SCIENZE GUIDA DIDATTICA

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1 SCIENZE GUIDA DIDATTICA Per utilizzare meglio il testo... 3 Piani di studio personalizzati nella Scuola Secondaria di 1 grado... 4 La programmazione educativo-didattica disciplinare... 6 Il Portfolio delle competenze individuali dell alunno Volume 1 - Soluzioni delle Verifiche utilizzabili per il Portfolio La programmazione per fasce di livello Prove d ingresso alla classe 1 a Soluzioni delle Prove d ingresso Soluzioni dei Test graduati di verifica, posti nelle varie unità Volume 2 - Soluzioni delle Verifiche utilizzabili per il Portfolio La programmazione per fasce di livello Prove d ingresso alla classe 2 a Soluzioni delle Prove d ingresso Soluzioni dei Test graduati di verifica, posti nelle varie unità Volume 3 - Soluzioni delle Verifiche utilizzabili per il Portfolio La programmazione per fasce di livello Prove d ingresso alla classe 3 a Soluzioni delle Prove d ingresso Soluzioni dei Test graduati di verifica, posti nelle varie unità Prove per l Esame Musei scientifici, orti botanici, acquari Bibliografia utile

2 Si ringraziano i vari docenti che ci hanno aiutato nel controllo scientifico. Fra questi in particolare il Prof. Mario Terzi dell Università di Padova e la Prof. Daniela Bettoni dell Osservatorio Astronomico di Padova, il Prof. Luciano Volponi per la chimica, la Prof. Fiorita Tirone per la fisica, gli insegnanti Prof. Giannina Blanfi e Prof. Camilla Darì. Pur assumendocene tutta la responsabilità, a loro va il nostro più profondo ringraziamento. La pubblicazione di un libro è un operazione complessa, che richiede numerosi controlli: sul testo, sulle immagini e sulle relazioni che si stabiliscono tra essi. L esperienza suggerisce che è praticamente impossibile pubblicare un libro privo di errori. Saremo quindi grati ai lettori che vorranno segnalarceli. AVVERTENZA: Nel caso di eventuali errori od omissioni nelle citazioni delle fonti, la Casa Editrice provvederà alle rettifiche che verranno comunicate dagli aventi diritto. Progetto grafico e impaginazione: Areaimmagine UNI EN ISO 9001 Trevisini Editore opera con Sistema Qualità, certificato CISQCERT, conforme alla norma UNI EN ISO Edizione: Proprietà letteraria riservata Con i tipi della Casa Editrice Luigi Trevisini - Milano Sito Internet: Posta Elettronica: trevisini@trevisini.it

3 3 PRESENTAZIONE Gli Autori hanno compilato la presente Guida per fornire agli insegnanti ulteriori strumenti e indicazioni utili per la programmazione e la predisposizione del portfolio e suggerimenti per l uso del libro nella quotidiana pratica didattica. Le varie classificazioni nelle verifiche, nei laboratori ecc. sono state valutate da docenti e dagli autori e quindi soggettive. Tuttavia, riteniamo che possano essere particolarmente utili all insegnante, che potrà tenerne conto quando affiderà tali esercitazioni ai diversi alunni a seconda delle loro conoscenze e del loro grado di capacità. Gli Autori Franca Fabris - Carlo Genzo PER UTILIZZARE MEGLIO IL TESTO Per una maggiore utilizzazione del testo si suggerisce di dedicare qualche lezione alla consultazione in classe del libro. Scelta una Unità iniziale, si invitano gli allievi a leggere in silenzio i primi paragrafi fino ad una prima verifica parziale. Qualche domanda sui contenuti per analizzare la capacità di apprendimento, insegnare a leggere assieme le figure e spiegare la frase che dice Prima di rispondere cerca e sottolinea nel testo le frasi utili per le risposte. Quindi si chiedono le risposte alla verifica parziale, che potrà essere data anche come compito a casa. Per gli esperimenti è opportuno osservare il grado di difficoltà: esperimenti assai facili che ogni allievo può eseguire, di difficoltà media, esperimenti più difficili che è opportuno che solo l insegnante o l allievo più dotato lo esegua, possibilmente in classe o in laboratorio. Si valuti inoltre se può essere eseguito singolarmente o in gruppo. È inoltre opportuno consegnare ad ogni alunno la Scheda di osservazione (inserita nella presente guida). Potranno seguire poi domande, discussioni sui risultati e sulle relazioni individuali. Completato lo studio di ogni Unità, potrà essere eseguita sull argomento una verifica (anche come compito in classe); le verifiche compaiono al termine di ogni unità e possono essere date anche in fotocopia ad ogni alunno o a gruppi.

4 4 PIANI DI STUDIO PERSONALIZZATI NELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO SCIENZE Obiettivi specifici di apprendimento per le classi prima e seconda (primo biennio) CONOSCENZE Come si muovono i corpi: velocità e traiettoria, accelerazione. Le forze in situazioni statiche e come cause di variazioni del moto. Peso, massa, peso specifico. Lavoro e energia. Il galleggiamento; il principio di Archimede. Primo approccio alla chimica: acidi, basi e sali nell esperienza ordinaria come esempi di sostanze chimiche. Caratteristiche dei suoli: loro origine e relazione con le sostanze chimiche presenti in essi. Cenno ai concimi. Cellule e organismi unicellulari e pluricellulari. Piante vascolari: ciclo vitale. Animali vertebrati ed invertebrati. Sistemi e apparati del corpo umano: apparato motorio, sistema circolatorio, apparato respiratorio. Ecosistema terra; ambiente terrestre e marino. Ecosistemi locali: fattori e condizioni del loro equilibrio. Concetti di habitat, popolazione, catena e rete alimentare. ABILITÀ DISCIPLINARI Rappresentare in diagrammi spazio/tempo diversi tipi di movimento; interpretare i diagrammi. Fare forza e deformare; osservare gli effetti del peso; trovare situazioni di equilibri. Misurare forze (dinamometro, bilancia). Stimare il peso specifico di diversi materiali d uso comune. Dare esempi tratti dall esperienza quotidiana in cui si riconosce la differenza tra la temperatura e calore. Eseguire semplici reazioni chimiche (p.es. acidi e basi con alcuni metalli, carbonato di calcio, saponi, dentifrici) e descriverle ordinatamente. Illustrare praticamente l importanza delle proporzioni fra le sostanze chimiche che prendono parte ad una reazione (p.es. usando indicatori). Effettuare semplici esperimenti di caratterizzazione di terreni diversi. Riconoscere le piante più comuni in base a semi, radici, foglie, fiori e frutti. Attraverso esempi della vita pratica illustrare la complessità del funzionamento del corpo umano nelle sue varie attività (nutrimento, movimento, respirazione,...). Raccogliere dati sulla frequenza cardiaca e su quella respiratoria. Individuare, spiegare e riproporre con semplici modelli che cosa accade nel movimento del corpo umano. Identificare in termini essenziali i rapporti tra uomo, animali e vegetali in ambienti noti. Raccogliere informazioni sulle catene alimentari in ambienti noti. Collegare le caratteristiche dell organismo di animali e piante con le condizioni e le caratteristiche ambientali.

5 5 Obiettivi specifici di apprendimento per la classe terza CONOSCENZE Introduzione ai principi della meccanica con semplici esperimenti illustrativi. Flusso dei liquidi: velocità dell acqua e portata di un canale o di una tubatura. Differenza fra temperatura e calore. Il termometro. Elettricità: concetti di carica e corrente elettrica. Il magnetismo; la calamita, i poli magnetici terrestri, la bussola. Onde elettromagnetiche e trasmissione di segnali radio. Il sole e il sistema solare: dalle osservazioni degli antichi alle ipotesi della scienza contemporanea. Principali movimenti della terra: rotazione, rivoluzione; il giorno e la notte, le stagioni. Il globo terracqueo: dimensioni, struttura. Principali tipi di rocce (magmatiche, sedimentarie e metamorfiche) attraverso i loro caratteri macroscopici. La funzione nutritiva: gli alimenti e i loro componenti, controllo dell alimentazione, sostanze dannose. Sistema nervoso nell'organismo umano ed effetti di psicofarmaci, sostanze stupefacenti od eccitanti. Notizie generali sulla riproduzione dei viventi e sulla genetica. Malattie che si trasmettono per via sessuale. La riproduzione nell'uomo: sua specificità, specie per quanto riguarda l'allevamento della prole. ABILITÀ DISCIPLINARI Raccogliere dati da prove sperimentali (misure di tempi, spazi, velocità); rappresentare graficamente e interpretare i dati raccolti. Determinare la temperatura di fusione del ghiaccio e di ebollizione dell acqua. Effettuare esperimenti che permettano di distinguere temperatura e calore. Dimostrare sperimentalmente l esistenza di cariche elettriche e la differenza tra conduttori e isolanti Effettuare esperimenti con calamite e limatura di ferro. Descrivere i principali moti della terra e le loro conseguenze. Mostrare come il moto apparente del sole permetta di individuare le stagioni, la latitudine, l ora del giorno: la meridiana. Attribuire il nome ai diversi tipi di rocce in base alle loro caratteristiche e alla loro origine. Classificare gli alimenti in base ai loro principi alimentari. Valutare l equilibrio della propria alimentazione e fare un esame del proprio stile di vita alimentare. Spiegare perché i farmaci, in particolare gli anabolizzanti e gli psicofarmaci, vanno assunti solo in caso di necessità e con il consiglio del medico. Spiegare perché e in che modo l uso di sostanze stupefacenti, dell alcool e del fumo nuoce gravemente alla salute. Confrontare i cicli riproduttivi di piante, e animali invertebrati e vertebrati.

6 6 LA PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA DISCIPLINARE La Programmazione disciplinare va redatta dall insegnante, in relazione alle caratteristiche della specifica classe ed alle linee educativo-didattiche indicate dalla Programmazione, elaborata dal Consiglio di Classe che, a sua volta, fa riferimento alla Programmazione d Istituto elaborata dal Collegio Docenti. Risulta, quindi, evidente che non è possibile proporre una Programmazione disciplinare che possa essere integralmente utilizzata dal singolo insegnante. Pertanto, si propongono solo degli esempi di stesura delle varie fasi. Fasi della Programmazione disciplinare A) Presentazione della classe composizione gruppo classe (numero maschi/femmine, alunni in difficoltà e/o ripetenti, affetti da handicap, stranieri con scarsa conoscenza della lingua italiana, ecc.); risultati dei test d entrata (indicazioni sulla preparazione culturale e sulle capacità logiche); comportamento sociale (rapporti tra compagni, nel gruppo, con gli insegnanti, ecc.); atteggiamento verso le attività scolastiche (interesse, attenzione, partecipazione, ritmo d apprendimento, impegno, ecc.); organizzazione nel lavoro (autonomia, metodo di lavoro, ecc.). B) Obiettivi Obiettivi educativi obiettivi extracognitivi obiettivi cognitivi psicomotori socio-affettivi didattici disciplinari CONOSCENZA DEGLI ELEMENTI PROPRI DELLA DISCIPLINA Scienze Conosce e sa riferire contenuti specifici (definizioni, caratteristiche, proprietà, argomenti, fatti, leggi, principi, modelli); conosce criteri, rapporti tra contenuti, cause ed effetti, classificazioni, leggi, teorie; concetti di: misura (spazio, tempo, temperatura, velocità, peso, volume, massa, densità, pressione, forza, elettricità e magnetismo); trasformazione (chimica, fisica, biologica); relazione (leggi, causa-effetto, teorie); atomo (unità chimica); cellula (unità biologica); organismo (forma, funzione, ambiente); energia (tipo, fonte); equilibrio (omeostasi, scambio con l ambiente); ciclicità (fisica, biologica); regolazione (feedback); adattamento (forma, funzione, ambiente); evoluzione (sopravvivenza, riproduzione, sessualità, mutazione).

7 7 COMPRENSIONE ED USO DEI LINGUAGGI SCIENTIFICI Scienze Sa interpretare simboli, termini matematici e scientifici; sa leggere e interpretare formule matematiche e scientifiche; sa usare simboli, formule, termini scientifici; sa comunicare e rappresentare dati attraverso le rappresentazioni grafiche; sa leggere e interpretare dati rappresentati con istogrammi, ideogrammi, diagrammi cartesiani, areogrammi; sa traslare dal codice verbale al simbolico o al grafico e viceversa; sa effettuare semplici relazioni scientifiche. C) Contenuti Vanno scelti in relazione alla situazione della classe ed agli obiettivi prefissati. D) Metodi, strategie d intervento, strumenti e sussidi Vanno scelti in relazione alla situazione della classe e agli obiettivi prefissati. OSSERVAZIONE DI FATTI E FENOMENI ANCHE CON L USO DEGLI STRUMENTI Scienze Sa compiere osservazioni qualitative e quantitative; sa operare in modo adeguato con gli strumenti; sa raccogliere dati utilizzando strumenti adeguati; sa elaborare dati, riconoscere proprietà varianti e invarianti, cogliere regolarità, fare relazioni, classificare secondo criteri dati, individuare criteri di classificazione; sa costruire mappe concettuali. FORMULAZIONE DI IPOTESI E LORO VERIFICA ANCHE SPERIMENTALE Scienze Sa formulare ipotesi utilizzando i dati in suo possesso; sa eseguire esperimenti conformi alle istruzioni ricevute; sa ideare, impostare e realizzare esperimenti in laboratorio; sa verificare e valutare la validità delle ipotesi per via indiretta consultando testi scientifici o audiovisivi. Metodi d insegnamento La moderna didattica ha individuato diversi metodi d insegnamento. Ciascuno di essi va applicato nell opportuno contesto, in relazione alla fascia d età dei discenti, del loro livello d attenzione e ritmo d apprendimento, della dinamica della classe, della tipologia della scuola e dei contenuti disciplinari che si vogliono trasmettere. Si indicano qui alcuni dei più importanti metodi praticati: 1. Lezione frontale: il docente espone in modo articolato ed organico un determinato argomento, con l eventuale ausilio degli strumenti e dei sussidi didattici disponibili; 2. Lezione col metodo deduttivo: è una variante del metodo precedente, per cui partendo da poche premesse certe si deducono mediante il solo ragionamento logico proprietà nuove: è il classico metodo usato nella matematica, attraverso le dimostrazioni;

8 8 3. Lezione dialogata partecipativa: il docente sollecita l intervento degli allievi per esporre le loro osservazioni, formulazione di ipotesi, ecc. che poi vengono inquadrate in una sintesi. È il classico metodo dell induzione; 4. Lezione/laboratorio: in questo caso vengono effettuate delle attività di tipo fattuale, spesso organizzate in gruppi di lavoro, che poi vengono portate a una conclusione di sintesi. È una variante del metodo precedente, basata più sull attività operativa che sul solo dialogo; 5. Attività di laboratorio e sul campo/lezione sperimentale: in questo caso prevale decisamente l attività di tipo sperimentale, basata sull osservazione, la raccolta di dati, la loro interpretazione, fino a raggiungere una sintesi. È il metodo fondamentale di ricerca nelle scienze empiriche; 6. Lezione con la ricercazione: si basa sulla ricerca di dati disponibili ad esempio in una biblioteca, od anche più modernamente attraverso il computer mediante Internet e la navigazione in rete; 7. Lezione con il problem-solving: partendo da un problema concreto si trovano tutti gli elementi delle varie discipline che permettono una sua soluzione. Strategie d intervento In relazione alle caratteristiche della classe, potranno essere inoltre adottate le seguenti strategie: Caratteristiche della classe Difficoltà d attenzione Scarso interesse e partecipazione Scarsa capacità di concentrazione Scarsa capacità di organizzare il lavoro scolastico Ritmo lento di apprendimento e metodo di studio inefficace Scarso impegno ed interesse Difficoltà di mantenere un comportamento corretto di mutuo rispetto nel gruppo Scarsa capacità di autovalutazione Strategie uso di strumentazione audiovisiva prove sull ascolto gioco lavoro di gruppo discussione guidata alternanza di momenti informativi con fasi di applicazione operativa attività sull osservazione, sulla misurazione, sull uso di strumenti di precisione controllo continuo di diari e quaderni stabilire a priori i tempi per l adempimento delle consegne uso di grafici e tabelle per fissare concetti e contenuti, per favorire l analisi e la sintesi uso di materiale strutturato costruzione di mappe concettuali analisi della propria emotività e affettività (autovalutazione) discussioni guidate in gruppo discussioni guidate problem solving: coinvolgimento nelle problematiche della classe e nelle proposte di soluzione verbalizzazione delle difficoltà riscontrate nello studio analisi dell errore da parte dell alunno e sua proposta d interventi correttivi

9 9 Strumenti e sussidi Strumenti fisici Lavagna lavagna luminosa strumenti di misura modelli proiettore di diapositive videoregistratore computer materiale di facile consumo strumentazione di laboratorio scientifico libri di testo fotocopie. Strumenti logici Grafo ad albero mappe concettuali tabelle a doppia entrata diagramma di flusso. E) Attività integrative, progetti speciali, interventi individualizzati In questa parte vanno altresì indicate le modalità di svolgimento delle attività di recupero che si vogliono realizzare. F) Modalità di verifica e di valutazione Riportiamo di seguito alcune modalità di verifica relative alla valutazione diagnostica, formativa e sommativa. Ricordiamo che nella Programmazione vanno indicati, in linea di massima, la scala di valutazione utilizzata per le varie verifiche, il numero e la scadenza delle prove sommative che si intendono somministrare nel corso dell anno scolastico. Valutazione diagnostica Effettuata nei primi due mesi dell anno scolastico al fine di raccogliere informazioni sulle conoscenze pregresse e le capacità degli alunni (attitudini). Strumenti di verifica Test oggettivi a risposta chiusa: vero/falso e scelta multipla esercizi a risposta chiusa (operazioni, problemi matematici) Prove a risposta aperta: compilazione tabelle, schemi, brevi saggi interrogazioni orali osservazione diretta mediante griglie di rilevazione schede strutturate per l attività di laboratorio Oggetti di valutazione (competenze che gli alunni debbono possedere per poter iniziare il corso di studi = prerequisiti) (competenze che gli alunni debbono possedere per poter iniziare il corso di studi = prerequisiti) Valutazione formativa Sarà effettuata in itinere, cioè durante lo svolgimento di un unità didattica, al fine di controllare e valutare il processo d apprendimento degli alunni. Nel caso che si dovessero riscontrare delle difficoltà, potranno essere attuati interventi correttivi (ripasso, esercitazione, uso di strumenti di supporto, svolgimento di unità didattiche alternative, uso di linguaggi diversificati, ecc.). Strumenti di verifica Test oggettivi a risposta chiusa: vero/falso scelta multipla Esercizi a risposta chiusa: problemi e operazioni compilazione di tabelle Oggetti di valutazione conoscenza, comprensione e applicazione dei contenuti da abilità minori a quelle più complesse, come soluzione di problemi o formulazione di ipotesi tecnica di calcolo, analisi e risoluzione di problemi conoscenza, comprensione e applicazione

10 10 Strumenti di verifica Prove a risposta aperta: schede strutturate per le attività di laboratorio interrogazioni orali quesiti a risposta aperta prove sull ascolto osservazione diretta di attività pratiche relazioni scritte costruzione di mappe concettuali Oggetti di valutazione acquisizione del metodo d indagine acquisizione di conoscenze, uso del linguaggio, capacità logiche (capacità di collegare, capacità di sintesi, di generalizzare) comprensione abilità manuali e uso di strumenti abilità e precisione nella misurazione conoscenza, comprensione, analisi, sintesi e uso del linguaggio capacità di cogliere e di fare relazioni, capacità di analisi, capacità di sintesi Valutazione formativa Al termine delle unità didattiche verrà effettuata la valutazione sommativa al fine di stabilire il grado d acquisizione degli obiettivi prefissati. È sottinteso tuttavia che, considerata la valenza formativa della scuola dell obbligo, una tale forma di valutazione non assumerà una funzione selettiva, bensì orientativa, sia per l alunno sia per l insegnante. Strumenti di verifica Test oggettivi a risposta chiusa: vero/falso scelta multipla associazioni tra concetti, termini scientifici completamento di frasi Esercizi a risposta chiusa: problemi e operazioni compilazione tabelle Prove a risposta aperta: schede strutturate per le attività di laboratorio osservazione diretta di attività pratiche relazioni scritte Oggetti di valutazione conoscenza, comprensione e applicazione dei contenuti da abilità minori a quelle più complesse, come soluzione di problemi o formulazione di ipotesi cogliere relazioni uso del linguaggio tecnica di calcolo, analisi e risoluzione di problemi conoscenza, comprensione e applicazione acquisizione del metodo d indagine abilità manuali e uso di strumenti abilità e precisione nella misurazione conoscenza, comprensione e acquisizione del metodo d indagine conoscenza e comprensione dei contenuti capacità di sintesi uso del linguaggio

11 11 IL PORTFOLIO DELLE COMPETENZE INDIVIDUALI DELL ALUNNO Questo strumento innovativo accompagna ciascun alunno durante tutto il suo percorso scolastico. Si suddivide in una sezione riservata alla valutazione dell allievo e in un altra dedicata all orientamento. Nel Portfolio vengono raccolti: i materiali più significativi prodotti dall alunno (elaborati scritti, grafici, costruzione di oggetti, prove scolastiche, ecc.) i quali più di altri rappresentino le capacità evidenziate dall alunno, i suoi progressi, le sue aspirazioni (valutazione); le osservazioni del docente e della famiglia sui metodi di apprendimento dell alunno, sui suoi progressi educativi, sui risultati raggiunti, sulle sue più spiccate acquisizioni o predisposizioni (valutazione); indicazioni dei colloqui tra docente e famiglia e tra docente ed allievo sui suoi interessi più evidenti, in vista anche del passaggio al successivo livello scolastico (orientamento). Il dossier personale che così si viene a costituire nel corso degli studi assume quindi per ciascun alunno la valenza di diario dei percorsi formativi e di progettazione degli aspetti più significativi dell attività scolastica, con particolare importanza specialmente nei passaggi da un ordine di scuola a quello successivo. Per quanto riguarda il docente di Scienze, il raggiungimento di singoli obiettivi didattici potrà essere verificato, oltre che attraverso colloqui orali e lezioni dialogate, anche per mezzo della somministrazione di test o questionari, proposti in questo testo, ciascuno dei quali già indica il raggiungimento (o meno) degli obiettivi specifici che vuole testare. In primo luogo il Sapere o il Saper fare: accanto a questi, vengono indicati altri obiettivi generali, come la conoscenza degli elementi propri della disciplina, l osservazione di fatti e fenomeni, l uso di strumentazioni appropriate, la formulazione di ipotesi, la loro verifica, la comprensione del linguaggio scientifico, il suo uso, ecc., che permettono una più fine articolazione del giudizio, dedotto da una griglia basata su una cernita dei precedenti indicatori, opportunamente scelti. La suddivisione dei questionari e degli esercizi proposti in tre livelli di difficoltà consente inoltre di assegnare esercizi graduati alle capacità del singolo, oltre che della scolaresca nel suo complesso, in modo da poter individuare eventuali progressi senza scoraggiare i meno dotati. Alla fine di molte Unità vengono proposte attività di più ampio respiro, effettuabili da alunni che dimostrano una certa preferenza per indagini di tipo scientifico: esse richiedono, talvolta, tempi di esecuzione più lunghi ed, eventualmente, la consulenza di qualche esperto. In questi casi, i lavori prodotti potranno entrare molto opportunamente nel dossier previsto dal portfolio, documentando attitudini e preferenze particolari di qualche allievo. ESERCIZI RIASSUNTIVI UTILIZZABILI PER IL PORTFOLIO Premessa Si propongono esercizi riassuntivi sul Sapere e sul Saper fare relativi alle conoscenze e alle abilità acquisite dopo avere interamente completato lo studio di ciascuno dei Moduli che compongono ogni volume. Tali esercizi possono essere utilizzati, assieme agli altri quesiti presenti nel testo, per una valutazione delle acquisizioni di ciascun allievo, con la successiva immissione nel dossier del portfolio. Gli esercizi proposti sono volutamente di diversa difficoltà, al fine di segnalare chi si è distinto per approfondimento delle conoscenze e delle capacità, ma anche per non scoraggiare chi ha raggiunto obiettivi più limitati. In ogni modulo a ciascuno dei primi dieci esercizi (relativi al Sapere) può essere attribuito un punto, mentre due punti (eventualmente frazionabili, a seconda della parte di compito svolto) possono essere attribuiti ad ognuno dei due esercizi sul Saper fare. Sarà poi cura del docente tradurli in giudizi basati anche sulla terminologia delle schede di valutazione.

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13 SCIENZE

14 14 Modulo 1 La materia e gli strumenti per osservarla e conoscerla SAPERE Segna con una crocetta la risposta che ritieni esatta. 1. È materia... a) tutto ciò che occupa uno spazio; b) l insieme di tutte le sostanze allo stato solido; c) tutto ciò che occupa uno spazio ed ha una massa; d) tutto ciò che si può vedere. 2. In generale, la materia quando viene riscaldata... a) mantiene lo stesso volume; b) aumenta di volume; c) diminuisce di volume; d) cambia come valore di massa. 3. Nella materia allo stato gassoso le particelle sono disposte... a) in modo ordinato e distanti tra loro; b) in modo ordinato e vicine tra loro; c) in modo disordinato e vicine tra loro; d) in modo disordinato e lontane tra loro. 4. Sostanza è... a) una parte di materia formata da atomi tutti uguali; b) una porzione di materia che mantiene le stesse caratteristiche; c) la materia che si trova solo allo stato solido; d) un miscuglio di materiali diversi. 5. Per sublimazione si intende... a) il passaggio di una sostanza solida allo stato gassoso; b) il passaggio di una sostanza gassosa allo stato solido; c) lo scioglimento di una sostanza in un altra sostanza; d) il passaggio dallo stato solido a quello gassoso, e viceversa. SAPER FAREF 6. Nell Universo si possono trovare... a) un solo tipo di atomi; b) 25 tipi di atomi; c) 92 tipi di atomi; d) molte migliaia di tipi di atomi diversi. 7. Una soluzione è satura quando... a) contiene sciolta la massima quantità possibile di soluto; b) è molto concentrata; c) è molto diluita; d) contiene più di una sostanza sciolta nel solvente. 8. Gli elementi differiscono dai composti perché... a) non si possono suddividere in sostanze più semplici; b) si possono suddividere in sostanze più semplici; c) si trovano solo allo stato solido; d) si trovano solo allo stato gassoso. 9. Una formula chimica rappresenta... a) i tipi di atomi contenuti in una molecola; b) il numero totale di atomi presenti in una molecola; c) il numero di atomi di ogni elemento presente in una molecola; d) il peso di una molecola. 10. La prima legge della chimica (di Lavoisier) afferma che... a) tutta la materia è formata da atomi; b) esistono solo 92 tipi di atomi diversi; c) nelle trasformazioni chimiche il peso delle sostanze che reagiscono è uguale al peso delle sostanze che si ottengono dopo la reazione; d) gli atomi non possono essere suddivisi in parti più piccole. 1) Mescola in quantità all incirca uguali segatura di legno, sale, sabbia e limatura (o chiodini) di ferro. Come potresti fare per separare rapidamente queste sostanze? N.B. Ponendo una calamita sul miscuglio, essa attirerà il ferro. La parte rimanente verrà posta in acqua: la segatura di legno galleggerà in superficie e potrà essere agevolmente presa con un colino da tè, mentre la sabbia si depositerà sul fondo. Essa potrà essere recuperata facendo passare la miscela sopra una carta da filtro (o, più semplicemente, facendo scorrere l acqua fuori dal contenitore). Per recuperare il sale (che si è sciolto nell acqua) basterà far evaporare lentamente la soluzione, oppure riscaldarla: il sale si depositerà sul fondo. 2) Come potresti fare per verificare che l acqua calda scioglie più zucchero rispetto all acqua fredda? N.B. Si scioglie zucchero (o sale) in acqua fredda finché si ottiene una soluzione satura (cioè con un residuo solido sul fondo). Si riscalda moderatamente la soluzione e si osserva che si può aggiungere altro zucchero che si scioglierà nell acqua prima che si formi un residuo sul fondo del contenitore. Oppure: si scioglie zucchero (o sale) in uguali quantità di acqua contenuta in due piccoli contenitori, fino ad ottenere due soluzioni sature, cioè con residuo di fondo. Il primo recipiente contiene però acqua fredda ed il secondo acqua calda. Facendo evaporare le due soluzioni, si noterà che nella seconda vi è più soluto (zucchero o sale) che nella prima.

15 15 Modulo 2 Caratteristiche dell aria e dell acqua SAPERE Segna con una crocetta la risposta che ritieni esatta. 1. L acqua viene considerata un composto perché a) può passare facilmente dallo stato solido, a quello liquido, a quello gassoso; b) con l elettricità si può separare in due sostanze: l idrogeno e l ossigeno; c) scioglie facilmente le altre sostanze; d) si può separare facilmente in due sostanze: il carbonio e l ossigeno. 2. A causa del suo elevato calore specifico l acqua a) si riscalda più rapidamente delle altre sostanze; b) si riscalda più lentamente delle altre sostanze; c) bolle a 100 C (al livello del mare); d) scioglie numerose sostanze. 3. Il ghiaccio galleggia sull acqua perché a) è una sostanza allo stato solido; b) è più freddo dell acqua; c) ha una minore densità dell acqua allo stato liquido; d) ha una maggiore densità dell acqua allo stato liquido. 4. L acqua di mare ghiaccia a) a 0 C; b) a temperature sotto lo zero; c) a temperature sopra lo zero; d) a 4 C. 5. Per acqua distillata si intende... a) l acqua priva di qualsiasi impurità; b) l acqua che si può bere; c) l acqua minerale; d) l acqua che contiene alcuni sali. SAPER FAREF 6. L aria può essere considerata a) un elemento; b) un composto; c) una miscela; d) una sostanza semplice. 7. La maggior parte dell acqua si trova a) sotto forma di vapor acqueo; b) nei ghiacci presenti su tutta la Terra; c) nei mari e negli oceani; d) nel sottosuolo. 8. Le nubi sono formate da a) vapore acqueo; b) biossido di carbonio; c) goccioline d acqua o aghetti di ghiaccio; d) i gas rari presenti nell aria. 9. La pressione dell aria a) aumenta con l umidità e con la temperatura più calda; b) diminuisce con l umidità e con la temperatura più fredda; c) diminuisce con l umidità ed aumenta con il freddo; d) aumenta con l umidità e la temperatura più fredda. 10. La condensazione del vapore acqueo avviene quando a) fa molto caldo e c è una forte evaporazione; b) l aria si raffredda; c) l aria si riscalda; d) il vento soffia più intensamente. 1) Misura con gli opportuni strumenti di cui dispone la scuola: a) la temperatura dell aria b) la pressione atmosferica c) l umidità dell aria d) un altro elemento meteorologico in sostituzione di uno dei precedenti. N.B. È importante che per la misura della temperatura dell aria il termometro non venga esposto direttamente ai raggi solari. La misura della pressione atmosferica può essere fatta anche all interno dell edificio scolastico, non essendovi differenze rispetto alla situazione esterna. Si osserveranno le capacità che hanno i singoli alunni a leggere correttamente sugli strumenti i valori relativi alle condizioni atmosferiche e a costruire grafici. 2) Misura con un pluviometro la quantità di pioggia caduta giornalmente nel periodo di un mese. Raccogli i dati in una tabella e rappresentali con un grafico. N.B. Se non si dispone di questo strumento, si può misurare il livello verticale di acqua, espresso in millimetri, caduto ogni giorno in una pentola. Per avere misure valide, in ogni caso si deve porre il contenitore abbastanza lontano da tetti e muri.

16 16 Modulo 3 La cellula e i suoi elementi SAPERE Segna con una crocetta la risposta che ritieni esatta. 1. Tutte le sostanze organiche contengono... a) ossigeno; b) carbonio; c) azoto; d) ferro. 2. Le proteine si trovano soprattutto nei seguenti alimenti... a) carni, formaggi e legumi; b) cereali; c) burro, oli e frutta secca; d) frutta fresca. 3. Gli zuccheri vengono utilizzati dagli organismi come... a) sostanze che servono per fabbricare il corpo; b) sostanze che servono a trattenere il calore; c) sostanze di riserva; d) sostanze che producono rapidamente energia. 4. La vitamina C si trova soprattutto... a) nelle carote, nei mirtilli e nella panna; b) nell olio di fegato di merluzzo; c) negli agrumi e nei pomodori; d) nei cereali. 5. Quali delle seguenti sostanze organiche non si sciolgono nell acqua? a) I grassi (o lipidi); b) Gli zuccheri (o glucidi); c) Le vitamine idrosolubili (come ad es. la vitamina B, oppure C); d) Le proteine. SAPER FAREF 6. In tutte le cellule si può sempre osservare... a) il nucleo; b) la membrana cellulare ed il citoplasma; c) uno strato di cellulosa all esterno della membrana; d) l insieme dei cloroplasti. 7. Gli organismi autotrofi... a) vivono a stretto contatto con specie diverse e reciproco vantaggio; b) vivono a stretto contatto con specie diverse danneggiandole; c) si nutrono a spese di altri esseri viventi; d) costruiscono da sé la materia vivente. 1) Metti qualche goccia d olio su un pezzo di tessuto. Prova ad eliminare con l acqua la macchia che si è formata. È possibile? Con quali altre sostanze puoi tentare di togliere la macchia? Che cosa significa questo? N.B. L acqua non toglie la macchia di olio, perché l olio è una sostanza grassa che non si scioglie nell acqua. È invece possibile smacchiare il tessuto con benzina, trielina, ecc. perché queste sostanze sciolgono l olio, perciò lo portano via dal tessuto. 8. I cloroplasti si trovano... a) in tutte le cellule; b) solo nelle cellule vegetali; c) solo nelle cellule animali; d) solo negli organismi procarioti. 9. I gameti sono cellule che... a) unendosi, possono originare un nuovo individuo; b) sviluppandosi da sole formano un nuovo individuo; c) contengono il doppio di cromosomi rispetto alle altre cellule del corpo; d) contengono lo stesso numero di cromosomi rispetto alle altre cellule del corpo. 10. La metamorfosi è... a) una profonda trasformazione del corpo di un organismo; b) l invecchiamento di un organismo; c) lo sviluppo di un organismo appena nato; d) la riproduzione di un essere vivente. 2) Produci semplici preparati (ad esempio buccia di cipolla, pezzettino di foglia, insetto, piccolo minerale come il sale da cucina, ecc.), disponendoli sotto un microscopio (o, almeno, sotto una forte lente), disegnali, e descrivi brevemente che cosa osservi. N.B. L insegnante prenderà nota, oltre che degli elaborati prodotti, del modo con cui l allievo utilizza lo strumento d ingrandimento (microscopio, lente), del disegno che è stato in grado di tracciare, delle caratteristiche di ciò che ha potuto notare, ecc.

17 17 Modulo 4 Gli esseri viventi SAPERE Segna con una crocetta la risposta che ritieni esatta. 1. Appartengono alla stessa specie gli organismi che a) hanno una certa somiglianza tra loro; b) si possono riprodurre per via sessuale; c) si possono riprodurre ed anche i loro figli possono riprodursi; d) si possono riprodurre per via asessuale. 2. Ogni specie viene indicata dagli scienziati a) con un nome italiano; b) con un nome greco; c) con due nomi inglesi; d) con due nomi latini. 3. L ordine corretto nella classificazione dai gruppi più piccoli ai più grandi è... a) genere specie regno classe famiglia phylum; b) specie genere famiglia classe phylum regno; c) genere specie famiglia - phylum classe regno; d) specie genere classe famiglia regno phylum. 4. I batteri sono organismi... a) unicellulari privi di nucleo; b) pluricellulari con nucleo; c) unicellulari con nucleo; d) pluricellulari senza nucleo. 5. L età di un albero si può riconoscere... a) dalla sua altezza; b) dal peso complessivo; c) dagli anelli di legno presenti nel tronco; d) dalla quantità di frutti che produce. SAPER FAREF 6. La fotosintesi clorofilliana si svolge... a) nelle radici; b) nel fusto; c) nelle foglie; d) nei fiori. 7. Nelle piante dioiche a) la riproduzione è esclusivamente di tipo vegetativo; b) la riproduzione avviene solo con spore; c) ogni individuo porta fiori contenenti sia stami che pistilli; d) ogni individuo porta fiori o con soli stami o con soli pistilli. 8. Gli animali che hanno il corpo frequentemente protetto da una conchiglia sono... a) gli artropodi; b) gli echinodermi; c) i vertebrati; d) i molluschi. 1) Età degli alberi. Se trovi un albero appena tagliato, conta gli anelli di legno, in modo da determinare la sua età. Se il ceppo è ancora radicato nel terreno, e disponi di una bussola, misura in cm le distanze del centro dalla corteccia nelle quattro direzioni cardinali (nord, est, sud, ovest). Sono tutte uguali? Se sono diverse, puoi tentare di dare una spiegazione del fenomeno? N.B. L età dell albero corrisponde generalmente al numero di anelli. Le distanze dal centro dalla corteccia non sono generalmente uguali: prevale la crescita dell albero verso sud ed ovest (almeno nell Italia nord-orientale), perché queste direzioni sono favorite dal soleggiamento, con sviluppo maggiore della chioma e perciò dei vasi che portano la linfa alle foglie. 9. Le classi di vertebrati che hanno la temperatura del corpo costante sono... a) rettili, uccelli, mammiferi; b) uccelli e mammiferi; c) rettili e mammiferi; d) quelle che vivono sulle terre emerse. 10. Le caratteristiche dei mammiferi sono... a) hanno temperatura del corpo costante, nutrono i figli giovani col latte; b) hanno temperatura del corpo variabile, depongono uova; c) hanno temperatura costante, tutti depongono uova; d) hanno temperatura variabile, subiscono la metamorfosi. 2) Esercizio di classificazione. Prendi un gruppo limitato di dischi, o di libri, o di altri oggetti (non più di 10), e suddividi questo gruppo in gruppi minori usando un determinato criterio di classificazione, continuando nella suddivisione finché non ottieni sottoinsiemi tutti di un solo elemento. Prova che il tuo criterio di classificazione è valido considerando un qualsiasi oggetto del gruppo e verificando che lo puoi determinare attraverso una serie successiva di domande a cui puoi dare una risposta. Puoi anche rifare la classificazione del gruppo utilizzando un diverso criterio. N.B. Sarà cura dell insegnante proporre i nomi (o, meglio ancora, le figure) degli animali che si vogliono classificare, sulla base dei gruppi (phyla) che sono stati precedentemente esaminati. Si raccomanda di scegliere sempre animali piuttosto noti e facilmente riconoscibili per ciascun gruppo. In alternativa, se è stato svolto in particolare il phylum dei cordati (o qualche altro phylum), conviene effettuare un analoga classificazione in classi all interno del phylum. I punti saranno attribuiti in funzione del numero di risposte corrette rispetto al totale di animali presentati. Ad alunni diversi potranno essere proposti animali di specie diverse.

18 18 Modulo 5 Il comportamento SAPERE Segna con una crocetta la risposta che ritieni esatta. 1. Lo studio del comportamento animale si chiama... a) ecologia; b) etologia; c) enologia; d) etnologia. 2. Nel comportamento innato... a) tutti gli individui della stessa specie si comportano nello stesso modo dopo aver appreso tale comportamento dai genitori; b) tutti gli individui della stessa specie si comportano nello stesso modo senza aver appreso tale comportamento; c) gli individui imitano nel comportamento altri individui della stessa specie; d) gli individui si astengono da comportamenti che provocano dolore. 3. Il cane che emette saliva al suono di un campanello è un esempio di apprendimento per... a) assuefazione; b) associazione; c) prove ed errori; d) imitazione. 4. Nel comportamento per prove ed errori, l animale... a) sceglie casualmente, ma poi evita le scelte che gli provocano sofferenza; b) imita nel comportamento altri animali vicini; c) viene addestrato a scegliere il comportamento che gli dà subito il premio; d) apprende per intuizione il comportamento più vantaggioso. 5. Secondo te, quale comportamento dimostra maggiori capacità mentali? a) Il comportamento innato; b) L apprendimento per assuefazione; c) L apprendimento per imitazione; d) L apprendimento per intuizione. SAPER FAREF 6. Che cos è l imprinting? a) Un comportamento per imitazione degli adulti; b) Un comportamento per prove ed errori; c) L attaccamento affettivo di un neonato al primo animale che vede (di solito un genitore); d) Un comportamento ciclico. 7. Gli uccelli delimitano il proprio territorio attraverso... a) l escrezione di urina; b) lo scortecciamento di alberi; c) segnali chimici, come i ferormoni; d) il canto. Lo studio dell etologia richiede tempi lunghi per le osservazioni, ed esperienze di non facile applicabilità a livello scolastico. Si può suggerire qualcuno degli esercizi già proposti nella parte finale dell Unità 11, per gli allievi che sono più dotati o particolarmente interessati a questo tema. Gli elaborati più soddisfacenti verranno raccolti nel dossier del portfolio, con le indicazioni delle competenze acquisite dall allievo. 8. L inizio delle migrazioni è collegato in genere... a) al cambiamento di stagioni; b) all arrivo di animali pericolosi; c) a scarsità di cibo; d) ad inquinamenti del territorio. 9. I lupi, gli elefanti, i delfini sono animali che vivono generalmente... a) solitari; b) in coppia; c) in gruppo; d) solitari, ad esclusione del periodo riproduttivo. 10. Quali, tra i seguenti animali, vivono generalmente da soli? a) Orsi, gatti, tigri; b) Leoni, babbuini, scimpanzé; c) Api, formiche, termiti; d) Gazzelle, zebre, bisonti. 1) Se possiedi un animale domestico (cane, gatto, canarino...) osserva se in esso puoi riscontrare qualche fenomeno istintivo o di apprendimento (ad es. assuefazione, riflesso condizionato, ecc.) indicato nel libro. Descrivili brevemente. N.B. Per individuare determinati comportamenti è importante che le condizioni nelle quali si trova l animale durante l osservazione siano sempre le stesse. Anche l addestramento ad eseguire determinate azioni può essere utile fonte di osservazioni. 2) Con l'aiuto di un libro e i suggerimenti di un esperto, cerca di individuare le specie di uccelli del luogo dove vivi. Indicando le date di avvistamento su un diario, potrai dedurre quali specie sono stanziali e quali migratrici. N.B. Per l osservazione degli uccelli è molto utile l uso di un binocolo. Normalmente, gli uccelli si vedono più frequentemente al mattino e a sera.

19 19 LA PROGRAMMAZIONE PER FASCE DI LIVELLO Il testo è strutturato in modo da consentire all insegnante un utilizzo diversificato e adattabile alle varie esigenze: livello della classe, materiale a disposizione come laboratorio, ubicazione della scuola (se in ambiente di campagna o di città), capacità dei singoli allievi. A tale proposito riteniamo utile riportare in guida l indice del volume, con fasce di colore che differenziano il livello di difficoltà degli argomenti trattati, dai più semplici ai più complessi: per il primo livello; per difficoltà media; per ragazzi più impegnati e desiderosi di approfondimenti. Modulo 1 LA MATERIA E GLI STRUMENTI PER OSSERVARLA E CONOSCERLA Unità 1 LO STUDIO DELLA MATERIA E IL METODO SPERIMENTALE Lo studio delle scienze 8 Chi è lo scienziato? 10 Il metodo sperimentale 10 La materia occupa uno spazio 12 Dilatabilità e compressibilità 12 Divisibilità della materia 12 La materia ha un peso e una massa 13 Densità e peso specifico 14 Solidi, liquidi, aeriformi 16 I cambiamenti di stato 18 VERIFICHE - utilizzabili per il portfolio 24 Unità 2 PRIMO APPROCCIO ALLA CHIMICA Le sostanze 31 I miscugli 31 Le soluzioni 32 Elementi e composti 35 La natura della materia 37 La teoria atomica 38 Come si scrivono e si leggono le formule chimiche 40 La nomenclatura IUPAC 41 Le trasformazioni chimiche 42 La prima legge della chimica 44 VERIFICHE - utilizzabili per il portfolio 47 Modulo 2 CARATTERISTICHE DELL ARIA E DELL ACQUA Unità 3 L ACQUA L acqua e gli organismi 54 L origine dell acqua 55 L acqua: un composto 56 Gli stati dell acqua 56 La densità dell acqua 57 Il ciclo dell acqua 57 Proprietà dell acqua 60 Il calore specifico 60 La solubilità 61 L abbassamento della temperatura di congelamento 62 L innalzamento della temperatura di ebollizione 62 Vasi comunicanti e capillarità 63 La pellicola dell acqua 64 Tanti tipi di acqua 65 Acqua distillata 66 L acqua inquinata 67 VERIFICHE - utilizzabili per il portfolio 71 Unità 4 L ARIA E LO STUDIO DEL TEMPO Di che cosa è formata l aria 76 L ossigeno 77 L azoto 77 L anidride carbonica 78 Altri gas dell aria 78 L umidità dell aria 79

20 20 Le nubi 80 Nubi alte 80 Nubi medie 81 Nubi basse 81 Nubi a sviluppo verticale 81 L origine dell atmosfera 81 Le proprietà dell aria 82 L aria è comprimibile ed elastica 83 La pressione dell aria 83 Come calcolare la pressione di un corpo 85 La misura della pressione atmosferica 86 L inquinamento dell aria 87 Il vuoto 88 I movimenti dell aria 90 La classificazione dei venti 91 La registrazione dei dati meteorologici 93 Il clima 93 Le previsioni del tempo 95 VERIFICHE - utilizzabili per il portfolio 97 Modulo 3 LA CELLULA E I SUOI ELEMENTI Unità 5 LA CHIMICA DEI VIVENTI Le sostanze organiche 107 La chimica dei viventi 108 I glucidi 108 I lipidi 110 I protidi 112 Gli enzimi 113 Gli ormoni 114 Le vitamine 115 Gli acidi nucleici 116 L origine della vita 117 VERIFICHE - utilizzabili per il portfolio 121 Unità 6 LE CARATTERISTICHE DEGLI ESSERI VIVENTI Caratteristiche degli organismi 127 La composizione chimica 127 L organizzazione 127 L autoregolazione 128 Le cellule 128 Dimensioni e forma delle cellule 129 Unicellulari e pluricellulari 130 Com è fatta la cellula 130 La membrana 130 Il citoplasma 132 Autotrofi ed eterotrofi 132 Il metabolismo cellulare 135 Il nucleo 135 Le cellule vegetali 136 Cellule procarioti ed eucarioti 137 Come si trasmette la vita 138 Dalla cellula all organismo 139 I livelli di organizzazione 140 Il ciclo vitale o biologico 141 VERIFICHE - utilizzabili per il portfolio 144 Modulo 4 GLI ESSERI VIVENTI Unità 7 LA CLASSIFICAZIONE DEGLI ESSERI VIVENTI La ricerca di un ordine nella varietà 155 Il concetto di specie 156 La biodiversità 157 Dalla specie al Regno 158 La moderna classificazione 159 Organi omologhi e organi analoghi 159 L embriologia 161 Altri criteri classificativi 161 I cinque Regni della natura 162 Unicellulari 162 Pluricellulari 162 La classificazione in cinque Regni 163 VERIFICHE - utilizzabili per il portfolio 166 Unità 8 ORGANISMI UNICELLULARI Il Regno delle monére 172 I batteri 172 Batteri utili 175 I cianobatteri 175 I virus: un gruppo a sé 175 La riproduzione dei virus 176 Il Regno dei protisti 177 Le alghe 178 Importanza delle alghe 178 I protozoi 179 Il Regno dei funghi 181 Il corpo del fungo 181 Come si nutrono i funghi 182 Muffe e lieviti 183 I licheni: due vite in una 184 VERIFICHE - utilizzabili per il portfolio 187 Unità 9 IL REGNO VEGETALE La radice 192 Tante radici diverse 193 La struttura della radice 194 Funzioni della radice 195 Il fusto 196 Struttura del fusto 197 Come fa la linfa a salire 198 L accrescimento indefinito delle piante 198 L età di un albero e la dendrocronologia 198 La foglia 199 La struttura di una foglia 200 Gli stomi 200 Le foglie modificate 201 Le funzioni delle foglie 201 La fotosintesi clorofilliana 202 I movimenti delle piante 204 Perché cadono le foglie 204 Il fiore: l organo riproduttivo delle piante 205 L impollinazione 207 La fecondazione 208 La riproduzione asessuata nei vegetali 208

21 21 Il seme 209 Il frutto 210 L evoluzione delle piante 211 La classificazione dei vegetali 211 Le alghe pluricellulari 212 L importanza delle alghe 212 Le briofite 214 Le tracheofite 214 Le pteridofite 214 Le spermatofite o piante a seme 215 Le gimnosperme 215 Le angiosperme 216 VERIFICHE - utilizzabili per il portfolio 220 Unità 10 IL REGNO ANIMALE Le principali funzioni degli animali L apparato respiratorio 227 L apparato circolatorio 227 L apparato locomotore 228 Il coordinamento degli organi 229 L apparato riproduttore 230 L evoluzione degli animali 231 La classificazione degli animali Gli invertebrati 233 I poriferi o spugne 233 I celenterati 234 I platelminti, i nematelminti, gli anellidi 235 I molluschi 236 Gli artropodi 237 La classe dei crostacei 238 La classe degli aracnidi 238 La classe degli insetti 239 Gli echinodermi 241 I cordati 242 I vertebrati 242 L evoluzione dei vertebrati 243 I pesci 244 La classe degli anfibi 245 La classe dei rettili 246 La classe degli uccelli 248 La classe dei mammiferi 249 VERIFICHE - utilizzabili per il portfolio 253 Modulo 5 IL COMPORTAMENTO Unità 11 IL COMPORTAMENTO DEGLI ANIMALI Gli organi di senso negli animali 262 Lo studio del comportamento 263 Tipi diversi di comportamento 264 Comportamento innato 264 Comportamento appreso o acquisito 266 Apprendimento per assuefazione 266 Apprendimento per associazione 267 Apprendimento per prove ed errori 267 Apprendimento per intuizione 268 Apprendimento per imitazione 268 Comportamento ciclico 268 Le migrazioni 269 L imprinting 271 La comunicazione fra gli animali 272 Il comportamento sociale 274 Le gerarchie 276 La ricerca del partner 277 Il corteggiamento fra i vertebrati 278 Specie monogame e poligame 280 L aggressività nella vita animale 280 L altruismo 281 A ciascuno il suo territorio 282 Le cure parentali 283 VERIFICHE - utilizzabili per il portfolio 286 APPROFONDIMENTI Utilizzabili per i Piani di Studio Personalizzati Storia Galileo Galilei e il metodo sperimentale 292 Un po di storia: gli elementi e la teoria atomica 293 Le scoperte sull aria 294 Evangelista Torricelli 294 La storia della cellula e del microscopio 295 La storia della classificazione 296 Lady Mary Wortley Montagu ( ): una dama della scienza 296 La storia dei virus 297 Le più famose epidemie della storia 297 Lorenz e gli etologi 297 Salute Acqua potabile 298 Il buco dell ozono 299 Il pericolo del monossido di carbonio 299 Le cellule impazziscono: I tumori 300 Batteri patogeni 300 Virus e vaccini 301 Protozoi portatori di malattie 301 Funghi pericolosi, muffe e funghi commestibili 302 La scoperta degli antibiotici 303 Piante velenose 303 Animali velenosi 304 Per saperne di più L effetto serra 305 Celsius, Fahrenheit, Réaumur, Kelvin 306 Il mestiere del sistematico 306 I musei naturalistici 307 I batteri e l industria 307 Come realizzare un erbario 308 Gli uccelli e le migrazioni 308 Animali estinti o in via di estinzione 309

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