Progetto: Il Piero Gabrielli nelle scuole a.s

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1 Progetto: Il Piero Gabrielli nelle scuole a.s Premessa In considerazione delle finalità condivise e in ottemperanza agli impegni assunti nell ambito dell Intesa Interistituzionale (Protocollo d Intesa del 5 maggio 2003) con Roma Capitale- Assessorato Sostegno Sociale e Sussidiarietà- Teatro di Roma e l Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio presenta il progetto per la realizzazione del Laboratorio Teatrale Integrato Piero Gabrielli per l a.s. 2014/2015, in accordo con le scuole della Rete che intendono attivare Laboratori Decentrati nelle loro sedi. Il Piero Gabrielli negli anni è diventato per la Scuola un modello di integrazione/inclusione di tutte le diversità, un progetto che propone modalità di lavoro innovative, all interno di una organizzazione altamente strutturata, non episodica ma stabile nell offerta formativa della scuola. Questo ha permesso ai docenti di poter monitorare e valutare i processi di inclusione messi in atto attraverso il lavoro svolto nei laboratori di Recitazione, Scene e costumi e Documentazione. Il progetto Gabrielli rispetto ad altre esperienze teatrali che si occupano di disabilità- supporta la scuola nel considerare la disabilità come condizione modificabile, non rigida, che può far vedere altro: offre ad ogni componente del gruppo la possibilità di svelare parti nascoste di sé e di farlo dentro un contesto laboratoriale dedicato, che richiede uno sforzo da parte di tutti per raggiungere un risultato comune. Questa iniziale finalità, che vedeva il focus dell azione pedagogica prevalentemente sulla disabilità, si è estesa fino ad includere tutte le situazioni di fragilità presenti nella scuola. I docenti, nel tempo, attraverso la partecipazione al monitoraggio che ha accompagnato tutti gli interventi della ricerca-azione svolta all interno della rete delle scuole, hanno saputo trovare le risposte giuste alle richieste di aiuto anche di quegli alunni non certificati ma con particolari bisogni. Tutto questo oggi significa che il progetto Piero Gabrielli può essere validato come uno strumento che aiuta la scuola a essere più inclusiva e a rispondere ai recenti indirizzi ministeriali sugli alunni con Bisogni Educativi Speciali. Nello specifico, e per rispondere alle richieste di una visione più ampia e inclusiva della scuola, il Coordinamento pedagogico, utilizzando gli strumenti artistico-creativi proposti nei contesti laboratoriali, intende indirizzare e sostenere gli insegnanti attraverso azioni concrete per migliorare la qualità dei loro interventi: la presa in carico dei bisogni educativi di tutti gli alunni da parte dei docenti grazie ad una presenza partecipata nel laboratorio e a una osservazione sistematica e mirata al riconoscimento delle esigenze evolutive dei singoli e del gruppo; la valutazione dell efficacia delle azioni messe in atto nei laboratori; il monitoraggio dei cambiamenti che avvengono nei singoli alunni, nel gruppo, nei docenti e nella scuola; lo scambio di esperienze e riflessione all interno della rete delle scuole del Piero Gabrielli che permette la raccolta e la documentazione degli interventi didattici ed educativi posti in essere tra le scuole coinvolte e/o in rapporto con azioni strategiche dell Amministrazione (CM n.8 del 6 marzo 2013). Pag. 1

2 Negli ultimi anni, la componente pedagogica si è particolarmente impegnata in una attività di ricerca-azione e ha fornito fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche sulla base di elementi oggettivi raccolti attraverso il sistema di monitoraggio che ha accompagnato l attuazione del progetto nelle scuole. I dati raccolti e analizzati saranno a breve disponibili per le scuole, a testimonianza di un percorso di fattibilità e replicabilità che il Laboratorio Piero Gabrielli offre alle scuole che vogliono migliorare la qualità dell inclusione. Riportiamo qui di seguito i punti di forza che rendono il progetto una buona pratica per l inclusione scolastica, riconoscimento avvalorato dalle Istituzioni promotrici e a livello nazionale e internazionale: garantire il successo scolastico a tutti gli alunni dare pari opportunità a tutti gli alunni allargare la presa in carico della diversità da parte di tutti i docenti, non solo di sostegno conoscere e valorizzare le risorse professionali della scuola utilizzare e organizzare spazi e orari in maniera più funzionale e flessibile impiego di risorse professionali anche esterne, senza la delega ma con la collaborazione e condivisione di tutti i soggetti coinvolti. In considerazione dell alto valore pedagogico, culturale e artistico del progetto, l Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio intende continuare a promuovere l esperienza anche attraverso azioni di Diffusione e Promozione nelle scuole delle attività che si realizzeranno durante l anno in corso e attivare percorsi di Formazione per i docenti. Pag. 2

3 Dati riassuntivi attività Piero Gabrielli nelle scuole della rete biennio biennio biennio biennio biennio previsione 1^ annualità Scuole Dirigenti scolastici Alunni Alunni certificati Docenti Teatranti tirocinanti 14 tirocinanti Pedagogisti Specialisti della riabilitazione Pag. 3

4 Le scuole che partecipano al Progetto Piero Gabrielli sono impegnate a sostenere e promuovere le seguenti azioni: Azioni delle scuole scegliere il Piero Gabrielli come strategia per attuare una scuola inclusiva che sappia riconoscere e rispondere alle esigenze di tutti gli alunni, in particolare a coloro che hanno Bisogni Educativi Speciali (BES); considerare l adesione al progetto una scelta trasversale di tutta la scuola ed estendere la conoscenza ai propri utenti; considerare la formazione prevista parte integrante e indispensabile al progetto; considerare il laboratorio teatrale un contesto di apprendimento e uno strumento pedagogico; rendere l organizzazione delle attività della scuola flessibile ai cambiamenti necessari per la realizzazione dei laboratori; attivare in ogni sede scolastica 3 laboratori con alunni provenienti da più classi: recitazione, scene e costumi e documentazione; integrare il percorso laboratoriale nell esperienza scolastica degli alunni prevedendo di realizzare in orario curriculare 2 incontri settimanali di 2 ore ciascuno per circa 6-7 mesi (novembre-maggio); segnalare al Coordinamento pedagogico il docente referente del progetto scelto, dal Dirigente Scolastico, che avrà le seguenti caratteristiche: o insegnante di ruolo (curriculare o di sostegno) o presenza nel laboratorio di recitazione durante tutti gli incontri individuare in ogni laboratorio un docente referente che collaborerà con i teatranti indicati dal Teatro di Roma; partecipare nell arco dei sei mesi a riunioni tra il Coordinamento pedagogico e i docenti referenti del progetto e a riunioni tra il Coordinamento pedagogico e i docenti referenti dei laboratori di documentazione allo scopo di coordinare il lavoro dei laboratori delle diverse scuole, secondo un calendario che sarà comunicato a inizio progetto; organizzare nell arco dei sei mesi 3 riunioni di progettazione presso le sedi scolastiche tra il Coordinamento Piero Gabrielli e lo staff di lavoro (docenti e teatranti); riconoscere e valorizzare i risultati artistici e pedagogici ottenuti dagli alunni nei vari laboratori in sede di valutazione; collaborare con il Coordinamento pedagogico al monitoraggio e alla valutazione dei processi attivati attraverso la realizzazione del progetto Pag. 4

5 utilizzare il portale delle scuole della rete del Piero Gabrielli che rappresenta una finestra sul web di informazione su tutte le attività e gli sviluppi del progetto Piero Gabrielli nelle scuole e costituisce la piattaforma di comunicazione privilegiata dal quale è possibile anche accedere al giornale telematico il pierino realizzato dalle redazioni dei laboratori di documentazione; organizzare 2 riunioni a scuola tra docenti e genitori degli alunni coinvolti nei laboratori, alla presenza del DS e del Coordinamento Piero Gabrielli, inizialmente per illustrare il progetto e al suo termine per trarre considerazioni sul percorso formativo messo in atto; sollecitare la partecipazione e il coinvolgimento dei Servizi e dei Municipi dei territori in cui risiedono le scuole. Pag. 5

6 Livelli e percorsi organizzativi a.s Diffusione e Promozione Promozione e diffusione degli spettacoli realizzati dalla Piccola Compagnia Piero Gabrielli negli Istituti Scolastici di Roma e provincia e presso altre comunità (carceri, centri anziani, ) Organizzazione di Corsi di recupero di Grammatica della Fantasia in 10 scuole di Roma Capitale e in collaborazione con Biblioteche di Roma e Casa dei Teatri. Concorso rivolto a tutti gli alunni delle scuole primarie e secondarie di I grado dal titolo: Le nuove fiabe di Roma. I vincitori verranno premiati durante il saggio-spettacolo di fine anno (maggio 2015) del Laboratorio Pilota del Piero Gabrielli Progetto incontri nelle scuole: 24 incontri di laboratorio teorico/pratico in 6 Istituti Scolastici per la Diffusione del progetto Piero Gabrielli Presentazione dello spettacolo del Laboratorio Pilota 2014/2015 alle scuole. Promozione e diffusione degli spettacoli dei Laboratori Decentrati a conclusione del progetto (maggio-giugno 2015) Laboratorio Pilota Il Laboratorio Pilota, organizzato con gli alunni di 3 scuole, rimane un riferimento di qualità per le esperienze di teatro integrato grazie alla continua ricerca svolta sul campo, che non si limita a raggiungere una qualità di prodotto finale di eccellenza, ma rimette in discussione tutte le modalità di lavoro utilizzate negli anni, in un continuo divenire, partendo dal pregresso cercando nuove soluzioni. Questa modalità tiene conto dei soggetti coinvolti (il gruppo degli studenti cambia ogni anno) ed è favorita dalla cooperazione di tre figure professionali in ambito teatrale, pedagogico e specialistico che da anni affrontano e si confrontano in continue sfide, con la consapevolezza che il percorso permette di scoprire sempre nuovi ambiti da sperimentare. Questa ricerca non è fine a se stessa ma diventa il riferimento per tutte le scuole che entrano nel progetto e, nello stesso tempo, il Laboratorio Pilota si avvale delle esperienze decentrate, in un continuo scambio che va ad arricchire il progetto in tutta la sua complessità e valorizza il lavoro dei professionisti, teatranti e docenti, che sono i soggetti attivi nei laboratori delle scuole della Rete Piero Gabrielli. Pag. 6

7 L attività di decentramento prevede per le scuole inserite nel progetto: Laboratori Decentrati adesione all accordo di programma per la costituzione della rete attivazione di 3 laboratori paralleli: recitazione, scene e costumi, documentazione nelle singole scuole da attivarsi prevalentemente in orario curriculare per 4 ore settimanali (per circa 6 mesi) preselezioni e selezioni a cura del coordinamento Piero Gabrielli per la costituzione dei gruppi di alunni da inserire nei singoli laboratori incontri di formazione in itinere per i docenti coinvolti condivisione e partecipazione dei docenti referenti al processo di ricerca-azione promosso dal Coordinamento pedagogico nell ambito del progetto Piero Gabrielli utilizzo di strumenti elaborati ad hoc per il monitoraggio e la valutazione del percorso laboratoriale promozione e diffusione del giornale telematico Il Pierino Istituti Scolastici inseriti: I^ annualità IIPS Jean Piaget, scuola secondaria di 2 grado IC Karol Wojtyla, scuola secondaria 1 grado G.Borghi IC Gramsci, scuola primaria Giorgio Perlasca IC Nuovo Ponte di Nona, scuola secondaria di 1 grado II^ annualità ITC Lombardo Radice, scuola secondaria di 2 grado Laboratori in semiautonomia Le scuole che hanno ultimato il percorso biennale nel 2 livello (laboratori decentrati), sulla base dell esperienza acquisita, continueranno il percorso integrando i finanziamenti con risorse autonome, come risulta nell azione sottoscritta nell accordo di programma. Il Coordinamento Pedagogico Piero Gabrielli garantisce il supporto alla pianificazione e alle azioni progettate: faranno parte della rete delle scuole del Piero Gabrielli avranno a disposizione tutti gli strumenti di comunicazione, monitoraggio e valutazione del progetto potranno concorrere a eventuali bandi di finanziamento a cui le Istituzioni e la rete di scuole decideranno di partecipare gli incontri laboratoriali saranno bisettimanali di due ore ciascuno in orario prevalentemente curriculare. Istituti Scolastici inseriti: IC Nitti, scuola secondaria di 1 grado IIS Via Lentini 78, scuola secondaria di 2 grado Liceo Classico De Sanctis (*), scuola secondaria di 2 grado (*) Sebbene al primo anno di progetto, l Istituto partecipa in sostituzione di una scuola in semi-autonomia che per problemi organizzativi non ha più i requisiti necessari per la prosecuzione del progetto. In questo Istituto verranno attivati due laboratori, recitazione e documentazione. Pag. 7

8 Criteri per la scelta delle scuole dei DECENTRATI Istituti scolastici con particolari complessità: numero di alunni disabili, DSA, svantaggio socio culturale, alunni stranieri con difficoltà di inserimento Disponibilità del DS a prendere in carico il progetto nella sua scuola Formazione pregressa dei docenti Disponibilità di circa 10 docenti per l attuazione del progetto Disponibilità a partecipare a incontri propedeutici per l attivazione dei laboratori Attivazione di diverse tipologie di laboratori recitazione, scene e costumi, documentazione-redazione del giornale telematico, con l utilizzo di strumenti multimediali Inserimento delle attività laboratoriali nell Offerta Formativa Inserimento delle attività laboratoriali prevalentemente all interno dell orario curriculare Disponibilità di spazi idonei per le attività laboratoriali Presa in carico dell allestimento dello spettacolo finale e reperimento di uno spazio idoneo alle rappresentazioni Formazione di gruppi di lavoro per la documentazione, monitoraggio e valutazione dei percorsi laboratoriali Livelli di attuazione del progetto Intesa interisti tuzionale Gruppo operativo A seguito dell Intesa Interistituzionale tra Roma Capitale- Assessorato alla Promozione dei Servizi Sociali e della Salute- Teatro di Roma e l Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio (Protocollo d Intesa del 5 maggio 2003), le tre Istituzioni designano i loro rappresentanti: all interno del Coordinamento Istituzionale, per la presa in carico dei compiti che ciascuna istituzione ha declinato nel Protocollo d Intesa; al interno del Gruppo operativo che avrà il compito di attuare il progetto nelle scuole e nel Laboratorio Pilota e nella Piccola Compagnia che rappresentano esperienze fondamentali del Piero Gabrielli. Il Gruppo operativo è formato da: coordinatore pedagogico, referente del progetto e supervisore dei gruppi di lavoro del monitoraggio e della valutazione delle attività laboratoriali nelle scuole della rete, coordinatore artistico, responsabile e supervisore dei professionisti del teatro e dei progetti artistici nei laboratori delle scuole della rete, del Laboratorio Pilota e della Piccola Compagnia, consulente specialistico per le situazioni di disabilità e/o di particolare difficoltà nei diversi laboratori, e per la diffusione e il coinvolgimento degli operatori dei servizi sociali di riferimento. Pag. 8

9 Rete di scuole Le scuole che partecipano al progetto stipulano un accordo che impegna i Dirigenti Scolastici a condividere le linee guida del progetto. La rete verrà coordinata da uno dei Dirigenti Scolastici con il compito di sostenere e promuovere le attività promosse dalla Rete e avrà come riferimento il Coordinatore pedagogico responsabile del progetto per la rete delle scuole indicato dall Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio. Il percorso di ricerca-azione fin qui svolto con le scuole del Piero Gabrielli rappresenta l impegno psicopedagogico parallelo per i docenti che svolgono l attività nei laboratori con gli alunni e richiama la scuola a riflettere su ciò che fa mentre lo fa. L attività nei laboratori si colloca quindi sia all interno della quotidiana attività didattica con gli alunni, programmata in orario curricolare, sia all interno del continuo processo di auto-formazione che il docente è chiamato a svolgere, singolarmente o come staff/team. Monitoraggio, valutazione e documentazione per le scuole Il monitoraggio che ha accompagnato in questi anni il percorso di ricerca-azione ha messo in luce sempre più l importanza per la scuola, e per tutti i docenti, di riflettere sulle proprie scelte pedagogiche e di acquisire la consapevolezza che il rapporto con un esperto esterno, pur trattandosi di professionista qualificato e indispensabile per la realizzazione del prodotto artistico, non può comportare la delega all esterno, all altro della responsabilità e conduzione pedagogica del gruppo di alunni che partecipa al progetto stesso. Si è arrivati così a realizzare di fatto un progetto di formazione in itinere dei docenti attraverso: riunioni di progettazione, incontri con il coordinamento pedagogico, esperienze in diretta di forme e linguaggi diversi da quelli comunemente utilizzati in classe, incontri e azioni di monitoraggio che hanno accompagnato tutta la ricerca. Così sintetizzati, questi punti rappresentano ambienti di apprendimento/spazi di lavoro e di riflessione che maggiormente i docenti hanno potuto utilizzare per affinare l osservazione dei ragazzi, per condividere la sfida nei confronti di un alunno particolare, per imparare a essere un docente che si muove diversamente, per assimilare punti di vista diversi dal proprio. In considerazione, quindi, del percorso fin qui svolto con i docenti, il rilancio della ricerca-azione per l a.s deve tenere conto dei risultati raggiunti e della possibilità di renderli esportabili ad altre Pag. 9

10 scuole, in sintonia con lo spirito del progetto Piero Gabrielli di diffondere una cultura dell inclusione reale per tutti. Pertanto le azioni previste saranno differenziate in TRE AREE di intervento: AREA 1: monitoraggio del percorso di ricerca-azione svolto con le scuole che partecipano al progetto. I soggetti interessati sono le scuole (scheda iniziale di conoscenza e raccolta dati; scheda finale di verifica dati), i dirigenti scolastici (a fine anno dovranno testimoniare come ha funzionato il progetto all interno della scuola e cosa ha prodotto sul sistema scuola), gli alunni (questionario alunni, online anche per gli alunni più piccoli), i genitori (questionario), i docenti referenti (verbali delle riunioni di progettazione, osservazione negli incontri con il coordinamento, attenzione alla scelta del testo e alle parti assegnate) tutti i docenti (osservazione alunni, verifica delle azioni svolte). AREA 2: restituzione dei dati del monitoraggio sia alle scuole partecipanti al progetto che a un pubblico più ampio. Si prevede l organizzazione di eventi dedicati, di carattere pedagogico, che permetterà di raccontare il progetto Piero Gabrielli attraverso le riflessioni/le azioni/ i risultati raggiunti dai docenti coinvolti nei laboratori. L intento è di comunicare la modalità di lavoro del Piero Gabrielli anche alle scuole che non hanno mai partecipato al progetto. Ad esempio, riguardo ai bisogni educativi speciali (disabilità, DSA, svantaggio socio culturale e/o linguistico, ADHD, borderline cognitivo) la consapevolezza che la sfida pedagogica può spingersi oltre quello che solitamente viene richiesto all alunno, che si può andare al di là di quelle che sono le convinzioni che l adulto ha nei confronti della fragilità, che rischiano di tenere l alunno troppo fermo nella sua condizione, senza osare una pretesa diversa. AREA 3: la ricerca continua nello specifico sul perfezionamento degli strumenti di monitoraggio che saranno messi a disposizione dei docenti, non solo quelli che sono coinvolti nel Gabrielli. La necessità di esportare le buone pratiche, come quella rappresentata appunto dal progetto, risponde alle sollecitazioni promosse nelle Linee Guida del Diritto allo Studio di tutti gli studenti, con particolare attenzione a coloro che hanno Bisogni Educativi Speciali. MONITORAGGIO DIRETTO: è parte integrante del percorso di ricercaazione perché viene attuato direttamente nei laboratori. Il Coordinamento pedagogico avrà la responsabilità di accompagnare i docenti in una riflessione sulla validità delle strategie scelte nello svolgimento delle diverse attività laboratoriali, con particolare attenzione a garantire la corretta integrazione e inclusione di tutti. Per quanto riguarda gli aspetti artistici del progetto, i professionisti del teatro saranno coordinati e supervisionati dal Coordinatore artistico che, laddove necessario, sarà presente nei laboratori. Tutte le scuole potranno avvalersi della Consulenza specialistica, che su richiesta potrà essere presente nei laboratori come supporto alle situazioni di particolare criticità, da ridefinirsi anche con i servizi territoriali. Pag. 10

11 Sistema di comunicazione Le scuole della Rete possono usufruire di strumenti di comunicazione, che servono per facilitare sia la comunicazione interna tra le scuole e il Coordinamento- che a diffondere le attività e gli eventi legati al progetto anche verso un pubblico esterno, che non è necessariamente addetto ai lavori. Tali esigenze vengono soddisfatte mediante l utilizzo di: un portale che rappresenta una finestra sul web di informazione su tutte le attività e gli sviluppi del progetto Piero Gabrielli; un mezzo di comunicazione tra le scuole e il coordinamento pedagogico, all interno di un area riservata; un giornale telematico per continuare a documentare le esperienze vissute da tutti i protagonisti dei percorsi teatrali nelle scuole. Le testimonianze (articoli, fotografie, video, interviste ) daranno la possibilità di mantenere nel tempo l archivio storico e la documentazione di tutti i processi avviati con l esperienza del laboratorio Piero Gabrielli nelle scuole. Negli anni l utilizzo di strumenti multimediali hanno fortemente modificato l immagine del giornale telematico incrementando l interesse di chi lo fa e di chi lo legge, promuovendo una maggiore diffusione e conoscenza del progetto che ha oltrepassato i confini scolastici. Pag. 11

12 CRONOPROGRAMMA DEL PROGETTO PIERO GABRIELLI NELLE SCUOLE Azioni Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Elaborazione del progetto e scelta delle scuole Individuazione teatranti per decentrati Designazione gruppo di lavoro nelle scuole Avvio dei decentrati e pilota Incontri Diffusione Attivazione del sistema di comunicazione Gruppo di lavoro per monitoraggio Spettacoli finali laboratorio pilota e decentrati Promozione Piero Gabrielli Spettacoli Piccola Compagnia Report finale Pag. 12

13 PREVISIONE DATI ATTIVITA a.s. 2014/2015 attività ragazzi ragazzi BES (disabili, DSA, disagio) docenti teatranti scuole laboratori spettatori spettacoli repliche Laboratorio Pilota Laboratori Decentrati Incontri Diffusione Piccola Compagnia Corso Grammatica della Fantasia TOTALE Pag. 13

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