PREVENZIONE DELLE NUOVE DIPENDENZE: GIOCO PROBLEMATICO, INTERNET, VIDEO GIOCHI, SHOPPING.. EDUCARE A: Associazione di promozione sociale- Erba
|
|
- Alina Carletti
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 PREVENZIONE DELLE NUOVE DIPENDENZE: GIOCO PROBLEMATICO, INTERNET, VIDEO GIOCHI, SHOPPING.. EDUCARE A: Associazione di promozione sociale- Erba
2 LA PREVENZIONE DELLE NUOVE DIPENDENZE: Gioco Problematico, Internet, Videogiochi, Shopping Dott. Stefano Oliva Casa di Cura Le Betulle
3 COSA SONO LE NEW ADDICTION
4 DEFINIZIONE: Con il termine Nuove Dipendenze si intendono tutte quelle forme di dipendenza patologica in cui l oggetto di dipendenza non è una sostanza, bensì un comportamento gratificante (giocare d azzardo, fare acquisti, utilizzare Internet o altri strumenti tecnologici, usare videogiochi)
5 DIMENSIONE DEL PROBLEMA Ø L incremento della disponibilità e della accessibilità di questi oggetti è storia piuttosto recente Ø I ragazzi di oggi hanno a disposizione risorse tecnologiche, disponibilità di denaro e possibilità di provare forti stimolazioni, come non era immaginabile solo anni fa
6 META ANNI 90: Gioco d Azzardo: Tendenzialmente riservato ad una nicchia di adulti (Casinò, Corse di cavalli, Totocalcio, Lotterie) Telefonini: Non esistevano Internet: Ancora quasi nessuno utilizzava la rete (sulla quale peraltro c era ben poco ) Videogiochi: C erano, ma non certo stimolanti come quelli odierni Denaro: Generalmente i ragazzi ne maneggiavano di meno
7 Ø Anche i problemi con gli alcolici si manifestavano non prima della post-adolescenza (ora i primi abusi sono già presenti a anni); Ø la cocaina era negli anni 80 e 90 affare per ricchi figli di papà Ø l eroina per emarginati sociali Ø Le droghe sintetiche non erano ancora così note e utilizzate (iniziarono ad esserlo soprattutto dopo la metà degli anni 90 del secolo scorso) Ø Certamente c era e c è la marijuana
8 Le Dipendenze sono realtà antica, ma oggigiorno le cose si sono complicate: 1. Per la maggiore disponibilità e accessibilità di sostanze e comportamenti stimolanti 2. Per la maggiore tendenza da parte di oggetti quotidiani a divenire fonte di abuso e dipendenza 3. Per la più facile presenza nella società odierna di stress correlato a senso di noia e di vuoto
9 4. Per la tendenza all ottenimento di gratificazioni con il metodo del tutto e subito (minore tolleranza alle frustrazioni) 5. Per la maggiore disponibilità di mondo virtuale versus mondo reale (affetti, comunicazione, tempo, famiglia ), con la conseguente promozione della maschera, più che del viso e del cuore
10 VIZIO O MALATTIA? Come è possibile distinguere un normale utilizzo delle risorse che ciascun ragazzo (o adulto) ha a disposizione, da un uso problematico (abuso) o addirittura patologico (Dipendenza)?
11 1) Dominanza del comportamento: ) Quanto il comportamento sta diventando centrale nella quotidianità della persona (lo faccio troppo, ci penso troppo, penso troppo alle conseguenze )? ) La quantità di tempo passata con quel determinato oggetto diviene via via maggiore (un po di tempo fa stavo su internet 5 ore la settimana, ora 5 ore al giorno )? ) Mi dà fastidio vivere senza il mio oggetto (senza il mio telefonino sono perso, non sono nessuno..)?
12 I tempi che dedico all utilizzo del mio oggetto interferiscono significativamente con altre mie attività importanti (studiare, lavorare, passare tempo con famiglia, amici, fidanzata/o, attività sportive..) Gli svantaggi sono diventati via via maggiori dei vantaggi eppure continuo
13 2) Alterazioni emotive: Mi sento particolarmente eccitato prima di utilizzare l oggetto di abuso Mi sento particolarmente gratificato mentre lo uso Mi sento infastidito successivamente per averlo utilizzato troppo Penso che sia l unica cosa nella vita che mi possa dare un po di piacere e/o tranquillità, anche se, se ci penso bene, anche questo sta diventando un problema
14 3) Sensazione di perdita di controllo: Provo a smettere o a diminuire l utilizzo, ci riesco per un po, ma poi ci ricado Gli altri mi dicono che il mio comportamento è fuori controllo, io invece sono assolutamente certo che tutto sarebbe in mio potere se solo volessi
15 Ø Il vizio è un comportamento volontario, bollato su un piano morale, che rifornisce di una gratificazione che viene desiderata e ottenuta dal soggetto Ø Se tale gratificazione viene a mancare o non è più conveniente (rapporto vantaggi/svantaggi) non è un particolare problema terminare l utilizzo dell oggetto del vizio (gioco d azzardo, videogioco, sostanza psicoattiva, internet, telefonino, acquisti o qualsivoglia altro oggetto di stimolazione)
16 Ø Le cose cambiano se invece lo stesso comportamento aggancia l individuo, il quale è ora coinvolto in una spirale di bramosia (craving) intensissima, con difficoltà enorme a resistervi anche se ci si impegna; Ø con tendenza all abuso rispetto alla propria programmazione; Ø con tendenza alla costruzione di alibi mentali che cerchino di giustificare il proprio comportamento (pseudorazionalizzazioni);
17 Ø con malessere e disagio intenso se provo a farne a meno; Ø con possibilità di brevi pause di utilizzo seguite da rovinose ricadute Ø In questo caso non siamo più di fronte ad un vizio, ma ad una vera e propria malattia, chiamata Dipendenza e che ha delle complesse basi Bio-Psico-Sociali!
18 FATTORI DI RISCHIO Quali possono essere dei fattori di rischio per la comparsa di condotte di dipendenza?
19 Alcune caratteristiche individuali, riconoscibili anche precocemente, come l atteggiamento aggressivo, l iperattività e la difficoltà nel concentrarsi su un compito, la tendenza all impulsività, la tendenza depressiva (scarsa motivazione, scarsi contatti amicali, irritabilità, chiusura relazionale), la grave insicurezza e timidezza oppure la tendenza alla costante ricerca di emozioni forti (sport estremi, comportamenti rischiosi, sfide, ecc)
20 Alcune caratteristiche famigliari, come la presenza di altri famigliari che tendono ad abusare (o ad essere dipendenti) da sostanze o comportamenti; l assenza di un adeguato accudimento e monitoraggio genitoriale; il mancato allenamento alla gestione e alla tolleranza delle frustrazioni; la assenza genitoriale (sia fisica, che di disponibilità affettiva o all ascolto);
21 mancanza o confusione di punti di riferimento saldi; traumi infantili; la scarsa proposta di contenuti di valore per riempire il tempo libero e la scarsa disponibilità all accompagnamento (fisico ed emotivo) all interno di tali esperienze Alcune caratteristiche sociali, come la frequentazione di gruppi di amici a rischio ; la scarsa integrazione sociale della famiglia
22 PREVENZIONE IN FAMIGLIA Cosa è possibile fare per diminuire il rischio di Abuso e di Dipendenza Comportamentale?
23 Alcuni consigli pratici per prevenire il rischio di abusi di strumenti tecnologici (American Academy of Pediatrics): Tenere fuori dalle camere da letto dei ragazzi le tecnologie che possono divenire fonte di abuso (cellulari, videogames, PC) Stabilire e fare rispettare ragionevoli e chiari orari di utilizzo delle tecnologie Far sì che i genitori stessi si impegnino a seguire tali indicazioni Garantire un numero sufficiente di ore di sonno
24 Effettuare un adeguato monitoraggio e supervisione delle attività dei figli, esprimendo loro lodi e rinforzi positivi nei casi di comportamenti appropriati. Il controllo non deve essere esercitato con l autoritarismo, ma piuttosto con attenzione, coinvolgimento, comunicazione e capacità di influenzare in modo ragionevole il comportamento dei figli, con autorevolezza e determinazione nel mantenere il proprio ruolo di guida adulta. Monitorare significa sostanzialmente avere un idea chiara di ciò che i figli fanno, di dove si trovano, delle persone che frequentano, dell ora che escono e dell ora che rientrano
25 Il soggetto in crescita necessita di indicazioni, di guida e limiti ben definiti. L assenza di regole lascia i bambini e gli adolescenti in uno stato d incertezza e confusione (non hanno ancora chiari modelli di auto-riferimento) Uno dei momenti più pericolosi per la caduta nelle dipendenze è il tempo libero. Questo va organizzato in maniera sana ed equilibrata (pianificazione di base, monitoraggio, dialogo, coinvolgimento)
26 Altri consigli per l uso del cellulare (Center on Media and Child Health di Harvard): 1. Prima di acquistare un cellulare a vostro figlio pensateci con attenzione e buon senso 2. Concordare un quantitativo di spesa massimo settimanale 3. Concordare i luoghi e i momenti di utilizzo e le sanzioni in caso di cattivo utilizzo 4. Spiegare che la sua utilità non sta nell oggetto in sé e nel fatto che tutti ce l hanno, ma in ragioni di sicurezza e di mantenimento della comunicazione con le persone che si interessano alla loro vita (perciò non è strettamente necessario avere l ultimo modello e tutte le funzioni attivate )
27 Consigli sull utilizzo dei videogames (Center on Media and Child Health di Harvard): Stabilire e discutere i limiti di tempo, spiegando i motivi della scelta. Essere elastici (non staccare la spina all ora x), ma anche fermi Prima di acquistare il videogioco riflettere sul contenuto Evitare di lasciare le console e i pc nella camera da letto dei ragazzi (è più facile non metterli subito che toglierli dopo..) Siate buoni modelli e proponete alternative
28 Consigli sull utilizzo di Internet: Siate chiari e determinati su ciò che si può o non si può fare con internet: quali siti visitare, cosa è possibile o meno scaricare, non rispondere a sconosciuti Precisare le conseguenze di un mal utilizzo Informatevi su Internet (risorse, vantaggi e rischi )
29 Come è possibile capire se mio figlio ha un problema con una Dipendenza comportamentale: Osservazione dei comportamenti e dei cambiamenti repentini e inspiegabili (umore, irritabilità, ansia, insonnia, frequenti e inspiegabili richieste di denaro ) Mantenersi sufficientemente informati circa le abitudini, gli amici e i loro genitori, i luoghi frequentati, i pensieri del figlio circa la consapevolezza dei rischi correlati all uso e abuso di sostanze, l utilizzo e la disponibilità di denaro Osservare le brusche variazioni in negativo delle principali attività (scolastiche, sportive, ricreative)
30 Cosa fare in caso di sospetta o probabile presenza di una Dipendenza comportamentale: Parlarne col coniuge e sedersi al tavolo con il ragazzo, assicurandosi che la conversazione avvenga in un momento tranquillo e che ci sia molto tempo da dedicare a un compito difficile Mantenere il più possibile un atteggiamento fiducioso rispetto alle proprie capacità e potenzialità genitoriali (è difficile che il ragazzo si comporti così perché siamo dei genitori incapaci )
31 Usare una comunicazione chiara e precisa su quanto si è osservato o si sospetta, senza nervosismo o dita puntate contro (è difficile che il ragazzo si comporti così semplicemente perché stupido o cattivo ) Non pensare di risolvere tutto al primo colloquio, ma far comprendere al ragazzo che si sarà rispettosamente ma rigorosamente attenti al suo comportamento (funzione genitoriale), ma anche che sì è pronti ad ascoltarli e a ricercare insieme eventuali soluzioni ai problemi e disagi che possono vivere
32 Alcuni consigli per condurre una difficile conversazione: Cercare di chiarirsi bene, prima del colloquio, quali sono i motivi che spingono a parlare e quali gli obiettivi (non agire d impulso, si farebbe il gioco del problema) Utilizzare nello spiegarsi i fatti più che i giudizi (e richiedere al ragazzo più fatti che promesse ) Parlare con chiarezza e sicurezza, trasmettendo rispettosamente la propria determinazione ad affrontare il problema (sono tuo padre..tua madre..è normale che mi preoccupi.)
33 Alcuni consigli per condurre una difficile conversazione: La discussione deve avvenire fra persone che si stimano e ciò se possibile va rimarcato. Cercare di stabilire insieme alcune regole di comportamento Ripensare alla conversazione avuta per migliorare la successiva
34 Alcuni consigli finali sul monitoraggio dei figli: Evitare l allarmismo e l episodicità del monitoraggio Mantenere un atteggiamento fondato sul rispetto: chiedere è diverso dall interrogare Cercare di stringere rapporti con i genitori delle persone frequentate prevalentemente Controllare l uso che i figli fanno del denaro
35 Porre attenzione (anche con l aiuto medico) al loro stato di salute psicofisico Evitare che entrino in facile contatto (anche visivo) in casa con sigarette, alcolici e psicofarmaci Supportare e ascoltare il ragazzo soprattutto nei momenti difficili del cambiamento (nuova scuola, pubertà, cambio di residenza, separazione genitoriale, lutti, ecc) Essere dei buoni modelli di comportamento e ammettere di sbagliare
36 Consigli su come informarsi: TESTI: Antonello Vanni Adolescenti tra dipendenza e libertà ed. San Paolo 2009 Claudio Risé Il mestiere di padre ed. San Paolo SITI: (Istituto Superiore di Sanità) (Network Nazionale sulle dipendenze) (sito del Movimento Italiano Genitori) (Centro Studio e Terapie delle Psicopatologie) (informazioni su alcolismo e gioco patologico e altre problematiche psichiatriche)
CORSO DI FORMAZIONE PER GENITORI
CORSO DI FORMAZIONE PER GENITORI I I figli crescono Primo incontro 25.11.06 La scuola superiore: l adolescente l tra scuola e famiglia Secondo incontro17.02.07 La relazione tra genitori e figli adolescenti:
DettagliAlessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma
Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma LA COPPIA NON PUO FARE A MENO DI RICONOSCERE E ACCETTARE CHE L ALTRO E UN TU E COME TALE RAPPRESENTA NON UN OGGETTO DA MANIPOLARE
DettagliCOME COMPORTARSI E RAPPORTARSI CON ALLIEVI E GIOCATORI DURANTE LE LEZIONI E GLI ALLENAMENTI.
COMECOMPORTARSIERAPPORTARSICONALLIEVIEGIOCATORI DURANTELELEZIONIEGLIALLENAMENTI. CONSIGLIESUGGERIMENTI Siribadisce,comedettoinaltreoccasioniquandosièparlatodimetodologia,il concettodifondamentaleimportanzacheè:nondilungarsitroppodurantele
DettagliIL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.
IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi
DettagliLE STRATEGIE DI COPING
Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono
DettagliLe Dipendenze Patologiche. Dott. Vincenzo Balestra
Le Dipendenze Patologiche Dott. Vincenzo Balestra C è dipendenza e dipendenza L essere umano, per sua natura, è dipendente Esiste, pertanto, una dipendenza che è naturale, fisiologica Quando la dipendenza
Dettaglia cura dott.ssa Maria Cristina Theis
Essere genitori «nell era digitale: implicazioni delle nuove tecnologie (internet, cellulari, televisione, videogiochi) nella crescita dei bambini e modalità di approccio al loro utilizzo. a cura dott.ssa
DettagliAnno 2004/2005 CORSO SNES-CSI PER FORMATORI. Bologna, 3 dicembre 2005. Lara Rossin
Anno 2004/2005 LA FIGURA DEL FORMATORE CSI -LE SUE PECULIARITÀ E LA SUA MISSION- CORSO SNES-CSI PER FORMATORI Bologna, 3 dicembre 2005 Lara Rossin 1 INTRODUZIONE Non si insegna e non si può insegnare,
DettagliRicerca «Ragazzi in gioco» 2014. Paolo Molinari, IRES FVG
Ricerca «Ragazzi in gioco» 2014 Paolo Molinari, IRES FVG Un intervento di ricerca azione partecipata Un percorso di ascolto costruito assieme a gruppo di adolescenti e ragazzi (piano di lavoro, strumenti,
DettagliQUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO. La valutazione dovrà essere espressa in scala da 1 (per niente) a 5 (pienamente).
QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO Gentile genitore, le sottoponiamo il presente questionario anonimo al termine dell incontro a cui ha partecipato. La valutazione da lei espressa ci aiuterà a capire
DettagliCOMUNICAZIONE E ASCOLTO NELLA COPPIA
COMUNICAZIONE E ASCOLTO NELLA COPPIA Comunicare vuol dire scambiare informazioni legate a fatti o ad emozioni personali con un'altra persona. La vera comunicazione avviene quando uno riceve il messaggio
DettagliR E SI D E N Z I ALE D I V I A GAGGE R A GR AD AR A
CO M U N I T A T ER APE U T I CA R E SI D E N Z I ALE D I V I A GAGGE R A GR AD AR A 1982 STORIA IN PILLOLE STORIA IN PILLOLE 2011 PRENDERSI CURA E fondamentale per la coerenza d intervento, aggiornamento
DettagliI MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO?
I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO? Il Lavoro di cura fisica e psichica necessaria al benessere e alla crescita del bambino è parte integrante del Progetto Educativo
DettagliIl programma si compone di due ricerche internazionali sulle valutazioni legate all assistenza degli individui affetti da tali patologie.
Keeping Care Complete Sintesi dei risultati internazionali Keeping Care Complete ha l obiettivo di esaminare e creare consapevolezza circa le questioni emotive e sociali associate al trattamento e all
DettagliL uso e il significato delle regole (gruppo A)
L uso e il significato delle regole (gruppo A) Regole organizzative: devono essere rispettare per far sì che la struttura possa funzionare e che si possa vivere in un contesto di rispetto reciproco; Regole
DettagliADOLESCENTI AL BIVIO TRA DIPENDENZE E LIBERTÀ
ANTONELLO VANNI ADOLESCENTI AL BIVIO TRA DIPENDENZE E LIBERTÀ Manuale sulla prevenzione delle dipendenze per genitori, educatori e insegnanti INDICE Premessa: adolescenti al bivio, ma non più soli PARTE
DettagliCORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI
CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI 1. Vai a visitare un cliente ma non lo chiudi nonostante tu gli abbia fatto una buona offerta. Che cosa fai? Ti consideri causa e guardi
DettagliEssere Adolescenti e figli di genitori separati
Adolescenti e processi d aiuto Firenze 13-14 Gennaio 2011 Essere Adolescenti e figli di genitori separati Giancarlo Francini psicoterapeuta - Istituto di Terapia Familiare di Firenze Associazione Co.Me.Te
DettagliLE FAMIGLIE DI NASCITA
Torino 20.03.2014 LE FAMIGLIE DI NASCITA Carla Montangero educatrice professionale Servizio educativo del Progetto Neonati Comune di Torino COSA DICE LA LEGGE, CORNICE NORMATIVA LEGGE 184/83 modificata
DettagliCOME AIUTARE I NOSTRI FIGLI A CRESCERE BENE?
COME AIUTARE I NOSTRI FIGLI A CRESCERE BENE? Ogni genitore desidera essere un buon educatore dei propri figli, realizzare il loro bene, ma non è sempre in armonia con le dinamiche affettive, i bisogni,
DettagliYouLove Educazione sessuale 2.0
YouLove Educazione sessuale 2.0 IL NOSTRO TEAM Siamo quattro ragazze giovani e motivate con diverse tipologie di specializzazione, due psicologhe, una dottoressa in Servizi Sociali e una dottoressa in
DettagliGestione del conflitto o della negoziazione
1. Gestione del conflitto o della negoziazione Per ognuna delle 30 coppie di alternative scegli quella che è più vera per te. A volte lascio che siano gli altri a prendersi la responsabilità di risolvere
DettagliL obiettivo che questa ricerca si propone è di indagare le caratteristiche della attività lavorativa con ospiti anziani.
1 L obiettivo che questa ricerca si propone è di indagare le caratteristiche della attività lavorativa con ospiti anziani. Le risposte saranno strettamente confidenziali. Il questionario è anonimo. Per
DettagliLa depressione maggiore è un disturbo mentale che si manifesta con: uno stato d animo di profondo dolore o tristezza
La depressione maggiore è un disturbo mentale che si manifesta con: uno stato d animo di profondo dolore o tristezza mancanza di energia e di voglia di fare le cose Materiale a cura di: L. Magliano, A.
DettagliAssertività. Un adeguata comunicazione deve avere al meno tre elementi. Assenza Di paure o Inibizioni sociali. di sé
Assertività Un adeguata comunicazione deve avere al meno tre elementi Presenza di Affinate Abilità interpersonali Assenza Di paure o Inibizioni sociali Buona immagine di sé Privata e professionale ESSERE
DettagliL adozione di un bambino già grande e l arrivo dell adolescenza Marco Chistolini Adolescenza adottiva L adozione è una condizione esistenziale che ha tratti comuni e profonde differenze. Questo assunto
DettagliFormazione genitori. I percorsi
Formazione genitori Sappiamo che spesso è difficile trovare un po di tempo per pensare a come siamo genitori e dedicarci alla nostra formazione di educatori, sappiamo però anche quanto sia importante ritagliarsi
DettagliPROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15
Indice Introduzione pag. 9 Ringraziamenti» 13 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 1. I contenuti curati, interessanti e utili aiutano il business» 15 2. Le aziende
DettagliGenerazione Web "Consapevolezza e prevenzione dei rischi in Rete Competenze e certificazioni informatiche nella scuola
Generazione Web "Consapevolezza e prevenzione dei rischi in Rete Competenze e certificazioni informatiche nella scuola Castelfranco Veneto 19 gennaio 2015 Paola Stefanelli e Mara Quarisa Provincia di Treviso
DettagliL avversario invisibile
L avversario invisibile Riconoscere i segni della depressione www.zentiva.it www.teamsalute.it Cap.1 IL PERICOLO NELL OMBRA Quei passi alle mie spalle quelle ombre davanti a me il mio avversario la depressione
DettagliQUESTIONARIO PER LA RILEVAZIONE DELLE OPINIONI DEI GENITORI DEI BAMBINI CHE HANNO PARTECIPATO AL CENTRO ESTIVO A. ANALISI DI SFONDO: STRUTTURA FAMILIARE a) Da quante persone è composta la sua famiglia?
DettagliCONGRESSO SCIENTIFICO AIFI Associazione Italiana Fisioterapisti
CONGRESSO SCIENTIFICO AIFI Associazione Italiana Fisioterapisti "FISIOTERAPIA APPLICATA ALLO SPORT: FORMAZIONE, RICERCA CLINICA, PREVENZIONE E RIABILITAZIONE" FISIOTERAPIA APPLICATA ALLO SPORT FORMAZIONE
DettagliIRRINUNCIABILE PER I GIOVANI!!!
LA DIPENDENZA DALLA RETE INTERNET IRRINUNCIABILE PER I GIOVANI!!! CHE COS E? La cosiddetta dipendenza da internet è una problematica ancora in via di definizione che si riferisce all uso eccessivo di internet
DettagliCOME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO
COME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO Studiare non è tra le attività preferite dai figli; per questo i genitori devono saper ricorrere a strategie di motivazione allo studio, senza arrivare all
DettagliGIANLUIGI BALLARANI. I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe
GIANLUIGI BALLARANI I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe Individuarli e correggerli 1 di 6 Autore di Esami No Problem 1 Titolo I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli
DettagliLa mia autostima. Edizioni Erickson. Deborah Plummer. Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it
Edizioni Erickson La mia autostima Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it Deborah Plummer Introduzione L immaginazione come strumento per il cambiamento Imagework: un
DettagliAttività per la scuola secondaria di II grado
Attività per la scuola secondaria di II grado Il punto di esplosione Gli adolescenti sperimentano ed esprimono la rabbia in diversi modi. Alcuni esplodono da un momento all altro, apparentemente senza
DettagliIL MANUALE DEL TIROCINANTE
IL MANUALE DEL TIROCINANTE Quello che c è da sapere sul tirocinio in Italia a cura di Giuseppe Iuzzolino Verona, 26 novembre 2015 Perché un Manuale sui tirocini? Perché il tirocinio è, insieme all apprendistato,
DettagliA chi appartengono questi dispositivi? Televisione Computer Cellulare MP3 Videogiochi Tablet
A chi appartengono questi dispositivi? Personale Non posseduto Familiari Senza risposta 12 10 15 17 17 17 18 13 30 55 44 36 268 394 66 99 174 402 347 325 215 189 70 78 Televisione Computer Cellulare MP3
DettagliLA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE
Premise 1 LA TERAPIA DELLA RICONCILIAZIONE Ci sono varie forme di riconciliazione, così come ci sono varie forme di terapia e varie forme di mediazione. Noi qui ci riferiamo alla riconciliazione con una
DettagliAccogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile
Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio
DettagliDisagio giovanile ed interventi di prevenzione. partecipano e collaborano alla Ricerca le associazioni:
Disagio giovanile ed interventi di prevenzione partecipano e collaborano alla Ricerca le associazioni: Studio/intervento dei fenomeni di disagio giovanile al fine di individuarne forme e fattori di rischio
DettagliDa dove nasce l idea dei video
Da dove nasce l idea dei video Per anni abbiamo incontrato i potenziali clienti presso le loro sedi, come la tradizione commerciale vuole. L incontro nasce con una telefonata che il consulente fa a chi
DettagliTesina per il corso di Psicotecnologie dell apprendimento per l integrazione delle disabilità
Tesina per il corso di Psicotecnologie dell apprendimento per l integrazione delle disabilità ANALISI DEL TITOLO Per prima cosa cercheremo di analizzare e capire insieme il senso del titolo di questo lavoro:
DettagliStudio o faccio i compiti?
Devo leggere o studiare? Per oggi c erano i compiti, ma non c era nulla da studiare. Che fortuna! Studio o faccio i compiti? La sostanza dei compiti è lo studio e lo studio è il compito dei compiti STUDIARE
DettagliL OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario
L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA Il Servizio di Integrazione Scolastica
DettagliAUTOREGOLAZIONE PER IL COMPITO
B5 queste schede ti aiuteranno a scoprire quanto sia utile autointerrogarsi e autovalutarsi potrai renderti conto di quanto sia utile porsi domande per verificare la propria preparazione se ti eserciterai
DettagliProgetto Dos Edu: Drugs on Street Educational
Progetto Dos Edu: Drugs on Street Educational Interventi informativi ed educativi per la prevenzione dell incidentalità stradale correlata al consumo di alcol e droga prof.ssa Paola Cannavale COME NASCE
DettagliSostegno e Accompagnamento Educativo
Sostegno e Accompagnamento Educativo 1. Definizione La prestazione sostegno e accompagnamento educativo consiste nel fornire sia un supporto e una consulenza ai genitori nello svolgimento della loro funzione
DettagliMentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario
Mentore Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Vision Creare un futuro migliore per le Nuove Generazioni Come? Mission Rendere quante più persone possibili Libere Finanziariamente Con
Dettagli20 GENNAIO 2011 SCHEMA DELLA RELAZIONE DEL
20 GENNAIO 2011 SCHEMA DELLA RELAZIONE DEL DOTT. ANDREA TOSI Chi sono i miei interlocutori Quale è il mio ruolo Quale situazione devo affrontare Quale richiesta mi viene effettuata Cosa faccio io di fronte
DettagliMIO FIGLIO SUL WEB: POSTA CON LA TESTA!
FABRIZIO FANTONI psicologo psicoterapeuta LICEO CASIRAGHI - 8 NOVEMBRE 2014 MIO FIGLIO SUL WEB: POSTA CON LA TESTA! Le invarianti Gli adolescenti hanno sempre gli stessi compiti di sviluppo: pensare un
Dettagli[26] A. Obiettivo/i di mandato (scegli uno o più obiettivi tra i cinque sotto indicati, digitando il carattere x dopo il carattere )
[26] 1. Servizio / Ufficio Servizio Politiche Comunitarie e Servizi alla Persona e alla Comunità Servizio Politiche Sociali 2. Dirigente Enzo Finocchiaro 3. Account Manuela Priolo 4. Referente per la comunicazione
DettagliIl Volontariato: un esperienza di vita per la vita dell uomo. Perché te ne devi. preoccupare tu?
Il Volontariato: un esperienza di vita per la vita dell uomo Perché te ne devi preoccupare tu? 1 Cultura del pensare agli affari propri, lasciarsi guidare dai propri interessi rendere il nostro mondo vivibile,
DettagliRICERCA, VALUTAZIONE E SOSTEGNO PER LA SCUOLA
RICERCA, VALUTAZIONE E SOSTEGNO PER LA SCUOLA ISTITUTO COMPRENSIVO MARINO CENTRO Anno scolastico 2014-2015 Dott.ssa Carlotta PASSI 334-7921713 Referente Finalità e Obiettivi Il Centro RIVAS interviene
DettagliFORMAZIONE DEI FORMATORI Disagio e bullismo. Dr Fabio Muscionico U.O. Gestione Consultori Familiari
FORMAZIONE DEI FORMATORI Disagio e bullismo Dr Fabio Muscionico U.O. Gestione Consultori Familiari Cosa è il BULLISMO Il termine bullismo è utilizzato per designare un insieme di comportamenti in cui qualcuno
DettagliASSOCIAZIONE CULTURALE PENSIERI E PAROLE www.associazionepensieriparole.it
ASSOCIAZIONE CULTURALE PENSIERI E PAROLE www.associazionepensieriparole.it ESSERE GENITORI OGGI Quali differenze ci sono nell essere genitori oggi rispetto al passato? Quali sono le difficoltà e le risorse
DettagliKIT PER STIMOLARE LO SVILUPPO DELL AUTOREGOLAZIONE
APPRENDERE L AUTOREGOLAZIONE PER APPRENDERE KIT PER STIMOLARE LO SVILUPPO DELL AUTOREGOLAZIONE Dott.ssa Laura Traverso Psicologa lauratraverso4@gmail.com AUTO-REGOLAZIONE? Con il termine autoregolazione
DettagliChi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981
Chi sono Francesco lo Basso Molfetta (Ba) Progettista di Formazione Giudice di Gara dal 1972 Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Esperienze specifiche: Tutor Progetto Formazione Giovani Obiettivi Acquisire
DettagliAdulti - Fragilità. Valeria Cavallina Responsabile Unità Attività Sociale Sanitaria Distretto Porretta Terme
Adulti - Fragilità Valeria Cavallina Responsabile Unità Attività Sociale Sanitaria Distretto Porretta Terme Noi Fragili«Fragilità» ha la stessa radice di frangere, che significa rompere. Chi è fragile
DettagliLe caratteristiche dell adolescenza. Problematiche tipiche del contesto attuale
Le caratteristiche dell adolescenza Problematiche tipiche del contesto attuale Le mete da raggiungere L obiettivo è la maturità: Fisica (corpo e capacità di generare) Mentale (generalizzazione e astrazione)
DettagliMODULO 14: L individuazione e le traiettorie di sviluppo
MODULO 14: L individuazione e le traiettorie di sviluppo - L individualità - Lo sviluppo dell identità di genere - La costruzione e lo sviluppo del sé - Continuità e discontinuità nello sviluppo - Traiettorie
DettagliQ-RAS Questionario di Rilevazione delle Abilità Sociali
Q-RAS Questionario di Rilevazione delle Abilità Sociali Autore: Fabio Bocci Insegnamento di Pedagogia Speciale, Università degli Studi Roma Tre 1. Quando l insegnante parla alla classe, di solito io :
DettagliLa gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici. Dott.ssa Monica Dacomo
La gestione delle emozioni: interventi educativi e didattici Dott.ssa Monica Dacomo Attività per la scuola secondaria di I grado Chi o cosa provoca le nostre emozioni? Molti pensano che siano le altre
DettagliOGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio.
Distretto Scolastico N 53 Nocera Inferiore (SA) Prot. n. 1676 C/2 Nocera Superiore,18/10/2012 A tutti i docenti All attenzione della prof. Sergio FS di riferimento All attenzione di tutti i genitori Tramite
DettagliCHE COS È E A COSA SERVE IL COUNSELLING
CHE COS È E A COSA SERVE IL COUNSELLING Dal latino consilium: consiglio, parere. Counselling, deriva dal verbo inglese to counsel. L Oxford English Dictionary dà queste definizioni: 1. dare un parere a
DettagliLe conseguenze emotivo - motivazionali di una difficoltà scolastica
Le conseguenze emotivo - motivazionali di una difficoltà scolastica Individuazione precoce della difficoltà Riduzione della difficoltà specifica Maturazione dei livelli di autostima Riduce l impotenza
DettagliAUTOSTIMA QUESTA CHIMERA SCONOSCIUTA LUCIA TODARO, PSICOPEDAGOGISTA
AUTOSTIMA QUESTA CHIMERA SCONOSCIUTA Autostima = giudizio che ognuno dà del proprio valore ( dipende sia da fattori interni che esterni ) EricKson: la stima di sé deve venire da dentro, dal nocciolo di
DettagliAutoefficacia e apprendimento
Autoefficacia e apprendimento Definizione di autoefficacia Convinzione della propria capacità di fornire una certa prestazione organizzando ed eseguendo le sequenze di azioni necessarie per gestire adeguatamente
DettagliCon il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una
IL PROGRAMMA TEACCH Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una presa in carico globale in senso sia
DettagliEDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014
questionario di gradimento PROGETTO ESSERE&BENESSERE: EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ a.s. 2013/2014 classi prime e seconde - Scuola Secondaria di I grado di Lavagno CLASSI PRIME Mi sono piaciute perché erano
DettagliPERCORSO di EDUCAZIONE all AFFETTIVITA e ai DIRITTI per le CLASSI PRIME
CIRCOSCRIZIONE PRIMA ANNO SCOLASTICO 2005-2006 in fondo il rispetto delle differenze è la legge dell amicizia (Daniel Pennac) PERCORSO di EDUCAZIONE all AFFETTIVITA e ai DIRITTI per le CLASSI PRIME PREMESSA
DettagliSIDS : SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE. Suggerimenti per gli operatori che entrano in contatto con una famiglia colpita
SIDS : SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE Suggerimenti per gli operatori che entrano in contatto con una famiglia colpita Obiettivo e metodo Obiettivo: Metodo: fornire spunti di riflessione e consigli pratici affinché
DettagliPROPOSTE. FORMATIVE per la SCUOLA. dell INFANZIA. Proposte ideate da CRISTINA GRAFFEO e PAOLA PECORARI Anno 2014-15
PROPOSTE FORMATIVE per la SCUOLA dell INFANZIA Proposte ideate da CRISTINA GRAFFEO e PAOLA PECORARI Anno 2014-15 GIOCANDO CON LE EMOZIONI Sostenere e aiutare i bambini ad ascoltare le proprie emozioni
DettagliRELAZIONE FINALE FUNZIONI STRUMENTALI E REFERENTI DI PROGETTO Anno scolastico 2014-2015
RELAZIONE FINALE FUNZIONI STRUMENTALI E REFERENTI DI PROGETTO Anno scolastico 2014-2015 Nome ROSAMARIA CONTI Funzione strumentale/referente progetto LIBERI DA LIBERI PER Ore stanziate dal Fondo d Istituto
DettagliLa relazione d aiuto: lavorare con i soggetti fragili
La relazione d aiuto: lavorare con i soggetti fragili (a cura di Federica Giannetto) Concetto di fragilità la malattia la cronicità l handicap la vecchiaia Perdita del passaporto di buona salute e necessità
DettagliIL CONSULTORIO dalle donne...per le donne
IL CONSULTORIO dalle donne...per le donne Tratto da il Corriere della Sera -66 ottobre 2008 Che compresero, attraverso la sofferenza di molte di loro, che il benessere delle donne poteva venire solo dalla
DettagliTossicodipendenze: tra persona e necessità
Tossicodipendenze: tra persona e necessità Direttore Generale Dr. Enrico Desideri Direttore Amministrativo Dr. Moraldo Neri Direttore Sanitario Dr.ssa Branka Vujovic Direttore servizi sociali Dr.ssa Patrizia
DettagliQuando decidi di crescere? LE DIFFICOLTA EMOTIVO-RELAZIONALI
Quando decidi di crescere? LE DIFFICOLTA EMOTIVO-RELAZIONALI Le difficoltà emotivo-relazionali in ambito evolutivo Tutti quei segnali di disagio e di sofferenza, che coinvolgono la dimensione emotiva e
DettagliQual è il tuo approccio al lavoro? Che tipo sei? Come affronti le sfide che riguardano in lavoro? (e quindi anche un colloquio di lavoro)
Qual è il tuo approccio al lavoro? Che tipo sei? Come affronti le sfide che riguardano in lavoro? (e quindi anche un colloquio di lavoro) Rispondi alle seguenti domande indicando quale risposta è più vicino
DettagliPROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA
PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA EDUCATIVO-PREVENTIVA anno scolastico 2012/2013 Scuola dell Infanzia Don Antonio Dalla Croce Monteforte d Alpone a cura di: Sara Franchi PREMESSA La proposta di questo progetto
DettagliProposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA
Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA Tornare a «danzare la vita» dopo un intervento al seno Micaela Bianco I passaggi Coinvolgimento medici e fisioterapiste
DettagliADHD. LA FAMIGLIA Chi sono e come vivono genitori e fratelli di bambini/ragazzi ADHD. Astrid Gollner AIFA ONLUS LOMBARDIA
ADHD LA FAMIGLIA Chi sono e come vivono genitori e fratelli di bambini/ragazzi ADHD Astrid Gollner AIFA ONLUS LOMBARDIA Bisogna prima di tutto ricordare che il bambino/ragazzo/adolescente con ADHD non
DettagliLE FATTORIE AUMENTANO
LE FATTORIE AUMENTANO Nata dalla collaborazione tra 5 fattorie didattiche, l iniziativa mira a contribuire ad elevare la qualità della didattica in fattoria e a far riconoscere le stesse come agenzie educative,
DettagliChe cos è l intelligenza e come funzionano i test del Q.I.
Che cos è l intelligenza e come funzionano i test del Q.I. Non esiste, al giorno d oggi, un parere unanime della comunità scientifica sulla definizione di intelligenza. In generale, potremmo dire che è
DettagliPercorsi di Crescita Percorsi di Ricerca
Percorsi di Crescita Percorsi di Ricerca L educazione è la continua riorganizzazione o ricostruzione dell esperienza John Dewey SERVIZI PER LE SCUOLE Accompagnare la scuola ad essere migliore, con i docenti
DettagliFallimenti in psicoterapia psicodinamica J. Gold G. Stricker
Fallimenti in psicoterapia psicodinamica J. Gold G. Stricker Criteri per il successo e per il fallimento di un trattamento. Fattori: 1) del Paziente 2) del terapeuta 3) tecnici 4) relazionali 5) ambientali
DettagliGRUPPI DI INCONTRO per GENITORI
Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione
DettagliRicerca azione LA RICERCA DI SCUOLA CENTRALE FORMAZIONE
Ricerca azione LA RICERCA DI SCUOLA CENTRALE FORMAZIONE ACCOMPAGNAMENTO VOLTO A FAVORIRE IL BENESSERE DEI GIOVANI IN diritto dovere all istruzione e formazione NEI CENTRI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE A
DettagliANTONELLO VANNI FIGLI NELLA TEMPESTA LA LORO SOFFERENZA NELLA SEPARAZIONE E NEL DIVORZIO SAN PAOLO EDIZIONI, 2015
ANTONELLO VANNI FIGLI NELLA TEMPESTA LA LORO SOFFERENZA NELLA SEPARAZIONE E NEL DIVORZIO SAN PAOLO EDIZIONI, 2015 INDICE Prefazione I La famiglia nella tempesta Family Breakdown: perché la famiglia è in
DettagliProcessi di comunicazione scuola-famiglia
Processi di comunicazione scuola-famiglia Appunti Comunicare a scuola è il cuore della relazione scuola-famiglia, parti alleate di un progetto che -in particolare nella realtà attualenon sopporta solitudine:
DettagliEDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA
EDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA Accompagnare i nostri figli nel cammino dell amore di Rosangela Carù QUALE EDUCAZIONE IN FAMIGLIA? Adolescenti Genitori- Educatori Educazione 1. CHI E L ADOLESCENTE?
DettagliFINESTRE INTERCULTURALI
Scuola Classe 1C FINESTRE INTERCULTURALI DIARIO DI BORDO 2013 / 2014 IC Gandhi - Secondaria di primo grado Paolo Uccello Insegnante / materia lettere Data Febbraio Durata 4h TITOLO DELLA FINESTRA INTERCULTURALE
DettagliCorso di aggiornamento per operatori e volontari del Progetto Filippide Associazione Diversamente onlus
Corso di aggiornamento per operatori e volontari del Progetto Filippide Associazione Diversamente onlus Creare e utilizzare le storie sociali Dott. Marco Pontis Autore del Corso Avanzato Autismo: interventi
DettagliLa relazione adulto-giovane: le risorse esterne Annella Bartolomeo
Servizio di Psicologia dell'apprendimento e dell'educazione in Età Evolutiva Universi a confronto: adulti e bambini-ragazzi nei contesti di crescita La relazione adulto-giovane: le risorse esterne Annella
Dettagli1) Il mio avatar: uguali o diversi? L esercizio permette di apprendere il concetto di avatar e comprenderne la tipologia.
DISCUSSION STARTERS - Definisci a parole tue cosa è un avatar. - Quali sono le funzioni psicologiche dell avatar? - L avatar può essere sempre come tu lo vorresti? - Quanti tipi di avatar conosci? - In
DettagliLa centralità dei bambini. Dai bisogni della coppia ai bisogni dei bambini
+ La centralità dei bambini Dai bisogni della coppia ai bisogni dei bambini + L esperienza dell abbandono Dove e come vengono abbandonati i bambini? + I bambini Vengono abbandonati piccolissimi dentro
DettagliCIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014
CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 RICERCA-AZIONE Insegnare per competenze: Lo sviluppo dei processi cognitivi Scuola Elementare Fiorentino DESCRIZIONE DELL ESPERIENZA Docente: Rosa
DettagliPROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro
DettagliLo specifico del lavoro psicologico nell accompagnamento della coppia all adozione
Lo specifico del lavoro psicologico nell accompagnamento della coppia all adozione Dott.ssa Maria Berica Tortorani Psicologa-Psicoterapeuta ASL 3 Pistoia Operatrice-formatrice Area Vasta per l adozione
Dettagli