L APPROCCIO CENTRATO SULLA PERSONA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "L APPROCCIO CENTRATO SULLA PERSONA"

Transcript

1 L APPROCCIO CENTRATO SULLA PERSONA NELLA MEDICINA DEI TRAPIANTI D ORGANO Relazione presentata all' XI European Congress of Psychology - Oslo 7-10 July 2009 I trapianti d organo già da alcuni decenni sono entrati nella pratica clinica relativa a gravissime patologie di parecchi organi. Essi costituiscono l estrema speranza di salvare una vita e di riportare il malato ad una esistenza relativamente normale. I progressi della scienza e della tecnologia medica in questo campo sono stati imponenti e tuttavia permangono alcune difficoltà che limitano il numero dei trapianti eseguiti e gli esiti positivi degli interventi, peraltro già assai numerosi. Oltre alla insufficiente quantità di donazione di organi da cadavere e da vivente, una importante difficoltà è conseguenza di una gestione dell operazione di trapianto da un punto di vista che è ancora, in alcune realtà ospedaliere, in sostanza, esclusivamente quello del medico pur essendo i sanitari del tutto consapevoli della natura fortemente unitaria del soggetto trapiantato, cioè delle strettissime interazioni tra mente e corpo. Negli ultimi anni però si è assistito ad una graduale ma sempre maggiore integrazione tra le discipline mediche e quelle psicologiche, dal momento che si parte dal presupposto fondamentale dell unicità mente-corpo. Infatti è un dato ormai scientificamente acquisito e consolidato che il supporto psicologico al paziente in tutte le fasi del trapianto, facilitandone l accettazione della propria condizione e consolidandone la determinazione a sostenere l intervento, lo dispone più facilmente ad adottare quei comportamenti che agevolano gli interventi terapeutici ; che l accettazione dell organo possa ridurre in misura sensibile il pericolo di rigetto è ipotizzato da un numero sempre crescente di Autori. La realtà del trapianto, così, mette in evidenza l impossibilità di separare la psiche dal soma e quindi la necessità di guardare l uomo nella sua totalità evitando obsoleti dualismi. La Medicina dei Trapianti, quindi, adotta uno dei principi cardine della Psicologia della Salute: il principio olistico secondo il quale l unità inscindibile mente-corpo determina una concezione della salute come armonia tra soma, psiche e mondo esterno. Tutto ciò porta a riconsiderare la integrazione degli interventi tra i diversi professionisti della salute quale fondamentale metodologia d intervento prima del trapianto e soprattutto dopo di esso. L esperienza del trapianto, perciò, così come quella della malattia, richiede dall ambito sanitario un approccio globale alla Persona. Il trapianto di organi è un intervento particolarissimo mediante il quale un organo compromesso nelle sue funzioni viene sostituito con un altro e tale operazione di innesto di una porzione di una persona in un altra ha delle profonde ripercussioni nell individuo che riceve l organo, sia sul piano biologico e in particolare immunologico sia, come vedremo più approfonditamente, sul piano psicologico e più in generale sul piano relazionale.

2 La diversità dagli altri interventi ha profonde ripercussioni a diversi livelli. Il primo riguarda l aspetto bio-immunologico: il problema, tutt ora, aperto del rigetto dovuto all incompatibilità genetica e quindi immunologica tra donatore e ricevente. Al giorno d oggi non sono più le difficoltà anestesiologiche e chirurgiche ad ostacolare il trapianto d organo, bensì il rigetto acuto (scatenamento violento del sistema immunitario subito dopo il trapianto) frenato da massicce dosi di immunosoppressori e poi il rigetto cronico che invece è sempre attivo, sebbene fortemente smorzato dai farmaci immunosoppressori. Il secondo riguarda il livello psicologico che ha effetti molteplici sia nel paziente (prima e dopo il trapianto) sia nei parenti del donatore: si tratta di resistenze psicologiche che hanno origini assai profonde. Nel caso della donazione da cadavere, l atto medico-chirurgico viene fortemente condizionato dalla morte di un altro essere umano; mentre nel caso della donazione da vivente viene condizionato dalla immaginaria predazione compiuta nei confronti della vittima-donatore e in tutti e due i casi la presenza di un organo estraneo può suscitare profondi sensi di colpa nei confronti del donatore che spesso ostacolano l accettazione psichica dell organo. In questo lavoro, che nasce sulla base di una personale esperienza, breve ma significativa, di counselling psicologico, presso il Centro Trapianti del Policlinico Universitario di Catania diretto dal prof. P. F. Veroux, focalizzerò l attenzione in modo particolare non solo sulle ripercussioni del trapianto sul piano psicologico ma anche sulla necessità dell intervento dello psicologo quale figura che accompagnerà e sosterrà il soggetto in ogni momento di tutto il percorso che l intervento comporta, dalla fase di pre-trapianto alla fase di post-trapianto e di adattamento alle nuove condizioni di vita. In particolare l esperienza di counselling psicologico, pre- e post-trapianto, a pazienti trapiantandi e trapiantati dimostra che l Approccio Centrato sulla Persona in un clima comunicativo facilitante di comprensione empatica e di accettazione positiva incondizionata così come descritto e sperimentato da Carl Rogers ( 1951), promuove negli stessi pazienti l accettazione di sé stessi e dei loro nuovi vissuti. Infatti nella fase del pre-trapianto, dopo che si è accertata la necessità clinica di un trapianto, si passa alla valutazione psichica del paziente; questa svolge una fondamentale funzione di valutazione dell organizzazione psichica del paziente, la quale permette di verificare la sua capacità di tollerare a livello psicologico e affettivo un esperienza complessa e impegnativa come il trapianto; in mancanza di interventi di valutazione, le sue condizioni psicologiche potrebbero aggravarsi al punto da richiedere la sospensione dell inserimento nella lista di attesa. Dal momento che, in genere, le reazioni e le modalità di coping di un candidato sembrano essere già sufficientemente orientate all intervento in modo adattivo, l obbiettivo che assume maggior rilievo, all interno di questa valutazione, è quello di dare sostegno psicologico ai pazienti nell affrontare il trapianto. In questa fase, ho rilevato che si sviluppano spesso nel paziente sentimenti di sfiducia, o anche di sospetto nei confronti della medicina, accanto a sentimenti di disperazione e alla convinzione di non poter ricevere alcun aiuto. La prospettiva del trapianto viene vissuta con grande ambivalenza: se da un lato può suscitare sentimenti di 2

3 speranza, dall altro suscita sentimenti di profondo sconforto, se non di terrore, e tali momenti vengono spesso affrontati all inizio con incredulità e con tentativi di negare la gravità della situazione. I pazienti sono angosciati soprattutto dall idea di essere dimenticati come candidati al trapianto e ciò provoca in loro sentimenti di estrema insicurezza e paura. La precarietà e la fragilità delle condizioni cliniche impongono in questo momento al paziente e a chi gli è vicino un notevole sforzo di adattamento e minano nel primo il sentimento di integrità del proprio Sé con conseguente riduzione dell autostima personale e dell autonomia; il vissuto predominante è la paura di non farcela in tempo da cui scaturiscono ansia di separazione e paura di morire. Non raramente inoltre in questa fase compaiono i primi sentimenti di colpa nei confronti del possibile donatore, cioè la consapevolezza che il reperimento di un organo compatibile richiede la morte di un altra persona e che quindi la possibilità di rinascita è legata alla generosità o alla morte di un altro individuo. Per fronteggiare tali sentimenti così forti, violenti e debordanti, il soggetto, secondo la teoria della personalità dell Approccio Centrato sulla Persona, allontana dalla coscienza queste parti di esperienza che sono vissute come minacciose, perché non coerenti con l attuale struttura del Sé ( incongruenza ) e che o non vengono simbolizzate o vengono simbolizzate in modo distorto, così che vengono esperite dal paziente, sul piano fenomenologico, con ansia, depressione e disturbi del sonno che sono tipici di questa fase pretrapianto. Ho potuto constatare che la possibilità di instaurare un clima accogliente, facilitante e di genuino rispetto per la persona permette alla persona in attesa di trapianto di aprirsi e di apprendere ad ascoltare se stessa ( Rogers, 2007) grazie all atteggiamento dello psicologo ( facilitatore ). Così Rogers afferma: sentire il mondo più intimo dei valori personali del cliente come se fosse il proprio, senza mai perdere la qualità del come se, è empatia. Sentire la sua confusione, o la sua timidezza, o la sua ira o il suo sentimento di essere trattato ingiustamente come se fossero propri, senza tuttavia che la propria insicurezza o la propria paura o il proprio sospetto si confondano con i suoi ( 1951). Tale atteggiamento di comprensione empatica mi ha permesso, come facilitatore di processo, non solo di capire e percepire come la persona capisce e percepisce ma anche di dimostrare, tramite i miei sforzi di comprensione, il valore che aveva per me la persona; dall altro il sentirsi compresi e accettati totalmente ha permesso ai soggetti di esplorare, accettare ed integrare anche quegli aspetti (sentimenti, aspettative, emozioni, percezioni) che fino a quel momento erano rimasti fuori dalla esperienza cosciente a causa della mancanza di una adeguata simbolizzazione; questi, peraltro, sarebbero potuti risultare potenzialmente patogeni per il decorso operatorio. La consapevolezza di quelle parti di sé che sino a quel momento erano rimaste fuori dalla coscienza ha consentito una maggiore integrazione del Sé e ha permesso alle persone di sentirsi meno vulnerabili e perciò più sicure e fiduciose nell affrontare questa delicata fase che precede il trapianto. Tale fiducia ha permesso loro di migliorare le loro capacità di adattamento alle situazioni difficili e di accrescere la capacità di stabilire buone relazioni interpersonali da cui trarre sostegno emotivo. Una prima osservazione empirica mi ha permesso di constatare che le persone che hanno avuto la possibilità di usufruire degli interventi di counselling centrato sulla persona e hanno 3

4 potuto lavorare su tali aspetti della propria esperienza, hanno mostrato di avere un buon adattamento post-trapianto; la condizione di minore vulnerabilità e maggiore sicurezza ha consentito sia di rafforzare la motivazione a sostenere l intervento e a sottoporsi ai controlli periodici richiesti, sia di accrescere la determinazione a collaborare con l èquipe medica. Da questa esperienza si può affermare che l intervento centrato sulla persona si è rivelato inoltre di particolare efficacia nel permettere al trapiantato di affrontare tutte le difficoltà legate alle problematiche psicologiche, sociali e mediche conseguenti al trapianto. Dopo il trapianto, infatti è necessario un processo di adattamento alla nuova condizione, che è un fatto dinamico, correlato a variabili non solo organiche, ma anche, se non prevalentemente, di tipo psico-sociale. Proprio per la complessità degli avvenimenti caratterizzanti il periodo post-operatorio possiamo suddividere quest ultimo in una fase precoce ed una tardiva, cioè dopo che il trapiantato è stato dimesso dall Ospedale. Queste fasi sono caratterizzate da vissuti molto diversi, i quali richiedono che l intervento psicologico miri ad obiettivi diversi a seconda delle problematiche che si presentano nelle due fasi del post trapianto. Durante la fase precoce, che corrisponde alla permanenza del paziente nel reparto di terapia intensiva prima, e nella sala di degenza ospedaliera dopo, possono comparire serii disturbi psichici, spesso correlati alle procedure chirurgiche, al trattamento medico ed alle complicanze che possono insorgere. Già in questa prima fase sono presenti elementi più squisitamente reattivi sul versante psicologico. Così la fase di permanenza in U.T.I. ( Unità di Terapia Intensiva) viene vissuta come molto minacciosa sia a causa della angoscia di morte sia perché, malgrado le informazioni ricevute nella fase che precede il trapianto, il paziente si trova in una condizione sconosciuta di impotenza, in una situazione di completa regressione sul piano della gestione del proprio corpo. Proprio in questa condizione di particolare fragilità psicofisica, quando l assistenza psicologica viene necessariamente interrotta, si rivela di particolare importanza per il paziente il poter attingere a proprie risorse interiori che precedentemente siano state scoperte, valorizzate e potenziate dall intervento psicologico. Successivamente, il paziente, trasferito in una normale sala di degenza, si trova in una situazione psicologica caratterizzata da un vissuto di euforia per la salute riacquistata, la cosiddetta condizione di Lazzaro resuscitato ; ma i momenti potenzialmente più pericolosi e angoscianti dal punto di vista psicologico sono quelli in cui insorgono i primi sintomi di rigetto o le prime complicazioni cliniche. In questi momenti sono di rilevante importanza i vissuti del paziente riguardanti il nuovo organo e il conseguente processo di ricomposizione dell immagine corporea. La perdita di interezza della propria immagine corporea, infatti, è uno dei principali effetti psicologici del trapianto: essa è stata infranta ed il percorso per ricostituire la propria identità, attraverso il recupero dell unitarietà della propria immagine corporea, sarà lungo e difficile. Affinché tale scopo possa essere raggiunto, egli dovrà mettere in atto un complesso lavoro di integrazione psichica, che consiste sostanzialmente nella accorporazione, dal momento che vengono interessati sia il livello somatico che mentale, dell organo trapiantato. In alcuni casi, però, accade che l integrazione psichica per vari motivi non avvenga e i soggetti 4

5 continuino a sentire l organo come estraneo, fino ad arrivare a sentirlo come persecutore, e ciò genera confusione nella body-image ( P. Schilder, 2002 ) e porta i soggetti a gravi scompensi psichici che richiedono un trattamento psicologico intensivo integrato. Da ciò si può dedurre che l organo trapiantato non sia inerte non solo a livello biologico ma neanche a livello psicologico; sorge sempre infatti tra il paziente e l organo (e attraverso esso il donatore) un problema di rapporto psichico la cui mancata risoluzione ha permesso di ipotizzarla come concausa del rigetto biologico dell organo. In tal caso i fattori psicologici sarebbero responsabili della intensificazione, o addirittura dell insorgenza, dei processi biologici che causano le reazioni di rigetto. Attraverso queste il paziente manifesterebbe la difficoltà ad integrare psicologicamente l organo trapiantato. Nell atmosfera di sicurezza, protezione e accettazione peculiari dell Approccio Centrato sulla Persona, i pazienti che hanno già subito un trapianto hanno avuto la possibilità di esprimere ed accettare tutti i loro vissuti negativi legati alla condizione di trapiantato: rabbia, delusione, invidia nei confronti delle altre persone che stanno bene, preoccupazioni per la propria salute, per il proprio corpo, sensi di colpa nei confronti del donatore, angosce legate al fantasma del rigetto, ansie legate alle relazioni interpersonali, aspettative sulla qualità della vita in futuro, etc, vissuti nuovi e per ciò stesso non coerenti e non compatibili con la struttura del Sé preesistente al trapianto, divenuta ora irrealistica; in questo caso, proprio a causa di questa discrepanza, manca alla persona una immagine reale del proprio Sé. L atteggiamento di comprensione empatica permette al care-giver di essere per il paziente un compagno di viaggio nella scoperta del proprio Sé e perciò empaticamente di entrare nel suo campo esperienziale e far sentire la propria presenza ( lui mi comprende ). L atteggiamento di accettazione positiva incondizionata permette altresì al paziente di accettare i nuovi vissuti che aveva precedentemente esplorato, inizialmente esperiti come minacciosi, cattivi, impossibili da accettare ; il paziente introietta, in qualche modo, tale atteggiamento e vede le proprie esperienze come qualcosa che può possedere, simbolizzare e accettare come parti del Sé. Tale esperienza correttiva ( F. Alexander, 1968) permette quindi alla persona di conoscere e accettare in modo più completo se stessa. Grazie all instaurarsi di un clima comunicativo facilitante, l antica struttura del Sé del soggetto si modifica, tramite l integrazione dei nuovi vissuti, che interessano anche e soprattutto la ricomposizione di una nuova immagine corporea in direzione di una ristrutturazione di un nuovo Sé più flessibile e realistico, perché non fondato su esperienze percepite in modo distorto. Durante il processo della Terapia Centrata sul Cliente il comportamento della persona trapiantata ha subito dei cambiamenti estremamente importanti per il buon esito del trapianto: ha acquisito un comportamento più maturo e meno difensivo poiché più saldamente fondato su una visione di sé e della realtà più vicina al proprio Sé ; tale comportamento si è concretizzato in un miglior prendersi cura di se stesso, nell assumere comportamenti e atteggiamenti finalizzati ad una migliore compliance ai trattamenti medici e farmacologici necessari oltre che ad una maggiore collaborazione con l èquipe medica. Inoltre, grazie all acquisizione di un Sé più flessibile, si è avuta una riduzione 5

6 della tensione psicologica: la maggiore serenità interiore ha avuto come conseguenza non solo una diminuzione delle alterazioni fisiologiche che possono determinare il rigetto dell organo, ma anche una ripresa psicofisica postoperatoria più veloce e decisa. Tale sicurezza interiore ha permesso a molte persone trapiantate di affrontare con maggiore serenità anche il periodo successivo alle dimissioni dall ospedale, periodo segnato da un complesso e difficile processo di adattamento alla nuova condizione di trapiantato, condizione caratterizzata non solo da un cambiamento significativo della percezione di sé e da una diversa capacità di proiettarsi nel futuro, ma anche e soprattutto dalla dipendenza costante dalle cure ospedaliere le quali non si risolvono mai del tutto. E evidente, da quanto detto sopra che l Approccio Centrato sulla Persona non è solo un modello di counselling psicologico ma è anche la visione di base ( un modo di essere ) più che una tecnica che dovrebbe essere assunta da parte degli operatori della salute ed in particolare della medicina dei trapianti d organo, dal momento che il trapianto è un evento che coinvolge l individuo nella sua totalità ed interezza. La poliedrica problematica dei trapianti d organo, infatti, oltre a presupporre una integrazione degli interventi da parte delle figure sanitarie, richiede una diversa capacità di ascolto anche da parte dei medici che sono in costante contatto con le persone trapiantate, cioè una capacità di ascolto che nasca da una diversa consapevolezza nei confronti delle problematiche delle persone trapiantate e dei loro parenti. Risulta perciò essere indispensabile il passaggio da un colloquio centrato sulla malattia ad un colloquio che invece sia centrato sul paziente, in cui la comunicazione non sia limitata ai sintomi presenti e alle patologie passate, ma sia centrata sulla vita del paziente; un clima comunicativo, insomma, facilitante di comprensione empatica e di accettazione incondizionata. Tali atteggiamenti, non limitati solamente agli interventi di counselling, permetterebbero al medico di comprendere più efficacemente il paziente ed a quest ultimo di sentirsi compreso e accettato; infatti la soddisfazione dei bisogni emotivi della persona trapiantata e l attenzione alle sue modalità comunicative e relazionali genererebbero comportamenti di coping più funzionali alla ripresa di una vita normale, i quali incidono in maniera significativa e scientificamente dimostrata sulla compliance terapeutica. In conclusione, l Approccio Centrato sulla Persona nella medicina dei trapianti d organo, ha come obiettivo principale di creare quelle condizioni nelle quali le persone, vincendo la condizione di regressione e dipendenza a cui la malattia prima e il trapianto dopo li costringono, possono evolversi ed essere loro stessi promotori del proprio empowerment, al fine dell acquisizione di un maggiore benessere e di una migliore qualità della vita. 6 Elena Consoli

7 Bibliografia: Alexander F., French, M. ( 1946) La esperienza emozionale correttiva - Psychoanalitic Therapy, N.Y trad. it. in Riv. Psicoterapia e Scienze Umane, 1993, XXVII, 2 Bash S. H. The intrapsychic integration of a new organ; a clinical study of a kidney transplantation Reprinted from The Psychoanalytic Quarterly, vol. XLII N 3, July 1973 Castelnuovo-Tedesco P. - Organ transplant, body image, psychosis - The Psychoanalytic Quarterly, 1973, 42, 3, Castelnuovo-Tedesco P. - Psychological implications of changes in body image - In: Psychonefrology 1, edited by Levy N.B., New York Chiesa S.- Il trapianto d organo: crisi e adattamento psicologico- Psichiatria e Medicina, 1989, 10, Christopherson L. K. Cardiac transplantation : a psychological perspective Circulation, 1987, 75(1), Cusin S.G, Dardi F, Cattaruzza I. - Self e non self nell esperienza psicosomatica del trapianto renale - Atti III Convegno di Nefrologia e Dialisi. Bardonecchia marzo Galimberti, U. ( 1983) - Il corpo - Feltrinelli, Milano 2003 Holzner B. E coll. Preoperative expectations and postoperative quality of life in liver transplant survivors Arch. Phys. Med. Rehabil., 2001, 82, House R. M., Thompson T. L. Psychiatric aspects of organ transplantation - JAMA, 1988, 260, 4, Horsburgh M.E., Beanlands H., Locking H.- Cusolito, Howe A., Watson D. Personality traits and self-care in adults awaiting renal transplant Western Journal of Nursing Research, 2000, 22(4), Invernizzi e coll. - Rilievi psicologici in pazienti cardiochirurgici - In: Atti del XXXVI Congresso della SIP, Milano, 1985, Lovera G., Basile A., Bertolotti M. et al. L assistenza psicologica nei trapianti d organo Ann. Ist. Super. Sanità, vol.36, n.2(2000), pp Mai F.- Psychiatric aspect of heart transplantation British Journal of Psychiatry 1993, 163, Peluffo N. (1983) - Immagine e fotografia - Borla, Pennoch J.L. e coll. Cardiac transplantation in perspective for the future J. Thorac. Cardiovasc. Surg., 1982, 83, Politi P., Feri C., Barale F. - Cambiamento e identità: un punto di vista psicologico sui trapianti d organo - Da: Atti XVIII Riunione Clinico-Scientifica del Dipartimento di Chirurgia, Pavia, Rogers, C. R. ( 1942) Psicoterapia di consultazione. Nuove idee nella pratica clinica e sociale Astrolabio e Ubaldini Editore, Roma, 1971 Rogers, C. R. (1951) - La terapia centrata sul cliente La Meridiana Ed., Molfetta, Rogers, C. R. ( 1951) La terapia centrata sul cliente Martinelli ed., Firenze, 1994 Rogers, C. R.; Kinget, G. M. (1970) - Psicoterapia e relazioni umane. Teoria e pratica della terapia non direttiva - Bollati Boringhieri, Torino, 1991 Rogers, C. R. ( 1977) Potere personale Astrolabio ed Rogers, C. R. (1983) - Un modo di essere Martinelli ed., Firenze, 1983 Rupolo G., Tomasella E., et al. Vissuto emotivo, disagio psicopatologico, coping e qualità della vita nel trapianto d organo Psichiatria Generale e dell età evolutiva, 1997, 3, Schilder P.(1983) - Immagine di Sè e schema corporeo - Franco Angeli, Schlitt H. J. e coll. Attitudes of patients before and after transplantation towards various allografts Transplantation, 1999, 68, Surman O. S. Psychiatric aspects of organ transplantation American Journal of Psychiatry, 1989, 146,

LABORATORIO PERMANENTE di NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA NEFROLOGIA E DIALISI PERITONEALE OSPEDALE SAN PAOLO SAVONA ASL2

LABORATORIO PERMANENTE di NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA NEFROLOGIA E DIALISI PERITONEALE OSPEDALE SAN PAOLO SAVONA ASL2 LABORATORIO PERMANENTE di NARRAZIONE AUTOBIOGRAFICA NEFROLOGIA E DIALISI PERITONEALE OSPEDALE SAN PAOLO SAVONA ASL2 La narrazione autobiografica come progetto di cura nei pazienti uremici cronici L idea

Dettagli

RISCHIO PSICOSOCIALE E PROMOZIONE DEL BENESSERE DELL ORGANIZZAZIONE

RISCHIO PSICOSOCIALE E PROMOZIONE DEL BENESSERE DELL ORGANIZZAZIONE DR.SSA GIULIANA GIAMPIERI Psicologa e Psicoterapeuta Azienda USL di Rieti Gruppo di lavoro per la valutazione del rischio psicosociale RISCHIO PSICOSOCIALE E PROMOZIONE DEL BENESSERE DELL ORGANIZZAZIONE

Dettagli

LE STRATEGIE DI COPING

LE STRATEGIE DI COPING Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono

Dettagli

Accettazione della malattia diabetica e la famiglia. Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa

Accettazione della malattia diabetica e la famiglia. Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa Accettazione della malattia diabetica e la famiglia Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa Malattia cronica Condizione patologica che dura tutta la vita Medico deviazione da una norma biologica. Oggettività

Dettagli

IL COLLOQUIO DI COUNSELING

IL COLLOQUIO DI COUNSELING IL COLLOQUIO DI COUNSELING Università LUMSA di Roma Anno accademico 2014/2015 Dott. P. Cruciani Dott.ssa P. Szczepanczyk Testo di riferimento: Il colloquio di counseling di Vincenzo Calvo Cos è il Counseling

Dettagli

Le funzioni educative del consultorio familiare

Le funzioni educative del consultorio familiare Le funzioni educative del consultorio familiare Consultori familiari Legge quadro n. 405/1975: ai consultori è affidata la funzione di aiutare la famiglia ad affrontare nel modo migliore i propri stadi

Dettagli

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi

Dettagli

STRUTTURA INTERMEDIA DI RIABILITAZIONE DALLA DISABILITA ACQUISITA

STRUTTURA INTERMEDIA DI RIABILITAZIONE DALLA DISABILITA ACQUISITA AZIENDA ULSS N. 8 OPERE PIE D ONIGO STRUTTURA INTERMEDIA DI RIABILITAZIONE DALLA DISABILITA ACQUISITA attività innovativa (delibera del Direttore Generale dell Azienda ULSS n. 8 del 29 novembre 2007 n.

Dettagli

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE GRUPPI DI LAVORO GRUPPO DI LAVORO Un gruppo di lavoro è costituito da un insieme di individui che interagiscono tra loro con una certa regolarità, nella consapevolezza di dipendere l uno dall altro e di

Dettagli

Autoefficacia e apprendimento

Autoefficacia e apprendimento Autoefficacia e apprendimento Definizione di autoefficacia Convinzione della propria capacità di fornire una certa prestazione organizzando ed eseguendo le sequenze di azioni necessarie per gestire adeguatamente

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE PER GENITORI

CORSO DI FORMAZIONE PER GENITORI CORSO DI FORMAZIONE PER GENITORI I I figli crescono Primo incontro 25.11.06 La scuola superiore: l adolescente l tra scuola e famiglia Secondo incontro17.02.07 La relazione tra genitori e figli adolescenti:

Dettagli

RUOLO E PROBLEMATICHE DEL CAREGIVER NELLA DEMENZA

RUOLO E PROBLEMATICHE DEL CAREGIVER NELLA DEMENZA RUOLO E PROBLEMATICHE DEL CAREGIVER NELLA DEMENZA Ricordare che l 80% dei malati vive in famiglia! (indagine Censis 2006) Chi è il caregiver? (letteralmente: colui che presta assistenza) Un familiare Un

Dettagli

Fallimenti in psicoterapia psicodinamica J. Gold G. Stricker

Fallimenti in psicoterapia psicodinamica J. Gold G. Stricker Fallimenti in psicoterapia psicodinamica J. Gold G. Stricker Criteri per il successo e per il fallimento di un trattamento. Fattori: 1) del Paziente 2) del terapeuta 3) tecnici 4) relazionali 5) ambientali

Dettagli

PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA

PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA EDUCATIVO-PREVENTIVA anno scolastico 2012/2013 Scuola dell Infanzia Don Antonio Dalla Croce Monteforte d Alpone a cura di: Sara Franchi PREMESSA La proposta di questo progetto

Dettagli

Lo specifico del lavoro psicologico nell accompagnamento della coppia all adozione

Lo specifico del lavoro psicologico nell accompagnamento della coppia all adozione Lo specifico del lavoro psicologico nell accompagnamento della coppia all adozione Dott.ssa Maria Berica Tortorani Psicologa-Psicoterapeuta ASL 3 Pistoia Operatrice-formatrice Area Vasta per l adozione

Dettagli

I sentimenti causati da perdita e separazione. Dr.ssa Barbara Ottaviani

I sentimenti causati da perdita e separazione. Dr.ssa Barbara Ottaviani I sentimenti causati da perdita e separazione Dr.ssa Barbara Ottaviani Il confronto con la fine della vita - La morte fa ancora parte della nostra cultura? - Siamo ancora capaci di rappresentarla, di immaginarla?

Dettagli

L uso e il significato delle regole (gruppo A)

L uso e il significato delle regole (gruppo A) L uso e il significato delle regole (gruppo A) Regole organizzative: devono essere rispettare per far sì che la struttura possa funzionare e che si possa vivere in un contesto di rispetto reciproco; Regole

Dettagli

INFERMIERE E PERCORSO FORMATIVO Storia, prospettive e metodi. Busca, 14 dicembre 2006 Ivana Tallone

INFERMIERE E PERCORSO FORMATIVO Storia, prospettive e metodi. Busca, 14 dicembre 2006 Ivana Tallone INFERMIERE E PERCORSO FORMATIVO Storia, prospettive e metodi Busca, 14 dicembre 2006 Ivana Tallone La storia 1925: prima legge italiana per la formazione 1940: definizione di funzioni e compiti dell infermiera

Dettagli

SPORTELLI D ASCOLTO PSICOLOGICO

SPORTELLI D ASCOLTO PSICOLOGICO SPORTELLI D ASCOLTO PSICOLOGICO Il Centro di Psicoterapia e Psicologia Clinica è un Associazione Professionale di psicoterapeuti di formazione psicoanalitica e di psicologi clinici che opera nell ambito

Dettagli

LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE

LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE Premise 1 LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE Ci sono varie forme di riconciliazione, così come ci sono varie forme di terapia e varie forme di mediazione. Noi qui ci riferiamo alla riconciliazione con una

Dettagli

Il programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie.

Il programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie. Keeping Care Complete Sintesi dei risultati internazionali Keeping Care Complete ha l obiettivo di esaminare e creare consapevolezza circa le questioni emotive e sociali associate al trattamento e all

Dettagli

IL COUNSELING NELLA SCUOLA: un esperienza diretta. Valeria Aquaro

IL COUNSELING NELLA SCUOLA: un esperienza diretta. Valeria Aquaro IL COUNSELING NELLA SCUOLA: un esperienza diretta Valeria Aquaro E essenzialmente un attività di AIUTO, con proprie e specifiche caratteristiche. Si è sviluppata a partire dagli anni 60 come fenomeno sociale

Dettagli

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Chi sono Francesco lo Basso Molfetta (Ba) Progettista di Formazione Giudice di Gara dal 1972 Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Esperienze specifiche: Tutor Progetto Formazione Giovani Obiettivi Acquisire

Dettagli

L adozione di un bambino già grande e l arrivo dell adolescenza Marco Chistolini Adolescenza adottiva L adozione è una condizione esistenziale che ha tratti comuni e profonde differenze. Questo assunto

Dettagli

Progetto Comes, sostegno all handicap

Progetto Comes, sostegno all handicap TITOLO Progetto Comes, sostegno all handicap TEMPI ANNO SCOLASTICO 2010/2011 Destinatari Minori disabili (fascia d età 3/14 anni) frequentanti la scuola dell obbligo, affetti da patologie varie: ipoacusia,

Dettagli

FARE O ESSERE VOLONTARI?

FARE O ESSERE VOLONTARI? Corso di formazione FARE O ESSERE VOLONTARI? Il volontariato come manifestazione dell essere e dell operare a favore dell altro Caritas Ambrosiana Salone Mons. Bicchierai via San Bernardino 4 20122 Milano

Dettagli

IL LAVORO D EQUIPE TRA LAVORO DI RETE E RETE SOCIALE

IL LAVORO D EQUIPE TRA LAVORO DI RETE E RETE SOCIALE IL LAVORO D EQUIPE TRA LAVORO DI RETE E RETE SOCIALE Persone al centro Quarrata, 21 febbraio 2009 IL LAVORO DI RETE E un processo finalizzato/tendente a legare fra loro più persone tramite connessioni

Dettagli

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro

Dettagli

Il 65% dei pazienti seguiti dagli psichiatri italiani soffre di schizofrenia, il 29% di disturbo bipolare e il 5% di disturbo schizoaffettivo.

Il 65% dei pazienti seguiti dagli psichiatri italiani soffre di schizofrenia, il 29% di disturbo bipolare e il 5% di disturbo schizoaffettivo. Keeping Care Complete Psychiatrist Survey Focus sull Italia Background Obiettivo dell indagine Keeping Care Complete è comprendere - in relazione alle malattie mentali gravi - quale ruolo e quale influenza

Dettagli

Counseling Breve. Rivolto agli infermieri

Counseling Breve. Rivolto agli infermieri Counseling Breve Rivolto agli infermieri Premessa La complessità intrinseca alla professione infermieristica ha fatto sì che dagli anni del dopo guerra ad oggi si siano sviluppate molteplici teorie sulla

Dettagli

STUDI SU MATERIALE GENETICO

STUDI SU MATERIALE GENETICO Istituto Oncologico Veneto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Ospedale Busonera I.O.V. ISTITUTO ONCOLOGICO VENETO I.R.C.C.S. STUDI SU MATERIALE GENETICO Comitato Etico Istituto Oncologico

Dettagli

Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata Roma, 16 Maggio 2014. Dott.ssa Francesca Alfonsi

Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata Roma, 16 Maggio 2014. Dott.ssa Francesca Alfonsi Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata Roma, 16 Maggio 2014 Dott.ssa Francesca Alfonsi La donazione di organi da vivente permette di donare un rene e parte di fegato. Secondo la legge il donatore

Dettagli

«Fare Rete in Psichiatria»

«Fare Rete in Psichiatria» EXPO 2015 - Nutrire, Potenziare, Curare - Il futuro della Salute Mentale Milano 19-20 giugno 2015 «Fare Rete in Psichiatria» Il Case Manager nel percorso della presa in carico del paziente grave nel Servizi

Dettagli

TESTIMONIANZE DI CAREGIVER FAMILIARE. Dott.ssa MariaScala Psicologa e Psicodiagnosta

TESTIMONIANZE DI CAREGIVER FAMILIARE. Dott.ssa MariaScala Psicologa e Psicodiagnosta TESTIMONIANZE DI CAREGIVER FAMILIARE Dott.ssa MariaScala Psicologa e Psicodiagnosta SOPRAGGIUNGE LA MALATTIA ROTTURA DELL EQUILIBRIO La scoperta della malattia comporta uno scompenso omeostatico nei diversi

Dettagli

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA Il Servizio di Integrazione Scolastica

Dettagli

Reti, intervento psicologico e interdisciplinare di contrasto all emergenza sociale ed economica

Reti, intervento psicologico e interdisciplinare di contrasto all emergenza sociale ed economica , Padova Reti, intervento psicologico e interdisciplinare di contrasto all emergenza sociale ed economica, Ph.D., Università di Roma LUMSA Ordine degli Psicologi del Veneto Associazione Speranzaallavoro

Dettagli

Le conseguenze emotivo - motivazionali di una difficoltà scolastica

Le conseguenze emotivo - motivazionali di una difficoltà scolastica Le conseguenze emotivo - motivazionali di una difficoltà scolastica Individuazione precoce della difficoltà Riduzione della difficoltà specifica Maturazione dei livelli di autostima Riduce l impotenza

Dettagli

Servizi di psicologia per la famiglia, per i genitori e i figli

Servizi di psicologia per la famiglia, per i genitori e i figli www.centroap.it Servizi di psicologia per la famiglia, per i genitori e i figli TEST DI RIUSCITA SCOLASTICA PER LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO svolto sul sito del Centro AP www.orientastudenti.it

Dettagli

Clinical Practise Guidelines Against ABA approach. Da pag 20 a pag 22 Le linee guida sull autismo pubblicate nel 2000 e emesse dall ICDL Clinical Practice Guidelines Workgroup dedicano una parte del documento

Dettagli

Precontemplazione. Mantenimento Contemplazione

Precontemplazione. Mantenimento Contemplazione LA RUOTA DEL CAMBIAMENTO (Prochaska J., Di Clemente C., 1980) Precontemplazione Mantenimento Contemplazione Azione Determinazione o Preparazione TEORIA DEGLI STADI DEL CAMBIAMENTO (Prochaska J., Di Clemente

Dettagli

Il Contributo Delle Associazioni Dei Genitori. Alla Gestione Del Dolore Dei Bambini In Ospedale: L esperienza di ASEOP.

Il Contributo Delle Associazioni Dei Genitori. Alla Gestione Del Dolore Dei Bambini In Ospedale: L esperienza di ASEOP. Il Contributo Delle Associazioni Dei Genitori Alla Gestione Del Dolore Dei Bambini In Ospedale: L esperienza di ASEOP Erica Andreotti ASEOP ONLUS ASSOCIAZIONE SOSTEGNO EMATOLOGIA ONCOLOGIA PEDIATRICA ASEOP

Dettagli

Educazione Emotiva. Dott.ssa Antonella De Luca Psicologa Psicoterapeuta - Ipnoterapeuta PhD Psicologia e Clinica dello Sviluppo Università di Roma TRE

Educazione Emotiva. Dott.ssa Antonella De Luca Psicologa Psicoterapeuta - Ipnoterapeuta PhD Psicologia e Clinica dello Sviluppo Università di Roma TRE Educazione Emotiva Dott.ssa Antonella De Luca Psicologa Psicoterapeuta - Ipnoterapeuta PhD Psicologia e Clinica dello Sviluppo Università di Roma TRE REBT = Rational Emotive Behavior Therapy Ideata da

Dettagli

Documento di approfondimento. Valutazione dello stress lavoro correlato e benessere organizzativo nella scuola

Documento di approfondimento. Valutazione dello stress lavoro correlato e benessere organizzativo nella scuola Documento di approfondimento Valutazione dello stress lavoro correlato e benessere organizzativo nella scuola VALUTAZIONE DELLO STRESS LAVORO CORRELATO E BENESSERE ORGANIZZATIVO NELLA SCUOLA Il Decreto

Dettagli

Giornata formativa FISM LA FAMIGLIA ADOTTIVA INCONTRA LA SCUOLA

Giornata formativa FISM LA FAMIGLIA ADOTTIVA INCONTRA LA SCUOLA Giornata formativa FISM LA FAMIGLIA ADOTTIVA INCONTRA LA SCUOLA Lieta Dal Mas Scaletta intervento Accogliere a scuola il bambino e la sua famiglia Legge 28 marzo 2001, n. 149 Diritto del minore alla propria

Dettagli

Dott.ssa Licia Ponticello Neuropsichiatra Infantile Referente medico settore età evolutiva Centro di riabilitazione accreditato CMPH Roma

Dott.ssa Licia Ponticello Neuropsichiatra Infantile Referente medico settore età evolutiva Centro di riabilitazione accreditato CMPH Roma Dott.ssa Licia Ponticello Neuropsichiatra Infantile Referente medico settore età evolutiva Centro di riabilitazione accreditato CMPH Roma Il modello descritto nell ICF riflette i cambiamenti di prospettiva

Dettagli

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo

Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Come valutare le caratteristiche aerobiche di ogni singolo atleta sul campo Prima di organizzare un programma di allenamento al fine di elevare il livello di prestazione, è necessario valutare le capacità

Dettagli

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado anno scolastico 2014-2015 EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITÀ E ALLA SESSUALITÀ Premessa La preadolescenza e l adolescenza sono un periodo della vita in cui vi sono

Dettagli

Ruolo del Servizio Sanitario Nazionale nel supporto alle pazienti e alle famiglie. Roma, 25 Novembre 2014. Tiziana Sabetta

Ruolo del Servizio Sanitario Nazionale nel supporto alle pazienti e alle famiglie. Roma, 25 Novembre 2014. Tiziana Sabetta Ruolo del Servizio Sanitario Nazionale nel supporto alle pazienti e alle famiglie Roma, 25 Novembre 2014 Tiziana Sabetta Nulla rende più fragile e vulnerabile una famiglia dell esordio di una malattia

Dettagli

Giuseppe Cisari Professional coach

Giuseppe Cisari Professional coach Il coaching. Dopo quarant anni di lavoro nel settore commerciale, potrei dirmi soddisfatto del percorso professionale e dedicarmi ad altro, al mio tempo libero, ai miei interessi. Non fosse stato il destino,

Dettagli

PROGETTO UILP Basilicata SPORTELLO ASCOLTO UN PROGETTO SPERIMENTALE E INNOVATIVO

PROGETTO UILP Basilicata SPORTELLO ASCOLTO UN PROGETTO SPERIMENTALE E INNOVATIVO Potenza,19 settembre 2014 PROGETTO UILP Basilicata SPORTELLO ASCOLTO UN PROGETTO SPERIMENTALE E INNOVATIVO I primi segni di invecchiamento iniziano con il pensionamento, perché nella nostra società l uomo

Dettagli

TERAPIA DI COPPIA. Rita Gagliardi. 27 aprile 2013

TERAPIA DI COPPIA. Rita Gagliardi. 27 aprile 2013 TERAPIA DI COPPIA Rita Gagliardi 27 aprile 2013 TERAPIA DI COPPIA Nella relazione terapeutica con una coppia ci si deve occupare in contemporanea sia delle rappresentazioni interne di ciascun partner della

Dettagli

Ordine degli Psicologi del Piemonte

Ordine degli Psicologi del Piemonte Ordine degli Psicologi del Piemonte Settimana del benessere psicologico in Piemonte: Regalati ben-essere 14-19 novembre 2011 Presidente Onorario Prof. Giorgio Abraham Presidente Dott.ssa Giuseppina Barbero

Dettagli

A.Bagni Alla cortese Attenzione ANNO SCOLASTICO 2012/2013 STAR BENE A SCUOLA SPORTELLO DI ASCOLTO PSICOLOGICO (SAP)

A.Bagni Alla cortese Attenzione ANNO SCOLASTICO 2012/2013 STAR BENE A SCUOLA SPORTELLO DI ASCOLTO PSICOLOGICO (SAP) Non c'è intelligenza senza emozioni, Non c'è apprendimento senza desiderio. Non c'è scuola senza un po' di volonta' e vita. A.Bagni Alla cortese Attenzione Del Dirigente Scolastico Del Collegio docenti

Dettagli

Consulenza e sostegno psicologico e scolastico

Consulenza e sostegno psicologico e scolastico Consulenza e sostegno psicologico e scolastico abaco consulenza e sostegno psicologico e scolastico abaco individua il problema ed aiuta lo studente a superarlo con metodo, organizzazione, supporto tecnico

Dettagli

Intrecci familiari e modelli relazionali: la prospettiva della gestalt Therapy

Intrecci familiari e modelli relazionali: la prospettiva della gestalt Therapy www.gestaltherapy.it Istituto di Gestalt Therapy Hcc Kairòs Scuola Post Universitaria di Specializzazione in Psicoterapia della Gestalt Riconosciuta dal MIUR DDMM 9.5.1994, 7.12.2001, 24.10.2008 RAGUSA

Dettagli

Viale Trastevere, 251 Roma

Viale Trastevere, 251 Roma PROGETTO SPORTELLO DI ASCOLTO ATTIVITA DI COUNSELING PSICOLOGICO RIVOLTO AGLI STUDENTI, INSEGNANTI E FAMIGLIE ISTITUTO SAN GAETANO Viale Trastevere, 251 Roma ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Una proposta a cura

Dettagli

Convegno: La Sclerosi sistemica Progressiva I progressi diagnostici e terapeutici nel 2016

Convegno: La Sclerosi sistemica Progressiva I progressi diagnostici e terapeutici nel 2016 S.C. Medicina Interna : prof. Marco Scudeletti Rapallo: Hotel Europa - 16 gennaio 2016 Convegno: La Sclerosi sistemica Progressiva I progressi diagnostici e terapeutici nel 2016 Il Ruolo del Paziente Informato.

Dettagli

IL LAVORO CON I DSA NELLA CLINICA E NELLA SCUOLA: COMPITI ED OBIETTIVI DI CIASCUNO MULTIDISCIPLINARE

IL LAVORO CON I DSA NELLA CLINICA E NELLA SCUOLA: COMPITI ED OBIETTIVI DI CIASCUNO MULTIDISCIPLINARE I Bambini con DSA nella scuola: dalla Legge 170 alle pratiche didattiche quotidiane IL LAVORO CON I DSA NELLA CLINICA E NELLA SCUOLA: COMPITI ED OBIETTIVI DI CIASCUNO NELL OTTICA DI UN INTERVENTO MULTIDISCIPLINARE

Dettagli

Dott.ssa EMANUELA GARRITANI

Dott.ssa EMANUELA GARRITANI Dott.ssa EMANUELA GARRITANI L idea di trattare questo argomento è nata a seguito della prima esperienza di tirocinio, svoltasi presso la Residenza Sanitaria Assistenziale del Presidio Ospedaliero di Monfalcone,

Dettagli

Criteri diagnostici principali. Bulimia Nervosa. Anoressia nervosa

Criteri diagnostici principali. Bulimia Nervosa. Anoressia nervosa Linee guida per curare con efficacia i disturbi dell alimentazione e del peso. Cause e conseguenze del disturbo, i soggetti a rischio, l informazione e le terapie più adeguate per la cura e la risoluzione

Dettagli

IL RUOLO DELL INFERMIERE

IL RUOLO DELL INFERMIERE A06 152 Maria Grazia Belvedere Paolo Ruggeri IL RUOLO DELL INFERMIERE NELL ASSISTENZA AL PAZIENTE AFFETTO DA IPERTENSIONE ARTERIOSA POLMONARE ANALISI DI UN CASO CLINICO E REVISIONE DELLA LETTERATURA Copyright

Dettagli

DISLESSIA ED ADOLESCENZA: ASPETTI PSICOLOGICI ED EMOTIVI

DISLESSIA ED ADOLESCENZA: ASPETTI PSICOLOGICI ED EMOTIVI GIORNATE DI SUPPORTO ALLA FORMAZIONE DEI REFERENTI PER LA DISLESSIA DELLA LOMBARDIA 22 Aprile 2008 DISLESSIA ED ADOLESCENZA: ASPETTI PSICOLOGICI ED EMOTIVI Rosy Tavazzani Montani PERCHE L INSEGNANTE DOVREBBE

Dettagli

Organizzazione, marketing interno e cultura del servizio

Organizzazione, marketing interno e cultura del servizio Organizzazione, marketing interno e cultura del servizio Principi organizzativi La piramide rovesciata Il marketing interno La cultura del servizio Roberta Bocconcelli a.a. 2011/2012 DESP Dipartimento

Dettagli

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma LA COPPIA NON PUO FARE A MENO DI RICONOSCERE E ACCETTARE CHE L ALTRO E UN TU E COME TALE RAPPRESENTA NON UN OGGETTO DA MANIPOLARE

Dettagli

Questionario conoscitivo ALSO

Questionario conoscitivo ALSO Questionario conoscitivo ALSO Nello scorso mese di giugno è stata costituita a Gravedona un organizzazione di volontariato denominata : ASSOCIAZIONE LARIANA SOSTEGNO ONCOLOGICO (ALSO) camminiamo insieme.

Dettagli

La mediazione sociale di comunità

La mediazione sociale di comunità La mediazione sociale di comunità Percorso di formazione destinato agli operatori e alle operatrici del numero verde contro la tratta della Provincia di Milano Elvio Raffaello Martini Agosto 2008 MartiniAssociati

Dettagli

La mia autostima. Edizioni Erickson. Deborah Plummer. Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it

La mia autostima. Edizioni Erickson. Deborah Plummer. Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it Edizioni Erickson La mia autostima Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it Deborah Plummer Introduzione L immaginazione come strumento per il cambiamento Imagework: un

Dettagli

Legga le informazioni che seguono e poi risponda alla domanda:

Legga le informazioni che seguono e poi risponda alla domanda: La scoperta del gene responsabile della fibrosi cistica ha permesso la messa a punto di un test genetico per identificare il portatore sano del gene della malattia. Si è aperto quindi un importante dibattito

Dettagli

Indennità per menomazione dell integrità a norma LAINF Tabella 19

Indennità per menomazione dell integrità a norma LAINF Tabella 19 Indennità per menomazione dell integrità a norma LAINF Tabella 19 Menomazione dell integrità da esiti psichici di lesioni cerebrali Pubblicata dai medici dell Istituto nazionale svizzero di assicurazione

Dettagli

Progetto. Educazione alla salute e psicologia scolastica

Progetto. Educazione alla salute e psicologia scolastica Progetto Educazione alla salute e psicologia scolastica Il progetto di psicologia scolastica denominato Lo sportello delle domande viene attuato nella nostra scuola da sei anni. L educazione è certamente

Dettagli

LO SAPEVI? Le cure al malato inguaribile e il supporto alla sua famiglia sono un diritto e sono gratuite. Federazione Cure Palliative Onlus

LO SAPEVI? Le cure al malato inguaribile e il supporto alla sua famiglia sono un diritto e sono gratuite. Federazione Cure Palliative Onlus LO SAPEVI? Le cure al malato inguaribile e il supporto alla sua famiglia sono un diritto e sono gratuite Federazione Cure Palliative Onlus Cure Palliative - Definizione Le Cure Palliative sono la cura

Dettagli

20 GENNAIO 2011 SCHEMA DELLA RELAZIONE DEL

20 GENNAIO 2011 SCHEMA DELLA RELAZIONE DEL 20 GENNAIO 2011 SCHEMA DELLA RELAZIONE DEL DOTT. ANDREA TOSI Chi sono i miei interlocutori Quale è il mio ruolo Quale situazione devo affrontare Quale richiesta mi viene effettuata Cosa faccio io di fronte

Dettagli

PROGETTO BUTOKU 360 supporto allo studio, ascolto e benessere

PROGETTO BUTOKU 360 supporto allo studio, ascolto e benessere PROGETTO BUTOKU 360 supporto allo studio, ascolto e benessere Il PROGETTO BUTOKU 360: supporto allo studio, ascolto e benessere è un progetto ideato dall A.S.D. BUTOKU KARATE- DO di Solaro, Associazione

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI

PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI PROTOCOLLO D INTESA PER L INSERIMENTO DEI PAZIENTI PSICHIATRICI NELLE RSA e NEI CDI Indice : 1. Scopo del protocollo 2. Invio 3. Verifiche 2.1 tipologia dell utenza 2.2 procedura segnalazione 2.3 procedura

Dettagli

Autostima Amica-Nemica

Autostima Amica-Nemica Autostima Amica-Nemica come influenza le nostre scelte Dott.ssa Gioia Negri Psicologa, Psicoterapeuta Dottore di Ricerca in Neuroscienze Cognitive cos è l Autostima? Definizione «psicologica» «il processo

Dettagli

Presentazione dei Progetti e dei Corsi di formazione realizzati per la Scuola Secondaria

Presentazione dei Progetti e dei Corsi di formazione realizzati per la Scuola Secondaria Presentazione dei Progetti e dei Corsi di formazione realizzati per la Scuola Secondaria RESPONSABILI DEI PROGETTI E DEI CORSI DI FORMAZIONE: dott.ssa Mena Caso (Psicologa, Psicoterapeuta) cell. 32081422223

Dettagli

Cos è la Psicoterapia

Cos è la Psicoterapia Cos è la Psicoterapia La psicoterapia è una forma di trattamento dei disturbi psichici e della sofferenza umana. Esistono varie forme di psicoterapia, dalla psicoanalisi alla psicoterapia cognitiva e comportamentale.

Dettagli

L EDUCAZIONE AFFETTIVA SESSUALE NELLA SCUOLA PRIMARIA

L EDUCAZIONE AFFETTIVA SESSUALE NELLA SCUOLA PRIMARIA L EDUCAZIONE AFFETTIVA SESSUALE NELLA SCUOLA PRIMARIA FINALITA L educazione all affettività rappresenta per l alunno un percorso di crescita psicologica e di consapevolezza della propria identità personale

Dettagli

MARKETING, COMUNICAZIONE, DEONTOLOGIA: il biglietto da visita del libero professionista

MARKETING, COMUNICAZIONE, DEONTOLOGIA: il biglietto da visita del libero professionista MARKETING, COMUNICAZIONE, DEONTOLOGIA: il biglietto da visita del libero professionista Bologna 24 novembre 2013 Roberta Arbellia Indagine Nursind e Cergas Bocconi ottobre 2013 Infermieri forte orgoglio

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

L APPLICABILITA DEL METODO VALIDATION

L APPLICABILITA DEL METODO VALIDATION Sostenere i bisogni delle persone affette da demenza - Nuove prospettive 24 25 Ottobre 2014 Bolzano L APPLICABILITA DEL METODO VALIDATION Colloqui individuali - Esperienze di gruppo CINZIA SIVIERO WWW.METODOVALIDATION.IT

Dettagli

I CAPITOLO LA MALATTIA CRONICA. Introduzione

I CAPITOLO LA MALATTIA CRONICA. Introduzione I CAPITOLO LA MALATTIA CRONICA Introduzione Con il termine malattia cronica si intende una malattia che persista per un periodo di tempo prolungato, che non abbia sostanziali prospettive di guarigione,

Dettagli

Fattori di stress e bisogni della famiglia: il vissuto delle persone. familiari. Dai dati della Ricerca Fondazione Cesare Serono- CENSIS(2012)

Fattori di stress e bisogni della famiglia: il vissuto delle persone. familiari. Dai dati della Ricerca Fondazione Cesare Serono- CENSIS(2012) Fattori di stress e bisogni della famiglia: il vissuto delle persone con autismo e dei loro familiari Dai dati della Ricerca Fondazione Cesare Serono- CENSIS(2012) Dr. Marco Pontis, pedagogista, formatore

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE La qualità del servizio passa attraverso la qualità delle persone 1. Lo scenario In presenza di una concorrenza

Dettagli

I CAMPI DI ESPERIENZA

I CAMPI DI ESPERIENZA I CAMPI DI ESPERIENZA IL SE E L ALTRO sviluppa il senso dell identità personale; riconosce ed esprime sentimenti e emozioni; conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e della scuola, sviluppando

Dettagli

Aspetti psicologici della vulvodinia. Dott.ssa Chiara Micheletti Consulente per la psicoterapia H San Raffaele - Resnati Milano. obiettivi Quando deve intervenire lo psicoterapeuta. Cosa deve fare. Cosa

Dettagli

Milano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni

Milano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni Milano, 9 novembre 2013 Vincenzo Saturni 1 La carta etica: perché e per chi? Avis opera da 86 anni per diffondere una cultura solidale tra i cittadini su tutto il territorio nazionale. E sin dal momento

Dettagli

IL RUOLO DEL CAREGIVER. Manuela Rebellato Responsabile Counselling : OaD, UVA, Continuità Assistenziale CHI SONO?

IL RUOLO DEL CAREGIVER. Manuela Rebellato Responsabile Counselling : OaD, UVA, Continuità Assistenziale CHI SONO? IL RUOLO DEL CAREGIVER Manuela Rebellato Responsabile Counselling : OaD, UVA, Continuità Assistenziale CHI SONO? Per i pazienti un sostegno indispensabile Per i Medici un riferimento Per le Istituzioni

Dettagli

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di

Dettagli

UOC PSICOLOGIA. Attività psicologica per il Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze (DSMD)

UOC PSICOLOGIA. Attività psicologica per il Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze (DSMD) UOC PSICOLOGIA Attività psicologica per il Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze (DSMD) Dr.ssa Annalisa Antichi (Conferenza Dipartimento DSMD, 25/6/15) L intervento psicologico mira al potenziamento

Dettagli

Quale futuro per il Welfare locale? 15 novembre 2013

Quale futuro per il Welfare locale? 15 novembre 2013 PIANO DI ZONA 2011-2013 2013 Quale futuro per il Welfare locale? 15 novembre 2013 Tavolo Minori e Famiglie: STORIE PER CRESCERE A cura di AS Angela Morabito ed AS Ilenia Petrucci Lab. Minori Sensibilizzazione

Dettagli

Si può vivere la propria spiritualità senza appartenere ad alcun credo?

Si può vivere la propria spiritualità senza appartenere ad alcun credo? LA DIMENSIONE SPIRITUALE E RELIGIOSA AL TERMINE DELLA VITA: QUALE APPROCCIO? Marina Sozzi, Aviano 2012 www.sipuodiremorte.it Si può vivere la propria spiritualità senza appartenere ad alcun credo? Organizzazione

Dettagli

Raso Margherita L ANORESSIA

Raso Margherita L ANORESSIA Raso Margherita L ANORESSIA L anoressia è,insieme alla bulimia,uno dei più importanti disturbi alimentari. Il rifiuto del cibo e la paura di ingrassare contraddistinguono i sintomi di questa malattia e

Dettagli

GVV FORMAZIONE REGIONE PIEMONTE 2015 2016

GVV FORMAZIONE REGIONE PIEMONTE 2015 2016 GVV FORMAZIONE REGIONE PIEMONTE 2015 2016 L ASCOLTO Primo passo dell Accoglienza Padre GHERARDO ARMANI C. M. 1. La relazione di aiuto La relazione si fonda su un rapporto umano centrato sull incontro di

Dettagli

AZIONI DEL SUCCESSO FORMATIVO

AZIONI DEL SUCCESSO FORMATIVO AZIONI DEL SUCCESSO FORMATIVO Premessa La scuola,oggi, trova la sua ragione di essere nell assicurare ad ogni alunno il successo formativo, inteso come piena formazione della persona umana nel rispetto

Dettagli

DICHIARAZIONI ANTICIPATE DI TRATTAMENTO

DICHIARAZIONI ANTICIPATE DI TRATTAMENTO DICHIARAZIONI ANTICIPATE DI TRATTAMENTO INTRODUZIONE attualità del problema in campo sociale (con una forte componente culturale) in campo medico in campo bioetico in campo legislativo in Italia, documento

Dettagli

Il ruolo dell approccio psicologico nella cura del tumore alla mammella

Il ruolo dell approccio psicologico nella cura del tumore alla mammella Torino, 10 giugno 2014 La donna con il tumore al seno: Assistenza a 360 gradi. Aggiornamento e novità Il ruolo dell approccio psicologico nella cura del tumore alla mammella Dott. Maria Rosa STANIZZO Direttore

Dettagli

1 LA GESTIONE INTEGRATA LA GESTIONE ATTUALE

1 LA GESTIONE INTEGRATA LA GESTIONE ATTUALE LA GESTIONE ATTUALE 1 LA GESTIONE INTEGRATA 2 specialisti famiglia e associazioni centro diabetologico centro diabetologico medico di base medico di base persona con diabete specialisti famiglia e associazioni

Dettagli

L EDUCAZIONE AMBIENTALE E IL RINNOVAMENTO DEL PROCESSO DI INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO. Carlo Fiorentini

L EDUCAZIONE AMBIENTALE E IL RINNOVAMENTO DEL PROCESSO DI INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO. Carlo Fiorentini L EDUCAZIONE AMBIENTALE E IL RINNOVAMENTO DEL PROCESSO DI INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO Carlo Fiorentini La collaborazione ci ha portato ad individuare 5 aspetti caratterizzanti l educazione ambientale 1.

Dettagli