La cartolarizzazione dei crediti al consumo. Claudio Porzio Università Parthenope Roma 26 marzo 2003
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1 La cartolarizzazione dei crediti al consumo Claudio Porzio Università Parthenope Roma 26 marzo 2003
2 Indice Introduzione La struttura dell operazione Le operazioni concluse La normativa Conclusioni
3 Indice Introduzione La struttura dell operazione Le operazioni concluse La normativa Conclusioni
4 Introduzione Schema Servicer Gestisce gli asset e i relativi collateral Trustee Protegge fiduciariamente gli interessi degli investitori (integrità del collateral) Investitori acquistano Senior Note con rating Credit enhancement Investitori acquistano Junior Note e ricevono i cash flow residuali dal collateral fornendo credit enhancemen t alle classi con rating Senior Notes Controvalore Interessi e capitale Junior Notes Controvalore Residual cash flows SPV emittente acquista gli asset dal cedente e emette ABS Controparti di hedging (swap e/o cap per coprire rischi di tasso e/o di cambio) Swap e/o interest rate cap Portafoglio di asset Cedente Vende il Controvalore dell acquisto pool allo SPV Asset Portfolio Collateral dei titoli
5 Introduzione Definizione Il rimborso degli ABS ha luogo esclusivamente sulla base degli incassi relativi al portafoglio di attivi ceduto a titolo definitivo al veicolo per costituire un patrimonio separato a beneficio degli investitori 1. Smobilizzo del portafoglio e cessione al veicolo 2. Trasformazione degli attivi in ABS emessi dallo SPV 3. Servizio del debito (interessi e capitale) garantito dai flussi di cassa derivanti dal pool 4. Innalzamento del merito creditizio degli attivi (credit enhancement), normalmente evidenziato con assegnazione del rating
6 Introduzione Asset class Consumer credit: la più ampia classe tra gli ABS in Europa Fonte: Moodys, 2003
7 Introduzione Europa - Emissioni ABS Altri 17% Credit Cards 22% Consumer credit = 46% Crecditi futuri 14% Auto 9% Cr. Leasing 12% Fonte: Moodys, 2001 NPL 11% Cr. Consumo 15%
8 Introduzione Crecditi futuri 11% Europa - Emissioni ABS Altri 17% NPL 3% Auto 21% Consumer credit = 49% Credit Cards 15% Cr. Leasing 20% Cr. Consumo 13% Fonte: Moodys, 2003
9 Indice Introduzione La struttura dell operazione Le operazioni concluse La normativa Conclusioni
10 La struttura dell operazione Principali elementi da considerare 1. I soggetti coinvolti 2. Il portafoglio ceduto (il collateral) 3. La struttura dell emissione e le caratteristiche dei titoli 4. Il credit enhancement 5. Il rating
11 I soggetti coinvolti Originator nel comparto del Consumer Finance Banche commerciali Con ampia rete e larga base di clienti, per le quali i cediti al consumo sono spesso utilizzati per attirare nuovi clienti ABN Amro, Royal Bank of Scotland, Barclays Società finanziarie specializzate Reti specializzate, partnerships, sofisticati sistemi di scoring Finconsumo, Cetelem,.. Cofinoga, HFC Bank, Paragon Società finanziarie captive Offerta di finanziamenti ai clienti della controllante e tentativo di diversificare l offerta Tipicamente finanziarie di aziende automobilistiche o di gruppi al dettaglio FIAT SAVA, Creditpar (gruppo Peugeot), Ford
12 I soggetti coinvolti in Italia, nonostante la rapida crescita del mercato e il significativo processo di innovazione, banche e intermediari finanziari continuano a rappresentare la quasi totalità degli originator e i crediti di varia forma tecnica e natura la quasi totalità dei pool ceduti. Le principali motivazioni degli originator bancari: capital efficiency gestione attiva del rischio di credito diversificazione delle fonti di finanziamento
13 Il portafoglio Gli attivi per essere oggetto di cessione devono essere: Identificabili singolarmente. Caratterizzati da flussi prevedibili. Isolabili legalmente ossia senza alcun legame con la situazione del cedente per limitare l esposizione dei sottoscrittori al solo rischio di credito del portafoglio ceduto e non anche del cedente. Caratterizzati da elevata omogeneità e standardizzazione in termini contrattuali e di struttura finanziaria ma tali da garantire una soddisfacente diversificazione.
14 Il portafoglio Nell ambito del Consumer Finance esiste un ampio spettro di prodotti utilizzabili per operazioni di cartolarizzazione Consumer loans prestiti concessi a persone fisiche a fronte di utilizzi diversi (auto, attrezzature per la casa, ), finalizzati o personali, non garantiti, tipicamente a tasso fisso, con ammortamento, durata da 3 a 5 anni Auto loans prestiti concessi a persone fisiche per finanziare l acquisto di auto / veicoli nuovi o usati, eventualmente garantiti, durata da 3 a 5 anni Revolving credits /credit cards finanziamenti concessi su base rotativa con piani di rimborso variabili, senza durata prestabilita, a tasso di interesse variabile
15 La struttura dell emissione Le strutture adottabili si differenziano tra loro in funzione dei seguenti elementi: caratteristiche finanziarie del pool ceduto modalità di gestione dei flussi di liquidità generati dal pool profilo dei titoli emessi in termini di rimborso del capitale ammortamento delle differenti tranche dell emissione
16 La struttura dell emissione Pool statico / Titoli Pass-Through Tra le forme tradizionalmente utilizzate per prime Il profilo di ammortamento dei titoli (specie senior) dipende in misura significativa dal pre-ammortamento dei prestiti Il rimborso del capitale per le singole tranche èpro-rata o sequenziale Pool Revolving / Titoli Pay-Through Le quote capitale incassate sono utilizzate per acquistare nuovi prestiti durante il periodo revolving I titoli diventano Pass-Through durante il periodo di ammortamento
17 La struttura dell emissione Pool Revolving / Titoli Bullet Le quote capitale incassate sono utilizzate per acquistare nuovi prestiti durante il periodo revolving Le somme incassate durante il periodo di ammortamento sono investite e pagate alla scadenza dei titoli È indispensabile la stipula di un GIC (guaranted investment contract) per evitare i rischi di negative carry La clausola bullet può essere attenuata in relazione all impatto del pre-ammortamento e ai trigger previsti Pool Revolving / Titoli con ammortamento Durante il periodo di ammortamento, parte delle quote capitale sono distribuite ai sottoscrittori secondo un predefinito profilo di redemption
18 La struttura dell emissione Tipicamente l emissione prevede 2 periodi Revolving period L ammontare iniziale (outstanding balance) del pool di prestiti corrisponde al capitale dei titoli emessi. Gli incassi sono destinati all acquisto di nuovi prestiti da inserire nel pool purché abbiano caratteristiche conformi ai prefissati criteri di eligibility Il cosiddetto excess spread viene utilizzato per bilanciare i prestiti non performing Gli investitori ricevono gli interessi senza rimborso del capitale L effettiva durata del periodo si può modificare in relazione ai trigger event legati al monitoraggio delle performance del pool Amortisation period Rimborso del capitale Normal amortisation Controlled amortisation Early amortisation
19 La struttura dell emissione I rischi legati al revolving period L aggiunta di prestiti con un più elevato livello di rischio per effetto di modifiche, nel corso del tempo, nelle politiche di erogazione perseguite dall originator, può alterare le iniziali caratteristiche del pool Questi rischi possono essere limitati attraverso: la fissazione dei criteri di loan addition per controllare la composizione del pool l utilizzo di scenari di stress per considerare il deterioramento della qualità del portafoglio la fissazione di trigger event per consentire l eventuale ammortamento anticipato evitando ulteriori deterioramenti l ampiezza dei criteri di eligibility può essere mitigata da trigger più ravvicinati.
20 La struttura dell emissione Tipologia dei Trigger Event 1. collegati a fattori finanziari Dipendono dalla performance del pool e possono rappresentare segnali di warning Tassi di ritardo e di insolvenza dei debitori Yield trigger / charge off trigger Pre-ammortamento dei prestiti Insufficiente disponibilità di flussi di cassa Dinamica negativa del Net Margin poiché l excess spread non è in grado di coprire integralmente le perdite Aumento del reserve fund trattenendo l excess spread Termine anticipato del revolving period Modifica dei criteri di allocazione del cash flow a beneficio delle Senior Note
21 La struttura dell emissione Tipologia dei Trigger Event 2. collegati a fattori non finanziari Seller bankruptcy Downgrading di controparti coinvolte Aumento dei rischi di controparte Sostituzione delle controparti Aumento del collateral
22 La struttura dell emissione Le peculiarità delle operazioni Credit Card Emissione unica / Trust Capitali, interessi e perdite in caso di default sono generalmente allocati pro-rata tra investitori delle differenti tranche e emittente Nel passato in USA, in Italia Findomestic Master Trust Differenti tipologie di master trust in funzione del grado di subordinazione del pagamento di capitale e interessi tra i portatori delle differenti tranche di titoli Utilizzato in gran parte dei casi in USA e GB
23 La struttura dell emissione Cartolarizzazione sintetica Non necessariamente l operazione implica la fuoriuscita degli attivi dal bilancio del soggetto originante: gli effetti delle cartolarizzazioni possono essere replicate sinteticamente tramite l uso di credit derivatives All attivo dello SPV l esposizione al rischio su un soggetto / un pool è trasferita mediante un Credit Default Swap
24 La struttura dell emissione Cartolarizzazione sintetica Investitori Originator C.D. Super Senior Banca Pool di assets Non escono dal bilancio Credit Derivative SPV CLN Senior Mezz. Junior
25 La struttura dell emissione Cartolarizzazione sintetica ORIGINATOR mantiene gli attivi in bilancio compra protezione da terzi (SPV) attraverso la stipula di uno o più credit derivatives (di solito, CDS). SPV che vende protezione emette credit linked notes, il cui rimborso è subordinato al recupero dei crediti (reference obligation) verso soggetti nei confronti dei quali è stata ceduta la protezione (reference entity). I proventi delle emissioni vengono investiti nell acquisizione di titoli di elevata qualità (AAA), che tipicamente vengono costituiti a garanzia delle tranche.
26 La struttura dell emissione L emissione è tipicamente strutturata in molteplici tranche con durata e rating differenti per riflettere profilo di pagamento delle attività e preferenze degli investitori: classi senior con rating, collocate presso il pubblico; classi mezzanine, spesso garantite dal cedente; classi junior, subordinate nel rimborso alle altre, non dotate di rating, spesso sottoscritte dall originator. Al verificarsi di trigger event i detentori dei titoli possono ottenere la chiusura anticipata delle operazioni e il rimborso dei titoli.
27 Il Credit Enhancement Forme di credit enhancement Pre-securitisation Rischio di credito degli asset gestione dei flussi Struttura legale Valutazione degli asset Forme interne Gestore del pool Isolamento da fallimento originator Diversificazione del portafoglio Sostituzione asset Tranche senior/sub Isolamento da fallimento servicer Direct recourse Over collateralisation Repackaging dei flussi Soggetti esterni Garanzia parziale Garanzia totale
28 Il Credit Enhancement Modalità tipiche nel Consumer Finance Excess Spread: differenziale tra rendimento del pool ceduto e costo degli ABS prima protezione contro il default Reserve fund / spread fund Il fondo viene alimentato dalla differenza tra il tasso originario del pool di prestiti ceduti e quello corrisposto agli investitori Viene posto a copertura della first loss poiché lo SPV vi attinge n caso di insolvenze o ritardi nei flussi di incasso Sono previste clausole in base alle quali, conclusasi l operazione, l originator incamera, come provento addizionale, la quota non utilizzata
29 Il Credit Enhancement Modalità tipiche nel Consumer Finance Subordinazione delle classi junior successivamente acquistate dagli originator Clausole Call in base alle quali il veicolo e/o il cedente hanno l opzione di rimborsare i titoli emessi e riacquistare, in tutto o in parte, gli attivi ceduti esempio: applicazione della normativa anrtiusura No overcollateralisation (si registrano alcuni casi di undercollateralisation con importo dei titoli emessi > importo dei crediti ceduti)
30 Il Credit Enhancement Tasso di cambio e di interesse Copertura mismatching per struttura asset / liability del veicolo Tipicamente pool a tasso fisso e FRN Reinvestimento della liquidità Eligible Investment Prepayment risk G.I.C. Copertura di altri rischi Ritardi negli incassi (Liquidity Line / Cash Reserve Fund) Back-up servicer (raro) Special servicer per crediti andati in default Rating minimi prefissati per controparti con obbligazioni di pagamento
31 Il Credit Enhancement Definizione sulla base di: Livello dell excess spread implicito nella struttura Struttura dell emissione (criteri di eligibility e trigger) Meccanismi di distribuzione alle parti subordinate / costituzione di riserve Obiettivi di rating, ossia coerenza tra perdite attese per ogni classe e livello accettabile per il rating richiesto Simulazione in scenari pessimistici del portafoglio e del cedente
32 Il rating Il rischio di credito è il fattore determinante per: la concessione del rating le scelte di costruzione dell operazione la definizione dei meccanismi di supporto livello d i credit enhancem ent feed back rating richiesto sulla transazione risultato q u alità d el po rtafog lio crediti qualità del srvicer fattori esogeni
33 Il rating Elementi di valutazione 1. Caratteristiche del seller / originator 2. Tipologia dell asset / del portafoglio ceduto 3. Struttura dell emissione allocazione del cash flow, trigger, aspetti legali, copertura di rischi diversi (ritardi, tassi di cambio e interesse, etc..) 4. Disponibilità e forme di Credit e Liquidity Enhancement 5. Merito creditizio delle controparti partecipanti all operazione 6. Monitoraggio dopo l emissione
34 Il rating 1. Caratteristiche del seller /originator Analisi della strategia passata e futura Tipologia dell offerta e della clientela (prime o subprime, captive o no,..) Politiche di selezione e concessione (canali, presenza e caratteristiche dei sistemi di scoring, processi decisionali, ) Procedure di gestione, incasso e recupero (trattamento dei ritardati incassi, definizione di sofferenza, utilizzo delle procedure giudiziarie, sistemi di IT, ) Disponibilità di serie storiche affidabili Capacità dell originator a svolgere la funzione di servicer dell emissione
35 Il rating 2. Analisi del portafoglio Caratteristiche generali dei crediti Tipologie di crediti e debitori ceduti Caratteristiche finanziarie (tasso, durata, PAF, ) Definizione dei criteri di selezione del portafoglio Rischi potenziali di perdita in funzione di: Anno di concessione (seasoning) Piano di ammortamento (rimborso in unica soluzione più rischioso) Concentrazione geografica, per obbligato e tipologia Presenza di garanzie Finalità del prestito (auto usate e nuove, prestiti personali, ) Modalità di rimborso (addebito diretto, pagamento postale, Canale di origination
36 Il rating 2. Analisi del portafoglio Statistiche di comportamento Performance storica del portafoglio Analisi per pool omogenei di crediti (sulla base di dati storici relativi a un pool analogo a quello da cedere, osservato su un arco temporale di 5 o più anni, considerando la medesima definizione di sofferenza nel corso dell intero periodo, per ciascuna tipologia di prestito) Analisi quantitativa Curve e distribuzione delle probabilità di default Analisi statica (dati relativi a pool determinati in funzione della concessione su base mensile) Analisi dinamica (in % del valore residuo con il rischio di sovra o sotto stima delle perdite) Scenari di base e test di stress Analisi statistica: media e deviazione standard del tasso cumulativo di default sul valore iniziale (Moody s)
37 Il rating 2. Analisi del portafoglio Crediti revolving e su carte di credito Il tasso di default può essere calcolato sul volume outstanding Seasoning: evoluzione della dinamica mensile in relazione alla generazione dei conti determinante per stimare il tasso di default Ammortamento: analisi del tasso di rimborso del capitale Tassi di indicizzazione
38 Il rating 3. Struttura dell emissione Il rischio di tasso di interesse dipende dalle caratteristiche dell emissione floating /fixed rate quasi sempre FRN amortising /non amortising /revolving quasi sempre revolving La variazione dei tassi di mercato può influenzare il tasso di rimborso anticipato dei prestiti sottostanti ciò dipende anche dalla tipologia del collateral
39 Il rating 4. Disponibilità e forme di Enhancement Prevalenza di forme di garanzia intrinseche ai portafogli cartolarizzati Migliore copertura dei rischi delle tranche junor Impatto positivo sul livello di rating e quindi sull utilizzo del collocamento presso il pubblico
40 Il rating La relazione rating/rendimento delle ABS Il comparto continua a mostrare una volatilità di rating significativamente inferiore rispetto a quella dei corporate bond In Europa, tra il 1987 e il 2001: non si è registrato alcun fallimento; nelle operazioni più recenti di registra la riduzione delle forme di C.E. esterne a vantaggio di quelle interne; le classi più stabili sono quelle con rating più basso; Quasi sempre il downgrading è dovuto all abbassamento del rating di una delle parti della transazione (controparte, swap, seller, etc..) o del paese del cedente; molto raramente dal deterioramento del collateral Gli upgrading riflettono la buona performance del pool.
41 Indice La cartolarizzazione La struttura dell operazione Le operazioni concluse La normativa Conclusioni
42 Le operazioni concluse Emanazione della legge 130 del 30 aprile 1999 quadro giuridico di riferimento con semplificazione della struttura legale normativa protettiva per gli interessi degli investitori trattamento fiscale favorevole per non residenti Peculiarità rilevanza del settore bancario e del settore pubblico settore corporate relativamente marginale Forti elementi di innovazione nelle operazioni In passato: lease receivables, abbonamenti calcistici, library di films, CLOs, : TREVI FINANCE, SAN GIORGIO, SCCI/INPS, SCALA : GONZAGA, CRESO, 2001: FIAT, Telecom, SCIP 2002: Credico, Finconsumo sint.
43 Le operazioni concluse Il mercato anno N importo totale importo medio totale Fonte: Talete Creative Finance importi in mil
44 Le operazioni concluse Le asset class totale NPL presiti bancari CDO/CBO governativi canoni leasing credito al consumo altri totale Fonte: Talete Creative Finance importi in mil
45 Le operazioni concluse Le asset class totale NPL presiti bancari CDO/CBO governativi canoni leasing credito al consumo altri totale Fonte: Talete Creative Finance importi in mil
46 Le operazioni concluse Prestiti personali 11% Altri 7% NPL 20% Operazioni Leasing 20% Governat ivi 8% CDO/CB O 8% prestiti 26% 8% 5% 15% Volume 18% 21% 25% 8%
47 Le operazioni concluse operazione originator asset note mil 1998 (ante l. 130) Dolfin n. 1 Findomestic SpA Cr Consumo 311, First Italian Auto Transaction Fiat SAVA Pr. Auto 1.084,6 Golden Bar Finconsumo Cr Consumo 361,5 Findomestic Sec. Findomestic SpA C. di Credito 310,8 Eurofinance Venere Finemiro Banca Pr. Personali NPL 157, Upgrade serie Fineco Banca ICQ Pr. Personali 282,0 Line AAA serie 2001 Linea SpA Cr Consumo 300,0 Golden Bar serie 2 Finconsumo Cr Consumo 258,3 2 Italian Auto Transaction Fiat SAVA Pr. Auto 950,0 Absolute Funding Fiat - FIAT Bank Pr. Auto Cross border 850,0
48 Le operazioni concluse operazione originator asset note mil 2000 Garda Sec. serie Fineco Banca ICQ Pr. Personali 258,2 Du. Ca. Bipielle Ducato Pr. Personali 502,4 Diners Card Finance PLC Diners Club Italia C. di credito 2002 SPV estero cross-border 339,4 Quarzo Compass Pr. Personali 511,3 Line AAA Linea SpA Cr Consumo 350,0 BPL Consumer Bipielle Ducato Cr Consumo 500,3 Global Drive Ford Credit Bank Pr. Auto 2 SPV (I NL) cross-border 245,0 Finconsumo Banca Finconsumo Banca Cr Consumo Sintetica 350,4 Altre European Auto Tran. PLC Fiat F & Fiat Es Pr. Auto SPV estero pool estero 824,0 Agos itafinco Agos itafiinco Cr Consumo legge ,0 Fonte: Elaborazioni dell autore
49 Le operazioni concluse Tranching e rating delle emissioni (15) elevata percentuale delle classi con rating scarsa incidenza delle classi junior quasi sempre sottoscritte dagli originator N. mil classi % 7.591,5 100% senza rating 13 28,9% 379,4 5,0% con rating 32 71,1% 7.212,1 95,0% Aaa 16 50,0% 6.949,0 96,4% A1 A2 7 21,9% 140,0 1,9% Aa2 Aa3 4 12,5% 75,0 1,0% Baa1 Baa2 5 15,6% 48,1 0,7% Fonte: Elaborazioni dell autore
50 Le operazioni concluse Originator Gruppo Fiat (3) 3.000, ,0 Linea SpA (2) Finconsumo (3) Bipielle Ducato (2) Findomestic (2) Fineco Banca ICQ (2) Compass (1) Diners Club Italia (1) Ford Credit Bank (1) Finemiro Banca (1) 2.000, , ,0 500,0 0,0 Fonte: Elaborazioni dell autore
51 Indice La cartolarizzazione La struttura dell operazione Le recenti operazioni italiane La normativa Conclusioni
52 La normativa Banca d Italia Titoli sottoscritti Titoli senior 8% dell'ammontare detenuto ponderato per il fattore di rischio di controparte Titoli junior Il requisito attività cartolarizzate non può superare quello che l riginator avrebbe "pagato" se le attività cedute fossero rimaste nel suo bilancio Nel calcolo si applica la ponderazione maggiore tra quelle riferibili alle singole attività che lo compongono tenendo conto anche delle eventuali garanzie Il medesimo trattamento viene applicato alle forme di garanzia della liquidità nonché alle altre forme di supporto (excess spread, reserve account, )
53 La normativa Banca d Italia Titoli sottoscritti Titoli mezzanine come titoli senior purché derivanti da cartolarizzazioni di crediti in bonis sottoscrittore non appartenente allo stesso gruppo dell originator titoli classificati investment grade da 2 agenzie presenza di strutture organizzative idonee in caso contrario bisogna valutare se l ammontare dei titoli junior sia almeno pari o inferiore al requisito : l assorbimento di capitale è infatti diverso poiché l investitore potrebbe aver acquistato una quota del rischio derivante dalla prime perdite del portafoglio originario
54 La normativa Banca d Italia Forme di liquidity / credit enhancement Ai fini del calcolo del coefficiente di solvibilità, costituiscono un impegno di finanziamento ad utilizzo incerto cui si applica un fattore di conversione di 0% o di 50% a seconda della durata originaria. Nel caso di utilizzo, si trasformano in crediti per cassa che, se con priorità di rimborso pari o superiore ai titoli senior, vanno considerata allo stesso modo. Vanno considerate al valore nominale, in quanto nel computo dei grandi rischi non è possibile applicare alle attività di rischio fuori bilancio relative a garanzie rilasciate e impegni i fattori di conversione previsti dalle disposizioni sul coefficiente di solvibilità.
55 La normativa Basilea Basilea 2: il trattamento della cartolarizzazione 1. I rischi espliciti delle operazioni tradizionali Il metodo standard I rischi in capo all originator I rischi in capo all investitore I rischi in capo alla banca sponsor Il metodo Internal Rating Based 2. I rischi nelle operazioni sintetiche 3. I rischi impliciti 4. Requisiti di trasparenza
56 La normativa Basilea I rischi espliciti delle operazioni tradizionali origination 3 condizioni sottoscrizione titoli senza rating sponsoring supporto di liquidità SI: escono dal bilancio NO: rimangono in bilancio copertura perdite 1 livello deduzione dal capitale finanziamenti a breve direct credit substitute finanziamenti a breve ponderazione al 20% come il sottostante titoli con rating da AAA a AA- : 20% da A + a A - : 50% da BBB + a BBB - : 100% da BB+ a BB - : 150% B + o minore: deduzione dal capitale conversione al 20% ponderazione 100% supporto di credito in relazione al rating
57 Il metodo standard Basilea Il trattamento dei rischi in capo all originator Presupposto del clean break. Separazione legale ed economica tra attivi cartolarizzati e originator realizzabile mediante cessione a titolo definitivo purché: legale isolamento degli attivi anche in caso di procedura concorsuale del cedente; cessione a uno SPV qualificato in base alla legislazione nazionale; l originator non mantenga alcun controllo diretto o indiretto sugli attivi ceduti.
58 Il metodo standard Basilea Requisiti patrimoniali a fronte del credit enhancement L originator che fornisce forme di protezione deve dedurne l ammontare dal patrimonio, nei limiti dell assorbimento di capitale che si sarebbe verificato se le attività fossero rimaste in bilancio (deduzione max 8%). In caso di significativa first loss protection fornita da terzi, la second loss protection può determinare un requisito pari a 8% del valore nominale. Le linee di liquidità fornite dall originator sono considerate equivalenti al credit enhancement. (Può essere considerata quale mero impegno se è pattuito il diritto al rimborso delle somme erogate e tale rimborso sia privilegiato rispetto al pagamento di tutti i noteholders).
59 Il metodo standard Basilea Il trattamento dei rischi in capo all investitore Strutture dotate di rating Per la determinazione del requisito patrimoniale, si utilizzano fattori di ponderazione correlati al rating delle varie tranche. Nel caso di titoli con rating non investment il trattamento è differenziato per banche originating o solo investing Rating tranche Pesi di ponderazione da AAA a AA- 20% da A+ a A- 50% da BBB+ a BBB- 100% da BB+ a BB- 350% - da dedurre B+ e sotto B+ da dedurre dal patrimonio
60 Il metodo standard Basilea Strutture prive di rating Deduzione dal patrimonio In alcuni casi si può utilizzare il look through approach per il quale la detenzione di ABS è considerata come possesso indiretto delle attività sottostanti: l investitore è quindi esposto al rischio incorporato negli assets cartolarizzati e non a quello di insolvenza dell emittente. Se le attività erano fully performing al momento del collocamento dei titoli, l assorbimento di patrimonio verrà determinato applicando il fattore di ponderazione proprio delle attività sottostanti. In ogni caso, i titoli mezzanine o junior sono ponderati al 100%
61 Il metodo IRB Basilea Metodo applicabile solo dalle istituzioni autorizzate per la classe di attivi sottostante Second Working Paper - ottobre 2002 Trattamento IRB differenziato sulla base di: k IRB ossia del requisito di capitale per il pool cartolarizzato (considerando requisito massimo, granularità, ) RBA (Rating Based Approach (capitale richiesto, relazione tra livello dell esposizione e di granularità) Supervisory Formula Approach Liquidity faility e altre forme di OBS enhancement Crediti revolving e claudole di early amortisation
62 I rischi impliciti Consistono principalmente nel rischio che una inadeguata performance del pool si traduca in un danno all immagine dell originator che, per scongiurare tale danno, può fornire all operazione un sostegno indiretto in misura superiore agli obblighi contrattuali. Esempi di sostegno indiretto possono essere: vendita degli attivi allo SPV ad un valore inferiore a quello contabile sostituzione di attivi non performing con altri performing concessione di finanziamenti al SPV in forma diversa dalle normali liquidity facilities differimento della riscossione di corrispettivi da parte dell originator
63 Indice La cartolarizzazione La struttura dell operazione Le recenti operazioni italiane La normativa Conclusioni
64 Conclusioni Il mercato italiano Crescita del mercato nel suo complesso diversificazione di originator e asset class maggiore sofisticazione delle emissioni operazioni sintetiche per consentire di gestire il rischio di credito senza cedere gli asset Prevedibile aumento delle emissioni di Consumer Finance ABS persistenza delle principali motivazioni degli originator incidenza di fattori propulsivi / limitativi
65 Conclusioni Emissioni di Consumer Finance ABS Le motivazioni degli originator finanziari capital efficiency gestione attiva del rischio di credito e ottenimento del trattamento fuori bilancio diversificazione delle fonti di finanziamento conseguimento di funding di importo e durata rilevanti a costi competitivi con altre forme di provvista impatto neutro sui risultati economici miglioramento degli indici reddituali e patrimoniali flessibilità dello strumento (istituzione di programmi di cartolarizzazione, arbitraggi, repackaging di strumenti illiquidi,etc)
66 Conclusioni Emissioni di Consumer Finance ABS Il costo dell indebitamento Il cost of funding di un intermediario è influenzato dal proprio rating; tale tendenza si accentuerà a seguito dell entrata in vigore del nuovo Accordo di Capitale. Uno dei principali benefici delle cartolarizzazioni consiste proprio nello svincolare in qualche modo il costo della provvista dal merito di credito dell emittente. In tal modo, si possono generare benefici sul conto economico. Tale meccanismo, tuttavia, può dare luogo ad effetti fortemente distorsivi per quanto riguarda la solidità dell originator
67 Conclusioni Emissioni di Consumer Finance ABS Le motivazioni degli originator finanziari Oltre al funding, ulteriori obiettivi contenimento del capitale assorbito e del suo costo (capital management) posizionamento su frontiera rischio - rendimento efficiente (portfolio management)
68 Conclusioni Emissioni di Consumer Finance ABS Fattori propulsivi Crescita significativa del credito al consumo negli ultimi anni Incidenza stabile in termini di asset class in presenza di rend molto positivi in Europa importi limitati rispetto alla dimensione del portafoglio potenziale detenuto da banche e operatori specializzati Necessità per gli originator di diversificare le fonti di raccolta Crescente familiarità con emissoni multiseller e multi-giurisdizione con conseguente ampliamento del novero degli originator Elementi di attrattività delle emissioni: elevata granularità dei pool, buona performance passata degli asset, protezione dinamica assicurata dai trigger, elevati spread, bassa volatilità di rating Crescita dell industria del risparmio gestito e quindi dei potenziali sottoscrittori sul mercato domestico
69 Conclusioni Emissioni di Consumer Finance ABS Fattori limitativi Al contrario di RMBS e LR, emissioni ancora poco standardizzate con asset moto differenti anche in emissioni sorelle Impatto sui pool ceduti della normativa anti-usura la cui definizione ha ostacolato lo sviluppo iniziale del comparto Problemi legati all imposizione fiscale in caso di ammortamento entro 18 mesi Scarso interesse degli investitori domestici Scarsa liquidità del mercato secondario Mancanza di emissioni con caratteristiche tali da poter essere considerate benchmark
70 Grazie per l attenzione Claudio Porzio claudio.porzio@uninav.it
Moody s Investors Service
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