A) PRESENTAZIONE DEL PROGETTO CHE SI INTENDE SUPPORTARE

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1 SCHEDA (C1) SERVIZI A SUPPORTO DELLA PROGETTAZIONE SOCIALE, DI PROGETTI DI SVILUPPO O DI PROGETTI DI RILEVANZA SOVRA-PROVINCIALE CENTRO DI SERVIZI DI RAVENNA PROGETTO: N. 4/sovrap Convegno Nazionale Auto Mutuo Aiuto A) PRESENTAZIONE DEL PROGETTO CHE SI INTENDE SUPPORTARE TIPOLOGIA DEL PROGETTO CHE SI INTENDE SUPPORTARE barrare la casella di riferimento progettazione sociale progetto di sviluppo x progetto di rilevanza sovra -provinciale 1) CONTESTO, AMBITO, ANALISI E MOTIVAZIONI RELATIVI AL PROGETTO La cultura e la pratica dell auto mutuo aiuto sono sempre più considerati una importante risorsa da mettere in campo per la promozione della salute. L Organizzazione Mondiale della Sanità lo inserisce tra gli strumenti di maggior interesse al fine di ridare responsabilità e protagonismo alle persone, e per umanizzare l assistenza sociale e sanitaria. Da diversi anni il coordinamento delle realtà di auto mutuo aiuto a livello nazionale è stato sollecitato ad attivarsi in questo delicato e prezioso contesto di impegno sociale che riassume tutti i principi guida del volontariato, tra i quali la condivisione, la solidarietà e la gratuità. Nel recente passato ed in tema di mutualità si sono strutturati dei percorsi formativi insieme con associazioni impegnate nel settore dell alcolismo e dei problemi alcol-correlati, in piena collaborazione con le strutture sanitarie. Proprio perché applicabile ad ulteriori aree di disagio, la metodologia dell auto-mutuo ha ispirato altre esperienze seminariali e di approfondimento pratico portate avanti in collaborazione con realtà impegnate nel settore, volti all'attivazione di gruppi di auto-mutuo-aiuto anche per familiari. Noi tutti, quando abbiamo bisogno, vogliamo essere aiutati, non tanto d'avere delle soluzioni da manuale, ma ad avere degli strumenti, per poter trovare la soluzione giusta da noi stessi. Quando ci sentiamo soli, incompresi, confusi, disperati, depressi e vorremmo che tutto cambiasse e non sappiamo come fare, già attraverso l'ammissione del nostro bisogno d'aiuto ci porta a cambiare la nostra vita. Comincio da me, cambiando me stessa/o posso cambiare il mondo. Perciò basta veramente poco per poter cambiare la direzione della nostra vita, ognuno di noi è responsabile solo di sé stesso. Varie sono le esperienze di gruppo che si possono incontrare, cui ci si avvicina con un sentimento misto di curiosità e timore. Si parla ancora troppo poco di gruppo, ma l'interesse delle persone pare crescere a dismisura. L'importanza del "gruppo" ci sarà più chiara se pensiamo che la nostra vita è sempre attraversata da esperienze gruppali che non possono non influenzare il nostro sviluppo e la nostra opinione in merito, in

2 termini di ostilità, rabbia o di entusiasmo, di desiderio di partecipazione. Pensiamo alla nostra famiglia, alla scuola, al gruppo di amici, ai colleghi sul lavoro, al gruppo vacanze, al gruppo sportivo, in palestra. Alcuni gruppi sono più stabili nel tempo, come la famiglia, altri più temporanei, come quei gruppi che si formano sul treno, in vacanza, in ospedale, sul tram e che si sciolgono in breve. I gruppi possono avere dimensioni differenti: basta un minimo di 3 persone per fare gruppo, un gruppo che può diventare piccolo, medio o grande, fino alle folle delle manifestazioni che conosciamo. Allo stesso modo possiamo dire che i gruppi hanno finalità diverse. Durante l'infanzia il gruppo dei coetanei funziona da stimolo per la crescita, da sostegno, ed è una prima alternativa al gruppo familiare. Ricordiamo in merito ad esempio l'utilità e il supporto dei gruppi di studio durante tutta la vita scolastica. Durante l'adolescenza i gruppi di coetanei hanno funzioni conoscitive, di esplorazione, di conoscenza del proprio ruolo e delle proprie competenze: il maschile, il femminile, il relazionale, l'altro, il partner, i divertimenti, la trasgressione, gli hobbies, lo sport.ecc In sostanza le domande che circolano nei gruppi in questo periodo, ma anche in seguito, sono: chi sono? Cosa voglio? Dove stiamo andando? E il gruppo diventa un gruppo di ricerca, fondamentale nella crescita. Talvolta i giochi si inceppano in un qualche modo, il singolo finisce per isolarsi, oppure il gruppo non potendo realizzare in modo costruttivo le proprie mete, finisce per deviare dai suoi obiettivi iniziando a perseguire mete trasgressive, di ribellione e rabbia, in modo oppositivo rispetto alle norme, procedendo allo sbando, con grande sofferenza dei singoli. Un esempio tipico è il gruppo dei tossicodipendenti, o il gruppo deviante che si organizza per commettere furti, rapine, o altri reati. In sintesi, i gruppi possono travolgere dall'entusiasmo e portare come se stessimo viaggiando in treno, al traguardo, oppure possono far deragliare il treno su cui si cercava di viaggiare. Rispetto al mantenere ben certa la meta del viaggio, è quindi probabilmente fondamentale la figura del conduttore del gruppo, o facilitatore, a seconda delle sue funzioni. Spesso si assiste ad una situazione per cui da una parte molti gruppi di auto mutuo aiuto sorgono proprio in contrapposizione al sistema degli interventi degli operatori professionali che sembrano a volte non essere in grado di soddisfare la varietà e la complessità dei bisogni umani, mentre dall altra parte spesso gli operatori professionali sembrano diffidenti verso le iniziative di auto mutuo aiuto che vengono considerate come tentativi pericolosi di raggiungere obiettivi che richiederebbero un accompagnamento caratterizzato da una delicata quanto forte competenza professionale. Forse la verità non sta, per intero, né da una parte né dall altra. Sia l approccio professionale che quello di mutuo aiuto hanno molto da offrire l uno all altro e potrebbero trarre evidente beneficio da una loro fattiva collaborazione. E basandosi su tutto ciò che i gruppi di auto mutuo aiuto vengono incoraggiati, avviati, facilitati e sostenuti da operatori professionali, in modo tale da utilizzare al meglio le caratteristiche positive derivanti dall utilizzo complementare di entrambi i tipi di approccio. Malgrado una certa letteratura sull argomento che descrive tensioni all interno del gruppo tra partecipanti e operatori professionali, si è visto infatti che il professionista facilitatore, se adeguatamente preparato, agendo con modalità discrete, non interpretative e non invasive, può costituire un ottimo strumento che il gruppo di auto mutuo aiuto può utilizzare per raggiungere al meglio i propri obiettivi. Se da un lato è fondamentale la consapevolezza della persona sui suoi bisogni e la sua disponibilità ad occuparsene, cioè ad attivarsi alla ricerca di soluzioni di miglior benessere, dall'altra si può discutere a lungo

3 sul significato del chiedere aiuto o darsi aiuto. Sicuramente, nessuno ci può aiutare se noi non glielo permettiamo. Parlare di auto aiuto, infatti, potrebbe sembrare improprio perché nei gruppi in realtà non si esclude l'aiuto da parte di altri, che avviene nella circolarità, nello scambio verbale, nel confronto e nel supporto emozionale, e che viene alquanto valorizzato. Sembrerebbe escluso invece come negativo l'aiuto di chi si pone come operatore, conduttore o psicoterapeuta che si voglia, quasi un modo per rimandare ad altro tempo e luogo il confronto più complesso che includa non solo il dialogo tra pari, ma anche quello "verticale", come quello che si ha coi genitori, con gli insegnanti, coi nonni, coi bambini ecc. dove diventa cruciale un altro tipo di apprendimento e di riflessione su di sé e il rapporto con gli altri. Si lascia così una domanda aperta sul cosa significa sentirsi "bisognosi", e sul cosa ci rende difficile il rapporto con quelle figure, domanda che rimandiamo a contesti di carattere più psicoterapico. E resta la propria scelta personale sul percorso a sé più idoneo. 2) SOGGETTI promotori: Coordinamento Nazionale delle realtà di auto-mutuo aiuto, Associazione Comitato Cittadino Antidroga di Ravenna, Papa Giovanni XXIII di Reggio Emilia, Oasi di Mesola (Fe), ASA 65 di Cesena, Gruppo S. Damiano di S. Arcangelo (Rn), Amici malati di Crohn Bologna. destinatari /beneficiari: Lo scopo essenziale del gruppo di auto mutuo aiuto è di dare, a persone che vivono in situazioni simili, l opportunità di condividere le loro esperienze e di aiutarsi a mostrare l uno all altro come affrontare i problemi comuni. L auto aiuto è quindi un mezzo valido per assicurare ai partecipanti del gruppo sostegno emotivo. All interno del gruppo ciascuno sforzo individuale teso alla risoluzione di un proprio problema diventa contemporaneamente sforzo per risolvere un problema comune. Ciascuno riceve aiuto e contemporaneamente dà aiuto. I destinatari diretti del Convegno saranno i volontari che compongono quella stretta cerchia di persone portatrici, direttamente o indirettamente, di un problema comune: 1) Associazioni e gruppi informali di auto mutuo aiuto già esistenti 2) Associazioni e gruppi informali interessati a intraprendere esperienze di auto mutuo aiuto I destinatari indiretti sono tutti i cittadini: la promozione della conoscenza dell'auto mutuo aiuto fornisce strumenti formativi e spazi di incontro per rendere una opportunità alla portata di tutti. altri soggetti coinvolti: la Regione Emilia Romagna, la Provincia di Ravenna, il Comune di Ravenna, il Servizio Sanitario Regionale Emilia Romagna Azienda Unità Sanitaria Locale di Ravenna, le realtà di Auto mutuo aiuto in Italia, Centro di Servizio per il Volontariato di Ferrara, Università di Bologna, AMA di Trento, Fondazione Devoto di Firenze, Ministero OMS, Anci, Sindacati (Cgil, Cisl, UIl, Acli), Cittadinanza Attiva, Caritas, Auser, Comunità S. Egidio, Gruppo Abele, Csv Net. B) SERVIZI A SUPPORTO DEL PROGETTO 3) OBIETTIVO GENERALE DEL SUPPORTO a) Rafforzare ed arricchire le competenze dei volontari che operano a diretto contatto con i gruppi di auto

4 mutuo aiuto; b) Divulgare e sensibilizzare maggiormente la conoscenza sui gruppi di auto mutuo aiuto; c) Assegnare la giusta centralità alle numerose esperienze di mutualità presenti in tutto il territorio delle nostre regioni ed ormai estese a vari settori (dipendenze, disabilità, genitorialità e così via) valorizzandole e accompagnandole in un percorso di reciproca interconoscenza e maturazione; d) Creazione di un collegamento di associazioni e gruppi informali impegnati nelle esperienze di auto mutuo aiuto al fine di determinare: - il confronto di esperienze - la realizzazione di progetti comuni per avviare o consolidare percorsi di mutualità - lo scambio di informazioni tra le realtà di Auto Mutuo Aiuto 4) ORGANIZZAZIONE A SUPPORTO DEL PROGETTO Il supporto organizzativo e gestionale che il Csv predispone per tutti i progetti di rete, di sviluppo e sovraprovinciale prevede l impegno professionale del responsabile dell Area Progettualità sociale (dipendente primo livello contratto del commercio full time), e di tre coordinatori con contratto di collaborazione a progetto, con quantità dell impegno ancora da definire. Questa struttura piuttosto agile svolge il complesso delle azioni necessarie alla progettazione del supporto del Csv, il coordinamento, la documentazione del progetto ed una parte della valutazione. Progettazione. Nel percorso per la programmazione annuale il Responsabile d Area ed un progettista guidano i gruppi di discussione da cui nascono le reti di progetto, raccolgono le idee progettuali ancora grezze, propongono e promuovono nuove collaborazioni oltre a quelle ipotizzate originariamente, favoriscono e moderano il confronto fra le associazioni ed i partner già coinvolti sui contenuti del progetto di rete/sviluppo e sulle relative azioni. Scrivono la scheda progettuale per il Co.ge. Coordinamento. Il coordinatore di progetto ha mansioni di tessitura di relazioni positive fra i vari soggetti coinvolti nell iniziativa, coordinamento e motivazione dei volontari impegnati, ricerca e prima formazione di nuovi volontari (attenzione presente in ogni progetto, anche quelli privi di specifiche azioni di people raising), convocazione e verbalizzazione degli incontri di preparazione e verifica delle azioni, supporto generale ai volontari nell esecuzione delle azioni, primo controllo di gestione di tutte le fasi del progetto. La figura professionale del coordinatore sa anche mediare eventuali conflitti che possono sempre insorgere fra persone o associazioni; garantisce la continuità del progetto ed è il primo responsabile della traduzione degli obiettivi del gruppo in azioni concrete; tiene i rapporti con tutti i servizi del Csv. Documentazione. Una delibera del Consiglio Direttivo del 2000 istituisce per ogni progetto il quadernoprogetto, cioè rende obbligatorio uno strumento di raccolta ordinata dei documenti inerenti al progetto in tutti i suoi momenti: scheda inviata al Co.ge, comunicazione di approvazione, comunicazione di avvio spedita alle associazioni proponenti, convocazioni delle riunioni, piano esecutivo comprendente il dettaglio delle azioni, copia dei contratti, delle ricevute, delle fatture, dei materiali promozionali prodotti, ecc. Il quadernoprogetto è curato dal coordinatore di progetto, con la supervisione del responsabile d Area. Possono

5 consultare liberamente i libri-progetto i membri del Consiglio Direttivo (possono in tal modo farsi rapidamente un idea dell andamento del progetto), i Revisori che se ne servono per reperire rapidamente i documenti amministrativi in sede di revisione periodica, l operatore amministrativo che prima di effettuare un pagamento relativo alle azioni di un progetto effettua un controllo incrociato di pertinenza con l ultimo piano esecutivo concordato fra le associazioni e conservato nel quaderno. Valutazione. Lo staff dei collaboratori dell Area progettualità sociale promuove e coordina i momenti di valutazione del progetto e del supporto del Csv al progetto, come meglio descritti al paragrafo c). 5) AZIONI TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ PREVISTE Consulenza X promozione X Formazione ricerca informazione documentazione progettazione tecnico - logistici 5.1. AZIONE 1 CONSULENZA ORGANIZZATIVA DEL CONVEGNO E SUPPORTO LOGISTICO obiettivi specifici: supportare l associazione ravennate Comitato Cittadino Antidroga, organizzatrice dell evento, nella progettazione dei contenuti e nella gestione logistica del convegno. destinatari: i volontari dell associazione promotrice modalità di erogazione e di accesso del servizio: - consulenza alla progettazione dell evento - coordinamento dell organizzazione - segreteria organizzativa - accoglienza ed assistenza ai partecipanti - predisposizione di mezzi navetta dalla stazione ferroviaria alla sede del convegno - predisposizione dei lay out espositivi della mostra - assistenza all allestimento della mostra - organizzazione di una visita guidata ai monumenti ravennati - servizio informativo con informazioni sul programma del convegno e sulle strutture ricettive locali - registrazione audio di tutte le sessioni di lavoro tipologia dei prodotti previsti: un report di valutazione del consulente. risultati attesi: l assenza di disfunzioni organizzative o logistiche che disturbino lo svolgimento dei lavori, una buona impressione organizzativa su tutti i partecipanti. tipologia delle risorse umane impiegate e loro ruolo: un consulente esperto che affianchi i volontari nella progettazione e realizzazione dell evento.

6 attività di supporto: area consulenza del Csv di Ravenna connessione con altri settori, Centri di servizio, altri soggetti: l organizzazione del convegno, a cura del Comitato Cittadino Antidroga e dello scrivente Csv, coinvolge sin dai primi momenti il Ser.T dell Ausl di Ravenna e gli assessorati regionale, provinciale e comunale al volontariato AZIONE 2 PROMOZIONE DEL CONVEGNO obiettivi specifici: dare pubblica informazione del luogo e delle date in cui si svolge il convegno, del programma, dei relatori chiamati a partecipare alle diverse sessioni di lavoro. destinatari: quanti sul territorio nazionale possano essere interessati a partecipare al convegno, a diffondere a loro volta la notizia dell evento, a richiedere gli atti finali. modalità di erogazione e di accesso del servizio: il Csv supporterà l associazione organizzatrice garantendo la messa in campo di un supporto promozionale articolato nella seguente maniera: a) attivazione di un sito web specifico del Convegno a livello nazionale ( Il sito conterrà i seguenti dati/documenti: programma provvisorio/definitivo del convegno, informazioni di logistica, come raggiungere il convegno, riferimenti della segreteria organizzativa, modulo di iscrizione, spiegazioni in generale sull auto muto aiuto, ecc. Il sito sarà attivato con alcuni mesi di anticipo per permettere un ampia divulgazione promozionale dell iniziativa. b) attivazione di un ufficio stampa per i rapporti con i mass media locali e nazionali. c) ideazione, produzione e distribuzione di materiali promozionali cartacei: pieghevoli ( primo annuncio e definitivo), manifesti, locandine, cartelline, ecc. tipologia dei prodotti previsti: un report di valutazione del consulente. risultati attesi: un alto numero di visitatori del sito web. Un ampia quota di iscrizioni via web. Una rassegna stampa non priva di presenza su media nazionali. Una partecipazione non inferiore a quella prevista (700 persone) a testimonianza dell efficacia dell intervento promozionale. tipologia delle risorse umane impiegate e loro ruolo: un operatore fisso con l incarico di seguire tutta l organizzazione, più una nutrita schiera di consulenti: addetti stampa, web designers, grafici, ecc. attività di supporto: attivazione ed aggiornamento del sito web dell Associazione Comitato Cittadino Antidroga di Ravenna da parte del Csv per rendere più facile la conoscenza e la divulgazione dell attività del Convegno. connessione con altri settori, Centri di servizio, altri soggetti: creazione di una pagina di link ampia e comprendente tutte le realtà a livello nazionale e locale operanti nel settore dell auto mutuo aiuto. C) VALUTAZIONE 6) SOGGETTI, MODALITA E STRUMENTI DELLA VALUTAZIONE Obiettivo principale della valutazione è la raccolta di dati, di opinioni e considerazioni dei volontari e/o di testimoni privilegiati che hanno concorso a realizzare il progetto, utili per l eventuale ri-progettazione. In

7 particolare, l interesse del Csv e delle odv promotrici del progetto sarà quello di monitorare il PROCESSO di realizzazione delle singole azioni progettuali ed il SUPPORTO fornito dal Csv al fine di: A) valutare le procedure di partecipazione dei volontari nella progettazione e nella realizzazione delle singole azioni progettuali; B) valutare il raggiungimento degli obiettivi prefissati, analizzando gli elementi che hanno favorito oppure ostacolato l azione progettuale; C) valutare l impatto e le ricadute dell azione progettuale sulle odv promotrici del progetto per quanto riguarda le relazioni con altre odv e altri soggetti pubblici o del Terzo Settore, le competenze maturate, la coesione interna all Associazione, etc.. D) valutare l impatto sui destinatari finali analizzando l utilità ed i cambiamenti prodotti dell azione progettuale nei loro confronti. Il Csv ha deciso di dedicare all attività di valutazione dei progetti il lavoro un apposita figura professionale: un collaboratore del Centro sta per l appunto seguendo il corso di formazione dedicato allo studio dello strumento di valutazione dei progetti sociali predisposto dall Iress e che probabilmente il Co.Ge. adotterà in corso d anno. Questo operatore, che collaborerà con il responsabile dell Area Progettualità sociale del Csv, appronterà e proporrà alle Odv promotrici del progetto il Questionario di valutazione dei progetti sociali predisposto dall Iress. L avvio della procedura di valutazione, la discussione dei dati raccolti, le considerazioni finali saranno sempre discusse congiuntamente fra il Responsabile della Progettazione Sociale, l esperto della valutazione, il coordinatore del Progetto, i volontari delle odv promotrici. Ulteriori strumenti di valutazione del progetto possono essere concordati in itinere con le associazioni coinvolte nel progetto.

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