PREVENZIONE DELLE NUOVE DIPENDENZE: GIOCO PROBLEMATICO, INTERNET, VIDEO GIOCHI, SHOPPING.. EDUCARE A: Associazione di promozione sociale- Erba

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1 PREVENZIONE DELLE NUOVE DIPENDENZE: GIOCO PROBLEMATICO, INTERNET, VIDEO GIOCHI, SHOPPING.. EDUCARE A: Associazione di promozione sociale- Erba

2 LA PREVENZIONE DELLE NUOVE DIPENDENZE: Gioco Problematico, Internet, Videogiochi, Shopping Dott. Stefano Oliva Casa di Cura Le Betulle

3 COSA SONO LE NEW ADDICTION

4 DEFINIZIONE: Con il termine Nuove Dipendenze si intendono tutte quelle forme di dipendenza patologica in cui l oggetto di dipendenza non è una sostanza, bensì un comportamento gratificante (giocare d azzardo, fare acquisti, utilizzare Internet o altri strumenti tecnologici, usare videogiochi)

5 DIMENSIONE DEL PROBLEMA Ø L incremento della disponibilità e della accessibilità di questi oggetti è storia piuttosto recente Ø I ragazzi di oggi hanno a disposizione risorse tecnologiche, disponibilità di denaro e possibilità di provare forti stimolazioni, come non era immaginabile solo anni fa

6 META ANNI 90: Gioco d Azzardo: Tendenzialmente riservato ad una nicchia di adulti (Casinò, Corse di cavalli, Totocalcio, Lotterie) Telefonini: Non esistevano Internet: Ancora quasi nessuno utilizzava la rete (sulla quale peraltro c era ben poco ) Videogiochi: C erano, ma non certo stimolanti come quelli odierni Denaro: Generalmente i ragazzi ne maneggiavano di meno

7 Ø Anche i problemi con gli alcolici si manifestavano non prima della post-adolescenza (ora i primi abusi sono già presenti a anni); Ø la cocaina era negli anni 80 e 90 affare per ricchi figli di papà Ø l eroina per emarginati sociali Ø Le droghe sintetiche non erano ancora così note e utilizzate (iniziarono ad esserlo soprattutto dopo la metà degli anni 90 del secolo scorso) Ø Certamente c era e c è la marijuana

8 Le Dipendenze sono realtà antica, ma oggigiorno le cose si sono complicate: 1. Per la maggiore disponibilità e accessibilità di sostanze e comportamenti stimolanti 2. Per la maggiore tendenza da parte di oggetti quotidiani a divenire fonte di abuso e dipendenza 3. Per la più facile presenza nella società odierna di stress correlato a senso di noia e di vuoto

9 4. Per la tendenza all ottenimento di gratificazioni con il metodo del tutto e subito (minore tolleranza alle frustrazioni) 5. Per la maggiore disponibilità di mondo virtuale versus mondo reale (affetti, comunicazione, tempo, famiglia ), con la conseguente promozione della maschera, più che del viso e del cuore

10 VIZIO O MALATTIA? Come è possibile distinguere un normale utilizzo delle risorse che ciascun ragazzo (o adulto) ha a disposizione, da un uso problematico (abuso) o addirittura patologico (Dipendenza)?

11 1) Dominanza del comportamento: ) Quanto il comportamento sta diventando centrale nella quotidianità della persona (lo faccio troppo, ci penso troppo, penso troppo alle conseguenze )? ) La quantità di tempo passata con quel determinato oggetto diviene via via maggiore (un po di tempo fa stavo su internet 5 ore la settimana, ora 5 ore al giorno )? ) Mi dà fastidio vivere senza il mio oggetto (senza il mio telefonino sono perso, non sono nessuno..)?

12 I tempi che dedico all utilizzo del mio oggetto interferiscono significativamente con altre mie attività importanti (studiare, lavorare, passare tempo con famiglia, amici, fidanzata/o, attività sportive..) Gli svantaggi sono diventati via via maggiori dei vantaggi eppure continuo

13 2) Alterazioni emotive: Mi sento particolarmente eccitato prima di utilizzare l oggetto di abuso Mi sento particolarmente gratificato mentre lo uso Mi sento infastidito successivamente per averlo utilizzato troppo Penso che sia l unica cosa nella vita che mi possa dare un po di piacere e/o tranquillità, anche se, se ci penso bene, anche questo sta diventando un problema

14 3) Sensazione di perdita di controllo: Provo a smettere o a diminuire l utilizzo, ci riesco per un po, ma poi ci ricado Gli altri mi dicono che il mio comportamento è fuori controllo, io invece sono assolutamente certo che tutto sarebbe in mio potere se solo volessi

15 Ø Il vizio è un comportamento volontario, bollato su un piano morale, che rifornisce di una gratificazione che viene desiderata e ottenuta dal soggetto Ø Se tale gratificazione viene a mancare o non è più conveniente (rapporto vantaggi/svantaggi) non è un particolare problema terminare l utilizzo dell oggetto del vizio (gioco d azzardo, videogioco, sostanza psicoattiva, internet, telefonino, acquisti o qualsivoglia altro oggetto di stimolazione)

16 Ø Le cose cambiano se invece lo stesso comportamento aggancia l individuo, il quale è ora coinvolto in una spirale di bramosia (craving) intensissima, con difficoltà enorme a resistervi anche se ci si impegna; Ø con tendenza all abuso rispetto alla propria programmazione; Ø con tendenza alla costruzione di alibi mentali che cerchino di giustificare il proprio comportamento (pseudorazionalizzazioni);

17 Ø con malessere e disagio intenso se provo a farne a meno; Ø con possibilità di brevi pause di utilizzo seguite da rovinose ricadute Ø In questo caso non siamo più di fronte ad un vizio, ma ad una vera e propria malattia, chiamata Dipendenza e che ha delle complesse basi Bio-Psico-Sociali!

18 FATTORI DI RISCHIO Quali possono essere dei fattori di rischio per la comparsa di condotte di dipendenza?

19 Alcune caratteristiche individuali, riconoscibili anche precocemente, come l atteggiamento aggressivo, l iperattività e la difficoltà nel concentrarsi su un compito, la tendenza all impulsività, la tendenza depressiva (scarsa motivazione, scarsi contatti amicali, irritabilità, chiusura relazionale), la grave insicurezza e timidezza oppure la tendenza alla costante ricerca di emozioni forti (sport estremi, comportamenti rischiosi, sfide, ecc)

20 Alcune caratteristiche famigliari, come la presenza di altri famigliari che tendono ad abusare (o ad essere dipendenti) da sostanze o comportamenti; l assenza di un adeguato accudimento e monitoraggio genitoriale; il mancato allenamento alla gestione e alla tolleranza delle frustrazioni; la assenza genitoriale (sia fisica, che di disponibilità affettiva o all ascolto);

21 mancanza o confusione di punti di riferimento saldi; traumi infantili; la scarsa proposta di contenuti di valore per riempire il tempo libero e la scarsa disponibilità all accompagnamento (fisico ed emotivo) all interno di tali esperienze Alcune caratteristiche sociali, come la frequentazione di gruppi di amici a rischio ; la scarsa integrazione sociale della famiglia

22 PREVENZIONE IN FAMIGLIA Cosa è possibile fare per diminuire il rischio di Abuso e di Dipendenza Comportamentale?

23 Alcuni consigli pratici per prevenire il rischio di abusi di strumenti tecnologici (American Academy of Pediatrics): Tenere fuori dalle camere da letto dei ragazzi le tecnologie che possono divenire fonte di abuso (cellulari, videogames, PC) Stabilire e fare rispettare ragionevoli e chiari orari di utilizzo delle tecnologie Far sì che i genitori stessi si impegnino a seguire tali indicazioni Garantire un numero sufficiente di ore di sonno

24 Effettuare un adeguato monitoraggio e supervisione delle attività dei figli, esprimendo loro lodi e rinforzi positivi nei casi di comportamenti appropriati. Il controllo non deve essere esercitato con l autoritarismo, ma piuttosto con attenzione, coinvolgimento, comunicazione e capacità di influenzare in modo ragionevole il comportamento dei figli, con autorevolezza e determinazione nel mantenere il proprio ruolo di guida adulta. Monitorare significa sostanzialmente avere un idea chiara di ciò che i figli fanno, di dove si trovano, delle persone che frequentano, dell ora che escono e dell ora che rientrano

25 Il soggetto in crescita necessita di indicazioni, di guida e limiti ben definiti. L assenza di regole lascia i bambini e gli adolescenti in uno stato d incertezza e confusione (non hanno ancora chiari modelli di auto-riferimento) Uno dei momenti più pericolosi per la caduta nelle dipendenze è il tempo libero. Questo va organizzato in maniera sana ed equilibrata (pianificazione di base, monitoraggio, dialogo, coinvolgimento)

26 Altri consigli per l uso del cellulare (Center on Media and Child Health di Harvard): 1. Prima di acquistare un cellulare a vostro figlio pensateci con attenzione e buon senso 2. Concordare un quantitativo di spesa massimo settimanale 3. Concordare i luoghi e i momenti di utilizzo e le sanzioni in caso di cattivo utilizzo 4. Spiegare che la sua utilità non sta nell oggetto in sé e nel fatto che tutti ce l hanno, ma in ragioni di sicurezza e di mantenimento della comunicazione con le persone che si interessano alla loro vita (perciò non è strettamente necessario avere l ultimo modello e tutte le funzioni attivate )

27 Consigli sull utilizzo dei videogames (Center on Media and Child Health di Harvard): Stabilire e discutere i limiti di tempo, spiegando i motivi della scelta. Essere elastici (non staccare la spina all ora x), ma anche fermi Prima di acquistare il videogioco riflettere sul contenuto Evitare di lasciare le console e i pc nella camera da letto dei ragazzi (è più facile non metterli subito che toglierli dopo..) Siate buoni modelli e proponete alternative

28 Consigli sull utilizzo di Internet: Siate chiari e determinati su ciò che si può o non si può fare con internet: quali siti visitare, cosa è possibile o meno scaricare, non rispondere a sconosciuti Precisare le conseguenze di un mal utilizzo Informatevi su Internet (risorse, vantaggi e rischi )

29 Come è possibile capire se mio figlio ha un problema con una Dipendenza comportamentale: Osservazione dei comportamenti e dei cambiamenti repentini e inspiegabili (umore, irritabilità, ansia, insonnia, frequenti e inspiegabili richieste di denaro ) Mantenersi sufficientemente informati circa le abitudini, gli amici e i loro genitori, i luoghi frequentati, i pensieri del figlio circa la consapevolezza dei rischi correlati all uso e abuso di sostanze, l utilizzo e la disponibilità di denaro Osservare le brusche variazioni in negativo delle principali attività (scolastiche, sportive, ricreative)

30 Cosa fare in caso di sospetta o probabile presenza di una Dipendenza comportamentale: Parlarne col coniuge e sedersi al tavolo con il ragazzo, assicurandosi che la conversazione avvenga in un momento tranquillo e che ci sia molto tempo da dedicare a un compito difficile Mantenere il più possibile un atteggiamento fiducioso rispetto alle proprie capacità e potenzialità genitoriali (è difficile che il ragazzo si comporti così perché siamo dei genitori incapaci )

31 Usare una comunicazione chiara e precisa su quanto si è osservato o si sospetta, senza nervosismo o dita puntate contro (è difficile che il ragazzo si comporti così semplicemente perché stupido o cattivo ) Non pensare di risolvere tutto al primo colloquio, ma far comprendere al ragazzo che si sarà rispettosamente ma rigorosamente attenti al suo comportamento (funzione genitoriale), ma anche che sì è pronti ad ascoltarli e a ricercare insieme eventuali soluzioni ai problemi e disagi che possono vivere

32 Alcuni consigli per condurre una difficile conversazione: Cercare di chiarirsi bene, prima del colloquio, quali sono i motivi che spingono a parlare e quali gli obiettivi (non agire d impulso, si farebbe il gioco del problema) Utilizzare nello spiegarsi i fatti più che i giudizi (e richiedere al ragazzo più fatti che promesse ) Parlare con chiarezza e sicurezza, trasmettendo rispettosamente la propria determinazione ad affrontare il problema (sono tuo padre..tua madre..è normale che mi preoccupi.)

33 Alcuni consigli per condurre una difficile conversazione: La discussione deve avvenire fra persone che si stimano e ciò se possibile va rimarcato. Cercare di stabilire insieme alcune regole di comportamento Ripensare alla conversazione avuta per migliorare la successiva

34 Alcuni consigli finali sul monitoraggio dei figli: Evitare l allarmismo e l episodicità del monitoraggio Mantenere un atteggiamento fondato sul rispetto: chiedere è diverso dall interrogare Cercare di stringere rapporti con i genitori delle persone frequentate prevalentemente Controllare l uso che i figli fanno del denaro

35 Porre attenzione (anche con l aiuto medico) al loro stato di salute psicofisico Evitare che entrino in facile contatto (anche visivo) in casa con sigarette, alcolici e psicofarmaci Supportare e ascoltare il ragazzo soprattutto nei momenti difficili del cambiamento (nuova scuola, pubertà, cambio di residenza, separazione genitoriale, lutti, ecc) Essere dei buoni modelli di comportamento e ammettere di sbagliare

36 Consigli su come informarsi: TESTI: Antonello Vanni Adolescenti tra dipendenza e libertà ed. San Paolo 2009 Claudio Risé Il mestiere di padre ed. San Paolo SITI: (Istituto Superiore di Sanità) (Network Nazionale sulle dipendenze) (sito del Movimento Italiano Genitori) (Centro Studio e Terapie delle Psicopatologie) (informazioni su alcolismo e gioco patologico e altre problematiche psichiatriche)

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