ASILO NIDO LA FILASTROCCA

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1 ASILO NIDO LA FILASTROCCA Programmazione educativa

2 INDICE Finalità educative generali dell asilo e percorso educativo anno 2012/2013 Pag. 3 Organizzazione dell asilo Pag. 4-5 Organizzazione degli spazi Pag. 5-6 Inserimento e adattamento Pag. 6-7 Gradualità dell inserimento Pag. 7 Una giornata al nido Pag. 7-8 Il calendario della giornata Pag. 9 I rapporti con le famiglie Pag. 9 Il comitato di gestione Pag glossario Pag. 11 2

3 Il nostro asilo nido si chiama La Filastrocca e si trova in via Svevo 21 (tel. 040/815094). É sorto nel 1996 sotto la denominazione di micro-nido e occupa l ultimo piano di un edificio (ex casa dell Emigrante) di cui fanno parte anche la scuola materna Don Chalvien e l asilo nido Lo Scarabocchio. **** Finalità educative generali dell asilo Il nido è un luogo dove il bambino impara ad instaurare relazioni con altri bambini e adulti diversi dalla famiglia; impara a condividere spazi, giochi e regole. É un luogo educativo che, in collaborazione con la famiglia, contribuisce allo sviluppo affettivo, emotivo e sociocognitivo del bambino: il tutto nel rispetto della sua unicità individualità in riferimento all età, ai suoi bisogni, alla sua storia. Percorso educativo per l anno scolastico L anno scolastico prevede un primo periodo, da settembre a ottobre, dedicato all inserimento e all adattamento dei bambini nuovi e le loro famiglie e un periodo successivo nel quale verranno proposti progetti laboratorio didattici. Per i bambini che passeranno alla scuola dell infanzia è previsto un progetto di continuità con le scuole d 3

4 infanzia Don Chalvien e Mille Colori, Con l asilo nido Scarabocchio, sono previsti degli incontri settimanali di gioco e attività varie. Sia per la programmazione che per i progetti, viene fatta una valutazione in itinere, per permettere in qualsiasi momento di modificare scelte e percorsi adattandoli in base ai risultati che si possono osservare nello svolgimento degli stessi. **** Organizzazione dell asilo La struttura accoglie 33 bambini di età compresa tra i 12 ed i 36 mesi. L orario di apertura va dalle 7.30 alle 16.00, dal lunedì al venerdì. Sono previste, per i genitori che ne facciano richiesta, un uscita anticipata dalle alle 13.00, ed un prolungamento fino alle Questi orari d uscita possono venir in parte modificati, sempre nel rispetto dei bisogni del bambino e senza che tali modifiche penalizzino il gruppo di bambini, e devono mantenere una buona organizzazione della giornata. All asilo nido opera il seguente personale: un coordinatore, 4 educatrici a tempo pieno, 1 p.t. 4 ore un e 1 pt complementare, due signore operatrici d'appoggio e una collaboratrice addetta alla ristorazione. 4

5 La coordinatrice che amministra anche gli asili nido Lo Scarabocchio e la Filastrocca, e un Ricreatorio ha il compito di gestire il servizio educativo, promuovere e sostenere i rapporti con le famiglie, con l amministrazione e di presiedere al comitato di gestione. Gli educatori hanno competenze relative all educazione e alla cura dei bambini/e alla relazione con le famiglie e collaborano con il coordinatore per il buon funzionamento del servizio. In presenza di bambini disabili, è garantito un educatore di supporto al gruppo. Il personale d appoggio, svolge compiti di pulizia e riordino degli ambienti e dei materiali e collaborano con il personale educativo alla manutenzione e preparazione del materiali didattici e al buon funzionamento del servizio. **** Organizzazione degli spazi L asilo nido è disposto su un unico livello ed è attraversato da un corridoio dal quale si accede alle due sezioni (che per comodità di descrizione chiameremo API E COCCINELLE) ai due bagni, alle stanze per il sonno, alle stanze per il gioco, allo spogliatoio dei bambini e alle stanze riservate al personale; è dotato anche di un ampia terrazza con giochi strutturati per le attività ludiche dei bambini. Il nido è suddiviso in sezioni organizzate in modo verticale, per fasce di età miste, per favorire la collaborazione fra bambini. 5

6 All interno delle sezioni vengono ricavati di volta in volta gli spazi motori e ludici. Viene data particolare rilevanza al gioco libero che, favorendo rapporti attivi, costituisce una riserva privilegiata di relazioni, e consente al bambino di elaborare la realtà secondo le sue esigenze interiori. Nelle sezioni esistono degli spazi, convenzionalmente chiamati angoli, variamente connotati: ad esempio l angolo del pranzo, che all occorrenza viene adibito a spazio per attività di pittura, grafica, manipolazione e altro, l angolo morbido per la lettura e il rilassamento con qualche cuscino, dove gli educatori leggono assieme ai bambini dei libretti. Le tre stanzette poste vicino allo spogliatoio sono state attrezzate per permettere il loro utilizzo con attività pittoriche e di drammatizzazione più specifiche. Per i giochi con l acqua infine viene utilizzato il bagno con i lavandini. **** Inserimento e adattamento Da qualche anno proponiamo l inserimento di gruppo che, oltre al beneficio di velocizzare gli inserimenti, offre ai genitori la possibilità di condividere con altri genitori questa esperienza, di conoscersi, di scambiare opinioni superando più facilmente il momento del distacco. L obiettivo primario rimane quello di instaurare un 6

7 rapporto di fiducia e sicurezza con le educatrici, con gli altri bambini e il nuovo ambiente, e di favorire un graduale distacco del bambino dalla figura familiare. Per migliorare l esperienza dell inserimento al nido, per i bambini e per le famiglie coinvolte, abbiamo individuato alcuni obiettivi fondamentali: prima che il bambino entri al nido, si valorizzano i collegamenti con i genitori tramite una riunione iniziale a giugno con tutto il personale del nido, dove viene illustrato il servizio, le modalità dell inserimento, i tempi ed i ritmi previsti (in modo che i genitori abbiano le informazioni necessarie per potersi organizzare); prima dell inizio del nuovo anno scolastico si terranno i colloqui individuali, dove il rapporto è innanzitutto tra educatrici della sezione e genitori, utile per conoscere lo stile di vita di ogni singolo bambino e dei suoi genitori, e per mettere meglio in relazione educatrici e famiglia; allo stesso tempo il genitore riceve ulteriori informazioni sull organizzazione e la scansione dei tempi della struttura, ecc... Il colloquio è il primo passo per un rapporto di collaborazione fra gli adulti e per garantire al bambino un buon ingresso al nido; La nostra esperienza ci insegna, a tutela del bambino, che è importante fare l inserimento in modo graduale: pertanto, in linea di massima, si richiede la disponibilità dei genitori per circa due settimane, tenendo conto del rispetto dell individualità di ogni singolo bambino, dei suoi tempi e delle sue esigenze. per inserire tutti i bambini nuovi nelle sezioni e per relazionare più tranquillamente con ogni bambino e 7

8 genitore, verranno creati due sottogruppi di circa 5-6 unità per ogni sezione si osserverà una settimana di pausa fra il primo e il secondo gruppo per favorire, qualora sia necessario il consolidamento dello stesso. Nel caso in cui ci siano bambini inseriti già nell anno precedente, i gruppi saranno meno numerosi. Il calendario degli inserimenti è flessibile, quindi è adattato e concordato per ogni singolo bambino. MODALITA DI COSTITUZIONE DELLE SEZIONI La formazione delle sezioni avviene attraverso i seguenti criteri: Suddivisione in base all età medi e grandi; Suddivisione in base al sesso per avere nelle sezioni un numero equilibrato di bambine e bambini (ad es. 8 bambine e 8 bambini) Nel caso in cui ci fossero bambini con lo stesso nome, si smistano gli omonimi in sezioni diverse I bambini che iniziano l inserimento in una sezione rimangono generalmente destinati a questa in modo da rispettare, per quanto possibile, il rapporto che si è stabilito con le educatrici di riferimento; 8

9 Le strategie per affrontare eventuali difficoltà del minore vengono definite collegialmente dopo un attenta osservazione dei bambini e dei loro bisogni. Nel caso della presenza di fratelli questi vengono divisi tra le due sezioni per permettere una autonomia di costruzione della personalità; I criteri generali valgono anche per i bambini inseriti in corso d anno Tali criteri sono modificabili per esigenze organizzative della struttura. **** Una giornata al nido (routines ) La giornata al nido è scandita da momenti di cura o routine: l entrata all asilo, il cambio, il pasto, il sonno, la merenda e l uscita. Sono gesti di cura necessari e costanti che si ripetono durante la giornata. È proprio nel corso di tali momenti che i bisogni dei bambini trovano risposta ed in cui i desideri di curiosità, benessere e crescita si realizzano. Entrata e uscita al nido: sono momenti importanti e quotidiani dove il bambino passa dall ambiente famiglia all ambiente nido, e viceversa. Sono situazioni cariche di 9

10 sensazioni ed emozioni, che ciascun bambino deve elaborare in breve tempo, in modo da poter compiere il necessario passaggio tra situazioni diverse; per cui è opportuno rendere questo momento facilitante e piacevole, permettendo al bambino di trovare una situazione serena e costante. Il bambino alla mattina, al suo arrivo al nido, trova il proprio armadietto dove riporre i propri indumenti: con questo rituale inizia la sua giornata di gioco e di relazione. L accoglienza del bambino è un momento molto importante che l educatore gestisce attivando la relazione educatore/bambino bambino/bambino nel salone, adeguatamente predisposto con materiali di gioco. Il cambio: è un momento di routine che si ripete più volte nell arco della giornata, dopo la merenda della mattina, prima e dopo il sono e ogni volta che risulti necessario. Il cambio e la pulizia personale sono i momenti privilegiati per il contatto tra l adulto che presta le cure ed il bambino che le riceve. Obiettivo principale sarà favorire l acquisizione dell autonomia e di conoscenza del proprio corpo. Il pasto: è un momento di ritrovo per tutto il gruppo di bambini e diventa un occasione di piacere, di scambio e aiuto reciproco. È un momento di progressiva conquista dell autonomia: i bambini imparano a mangiare da soli utilizzando prima le mani e poi il cucchiaio e la forchetta; in seguito i più grandi aiutano a preparare la tavola e portano via il piatto quando finiscono il loro pasto. 1

11 Il sonno: si arriva a questa fase solo verso la fine dell inserimento, quando il bambino comincia ad ambientarsi all asilo, conosce le figure adulte, ha una buona relazione con gli spazi e dimostra una certa serenità nei vari momenti della giornata. È un momento importantissimo e può essere vissuto per alcuni aspetti autonomamente: il bambino comincia a spogliarsi da solo, e chi non ci riesce si fa aiutare dall amico (per togliere ad esempio le calzette...). In questo momento diventano importanti gli oggetti transizionali (vedi glossario). Inoltre nel corso dell anno si sviluppa un progetto educativo nel quale vengono esplicitati gli obbiettivi educativi, il metodo educativo, gli strumenti di osservazione, di verifica e di documentazione adottati. **** I rapporti con le famiglie - Gli appuntamenti Gli incontri strutturati tra personale del nido e famiglia sono: 1

12 riunione d inizio anno con i genitori nuovi (giugno): vi partecipa il coordinatore, il personale educativo e ausiliario. È un momento di conoscenza e di orientamento iniziale; colloquio individuale con i genitori dei bambini nuovi: (ultima settimana di agosto) è un momento di conoscenza reciproca più specifica tra genitori ed educatori; Assemblea dei genitori per elezione dei rappresentati del Comitato di Gestione: gli educatori riferiscono ai genitori l andamento dell inserimento appena concluso, si parla dell organizzazione del nido e dei progetti che si intendono sviluppare con i bambini durante l anno in corso. A questa riunione partecipano genitori, educatrici e coordinatore; colloqui individualizzati: vengono richiesti dall educatrice almeno due volte l anno; sono momenti dove la famiglia riceve informazioni più specifiche sullo sviluppo del proprio bambino; riunione generale a maggio: scambio di informazioni sull anno vissuto dai bambini al nido; si parla dell organizzazione della festa di fine anno; Spazi informativi : il nido è dotato di un apposito albo posto all ingresso, strumento informativo e di trasparenza finalizzato alla tutela delle famiglie. All albo è affissa la seguente documentazione: regolamento interno, programmazione, progetto pedagogico informativo, le date degli incontri fra personale e famiglie, le norme di igiene e di salute in collettività il menù del nido concordato e validato dalla 1

13 azienda sanitaria, il personale in servizio con relative qualifiche ed il nominativo del referente nominato per la sicurezza: - Il comitato di gestione Ogni due anni scolastici alla fine di ottobre, i genitori vengono riuniti nell assemblea dei genitori per eleggere il Comitato di Gestione. In questo contesto vengono scelti tre rappresentanti dei genitori che faranno parte dello stesso in relazione ai compiti descritti nel regolamento; si riunisce periodicamente per assicurare un collegamento tra Nido e Famiglia. Può trattare in particolare le problematiche gestionali e, nel caso risulti necessario, con l amministrazione. È costituito da: tre rappresentanti dei genitori il coordinatore, due educatrici e un rappresentante del personale d appoggio eletti in collettivo. Durante la prima convocazione viene eletto un presidente tra i genitori e ogni riunione viene poi verbalizzata. **** 1

14 Glossario Oggetti transzionali (pag. 8) con questo termine si definiscono gli oggetti che il bambino ha bisogno di portare con sè in quanto SOSTITUISCONO la figura affettiva: il portare questi oggetti da casa al nido è un modo attraverso il quale il bambino sente maggior sicurezza nell affrontare la paura di perdere il collegamento con la sua casa e le rispettive figure parentali, creando quindi un COLLEGAMENTO fra i due ambienti e le persone nei quali e con le quali passerà la giornata. Possono essere orsacchiotti, fazzoletti o qualsiasi altra cosa possa essere importante per il bambino. Intersezione (pag. 8) una buona strutturazione dello spazio dell asilo nido deve prevedere che, le sezioni nelle quali si svolgono la maggior parte delle attività previste in modo programmato per i gruppi di bambini, siano affiancate da spazi comuni (saloni, corridoi, atri) in cui i singoli bambini possono incontrarsi al di fuori di raggruppamenti previsti dall adulto, aggregandosi con altri bambini e altri adulti. 1

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