A) PRESENTAZIONE DEL PROGETTO CHE SI INTENDE SUPPORTARE
|
|
- Massimiliano Franceschi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 SCHEDA (C1) SERVIZI A SUPPORTO DELLA PROGETTAZIONE SOCIALE, DI PROGETTI DI SVILUPPO O DI PROGETTI DI RILEVANZA SOVRA-PROVINCIALE CENTRO DI SERVIZI DI RAVENNA PROGETTO: N. 4/sovrap Convegno Nazionale Auto Mutuo Aiuto A) PRESENTAZIONE DEL PROGETTO CHE SI INTENDE SUPPORTARE TIPOLOGIA DEL PROGETTO CHE SI INTENDE SUPPORTARE barrare la casella di riferimento progettazione sociale progetto di sviluppo x progetto di rilevanza sovra -provinciale 1) CONTESTO, AMBITO, ANALISI E MOTIVAZIONI RELATIVI AL PROGETTO La cultura e la pratica dell auto mutuo aiuto sono sempre più considerati una importante risorsa da mettere in campo per la promozione della salute. L Organizzazione Mondiale della Sanità lo inserisce tra gli strumenti di maggior interesse al fine di ridare responsabilità e protagonismo alle persone, e per umanizzare l assistenza sociale e sanitaria. Da diversi anni il coordinamento delle realtà di auto mutuo aiuto a livello nazionale è stato sollecitato ad attivarsi in questo delicato e prezioso contesto di impegno sociale che riassume tutti i principi guida del volontariato, tra i quali la condivisione, la solidarietà e la gratuità. Nel recente passato ed in tema di mutualità si sono strutturati dei percorsi formativi insieme con associazioni impegnate nel settore dell alcolismo e dei problemi alcol-correlati, in piena collaborazione con le strutture sanitarie. Proprio perché applicabile ad ulteriori aree di disagio, la metodologia dell auto-mutuo ha ispirato altre esperienze seminariali e di approfondimento pratico portate avanti in collaborazione con realtà impegnate nel settore, volti all'attivazione di gruppi di auto-mutuo-aiuto anche per familiari. Noi tutti, quando abbiamo bisogno, vogliamo essere aiutati, non tanto d'avere delle soluzioni da manuale, ma ad avere degli strumenti, per poter trovare la soluzione giusta da noi stessi. Quando ci sentiamo soli, incompresi, confusi, disperati, depressi e vorremmo che tutto cambiasse e non sappiamo come fare, già attraverso l'ammissione del nostro bisogno d'aiuto ci porta a cambiare la nostra vita. Comincio da me, cambiando me stessa/o posso cambiare il mondo. Perciò basta veramente poco per poter cambiare la direzione della nostra vita, ognuno di noi è responsabile solo di sé stesso. Varie sono le esperienze di gruppo che si possono incontrare, cui ci si avvicina con un sentimento misto di curiosità e timore. Si parla ancora troppo poco di gruppo, ma l'interesse delle persone pare crescere a dismisura. L'importanza del "gruppo" ci sarà più chiara se pensiamo che la nostra vita è sempre attraversata da esperienze gruppali che non possono non influenzare il nostro sviluppo e la nostra opinione in merito, in
2 termini di ostilità, rabbia o di entusiasmo, di desiderio di partecipazione. Pensiamo alla nostra famiglia, alla scuola, al gruppo di amici, ai colleghi sul lavoro, al gruppo vacanze, al gruppo sportivo, in palestra. Alcuni gruppi sono più stabili nel tempo, come la famiglia, altri più temporanei, come quei gruppi che si formano sul treno, in vacanza, in ospedale, sul tram e che si sciolgono in breve. I gruppi possono avere dimensioni differenti: basta un minimo di 3 persone per fare gruppo, un gruppo che può diventare piccolo, medio o grande, fino alle folle delle manifestazioni che conosciamo. Allo stesso modo possiamo dire che i gruppi hanno finalità diverse. Durante l'infanzia il gruppo dei coetanei funziona da stimolo per la crescita, da sostegno, ed è una prima alternativa al gruppo familiare. Ricordiamo in merito ad esempio l'utilità e il supporto dei gruppi di studio durante tutta la vita scolastica. Durante l'adolescenza i gruppi di coetanei hanno funzioni conoscitive, di esplorazione, di conoscenza del proprio ruolo e delle proprie competenze: il maschile, il femminile, il relazionale, l'altro, il partner, i divertimenti, la trasgressione, gli hobbies, lo sport.ecc In sostanza le domande che circolano nei gruppi in questo periodo, ma anche in seguito, sono: chi sono? Cosa voglio? Dove stiamo andando? E il gruppo diventa un gruppo di ricerca, fondamentale nella crescita. Talvolta i giochi si inceppano in un qualche modo, il singolo finisce per isolarsi, oppure il gruppo non potendo realizzare in modo costruttivo le proprie mete, finisce per deviare dai suoi obiettivi iniziando a perseguire mete trasgressive, di ribellione e rabbia, in modo oppositivo rispetto alle norme, procedendo allo sbando, con grande sofferenza dei singoli. Un esempio tipico è il gruppo dei tossicodipendenti, o il gruppo deviante che si organizza per commettere furti, rapine, o altri reati. In sintesi, i gruppi possono travolgere dall'entusiasmo e portare come se stessimo viaggiando in treno, al traguardo, oppure possono far deragliare il treno su cui si cercava di viaggiare. Rispetto al mantenere ben certa la meta del viaggio, è quindi probabilmente fondamentale la figura del conduttore del gruppo, o facilitatore, a seconda delle sue funzioni. Spesso si assiste ad una situazione per cui da una parte molti gruppi di auto mutuo aiuto sorgono proprio in contrapposizione al sistema degli interventi degli operatori professionali che sembrano a volte non essere in grado di soddisfare la varietà e la complessità dei bisogni umani, mentre dall altra parte spesso gli operatori professionali sembrano diffidenti verso le iniziative di auto mutuo aiuto che vengono considerate come tentativi pericolosi di raggiungere obiettivi che richiederebbero un accompagnamento caratterizzato da una delicata quanto forte competenza professionale. Forse la verità non sta, per intero, né da una parte né dall altra. Sia l approccio professionale che quello di mutuo aiuto hanno molto da offrire l uno all altro e potrebbero trarre evidente beneficio da una loro fattiva collaborazione. E basandosi su tutto ciò che i gruppi di auto mutuo aiuto vengono incoraggiati, avviati, facilitati e sostenuti da operatori professionali, in modo tale da utilizzare al meglio le caratteristiche positive derivanti dall utilizzo complementare di entrambi i tipi di approccio. Malgrado una certa letteratura sull argomento che descrive tensioni all interno del gruppo tra partecipanti e operatori professionali, si è visto infatti che il professionista facilitatore, se adeguatamente preparato, agendo con modalità discrete, non interpretative e non invasive, può costituire un ottimo strumento che il gruppo di auto mutuo aiuto può utilizzare per raggiungere al meglio i propri obiettivi. Se da un lato è fondamentale la consapevolezza della persona sui suoi bisogni e la sua disponibilità ad occuparsene, cioè ad attivarsi alla ricerca di soluzioni di miglior benessere, dall'altra si può discutere a lungo
3 sul significato del chiedere aiuto o darsi aiuto. Sicuramente, nessuno ci può aiutare se noi non glielo permettiamo. Parlare di auto aiuto, infatti, potrebbe sembrare improprio perché nei gruppi in realtà non si esclude l'aiuto da parte di altri, che avviene nella circolarità, nello scambio verbale, nel confronto e nel supporto emozionale, e che viene alquanto valorizzato. Sembrerebbe escluso invece come negativo l'aiuto di chi si pone come operatore, conduttore o psicoterapeuta che si voglia, quasi un modo per rimandare ad altro tempo e luogo il confronto più complesso che includa non solo il dialogo tra pari, ma anche quello "verticale", come quello che si ha coi genitori, con gli insegnanti, coi nonni, coi bambini ecc. dove diventa cruciale un altro tipo di apprendimento e di riflessione su di sé e il rapporto con gli altri. Si lascia così una domanda aperta sul cosa significa sentirsi "bisognosi", e sul cosa ci rende difficile il rapporto con quelle figure, domanda che rimandiamo a contesti di carattere più psicoterapico. E resta la propria scelta personale sul percorso a sé più idoneo. 2) SOGGETTI promotori: Coordinamento Nazionale delle realtà di auto-mutuo aiuto, Associazione Comitato Cittadino Antidroga di Ravenna, Papa Giovanni XXIII di Reggio Emilia, Oasi di Mesola (Fe), ASA 65 di Cesena, Gruppo S. Damiano di S. Arcangelo (Rn), Amici malati di Crohn Bologna. destinatari /beneficiari: Lo scopo essenziale del gruppo di auto mutuo aiuto è di dare, a persone che vivono in situazioni simili, l opportunità di condividere le loro esperienze e di aiutarsi a mostrare l uno all altro come affrontare i problemi comuni. L auto aiuto è quindi un mezzo valido per assicurare ai partecipanti del gruppo sostegno emotivo. All interno del gruppo ciascuno sforzo individuale teso alla risoluzione di un proprio problema diventa contemporaneamente sforzo per risolvere un problema comune. Ciascuno riceve aiuto e contemporaneamente dà aiuto. I destinatari diretti del Convegno saranno i volontari che compongono quella stretta cerchia di persone portatrici, direttamente o indirettamente, di un problema comune: 1) Associazioni e gruppi informali di auto mutuo aiuto già esistenti 2) Associazioni e gruppi informali interessati a intraprendere esperienze di auto mutuo aiuto I destinatari indiretti sono tutti i cittadini: la promozione della conoscenza dell'auto mutuo aiuto fornisce strumenti formativi e spazi di incontro per rendere una opportunità alla portata di tutti. altri soggetti coinvolti: la Regione Emilia Romagna, la Provincia di Ravenna, il Comune di Ravenna, il Servizio Sanitario Regionale Emilia Romagna Azienda Unità Sanitaria Locale di Ravenna, le realtà di Auto mutuo aiuto in Italia, Centro di Servizio per il Volontariato di Ferrara, Università di Bologna, AMA di Trento, Fondazione Devoto di Firenze, Ministero OMS, Anci, Sindacati (Cgil, Cisl, UIl, Acli), Cittadinanza Attiva, Caritas, Auser, Comunità S. Egidio, Gruppo Abele, Csv Net. B) SERVIZI A SUPPORTO DEL PROGETTO 3) OBIETTIVO GENERALE DEL SUPPORTO a) Rafforzare ed arricchire le competenze dei volontari che operano a diretto contatto con i gruppi di auto
4 mutuo aiuto; b) Divulgare e sensibilizzare maggiormente la conoscenza sui gruppi di auto mutuo aiuto; c) Assegnare la giusta centralità alle numerose esperienze di mutualità presenti in tutto il territorio delle nostre regioni ed ormai estese a vari settori (dipendenze, disabilità, genitorialità e così via) valorizzandole e accompagnandole in un percorso di reciproca interconoscenza e maturazione; d) Creazione di un collegamento di associazioni e gruppi informali impegnati nelle esperienze di auto mutuo aiuto al fine di determinare: - il confronto di esperienze - la realizzazione di progetti comuni per avviare o consolidare percorsi di mutualità - lo scambio di informazioni tra le realtà di Auto Mutuo Aiuto 4) ORGANIZZAZIONE A SUPPORTO DEL PROGETTO Il supporto organizzativo e gestionale che il Csv predispone per tutti i progetti di rete, di sviluppo e sovraprovinciale prevede l impegno professionale del responsabile dell Area Progettualità sociale (dipendente primo livello contratto del commercio full time), e di tre coordinatori con contratto di collaborazione a progetto, con quantità dell impegno ancora da definire. Questa struttura piuttosto agile svolge il complesso delle azioni necessarie alla progettazione del supporto del Csv, il coordinamento, la documentazione del progetto ed una parte della valutazione. Progettazione. Nel percorso per la programmazione annuale il Responsabile d Area ed un progettista guidano i gruppi di discussione da cui nascono le reti di progetto, raccolgono le idee progettuali ancora grezze, propongono e promuovono nuove collaborazioni oltre a quelle ipotizzate originariamente, favoriscono e moderano il confronto fra le associazioni ed i partner già coinvolti sui contenuti del progetto di rete/sviluppo e sulle relative azioni. Scrivono la scheda progettuale per il Co.ge. Coordinamento. Il coordinatore di progetto ha mansioni di tessitura di relazioni positive fra i vari soggetti coinvolti nell iniziativa, coordinamento e motivazione dei volontari impegnati, ricerca e prima formazione di nuovi volontari (attenzione presente in ogni progetto, anche quelli privi di specifiche azioni di people raising), convocazione e verbalizzazione degli incontri di preparazione e verifica delle azioni, supporto generale ai volontari nell esecuzione delle azioni, primo controllo di gestione di tutte le fasi del progetto. La figura professionale del coordinatore sa anche mediare eventuali conflitti che possono sempre insorgere fra persone o associazioni; garantisce la continuità del progetto ed è il primo responsabile della traduzione degli obiettivi del gruppo in azioni concrete; tiene i rapporti con tutti i servizi del Csv. Documentazione. Una delibera del Consiglio Direttivo del 2000 istituisce per ogni progetto il quadernoprogetto, cioè rende obbligatorio uno strumento di raccolta ordinata dei documenti inerenti al progetto in tutti i suoi momenti: scheda inviata al Co.ge, comunicazione di approvazione, comunicazione di avvio spedita alle associazioni proponenti, convocazioni delle riunioni, piano esecutivo comprendente il dettaglio delle azioni, copia dei contratti, delle ricevute, delle fatture, dei materiali promozionali prodotti, ecc. Il quadernoprogetto è curato dal coordinatore di progetto, con la supervisione del responsabile d Area. Possono
5 consultare liberamente i libri-progetto i membri del Consiglio Direttivo (possono in tal modo farsi rapidamente un idea dell andamento del progetto), i Revisori che se ne servono per reperire rapidamente i documenti amministrativi in sede di revisione periodica, l operatore amministrativo che prima di effettuare un pagamento relativo alle azioni di un progetto effettua un controllo incrociato di pertinenza con l ultimo piano esecutivo concordato fra le associazioni e conservato nel quaderno. Valutazione. Lo staff dei collaboratori dell Area progettualità sociale promuove e coordina i momenti di valutazione del progetto e del supporto del Csv al progetto, come meglio descritti al paragrafo c). 5) AZIONI TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ PREVISTE Consulenza X promozione X Formazione ricerca informazione documentazione progettazione tecnico - logistici 5.1. AZIONE 1 CONSULENZA ORGANIZZATIVA DEL CONVEGNO E SUPPORTO LOGISTICO obiettivi specifici: supportare l associazione ravennate Comitato Cittadino Antidroga, organizzatrice dell evento, nella progettazione dei contenuti e nella gestione logistica del convegno. destinatari: i volontari dell associazione promotrice modalità di erogazione e di accesso del servizio: - consulenza alla progettazione dell evento - coordinamento dell organizzazione - segreteria organizzativa - accoglienza ed assistenza ai partecipanti - predisposizione di mezzi navetta dalla stazione ferroviaria alla sede del convegno - predisposizione dei lay out espositivi della mostra - assistenza all allestimento della mostra - organizzazione di una visita guidata ai monumenti ravennati - servizio informativo con informazioni sul programma del convegno e sulle strutture ricettive locali - registrazione audio di tutte le sessioni di lavoro tipologia dei prodotti previsti: un report di valutazione del consulente. risultati attesi: l assenza di disfunzioni organizzative o logistiche che disturbino lo svolgimento dei lavori, una buona impressione organizzativa su tutti i partecipanti. tipologia delle risorse umane impiegate e loro ruolo: un consulente esperto che affianchi i volontari nella progettazione e realizzazione dell evento.
6 attività di supporto: area consulenza del Csv di Ravenna connessione con altri settori, Centri di servizio, altri soggetti: l organizzazione del convegno, a cura del Comitato Cittadino Antidroga e dello scrivente Csv, coinvolge sin dai primi momenti il Ser.T dell Ausl di Ravenna e gli assessorati regionale, provinciale e comunale al volontariato AZIONE 2 PROMOZIONE DEL CONVEGNO obiettivi specifici: dare pubblica informazione del luogo e delle date in cui si svolge il convegno, del programma, dei relatori chiamati a partecipare alle diverse sessioni di lavoro. destinatari: quanti sul territorio nazionale possano essere interessati a partecipare al convegno, a diffondere a loro volta la notizia dell evento, a richiedere gli atti finali. modalità di erogazione e di accesso del servizio: il Csv supporterà l associazione organizzatrice garantendo la messa in campo di un supporto promozionale articolato nella seguente maniera: a) attivazione di un sito web specifico del Convegno a livello nazionale ( Il sito conterrà i seguenti dati/documenti: programma provvisorio/definitivo del convegno, informazioni di logistica, come raggiungere il convegno, riferimenti della segreteria organizzativa, modulo di iscrizione, spiegazioni in generale sull auto muto aiuto, ecc. Il sito sarà attivato con alcuni mesi di anticipo per permettere un ampia divulgazione promozionale dell iniziativa. b) attivazione di un ufficio stampa per i rapporti con i mass media locali e nazionali. c) ideazione, produzione e distribuzione di materiali promozionali cartacei: pieghevoli ( primo annuncio e definitivo), manifesti, locandine, cartelline, ecc. tipologia dei prodotti previsti: un report di valutazione del consulente. risultati attesi: un alto numero di visitatori del sito web. Un ampia quota di iscrizioni via web. Una rassegna stampa non priva di presenza su media nazionali. Una partecipazione non inferiore a quella prevista (700 persone) a testimonianza dell efficacia dell intervento promozionale. tipologia delle risorse umane impiegate e loro ruolo: un operatore fisso con l incarico di seguire tutta l organizzazione, più una nutrita schiera di consulenti: addetti stampa, web designers, grafici, ecc. attività di supporto: attivazione ed aggiornamento del sito web dell Associazione Comitato Cittadino Antidroga di Ravenna da parte del Csv per rendere più facile la conoscenza e la divulgazione dell attività del Convegno. connessione con altri settori, Centri di servizio, altri soggetti: creazione di una pagina di link ampia e comprendente tutte le realtà a livello nazionale e locale operanti nel settore dell auto mutuo aiuto. C) VALUTAZIONE 6) SOGGETTI, MODALITA E STRUMENTI DELLA VALUTAZIONE Obiettivo principale della valutazione è la raccolta di dati, di opinioni e considerazioni dei volontari e/o di testimoni privilegiati che hanno concorso a realizzare il progetto, utili per l eventuale ri-progettazione. In
7 particolare, l interesse del Csv e delle odv promotrici del progetto sarà quello di monitorare il PROCESSO di realizzazione delle singole azioni progettuali ed il SUPPORTO fornito dal Csv al fine di: A) valutare le procedure di partecipazione dei volontari nella progettazione e nella realizzazione delle singole azioni progettuali; B) valutare il raggiungimento degli obiettivi prefissati, analizzando gli elementi che hanno favorito oppure ostacolato l azione progettuale; C) valutare l impatto e le ricadute dell azione progettuale sulle odv promotrici del progetto per quanto riguarda le relazioni con altre odv e altri soggetti pubblici o del Terzo Settore, le competenze maturate, la coesione interna all Associazione, etc.. D) valutare l impatto sui destinatari finali analizzando l utilità ed i cambiamenti prodotti dell azione progettuale nei loro confronti. Il Csv ha deciso di dedicare all attività di valutazione dei progetti il lavoro un apposita figura professionale: un collaboratore del Centro sta per l appunto seguendo il corso di formazione dedicato allo studio dello strumento di valutazione dei progetti sociali predisposto dall Iress e che probabilmente il Co.Ge. adotterà in corso d anno. Questo operatore, che collaborerà con il responsabile dell Area Progettualità sociale del Csv, appronterà e proporrà alle Odv promotrici del progetto il Questionario di valutazione dei progetti sociali predisposto dall Iress. L avvio della procedura di valutazione, la discussione dei dati raccolti, le considerazioni finali saranno sempre discusse congiuntamente fra il Responsabile della Progettazione Sociale, l esperto della valutazione, il coordinatore del Progetto, i volontari delle odv promotrici. Ulteriori strumenti di valutazione del progetto possono essere concordati in itinere con le associazioni coinvolte nel progetto.
CHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO
1 CHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO L Auto Mutuo Aiuto è una metodica semplice e spontanea, un approccio sociale, una cultura, una filosofia, sicuramente una risorsa. E un modo di trattare i problemi che ciascuno
DettagliAccogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile
Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliGRUPPI DI INCONTRO per GENITORI
Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione
DettagliPROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia
PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia Nel mondo ci sono 150 milioni di Italici: sono i cittadini italiani d origine, gli immigrati di prima e seconda generazione, i nuovi e vecchi emigrati e i loro discendenti,
DettagliA) PRESENTAZIONE DEL PROGETTO CHE SI INTENDE SUPPORTARE
SCHEDA (C1) SERVIZI A SUPPORTO DELLA PROGETTAZIONE SOCIALE, DI PROGETTI DI SVILUPPO O DI PROGETTI DI RILEVANZA SOVRA-PROVINCIALE CENTRO DI SERVIZI DI RAVENNA PROGETTO: N. 16 Defibrillatori A) PRESENTAZIONE
DettagliPROGETTO INCREASING EUROPEAN CITIZENSHIP ICE (MIGLIORARE LA CITTADINANZA EUROPEA)
Cilap eapn Italia PROGETTO INCREASING EUROPEAN CITIZENSHIP ICE (MIGLIORARE LA CITTADINANZA EUROPEA) PROGRAMMA LIFELONG LEARNING GRUNDTVIG 2012 PARTENARIATO DI APPRENDIMENTO (No. 2012-1-IT2_GRU06_37625_1)
DettagliA) PRESENTAZIONE DEL PROGETTO CHE SI INTENDE SUPPORTARE
SCHEDA (C1) SERVIZI A SUPPORTO DELLA PROGETTAZIONE SOCIALE, DI PROGETTI DI SVILUPPO O DI PROGETTI DI RILEVANZA SOVRA-PROVINCIALE CENTRO DI SERVIZI DI RAVENNA PROGETTO: N. 5 Tratti di strada A) PRESENTAZIONE
DettagliSERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO
SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO CHE COS È È un programma di mobilità che permette ai giovani di impegnarsi nel volontariato in un paese diverso da quello di residenza per un periodo non superiore ai 12 mesi.
DettagliChe cosa è l Affidamento?
Che cosa è l Affidamento? L affidamento,, diversamente dall adozione adozione, è l accoglienza temporanea nella propria casa di un bambino o di un ragazzo. A Torino esiste sin dal 1976,, a livello nazionale
DettagliWORKSHOP FORMATIVO PER PSICOLOGI LO SPORTELLO DI ASCOLTO A SCUOLA Strumenti per lavorare come psicologo nella scuola 10/24 maggio 2013
Centro di psicologia per la Famiglia Il Nido e il Volo Consulenza psicologica infanzia adolescenza e età edulta Via dei Furi, 43 Roma (M Porta Furba) WORKSHOP FORMATIVO PER PSICOLOGI LO SPORTELLO DI ASCOLTO
DettagliProject Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.
Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo
DettagliChe volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile
Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente
DettagliS i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i
S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p
DettagliGuadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute
ALLEGATO A Programmazione annuale 2015 Programma 1 Guadagnare Salute Piemonte Scuole che Promuovono Salute Programmazione annuale regionale anno 2015 Azioni previste nel periodo - Sintesi complessiva Per
DettagliREGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE
REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 40 del 30 ottobre 2012 1 REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE
DettagliArea Disabilita. Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS
Area Disabilita Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS OBIETTIVI Come recita l articolo 12 della legge 104/92, scopo generale dell
DettagliProtocollo d Intesa. tra
Allegato 1 delib. As n. 2_2015 Protocollo d Intesa tra l Associazione ONLUS La vita oltre lo specchio, il Comune di Pisa, la Società della Salute di Pisa e l Azienda USL 5 di Pisa. PREMESSO - che nel Gennaio
DettagliWomen In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE
Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Introduzione Il progetto W.In D. (Women In Development) si inserisce nelle attività previste e finanziate
DettagliAssociazione AMA BERGAMO Metodologia dell auto mutuo aiuto Come funziona un gruppo Risorse e difficoltà Dr.ssa Bruna Allievi Treviglio 28 marzo 2015 I GRUPPI DI AUTO MUTUO AIUTO Obiettivi 1. Sviluppo di
DettagliIl modello veneto di Bilancio Sociale Avis
Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto
DettagliL AQUILONE vola alto
onlus PROGETTO CULTURA L AQUILONE vola alto intrecciamo le nostre vite per poterle vivere al meglio. Scuole primarie PREMESSA Far cultura è uno dei fini statutari dell Associazione. Nel rispetto di tale
DettagliBILANCIARSI - Formazione e Consulenza per la legalità e la sostenibilità delle Organizzazioni
INTRODUZIONE BilanciaRSI è una società di formazione e consulenza specializzata nei temi della Legalità, della Sostenibilità, della Responsabilità d Impresa e degli Asset Intangibili. Da più di 10 anni
DettagliManifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile
Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Pagina 2 Contenuto Il progetto TIDE...4 Il manifesto TIDE...6 La nostra Dichiarazione...8 Conclusioni...12 Pagina 3 Il progetto TIDE Verso un
DettagliSviluppo di comunità
Sviluppo di comunità Rendere la comunità locale un attore del cambiamento sociale S e per comunità si intende un gruppo sociale (comunità locale, scuola, organizzazione, associazione), nel quale relazioni,
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO
REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2
DettagliPROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016
PROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016 PREMESSA A partire dal 2012 la Valsugana e Tesino e l San Lorenzo e Santa Maria della Misericordia di Borgo Valsugana, in stretta sinergia con l Comitato per
DettagliSVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007
Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,
DettagliLa Scuola di Volontariato. Il tema: gratuità e felicità. Metodologia didattica
La Scuola di Volontariato La Scuola di Volontariato è promossa dal Coge Emilia Romagna e dal Coordinamento Centri di Servizio per il Volontariato Emilia Romagna con l intento di stimolare riflessioni sugli
DettagliProgetto In.Volo. Iniziativa per il Volontariato in Lombardia
Progetto In.Volo. Iniziativa per il Volontariato in Lombardia Le organizzazioni di volontariato in Lombardia La Lombardia è la regione italiana che detiene il maggior numero di organizzazioni iscritte
DettagliL ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE
L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE
DettagliAvvicinare i giovani allo Sport fa bene all Impresa
Avvicinare i giovani allo Sport fa bene all Impresa Un progetto socialmente responsabile in collaborazione tra Assolombarda Coni Lombardia Fondazione Sodalitas Impresa & Sport è un progetto che nasce da
DettagliCOACHING. Bocconi Alumni Association. Presentazione
COACHING Bocconi Alumni Association Presentazione INDICE Perché il Coaching? Coaching e Mentoring: le differenze Ruoli, competenze e comportamenti del Coach e del Coachee (cliente) Regole del rapporto
DettagliIndagine conoscitiva sulla comunicazione all interno dell Azienda ASL Latina
Indagine conoscitiva sulla comunicazione all interno dell Azienda ASL Latina La U.O.S.D. Comunicazione Integrata Aziendale, in collaborazione con l Università La Sapienza di Roma (CdL Scienze Magistrali
DettagliLA FORMULA. TERZA PARTE: DOVE TROVARLI Indirizzi e recapiti per viaggiare sicuri. I QUADERNI SI ARTICOLANO IN TRE PARTI:
LA FORMULA PROFILO EDITORIALE: La collana de I Quaderni della Comunicazione nasce come una guida mensile rivolta alle Aziende per aiutarle a orientarsi nei diversi meandri della comunicazione commerciale.
DettagliMANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA
Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento
Dettagli154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363
154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 Protocollo d intesa Costituzione di un Centro regio nale per la promozione e lo sviluppo dell auto
DettagliAttività federale di marketing
Attività federale di marketing Gestione e certificazione delle sponsorizzazioni Il Feedback Web Nel piano di sviluppo della propria attività di marketing, la FIS ha adottato il sistema Feedback Web realizzato
DettagliRegolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007
Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità
DettagliIl progetto regionale di ricerca MACONDO
Il progetto regionale di ricerca MACONDO Reggio Emilia, 12-12 12-20082008 Relatrice: Cristina Pedroni Cos è MACONDO? Un progetto multicentrico di Ricerca Oncologica(di durata triennale) che coinvolge la
DettagliPO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.
INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE
DettagliRelatore: Paula Eleta
A scuola nessuno è straniero Firenze, 30 settembre 2011 Sessione: L integrazione comincia dai più piccoli Una scuola aperta che guarda al futuro Percorsi interculturali e di integrazione presso le Scuole
DettagliPROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE FINALITA Il presente documento denominato Protocollo di Accoglienza è un documento che nasce da una più dettagliata esigenza d informazione relativamente all
DettagliREGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA
COMUNE DI CARRARA Decorato di Medaglia d Oro al Merito Civile REGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA Approvato in data con deliberazione consiliare n. Premesso che la Legge 5 Febbraio 1992 n.
DettagliSISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO
AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,
DettagliOBIETTIVO - Definire l AVO Giovani, indicandone obiettivi, organizzazione, compiti, attività.
SCHEDA FEDERAVO n 16 (data ultimo aggiornamento gennaio 2010) AVO GIOVANI: obiettivi, organizzazione, compiti, attività OBIETTIVO - Definire l AVO Giovani, indicandone obiettivi, organizzazione, compiti,
DettagliPremesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF):
CONVENZIONE PER L ADESIONE AL SISTEMA DI E-LEARNING FEDERATO DELL EMILIA-ROMAGNA PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L UTILIZZO DEI SERVIZI PER LA FORMAZIONE Premesso che il Sistema di e-learning federato
DettagliI principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori.
I Servizi Educativi del Comune di Trieste rappresentano una tradizione storica, un patrimonio di tradizione culturale di cui la città e le famiglie vanno orgogliose. Un patrimonio storico che negli anni
DettagliLinee guida per la definizione dei progetti di Servizio Civile per l anno 2007/2008 di ANCI Lombardia
Sala Manzoni Palazzo delle Stelline Milano aprile ore 14.30.30 ATTI DEL SEMINARIO Linee guida per la definizione dei progetti di Servizio Civile per l anno 2007/2008 di ANCI Lombardia L Ufficio Servizio
DettagliSostegno e Accompagnamento Educativo
Sostegno e Accompagnamento Educativo 1. Definizione La prestazione sostegno e accompagnamento educativo consiste nel fornire sia un supporto e una consulenza ai genitori nello svolgimento della loro funzione
DettagliELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO
ALLEGATO 6 TITOLO DEL PROGETTO: SEGNI MINIMI SETTORE e Area di Intervento: ASSISTENZA DISABILI E ANZIANI ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO OBIETTIVI DEL PROGETTO 1. Sostenere le famiglie nel percorso di
DettagliFunzione Strumentale n. 1: P.O.F. / Diffusione della cultura della qualità
Circolare n. 31 del 24/09/2014 Inoltro telematico a fiis00300c@istruzione.it in data 24/09/2014 Pubblicazione sul sito web (sezione Circolari / Comunicazioni DS) in data 24/09/2014 OGGETTO: Presentazione
DettagliUNA FAMIGLIA X UNA FAMIGLIA trasformare una buona prassi in una buona politica
UNA FAMIGLIA X UNA FAMIGLIA trasformare una buona prassi in una buona politica Roma, 17/01/2013 Fondazione PAIDEIA onlus www.fondazionepaideia.it; info@fondazionepaideia.it Verso una nuova forma di affido
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONFERENZA COMUNALE PERMANENTE DELLE ASSOCIAZIONI E DEI CITTADINI PER LA PACE
Comune di Casalecchio di Reno Provincia di Bologna REGOLAMENTO DELLA CONFERENZA COMUNALE PERMANENTE DELLE ASSOCIAZIONI E DEI CITTADINI PER LA PACE Approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 2005
DettagliIL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.
IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi
DettagliLa rete per la promozione della salute in Lombardia
La differenza che vale Gli ospedali di ANDREA: amici del bambino e della sua famiglia Bosisio Parini (LC) - 12-14 Novembre 2009 - IRCCS E. MEDEA La rete per la promozione della salute in Lombardia Giancarlo
DettagliSVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA
SVILUPPO TALENTI PROGETTO CONSEGUIRE OBIETTIVI RICERCARE ECCELLENZA Bologna Aprile 2009 L IMPORTANZA DEL MOMENTO In un mercato denso di criticità e nel medesimo tempo di opportunità, l investimento sulle
DettagliCLOTILDE CAMERATA COORDINA SILVIA PAGLIA
CLOTILDE CAMERATA COORDINA SILVIA PAGLIA MONTESILVANO MARINA 23 MAGGIO 2015 Il CAPITALE UMANO è la risorsa su cui l AVO deve investire maggiormente: sono i VOLONTARI a dare senso e valore alla mission
DettagliArea Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS
Area Persone Anziane Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS OBIETTIVI Scopo del servizio è permettere agli anziani, parzialmente o totalmente non
DettagliLA STRATEGIA OBIETTIVI GENERALI
LA STRATEGIA La comunicazione di CONCORD ITALIA è finalizzata a sensibilizzare la cittadinanza sulle attività, l impatto e la sostenibilità delle nostre azioni nell ambito degli interventi realizzati dai
DettagliMilano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni
Milano, 9 novembre 2013 Vincenzo Saturni 1 La carta etica: perché e per chi? Avis opera da 86 anni per diffondere una cultura solidale tra i cittadini su tutto il territorio nazionale. E sin dal momento
DettagliAuto Mutuo Aiuto Lavoro
Assessorato al Lavoro Auto Mutuo Aiuto Lavoro progettazione e sperimentazione di un nuovo servizio rivolto a chi perde il lavoro Il progetto Nel quadro delle politiche attive al lavoro non esiste ad oggi
DettagliIl Profilo Dinamico Funzionale (PDF)*
Il Profilo Dinamico Funzionale (PDF)* E' atto successivo alla Diagnosi Funzionale (a cura della NPI) e indica in via prioritaria, dopo un primo periodo di inserimento scolastico, il prevedibile livello
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
DettagliSottogruppo progetto pedagogico
COORDINAMENTO PEDAGOGICO PROVINCIALE Sottogruppo progetto pedagogico Macro punti di riflessione del gruppo a partire dal 2004 ad oggi Principali tematiche: A) Il progetto pedagogico analizzato nei suoi
DettagliProgetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI
Progetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI Documento approvato dai dirigenti e dagli incaricati di posizione organizzativa nell incontro del 13.1.2006 PREMESSA Si è conclusa
DettagliC1) PROGRAMMA OPERATIVO DEI SERVIZI AI PROGETTI
C1) PROGRAMMA OPERATIVO DEI SERVIZI AI PROGETTI Denominazione del progetto ORA NON SIAMO PIU SOLI 1. Tipologia del progetto che si intende supportare barrare la casella di riferimento: X progettazione
DettagliProgetto della Federazione Italiana Pallavolo per la Scuola Primaria
Progetto della Federazione Italiana Pallavolo per la Scuola Primaria a.s. 2007-2008 1,2,3 Minivolley! IL PROGETTO Il progetto 1,2,3 minivolley si propone di incrementare la pratica delle attività motorie
DettagliDeliverable 5.10 Comunication & Exploitation Plan Piano di comunicazione dei cluster
Deliverable 5.10 Comunication & Exploitation Plan Piano di comunicazione dei cluster Introduzione La comunicazione nei progetti finanziati dalla Commissione europea svolge sempre un ruolo rilevante in
DettagliC I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI
C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI SETTORE VIII SERVIZI SOCIALI, POLITICHE GIOVANILI E SPORT PROGETTO DOPOSCUOLA PINOCCHIO 1 PREMESSA Nell'ambito del programma degli interventi e servizi socio-assistenziali,
DettagliAutore: Luca Masi Versione: 8/3/2012. Capire le caratteristiche di un bando e valutare se preparare il progetto: appunti, domande e riflessioni.
LEGGERE UN BANDO DI FINANZIAMENTO PER LE ORGANIZZAZIONI NON PROFIT Capire le caratteristiche di un bando e valutare se preparare il progetto: appunti, domande e riflessioni. Data di scadenza Ho il tempo
DettagliSERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI. i.so.di. CARTA DEI SERVIZI
SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI i.so.di. CARTA DEI SERVIZI CARTA DEI SERVIZI Progetto integrazione sociale disabili i.so.di. SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA
DettagliMINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO Liceo Statale James Joyce
Premessa (SCAMBI EDUCATIVI INDIVIDUALI) ESPERIENZE EDUCATIVE ALL ESTERO Le norme che regolano le Esperienze educative all Estero (gli scambi scolastici) sono poche e, in ogni caso, la premessa da tener
Dettagliorganizzazioni di volontariato
Il bilancio sociale per le organizzazioni di volontariato Modena, 1 Ottobre 2009 Bilancio sociale Cosa ci viene in mente? Rendere conto Perché fare un bilancio? La relazione di fiducia Ti dico chiaramente
DettagliAREA 5. RAPPORTI CON ENTI ESTERNI
A.S. 2014/2015 AREA 1. REVISIONE E GESTIONE DEL POF REVISIONE E GESTIONE DEL POF ATTIVITA INTERNE PER IL POTENZIAMENTO E AMPLIAMENTO DELL OFFERTA FORMATIVA AREA 2. SERVIZI AL PERSONALE DOCENTE GESTIONE
DettagliINDICE PR 13 COMUNICAZIONE E GESTIONE DELLE INFORMAZIONI 1 SCOPO 2 CAMPO DI APPLICAZIONE 3 TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4 RESPONSABILITÀ
PAG 1 /7 INDICE 1 SCOPO 2 CAMPO DI APPLICAZIONE 3 TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4 RESPONSABILITÀ 5 MODALITÀ ESECUTIVE 5.1 Comunicazione verso l'esterno 5.1.1 Utenti dei corsi 5.1.2 Potenziali utenti 5.2
DettagliYouLove Educazione sessuale 2.0
YouLove Educazione sessuale 2.0 IL NOSTRO TEAM Siamo quattro ragazze giovani e motivate con diverse tipologie di specializzazione, due psicologhe, una dottoressa in Servizi Sociali e una dottoressa in
DettagliRelazione attività esercizio 2012
Relazione attività esercizio 2012 maggio 2013 Il Sentiero di Morena fonda le sue radici nella storia pluriennale di un gruppo di fami-glie della provincia di Ascoli Piceno che praticano direttamente o
DettagliProtocollo d intesa Per la formazione di esperti della Sicurezza nei luoghi di lavoro Safety Manager
ALLEGATO A Protocollo d intesa Per la formazione di esperti della Sicurezza nei luoghi di lavoro Safety Manager tra: Regione Toscana, INAIL Toscana, Università degli Studi di Firenze, Pisa e Siena, Confindustria
DettagliAREA COMUNICAZIONE CSI ABRUZZO
1 AREA COMUNICAZIONE CSI ABRUZZO 2 PRIMA PARTE QUALI CONTENUTI? 3 IL SITO, LA VOCE UFFICIALE L organizzazione che vuole dotarsi di un sito Internet deve entrare progressivamente nell ottica di utilizzare
DettagliChe tipo di consulenze esegue lo studio? Il tipo di consulenze effettuate è ampiamente descritto nel sito. Quanto costa una seduta / consulenza?
Ecco alcune delle domande più frequenti che ci sono state rivolte dai pazienti. Speriamo ti possano essere utili. Domande Frequenti Che tipo di consulenze esegue lo studio? Il tipo di consulenze effettuate
DettagliComune di Bracciano. Regolamento per la pubblicazione di atti e documenti amministrativi sul sito Internet Istituzionale
Comune di Bracciano Regolamento per la pubblicazione di atti e documenti amministrativi sul sito Internet Istituzionale (approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. del ) Indice Art. 1 Oggetto...
DettagliREGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04)
REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04) Art. 1 Istituzione il Consiglio Comunale di San Giorgio a Cremano, riconosciuto: l importanza
DettagliACCOGLIENZA PER BAMBINE e BAMBINI ADOTTATI NELLE SCUOLE
ACCOGLIENZA PER BAMBINE e BAMBINI ADOTTATI NELLE SCUOLE Linee guida per genitori ed insegnanti Conoscere per accogliere I minori adottati nella provincia di Bolzano 478 negli ultimi 10 anni 30 nuove adozioni
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE
ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE Ferraro Adele Anno Scolastico 2013 2014 ATTIVITA di Continuità educativo - didattica Accoglienza PROGETTO Conoscere per
DettagliPremessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento
Premessa Ad Meliora è anche Sicurezza. Ci rivolgiamo principalmente ad aziende operanti nel settore del terziario erogando: corsi di adempimento normativo: in funzione della tipologia di azienda e dei
Dettagli- Corso introduttivo alla comunicazione interculturale, all associazionismo e politiche giovanili dell Unione Europea
Percorsi di educazione non formale all Europa: - Corso introduttivo alla comunicazione interculturale, all associazionismo e politiche giovanili dell Unione Europea - Progettazione e realizzazione di uno
DettagliUNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA
ENTE DI APPARTENENZA ASSOCIAZIONI Coinvolgimento prima e durante l esperienza Riflessione sull esperienza Collegamenti con realtà vissuta Scoperta di nuovi bisogni e nuove opportunità Possibilità di provare
DettagliRapporto dal Questionari Insegnanti
Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la
DettagliAIBE ED EXPO 2015 S.p.A. Protocollo d intesa
AIBE ED EXPO 2015 S.p.A. Protocollo d intesa Siglato a Milano il 17 Maggio 2010 PROTOCOLLO D INTESA TRA Associazione fra le Banche Estere in Italia (di seguito AIBE ), con sede in Milano in Piazzale Cadorna
DettagliL infermiere al Controllo di Gestione
L infermiere al Controllo di Gestione Una definizione da manuale del Controllo di gestione, lo delinea come l insieme delle attività attraverso le quali i manager guidano il processo di allocazione e di
DettagliIL PROGETTO CARCERE RESPONSABILE GIOVANNI VINCI 1
IL PROGETTO CARCERE RESPONSABILE GIOVANNI VINCI 1 Attività in sede Si effettuano colloqui di orientamento per persone che si trovano in arresti domiciliari o sottoposte ad altre misure alternative alla
DettagliRev.1 del 30 maggio 2013. Il modello organizzativo
Rev.1 del 30 maggio 2013 Il modello organizzativo INDICE 1. Premessa 2. Missione 3. Sistema di responsabilità 4. Mappa dei processi 5. Mansionario 1. Premessa Un laboratorio congiunto di ricerca sui temi
DettagliFONDAZIONE ZANETTI ONLUS
FONDAZIONE ZANETTI ONLUS LINEE GUIDA PER RICHIEDERCI UN SOSTEGNO PER IL 2016 (Le richieste devono pervenire entro e non oltre il 30 ottobre 2015) FONDAZIONE ZANETTI ONLUS Linee guida per la presentazione,
DettagliCONTA SU DI ME. Volontari in emergenza (Ospedale, Domicilio, Scuola)
CONTA SU DI ME Volontari in emergenza (Ospedale, Domicilio, Scuola) CASINA DEI BIMBI Dal 2001 l Associazione Casina dei Bimbi Onlus opera nel territorio delle province di Reggio Emilia, Modena e Parma
DettagliElezioni Collegio IPASVI Brescia Triennio 2015-2017 Sabato 29 novembre dalle 8.30 alle 19:30 Domenica 30 novembre dalle 8.30 alle 19:30 Lunedì 1
Elezioni Collegio IPASVI Brescia Triennio 2015-2017 Sabato 29 novembre dalle 8.30 alle 19:30 Domenica 30 novembre dalle 8.30 alle 19:30 Lunedì 1 dicembre dalle 8.30 alle 16:30 PRESENZA Obiettivo: avvicinare
DettagliDipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO
Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO ATTUAZIONE DEL PROGETTO REBIR Risparmio Energetico, Bioedilizia, Riuso Data 29.01.2009
DettagliOGGETTO: Linee guida Progetto PERCORSO DI ORIENTAMENTO in collaborazione con la FS Prof. Sergio.
Distretto Scolastico N 53 Nocera Inferiore (SA) Prot. n. 1676 C/2 Nocera Superiore,18/10/2012 A tutti i docenti All attenzione della prof. Sergio FS di riferimento All attenzione di tutti i genitori Tramite
Dettagli7 CIRCOLO DIDATTICO - MODENA
7 CIRCOLO DIDATTICO - MODENA Via San Giovanni Bosco, 171 - Modena tel. 059.223752 / fax 059.4391420 VADEMECUM IMPEGNI DI RECIPROCITA NEI RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA Premessa Dal POF 2009/2010 del 7 Circolo
Dettaglidella manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.
L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono
Dettagli