmente coinvolti nel processo di cura; Programmazione degli interventi socio-sanitari. - proposte possibili in termini di servizi: es. maggior investimento nella prevenzione, ecc. - proposte possibili in termini normativi: inasprimento sanzioni del codice stradale, ecc.

4 4

5 Il campionamento Buona parte delle ricerche vengono svolte effettuando una rilevazione su di una parte limitata degli elementi che rientrano nel campo di indagine. Molti strumenti di rilevazione non possono essere applicati all intero universo oggetto di ricerca e questo porta a considerare due problemi: quanti soggetti scegliere e come sceglierli. Nella progettazione del nostro lavoro, dopo aver precisato l oggetto della ricerca (la percezione della diffusione del fenomeno del cocainismo) e aver stabilito la popolazione di riferimento (professionisti del pubblico e del privato) siamo arrivati alla fase del campionamento. Il campionamento costituisce una strategia alternativa a quella di sottoporre a rilevazione diretta tutti i membri dell universo oggetto di ricerca; esso consiste nell estrarre una porzione sufficientemente piccola di soggetti da poter analizzare e sufficientemente grande da poter estendere i risultati all intero universo. Perché tale estensione sia possibile il campione deve possedere le caratteristiche di rappresentatività, (ossia la capacità di riprodurre su piccola scala l universo di riferimento), e di eterogeneità e indicare le procedure di campionamento (procedura di selezione dei membri del campione). Tra le varie procedure di campionamento si è scelto quello del campionamento non probabilistico che consente di intervistare sole le persone disponibili a rispondere. Chiaramente i risultati non possono essere estesi all universo con margini noti e predefiniti di affidabilità ma questo non inficia l utilità della ricerca, in primo luogo perché dati non completamente affidabili sono sempre meglio dell assenza totale di dati ed in secondo luogo perché hanno valore, per le scienze sociali, anche le conoscenze non trasferibili in modo automatico a popolazioni più ampie. Quindi, anche con un campione non probabilistico si hanno notizie ed informazioni attendibili. Si riporta, nella tabella seguente, il target individuato, l universo di riferimento e la stima del campione raggiungibile. Medici Medicina Generale Tabella n.1 Il campionamento Target Universo Stima del Psicologi/psicoterapeuti del privato Psicologi/psicoterapeuti del servizio pubblico Dei 188 medici, scegliendo tra questi solo quelli che avevano più di pazienti, se ne sono selezionati 104 campione raggiungibile Campione raggiunto U.O. Cardiologia

6 Pronto Soccorso Totali

7 Report attività di ricerca In relazione al campione individuato in fase di progettazione della ricerca, dobbiamo sottolineare che si è arrivati ad intervistare il 75% dello stesso (6 persone su 84). Considerando la difficoltà a trovare soggetti disponibili a partecipare alla ricerca, possiamo affermare di aver raggiunto un risultato sufficiente a rendere attendibili i dati raccolti di un percorso che si basa soprattutto su dati di carattere qualitativo. Tabella n.2 - Il campione della ricerca Sesso Età media Professionisti Maschi Femmine Sett. pubblico Sett. privato 0 50, I maschi e le femmine sono distribuiti in maniera omogenea e l età media del campione è di 50,2 anni. Da segnalare che l età media degli psicologi/psichiatri risulta notevolmente più bassa (media di 5 anni). I privati sono rappresentati solo da psicologi, psichiatri e psicoterapeuti in quanto i medici già dalla fase di campionamento erano solo coloro che operano nelle unità ospedaliere o per conto delle stesse (medici di medicina generale). Struttura dell intervista L intervista è sostanzialmente divisa in quattro macro aree, che hanno facilitato sia la somministrazione, che la lettura dei dati. La prima, si focalizza sulla diffusione e l uso di cocaina, ed indaga le conoscenze generali che gli intervistati hanno rispetto alla sostanza e ai suoi consumatori. La seconda, rivolta esclusivamente a psicologi e psichiatri, centra l attenzione sulle correlazioni tra disturbi psichici e uso/abuso di cocaina, il trattamento di essi, le ipotesi diagnostiche. Inoltre approfondisce la valutazione che gli specialisti fanno del concetto di doppia diagnosi. La terza, sposta l attenzione sulla natura della dipendenza, la definizione di tossicodipendenza e la valutazione dei trattamenti conosciuti e presenti sul territorio. La quarta, infine, accoglie proposte riabilitative, per il trattamento delle tossicodipendenze, e normative da parte di tutti gli intervistati. 7

8 Analisi dei dati rilevati Prima area: uso e diffusione della cocaina Per quanto riguarda la prima parte dell intervista, relativa alla diffusione e l uso (abuso) della cocaina, si rileva che gli intervistati valutano che negli ultimi cinque anni la diffusione di cocaina sia aumentata. Come si evidenzia in tabella n., le valutazioni dei medici e quelle degli psicologi/psichiatri non si differenziano troppo. Tabella n. - Rileva che la diffusione dell uso di cocaina, negli ultimi anni sia : Medici Psicologi/psichiatri Generale n. % n. % n. % Diminuita 1 2,7 0 0,0 1 1,6 Costante 5 1,8 12,0 8 1,1 Aumentata 0 8, 22 88, ,2 Totale 6 100, , ,0 Anche per quanto riguarda, le caratteristiche dei consumatori, le valutazioni delle due categorie non si differenziano significativamente. Dalle risposte dei medici, si evince che non vi è particolare distinzione nel soggetto assuntore: maggiore concentrazione risulta comunque tra i 20 e i 40 anni; il livello di scolarizzazione associato all'uso è di scuola superiore e laurea; le categorie professionali maggiormente riconosciute sono dirigenti e liberi professionisti. Da ciò emerge una relativa classe sociale medio-alta. Gli elementi che caratterizzano il consumatore, secondo il parere degli psicologi, possono essere così riassunte: il range di età è compreso tra i 20 e i 50 anni, con un consumo maggiore nell età compresa tra i 0 e i 40; il livello di scolarizzazione associato all uso è il diploma superiore, seguito dalle scuole professionali; le categorie professionali maggiormente riconosciute sono i liberi professionisti, e marginalmente i disoccupati ed operai; infine la classe sociale è quella medio-alta, mentre per la classe sociale bassa il consumo è marginale. 8

9 Tabella n.4- Identikit del consumatore di cocaina (era possibile indicare più di una preferenza) Medici Psicologi/psichiatri Generale Età n. n. n anni anni anni anni Oltre i Scolarità Elementare Media 8 11 Superiore Laurea Scuola prof Occupazione Disoc Operaio Impiegato Dirigente Libero pr Imprenditore Classe sociale Bassa Media Alta N.B.: In grassetto le risposte più frequenti La tabella n.4 mette in evidenza un identikit percepito del consumatore di cocaina Tabella n.5 - Quali effetti psicologici e fisici, attribuibili all uso di questa sostanza, rileva (domanda aperta) Medici Psicologi/psichiatri Generale n. % n. % n. % Disturbi umore 5 14, 1 28, 18,0 22,2 Stati di eccitazione e 25 71,4 20 4,5 45,0 55,6 aggressività Deficit caricocircolatori 8,6 6,5 6,0 7,4 Insonnia 2 5,7 1 2,,0,7 Dist. Psichiatrici 0 0,0 9 19,6 9,0 11,1 9

10 Totale N.B. le categorie di senso individuate sono frutto della sintesi delle risposte date 10

11 Come si evidenzia in tabella n.5, tra gli effetti psicologici e fisici attribuibili all uso della cocaina, gli intervistati riconoscono prevalentemente gli stati di iperattività, le alterazioni o disturbi dell umore e deficit cardio-circolatori. Inoltre, sono significative le risposte inerenti all aumento di aggressività, e a stati di distorsione emotiva e cognitiva da parte degli psicologi e psichiatri. Per quanto riguarda la correlazione tra uso e disturbi psichiatrici, la maggiore è con i disturbi dell umore, stati di eccitazione e perdita di controllo; rilevante è anche la percezione di un possibile slatentizzazione di psicosi latenti (cfr. tab. n.6). Tabella n.6 Quali correlazioni pensa che ci siano tra l uso di cocaina e i disturbi psichiatrici? (era possibile indicare più di una preferenza) Medici Psicologi/psichiatri Generale n. % n. % n. % Stati di eccitazione 16 24,2 17 2,8 26,2 Disturbi umore 21 1,8 20, 41 2,5 Aggressività e perdita 2 4,8 15 2,5 8 0,2 controllo Disturbi Percettivi e 6 9,1 8 1, 14 11,1 cognitivi Totale Lo sguardo sul fenomeno sociale, da parte di tutti gli intervistati, si ferma all analisi del consumo di cocaina come dinamica legata ad uno stile di vita socialmente desiderabile, quindi normalizzato e non stigmatizzato, funzionale ad un riconoscimento sociale di capacità e di performance personali e relazionali. Rispetto invece al numero di consumatori, tra i pazienti degli intervistati, è stato difficile ottenere risposte esaustive e quindi fare una stima che corrispondesse alla realtà. Molti medici e psichiatri/psicologi, non sono stati capaci di risposte adeguate, ma va sottolineato che le caratteristiche di pazienti riconosciuti come consumatori, riflettono quelle generali descritte in tabella n.4, e che i consumatori ipotizzabili sono molto più di quelli di cui i professionisti hanno la certezza. Tabella n.7 - Rappresentazione sociale del fenomeno legato al consumo di cocaina (domanda aperta) Medici Psicologi/psichiatri Generale n. % n. % n. % Stili di vita 24 70,6 9,0 4,6 55,0 Altro 10 29,4 17,0 65, ,0 Totale

12 Tabella n.8 Quanti pazienti secondo lei, usano cocaina? Medici Psicologi/psichiatri Generale % dei pazienti in carico 2 % 20% 11% Tabella n.9 Identikit del consumatore di cocaina tra i pazienti in carico: (era possibile indicare più di una preferenza) Età Medici Psicologi/psichiatri Generale n. n. n anni anni anni anni Oltre i Scolarità Elementare Media Superiore Laurea Scuola prof Occupazione Disoc Operaio 5 8 Impiegato Dirigente Libero pr Imprenditore Classe sociale Bassa Media Alta N.B.: in grassetto le risposte più frequenti 12

13 Le risposte degli intervistati sono abbastanza concordi nel valutare che le richieste di aiuto pervenute ai professionisti intervistati, sono legate soprattutto agli effetti collaterali dell'uso di cocaina (quali ad esempio insonnia, ansia o malesseri fisici.), di cui c è una buona consapevolezza ma una scarsa accettazione (è forte la paura da parte dei consumatori dell etichetta di tossicodipendente ). Inoltre i consumatori richiedono aiuto per problematiche relazionali, particolarmente in ambito familiare. Le richieste d aiuto quindi, nella maggior parte dei casi, provengono dai consumatori stessi, maggiormente consapevoli della problematica; al contrario una bassa consapevolezza necessita della richiesta d aiuto da parte dei familiari o di altri operatori socio-sanitari. (cfr. tab.n. 10, 10a, 10b). Tabella n.10 Chi chiede aiuto per problemi legati alla cocaina? (era possibile indicare più di una preferenza) Paziente stesso Familiari e/o amici Altri operatori Medici Psicologi/psichiatri Generale 10 41,7 8 42, , ,7 7 6,8 17 9,5 4 16,7 4 21,1 8 18,6 Totale Tabella 10.a - Che tipo di richiesta è stata posta? (era possibile indicare più di una preferenza) Cura del sintomo psichico Cura sintomi fisici Medici Psicologi/psichiatri Generale 1 54, , , ,6 Totale

14 Tabella 10.b - Quale livello di consapevolezza aveva il paziente? Medici Psicologi/psichiatri Generale Bassa 26 70, 8 44,4 4 61,8 Media 10 27,0 6, 16 29,1 Alta 1 2,7 4 22,2 5 9,1 Non risponde 0 0,0 0 0,0 0 0,0 Totale 7 100, Per quanto riguarda la presenza di patologie riconducibili all'uso di cocaina (come si evidenzia in tab. n. 11) dalle interviste è emersa un'incidenza maggiore per problemi legati all'apparato cardio-circolatorio correlato ad effetti psicologici quali attacchi di panico e crisi paranoiche. Va sottolineato che le risposte ottenute da parte di psicologi (che non hanno una formazione medica) si soffermano prevalentemente sulla sfera psicologica (ad esempio disturbi d ansia), mentre da parte degli psichiatri emerge una maggiore consapevolezza non solo delle compromissioni psichiche ma anche propriamente fisiche (ad esempio patologie cardio-circolatorie, disfunzioni sessuali e alterazioni funzionali degli apparati genitali). Tabella n.11 Quali malattie riconducibili all uso di cocaina ha riscontrato? (domanda aperta) Medici Psicologi/psichiatri Generale n. % n. % n. % Disturbi cardio circolatori 2 6,9 2 9,1 25 4,1 Disturbi psichici 0 0,0 9 40,9 9 15,5 Nessuno 1 6, , ,4 Totale N.B. le categorie individuate sono frutto della sintesi delle risposte date 14

15 Tabella n.11.a - Se si, con quale incidenza? Medici Psicologi/psichiatri Generale n. % n. % n. % 0-10 % 5 1,2 2 8,0 7 11, % 2 5, 6 24,0 8 12, % 8 21,1 1 4,0 9 14, % 2 5, 0 0,0, % 0 0,0 0 0,0 0 0,0 100% 0 0,0 0 0,0 0 0,0 Non risponde 21 55, 16 64,0 7 58,7 Totale 8 100, , ,0 Seconda parte: riservata a psicologi e psichiatri Le tabelle dalla 12 alla 15 si riferiscono alla seconda area dell intervista, quella che si rivolge esclusivamente a psicologi, psichiatri e psicoterapeuti (pubblici e privati). Appare difficile fare una stima oggettiva dei pazienti consumatori: ciò che si riscontra è la sottostima che i professionisti fanno rispetto all uso in generale, ma al contempo la stima di ipotetici consumatori è molto alta. I sintomi riconosciuti e per i quali viene richiesto l aiuto possono essere associati all uso di diverse sostanze, tra cui alcol e cocaina, quindi il riscontro clinico del consumo è minore rispetto a quello ipotetico. Relativamente ai pazienti in carico, le caratteristiche che descrivono i consumatori di cocaina, sono leggermente mutate; quindi soggetti di età tra i 0 e i 40 anni, con titoli di diploma superiore e laurea, occupati come libero professionista ed imprenditore, di classe media. La descrizione degli interventi adottati da psicologi e psichiatri, sembra orientarsi maggiormente verso la terapia individuale, generalmente associata a quella farmacologica; nei casi viene indicato l approccio integrato, i professionisti intendono l avvalersi della collaborazione del servizio per le tossicodipendenze (Ser.T.) per il monitoraggio clinico che verifichi l astinenza dall uso. (tab. n. 12). La correlazione tra uso e disturbi psicologici, viene monitorata anche attraverso la somministrazione di test psicodiagnostici, anche se la maggior parte degli intervistati non si avvale di tali strumenti clinici. I test maggiormente usati sono MMPI, SCID e BDI (Back Depression Inventory), specifico per la rilevazione di sintomi depressivi, che sono quelli maggiormente riportati o rilevati. (tab. n. 1 e 14) I disturbi psicologici maggiormente riscontrati sono i disturbi dell umore, specificati anche con depressione maggiore, disturbi bipolari e stati maniacali; sono ricorrenti anche disturbi d ansia, in particolare disturbo ossessivo-compulsivo e fobici; senza specifiche vengono menzionati i disturbi del sonno e delle condotte in genere. (tab. n.15) La domanda relativa al concetto di doppia diagnosi,come spiegazione dell eziologia, clinica e diffusione del fenomeno, ha messo in difficoltà gli 15

16 intervistati. La maggior parte non dà una risposta, e le risposte ottenute riflettono un dubbio. La correlazione tra patologia e consumo di sostanze viene percepita, ma non è chiaro il rapporto di causalità, in quanto il disturbo mentale viene valutato un fattore di rischio per l uso, così come ritengono l uso possa indurre allo sviluppo di patologie psichiche. Tabella n.12 Quale intervento propone ai pazienti consumatori in genere (solo psicologi e/o psichiatri)? n. % Terapia farmacologica 11 22,0 Terapia individuale 16 2,0 Terapia di gruppo 7 14,0 Terapia familiare 2 4,0 Approccio integrato 6 12,0 Invio ad altri servizi territoriali 8 16,0 Non risponde --- 0,0 Altro ,0 N.B. era possibile indicare più di una preferenza Tabella n.1 - Utilizza strumenti di psicodiagnostica per la diagnosi di disturbi correlati? (era possibile indicare più di una risposta) Psicologi/psichiatri n. % Si 6 24,0 No 17 68,0 Non risponde 2 8,0 Totale ,0 Tabella n.14- Se si, quali utilizza? Psicologi/psichiatri n. SCID MMPI 6 BDI 2 Totale 11 Tabella n.15 - Rispetto alla sua esperienza in ambito clinico, quali sono i disturbi psichici che riscontra più frequentemente in associazione all uso di cocaina? Psicologi/psichiatri n. % Disturbi umore 19 6,5 Disturbi d ansia 8 15,4 Altro Dist. Personalità Dist. Sonno Distorsioni 25 48,1 16

17 psicosi Totali ,0 N.B. - Domanda aperta Terza area: natura delle dipendenze e trattamenti Secondo il parere della maggior parte degli intervistati (medici e psicologi/psichiatri), gli effetti ricercati dai consumatori di sostanze sono principalmente il benessere e la ricerca di sicurezza in se stessi; in secondo luogo viene evidenziata la necessità di mantenere uno stile di vita elevata, che risponda al bisogno di ottenere buone performances sia sul versante lavorativo che relazionale. Per quanto riguarda gli psicologi e gli psichiatri tale valutazione viene sottolineata, dalla carente correlazione che gli specialisti fanno con il concetto dello sballo, che viene rilevato una sola volta. Si evidenzia quindi una consapevolezza delle problematiche individuali e di disagi relazionali, che sottostanno all uso di sostanze. Quasi tutti gli intervistati definiscono tossicodipendente chi usa frequentemente tutti i tipi di sostanza indicate: eroina, cocaina, alcol, cannabinoidi, tabacco, sostanze sintetiche. Si rilevano delle perplessità o dubbi relativi all uso di cannabis e sostanze sintetiche, per la mancanza di sintomi di astinenza fisica, che sembra essere l elemento distintivo per la definizione di una tossicodipendenza. (cfr. tab. n. 16 e 17) Quindi la tossicodipendenza viene descritta come una patologia, coerentemente con la formazione e la professione degli intervistati,i n entrambe le categorie. Soprattutto per psicologi e psichiatri emerge nuovamente la dualità tra tossicodipendenza come sintomo o prodromo di patologia; per la suddetta categoria di intervistati, è importante sottolineare che non si evidenzia giudizio morale rispetto ai consumatori di sostanze, a differenza dei medici di base che appaiono più giudicanti e critici. Diversi soggetti rilevano come la dipendenza da sostanze, possa considerarsi come una delle possibili forme di dipendenza (tra le altre vengono citate il gioco d azzardo, il sesso o internet). Le cause dell uso rilevate sono di tipo prevalentemente socio-ambientale, quali la ricerca di performance relazionali migliori e accettazione di sé all interno del gruppo dei pari; tali dinamiche appaiono legate a bassa stima di sé da parte dei consumatori, e ad un disagio relazionale in cui lo stile di vita appare centrale. Gli intervistati in generale sono a conoscenza dei servizi presenti sul territorio per le tossicodipendenze. Vengono nominati principalmente ser.t. e comunità terapeutiche. Da parte degli psicologi e psichiatri tra i principali trattamenti utilizzati nel campo della cura vengono menzionati, terapia di gruppo, terapia individuale, gruppi auto aiuto, colloqui ambulatoriali e terapie farmacologiche. Vengono indicati come più efficaci la terapia di gruppo e i gruppi di auto mutuo aiuto, contrapposti alla terapia individuale che appare scarsamente efficace soprattutto perché può essere inficiata da un uso attivo da parte del paziente. L approccio riabilitativo appare centrato sull individuo, e viene posto l accento sulle potenzialità personali e la motivazione al cambiamento. In generale, le indicazioni terapeutiche sono quindi individualizzate e si allontanano dallo stereotipo colpevolizzante nei confronti della famiglia, che non viene mai menzionata negli interventi possibili. 17

18 Generalmente vengono ritenuti maggiormente efficaci gli interventi di tipo residenziale e farmacologico, anche se tendenzialmente l efficacia riscontrata o ipotizzata è solo parziale. I medici di base, invece, sono a conoscenza di servizi presenti sul territorio quali Ser.t e Comunità terapeutiche ma, tale conoscenza, appare limitata ad una semplice informazione personale facendo risultare gli intervistati distaccati dal problema sociale. Rispetto alla cultura della riabilitazione emerge che per il medico la stessa è valida attraverso le comunità terapeutiche, viste come un insieme di attività di recupero dove vi è l'unione di supporto farmacologico e psicologico. Appaiono inoltre deleganti verso terzi per la riuscita della cura. In generale, l efficacia dei trattamenti è descritta in tabella n. 19. Tabella n.16 - Ritiene tossicodipendente chi usa frequentemente Medici SOSTANZA SI NO NON SO Eroina Cocaina Alcol Cannabinoidi Tabacco Sostanze sintetiche N.B. - In grassetto le risposte prevalenti Tabella n.17 - Ritiene tossicodipendente chi usa frequentemente Psicologi/psichiatri SOSTANZA SI NO NON SO Eroina Cocaina Alcol Cannabinoidi Tabacco Sostanze sintetiche N.B. - In grassetto la risposta prevalente Tabella n.18 - Quanto è aumentata la diffusione del fenomeno rispetto a cinque anni fa secondo lei? Medici Psicologi/psichiatri Generale 18

19 n. % n. % n. % Per niente 0 0,0 0 0,0 0 0,0 Poco 2 5, 1 4,0 4,8 Abbastanza 17 44, ,0 1 49,2 Molto 17 44,7 8 2,0 25 9,7 Moltissimo 0 0,0 0 0,0 0 0,0 Non risponde 2 5, 2 8,0 4 6, Totale Tabella n.19 Come valuta i principali trattamenti utilizzati nel campo della cura delle dipendenze Medici Psicologi/psichiatri Generale n. % n. % n. % Totalmente inefficaci 4 10,5 12,0 7 11,1 Parzialmente efficaci 14 6, ,0 24 8,1 Abbastanza efficaci 1 4, ,0 24 8,1 Molto efficaci 7 18,4 1 4,0 8 12,7 Totalmente efficaci 0 0,0 0 0,0 0 0,0 Non risponde 0 0,0 0 0,0 0 0,0 Totale 8 100, , ,0 Quarta area: proposte riabilitative e normative Le proposte riabilitative che gli intervistati suggeriscono per la problematica dell uso di cocaina, sono tendenzialmente quelle classiche, come la prevenzione e la formazione. Si differenziano le due categorie, con una maggiore attenzione da parte degli psicologi e psichiatri per l aspetto del trattamento: input innovativi vanno in direzione di gruppi specifici per cocainomani (simili a quelli per alcolisti), strutture ad hoc, che abbandonino la metodologia classica della comunità terapeutica, stigmatizzante e lontana dal contesto socio-ambientale di appartenenza. Per quanto riguarda le proposte normative e legali emergono una molteplicità di risposte che si differenziano principalmente in due filoni di pensiero contrapposti: maggiori sanzioni per il traffico illecito di stuipefacenti o, dall'altra parte, legalizzazione della sostanza come deterrente alla criminalità; per quanto riguarda gli psicologi e psichiatri, in molti non hanno un idea ben precisa, ma resta chiaro l approccio rivolto alla persona, anche in tal senso. La riflessione si rivolge più al singolo che alla società ; anche questa categoria sembra particolarmente concentrata sulla problematica del traffico illecito di stupefacenti. 19

20 Gli psicologi e gli psichiatri appaiono meno giudicanti ed emotivamente coinvolti; pensano a norme meno punitive e più educative, ad esempio la riabilitazione prevista dalla legge. Conclusioni Dall analisi delle interviste effettuate è necessario sottolineare una significativa diversità di atteggiamento rispetto alla problematica del cocainismo, e rispetto all intervista stessa. Da parte degli psicologi e psichiatri, nell ambito pubblico (DSM, CIM) e privato è emerso un atteggiamento sufficientemente collaborativo ed interessato nei confronti del progetto. Va sottolineato che la maggiore disponibilità all ascolto e alla collaborazione degli psicologi nasce da una rete relazionale facilitata, dalla comune categoria professionale. Gli psicologi appaiono più interessati alle finalità del progetto, mostrando una maggiore competenza che a volte rende più tecnicistica e formale la comunicazione. Al contrario, dall'analisi delle interviste effettuate con medici nell'ambito pubblico (medici di base, medici di unità operativa ospedaliera tra cui cardiologia, pronto soccorso, DSM) è emerso un atteggiamento nei confronti della ricerca piuttosto superficiale. I medici sono apparsi come osservatori passivi o genitori giudicanti che si limitano a dare opinioni rigide sul problema, senza osare possibili soluzioni reali e concrete. Le percezioni avute rispetto all'approccio relazionale con l'intervistatore da parte dei medici di base sono state principalmente di apparente disinteresse verso l'argomento, difesa intesa come preoccupazione di mantenere le proprie opinioni anonime sia per se stessi che verso la privacy del paziente trattato. Non hanno dimostrato particolare conoscenza del servizio dipartimentale delle dipendenze patologiche e non si riscontra un contatto diretto al riguardo. La percezione di se stessi in chiave personale e professionale rispetto al mondo della sostanza è scarsa, infatti appaiono impreparati, poco interessati al tema e non differenziano i vari tipi di sostanze, non fornendo informazioni personali. Al contrario, la valutazione generale a fronte delle interviste con psicologi e psichiatri è positiva. Si è rilevata un maggiore consapevolezza e conoscenza della problematica, una presa di distanza minore, avvalorata dal contato di tipo professionale con soggetti tossicodipendenti. Sembrano essere coscienti di poter contare su una rete professionale e territoriale per l intervento nell ambito della tossicodipendenza, e di poter credere ad un progetto condiviso per la riabilitazione, in quanto posseggono strumenti conoscitivi e professionali che agevolano e promuovono l intervento sull individuo. 20

21 APPENDICE Il questionario (intervista semi-strutturata) Data Ricercatore Età: Sesso: M F Professione/specializzazione: Ente di riferimento/ U.O. parte sulla cocaina (da somministrare sia ai medici che agli psichiatri/psicologi) 1. Rileva che la diffusione dell uso di cocaina, negli ultimi 5 anni sia:! aumentata! diminuita! costante 2. Costruiamo insieme l identikit di chi, secondo lei, usa cocaina: o Età Oltre o Scolarizzazione 1. elementare media 0 1. superiore laurea scuola prof. 0 1 o Occupazione 1. disoccupato operaio 0 1. impiegato dirigente libero pr imprend. 0 1 o Classe sociale di appartenenza 1.bassa media 0 1. alta

22 . Quali effetti psicologici e fisici, attribuibili all uso di questa sostanza, rileva? 4. Quali correlazioni pensa ci siano tra l uso di cocaina e i disturbi psichiatrici?! stati di eccitazione! disturbi dell umore ( depressione e maniacalità)! aggressività e perdita di controllo! disturbi percettivi e cognitivi! altro 1.. Nell attuale contesto economico e socio-cultuale ed in base alla sua esperienza professionale che tipo di fenomeno sociale sta rappresentando l uso di cocaina? 6. Quanti suoi pazienti, secondo lei, usano cocaina? (su un totale di ) 1.. Costruiamo insieme l identikit dei suoi pazienti che usano cocaina o Età Oltre o Scolarizzazione 1. Elementare media 0 1. superiore laurea scuola prof. 0 1 o Occupazione 1. Disoccupato operaio 0 1. impiegato dirigente libero pr imprend

23 o Classe sociale di appartenenza 1.bassa media 0 1. alta Chi chiede aiuto per problemi legati alla cocaina?! il paziente stesso! i familiari/amici! altri operatori 8.a. Che tipo di richiesta è stata posta? 8.b. Quale livello di consapevolezza aveva il paziente? Bassa Media Alta Altro 9. Ha riscontrato la presenza di malattie riconducibili all uso di cocaina (ad esempio al sistema cardio-vascolare, o respiratorio o piuttosto che altro )? 10. Se si, con quale incidenza?! 0-10%! 10-0%! 0-50%! 50-70%! 70-90%! 100% Domande per psicologi e psichiatri (no medici di base) 1.Complessivamente, quanti sono i pazienti da lei trattati in un anno? 2. E possibile fare una stima del numero di pazienti tossicodipendenti o con uso problematico di sostanze o gioco d azzardo?. Per quanti ha un riscontro clinico del consumo di sostanze? 4. Per quanti ipotizza un consumo? 5. Costruiamo ora insieme l identikit dei suoi pazienti che usano cocaina: o Età

24 Oltre o Scolarizzazione 1. elementare media superiore laurea scuola prof. 0 1 o Occupazione 1. disoccupato operaio 0 1. impiegato dirigente libero pr imprend. 0 1 o Classe sociale 1.bassa media alta In che direzione orienta l intervento rispetto ad un paziente che usa/abusa di sostanze (al di la della possibilità che altri svolgano parte del lavoro)?! terapia farmacologia! terapia individuale! terapia di gruppo! terapia familiare! approccio integrato! altro 7. Utilizza strumenti di Psicodiagnostica per la diagnosi di disturbi correlati?! si! no 8. Se si, quali 9. Rispetto alla sua esperienza in ambito clinico, quali sono i disturbi psichici che riscontra più frequentemente in associazione all uso di cocaina?

25 9.a. Tra i disturbi segnalati al punto 9 quali riscontra più frequentemente come primari e quali come secondari all uso di cocaina? PRIMARI SECONDARI 10. In che termini il concetto di doppia diagnosi, cioè della presenza di patologie mentali e di uso di sostanze, può essere utile per spiegare l eziologia, la clinica e la diffusione del fenomeno delle dipendenze, secondo lei? Natura della dipendenza e conoscenza dei servizi/trattamenti a livello locale (da somministrare a medici di base e psichiatri/psicologi) 1. Quali effetti dannosi, attribuibili alle sostanze stupefacenti, rileva? 2. Quali effetti cerca, per la sua esperienza clinica, chi fa uso di queste sostanze?. Ritiene tossicodipendente chi usa frequentemente: SOSTANZA SI NO NON SO Eroina Cocaina Alcol Cannabinoidi Tabacco Sostanze sintetiche 4. Pensa che la tossicodipendenza sia : 5. Quali sono secondo lei, i motivi principali che portano ad usare sostanze? 6. Quanto è aumentata la diffusione del fenomeno rispetto a cinque anni fa secondo lei?! per niente! poco! abbastanza! molto! moltissimo 7. E a conoscenza dei servizi presenti nel territorio per la tossicodipendenza?! si! no 8. Se si, quali strutture ricorda? 9 Questi sono i principali trattamenti utilizzati nel campo della cura delle dipendenze Per ciascuno di essi può dirmi se li ritiene: 25

26 ! totalmente inefficaci! parzialmente efficaci! abbastanza efficaci! molto efficaci!totalmente efficaci. Proposte da parte dei professionisti (da somministrare a medici generali e psichiatri/psicologi). 1. Quali proposte sosterebbe in termini di servizi per affrontare concretamente il problema della cocaina? (prevenzione, farmaci, vaccino, comunità, strutture serali, casa accoglienza ) 2. Quali proposte sosterrebbe in termini normativi per affrontare concretamente il problema della cocaina? (inasprimento del codice della strada, multe, detenzione ) 26

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