SVILUPPO E LEGALITA IN CALABRIA E NEL MEZZOGIORNO. Premessa :Le principali ragioni della crisi strutturale in Calabria

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1 1 SVILUPPO E LEGALITA IN CALABRIA E NEL MEZZOGIORNO Di Michela Mantovani (bozza) Premessa :Le principali ragioni della crisi strutturale in Calabria Per ricercare le ragioni del deficit di sviluppo e per pesare le diverse responsabilità alle ricerche di autorevoli meridionalisti e, soprattutto, al complesso dei lavori sull argomento fatti dai ricercatori Banca Italia 1 ; che, in estrema sintesi, portano alle seguenti conclusioni: Le principali ragioni della crisi strutturale della Calabria (e del Mezzogiorno) vanno ricercate: 1) Nella cronica CARENZA DI INFRASTRUTTURE. 2) Nel DEFICIT DEL C.D. CAPITALE SOCIALE: a. Qualità dell azione pubblica. b. Incapacità diffusa ad unire le forze. Individualismo. c. Deficit di legalità. Le responsabilità del sistema bancario per il deficit di sviluppo sono inferiori rispetto a quello di altri attori economici, con riferimento, ad esempio, al deficit infrastrutturale e di capitale sociale, e soprattutto riguardo alla illegalità. L Analisi di alcuni dati strutturali del sistema bancario Calabrese dimostrano che: C è una stretta correlazione tra sviluppo del sistema finanziario e crescita economica; un tasso di sviluppo più elevato è in paesi dotati di sistemi finanziari evoluti. Nel Mezzogiorno il sistema finanziario è incentrato sulle banche che forniscono quasi i tre quarti dei fondi esterni alle imprese e gestiscono la quasi totalità del risparmio finanziario delle famiglie. Al sistema bancario del Mezzogiorno al quale sono state spesso ATTRIBUITE MOLTE RESPONSABILITÀ del mancato sviluppo economico; in termini soprattutto di: 1) Minore disponibilità di credito e drenaggio di risorse da parte delle banche extra regionali sotto forma di raccolta nel sud con successivo reimpiego al Settentrione. 2) Maggiore costo del credito per le famiglie ed imprese calabresi. 1 che da ultimo sono sfociate nel volume Mezzogiorno e Politiche regionali, presentato a Roma, il 26 novembre u.s., alla presenza del Presidente della Repubblica e che è stato oggetto di un convegno il 18 febbraio c/o la Sala Magna dell Università di Palazzo Steri 1

2 2 3) La carenza di calabresità 2 1 PUNTO 1) Minore disponibilità di credito Con riferimento al PUNTO 1) Minore disponibilità di credito, approfonditi studi 3 della banca d Italia hanno dimostrato che in Calabria vi è il quadro seguente : 1.a Prestiti nel 2008 i prestiti bancari sono aumentati del 7,2%, in rallentamento rispetto all anno precedente (10,2%). Ciò ha riguardato sia le famiglie ed in misura più pronunciata le imprese. Insomma nonostante la crisi c è una crescita dei prestiti. Il problema è che essi spesso non si collegano a nuove iniziative ma a maggior fabbisogno finanziario per quelle esistenti, come dimostrato dal fatto che sta aumentando la quota degli interessi passivi sul margine operativo lordo delle imprese (vale a dire la somma dei profitti prima degli interessi passivi, ammortamenti, da cui si detrae ulteriormente l imposta sul reddito delle imprese per arrivare al profitto netto). Il primo trimestre del 2009 i prestiti erogati ai residenti ha mantenuto lo stesso tasso di espansione della fine Nel 2008 il credito alle imprese è cresciuto del 3,3% in decelerazione rispetto a dicembre 2007 (13,4%) Il primo trimestre 2009 ha visto diminuire i prestiti del 1,4% per piccole imprese e 1,8% per quelle più grandi mentre è aumentato il credito alle famiglie ad un tasso superiore media nazionale. 5 1.b Indebitamento Indebitamento alle imprese La crescita del grado di indebitamento è ascrivibile alle imprese di minore dimensione e a quelle operanti nei comparti dell industria manifatturiera e nelle costruzioni. Per le imprese piccole e medie si è registrato un notevole incremento dei debiti finanziari sul fatturato. Per tali imprese l incidenza degli oneri finanziari lordi, sul margine operativo lordo, è passata da 39,5% al 42,9% 6. Ciò vuol dire che il margine del profitto comprensivo di ammortamenti ed imposte si avvicina al livello critico del 50%. (Dico critico perché bisogna ancora detrarre gli ammortamenti per arrivare al profitto poi detrarre le imposte) Indebitamento alle famiglie 2 In SOPRANZETTI G. Direttore Banca Italia sede Palermo, Convegno 16/17 aprile 2010 Catania 3 (Il Sistema Bancario e il Mezzogiorno Luigi Cannari e Fabio Panetta 2006N.B ) 4 BI Economia della ragione Calabria anno B.I Andamento del credito in Calabria nel primo trimestre BI 2008 p. 28 2

3 3 Nel 2008 i prestiti alle famiglie consumatrici, sono aumentati del 3,6% (12,7 nel 2007). 7 2 PUNTO 2 : Maggior costo del credito Si osserva che: 2.a Il Costo del denaro in Calabria A dicembre 2008 i tassi d interesse a breve termine praticati alle imprese con sede legale in Calabria si sono attesti al 9,43% (tavola a 23) in lieve aumento rispetto al ,15%. Permane il divario con la media nazionale pari a due punti percentuale 8. A Marzo 2009 i tassi di interesse verso clientela residente sono attestati al 8,35% o (8,33% in 2008) valore diminuito rispetto trimestre precedente. Ciò in relazione alla riduzione di tasso operata dalla BCE Quale imprenditore (le banche sono imprese) PRESTEREBBE SOLDI A TASSI UGUALI IN SITUAZIONI DISEGUALI per rischiosità del prestito? IL DIFFERENZIALE DI TASSO, È IL PREMIO PER IL RISCHIO: a) Il tasso di decadimento (fotografia delle nuove sofferenze) In Calabria Nel 2008 in Calabria il flusso delle nuove sofferenze è salito al 1,8%( 1,7% nel 2007 tavola 3.1 p. 26 del 2008). In particolare le famiglie produttrici e le imprese dell industria manifatturiera hanno registrato tassi di ingresso in sofferenza superiori alla media. 9 In Sicilia Il tasso di decadimento, in Sicilia, a giugno 2009, era del 20% superiore al dato medio nazionale. E prima che la crisi investisse pesantemente il Nord industrializzato (settembre 2008) era di più del 50% superiore. Differenza quest ultima che si riscontra anche per gli stock di sofferenze (totale delle sofferenze non si sa quanto è ) su impieghi 10. b) I crediti in temporanea difficoltà (incagli) sono aumentati nel corso dell anno del 20,1% rispetto a 5,7% nel 2007 sia per famiglie che per le imprese 11. c) La Calabria, assieme alla Sicilia è in testa alle classifiche del sommerso economico (circa 30%), questo impatta sensibilmente sul reddito 7 BI 2008 p BI (2008) 9 BI 2008 p In Sopranzetti G. Direttore Banca Italia sede Palermo, Convegno 16/17 aprile Catania 11 3

4 4 misurabile delle famiglie e rende più rischioso erogare finanziamenti alle stesse. d) Il costo dell illegalità ampiamente studiato, tipico delle realtà meridionali. 3 Punto Calabresità e sicilianita 3.1 Calabresità Con riguardo alla carenza di spirito regionale ossia di calabresità e di sicilianità va osservato che in Calabria come in Sicilia le grandi banche sono oramai del nord. Il Banco di Napoli appartiene a Banca Intesa San Paolo ed il Banco di Sicilia appartiene ad Unicredit. Per altro in Calabria sono importanti le banche di credito cooperativo. Nel 2008 il numero delle banche sono diminuite di 5 unità passando da 43 a 38, però il loro numero di sportelli è rimasto invariato. E bene che le banche di credito cooperativo che sono ancora 18 realizzino processi di fusione fra di loro poiché la loro dimensione è ancora troppo limitata. 3.2 Sicilianità In Sicilia agli inizi degli anni 90 le banche locali detenevano una quota significativa di credito (25 p.p. circa), oggi quasi integralmente scomparsa. A partire dagli anni 90 (rimozione controlli sull apertura degli sportelli e intensificarsi delle tensioni concorrenziali) sono esplose, nelle banche siciliane, le carenze nelle procedure di valutazione, erogazione e controllo dei crediti, che unitamente agli elevati oneri strutturali hanno drammaticamente peggiorato gli equilibri dei bilanci delle banche, spingendole fuori mercato per la qualità del credito in Sicilia in quanto il rapporto sofferenze/impieghi regionale Sicilia a fine 1996 era pari al 32,1% - con un più elevato rischio da parte delle banche regionali (prossimo al 50% per Catania e Palermo) contro un dato medio nazionale del 10%. La situazione tecnica delle banche locali era pertanto notevolmente deteriorata e al fine di evitare traumatici default si rese necessario l intervento di banche extraregionali; con una modalità tecnica (acquisizioni e fusioni) indubbiamente meno costosa rispetto a quella recentemente seguita per il salvataggio di banche USA e della Gran Bretagna. Come ho già notato non solo il Banco di Sicilia ma anche il Banco di Napoli è arrivato al fallimento. In questo caso però non c è una responsabilità preminente della Calabria, a differenza che nel caso della Sicilia rispetto al banco di Sicilia perché la risi del Banco di Napoli è stata determinata soprattutto dagli investimenti sbagliati e delle sofferenze in area campana. La Calabria è stata ancora una volta vittima del malgoverno nella regione leader del Mezzogiorno continentale, come nel regno Borbonico delle due Sicilie. 4

5 I Depositi in Calabria Alla fine 2008 i depositi sono aumentati del 5,8% rispetto anno precedente, l andamento è ascrivibile all accelerazione relativa alle famiglie consumatrici (7,8%) che ha più che compensato la contrazione dei depositi delle imprese (-4,1%) 12. I depositi bancari delle famiglie e delle imprese nel primo trimestre del 2009 sono rimasti stabili, anche se inferiori alla media nazionale. Purtroppo molto risparmio regionale è assorbito dal deficit degli Enti Locali. 3.4 Il debito delle Amministrazioni locali calabresi A Fine 2008 il debito delle Amministrazioni locali calabresi è stato pari a 3,1 miliardi di euro, in crescita del 15,7% in termini nominali rispetto all anno 2007, in accelerazione rispetto all anno precedente (11,2%). A marzo 2009 l agenzia moody s ha ridotto il rating della ragione Calabria da A1 ad A3 per effetto del debito connesso con la gestione del servizio sanitario. Analogamente nel giugno 2008 Ficht Italia aveva ridotto il rating di breve periodo da F1+ ad F1 a causa delle accresciute tensioni di liquidità, specialmente nel settore sanitario, mantenendo inalterato il rating di lungo periodo (A+) 13. Una situazione simile a quella della Grecia o del Portogallo il cui deficit pubblico crea debito pubblico e distrugge il risparmio destinato all investimento produttivo generando crisi. Conclusioni Le RADICI sono indubbiamente importanti, ma in campo economico finanziario, per essere efficaci per offrire un reale contributo allo sviluppo economico, il sentimento regionalista deve coniugarsi all efficienza ed alla professionalità. E indispensabile trovare un più avanzato equilibrio tra LOCALISMO e GLOBALIZZAZIONE. Ciò non significa che non occorra lavorare e lavorare intensamente e rapidamente per migliorare i rapporti banche-imprese e banche-famiglie con: 12 BI 2008 p BI 2008 p. 45 1) assetti organizzativi che evitino la spersonalizzazione nel rapporto con l utenza. 2) Maggiore trasparenza e rapidità di risposta alla clientela. Una recente circolare BI (ribadisce la necessità che venga prestata la massima attenzione da parte degli intermediari alla trasparenza e correttezza nei rapporti con la clientela che devono costituire un obiettivo centrale nell organizzazione aziendale. 3) Sensibilità micro-credito. 4) L Utenza non deve essere un bene di consumo, ma bene d investimento. 5

6 6 C è anche per Banca d Italia, un compito della Vigilanza sul sistema bancario, ossia il miglioramento di strutture, procedure ed azioni di intervento con alcuni recenti interventi come : a) Razionalizzazione della struttura sul territorio per aumentare l efficienza (meno costi: - 18% di organico di Filiale a regime), ma anche l efficacia (più professionalità in Vigilanza e Ricerca Economica). b) Sensibilità alle esigenze locali, assecondando le iniziative locali, che dimostrino adeguati requisiti c) Sempre maggiore attenzione agli aspetti patologici che potrebbero coinvolgere il sistema bancario (antiriciclaggio ed usura) Sono convinta che se ci sarà il miglioramento dell azione della P.A, ovvero del senso civico, e della legalità ciò potrà avere un effetto di stimolo allo sviluppo ed alla crescita per gli impieghi indirizzati all investimento in nuove iniziative ad all ampliamento di quelle esistenti. 6

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