Un agricoltura che genera valori

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Un agricoltura che genera valori"

Transcript

1 Un agricoltura che genera valori STORIA Orti E.T.I.C.I. è un progetto di agricoltura sociale nato dalla collaborazione tra soggetti pubblici e privati: la Cooperativa Sociale Ponteverde Onlus, l'azienda Agricola BioColombini, il Centro Interdipartimentale di Ricerca Agro-Ambientali E. Avanzi (CIRAA), il Dipartimento di Biologia delle Piante Agrarie dell'università di Pisa (DBPA) e la Cooperativa sociale Arnèra. Il progetto nasce nel 2008, per una prima fase sperimentale di tre anni e viene rinnovato nel 2011 per un altro triennio, fino a dicembre Il progetto si pone l obiettivo di associare l aspetto produttivo proprio dell azienda agricola con quello dell inclusione sociale, attraverso l inserimento lavorativo di persone appartenenti alle fasce deboli della popolazione e quindi con bassa capacità contrattuale. L intuizione iniziale si basa su una logica di interazione ed integrazione che ha permesso di creare un percorso innovativo di collaborazione e convergenza tra le esigenze di ambiti di per sé diversi quali la ricerca, la valorizzazione delle risorse pubbliche, la produzione agricola di qualità, l'inclusione sociale, la promozione di buone pratiche ed il dialogo sociale.

2 ASSETTO ISTITUZIONALE È opportuno far riferimento agli assetti istituzionali, in quanto Orti Etici è stata definita un associazione; infatti, si è in presenza di un fenomeno associativo laddove la collettività organizzata prende vita da un atto di autonomia contrattuale. Si costituisce mediante atto pubblico, nazionale o regionale. L assetto istituzionale è la configurazione dei portatori di interessi nei confronti dell istituto dei contributi che tali soggetti forniscono all azienda delle ricompense e dei benefici che ne ottengono del soggetto d istituto, dei fini istituzionali e delle strutture di governo che regolano, in equilibrio dinamico di lungo periodo, le relazioni tra i portatori di interessi, i contributi e le ricompense. STRUTTURA ORGANIZZATIVA DEL PROGETTO Il progetto è regolamentato da un Convenzione tra il DBPA e l Associazione Temporanea di Impresa (ATI) appositamente costituita tra l azienda agricola, il CIRAA e le cooperative sociali. L'ATI permette ai 4 soggetti di perseguire gli obiettivi progettuali valorizzando ed integrando le competenze specifiche di ciascuno. A tal punto potremmo dire che Orti ETICI è basato su una struttura organizzativa a rete. Questo tipo di struttura è formato da aziende al fine di sfruttare proficue sinergie per creare nuovi mercati. Imprese con competenze differenti costituiscono alleanze: in questo modo è possibile evitare di formare un gigante che si faccia carico di sviluppare al suo interno tutte le competenze necessarie. ARNERA DBPA ATI BIO COLOMBINI CIRAA PONTEVERDE

3 LA CULTURA E I PRINCIPALI VALORI DI ORTI ETICI Edgar H. Schein (1928) considera la cultura l elemento più importante di un organizzazione; l analisi di un organizzazione consiste essenzialmente nello studio della sua cultura. La conoscenza della cultura di una data organizzazione consente di spiegarne la struttura, le scelte strategiche, il reclutamento e la condotta dei singoli individui. Formazione e inserimento lavorativo Ri-creazione e qualità della vita Educazione ARTEFATTI Universalismo Centralità della persona Sostenibilità Solidarietà Flessibilità Integrazione Partecipazione Multifunzionalità agricola VALORI Sensibilizzazione dei partner verso gli utenti ASSUNTI DI BASE Tre sono gli assunti fondamentali che si rintracciano nella definizione di cultura organizzativa: Artefatti: Orti etici è finalizzato all inserimento di persone con gravi disabilità mediante percorsi socio-terapeutici. Esso si basa su: Formazione e inserimento lavorativo: esperienze orientate all occupazione di soggetti svantaggiati (con disabilità relativamente meno gravi o per soggetti a bassa contrattualità: detenuti, tossico dipendenti, migranti, rifugiati); Ri-creazione e qualità della vita: esperienze rivolte ad un ampio spettro di persone con bisogni (più o meno) speciali, con finalità socio-ricreative, ad esempio gli orti sociali periurbani per anziani; Educazione: esperienze rivolte a minori con difficoltà nell apprendimento e/o in condizioni di disagio, a rischio di esclusione nei percorsi scolastici ordinari; possono essere legate a casi di affidi familiari, a rapporti con istituti scolastici o di giustizia minorile, all inclusione di minori migranti, a ragazzi con difficoltà di concentrazione o iper-cinetici, ma anche ad adulti in momenti particolari della loro vita (burn out, malati terminali); inoltre, possono essere azioni volte ad ampliare le forme ed i contenuti dell apprendimento per avvicinare alle tematiche ambientali persone giovani e meno giovani.

4 Valori: rappresentati dai discorsi e dalle comunicazioni manifeste che indicano quali sono i valori a cui ispirare le azioni e gli obiettivi da raggiungere. Orti etici rende noti i valori fondamentali delle loro attività, classificandoli così: Universalismo: La rete dei servizi comunitari rivolge la propria offerta a tutti i cittadini, senza discriminazioni di sesso, razza, religione, politiche o di altro genere; Centralità della persona: Al centro del sistema dei servizi vi è la persona, nella sua unicità e individualità, portatrice di diritti e potenzialità. L organizzazione del sistema è finalizzata primariamente al benessere delle persone che la costruiscono e ne usufruiscono, valorizzando perciò l incontro, l interazione, lo scambio e la relazione; Sostenibilità: Tutti i progetti sono informati ad una logica di sostenibilità ambientale, sociale ed economica intesa come capacità di realizzare interventi duraturi senza compromettere le opportunità delle generazioni future nelle aree specificate; Solidarietà: Attivazione di meccanismi e strumenti che facciano leva e valorizzino la capacità inclusiva del territorio e della comunità che lo abita, tendendo a dar vita a vere e proprie reti solidali che si sostengano a vicenda negli ambiti della produzione, del consumo e delle pratiche inclusive. Le istituzioni pubbliche sostengono questa impostazione attraverso la proposizione di patti territoriali che coinvolgano verso obiettivi unitari i servizi pubblici, il Terzo Settore, le realtà universitarie e della formazione, il sistema delle imprese e la società civile; Flessibilità: I progetti di intervento devono riferirsi a piani di inserimento/accoglienza il più possibile individualizzati, per rispondere ai diversi bisogni delle persone, con possibilità di adattamento in itinere in relazione alle verifiche in corso d opera; Integrazione: Gli attori del sistema di agricoltura sociale riconoscono nell integrazione delle rispettive competenze e risorse una delle chiavi per produrre risultati migliori in termini qualitativi e quantitativi; Partecipazione: Gli attori del sistema di agricoltura assumono inoltre la metodologia partecipativa come principale metodo in grado di garantire servizi realmente corrispondenti ai bisogni del territorio Si impegnano a monitorare la realizzazione dei servizi e a valutare i risultati raggiunti, per la loro costante ri-progettazione in un ottica di miglioramento continuo; Multifunzionalità agricola: La pratica agricola non risponde soltanto ad una necessità di alimentazione, ma costituisce un fattore di tutela del paesaggio agrario così come noi lo conosciamo, una nuova opportunità per promuovere l inclusione sociale e lavorativa delle fasce deboli di popolazione, un occasione educativa per le nuove generazioni. Assunti di base: Orti etici parte dalla sensibilizzazione dei partner, mettendo in una posizione di centralità gli utenti. Essi vengono innanzitutto tutelati poiché il loro lavoro deve essere uno strumento terapeutico e formativo non finalizzato alla produzione, tant è vero che i processi produttivi vengono gestiti in modo indipendente dalla presenza o meno degli utenti. L idea del progetto nasce principalmente per salvaguardare le persone con problematiche relative alla salute mentale, dipendenza, marginalità, disabilità e detenuti, al fine di reinserirle nella società. A tal proposito, vi sono stati dei casi in cui i responsabili del progetto si sono impegnati a reintrodurre in una nuova attività lavorativa tali soggetti, al termine della loro fase sperimentale.

5 LA GESTIONE DEL PROGETTO Il progetto è gestito da uno staff tecnico composto dall imprenditore agricolo, dal responsabile educativo della cooperativa, dal Tutor e da un rappresentante dell Università di Pisa e del CIRAA. Lo staff si riunisce una volta al mese ed ha il compito di programmare le attività produttive e formative e di verificarne gli esiti. La realizzazione dei piani produttivi è gestita dall imprenditore agricolo e dal responsabile del CiRAA, mentre la commercializzazione dei prodotti viene effettuata dall azienda agricola e dalla cooperativa. Il progetto si autosostiene attraverso la vendita dei prodotti agricoli. Sono quindi a carico del progetto i costi di gestione, quelli relativi ai processi produttivi ed al sociale (tutor). Con la stipula della nuova convenzione, a giugno 2011, a conclusione della prima fase di sperimentazione, la Cooperativa Ponteverde ha stipulato con la SDS Area Pisana una convenzione per la realizzazione di una collaborazione con i Servizi, al fine di redigere uno strumento condiviso per la gestione degli inserimenti degli utenti all interno di percorsi di Agricoltura Sociale, utilizzando Orti Etici quale luogo di sperimentazione. Per quest anno di sperimentazione la SDS Area Pisana ha sostenuto il progetto attraverso un contributo economico per il lavoro svolto dal tutor. La convenzione e l ATI garantiscono, quindi, chiarezza e trasparenza circa l'uso delle risorse fondiarie pubbliche messe a disposizione, e stabilisce il ruolo dell'università nel progetto che sostanzialmente consiste nell attività di ricerca e di sviluppo degli elementi di innovazione. Si evince che al contenuto sociale se ne sommano altri: ogni kg di verdura di agricoltura sociale realizza 6 minuti di lavoro inclusivo, la cui efficacia è superiore di quella di altri progetti, portando spesso un risparmio nell uso dei farmaci consumati e rendendo le persone da percettori di assistenza a produttori di reddito. Vista dal punto di vista pubblico, un kg di verdura consente il risparmio di 0,74 euro di spesa pubblica, per l incremento di efficacia degli esiti sulle persone, ma anche per la differenza tra il costo del progetto Orti etici e altre ipotesi consuete di intervento.

6 GESTIONE DELLE RISORSE UMANE Come già detto, le persone che lavorano in Orti ETICI sono coloro che appartengono alle fasce deboli della popolazione e quindi con bassa capacità contrattuale. Fino ad ora sono stati previsti prevalentemente inserimenti socio-terapeutici e tirocini aziendali, che si configurano come opportunità di avvicinamento al mondo della formazione e del lavoro, supportate da un rimborso spese da parte del Servizio inviante o dal Centro per l'impiego. La varietà di tipologie di svantaggio è una delle caratteristiche che distinguono Orti etici da altri percorsi, generalmente costruiti su una fascia particolare di utenza. Questa scelta presenta certamente delle criticità, quali la diversità di capacità lavorativa e relazionale e la necessità di un'azione di tutoring più intensa per garantire una maggiore integrazione del gruppo di lavoro, ma offre anche la possibilità di creare un contesto che, proprio perché non costruito pensando alla condizione di svantaggio, può essere sperimentato come luogo di normalità in quanto, seppur in maniera guidata, offre la possibilità di interazione tra persone con storie, difficoltà e bisogni diversi. Ad oggi, dei circa 20 utenti che hanno attivato un percorso, almeno il 40% ha raggiunto un buon livello di competenza ed uno è stato assunto dall'azienda agricola partner, migliorando così la sua situazione personale. In termini numerici: 8 persone sono state assunte con contratti a tempo determinato o co.co.pro, all'interno delle strutture gestite dai partner (di questi 2 sono stati assunti per 18 mesi all'interno del progetto e 1 persona dopo aver lavorato all'azienda BioColombini per circa due anni, ha aperto una propria attività agricola) 7 persone hanno avuto il proseguimento del percorso formativo (attivazione di tirocini e borse lavoro all'interno delle strutture dei partner e di una azienda agricola del territorio pisano, che non fa parte del progetto Orti etici. 2 persone sono entrate nel progetto UNICOOP e stanno lavorando come promoter. Soggetti coinvolti Pur essendo una opportunità di formazione ed inserimento lavorativo, Orti etici si presenta come un percorso complesso che si rivolge alle istituzioni, agli operatori del sociale, alla comunità locale, al mondo del consumo attento e solidale ed al mondo dell agricoltura, con l intento di generare buone pratiche ed un più intenso dialogo sociale. Il progetto ha cercato in modo particolare il coinvolgimento dei gruppi di acquisto solidale (GAS) già presenti nella zona pisana, che hanno aderito e supportato le scelte sociali ed etiche che stanno alla base del progetto, impegnandosi ad acquistare il prodotto finale. Si è creato così un legame virtuoso tra tutti i soggetti della filiera, dal produttore-utente al consumatore finale, nella convinzione che alla base della buona riuscita di un progetto di questo tipo ci debba essere una larga condivisione degli obiettivi e dei metodi. Attraverso la collaborazione con le istituzioni operanti nell ambito del sociale (SDS) è stato attivato un percorso di indagine sul territorio dell area pisana, per la costituzione di una rete sociale delle aziende agricole con le quali programmare ed attivare percorsi di agricoltura sociale. E attualmente in costituzione anche un Tavolo permanente di lavoro sull agricoltura sociale, che coinvolge i diversi portatori di interesse presenti sul territorio: aziende agricole, terzo settore, associazioni di categoria agricole, istituzioni, servizi sociali etc.

7 PIANO STRATEGICO Per garantire un impatto positivo che consente di ottenere una sostenibilità del progetto nel lungo periodo, Orti Etici ha sviluppato un approccio di lavoro basato su tre punti fondamentali: 1) Essere innovativi, 2) Garantire risultati che abbiano un impatto sociale a livello locale; 3) Lavorare in partnership.

8 ANALISI S.W.O.T. PUNTI DI FORZA Collaborazione tra ricerca universitaria, istituzioni, servizi pubblici, privato sociale e impresa; Innovazione dei programmi terapeutici standard; Integrazione di sostenibilità economica e efficacia sociale dei programmi riabilitativi; Rivalorizzazione di terreni agricoli pubblici a fini sociali; Produzione di cibo bio-etico. PUNTI DI DEBOLEZZA Non è considerato un vero e proprio lavoro. OPPORTUNITÀ Reintegrazione delle persone svantaggiate nel mondo del lavoro; Mobilitazione delle risorse della società civile e dei consumatori. MINACCE Rischio di perdere la collaborazione di alcuni partner a causa della costituzione di un nuovo progetto simile.

9 STAKEHOLDER Nello svolgimento della propria mission, Orti Etici si confronta e si avvale di differenti interlocutori interni ed esterni, individui, istituzioni, partner, che rappresentano categorie portatrici dell interesse sociale. Ognuno di questi portatori di interessi interagisce con Orti Etici attraverso specifici strumenti o forme di supporto. Gli stakeholder in questione sono di due tipologie, primari e secondari. Quelli primari sono: Partner; Beneficiari diretti: famiglie e destinatari; Mercato ortofrutticolo; Gli stakeholder secondari sono: Istituzioni; Clienti. Coop. Sociale Arnera Coop. Ponteverde Az. Ag. BioColombini DBPA CiRAA Partner Destinatari Famiglie Clienti Orti Etici Beneficiari diretti Istituzioni Mercato ortofrutticolo

10 Stakeholder Interessi, aspettative e questioni rilevanti Riferimento alle categorie dello standard di base Coop. Sociale Arnera Opera nei campi dell infanzia, dei bambini, dell adolescenza e della famiglia, della prevenzione e della presa in carico del disagio e delle dipendenze, della lotta all emarginazione e all esclusione sociale, dell immigrazione, degli anziani, della formazione, comunicazione, e consulenza. All interno delle proprie strutture utilizza l agricoltura quale strumento terapeutico e promuove una corretta educazione alimentare sia per gli utenti che per i propri soci. Partner/Soci Coop. Ponteverde Azienda agricola Biocolombini CiRAA DBPA Offre diverse opportunità di inserimento, in particolare nel settore del verde pubblico, pulizia, turismo, agricoltura sociale. Si occupa di agricoltura biologica valorizzando il rispetto della natura e dei cicli colturali. Inoltre, ha dato vita ad un nuovo modello di azienda, caratterizzato dalla valorizzazione etica del consumo, del lavoro umano e della produzione agricola. Mette a disposizione i terreni e la ricerca gratuita agli studenti. Dipartimento di Biologia delle Piante Agrarie dell Università di Pisa Partner/Soci Partner/Soci Partner/Soci Partner/Soci

11 Mercato Ortofrutticolo Destinatari e famiglia Clienti/utenti dei servizi erogati con relazioni di scambio Istituzioni Il progetto si autofinanzia mediante la produzione e la vendita di prodotti ortivi biologici. Comprendono i lavoratori e le famiglie appartenenti alle fasce più deboli della popolazione. Coloro che acquistano i prodotti biologici. Istituzioni pubbliche che regolano le relazioni tra i portatori d interessi, i contributi e le ricompense. Mercato ortofrutticolo Beneficiari diretti Clienti/utenti Pubblica amministrazione M I N A C C E C O L L A B O R A Z I O N E Stakeholder non orientato Azienda for profit (potenziali finanziatori) Strategia di collaborazione Stakeholder avversario Strategia di difesa Stakeholder amichevole SDS Area Pisana Valdera UNICOOP FIRENZE ASL CARITAS Associazione IPPOASI I Buoni Frutti Cibo Civile Strategia di coinvolgimento Stakeholder marginale Istituzioni Università di Pisa Strategia di monitoraggio

12 MAPPA DELLE ALLEANZE ASL

13 VALDERA Oggi per Valdera si intende quella parte di Provincia di Pisa costituita dai comuni di: Capannoli Casciana Terme Lari Chianni Crespina Lorenzana Lajatico Palaia Peccioli Ponsacco Terricciola Per motivi di carattere socio-economico appartengono convenzionalmente alla Valdera anche i seguenti comuni, situati geograficamente nel Valdarno inferiore o nella Piana di Lucca: Pontedera (che ne rappresenta il capoluogo ideale) Bientina Buti Calcinaia Santa Maria a Monte L'idea e il concetto di "Valdera" si affermano in seguito alla crescente importanza economica e amministrativa di Pontedera, città su cui gravitano per i servizi commerciali, sanitari, amministrativi e scolastici (scuole medie superiori) le popolazioni dei suddetti centri. In questo senso la "Valdera" è venuta nel tempo a sostituirsi ad entità geografiche più antiche quali le "Colline pisane". IPPOASI L associazione di volontariato Fattoria della Pace IPPOASI sorge nel cuore verde del Parco di San Rossore a San Piero a Grado (Pi) ed ospita diversi animali cosiddetti da reddito (mucche, asini, cavalli, maiali, capre, galli, galline, conigli) salvati da varie associazioni animaliste da morte certa. In effetti la fattoria svolge un duplice ruolo, quello di rifugio per animali domestici, ma soprattutto di polo per l educazione ambientale e l agricoltura sociale. Gli animali, sottratti da situazioni di profonda sofferenza, approdano in questo luogo dove ritrovano la propria natura e dignità, liberi di muoversi nei tre ettari a disposizione senza impedimenti e godendo della compagnia l uno dell altro. SDS AREA PISANA Finanzia le attività di tutoraggio, monitoraggio e valutazione degli esiti del progetto sugli utenti, le attività di diffusione e promozione del modello di intervento. Con la SDS sono state definite le "Linea guida sperimentali del programma agricoltura sociale nella zona pisana per l inserimento (inserimento socio-terapeutico, borsa lavoro, tirocinio formativo, inserimento lavorativo) da parte dei servizi sociali e sanitari in Orti Etici" approvate con la Delibera di Giunta n. 6 del 22_02_2012.

14 CIBO CIVILE Il concetto di Cibo Civile nasce da una ricerca realizzata in accordo tra Università di Pisa e Coldiretti Torino a partire dal 2010 e ancora in corso sul territorio Torinese. In questo arco temporale sul territorio di Torino si è costituita una rete di 35 imprese e 15 cooperative sociali attive sul tema dell agricoltura sociale, sulla produzione, trasformazione e commercializzazione dei relativi prodotti. La rete opera all interno di una governance innovativa con associazioni di volontariato e con gli attori pubblici di territorio responsabili dei servizi e delle politiche socio-sanitarie. In tre anni sono state create nuove opportunità di lavoro stabili o temporanee per 38 persone a bassa contrattualità e offerti servizi innovativi per circa 200 persone del territorio di Torino. ASL Orti ETICI sta lavorando ad un progetto specifico per le disabilità motorie in collaborazione con l azienda sanitaria locale e le associazioni di riferimento, per rendere accessibile una serra ed abbattere le barriere architettoniche all'interno dell'area di Orti Etici. UNICOOP FIRENZE Partecipa per la vendita dei prodotti delle aziende agricole che fanno parte della rete territoriale AS (agricoltura sociale), all'interno dei propri punti vendita (in particolare di Pontedera, Ponsacco e Pisa). Il progetto prevede l'assunzione di persone a bassa contrattualità che svolgano la funzione di "promoter" nei giorni di vendita. I BUONI FRUTTI È un progetto che ha l'obiettivo di valorizzare i prodotti realizzati all'interno di percorsi di agricoltura sociale e promuovere buoni progetti di agricoltura sociale mediante la diffusione di modelli di lavoro testati. E un modello originale di franchising sociale nel campo dell agricoltura e del welfare, fondato su un marchio e su un idea di agricoltura sociale innovativa come esperienza di incontro fra persone e comunità. CARITAS Orti ETICI collabora con la CARITAS, conferendole gratuitamente prodotti ortivi per la mensa e il loro spaccio sociale.

15 FOUND RAISING È il complesso di attività che l associazione Orti etici mette in atto per la creazione di rapporti d interesse fra chi chiede risorse economiche, materiali e umane e chi è disposto a donarle. L'attività viene gestita come una normale impresa agricola; il lavoro viene svolto da operai agricoli, i quali vengono normalmente retribuiti. La retribuzione viene formalmente gestita dal partner che mette a disposizione la manodopera (nella maggior parte dei casi vengono utilizzati operai e macchine del CIRAA, il quale imputa i costi al progetto). Tale raccolta fondi è finalizzata principalmente alla retribuzione delle persone impiegate nel progetto, infatti esse percepiscono un contributo da parte degli invianti che varia a seconda del servizio (da 150 /mese per la psichiatria, a 500 /mese per i detenuti in condizione alternativa alla pena). Inoltre, il ricavato della vendita degli alimenti di Orti etici viene incassato dall ATI la quale copre i costi di gestione e finanzia il progetto. OBIETTIVI RAGGIUNTI.. Il progetto Orti etici ha risposto adeguatamente alle richieste di formazione ed inclusione sociale per gli utenti inseriti dai servizi, proponendosi come contesto educativo e di supporto. Un risultato molto importante è il raggiungimento di buone competenze lavorative per una percentuale significativa di utenti, riscontrata dal concretizzarsi delle assunzioni. Un altro significativo risultato è la creazione di uno stretto rapporto di collaborazione tra Servizi ed operatori del progetto, che ha permesso di condividere sia le finalità generali che i singoli percorsi degli utenti, generando così un sistema integrato di intervento che, rispettando le competenze specifiche di ognuno, riesce a valorizzare ogni apporto utile alla crescita degli utenti...proposte PER IL FUTURO Tra le proposte per il futuro sono in cantiere numerosi cambiamenti nell organizzazione della filiera produttiva di Orti Etici come la ristrutturazione dei locali che il CiRAA ha messo a disposizione del progetto, finalizzati alla realizzazione di un locale lavaggio/confezionamento del fresco, un punto vendita aziendale, locali per la conservazione (due celle frigo) ecc Questa nuova strutturazione ci consentirà di svolgere tutta la filiera produttiva a San Pietro a Grado, con grande risparmio sia economico che di tempo, migliorando l organizzazione ma soprattutto liberando risorse per poter offrire maggiori opportunità lavorative alle persone inserite nel progetto. Per rendere questo percorso di integrazione maggiormente legato al territorio si cercherà di ampliare i canali commerciali creando un sistema di vendita diretta del prodotto, in modo da facilitare l incontro tra utenti e consumatori. In collaborazione con il CiRAA e il Centro per l impiego per la provincia, verrà intrapreso il percorso per l accreditamento formativo al fine di dare agli utenti una formazione professionale riconosciuta. Al fine di creare opportunità lavorative, un impegno particolare verrà impiegato nel costruire la rete con le aziende agricole.

16 La regione Toscana verso EXPO Partendo dall asse tematico portante di Expo 2015, Nutrire il Pianeta. Energia per la vita, la Toscana per tutto il 2015 ha raccontato una storia fatta di ricerca e innovazione applicata ad ogni ambito e settore della nostra vita ed economia. Tutte tematiche che sono state al centro del ricco programma di eventi ed incontri che la Regione ha strutturato per creare un collegamento fisico tra la sede di Expo e la Toscana, con l obiettivo di attrarre sul suo territorio una parte dei visitatori dell evento milanese. Oltre ai temi importanti quali l INNOVAZIONE e il TURISMO, in primo piano, ovviamente, ci sono stati i temi dell ALIMENTAZIONE e dell AGRICOLTURA. «Le parole d ordine della Toscana in campo agroalimentare ha sottolineato l assessore Salvadori sono qualità, identità territoriale, sicurezza alimentare e tutela dell ambiente. In occasione di Expo abbiamo raccontato, attraverso storie di successo, il dietro le quinte di questo mondo che oggi vanta 463 prodotti tipici e 26 a marchio Dop e Igp. Oltre a 23 presidi Slow Food e ai prodotti contrassegnati dal logo Agri-qualità e quelli certificati dal marchio Biologico». Un campo, quest ultimo, in cui la Toscana è regione leader in Italia per numero di aziende iscritte all Albo degli operato biologici, ben (tra cui, appunto, Orti ETICI!).

L AGRICOLTURA SOCIALE IN VALDERA

L AGRICOLTURA SOCIALE IN VALDERA Comuni di Bientina, Buti, Calcinaia, Capannoli, Casciana Terme, Chianni, Crespina, Lajatico, Lari, Palaia, Peccioli, Ponsacco, Pontedera, S. Maria a Monte, Terricciola e Azienda USL n.5 CONSORZIO PUBBLICO

Dettagli

PRESENTAZIONE AZIENDALE

PRESENTAZIONE AZIENDALE PRESENTAZIONE AZIENDALE La Cooperativa Sociale Agricola TERRAVIVA è nata ufficialmente il 15 settembre 2011 attraverso il Progetto Per.So.N.A. presentato dalla Cooperativa Sociale Al Plurale e finanziato

Dettagli

Sviluppo di comunità

Sviluppo di comunità Sviluppo di comunità Rendere la comunità locale un attore del cambiamento sociale S e per comunità si intende un gruppo sociale (comunità locale, scuola, organizzazione, associazione), nel quale relazioni,

Dettagli

Alcune Linee Guida per l affidamento di appalti di servizi e forniture agli organismi della cooperazione sociale

Alcune Linee Guida per l affidamento di appalti di servizi e forniture agli organismi della cooperazione sociale Alcune Linee Guida per l affidamento di appalti di servizi e forniture agli organismi della cooperazione sociale 1. Premessa. A partire dalle indicazione della Giunta Comunale, il Settore Lavori Pubblici

Dettagli

La mediazione sociale di comunità

La mediazione sociale di comunità La mediazione sociale di comunità Percorso di formazione destinato agli operatori e alle operatrici del numero verde contro la tratta della Provincia di Milano Elvio Raffaello Martini Agosto 2008 MartiniAssociati

Dettagli

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Controllo di Gestione e Misurazione delle Performance: l integrazione delle competenze, la valorizzazione delle differenze e la tecnologia

Dettagli

IDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA

IDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA IDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA Ottobre 2009 Sono passati dieci anni dall avvio del progetto regionale Fattorie Didattiche che ha creato nel periodo un apertura di dialogo

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI MEDEA

CARTA DEI SERVIZI MEDEA CARTA DEI SERVIZI MEDEA Indice 1. Introduzione 2. MEDEA e la Carta dei Servizi: chi siamo, obiettivi e finalità 3. I principi fondamentali 4. Standard qualitativi 5. I servizi erogati 6. Validità della

Dettagli

Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi

Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi Rel. sig. Giancarlo Cavallin Volontarinsieme Coordinamento delle Associazioni di volontariato della provincia di Treviso. Gruppo Salute, ospedale

Dettagli

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze

Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il

Dettagli

Ambito Distrettuale 6.1

Ambito Distrettuale 6.1 Ambito Distrettuale 6.1 Piano di Zona 2013-2015 AREE DI INTERVENTO: OBIETTIVI STRATEGICI, PRIORITA DEL PDZ, AZIONI, TEMPI E RISORSE 4.2 AREA DISABILITA PREMESSA. Negli ultimi anni l azione progettuale

Dettagli

SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI. i.so.di. CARTA DEI SERVIZI

SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI. i.so.di. CARTA DEI SERVIZI SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI i.so.di. CARTA DEI SERVIZI CARTA DEI SERVIZI Progetto integrazione sociale disabili i.so.di. SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA

Dettagli

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO CONNESSA ALLE ATTIVITA DI SOSTEGNO PREMESSA Con il presente progetto il nostro istituto vuole offrire agli allievi certificati L.104 del 1992 (sia per gli alunni che intraprendono

Dettagli

PERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

PERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Alternanza scuola/lavoro l alternanza non è uno strumento formativo, ma si configura piuttosto come una metodologia formativa, una vera e propria modalità di apprendere PERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA

Dettagli

OASI MOSAICO 2000 Onlus. Storia di un impresa sociale e agricola

OASI MOSAICO 2000 Onlus. Storia di un impresa sociale e agricola OASI MOSAICO 2000 Onlus Storia di un impresa sociale e agricola 1999: nasce il progetto Le radici del progetto affondano nell esperienza pregressa de «il Mosaico», cooperativa di tipo A, e nella volonta

Dettagli

DISPOSIZIONI IN MATERIA DI AGRICOLTURA SOCIALE

DISPOSIZIONI IN MATERIA DI AGRICOLTURA SOCIALE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI AGRICOLTURA SOCIALE Art. 1 - Finalità e oggetto. 1. La Regione del Veneto promuove l agricoltura sociale quale aspetto della multifunzionalità delle attività agricole, per ampliare

Dettagli

INDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA ) PREMESSA

INDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA ) PREMESSA INDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA (in attuazione di quanto stabilito dalla Delibera della Giunta della Società della Salute

Dettagli

Protocollo d Intesa. tra

Protocollo d Intesa. tra Allegato 1 delib. As n. 2_2015 Protocollo d Intesa tra l Associazione ONLUS La vita oltre lo specchio, il Comune di Pisa, la Società della Salute di Pisa e l Azienda USL 5 di Pisa. PREMESSO - che nel Gennaio

Dettagli

Nel 2005 viene istituito l Albo comunale per censire i volontari

Nel 2005 viene istituito l Albo comunale per censire i volontari L Amministrazione di Sostegno. Il Ruolo del Servizio Sociale. Parto dall esperienza del Servizio Sociale dei 4 Ambiti Distrettuali (S. Vito, Pordenone, Cividale e Tarcento), soffermandomi in particolare

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo 0004232 che riconoscono alla scuola

ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo 0004232 che riconoscono alla scuola ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA Visto il D.P.R. n. 275/1999, art. 7, che prevede la possibilità per le istituzioni Scolastiche autonome di stipulare accordi di rete per perseguire

Dettagli

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali

Dettagli

Progetto Comes, sostegno all handicap

Progetto Comes, sostegno all handicap TITOLO Progetto Comes, sostegno all handicap TEMPI ANNO SCOLASTICO 2010/2011 Destinatari Minori disabili (fascia d età 3/14 anni) frequentanti la scuola dell obbligo, affetti da patologie varie: ipoacusia,

Dettagli

Azienda Agricola Le Cascine Terranova dei Passerini ( Lodi )

Azienda Agricola Le Cascine Terranova dei Passerini ( Lodi ) Azienda Agricola Le Cascine Terranova dei Passerini ( Lodi ) Le Cascine è una tipica cascina lombarda a corte chiusa, proprietà di famiglia dal 1755, considerata ecomuseo del lodigiano. E un azienda cerealicolo

Dettagli

i giovani non sono soggetti da integrare ma parte della comunità con propri ruoli, potenzialità e responsabilità

i giovani non sono soggetti da integrare ma parte della comunità con propri ruoli, potenzialità e responsabilità Chiara Criscuoli chiara.criscuoli@giovanisi.it Il Progetto Giovanisì: i motivi I giovani sono coinvolti da alcuni cambiamenti dovuti sia a fattori socio economici che culturali: -Il prolungamento della

Dettagli

Programma di sviluppo della partecipazione comunitaria alla definizione del PlUS 2016/2018

Programma di sviluppo della partecipazione comunitaria alla definizione del PlUS 2016/2018 Tavoli TemaTiCi 2015 Programma di sviluppo della partecipazione comunitaria alla definizione del PlUS 2016/2018 Comunità solidale, welfare di tutti: costruiamo insieme il piano dei servizi alla persona

Dettagli

PRESENTAZIONE COOPERATIVA CELLARIUS

PRESENTAZIONE COOPERATIVA CELLARIUS PRESENTAZIONE COOPERATIVA CELLARIUS Cellarius è una Cooperativa Sociale di tipo B nata nell ottobre 2006 da un progetto di reinserimento sociale e lavorativo rivolto a persone in condizione di svantaggio.

Dettagli

IL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI

IL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI CI SONO ANGELI IN CITTA Tutte le Aree dell Autismo IL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI San Salvo 25-05-2013 PALMA MONICA AREA DISABILITA L. 104/92 Legge Quadro per l assistenza, l integrazione

Dettagli

ACCORDO QUADRO PER LA DIFFUSIONE E L IMPLEMENTAZIONE DI BUONE PRATICHE DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO. Tra UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE DI NOVARA

ACCORDO QUADRO PER LA DIFFUSIONE E L IMPLEMENTAZIONE DI BUONE PRATICHE DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO. Tra UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE DI NOVARA ACCORDO QUADRO PER LA DIFFUSIONE E L IMPLEMENTAZIONE DI BUONE PRATICHE DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Tra UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE DI NOVARA Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Dettagli

Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO

Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO ATTUAZIONE DEL PROGETTO REBIR Risparmio Energetico, Bioedilizia, Riuso Data 29.01.2009

Dettagli

REGIONE LAZIO Assessorato Lavoro e Formazione Dipartimento Programmazione Economica e Sociale Direzione Regionale Formazione e Lavoro area DB/05/03

REGIONE LAZIO Assessorato Lavoro e Formazione Dipartimento Programmazione Economica e Sociale Direzione Regionale Formazione e Lavoro area DB/05/03 LINEE GUIDA PER LA VALUTAZIONE DEI PROGETTI REGIONE LAZIO Assessorato Lavoro e Formazione Dipartimento Programmazione Economica e Sociale Direzione Regionale Formazione e Lavoro area DB/05/03 L.R. 24/96

Dettagli

Indice. Prefazione PARTE PRIMA LE FONDAZIONI DI PARTECIPAZIONE NELLE STRATEGIE COLLABORATIVE TRA AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ED IMPRESE

Indice. Prefazione PARTE PRIMA LE FONDAZIONI DI PARTECIPAZIONE NELLE STRATEGIE COLLABORATIVE TRA AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ED IMPRESE Indice Prefazione XI PARTE PRIMA LE FONDAZIONI DI PARTECIPAZIONE NELLE STRATEGIE COLLABORATIVE TRA AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ED IMPRESE Capitolo 1 Le partnership pubblico-privato nei nuovi modelli di gestione

Dettagli

Famiglie e welfare comunitario. Stefania Mazza 11 febbraio 2015

Famiglie e welfare comunitario. Stefania Mazza 11 febbraio 2015 Famiglie e welfare comunitario Stefania Mazza 11 febbraio 2015 LE COMPETENZE A) Analizzare I bisogni B) Creare C) Progettare D) Realizzare E) Valutare IL FARE QUALE SENSO DELLA PROGETTAZIONE Che cosa ci

Dettagli

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE A.S. Dott.ssa Carmen Prizzon Il progetto Operazione complessa unica e di durata limitata rivolta a produrre un risultato specifico attraverso

Dettagli

Linee direttive dell Associazione Provinciale di Soccorso Croce Bianca - Bolzano

Linee direttive dell Associazione Provinciale di Soccorso Croce Bianca - Bolzano Linee direttive dell Associazione Provinciale di Soccorso Croce Bianca - Bolzano Siamo la principale associazione di soccorso della Provincia di Bolzano. Chi siamo? Siamo un organizzazione non profit con

Dettagli

Il fundraiser questo s(conosciuto)

Il fundraiser questo s(conosciuto) ABBIAMO IL PALLINO PER IL FUNDRAISING Il fundraiser questo s(conosciuto) Chi è, cosa fa, quali strumenti utilizza, con chi si relaziona e quali obiettivi ha questa figura professionale complessa e specializzata

Dettagli

BANDO. Progetti di formazione per il volontariato

BANDO. Progetti di formazione per il volontariato BANDO Progetti di formazione per il volontariato Anno 2016 1. Chi può presentare I progetti possono essere presentati da tutte le associazioni di volontariato con sede legale nel territorio della regione

Dettagli

Milano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni

Milano, 9 novembre 2013. Vincenzo Saturni Milano, 9 novembre 2013 Vincenzo Saturni 1 La carta etica: perché e per chi? Avis opera da 86 anni per diffondere una cultura solidale tra i cittadini su tutto il territorio nazionale. E sin dal momento

Dettagli

La Certificazione di qualità in accordo alla norma UNI EN ISO 9001:2000

La Certificazione di qualità in accordo alla norma UNI EN ISO 9001:2000 La Certificazione di qualità in accordo alla norma UNI EN ISO 9001:2000 Giorgio Capoccia (Direttore e Responsabile Gruppo di Audit Agiqualitas) Corso USMI 07 Marzo 2006 Roma Gli argomenti dell intervento

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

Progetto Diocesano TALITA KUM CARITAS DIOCESANA CALTAGIRONE CALTAGIRONE 4 OTTOBRE 2013 SEMINARIO ESTIVO H. 18,30

Progetto Diocesano TALITA KUM CARITAS DIOCESANA CALTAGIRONE CALTAGIRONE 4 OTTOBRE 2013 SEMINARIO ESTIVO H. 18,30 Progetto Diocesano TALITA KUM CARITAS DIOCESANA CALTAGIRONE CALTAGIRONE 4 OTTOBRE 2013 SEMINARIO ESTIVO H. 18,30 Da dove siamo partiti La Diocesi e la Caritas hanno cercato sempre più di configurarsi come

Dettagli

MULTIFUNZIONALITÀ AZIENDALE: UN OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE FEMMINILI E IL TERRITORIO VERONICA NAVARRA PRESIDENTE DELEGATO ONILFA

MULTIFUNZIONALITÀ AZIENDALE: UN OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE FEMMINILI E IL TERRITORIO VERONICA NAVARRA PRESIDENTE DELEGATO ONILFA MULTIFUNZIONALITÀ AZIENDALE: UN OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE FEMMINILI E IL TERRITORIO VERONICA NAVARRA PRESIDENTE DELEGATO ONILFA Sul filo del lavoro Nuove trame per lo sviluppo della filiera tessile e

Dettagli

Programmazione Pubblica/Mercato

Programmazione Pubblica/Mercato Programmazione Pubblica/Mercato I modelli centrati sulla programmazione pubblica si fondano sulla assunzione della incapacità del sistema di auto regolarsi, o meglio sulla sua incapacità di autoorientarsi

Dettagli

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA

PROTOCOLLO D INTESA TRA PROTOCOLLO D INTESA TRA Provincia di Roma Dipartimento III - Servizio I Politiche del Lavoro e Servizi per l Impiego - SILD e Dipartimenti di Salute Mentale della ASL della Provincia di Roma e Associazioni

Dettagli

lavorativo di persone con provvedimenti penali detentivi e/o in esecuzione penale esterna.

lavorativo di persone con provvedimenti penali detentivi e/o in esecuzione penale esterna. Allegato alla Delib.G.R. n.32/ 45 del 15.9.2010 L.R. n. 1 del 24.2.2006, art 9, comma 11. L.R. n. 2 del 29.5.2007, art 33, comma 11. Finanziamento di un programma di attività finalizzate al recupero e

Dettagli

cooperazione e sviluppo locale via Borgosesia, 30 10145 Torino tel. 011.74.12.435 fax 011.77.10.964 cicsene@cicsene.org www.cicsene.

cooperazione e sviluppo locale via Borgosesia, 30 10145 Torino tel. 011.74.12.435 fax 011.77.10.964 cicsene@cicsene.org www.cicsene. cooperazione e sviluppo locale via Borgosesia, 30 10145 Torino tel. 011.74.12.435 fax 011.77.10.964 cicsene@cicsene.org www.cicsene.org cooperazione e sviluppo locale progetto CASA tecniche urbane percorsi

Dettagli

Area Disabilita. Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS

Area Disabilita. Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS Area Disabilita Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Assistenza scolastica per l autonomia e la comunicazione dei disabili LIVEAS OBIETTIVI Come recita l articolo 12 della legge 104/92, scopo generale dell

Dettagli

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 Protocollo d intesa Costituzione di un Centro regio nale per la promozione e lo sviluppo dell auto

Dettagli

Patto comune della Rete dei GAS della provincia di Genova GASaGENOVA

Patto comune della Rete dei GAS della provincia di Genova GASaGENOVA Patto comune della Rete dei GAS della provincia di Genova GASaGENOVA Birulò GAS Fratello Sole GAS Amici di Banca Etica GasSestri GAS Castelletto GAS Impronta GasOsa Gaspacho GAS Le Primule Gas Levante

Dettagli

Lavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet

Lavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet Lavorare in Rete Nulla su di Noi senza di Noi a cura di Nunzia Coppedé Cosa significa lavorare in rete Significa lavorare con diversi attori per affrontare insieme una causa comune La rete informale Le

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

UNA FAMIGLIA X UNA FAMIGLIA trasformare una buona prassi in una buona politica

UNA FAMIGLIA X UNA FAMIGLIA trasformare una buona prassi in una buona politica UNA FAMIGLIA X UNA FAMIGLIA trasformare una buona prassi in una buona politica Roma, 17/01/2013 Fondazione PAIDEIA onlus www.fondazionepaideia.it; info@fondazionepaideia.it Verso una nuova forma di affido

Dettagli

Piano di Sviluppo Competenze

Piano di Sviluppo Competenze Piano di Sviluppo Competenze La proprietà e i diritti d'autore di questo documento e dei suoi allegati appartengono a RES. Le informazioni in esso contenute sono strettamente confidenziali. Il documento,

Dettagli

Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole

Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole Premessa Nel quadro delle azioni del Ministero da attuare in coerenza con i principi generali contenuti nel Decreto legislativo

Dettagli

Ruolo e attività del punto nuova impresa

Ruolo e attività del punto nuova impresa SISTEMA DOTALE E CULTURA D IMPRESA: UNA RETE DI SERVIZI PER IL TERRITORIO MANTOVANO a cura di Alessandra Ligabue PROMOIMPRESA Ruolo e attività del punto nuova impresa PromoImpresa, in qualità di Azienda

Dettagli

GRUNDTVIG - Partnenariato di apprendimento. Breve descrizione del programma

GRUNDTVIG - Partnenariato di apprendimento. Breve descrizione del programma GRUNDTVIG - Partnenariato di apprendimento Breve descrizione del programma Il programma settoriale Grundtvig nasce per rispondere alle esigenze didattiche e di apprendimento delle persone coinvolte in

Dettagli

Corso Tecnico di redazione di progetti Europei

Corso Tecnico di redazione di progetti Europei Corso Tecnico di redazione di progetti Europei Politiche, programmi, bandi Dovrebbe essere innanzitutto chiaro che le risorse finanziarie messe a disposizione dal bilancio europeo attraverso i bandi servono

Dettagli

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013 ASSE IV LEADER. Programma di Sviluppo Locale del GAL Giarolo Leader CRESCERE IN RETE

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013 ASSE IV LEADER. Programma di Sviluppo Locale del GAL Giarolo Leader CRESCERE IN RETE PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013 ASSE IV LEADER Programma di Sviluppo Locale del GAL Giarolo Leader CRESCERE IN RETE MISURA 431 Azione 2.b Informazione sull attività del GAL Attività di animazione

Dettagli

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis

Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto

Dettagli

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INTEGRAZIONE FINALITA Il presente documento denominato Protocollo di Accoglienza è un documento che nasce da una più dettagliata esigenza d informazione relativamente all

Dettagli

Laboratorio sperimentale teatrale. Vanno in scena l integrazione sociale e il dialogo IL PROGETTO

Laboratorio sperimentale teatrale. Vanno in scena l integrazione sociale e il dialogo IL PROGETTO Laboratorio sperimentale teatrale Vanno in scena l integrazione sociale e il dialogo IL PROGETTO LA FILOSOFIA Il progetto si propone di stimolare, tramite l attività teatrale, il confronto, l integrazione

Dettagli

Dall evidenza all azione. Politiche di governance per una scuola sana

Dall evidenza all azione. Politiche di governance per una scuola sana Dall evidenza all azione Politiche di governance per una scuola sana Un mandato impegnativo Risulta ormai evidente che per conciliare e soddisfare i bisogni di salute nel contesto scolastico, gli orientamenti

Dettagli

2. L offerta Formativa

2. L offerta Formativa INDIRIZZO TECNICO INDIRIZZI PROFESSIONALI Istituto di Istruzione Secondaria Superiore 2. L offerta Formativa L offerta formative comprende percorsi quinquennali di istruzione professionale e un percorso

Dettagli

RELAZIONE FINALE DEL PROGETTO DI.SCOL.A.

RELAZIONE FINALE DEL PROGETTO DI.SCOL.A. RELAZIONE FINALE DEL PROGETTO DI.SCOL.A. Con il Consiglio di Lisbona e negli obiettivi della dichiarazione di Copenaghen si è tracciato un percorso ambizioso da realizzare entro il 2010: realizzare la

Dettagli

TURISMO SCHEDA DI VALUTAZIONE SULL AVANZAMENTO DELLE AZIONI PREVISTE DAL PIANO DI AZIONE REGIONALE

TURISMO SCHEDA DI VALUTAZIONE SULL AVANZAMENTO DELLE AZIONI PREVISTE DAL PIANO DI AZIONE REGIONALE TURISMO SCHEDA DI VALUTAZIONE SULL AVANZAMENTO DELLE AZIONI PREVISTE DAL PIANO DI AZIONE REGIONALE OBIETTIVO AZIONI REALIZZATE 1. Migliorare le condizioni di accessibilità delle strutture turistiche 1.1

Dettagli

PROGETTO Impari S. Impari S. Repubblica Italiana

PROGETTO Impari S. Impari S. Repubblica Italiana PROGETTO Interventi di informazione, formazione e azioni di sistema per le aree GAL della Sardegna PROGETTO Interventi di informazione, formazione e azioni di sistema per le aree GAL della Sardegna Lo

Dettagli

Progetto Volontariato e professionalità

Progetto Volontariato e professionalità Progetto Volontariato e professionalità Unione Nazionale Associazioni Immigrati ed Emigrati www.unaie.it - info@unaie.it ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE CULTURA AMBIENTALE E LAVORO SOLIDALE www.aikal.eu -

Dettagli

UNA CASA SPECIALE per l accoglienza di famiglie con bambini che necessitano di cure sanitarie presso l ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma

UNA CASA SPECIALE per l accoglienza di famiglie con bambini che necessitano di cure sanitarie presso l ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma UNA CASA SPECIALE per l accoglienza di famiglie con bambini che necessitano di cure sanitarie presso l ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma Anno 2015 CHI SIAMO - SOS Villaggi dei Bambini SOS Villaggi

Dettagli

Quale futuro per il Welfare locale? 15 novembre 2013

Quale futuro per il Welfare locale? 15 novembre 2013 PIANO DI ZONA 2011-2013 2013 Quale futuro per il Welfare locale? 15 novembre 2013 Tavolo Minori e Famiglie: STORIE PER CRESCERE A cura di AS Angela Morabito ed AS Ilenia Petrucci Lab. Minori Sensibilizzazione

Dettagli

Agenzia per il Lavoro

Agenzia per il Lavoro Agenzia per il Lavoro Orienta è una delle principali società italiane specializzate nella gestione delle Risorse Umane. Nasce come Società di Lavoro temporaneo con autorizzazione ministeriale definitiva

Dettagli

Auto Mutuo Aiuto Lavoro

Auto Mutuo Aiuto Lavoro Assessorato al Lavoro Auto Mutuo Aiuto Lavoro progettazione e sperimentazione di un nuovo servizio rivolto a chi perde il lavoro Il progetto Nel quadro delle politiche attive al lavoro non esiste ad oggi

Dettagli

REGOLAMENTO PER GLI STAGE

REGOLAMENTO PER GLI STAGE REGOLAMENTO PER GLI STAGE emanato con D.R. n. 5146 del 2000, successivamente modificato con D.R. n. 9 del 16 gennaio 2007 e D.R. n. 198 del 29 novembre 2011 1/5 ART. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente

Dettagli

La Cooperativa Gnosis si sta impegnando in questi ultimi anni nella sperimentazione di un modello virtuoso di collaborazione con i Servizi di Salute

La Cooperativa Gnosis si sta impegnando in questi ultimi anni nella sperimentazione di un modello virtuoso di collaborazione con i Servizi di Salute La Cooperativa Gnosis si sta impegnando in questi ultimi anni nella sperimentazione di un modello virtuoso di collaborazione con i Servizi di Salute Mentale, gli Enti locali, le Associazioni dei Familiari

Dettagli

CORSI FINANZIABILI TRAMITE VOUCHER For.Te

CORSI FINANZIABILI TRAMITE VOUCHER For.Te CORSI FINANZIABILI TRAMITE VOUCHER For.Te Da richiedere on line sul sito del fondo For.Te il giorno lunedì 21 gennaio 2013 secondo la procedura dell avviso 3/2012 SETTORE SCUOLA Titolo Progettare e valutare:

Dettagli

IL DISEGNO DI VALUTAZIONE ADOTTATO

IL DISEGNO DI VALUTAZIONE ADOTTATO IL DISEGNO DI VALUTAZIONE ADOTTATO 121 122 C. IL DISEGNO DI VALUTAZIONE ADOTTATO C.1. Il processo di valutazione sulla prima annualità del Piano di Zona 2011-2015 I Gruppi Operativi di Area (Tavoli Tematici)

Dettagli

2013-2014 CARTA DEI SERVIZI ANG

2013-2014 CARTA DEI SERVIZI ANG 2013-2014 CARTA DEI SERVIZI ANG AGENZIA NAZIONALE PER I GIOVANI 2013-2014 1 CARTA DEI SERVIZI La carta dei servizi costituisce una rappresentazione organica e trasparente dei servizi offerti dall Agenzia

Dettagli

BANDO PIANO GIOVANI DI ZONA 2015

BANDO PIANO GIOVANI DI ZONA 2015 Comune di Civezzano Comune di Baselga di Pinè Comune di Bedollo Comune di Fornace BANDO PIANO GIOVANI DI ZONA 2015 Raccolta proposte di progetto 1. OGGETTO DEL BANDO Il Piano Giovani di Zona dei Comuni

Dettagli

L economia solidale. L economia solidale per: Valorizzare le relazioni prima che il capitale" Riconoscere un equa ripartizione delle risorse"

L economia solidale. L economia solidale per: Valorizzare le relazioni prima che il capitale Riconoscere un equa ripartizione delle risorse Pesaro L economia solidale L economia solidale per: Valorizzare le relazioni prima che il capitale" Riconoscere un equa ripartizione delle risorse" Garantire il rispetto dell ambiente e dell ecosistema

Dettagli

Vuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo.

Vuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo. MASTER si propone come facilitatore nella costruzione e pianificazione di strategie di medio e lungo termine necessarie ad interagire con gli scenari economici e sociali ad elevato dinamismo. Vuole rappresentare

Dettagli

ABITARE LA VITA Pisa 21 febbraio 2013

ABITARE LA VITA Pisa 21 febbraio 2013 APPARTAMENTI VERSO L AUTONOMIA ABITARE LA VITA Pisa 21 febbraio 2013 Le politiche Regionali di sostegno all abitare Marzia Fratti Settore Politiche per l integrazione socio-sanitaria e la salute in carcere

Dettagli

LE PROPOSTE DEL FORUM A.S. ALLA XIII COMMISSIONE AGRICOLTURA DELLA CAMERA

LE PROPOSTE DEL FORUM A.S. ALLA XIII COMMISSIONE AGRICOLTURA DELLA CAMERA LE PROPOSTE DEL FORUM A.S. ALLA XIII COMMISSIONE AGRICOLTURA DELLA CAMERA Consegnate alla Commissione agricoltura della Camera dei deputati il 26 aprile 2012 1. Il Forum per una legge nazionale Il Forum

Dettagli

VALDERA 2020 DAL PIANO STRATEGICO ALLE SCELTE IN MATERIA DI RACCOLTA DEI RIFIUTI: UN PERCORSO PARTECIPATIVO INTEGRATO

VALDERA 2020 DAL PIANO STRATEGICO ALLE SCELTE IN MATERIA DI RACCOLTA DEI RIFIUTI: UN PERCORSO PARTECIPATIVO INTEGRATO VALDERA 2020 DAL PIANO STRATEGICO ALLE SCELTE IN MATERIA DI RACCOLTA DEI RIFIUTI: UN PERCORSO PARTECIPATIVO INTEGRATO Processo partecipativo attivato dall Unione Valdera con il sostegno dell Autorit Autorità

Dettagli

L ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLE MARCHE

L ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLE MARCHE Mozione n. 684 presentata in data 3 giugno 2014 a iniziativa dei Consiglieri Busilacchi, D'Anna, Camela, Comi, Bugaro, Perazzoli, Pieroni, Badiali, Eusebi, Foschi, Natali Progetto di Parent Training L

Dettagli

E il momento di iniziare: le fondamenta del fundraising

E il momento di iniziare: le fondamenta del fundraising ENGAGEDin propone corsi di formazione per le organizzazioni che vogliono avviare o sviluppare la propria attività di raccolta fondi attraverso la crescita delle proprie competenze, la discussione di casi

Dettagli

PROGETTO: TEATRO FORUM

PROGETTO: TEATRO FORUM 24 5 PROGETTO: TEATRO FORUM (per Oratori sensibili) Che cos è Il Teatro forum è un metodo e percorso formativo utilizzato spesso in situazioni di disagio socio-culturale e si propone come strumento per

Dettagli

VADEMECUM UFFICIO PACE

VADEMECUM UFFICIO PACE VADEMECUM UFFICIO PACE In questi ultimi anni, in molti comuni italiani, si è andata diffondendo la pratica dell istituzione di un ufficio pace. Ma che cosa sono questi uffici? E di cosa si occupano? Attraverso

Dettagli

LAVORO IN VALLE BREMBANA E VALLE IMAGNA

LAVORO IN VALLE BREMBANA E VALLE IMAGNA LAVORO IN VALLE BREMBANA E VALLE IMAGNA ALLEGATO 2 Premessa Le Valli Brembana e Imagna sono oggi tra le aree più problematiche in Provincia di Bergamo, per quanto riguarda l occupazione. La crisi della

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI

REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI Art. 1 campo di applicazione. 1. Il presente regolamento definisce i criteri per la valutazione e la premialità del personale dei

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO

PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO La Regione Lazio - Direzione Ragionale Politiche Sociali e Famiglia

Dettagli

La nuova logica di realizzazione dei progetti. Fabio Girotto Regione Lombardia

La nuova logica di realizzazione dei progetti. Fabio Girotto Regione Lombardia La nuova logica di realizzazione dei progetti Fabio Girotto Regione Lombardia LE SCELTE STRATEGICHE DEL NUOVO PROGRAMMA Obiettivo Tematico 1 Priorità d investimento 1b (rapporti tra imprese e mondo della

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELAZIONALI DEL PERSONALE INTERNO A CONTATTO CON IL CLIENTE La qualità del servizio passa attraverso la qualità delle persone 1. Lo scenario In presenza di una concorrenza

Dettagli

Policy. Le nostre persone

Policy. Le nostre persone Policy Le nostre persone Approvato dal Consiglio di Amministrazione di eni spa il 28 luglio 2010 LE NOSTRE PERSONE 1. L importanza del fattore umano 3 2. La cultura della pluralità 4 3. La valorizzazione

Dettagli

Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna

Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna INTRODUZIONE Il percorso partecipativo ha avuto l obiettivo di sviluppare un confronto fra i diversi stakeholder sulle proposte

Dettagli

Disabilità: nuovi servizi e nuovi sistemi di finanziamento

Disabilità: nuovi servizi e nuovi sistemi di finanziamento Disabilità: nuovi servizi e nuovi sistemi di finanziamento Area Disabilità La politica regionale lombarda in quest area è particolarmente attiva, con servizi ed interventi a carattere educativo, formativo

Dettagli

Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali

Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali Avviso pubblico esplorativo per la ricerca e la selezione di proposte progettuali, ai sensi dell art. 60 del Regolamento generale per l attività contrattuale

Dettagli

Le attività della Fondazione si suddividono in due macro aree di intervento:

Le attività della Fondazione si suddividono in due macro aree di intervento: La Fondazione Paideia, dal 1993, opera a livello regionale per migliorare le condizioni di vita dei bambini disagiati, promuovendo iniziative e fornendo un aiuto concreto a chi è quotidianamente impegnato

Dettagli

newsletter N.4 Dicembre 2013 Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport.

newsletter N.4 Dicembre 2013 Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport. newsletter N.4 Dicembre 2013 Questo numero è stato realizzato da: Franca Fiacco ISFOL Agenzia Nazionale LLP Programma settoriale Leonardo da Vinci Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione,

Dettagli

OSSERVATORIO ECO-MEDIA

OSSERVATORIO ECO-MEDIA OSSERVATORIO ECO-MEDIA Indice Scenario Istituzione e Missione Organizzazione Attività Ricerca teorica Monitoraggio Divulgazione e promozione Iniziative editoriali Credits Scenario I temi dell ambiente

Dettagli

Bosco&Co. STRATEGIE E SVILUPPO D IMPRESA AGENZIA DI COMUNICAZIONE ROMA - BATTIPAGLIA (SA)

Bosco&Co. STRATEGIE E SVILUPPO D IMPRESA AGENZIA DI COMUNICAZIONE ROMA - BATTIPAGLIA (SA) BoscoCo. STRATEGIE E SVILUPPO D IMPRESA AGENZIA DI COMUNICAZIONE BoscoCo. è il partner professionale che supporta le imprese nel governo e nella gestione del loro business, aiutandole a raggiungere le

Dettagli