ANAFILASSI MARCO MORELLI CLINICA PEDIATRICA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "ANAFILASSI MARCO MORELLI CLINICA PEDIATRICA"

Transcript

1 ANAFILASSI MARCO MORELLI CLINICA PEDIATRICA

2 ANAFILASSI PARTE I: GESTIONE DELL EVENTO EVENTO ACUTO

3 IL BAMBINO SOPOROSO IPOTONICO DOPO ATTIVITA SPORTIVA VALUTAZIONE PRIMARIA PERVIETA VIE AREE RESPIRAZIONE CIRCOLAZIONE DISABILTY EXPOSURE

4 PERVIETA VIE AREE VIE AEREE: LIBERE RESPIRAZIONE SEGNI DI DISTRESS = SI ESPANSIONE TORACICA = IPERESPANSO FR = 60 atti/min. SATURAZIONE O2 = 92% CIRCOLAZIONE DISABILTY EXPOSURE NESSUN SUPPORTO FC = 180 min. RITMO = RITMICO POLSI = PRESENTI SIMMETRICI FLEBILI/NO RIEMPIMENTO GIUGULARE REFILL CAPILLARE = 3 SEC PA = 70/50 CUTE = ERITROSICA DIURESI = RIDOTTA AVPU: Risponde a stimoli verbali PUPILLE: Isocoriche, isocicliche, normoreagenti alla luce POSTURA: IPOTONO GENERALIZZATO GLASGOW COMA SCALE TEMPERATURA CORPOREA = CALDA CONTROLLO EMORRAGIE = NON ESTERNAMENTE SEGNI O LESIONI CUTANEE = ASSENTI SEGNI DI FRATTURA = ASSENTI

5 SHOCK?

6 SHOCK DEFINIZIONE Sindrome acuta determinata da una disfunzione cardiovascolare e da una inabilità del sistema circolatorio a provvedere ad un adeguata risposta di ossigeno e di nutrienti alla domanda metabolica degli organi vitali

7 CLASSIFICAZIONE EZIOLOGICA DI SHOCK DISTRIBUTIVO IPOVOLEMICO EMORRAGIA DIARREA/VOMITO USTIONE PERITONITE SEPSI ANAFILASSI LESIONI MIDOLLO SPINALE INTOSSICAZIONE DA FARMACI CARDIOGENO CARDIOPATIE CONGENITE ARITMIE CARDIOMIOPATIA OSTRUTTIVO PNEUMOTORACE EMOPNEUMOTORACE TAMPONAMENTO CARDIACO EMBOLIA POLMONARE DISSOCIATIVO GRAVE ANEMIA INTOSSICAZIONE DA MONOSSIDO DI CARBONIO METEMOGLOBINA

8 DIAGNOSI DIFFERENZIALE LA DISFUNZIONE CARDIOVASCOLARE HA DETERMINATO SOFFERENZA? SI= diagnosi di SHOCK

9 DIAGNOSI DIFFERENZIALE COME DIFFERENZIARE IL TIPO DI SHOCK?

10 DIAGNOSI DIFFERENZIALE IPOVOLEMICO vs OSTRUTTIVO/CARDIOGENO COME SONO LE GIUGULARI? NESSUN RIEMPIMENTO = ESCLUDO SHOCK OSTRUTTIVO/CARDIOGENO

11 ESCLUSO SHOCK CARDIOGENO/OSTRUTTIVO POSIZIONE TRANDELENBURG INFUSIONE PLASMA EXPANDER (Fisiologica/Ringer lattato 20 ml/kg in 20 min)

12 DIAGNOSI DIFFERENZIALE IPOVOLEMICO EMORRAGICO/ DEFICIT LIQUIDI Vs IPOVOLEMICO DISTRIBUTIVO CHE COLORE HA LA CUTE? PALLIDA? VASOCOSTRIZIONE PERIFERICA? NO ESCLUDO SHOCK IPOVOLEMICO

13 DIAGNOSI DIFFERENZIALE IPOTESI DI SHOCK DISTRIBUTIVO? SI SEPSI? ANAFILASSI? LESIONI MIDOLLO SPINALE? INTOSSICAZIONE DA FARMACI?

14 DIAGNOSI DIFFERENZIALE SEPSI? LESIONI MIDOLLO SPINALE? SEGNI DI INFEZIONE? HA SUBITO TRAUMI AL TRONCO? INTOSSICAZIONE DA FARMACI? MANCANO FARMACI IN CASA? ANAFILASSI? COSA HA MANGIATO? SEMPRE APIRETICO NESSUN TRAUMA RECENTE NON MANCANO FARMACI IN CASA E DAI NONNI. BARRETTA ENERGETICA CONTENENTE FRUTTA SECCA.

15 IPOTESI DIAGNOSTICA ANAFILASSI?

16 DEFINIZIONE DI ANAFILASSI SINDROME CLINICA DETERMINATA DA UNA REAZIONE SISTEMICA DOPO ESPOSIZIONE AD UN ANTIGENE IN UNA PERSONA SENSIBILIZZATA. DUE O PIU SISTEMI DEVONO ESSERE COINVOLTI PER FARE DIAGNOSI

17 ANAMNESI UNICO DATO FRUTTA SECCA CONTENUTA NELLA BARRETTA ENERGETICA

18 SEGNI-SINTOMI SINTOMI DI ANAFILASSI Apparato Cardiovascolare: - Caduta P.A. - Tachicardia Apparato respiratorio: - Respiri profondi/superficiali - Dispnea/polipnea - Segni di broncospasmo/laringospasmo

19 SINTOMI-SEGNI SEGNI DI ANAFILASSI Sistema Nervoso Centrale: - Perdita di coscienza - Disturbi psichici e sensoriali Apparato gastroenterico: - vomito - Diarrea - Dolori addominali Rene: - Oliguria - Anuria

20 Cute e Mucose: - Cute Eritrosica / Pallore intenso - Cute Calda/ Cute fredda - Cianosi delle estremità - Prurito - Orticaria - Angioedema SINTOMI-SEGNI SEGNI DI ANAFILASSI

21 OBIETTIVITA CLINICA SNC : alterato stato di coscienza. CARDIOVASCOLARE: tachicardia, ipotensione. RESPIRATORIO: polipnea, sibili diffusi. GASTROINTESTINALE: vomito

22 POSSIBILE DIAGNOSI DI ANFILASSI? SI

23 CHE TIPO DI ANAFILASSI ALIMENTARE ALIMENTARE INDOTTO DA SFORZO FISICO

24 COSA FARE? ADRENALINA

25 SIMPATICOMIMETICO, AGONISTA α E β ADRENERGICO α1 RECETTORI: Aumento della vasocostrizione Aumento della PA Riduzione dela perfusione capillare e dell edema edema mucoso α2 RECETTORI: Riduzione rilascio di insulina Riduzione del rilascio di noradrenalina β1 1 RECETTORI ADRENERGICI: Aumento dell inotropismo (contrattilità cardiaca) Aumento del cronotropismo (frequenza cardiaca) β2 2 RECETTORI ADRENERGICI: Aumento broncodilatazione Aumento della glicogenolisi Riduzione del rilascio di mediatori

26 ADRENALINA: farmaco salvavita -L adrenalina è il farmaco di scelta nelle reazioni anafilattiche gravi, ove esista rischio imminente di vita. -E il primo farmaco da somministrare in ordine di tempo, seguito da anti h1 e anti h2 o cortisone. -Il mancato o ritardato impiego è considerato il piu importante fattore di rischio di morte per anafilassi nel bambino e nell adolescente -Rari effetti avversi se somministrata a dosi corrette i.m. La somministrazione IM nella coscia garantisce inoltre un picco di concentrazione più rapido e alto rispetto a quella nel braccio. -I I rischi legati all anafilassi anafilassi superano abbondantemente quelli connessi alla sua somministrazione e non esistono controindicazioni assolute all uso di adrenalina in corso di anafilassi -Non vi sono in letteratura reports di reazioni avverse gravi da somministrazione di adrenalina autoiniettabile.

27 ADRENALINA: dosi INTRAMUSCOLO: 0.01 mg/kg (0.01 ml/kg diluizione 1/1000 dose max 0.5 mg = 0.5 ml). ENDOVENA: 0.01 mg/kg (0.1 ml/kg diluizione 1/ in 1-21 min.) ENDOVENA: 0.1 µg/kg/min La somministrazione EV va riservata a pazienti gravemente ipotesi o in arresto cardiaco dopo il fallimento terapeutico di ripetute dosi di adrenalina IM o per pazienti non responsivi alla somministrazione di fluidi EV. NB: EVITARE LA VIA SOTTOCUTE Assorbimento ritardato ed imprevedibile per rallentata perfusione e cutanea e vasocostrizione indotta dalla stessa anafilassi. ALTRE VIE: L uso di adrenalina inalatoria o sublinguale è stato proposto in presenza di edema laringeo o qualora non fosse possibile reperire l accesso l endovena.

28 . Da Simons Et Al: Epinephrine absortion in adults: intramuscular versus subcutaneous us injection. J Allergy Clin immunol November 2001

29

30 METILPREDNISOLONE 1 2 mg/kg dose Urbason, Solu-medrol L USO DEI CORTISONICI PUÒ RIDURRE LA DURATA DELLA REAZIONE ANAFILATTICA E PREVENIRE LA COMPARSA DI REAZIONE BIFASICA. QUANDO PREDOMINA L ASMA IL LORO USO È INDICATO SIA NELL ADULTO CHE NEL BAMBINO ELEVATE DOSI NON SEMBRANO DARE MAGGIOR BENEFICIO.

31 SALBUTAMOLO AMINOFILLINA DOSE: 1 mg/kg/ora

32 MANTENIMENTO STABILITA APPARATO CARDIOVASCOLARE TRENDELEMBURG PLASMA EXPANDER ADRENALINA L impiego di fluidi e.v. è indicato nei paziente in cui persista ipotensione dopo somministrazione di epinefrina. cristalloidi, quindi colloidi. Soluzione fisiologica al 0,9 %: Adulti: ml in bolo Bambini- 20 ml/kg in bolo

33 ALTRA TERAPIA ANTISTAMINICO H1 ANTISTAMINICO H2 GLUCAGONE (polipeptide con effetto inotropo e cronotropo non catecolamino-dipendente) CLORFENAMINA MALEATO (Trimeton( fiale da 10 mg) DOSI IM PER ETA 1 mese-1 1 anno: : 250 mcg/kg 1-55 anni: : mg 6-12 anni: 5-10 mg RANITIDINA (Ranidil( 1-22 mg/kg max. 50 mg in 15 min) ogni 12 ore GLUCAGONE (1-5 5 mg EV)

34 PER QUANTO OSSERVARE? ANAFILASSI UNIFASICA ANAFILASSI BIFASICA: ESISTE UN 20% DI PROBABILITA DI AVERE UNA SECONDA REAZIONE ANFILATTICA NELLE SUCCESSIVE NON ESISTONO CRITERI CLINICI PER PREVENIRE IL RISCHIO di anafilassi bifasica se non che più spesso essa compare nei pazienti con sintomatologia severa iniziale (dosi > di epinefrina) o nei casi di ritardata somministrazione del farmaco. LA CLINICA DELL ANAFILASSI BIFASICA:sono di solito coinvolti gli stessi organi della d prima reazione PROTRATTA (da ore a giorni) IL PERIODO MINIMO DI OSSERVAZIONE NON DEVE COMUNQUE ESSERE INFERIORE IORE ALLE ORE, con ricovero per tutti i pazienti con sintomatologia grave iniziale o refrattaria al trattamento e in tutti i pazienti con patologia respiratoria preesistente per il maggior rischio di anafilassi afilassi fatale. La durata del periodo di osservazione del paziente deve dipendere e dalla modalità di presentazione della prima reazione, dall affidabilit affidabilità del paziente e dalla possbilità di accedere rapidamente al pronto soccorso

35

36 IN QUANTO TEMPO PUO AVVENIRE L ARRESTO CARDIO-RESPIRATORIO? TRIGGER INTERVENTI DIAGNOSTICI O TERAPEUTICI TEMPO MEDIO minuti IMENOTTERI 15 ALIMENTI 30 5

37

38 ANAFILASSI PARTE II GESTIONE DELL EVENTO EVENTO PREGRESSO

39 I Dati raccolti dal 1999 al 2004 in inghilterra mostrano un TREND IN AUMENTO degli episodi, da 0,35 a 3.6 su abitanti, ovvero del 700%. Gupta R, Sheikh A, Strachan DP, Anderson HR. Time trends in allergic disorders in the UK. Thorax 2007;62(1): INCIDENZA tra 30 e 950 casi per soggetti all anno. PREVALENZA da 0.05 fino a 2.0 % nell arco della vita Media.

40 IN ETÀ PEDIATRICA PREVALGONO LE ANAFILASSI DA ALIMENTI 6% 8% dei pazeinti in età pediatrica soffre di allergia alimentare Incidenza di allergia alimentare è in aumento 35% 55% 55% delle anafilassi è causata dal cibo Da Ross et Al: J allergy clin immunol. January 2008

41 EZIOLOGIA Gli agenti eziologici piu comuni sono i CIBI,FARMACI E VELENI nota bene: ogni alimento è potenzialmente in grado di scatenare un anafilassi INALANTI POLLINI Urticacee (Parietaria) Graminacee Piante Composite (Ambrosia) Plantaginacee: Lanciuole Chemopodiacee: Spinaico selvatico MUFFE Cladosporium Aspergillus fumigatus Alternaria tenuis ARTROPODI Dermatophagoides pter. Dermatophagoides farinae Acarus siro EPITELI ANIMALI Epitelio/forfora di gatto Epitelio/forfora di cane ALIMENTI Cereali Frutta (Mela Aranci Banana, Fragola, Kiwi, Castagna, Melone) frutta secca (Arachide, Noce, Nocciola) Crostacei (Granchio, Aragosta) Verdura (Pomodoro, Pisello, Soia,Fagiolo, Sedano, Prezzemolo) Carni Verdura Pesce Lieviti Cacao Uovo Latte e Derivati Glutine VELENI DI IMENOTTERI Api Vespe Calabroni PARASSITI Echinococco Ascaridi FARMACI Antibiotici (Penicilline e derivati) Insulina FANS e Acido Acetilsalicilico VARIE Latex Cotone Riso (polvere) Fieno Juta Lino Paglia Polvere di tabacco Polvere di legno Acero, Faggio, Quercia, Mogano, Noce, Obece, Abete,

42 NOTA BENE in molti casi la causa non puo essere identificata, spesso il meccanismo è idiopatico,, non IgE mediato Gli agenti scatenanti possono essere in forma occulta (lattice, sostanze alimentari) la maggior parte dei casi di anafilassi è dovuta ad accidentale esposizione all antigene antigene Il paziente può non ricordare l occasione di esposizione o i dettagli del decorso clinico

43 Simons et Al: Anaphylaxis.J J allergy clin immunol. January 2008

44

45 CRITERI DIAGNOSTICI CRITERIO 1 Esordio acuto (da minuti ad alcune ore). Coinvolgimento della cute o delle mucose o di entrambe (es.orticaria generalizzata, prurito o flushing, rigonfiamento di d labbra, lingua, ugola). E ALMENO UNO DEI SEGUENTI Compromissione respiratoria (dispnea, broncospasmo, stridore, riduzione del PEF, ipossiemia). Riduzione della pressione arteriosa o sintomi di disfunzione di organo [ipotonia (collasso),sincope, incontinenza] Sampson: J Allergy Clin Immunol 2006;117:391-7

46 CRITERIO 2 Due o più dei seguenti che si verifichino rapidamente dopo la esposizione a probabile allergene per quel paziente (da minuti ad alcune ore). Esordio acuto (da minuti ad alcune ore) con coinvolgimento della cute o delle mucose o di entrambe (es. orticaria generalizzata, prurito o flushing, rigonfiamento di labbra, lingua, ugola). Sintomi gastrointestinali persistenti (dolori addominali crampiformi, vomito) Compromissione respiratoria (dispnea, broncospasmo,stridore, riduzione del PEF, ipossiemia) Riduzione della pressione arteriosa o sintomi di disfunzione di organo [ipotonia (collasso),sincope, incontinenza] Sampson: J Allergy Clin Immunol 2006;117:391-7

47 CRITERIO 3 Riduzione della pressione arteriosa dopo esposizione a un allergene ene conosciuto per quel paziente (da minuti ad alcune ore) a) nei lattanti e bambini : bassa pressione sistolica (per l etl età) ) o diminuizione di oltre il 30% della pressione sistolica b) adulti: pressione sistolica inferiore a 90 mmhg o riduzione di oltre il 30% della pressione basale ETA Neonati a termine (0-28gg) Pressione sistolica (mmhg) Frequenza cardiaca (battiti/minuto) < 60 Min 70 max 90 Infanti ( mesi) <70 Min 80 a max 160 Bambini ( ( 1 fino a 10) < per età in anni Min 80 a max 110 Oltre i dieci anni <90 Min 65 a max 110 I valori di FC minimi e massimi possono variare di ± 5 battiti/min a seconda del sesso, dopo i 10 anni di età.

48 Clinical Manifestations of Anaphylaxis Signs/symptoms Incidence (%) Urticaria and angioedema Upper airway edema* Dyspnea and wheezing Flush* Dizziness, syncope, and hypotension Gastrointestinal symptoms Rhinitis* Headache* Substernal pain* Itch without rash* Seizure* *Symptom or sign not reported in all four series

49 DIAGNOSI EZIOLOGICA In relazione all evento acuto non disponiamo di markers biologici sicuri che permettano la diagnosi di anafilassi. L anamnesi deve essere estremamente accurata e completa. I test cutanei per alimenti devono avvalersi non solo degli estratti commerciali ma anche di alimenti freschi mediante la metodica del prick to prick sia per alimenti vegetali che animali (iniziare con diluizioni 1/100 in casi gravi). Anche per i farmaci è opportuno che le indagini vengano effettuate da un centro con esperienza particolare in questo settore.

50 DIAGNOSI EZIOLOGICA Le prove cutanee spesso necessitano di una conferma mediante ricerca delle IgE specifiche sieriche, pur tenendo sempre presente che il test cutaneo è più sensibile di quello sierologico. In casi gravi è prudente iniziare col TEST SIEROLOGICO. PRIST RAST INIBITORE C1-ESTERASI C3 C4 IMMUNOCOMPLESSI TRIPTASI ISTAMINA PLASMATICA ALTRI TEST TEST SCATENAMENTO TEST SCATANEMENTO + SFORZO FISICO.

51 LE TRIPTASI MASTOCITARIE Le piu recenti evidenze mostrano che un test specifico per confermare la diagnosi di anafilassi è il dosaggio delle triptasi liberate dai mastociti I livelli di triptasi possono crescere anche a distanza di 30 minuti m dalla comparsa dei sintomi con un picco a ore dall inizio e normalizzazione ore. Picco a 2 ore Valori normali a 6-8 ore

52 PROGNOSI Il rischio individuale di ricorrenza di un 2 2 episodio è di circa 1/12 Non esiste un pattern prevedibile di ricorrenza La severità di episodi successivi dipende da: Sensibilità individuale Dose e tipo di dell allergene Modalità di contatto con l allergenel

53 ANAFILASSI FATALE ANAFILASSI DA ALIMENTI FATALE Nella maggior parte dei casi l anafilassi l fatale si manifesta entro 15 minuti dall esposizione all allergene incidenza noto. è in aumento morti annue da anfilassi Negli USA: 150 episodi mortali all annoanno 1% di rischio (AAAAI Fattori americana di academy rischio of allergology asthma. And immunology Anaphylaxis ). Mancato utilizzo immediato dell adrenalina Di solito causati da un noto allergene Terapia con beta block o ACE inibitori L incidenza Negli USA: 150 episodi mortali all Di solito causati da un noto allergene 63% arachidi Asma 31% altra frutta secca Malattie cardiache Allergene EV < frequenza latte e pesce

54 ANAFILASSI: GESTIONE DEL RISCHIO SCREENING DELLA POPOLAZIONE ATOPIA 10% dei bambini con asma hanno anche allergia alimentare 30% 40% dei bambini con dermatite atopica ha allergia alimentare PREGRESSE REAZIONI

55 ANAFILASSI DA ALIMENTI I. EVITARE L ESPOSIZIONE Leggere attentamente le etichette dei cibi Conoscere i diversi nomi dell allergene da evitare Riconoscere le forme occulte di allergene Evitare cibi a a rischio (eg, prodotti di panetteria) Evitare di condividere cibi, posate, o contenitori Minime quantità possono risultare fatali Educare il paziente FAAN- ( II. TRATTARE PRONTAMENTE L EVENTUALE L REAZIONE Disporre sempre di adrenalina iniettabile Istruire genitori o curanti all uso di FASTJEKT Possedere un braccialetto di riconoscimento

56 ANAFILASSI DA PUNTURA DI IMENOTTERO L immunoterapia (IVT) è l unico presidio terapeutico specifico nella prevenzione di reazioni gravi, quando eseguita per 3 anni garantisce protezione one nell % dei casi per anni successivi alla sua sospensione. Il 5-15% 5 dei soggetti con reazione locale estesa a puntura d insetto d sviluppa una reazione sistemica ad una successiva puntura (AAITO) Il rischio di insorgenza di anafilassi a seguito di un puntura incrementa i dal 20 al 75 % in relazione all et età del paziente, alla gravità della reazione d esordio d e all intervallo di tempo tra la precedente e la successiva reazione. NB:Simons et Al: Anaphylaxis,j j All Clin Immunol, Febbraio 2008 l immunoterapia non è indicata in bambini con reazione cutanea generalizzata lieve o in individui di tutte le età con ampia reazione locale. Riservarla ai pazienti a rischio ( asma, reazioni gravi pregresse, e, uso di beta bloccanti o ace inibitori).

57 INDICAZIONI ALLA PRESCRIZIONE DI ADRENALINA Pazienti con pregressa anafilassi quando l allergene l non sia eliminabile o facilmente evitabile o non identificato (anafilassi idiopatica). Pazienti con reazioni sistemiche cutanee (orticaria) allorchè siano presenti 1 o + dei seguenti fattori di rischio: -asma bronchiale poco controllato dalla terapia -pazienti in cui l episodio l precedente si sia verificato dopo ingestione di minime quantità di alimento -pazienti allergici a particolari cibi (arachidi, frutta secca e semi, pesci e crostacei) -pazienti con reazioni sistemiche da esercizio fisico. -pazienti che si trovino in luoghi con difficoltà d accesso in pronto soccorso -Pazienti affetti da mastocitosi. -pazienti con IgE > ku/l -Pazienti in trattamento con beta-bloccanti bloccanti o ACE inibitori (per > difficoltà a gestire l l anafilassi) -Bambini affetti da DA -Bambini di età superiore a 5 anni. Da AAITO

58 INTERAZIONI DELL ADRENALINA Possono potenzialmente interferire con la terapia adrenalinica alcuni a farmaci tra cui: Beta-bloccanti: ne diminuiscono potenzialmente l efficacial Alfa-bloccanti: ne diminuiscono potenzialmente l efficacial ACE inibitori: potenzialmente interferiscono con la risposta compensatoria endogena. Antidepressivi triciclici: potenzialmente aumentano gli effetti avversi dell adrenalina. Inibitori delle MAO: potenzialmente aumentano gli effetti avversi dell adrenalina.

59 Pazienti > 30 kg Pazienti < 30 kg Adrenalina autoiniettabile, predosata Il contenuto è di 2,05 ml. La dose iniettata è di 0,3 ml

60 EpiPen /EpiPen Jr: Directions for Use

61 EpiPen /EpiPen Jr: Directions for Use

62 Classificazione di severità dell anafilassi per gradi Da Sampson- Anaphylaxis and emergency treatment. Pediatrics 2003 Modificata a cura della Commissione SIAIP cutaneo gastrointestino respiratorio cardiovascolare neurologico Grado lieve 1 2 COSA FARE Prurito, eruzione cutanea localizzata, orticaria, angioedema localizzati Prurito ed eruzione cutanea diffusa, orticaria ed angioedema diffusi Prurito in bocca Rimanere col bambino ma cercare aiuto Lieve gonfiore delle labbra Somministrare un antistaminico Prendere l adrenalina autoiniettabile Come sopra, più dolori addominali e/o nausea o vomito Ostruzione nasale e/o starnuti ripetuti Variazione del comportam ento o malessere Osservare l eventuale insorgere di altri sintomi

63 Classificazione di severità dell anafilassi per gradi Da Sampson- Anaphylaxis and emergency treatment. Pediatrics 2003 Modificata a cura della Commissione SIAIP cutaneo gastrointestino respiratorio cardiovascolare neurologico Grado moderato 1 Come sopra COSA FARE Come sopra + Vomito ripetuto o rigonfiame nto della lingua Rinorrea, marcata congestion e nasale, sensazione di prurito o di chiusura in gola Tachicardia ( aumento >15 battiti al minuto) Sdraiare il bambino e sollevare le estremità Somminstrare un antistaminico Chiamare il 118 o accorrere in PS Come sopra più ansia

64 Grado severo Classificazione di severità dell anafilassi per gradi Da Sampson- Anaphylaxis and emergency treatment. Pediatrics 2003 Modificata a cura della Commissione SIAIP cutaneo gastrointestino respiratorio cardiovascolare neurologico 1 Come sopra COSA FARE Come sopra + diarrea Somministrare adrenalina Come sopra + raucedine, tosse abbaiante, diffic. deglutire/ respiare, asm, cianosi di unghie o labbra. Come sopra + Lieve alterazione del ritmo cardiaco o abbassame nto della pressione arteriosa Come sopra più confusione mentale e/o sensazione di morte imminente e/o collasso. 2 Come sopra Come sopra + perdita Di controllo Intestinale Come sopra + arresto respiratorio Se vera bradicardia o ipotensione O arresto Perdita di coscienza

65 FATTORI CHE POSSONO CONTRIBUIRE ALL ANAFILASSI

66

67 GRAZIE PER L ATTENZIONE

ANAFILASSI PARTE II GESTIONE DELL EVENTO PREGRESSO

ANAFILASSI PARTE II GESTIONE DELL EVENTO PREGRESSO ANAFILASSI ANAFILASSI PARTE II GESTIONE DELL EVENTO PREGRESSO I Dati raccolti dal 1999 al 2004 in inghilterra mostrano un TREND IN AUMENTO degli episodi, da 0,35 a 3.6 su 100.000 abitanti, ovvero del 700%.

Dettagli

ANAFILASSI PARTE I: GESTIONE DELL EVENTO ACUTO

ANAFILASSI PARTE I: GESTIONE DELL EVENTO ACUTO ANAFILASSI ANAFILASSI PARTE I: GESTIONE DELL EVENTO ACUTO IL BAMBINO SOPOROSO IPOTONICO DOPO ATTIVITA SPORTIVA VALUTAZIONE PRIMARIA PERVIETA VIE AREE RESPIRAZIONE CIRCOLAZIONE DISABILTY EXPOSURE PERVIETA

Dettagli

ALLERGIE. Dott Marco Binotti. AOU Maggiore della Carità di Novara SCDO Terapia Intensiva Neonatale

ALLERGIE. Dott Marco Binotti. AOU Maggiore della Carità di Novara SCDO Terapia Intensiva Neonatale ALLERGIE Dott Marco Binotti AOU Maggiore della Carità di Novara SCDO Terapia Intensiva Neonatale Un problema non nuovo. L allergia è nota fin dai tempi piu remoti; il primo caso di cui si ha conoscenza

Dettagli

DEFINIRE LE PRINCIPALI PATOLOGIE MEDICHE RICONOSCERE I SEGNI CHE DIFFERENZIAMO LE VARIE PATOLOGIE MEDICHE

DEFINIRE LE PRINCIPALI PATOLOGIE MEDICHE RICONOSCERE I SEGNI CHE DIFFERENZIAMO LE VARIE PATOLOGIE MEDICHE CAPITOLO 5_e 1 OBIETTIVI DEFINIRE LE PRINCIPALI PATOLOGIE MEDICHE RICONOSCERE I SEGNI CHE DIFFERENZIAMO LE VARIE PATOLOGIE MEDICHE IDENTIFICARE I SEGNI DI GRAVITÀ E LE MANOVRE DI SOSTEGNO 2 ALTRE PATOLOGIE

Dettagli

CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE AREA SUD MILANESE

CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE AREA SUD MILANESE Opera Lo shock Lo shock è uno stato di sofferenza dell organismo, grave e progressivo, potenzialmente mortale, dovuto a ridotta perfusione ai tessuti, in seguito a caduta della Pressione Arteriosa che

Dettagli

SHOCK ANAFILATTICO. P. Lorenzi FISIOPATOLOGIA E SINTOMATOLOGIA

SHOCK ANAFILATTICO. P. Lorenzi FISIOPATOLOGIA E SINTOMATOLOGIA SHOCK ANAFILATTICO P. Lorenzi FISIOPATOLOGIA E SINTOMATOLOGIA Lo shock anafilattico costituisce la più grave espressione clinica di una reazione anafilattica-anafilattoide ed è caratterizzato essenzialmente

Dettagli

Il Bambino con dispnea

Il Bambino con dispnea Il Bambino con dispnea PARAMETRI VITALI PEDIATRICI FC VEGLIA FC SONNO FR P.A. SISTOLICA P.A. DIASTOLICA NEONATO 100-180 80-160 40-60 60-90 20-60 LATTANTE (1-12 mesi) 100-160 75-160 30-60 87-105 53-66 INFANZIA

Dettagli

a cura di : Alessandro Trevisan Croce Rossa Italiana Ambulanza ALS CRI-118

a cura di : Alessandro Trevisan Croce Rossa Italiana Ambulanza ALS CRI-118 a cura di : Alessandro Trevisan Croce Rossa Italiana Ambulanza ALS CRI-118 Importanza dell identificazione precoce del paziente critico Cause dell arresto cardiorespiratorio nell adulto Identificare e

Dettagli

LO SHOCK. Corso di supporto alle funzioni vitali per il bambino in condizioni critiche

LO SHOCK. Corso di supporto alle funzioni vitali per il bambino in condizioni critiche LO SHOCK Corso di supporto alle funzioni vitali per il bambino in condizioni critiche Obiettivi Identificare un bambino in stato di shock Differenziare lo shock compensato da quello scompensato Saper porre

Dettagli

ANAFILASSI. Cuppari C, Messina A, Manti S, Salpietro A, Pizzino MR, Vicchio P, Moschella E, Loddo I, Sturiale M

ANAFILASSI. Cuppari C, Messina A, Manti S, Salpietro A, Pizzino MR, Vicchio P, Moschella E, Loddo I, Sturiale M Università degli Studi di Messina Dipartimento di Scienze Pediatriche Mediche e Chirurgiche UOC di Genetica ed Immunologia Pediatrica Direttore Prof. Carmelo Salpietro ANAFILASSI Cuppari C, Messina A,

Dettagli

LO SHOCK. I fattori che determinano la pressione sanguigna sono:

LO SHOCK. I fattori che determinano la pressione sanguigna sono: CROCE ROSSA ITALIANA Corso TSSA LO STATO DI SHOCK LO STATO DI SHOCK Lo stato di shock o IPOPERFUSIONE è determinato dalla incapacità dell apparato cardio- circolatorio di irrorare in modo adeguato i tessuti.

Dettagli

SHOCK. DOTT. Nicola Menestrina

SHOCK. DOTT. Nicola Menestrina SHOCK DOTT. Nicola Menestrina DEFINIZIONE SINDROME CARATTERIZZATA DA UNA IPOPERFUSIONE TISSUTALE SISTEMICA ACUTA CHE CONDUCE AD UNA IPOSSIA DEI TESSUTI E ALLA DISFUNZIONE DEGLI ORGANI VITALI SHOCK SETTICO

Dettagli

Allergia da alimenti. Cause. Manifestazioni cliniche

Allergia da alimenti. Cause. Manifestazioni cliniche Allergia da alimenti Il problema delle reazioni avverse agli alimenti era noto fin dai tempi degli antichi greci e particolari manifestazioni erano già state associate all ingestione di cibi. Tutti gli

Dettagli

SHOCK SHOCK. Storti Chiara Francesca Istruttore PSTI. Corso formativo PSTI per i Volontari della Croce Rossa Italiana

SHOCK SHOCK. Storti Chiara Francesca Istruttore PSTI. Corso formativo PSTI per i Volontari della Croce Rossa Italiana Storti Chiara Francesca Istruttore PSTI OBIETTIVI Definire il SIGNIFICATO di Classificare i vari TIPI di RICONOSCERE precocemente l instaurarsi dello stato di Saper TRATTARE lo DEFINIZIONE Lo è un GRAVE

Dettagli

Le allergie alimentari

Le allergie alimentari Le allergie alimentari A cura del Dott. Renato Caviglia, MD, PhD Specialista in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva Dottore di Ricerca in Scienze Epato-Gastroenterologiche Introduzione L'allergia

Dettagli

L anafilassi nel bambino

L anafilassi nel bambino L anafilassi nel bambino Dr. Marisa Gigliotti U.O. Pediatria A.O. della Provincia di Lodi 13 marzo 2014 Anafilassi L anafilassi è un emergenza medica che può avere un esito fatale o potenzialmente tale

Dettagli

SINTOMATOLOGIA E PATOLOGIE. RIPASSO anno 2012

SINTOMATOLOGIA E PATOLOGIE. RIPASSO anno 2012 SINTOMATOLOGIA E PATOLOGIE RIPASSO anno 2012 OBIETTIVI 1. RICONOSCERE I PRINCIPALI SINTOMI DELLE PRINCIPALI SINTOMATOLOGIE MEDICHI 2. IMPOSTARE IL GIUSTO TRATTAMENTO IMA SINTOMATOLOGIA? IMA Retrosternale,

Dettagli

FARMACI DA TENERE IN AMBULATORIO per affrontare un emergenza. Dott Valdo Flori Pediatra di Famiglia Firenze

FARMACI DA TENERE IN AMBULATORIO per affrontare un emergenza. Dott Valdo Flori Pediatra di Famiglia Firenze FARMACI DA TENERE IN AMBULATORIO per affrontare un emergenza Dott Valdo Flori Pediatra di Famiglia Firenze PIANIFICARE UN EMERGENZA CARRELLO DELLE EMERGENZE DOVE AVERE A PORTATA DI MANO, IN ORDINE, FACILMENTE

Dettagli

PATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA

PATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA PATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA COSA SONO, COME SI RICONOSCONO, COME SI OPERA Patologia Ischemica (Infarto) Cuore (infarto) Cervello (Ictus) Scompenso Cardiaco Difficoltà Respiratorie Shock Che cosa sono,

Dettagli

UFFICIO STAMPA & RASSEGNA STAMPA a cura di

UFFICIO STAMPA & RASSEGNA STAMPA a cura di SICUREZZA ALIMENTARE Tutte le risposte su allergie e intolleranze: il quiz dalla FSA inglese. A cura di Roberto Bernardini e di Iride dello Iacono del SIAIP Pubblicato da Redazione Il Fatto Alimentare

Dettagli

Aspetti clinici e terapeutici. Carla Padovan

Aspetti clinici e terapeutici. Carla Padovan Aspetti clinici e terapeutici Carla Padovan ASS6 Diabete giovanile (insulino dipendente) Allergia/Anafilassi Crisi convulsive Malattia metabolica dovuta alla mancata produzione di insulina da parte del

Dettagli

Raccomandazioni sulla diagnosi e trattamento dell anafilassi in pediatria F. Baldi 1, C. Caffarelli 2,GP. Garani 3, L. Grandori 4

Raccomandazioni sulla diagnosi e trattamento dell anafilassi in pediatria F. Baldi 1, C. Caffarelli 2,GP. Garani 3, L. Grandori 4 Raccomandazioni sulla diagnosi e trattamento dell anafilassi in pediatria F. Baldi 1, C. Caffarelli 2,GP. Garani 3, L. Grandori 4 1 Pediatria Ospedale di Imola, 2 Dipartimento dell età Evolutiva Clinica

Dettagli

Definizione. L Asma bronchiale professionale è causata da agenti specifici presenti in ambiente di lavoro

Definizione. L Asma bronchiale professionale è causata da agenti specifici presenti in ambiente di lavoro ASMA PROFESSIONALE Definizione L Asma bronchiale è una malattia respiratoria caratterizzata da broncocostrizione totalmente o parzialmente reversibile, iperreattività bronchiale e infiammazione delle vie

Dettagli

L immunoterapia specifica nelle allergie respiratorie

L immunoterapia specifica nelle allergie respiratorie L immunoterapia specifica nelle allergie respiratorie Nelle ultime decadi la prevalenza delle malattie allergiche dell apparato respiratorio (asma bronchiale e rinite allergica) è progressivamente aumentata.

Dettagli

CROCE ROSSA ITALIANA. Croce Rossa Italiana - Comitato Locale di Palmanova

CROCE ROSSA ITALIANA. Croce Rossa Italiana - Comitato Locale di Palmanova CROCE ROSSA ITALIANA Croce Rossa Italiana - Comitato Locale di Palmanova 1 SALUTE-MALATTIA Definizione dell OMS: La salute è uno stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplicemente

Dettagli

Patologie Cardiocircolatorie Relatore:Squicciarini Grazia

Patologie Cardiocircolatorie Relatore:Squicciarini Grazia Corso Base Patologie Cardiocircolatorie Relatore:Squicciarini Grazia Cardiopatia ischemica Definisce un quadro di malattie a diversa eziologia che interessano l integrita del cuore nelle quali il fattore

Dettagli

Desensibilizzazione. o Immunoterapia Allergene specifica

Desensibilizzazione. o Immunoterapia Allergene specifica La Desensibilizzazione o Immunoterapia Allergene specifica Le allergie interessano il 25% della popolazione italiana e raggiungeranno 1 persona su 2 entro il 2010 La ragione di questo aumento è in parte

Dettagli

Immunoterapia iposensibilizzante specifica nelle malattie allergiche respiratorie e da veleno di imenotteri. Dr. Grazia Manfredi 2006

Immunoterapia iposensibilizzante specifica nelle malattie allergiche respiratorie e da veleno di imenotteri. Dr. Grazia Manfredi 2006 Immunoterapia iposensibilizzante specifica nelle malattie allergiche respiratorie e da veleno di imenotteri Dr. Grazia Manfredi 2006 A.R.I.A. Position Paper 2001 Allontanamento dell allergene indicato

Dettagli

Conoscere i parametri vitali valutabili dal soccorritore Conoscere le tecniche di valutazione dei parametri vitali Riconoscere le situazioni di

Conoscere i parametri vitali valutabili dal soccorritore Conoscere le tecniche di valutazione dei parametri vitali Riconoscere le situazioni di Corso Base per Aspiranti Volontari della CROCE ROSSA ITALIANA VALUTAZIONE PARAMETRI VITALI INSUFFICIENZA CARDIACA - RESPIRATORIA OBIETTIVO DELLA LEZIONE Conoscere i parametri vitali valutabili dal soccorritore

Dettagli

Premessa. Le basi dello shock

Premessa. Le basi dello shock SHOCK Premessa Lo shock è una condizione patologica pericolosa per la vita del paziente, ad insorgenza più o meno rapida, che si sviluppa come conseguenza di diverse malattie o lesioni. Nel 1852 un chirurgo

Dettagli

Direzione Sanità. Settore Assistenza Specialistica e Ospedaliera LORO SEDI

Direzione Sanità. Settore Assistenza Specialistica e Ospedaliera LORO SEDI Direzione Sanità Settore Assistenza Specialistica e Ospedaliera Data 29/06/2009 Protocollo 24651 /DB2005 Ai Direttori Generali Ai Direttori Sanitari Al Direttore Sanitario Ospedale Mauriziano Ai Referenti

Dettagli

LO SHOCK Cors r o s B as a e s.. Relat a ore: Mo M nitore C RI R oberto Va V l a erian a i

LO SHOCK Cors r o s B as a e s.. Relat a ore: Mo M nitore C RI R oberto Va V l a erian a i LO SHOCK Corso Base. Relatore: Monitore CRI Roberto Valeriani Lo shock è l insieme dei sintomi che sopravvengono quando l organismo subisce un aggressione acuta. Questo stato patologico esprime la reazione

Dettagli

Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Firenze. A cura del Gruppo Formazione

Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Firenze. A cura del Gruppo Formazione 3 2 1 disostruiamoci A cura del Gruppo Formazione Prima di tutto valutare la sicurezza della scena dove dobbiamo intervenire PREMESSA Il paziente pediatrico può essere suddiviso in medicina d urgenza schematicamente

Dettagli

Lo stato di Coma,Ictus cerebrale: fattori di rischio e posizione d'attesa. Epilessia, soccorso e classificazione

Lo stato di Coma,Ictus cerebrale: fattori di rischio e posizione d'attesa. Epilessia, soccorso e classificazione Lo stato di Coma,Ictus cerebrale: fattori di rischio e posizione d'attesa. Epilessia, Asma, intossicazioni, primo soccorso e classificazione COMA sindrome clinica caratterizzata da una mancata risposta

Dettagli

L allergia L allergia è una reazione eccessiva del sistema immunitario verso una sostanza, detta allergene, che solitamente non dà alcun problema nella maggior parte della popolazione. L allergia può essere

Dettagli

Dr. Antonio Urbino Direttore S.C. Pediatria d Urgenza Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino APPROCCIO AL BAMBINO CRITICO

Dr. Antonio Urbino Direttore S.C. Pediatria d Urgenza Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino APPROCCIO AL BAMBINO CRITICO Dr. Antonio Urbino Direttore S.C. Pediatria d Urgenza Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino APPROCCIO AL BAMBINO CRITICO Gli eventi acuti che mettono in pericolo la vita del bambino sono molto

Dettagli

CUORE E MONTAGNA ALTITUDINE. Bassa quota fino a 1800 m. Media quota tra 1800 e 3000 m. Alta quota tra 3000 e 5500 m. Altissima quota sopra i 5500 m.

CUORE E MONTAGNA ALTITUDINE. Bassa quota fino a 1800 m. Media quota tra 1800 e 3000 m. Alta quota tra 3000 e 5500 m. Altissima quota sopra i 5500 m. CUORE E MONTAGNA ALTITUDINE Bassa quota fino a 1800 m. Media quota tra 1800 e 3000 m. Alta quota tra 3000 e 5500 m. Altissima quota sopra i 5500 m. CARATTERISTICHE FISICHE DELL AMBIENTE DI MONTAGNA riduzione

Dettagli

Cosa è l asma? L asma è una frequente patologia cronica che dura tutta la vita caratterizzata dall infiammazione e dal restringimento delle vie

Cosa è l asma? L asma è una frequente patologia cronica che dura tutta la vita caratterizzata dall infiammazione e dal restringimento delle vie ASMA BRONCHIALE Cosa è l asma? L asma è una frequente patologia cronica che dura tutta la vita caratterizzata dall infiammazione e dal restringimento delle vie 2 aeree. Il restringimento è intermittente

Dettagli

FISIOPATOLOGIA. dello SHOCK

FISIOPATOLOGIA. dello SHOCK FISIOPATOLOGIA dello SHOCK SHOCK O COLLASSO CARDIOCIRCOLATORIO insufficienza acuta del circolo periferico, causata da uno squilibrio tra massa liquida circolante e capacità del letto vascolare Si verificano:

Dettagli

Trattamento di Emergenza della Anafilassi

Trattamento di Emergenza della Anafilassi Trattamento di Emergenza della Anafilassi Dott. Alessandro Tubaro, DESA Servizio di Anestesia e Rianimazione Ospedale Sacro Cuore Don Calabria Negrar (VR) Caso Clinico: Paziente di 60 anni inizia infusione

Dettagli

Ipersensibilità alimentare

Ipersensibilità alimentare ! " # $ " %% " # %& EAACI : European Academy of Allergology and Clinical Immunology Ipersensibilità alimentare Allergia alimentare Ipersensibilità non allergica IgE mediata Non IgE mediata Allergy, 2001;56:813

Dettagli

Apparato respiratorio: anatomia,fisiologia e patologia. Anatomia (2) Anatomia (1) Anatomia (3) Anatomia (4) O 2 CO 2

Apparato respiratorio: anatomia,fisiologia e patologia. Anatomia (2) Anatomia (1) Anatomia (3) Anatomia (4) O 2 CO 2 P.A. Lombardia Soccorso Corso di Formazione Base per Volontari-Soccorritori A cosa serve? Apparato respiratorio: anatomia,fisiologia e patologia F. Sangalli APPARATO RESPIRATORIO: Insieme di organi che

Dettagli

Gruppo di studio di pneumoallergologia pediatrica marchigiano. Test di provocazione orale con alimento Documento condiviso

Gruppo di studio di pneumoallergologia pediatrica marchigiano. Test di provocazione orale con alimento Documento condiviso Gruppo di studio di pneumoallergologia pediatrica marchigiano Bianchi Annamaria, Caferri Monaldo, Candelotti Paolo, Carotti Giuliana, De Angelis Fiorella, De Colli Rosa, Filomeni Nazzareno, Franceschini

Dettagli

Profilassi vaccinale come scelta consapevole e gestione degli eventi avversi

Profilassi vaccinale come scelta consapevole e gestione degli eventi avversi Piano Regionale delle Vaccinazioni Profilassi vaccinale come scelta consapevole e gestione degli eventi avversi Verona 14 giugno 06 Reazioni avverse a rapida insorgenza dopo somministrazione di vaccini

Dettagli

Valutazione delle condizioni dell infortunato

Valutazione delle condizioni dell infortunato Definizione Definizione di valutazione Valutazione delle condizioni dell infortunato Raccolta delle informazioni e insieme delle manovre atte a stabilire il tipo di assistenza necessaria per non fare aggravare

Dettagli

ALLERGIE O INTOLLERANZE ALIMENTARI?

ALLERGIE O INTOLLERANZE ALIMENTARI? ALLERGIE O INTOLLERANZE ALIMENTARI? ALLERGIA ALIMENTARE reazione anomala mediata dal sistema immunitario nei confronti di uno o più alimenti riconosciuti erroneamente come estranei INTOLLERANZA ALIMENTARE

Dettagli

IPERSENSIBILITÀ AI FARMACI Protocollo N.: Data del protocollo:

IPERSENSIBILITÀ AI FARMACI Protocollo N.: Data del protocollo: IPERSENSIBILITÀ AI FARMACI Protocollo N.: Data del protocollo: MEDICO: Nome: Indirizzo: Centro: Tel/Fax/E-mail: PAZIENTE: Nome: Data di nascita: Età: anni Peso: kg Altezza: cm Professione: Provenienza:

Dettagli

Allergico o no? Patient Diagnostics Test Rapidi per Allergie

Allergico o no? Patient Diagnostics Test Rapidi per Allergie Allergico o no? Patient Diagnostics Test Rapidi per Allergie Gli unici test rapidi a domicilio per allergie Test allergico generico (IgE) Test allergico alle uova Test intolleranza al glutine Test allergico

Dettagli

vasodilatazione e/o bradicardia > riduzione della PA > ipoafflusso cerebrale - CARDIOINIBITORIE - VASODEPRESSIVE - MISTE

vasodilatazione e/o bradicardia > riduzione della PA > ipoafflusso cerebrale - CARDIOINIBITORIE - VASODEPRESSIVE - MISTE Gruppo eterogeneo di condizioni, nelle quali i riflessi cardiovascolari, utilizzati normalmente nel controllo della circolazione diventano momentaneamente inappropriati, in risposta ad una causa scatenante

Dettagli

Audizione informale Commissione Sanità 1 Agosto 2013. Richiesta di inserimento della Mastocitosi nel nuovo Elenco delle Malattie Rare

Audizione informale Commissione Sanità 1 Agosto 2013. Richiesta di inserimento della Mastocitosi nel nuovo Elenco delle Malattie Rare Audizione informale Commissione Sanità 1 Agosto 2013 Richiesta di inserimento della Mastocitosi nel nuovo Elenco delle Malattie Rare Prof. Massimo Triggiani Presidente Società Italiana di Allergologia

Dettagli

I bambini allergici a scuola

I bambini allergici a scuola I bambini allergici a scuola Qualche numero.. Le allergie alimentari interessano l 8% dei bambini nei primi 3 anni di vita, il 3-4% di quelli in età scolare, e rimangono persistenti nel 2% dopo i 10 anni.

Dettagli

LO SHOCK ANAFILATTICO

LO SHOCK ANAFILATTICO LO SHOCK ANAFILATTICO LO SHOCK - DEFINIZIONE Si definisce come una grave e diffusa alterazione della perfusione tessutale, che determina danno e morte cellulare GLI SHOCK - CLASSIFICAZIONE 1. IPOVOLEMICO

Dettagli

INFERMIERISTICA IN CARDIOLOGIA WWW.SLIDETUBE.IT

INFERMIERISTICA IN CARDIOLOGIA WWW.SLIDETUBE.IT INFERMIERISTICA IN CARDIOLOGIA Scompenso cardiaco Sindrome in cui non c è adeguata risposta cardiaca alla richiesta tissutale Sintomi e segni tipici ed evidenza obiettiva di una disfunzione miocardica

Dettagli

REFLUSSO GASTROESOFAGEO. Paolo Franceschi franceschipao@libero.it Tel.0198404231 Savona 19 Dicembre 2005

REFLUSSO GASTROESOFAGEO. Paolo Franceschi franceschipao@libero.it Tel.0198404231 Savona 19 Dicembre 2005 REFLUSSO GASTROESOFAGEO Paolo Franceschi franceschipao@libero.it Tel.0198404231 Savona 19 Dicembre 2005 MRGE: sintomi extraesofagei MRGE: molto diffusa e frequente nella pratica clinica. Manifestazioni

Dettagli

SCHEDA DI SEGNALAZIONE DI SOSPETTA REAZIONE AVVERSA A SEGUITO DI UTILIZZO DI SIGARETTA ELETTRONICA

SCHEDA DI SEGNALAZIONE DI SOSPETTA REAZIONE AVVERSA A SEGUITO DI UTILIZZO DI SIGARETTA ELETTRONICA SCHEDA DI SEGNALAZIONE DI SOSPETTA REAZIONE AVVERSA A SEGUITO DI UTILIZZO DI SIGARETTA ELETTRONICA Codice segnalazione Codice centro Dati del segnalatore Data compilazione Nome e Cognome del segnalatore

Dettagli

COPIA. Neuropatia diabetica. «Il diabete può danneggiare il sistema nervoso!»

COPIA. Neuropatia diabetica. «Il diabete può danneggiare il sistema nervoso!» Neuropatia diabetica «Il diabete può danneggiare il sistema nervoso!» www.associazionedeldiabete.ch Per donazioni: PC 80-9730-7 Associazione Svizzera per il Diabete Association Suisse du Diabète Schweizerische

Dettagli

Gestione dell Asma in primary care: raccomandazioni della Linea Guida SIGN

Gestione dell Asma in primary care: raccomandazioni della Linea Guida SIGN Gestione dell Asma in primary care: raccomandazioni della Linea Guida SIGN Diagnosi clinica di Asma nell adulto Dott.ssa Andreina Boschi - specialista in pneumologia. medico di medicina generale Asma:

Dettagli

IN UN CICLO RESPIRATORIO SI HA UNA DIMINUZIONE DI OSSIGENO ED UN AUMENTO DI ANIDRIDE CARBONICA. CORSO OSS DISCIPLINA: PRIMO SOCCORSO MASSIMO FRANZIN

IN UN CICLO RESPIRATORIO SI HA UNA DIMINUZIONE DI OSSIGENO ED UN AUMENTO DI ANIDRIDE CARBONICA. CORSO OSS DISCIPLINA: PRIMO SOCCORSO MASSIMO FRANZIN PRIMO SOCCORSO PATOLOGIE RESPIRATORIE ANATOMIA E FISIOLOGIA LA FUNZIONE PRINCIPALE DELL APPARATO RESPIRATORIO È DI FORNIRE AI TESSUTI UN SUFFICIENTE APPORTO DI OSSIGENO PER SODDISFARNE LE RICHIESTE ENERGETICHE

Dettagli

Allegato III. Modifiche agli specifici paragrafi del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e del Foglio Illustrativo

Allegato III. Modifiche agli specifici paragrafi del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e del Foglio Illustrativo Allegato III Modifiche agli specifici paragrafi del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e del Foglio Illustrativo Nota: Queste modifiche agli specifici paragrafi del Riassunto delle Caratteristiche

Dettagli

FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata

FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata Cari pazienti! Vi sentite spesso fiacchi, stanchi, esauriti o giù di morale? Soffrite facilmente il freddo?

Dettagli

ESAME CON MEZZO DI CONTRASTO ORGANO-IODATO (TAC)

ESAME CON MEZZO DI CONTRASTO ORGANO-IODATO (TAC) OSPEDALE FATEBENEFRATELLI E OFTALMICO Azienda Ospedaliera di rilievo nazionale M I L A N O S.C. RADIOLOGIA Direttore Dott. G. Oliva ESAME CON MEZZO DI CONTRASTO ORGANO-IODATO (TAC) ESAMI DA ESEGUIRE (VALIDITA'

Dettagli

STRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE

STRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE STRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE Dott. ssa Annalisa Caravaggi Biologo Nutrizionista sabato 15 febbraio 14 STRESS: Forma di adattamento dell organismo a stimoli chiamati STRESSOR.

Dettagli

EMERGENZE DA ALTERAZIONE della TEMPERATURA AMBIENTALE COPLO DI CALORE IPOTERMIA

EMERGENZE DA ALTERAZIONE della TEMPERATURA AMBIENTALE COPLO DI CALORE IPOTERMIA EMERGENZE DA ALTERAZIONE della TEMPERATURA AMBIENTALE COPLO DI CALORE IPOTERMIA Storti Chiara Francesca Istruttore PSTI TEMPERATURE ESTREME OBIETTIVI Conseguenze sull organismo umano in ambienti con TEMPERATURE

Dettagli

Lo shock. Insieme di sintomi che sopravvengono quando l organismo subisce un aggressione acuta, come meccanismo di reazione e difesa.

Lo shock. Insieme di sintomi che sopravvengono quando l organismo subisce un aggressione acuta, come meccanismo di reazione e difesa. Lo shock Insieme di sintomi che sopravvengono quando l organismo subisce un aggressione acuta, come meccanismo di reazione e difesa. Emorragia Ustioni Ferite gravi Fratture imponenti Contrazione Card.

Dettagli

Il dolore nel trattamento delle lesioni cutanee

Il dolore nel trattamento delle lesioni cutanee Il dolore nel trattamento delle lesioni cutanee Pavia 18 giugno 2008 Docente Dott. Dario Paladino inf. esperto in wound care Vice-Presidente AISLeC Che cosa è il dolore? 1 Dolore Il dolore è una sgradevole

Dettagli

Corso di formazione per soccorritori VALUTAZIONE PARAMETRI VITALI

Corso di formazione per soccorritori VALUTAZIONE PARAMETRI VITALI Corso di formazione per soccorritori VALUTAZIONE PARAMETRI VITALI Quali sono i Parametri Vitali? ATTIVITA RESPIRATORIA ATTIVITA CIRCOLATORIA - RILEVAZIONE DEL POLSO - RILEVAZIONE DELLA PRESSIONE ARTERIOSA

Dettagli

Il B.L.S. (Basic Life Support)

Il B.L.S. (Basic Life Support) Il B.L.S. (Basic Life Support) Cos è: Sequenza di verifiche ed azioni da effettuare sulla Vittima quando A NON E COSCIENTE B NON RESPIRA C NON HA CIRCOLO Scopo: Prevenire o Limitare i danni dovuti alla

Dettagli

BLS-D Basic Life Support- Defibrillation

BLS-D Basic Life Support- Defibrillation BLS-D Basic Life Support- Defibrillation Rianimazione Cardiopolmonare e Defibrillazione Precoce per Comunità M. & G. for and La morte cardiaca improvvisa Ogni anno colpisce una persona su 1.000 Molte di

Dettagli

La rianimazione cardiopolmonare: consensi e dissensi nelle linee guida

La rianimazione cardiopolmonare: consensi e dissensi nelle linee guida Azienda Ospedaliera di Verona Pronto Soccorso Policlinico G.B. Rossi Primario: Dott. C. Pistorelli La rianimazione cardiopolmonare: consensi e dissensi nelle linee guida Dott. Adriano Valerio Centro Nazionale

Dettagli

sonoallergico.it CURA LE ALLERGIE RESPIRATORIE, SCOPRI L IMMUNOTERAPIA CON ALLERGENI

sonoallergico.it CURA LE ALLERGIE RESPIRATORIE, SCOPRI L IMMUNOTERAPIA CON ALLERGENI sonoallergico.it CURA LE ALLERGIE RESPIRATORIE, SCOPRI L IMMUNOTERAPIA CON ALLERGENI LE ALLERGIE RESPIRATORIE Cosa sono e come si manifestano LA REAZIONE ALLERGICA Le allergie sono una reazione eccessiva

Dettagli

BLS E PRIMO SOCCORSO. M.E Della Marta C. Piluso- A. Montecalvo Azienda Ospedaliera della Provincia di Pavia

BLS E PRIMO SOCCORSO. M.E Della Marta C. Piluso- A. Montecalvo Azienda Ospedaliera della Provincia di Pavia BLS E PRIMO SOCCORSO M.E Della Marta C. Piluso- A. Montecalvo Azienda Ospedaliera della Provincia di Pavia DEFINIZIONE Il Bls (Basic Life Support) è una sequenza coordinata di azioni da intraprendere immediatamente

Dettagli

Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia Corso Integrato di Pediatria Generale e Specialistica Anno Accademico Anafilassi. Prof. L.

Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia Corso Integrato di Pediatria Generale e Specialistica Anno Accademico Anafilassi. Prof. L. Anno Accademico 2014-2015 Prof. L. Da Dalt OBIETTIVI Descrivere gli elementi clinici per la diagnosi di anafilassi Descrivere gli aspetti epidemiologici Conoscere i principi di trattamento in urgenza DEFINIZIONE

Dettagli

Caccia all errore: la gestione di un anafilassi. Cristiana Benucci

Caccia all errore: la gestione di un anafilassi. Cristiana Benucci Caccia all errore: la gestione di un anafilassi Cristiana Benucci EPIDEMIOLOGIA Incidenza in Europa: 1,5-7,9 casi per 100000 abitanti/anno Mortalità: 0,001% Muraro et al. Allergy 69 (2014) 1026 1045 EMERGENZA

Dettagli

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA MEDICINA GENERALE CORSO DI FORMAZIONE A DISTANZA I CRITERI PER LA CLASSIFICAZIONE

Dettagli

Patologie da caldo. Collasso da calore o sincope da caldo. Colpo di calore. Ustione. Colpo di sole

Patologie da caldo. Collasso da calore o sincope da caldo. Colpo di calore. Ustione. Colpo di sole Patologie da caldo Patologie da caldo Collasso da calore o sincope da caldo Colpo di calore Ustione Colpo di sole permanenza prolungata e attività fisica in ambiente caldo, perdita elevata di acqua e sali

Dettagli

Il miglioramento delle cure urgenti

Il miglioramento delle cure urgenti Ogni anno più di 1 milione e 700 mila cittadini in Emilia-Romagna si rivolgono al pronto soccorso quando hanno un problema sanitario. È un numero che tende a crescere costantemente determinando spesso

Dettagli

World Allergy Organization (WAO) anaphylaxis guidelines: Summary

World Allergy Organization (WAO) anaphylaxis guidelines: Summary World Allergy Organization (WAO) anaphylaxis guidelines: Summary F. Estelle R. Simons, MD, FRCPC,a Ledit R. F. Ardusso, MD,b M. Beatrice Bil_o, MD,c Yehia M. El-Gamal, MD, PhD,d Dennis K. Ledford, MD,e

Dettagli

PROBLEMATICHE SANITARIE IMENOTTERI. Dott. Guido Garzena COEU 118 Varese- Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi-Varese

PROBLEMATICHE SANITARIE IMENOTTERI. Dott. Guido Garzena COEU 118 Varese- Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi-Varese PROBLEMATICHE SANITARIE DELLA PUNTURA DA IMENOTTERI Dott. Guido Garzena COEU 118 Varese- Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi-Varese DEFINIZIONE E OBIETTIVO DEL PRIMO SOCCORSO SOCCORSO PRESTATO SUL

Dettagli

Ferro funzionale: mioglobina, enzimi i respiratori Ferro di deposito: ferritina, emosiderina Ferro di trasporto: transferrina

Ferro funzionale: mioglobina, enzimi i respiratori Ferro di deposito: ferritina, emosiderina Ferro di trasporto: transferrina L anemia sideropenica (cause ed effetti) FERRO (Fe) TIPOLOGIE NELL ORGANISMO Ferro funzionale: emoglobina, mioglobina, enzimi i respiratori i Ferro di deposito: ferritina, emosiderina Ferro di trasporto:

Dettagli

Comunicazione del rischio Sentiero docenti

Comunicazione del rischio Sentiero docenti Convegno Gli allergeni negli alimenti Roma 25 settembre 2013 Comunicazione del rischio Sentiero docenti Giulia Mascarello WP8 Strategie di comunicazione sui fattori di rischio di allergie alimentari U.O.

Dettagli

ANAFILASSI DA ESERCIZIO FISICO. Master II Livello in Emergenze Pediatriche. Università degli Studi di Roma La Sapienza

ANAFILASSI DA ESERCIZIO FISICO. Master II Livello in Emergenze Pediatriche. Università degli Studi di Roma La Sapienza ANAFILASSI DA ESERCIZIO FISICO Master II Livello in Emergenze Pediatriche Arturo Ciccarelli Università degli Studi di Roma La Sapienza 14 Dicembre 2010 Anafilassi da esercizio fisico: definizione L anafilassi

Dettagli

13.4. Gli effetti dell'etanolo comprendono a. aumento del sonno REM b. aumento della secrezione gastrica c. (a e b) d. (nessuna delle precedenti)

13.4. Gli effetti dell'etanolo comprendono a. aumento del sonno REM b. aumento della secrezione gastrica c. (a e b) d. (nessuna delle precedenti) 56 13. Alcol etilico - Proprietà farmacologiche, effetti collaterali, usi clinici. - Farmacocinetica. - Intossicazione acuta e cronica e loro trattamento. - Dipendenza e sindrome da astinenza, loro trattamento.

Dettagli

Allergene - Molecola con la capacità di stimolare il sistema immunitario a produrre anticorpi IgE, propri della reazione allergica.

Allergene - Molecola con la capacità di stimolare il sistema immunitario a produrre anticorpi IgE, propri della reazione allergica. A Allergene - Molecola con la capacità di stimolare il sistema immunitario a produrre anticorpi IgE, propri della reazione allergica. Allergia - Ipersensibilità dell'organismo verso una sostanza di origine

Dettagli

Allergie, ipersensibilità, reazioni avverse ai cibi, intolleranze. Alterazioni della risposta immunitaria e del metabolismo

Allergie, ipersensibilità, reazioni avverse ai cibi, intolleranze. Alterazioni della risposta immunitaria e del metabolismo Allergie, ipersensibilità, reazioni avverse ai cibi, intolleranze Alterazioni della risposta immunitaria e del metabolismo 1 Categorie di reazioni ai cibi reazioni immunologiche mediate da anticorpi IgE

Dettagli

ALLERGIA ALIMENTARE: QUALI INTERVENTI DI PREVENZIONE E TERAPIA?

ALLERGIA ALIMENTARE: QUALI INTERVENTI DI PREVENZIONE E TERAPIA? Assemblea Nazionale di Federsanità ANCI Torino, 6-7 dicembre 2007 PARTECIPARE AL PROGETTO SALUTE Stili di vita e generazioni ALLERGIA ALIMENTARE: QUALI INTERVENTI DI PREVENZIONE E TERAPIA? Dott.ssa Giovanna

Dettagli

IDROSSIZINA. Redazione scientifica: S. Bertella. E. Clementi, M. Molteni, M. Pozzi, S. Radice

IDROSSIZINA. Redazione scientifica: S. Bertella. E. Clementi, M. Molteni, M. Pozzi, S. Radice a cura di: IRCCS E. MEDEA LA NOSTRA FAMIGLIA (Direttore sanitario Dott. M. Molteni) UO FARMACOLOGIA CLINICA AO L. SACCO (Direttore Prof. E. Clementi) Redazione scientifica: S. Bertella. E. Clementi, M.

Dettagli

19 Ottobre 2007 numero 30

19 Ottobre 2007 numero 30 19 Ottobre 2007 numero 30 Newsletter della Sezione Provinciale del Sindacato dei Medici di Medicina Generale LA SEGRETERIA PROVINCIALE INFORMA a cura di Ivana Garione e Aldo Mozzone Caro/a Collega, come

Dettagli

I CASO CLINICO 14 NOVEMBRE 2015. Dott.ssa Maia De Luca

I CASO CLINICO 14 NOVEMBRE 2015. Dott.ssa Maia De Luca I CASO CLINICO 14 NOVEMBRE 2015 Dott.ssa Maia De Luca Scenario Bambino di 7 anni condotta in DEA per dolore toracico, respiro corto, palpitazioni VALUTAZIONE: impressione iniziale Stato di coscienza: AVPU:

Dettagli

La terapia dello scompenso cardiaco Pace-maker, defibrillatori, cuore artificiale, trapianto di cuore. Dr. Franco Adriano Zecchillo

La terapia dello scompenso cardiaco Pace-maker, defibrillatori, cuore artificiale, trapianto di cuore. Dr. Franco Adriano Zecchillo La terapia dello scompenso cardiaco Pace-maker, defibrillatori, cuore artificiale, trapianto di cuore Dr. Franco Adriano Zecchillo Il primo trattamento per la cura dello scompenso cardiaco è.. MODIFICHE

Dettagli

Il Triage : novità e responsabilità

Il Triage : novità e responsabilità Il Triage : novità e responsabilità Luciano Pinto Direttivo Nazionale Simeup Il triage nel PS in Italia incompleta diffusione nel territorio nazionale scarsa diffusione di un modello uniforme e condiviso

Dettagli

Donazione organi e tessuti: attualità e sicurezza. Il ruolo dell infermiere

Donazione organi e tessuti: attualità e sicurezza. Il ruolo dell infermiere Donazione organi e tessuti: attualità e sicurezza Il ruolo dell infermiere L infermiere di terapia intensiva con l anestesista, è responsabile dell assistenza del potenziale donatore, fino alla comunicazione

Dettagli

VIVERE AL MEGLIO con l angioedema ereditario

VIVERE AL MEGLIO con l angioedema ereditario VIVERE AL MEGLIO con l angioedema ereditario con il contributo educazionale di indice Indice 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 Cos è l angioedema ereditario (AEE)? 4 Come si manifesta? 6 Come viene diagnosticato?

Dettagli

www.zampadicane.it Guida alle Vaccinazioni

www.zampadicane.it Guida alle Vaccinazioni VACCINAZIONI Le vaccinazioni da fare al proprio cane sono parecchie, alcune sono obbligatorie ed alcune facoltative e possono essere consigliate dal veterinario in casi specifici. Vediamo nel dettaglio

Dettagli

Mio figlio ha l eczema?

Mio figlio ha l eczema? FONDATION Mio figlio ha l eczema? Informazioni fornite ai genitori e utili per gli insegnanti Dott. Jacques ROBERT Pediatra - Allergologo A cura della FONDAZIONE PER LA DERMATITE ATOPICA Capire l eczema

Dettagli

APPLICAZIONE DELLA FARMACOLOGIA ALLA PRATICA INFERMIERISTICA

APPLICAZIONE DELLA FARMACOLOGIA ALLA PRATICA INFERMIERISTICA APPLICAZIONE DELLA FARMACOLOGIA ALLA PRATICA INFERMIERISTICA Evoluzione delle responsabilità dell infermiere a proposito dei farmaci Applicazione della farmacologia alla Cura del paziente Applicazione

Dettagli

INFLUENZA E VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE (Campagna vaccinale antinfluenzale 2015-2016)

INFLUENZA E VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE (Campagna vaccinale antinfluenzale 2015-2016) INFLUENZA E VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE (Campagna vaccinale antinfluenzale 2015-2016) L influenza è un infezione respiratoria provocata da un virus. È molto contagiosa, perché si trasmette facilmente attraverso

Dettagli

Allergia. Cosa sono e come si presentano. Cosa sono e come si presentano - Prevenzione - Sintomi - Esami - Terapia - Prognosi - Shock anafilattico

Allergia. Cosa sono e come si presentano. Cosa sono e come si presentano - Prevenzione - Sintomi - Esami - Terapia - Prognosi - Shock anafilattico Allergia Cosa sono e come si presentano - Prevenzione - Sintomi - Esami - Terapia - Prognosi - Shock anafilattico Cosa sono e come si presentano Le allergie sono una eccessiva reazione a sostanze che in

Dettagli

PRINCIPALI CAUSE DELLO SHOCK:

PRINCIPALI CAUSE DELLO SHOCK: Shock Percorso diagnostico terapeutico di orientamento FISIOPATOLOGIA E in atto una situazione di shock quando a causa di una disfunzione cardiovascolare si crea un inadeguata perfusione degli organi vitali.

Dettagli

Il vostro bambino e lo Screening Neonatale

Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Il vostro bambino e lo Screening Neonatale Guida per i Genitori A cura di: Centro Fibrosi Cistica e Centro Malattie Metaboliche AOU A. Meyer, Firenze Cari genitori, la Regione Toscana, secondo un programma

Dettagli

BLS. Rianimazione cardiopolmonare di base B L S. corso esecutori per personale laico. (linee-guida scientifiche ERC-ILCOR 2005)

BLS. Rianimazione cardiopolmonare di base B L S. corso esecutori per personale laico. (linee-guida scientifiche ERC-ILCOR 2005) Croce Rossa Italiana BLS Rianimazione cardiopolmonare di base corso esecutori per personale laico (linee-guida scientifiche ERC-ILCOR 2005) Obiettivi del corso Conoscenze teoriche Le cause di arresto cardiaco

Dettagli