GAMBA: Noi abbiamo ritenuto opportuno e doveroso depositare questa. interrogazione alla luce del fatto che il giorno stesso del

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1 GAMBA: Noi abbiamo ritenuto opportuno e doveroso depositare questa interrogazione alla luce del fatto che il giorno stesso del deposito dell interrogazione è apparsa sui giornali locali la notizia che il Comune avesse ricevuto, in data 27 novembre 2013, dal Ministero dell Ambiente una nota con la quale veniva richiamata una problematica, che il Movimento 5 Stelle aveva già sollevato in sede di Commissione Ambiente, quando venne presentata l ordinanza parzialmente limitativa dell accesso ai parchi che sono inseriti nel SIN Caffaro. In quella sede, come Movimento, avevamo proprio sottolineato che, a nostro parere, l indicazione della tabella B dell allegato 5 del Testo Unico Ambiente, che riguarda la concentrazione della soglia di contaminazione riferita alle zone industriali, fosse un riferimento sbagliato e che il riferimento più adatto sarebbe stato quello della tabella A, che riguarda le zone residenziali, dove è intuitivo il limite della CSC è molto più basso rispetto alla zona industriale. In questa lettera del 27 novembre, a nostro parere, corrobora questa nostra posizione perché invita, chiaramente, il Comune a rivalutare i contenuti dell ordinanza, ai sensi della normativa vigente. Questa ordinanza del Sindaco, invece, è stata reiterata tal quale alla fine del mese di dicembre e dovrebbe scadere, mi sembra, alla fine del mese di marzo, quindi è stata reiterata solamente per tre mesi. Quindi noi chiediamo e interroghiamo il Sindaco e la Giunta per sapere: innanzitutto, per quali motivi, se ci sono delle ragioni per le quali si è ritenuto di non adeguarsi a questo invito del Ministero, che secondo noi è assolutamente

2 chiaro. Anche perché il problema dell accesso ai parchi, io mi rendo conto che da un punto di vista di fruibilità del verde cittadino fosse una priorità per l Amministrazione quella di restituire ai cittadini questi parchi anche da un punto di vista formale, perché di fatto questi parchi venivano utilizzati ed erano lasciati, e l ordinanza sindacale che risale, penso, addirittura al , a firma dell allora Sindaco Corsini, di fatto non veniva rispettata, questi parchi sono stati sottoposti a sequestro penale, per cui c era la necessità di intervenire. Però, a nostro parere, sarebbe stato opportuno intervenire reiterando la vecchia ordinanza di Corsini, che era molto più restrittiva e a nostro parere più tutelante nei confronti della salute dei cittadini. Quindi le nostre domande sono quattro e sostanzialmente: le ragioni per le quali si è ritenuto di non adeguarsi; per quale motivo questa nota non è stata resa pubblica; e poi un altra questione, secondo me fondamentale, proprio per capire i pilastri sui quali si fonda questa ordinanza, perché noi non abbiamo rinvenuto un analisi del rischio effettuata dalla competente A.S.L., prima di emettere l ordinanza, al fine di comprendere per quale motivo è saltata fuori questa storia del prato inerbito e annaffiato con l acqua potabile, a sostegno appunto di queste limitazioni. Ovviamente, se questo studio della A.S.L. c è, noi chiediamo che venga reso pubblico perché ci sembra doveroso farlo. Da ultimo, noi abbiamo ritenuto, anche se si tratta semplicemente di un interrogazione, ma è comunque una richiesta, noi come gruppo

3 Movimento 5 Stelle riteniamo che l ordinanza dovrebbe essere sospesa, non reiterata così com è e sostituita con l ordinanza che c era, precedente, che quindi ci permettiamo di invitare in questo senso l Amministrazione a valutare questa possibilità.

4 GAMBA: Io sarò molto più breve di sei minuti. Devo dire che forse sarà perché io sono una zuccona, ma io rimango ferma sulla mia posizione, sono rimasta ferma sulla mia posizione anche quando pensavo che fosse nulla la nomina del Direttore Generale, e non ho avuto torto. Chiedo se sia possibile avere per iscritto le modifiche di cui lei parlava specifiche dell ordinanza, anche se penso che a breve questa ordinanza dovrà essere rinnovata, per cui le vedremo scritte nell ordinanza. Però non ho capito alcune cose, perché lei ha parlato di un incontro del 18 dicembre, non ho capito se è stato fatto questo comitato tecnico-scientifico a Brescia, o se è stato fatto a Roma, o se sono stati fatti due, quindi uno a Roma a dicembre e un altro anche a gennaio. Io ho saputo, da una telefonata del ufficio del Sindaco in realtà, che c era stato questo incontro del 23 gennaio, e avevo chiesto l accesso agli atti, ma non ho ancora avuto risposta a questa mia domanda. Ora, io capisco che il Sindaco faccia riferimento alle risultanze degli studi e delle analisi di ciò che viene detto al Sindaco da parte di A.S.L. su temi come questi, che non possa il Sindaco inventarsi delle cose che non sono di sua stretta competenza. Però io mi chiedo, il problema grosso di questa ordinanza è che io non ho visto l analisi del rischio, noi non l abbiamo vista questa analisi, sulla base di quali dati scientifici A.S.L. arrivi ad affermare questa cosa rimane una cosa sconosciuta. E tenuto conto che, a nostro modesto avviso, l atteggiamento che A.S.L. ha avuto nei confronti

5 dell inquinamento Caffaro è stato per tantissimi anni un atteggiamento di minimizzazione del danno, che è uno dei danni più grandi da inquinamento di PCB e diossine al mondo, ovviamente, abbiamo la necessità di capire nello specifico come A.S.L. sia arrivata a questa conclusione. Io, ovviamente, comunque la ringrazio per averci dato queste risposte, che sono esaustive per quanto è di competenza del Comune. Quindi dobbiamo approfondire quello che è invece di competenza di A.S.L.

6 GAMBA: Colgo l occasione quest oggi per ringraziare, ovviamente, il dottor Quaranta per il lavoro fatto, non avendo avuto occasione di farlo durante la Commissione. Devo dire che, anche per mia esperienza professionale, non posso non essere d accordo con chi, facente parte di associazioni che da anni si occupano delle problematiche dei detenuti, si sta battendo in questi anni per la chiusura del carcere di Canton Mombello. Io sono fermamente convinta che questa sia una struttura che non risponde alle esigenze di rieducazione, che vengono sancite dall articolo 27 della Costituzione, e credo anche che la città debba essere avviata in un percorso di sensibilizzazione, che proprio vada nella direzione di far sentire la voce di questa città sul tema della giustizia in generale che parte anche dal carcere. Brescia è una città cenerentola per quanto riguarda l amministrazione della giustizia. Forse non tutti lo sanno, ma per anni adesso non so se quest anno verrà confermata oppure no la nostra sede della Procura della Repubblica, e per un certo periodo di tempo anche il Tribunale, è stata considerata sede disagiata di Procura, per cui i magistrati per venire a lavorare a Brescia prendono un indennità aggiuntiva, perché non ci vuol venire a lavorare nessuno, perché abbiamo delle carenze di organico spaventose che incidono in maniera pesantissima anche sulla situazione dei detenuti. Perché, ovviamente, il Tribunale di sorveglianza, che è il Tribunale preposto a concedere a permessi premio, le liberazioni anticipate, gli affidamenti in prova, e tutte le misure alternative alla detenzione, non riesce a

7 rispondere molto spesso in tempo alle istanze dei detenuti proprio per questa cronica e ormai, a mio parere, inaccettabile carenza di organico. Io ho vissuto sulla mia pelle esperienze di detenuti che avevano, dal punto di vista della documentazione, reperito un lavoro all esterno, che avevano dei domicili idonei, che erano magari alla prima esperienza carceraria, che hanno scontato tutta la pena in carcere senza riuscire nemmeno ad arrivare davanti al giudice per discutere la loro posizione proprio perché, a volte, io ho dovuto aspettare anche un anno per poter discutere di un affidamento in prova ai servizi sociali per dei detenuti alla prima esperienza. Quindi credo che questo sia un percorso che deve essere fatto dalla città insieme perché il carcere è tendenzialmente un non luogo, una cosa che non si vuol vedere, è un problema che non si vuole affrontare. In realtà, devo dire che quando si ha l esperienza anche positiva di carceri che funzionano e si vede sulla propria pelle qual è l effetto positivo anche dal punto di vista di tutta la società, del recupero anche di una sola persona, questa esperienza è un esperienza contagiosa, che infonde speranza anche per l avvenire di tutti. Faccio riferimento, quando parlo di pratiche virtuose e di esperienze positive, al carcere di Bollate. L istituto penitenziario di Bollate è un istituto che è nel nostro Paese, cioè nel nostro Paese siamo stati in grado di immaginare un sistema che funziona, che è stato inaugurato nel 2000, dove ci

8 sono percorsi rieducativi che vengono partecipati dai detenuti, c è proprio una struttura di condivisione dei detenuti a questi percorsi, addirittura il luogo dei colloqui con i familiari è all aperto, c è addirittura un maneggio, hanno la possibilità di fare teatro, ci sono addirittura delle cooperative interne al carcere che consentono a queste persone di fare degli stages, o comunque di lavorare con il Comune. Quindi il mio sogno forse perché poi io ho una mia sensibilità su questo tema che è dovuta alla mia professione è quello di vedere a Brescia un carcere come il carcere di Bollate. Se è riuscito a ottenerlo il Comune di Milano, possiamo magari sperare di far vedere questa cosa anche a questa città. Il mio ringraziamento è andato, innanzitutto, al dottor Quaranta per averci presentato il sunto del suo lavoro dell ultimo anno, ma deve necessariamente andare a tutte le persone che quotidianamente si battono per vedere applicato quell articolo della Costituzione, che molti considerano un utopia, ma che in realtà un utopia non è, perché le persone che vengono accompagnate nel percorso rieducativo, molto spesso, ci sono ovviamente dei casi di recidivanza, dei casi in cui non si riesce a ottenere dei risultati, però a mio parere questo articolo 27 non è un utopia ma è una cosa che si può fare. Dicevo che il mio ringraziamento deve necessariamente andare a chi lavora quotidianamente nel carcere, alla direttrice che sta facendo un lavoro egregio proprio perché ha una sensibilità sua personale nei confronti della situazione gravissima che stiamo vivendo nel carcere di Canton Mombello, alle

9 associazioni, che ha citato anche giustamente e correttamente il Presidente nella sua relazione iniziale, tra le quali io mi permetto di annoverare e ringrazio le Camere penali, perché anche gli avvocati penalisti hanno manifestato, nel corso di questi anni, una grande sensibilità a questo tema. Quindi io vorrei chiudere questo mio brevissimo intervento su questo tema, auspicando che si possa veramente camminare insieme in un percorso che vede la città tutta unita per cercare di porre fine a questa situazione, che è ai limiti della tortura e per cui è oggetto il nostro Paese, in questi giorni, noi abbiamo visto su tutti i giornali il Ministro Orlando preoccupato a Strasburgo perché il nostro Stato rischia pesanti sanzioni perché c è una cecità anche da parte di tutti i governi che si sono succeduti e mi pare, ahimè, di avere anche visto scarsa sensibilità e attenzione a questo tema anche da parte dell ultimo Governo recentemente insediato, per cui auspico di sentire presto dal Governo Renzi delle parole chiare e precise anche su questo importante tema.

10 GAMBA: Non pensavo di intervenire su questa delibera perché il mio voto è scontatamente a favore dell approvazione. Ricordo semplicemente che noi stiamo andando ad approvare una delibera che riconosce la legittimità di un debito fuori bilancio di euro in seguito a questa sentenza del TAR, che condanna il Comune a pagare le spese legali a questa associazione culturale che ha vinto questo ricorso al TAR. Devo dire anche che penso anche io che la scelta di non impugnare la sentenza sia una scelta assolutamente di buonsenso perché, leggendo le motivazioni della sentenza, si va a ragionare, come ricordava la collega Parmigiani, su un omissione di previsione all interno del PGT. Io non condivido l analisi che ha appena fatto Margaroli sul fatto che ci sono certe persone in questa città che possono violare le leggi, mentre invece i commercianti le leggi le devono rispettare. Io penso, invece, che una buona Amministrazione debba prevedere un PGT che rispetti le regole. Quindi se l Amministrazione che non rispetta le regole per prima, e quindi non prevede un PGT con delle zone dedicate per l esercizio di culti diversi rispetto al culto cattolico, è l Amministrazione che parte in torto. Quindi proseguire e perseverare nell errore è, a mio parere, sbagliato, per cui mi sembrava corretto esprimere la mia opinione su questa cosa, anche se pensavo di non doverlo fare, ma mi sono vista costretta a farlo.

11 GAMBA: Io, leggendo questa mozione, devo dire che non vedo motivo di contrarietà alla mozione che viene presentata, così com è stata scritta, diversamente da com è stata presentata, perché in questa mozione si chiede semplicemente: i Consiglieri comunali chiedono di approfondire e di informare il Consiglio comunale in merito alla proposta denominata Nibiru Planet ; di informare il Consiglio comunale in merito allo strumento urbanistico che si vuole adottare; di informare il Consiglio comunale sulla destinazione degli oneri di urbanizzazione e, sostanzialmente, di rendere partecipe il Consiglio comunale di quello che sarà il futuro del Polo fieristico. Io non ho una posizione contraria rispetto a quella che la Giunta ha più volte manifestato sul Polo fieristico, nel senso che il Sindaco e la Giunta hanno più volte ribadito che, avendo il Comune una partecipazione minoritaria all interno dell Ente fieristico, la possibilità per il Comune di condizionare in maniera pesante le scelte degli altri soci di maggioranza è una possibilità minoritaria e, conseguentemente, ha più volte ribadito che le decisioni vengono prese, sostanzialmente, da chi detiene la maggioranza del Polo fieristico. Quindi io non sono qui a stracciarmi le vesti perché voglio a tutti i costi che il Polo fieristico venga rilanciato, che venga implementata di nuovo EXA, con la quale, tra l altro, ho anche una posizione personale che tengo tale. La mozione è semplicemente una cosa con cui si chiede di relazionare al Consiglio comunale e di informare, per cui io non

12 vedo nessun motivo per cui il Movimento 5 Stelle debba avere una posizione contraria. Ci tengo, però, a dire che sul resto del ragionamento che Margaroli ha fatto nello spiegare questa mozione io non sono d accordo, nel senso che non vedo nessun motivo per il quale il Comune debba fare più di quello che sta facendo per portare avanti gli interessi della collettività bresciana su questo tema.