MINISTERO DELL ISTRUZIONE DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE M. BUONARROTI Scuola Infanzia Primaria Secondaria di I grado

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1 MINISTERO DELL ISTRUZIONE DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE M. BUONARROTI Scuola Infanzia Primaria Secondaria di I grado Viale Po, RUBANO (PD) TEL FAX pdic85100e@istruzione.it sito: C.F

2 INDICE Quadro di sintesi situazione dell Istituto pag Contesto e risorse 1.1 Popolazione scolastica pag Territorio e capitale sociale pag Risorse economiche e materiali pag Risorse professionali pag Esiti 2.1 Risultati scolastici pag Risultati nelle prove standardizzate pag Competenze chiave e di cittadinanza pag Risultati a distanza pag Processi 3A Pratiche educative e didattiche pag. 10 3A.1 Curricolo, progettazione, valutazione pag. 10-3A.1.1 sub-area: curricolo e offerta formativa pag. 10-3A.1.2 sub-area: progettazione didattica pag. 11-3A.1.3 sub-area: valutazione degli studenti pag. 11 3A.2 Ambiente di apprendimento pag. 12-3A.2.1 sub-area: dimensione organizzativa pag. 12-3A.2.2 sub-area: dimensione metodologica pag. 13-3A.2.3 sub-area: dimensione relazionale pag. 13 3A.3 Inclusione e differenziazione pag. 14-3A.3.1 sub-area: inclusione pag. 14-3A.3.2 sub-area: recupero e potenziamento pag. 14 3A.4 Continuità e orientamento pag. 15-3A.4.1 sub-area: continuità pag. 15-3A.4.2 sub-area: orientamento pag. 16 3B Pratiche gestionali e organizzative pag. 17 3B.5 Orientamento strategico e organizzazione della scuola pag. 17-3B.5.1 sub-area: missione e obiettivi prioritari pag. 17-3B.5.2 sub-area: controllo dei processi pag. 17-3B.5.3 sub-area: organizzazione delle risorse umane pag. 18-3B.5.4 sub-area: gestione delle risorse economiche pag. 18 3B.6 Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane pag. 19-3B.6.1 sub-area: formazione pag. 19-3B.6.2 sub-area: valorizzazione delle competenze pag. 19-3B.6.3 sub-area: collaborazione tra insegnanti pag. 19 3B.7 Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie pag. 20-3B.7.1 sub-area: collaborazione con il territorio pag. 20-3B.7.2 sub-area: coinvolgimento delle famiglie pag Individuazione delle priorità Priorità e traguardi pag Obiettivi di processo pag. 22 2

3 SINTESI DELLA SITUAZIONE DELL ISTITUTO SINTESI DELLA SITUAZIONE DELLA SCUOLA PER QUANTO RIGUARDA GLI ESITI SINTESI DELLA SITUAZIONE DELLA SCUOLA PER QUANTO RIGUARDA LE PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE SINTESI DELLA SITUAZIONE DELLA SCUOLA PER QUANTO RIGUARDA LE PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE 3

4 1. CONTESTO E RISORSE 1.1 Contesto e risorse: POPOLAZIONE SCOLASTICA Opportunità Si registrano attenzione e sensibilità, da parte dell'amministrazione locale (Area Servizi Sociali) rispetto alle situazioni di svantaggio socio-culturale, che si realizzano mediante i seguenti interventi: - integrativi scolastici in orario curricolare - educativi a livello domiciliare - scolastici in orario extra-curricolare finalizzati alla preparazione degli Esami Conclusivi del Primo Ciclo d'istruzione 1.2 Contesto e risorse: TERRITORIO E CAPITALE SOCIALE Opportunità Il Comune di Rubano si configura come un'area peri-urbana che ospita una popolazione occupata, per la maggior parte, nei settori artigianale, industriale e commerciale. La situazione occupazionale e migratoria e' paragonabile ai dati del nord-est e del nord Italia. Nel nostro Istituto e' presente il 14% circa di alunni stranieri. Il territorio comunale offre a tutti gli alunni diverse strutture e servizi: - Biblioteca comunale che integra i percorsi curricolari in tutti i plessi - Centro per le famiglie in cui e' attivo il servizio di spazio ascolto su richiesta degli alunni - Attività di mediazione culturale - Interventi domiciliari pomeridiani extracurricolari - Nido comunale e scuola dell'infanzia - Centri parrocchiali che organizzano attività pomeridiane di studio assistito - Parco etnografico che propone attività di studio assistito laboratoriale, percorsi didattici e centri estivi - Impianti sportivi comunali e palestre - Associazioni sportive che avvicinano gli alunni alle diverse discipline in orario curricolare. Ogni anno l'amministrazione comunale prevede, con Delibera, un contributo per la realizzazione di progetti finalizzati all'arricchimento dell'offerta formativa, correlati ai protocolli d'intesa e sottoscritti dalla Scuola e l'ente locale: - ed. ambientale - ed. alla Pace e Diritti umani - Piacere di leggere - mediazione culturale - ed. fisica e sport Vincoli 1) Dall'elaborazione dell'anagrafica alunni d'istituto, circa 1/4 della popolazione scolastica risulta in situazione di svantaggio: - stranieri: 14% - L.104/92: 3% - L.170/12: 1.9% - L. 53/03: 4.2% - totale alunni in situazione di svantaggio: 23.1% 4 2) L'Istituto si colloca ad un livello ESCS mediobasso. Nonostante la diffusa presenza di svantaggio, le concentrazioni nelle classi non risultano particolarmente critiche. Vincoli L'Amministrazione comunale insieme alle associazioni e alle parrocchie risponde pienamente alle diverse esigenze e necessità dell'istituto attraverso le numerose opportunità proposte. Pertanto al momento attuale non si registrano vincoli particolari.

5 1.3 Contesto e risorse: RISORSE ECONOMICHE E MATERIALI Opportunità - L'Istituto dispone di sedi adeguate e funzionali alle esigenze didattiche, rispondenti alle necessita del territorio, adeguate alle norme previste dalla normativa sulla sicurezza. - Negli ultimi 3 anni l'istituto ha provveduto a dotare 42 classi su 58 di L.I.M con collegamento internet (banda larga), con l'impegno di completare la dotazione in tutte le classi entro l'a.s Nell'Istituto sono presenti aule di informatica in ogni plesso con una media di venti postazione per laboratorio. I dispositivi informatici presenti nelle aule in alcune sedi sono superati e pertanto il Consiglio d'istituto ha previsto un impegno, nel medio periodo, a rinnovare alcuni laboratori e ad acquistare carrelli per il trasferimento funzionale dei dispositivi per la didattica (tablet e portatili) nelle aule. - L'Istituto sta investendo molto sulla formazione tecnologica dei docenti con iniziative costanti e mirate, dedicate a diversi livelli di competenza. 1.4 Contesto e risorse: RISORSE PROFESSIONALI Opportunità Si registrano come elementi positivi i seguenti: - una percentuale superiore all'80% del personale docente è assunta a tempo indeterminato, con maturata esperienza professionale - Nella scuola primaria il 43% dei docenti e' laureato - E' diffusa l'adesione ai corsi di aggiornamento/formazione proposti dal Collegio Docenti, coerenti con gli obiettivi qualificanti del P.O.F e realizzati all'interno dell'istituto - L'esperienza professionale del Dirigente scolastico garantisce stabilità e continuità. Vincoli La dotazione tecnologica dell'istituto implica la presenza di risorse in parte disponibili: - la presenza di personale tecnico qualificato che provveda alla manutenzione dei diversi dispositivi informatici - adeguate risorse finanziarie destinate alla manutenzione ordinaria e straordinaria. Vincoli Le percentuali di stabilità del personale docente nell'istituto sono mediamente più basse rispetto ai benchmark di riferimento: questo determina mediamente un'età inferiore del personale e una maggiore presenza di docenti con contratto a tempo determinato. Si ritiene che la situazione sia anche connessa alla recente costituzione dell'istituto Comprensivo e ai tanti mutamenti di incarico dei Dirigenti registrati negli ultimi anni. 5

6 2. ESITI SINTESI DELLA SITUAZIONE DELLA SCUOLA PER QUANTO RIGUARDA GLI ESITI 2.1 Esiti: RISULTATI SCOLASTICI Dall'analisi dei dati si evidenziano i seguenti elementi positivi: - percentuali superiori ai benchmark per gli studenti ammessi alla classe successiva - per gli studenti diplomati,percentuali molto al di sotto dei benchmark di riferimento per la votazione 6, in linea con i dati di benchmark per i livelli intermedi (7 e 8), significativamente superiori alle percentuali di riferimento per i livelli successivi (9 e 10) - percentuali nulle relativamente all abbandono scolastico (per la scuola Primaria e Secondaria) - percentuali superiori rispetto ai valori di benchmark relative al trasferimento in entrata (classe prima Primaria e Secondaria) - percentuali inferiori rispetto ai valori di benchmark, relativamente al trasferimento in uscita (in tutte le classi dell Istituto) Non si registrano dati o tendenze negative. RUBRICA DI VALUTAZIONE Criterio di qualità: la scuola garantisce il successo formativo degli studenti Situazione scuola - LIVELLO 7 eccellente : la scuola non perde studenti nel passaggio da un anno all'altro e accoglie studenti provenienti da altre scuole. La distribuzione degli studenti per fasce di voto evidenzia una situazione di equilibrio. I criteri di selezione adottati dalla scuola sono adeguati a garantire il successo formativo degli studenti. 6

7 MOTIVAZIONE DEL GIUDIZIO ASSEGNATO Tutti i dati presentano una situazione positiva rispetto ai parametri di riferimento, senza registrare tendenze negative o flessioni in nessun anno di corso e per nessuno dei fenomeni osservati. 2.2 Esiti: RISULTATI NELLE PROVE STANDARDIZZATE PRIMARIA CLASSI SECONDE (dati del 2012/13) - PROVA PRELIMINARE DI LETTURA: i valori sono superiori a tutti i benchmark di riferimento. - PROVA DI ITALIANO: i valori sono in linea con i dati regionali e nazionali. PRIMARIA CLASSI QUINTE (dati del 2012/13) - I valori sono in linea con i dati regionali e superiori alla media nazionale di riferimento sia in matematica che in italiano. SECONDARIA DI PRIMO GRADO, CLASSI TERZE (dati del 2013/14): - i valori sono superiori a tutti i benchmark di riferimento sia in italiano che in matematica. Una situazione analoga si presenta analizzando i dati del 2012/13 - in tutte le classi la distribuzione degli alunni per livelli di apprendimento è in percentuale inferiore ai parametri di riferimento per i livelli più bassi, mentre è in percentuale superiore nei due livelli più alti. Una situazione analoga si presenta analizzando i dati del 2012/13 A causa di una significativa adesione ad uno sciopero nazionale, risultano utilizzabili solo i dati della prova nazionale per la classe terza della secondaria di primo grado per l'a.s ; quindi per la Primaria si fa riferimento ai dati dell anno precedente (2012/13). PRIMARIA CLASSI SECONDE (dati del 2012/13): - MATEMATICA: gli esiti sono inferiori a tutti i benchmark di riferimento - Si rileva una variabilità nei risultati tra le diverse classi: circa dieci punti percentuali in italiano, circa sei punti percentuali per la matematica e 27 punti per la prova preliminare di lettura. PRIMARIA CLASSI QUINTE (dati del 2012/13): - Si nota una variabilità nei risultati tra le classi: circa sei punti percentuali in italiano e circa tredici punti percentuali per la matematica. SECONDARIA DI PRIMO GRADO, CLASSI TERZE (dati 2013/14): - Si registra una variabilità nei risultati tra le classi: circa nove punti percentuali in italiano e circa dieci punti percentuali per la matematica. Nonostante questa variabilità interna, i dati di incidenza della variabilità tra le classi rispetto alla variabilità totale sono, per il nostro Istituto, sempre inferiori ai benchmark di riferimento. RUBRICA DI VALUTAZIONE Criterio di qualità: la scuola assicura l'acquisizione dei livelli essenziali di con le prove standardizzate nazionali) per tutti gli studenti Situazione scuola - LIVELLO 4 tra con qualche criticità e positiva competenze (misurate MOTIVAZIONE DEL GIUDIZIO ASSEGNATO Il punteggio in italiano e matematica della scuola alle prove INVALSI e' in linea con quello di scuole con background socio-economico e culturale simile. La varianza tra classi in italiano e in matematica e' uguale o di poco superiore a quella media, i punteggi delle classi non si discostano molto dalla media della scuola, anche se alcune classi in italiano e matematica si discostano in negativo. La quota di studenti collocata nei livelli 1 e 2 in italiano e in matematica e' inferiore alla media nazionale nella scuola Secondaria mentre nella scuola Primaria e' in linea con la media nazionale. 7

8 2.3 Esiti: COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA L Istituto ha: - predisposto ed elaborato una griglia (allegata alla presente sezione) per valutare negli aspetti sociali, civici, personali e di metodo di studio il comportamento degli alunni rispetto alle competenze di cittadinanza - progettato attività didattiche mirate e finalizzate alla piena consapevolezza personale del sé e relazionale - attivato corsi di formazione in servizio per il personale docente, a supporto del lavoro in classe, finalizzati alla gestione positiva delle dinamiche del gruppo classe e allo sviluppo delle competenze di cittadinanza - elaborato un modello di certificazione delle competenze (allegato alla presente sezione) sia per la Primaria sia per la Secondaria di Primo Grado, nel quale sono presenti competenze di cittadinanza. Rispetto alle competenze di Cittadinanza, l Istituto non ha ancora concluso l'elaborazione di un curricolo trasversale; pur avendo adottato efficaci strumenti di osservazione per la valutazione, essi dovranno essere ulteriormente condivisi per renderli unitari. RUBRICA DI VALUTAZIONE Criterio di qualità: la scuola assicura l'acquisizione delle competenze chiave e di cittadinanza degli studenti. Situazione scuola - LIVELLO 5 positiva : il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiunto dagli studenti e' buono; le competenze sociali e civiche sono adeguatamente sviluppate (collaborazione tra pari, responsabilità e rispetto delle regole). La maggior parte degli studenti raggiunge una adeguata autonomia nell'organizzazione dello studio e nell'autoregolazione dell'apprendimento. Non sono presenti concentrazioni anomale di comportamenti problematici in specifiche sezioni, plessi, indirizzi di scuola. La scuola adotta criteri comuni per la valutazione del comportamento e utilizza almeno uno strumento per valutare il raggiungimento delle competenze chiave e di cittadinanza degli studenti. MOTIVAZIONE DEL GIUDIZIO ASSEGNATO L istituto ha adottando criteri comuni e una comune progettualità, con progetti qualificanti del POF, per le competenze di cittadinanza, destinando ad esse anche attività di formazione diffuse a livello di Collegio docenti. Resta da sviluppare una più sistematica definizione curricolare con l adozione di comuni strumenti di osservazione e valutazione. 2.4 Esiti: RISULTATI A DISTANZA - Gli esiti a distanza degli alunni (nei passaggi quinta primaria\prima secondaria primo grado e terza secondaria primo grado\prima secondaria secondo grado) sono positivi, in linea con le percentuali cittadine e superiori alle percentuali regionale e nazionale. - La percentuale di studenti che seguono il consiglio orientativo è leggermente inferiore ai valori di benchmark cittadino e regionale e significativamente inferiore a quello nazionale 8

9 - La percentuale di promossi tra gli alunni che non hanno seguito il consiglio orientativo risulta in linea con i valori di riferimento sia cittadini sia regionali e comunque superiore ai valori nazionali. RUBRICA DI VALUTAZIONE Criterio di qualità: la scuola favorisce il successo degli studenti nei successivi percorsi di studio e di lavoro. Situazione scuola - LIVELLO 5 positivo : i risultati degli studenti nel successivo percorso di studio sono buoni: pochi studenti incontrano difficoltà di apprendimento (non sono ammessi alla classe successiva, hanno debiti formativi o cambiano l'indirizzo di studio) e il numero di abbandoni nel percorso di studi successivo e' molto contenuto MOTIVAZIONE DEL GIUDIZIO ASSEGNATO Pur non disponendo di dati completi la situazione può considerarsi positiva sulla base dei dati in uscita dalla scuola primaria e dei livelli di apprendimento registrati in uscita dalla scuola secondaria di primo grado, anche nei confronti con i benchmark di riferimento. Da migliorare l efficacia del consiglio di orientamento. 9

10 3A. PROCESSI PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE SINTESI DELLA SITUAZIONE DELLA SCUOLA PER QUANTO RIGUARDA LE PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE 3A.1 Pratiche educative e didattiche: CURRICOLO, PROGETTAZIONE, VALUTAZIONE 3A.1.1 Sub-area: curricolo e offerta formativa - L istituto ha definito, deliberato e pubblicato un - Non è presente nell istituto una progettazione curricolo di istituto per tutte le discipline previste differenziata e articolata per specifici gruppi di dalle Indicazioni Nazionali, con attenzione alla studenti in relazione a particolari bisogni continuità educativa e alla progressività degli formativi: per il recupero di apprendimenti o per apprendimenti. lo sviluppo di competenze. - Registra un alto grado di presenza degli aspetti relativi all elaborazione del curricolo, rispetto ai benchmark di riferimento. - Il curricolo d istituto costituisce parte integrante del POF e viene ogni anno aggiornato dai dipartimenti disciplinari, sulla base delle risposte degli alunni e degli esiti delle prove di verifica, che progressivamente diventano anche strumenti comuni. - Il curricolo costituisce uno strumento di lavoro e di riferimento effettivo per i docenti, sia nella progettazione delle unita di apprendimento, sia in sede di verifica. - I progetti di arricchimento dell offerta formativa tendono a potenziare competenze disciplinari e di cittadinanza che vanno ad integrare il curricolo di istituto, che si articola così anche per progetti trasversali. 10

11 3A.1.2 Sub-area: progettazione didattica - Il Collegio dei docenti riserva un pacchetto di ore annuale per la progettazione per ambiti disciplinari. - Sono previste modalità di progettazione comune e di verifica per dipartimenti disciplinari, sia specifici per la scuola primaria, sia specifici per la secondaria di primo grado, sia incontri comuni in continuità. - L Istituto registra un medio alto livello di presenza di modalità di articolazione comune della progettazione curricolare e didattica rispetto ai benchmark di riferimento. - Per tutte le discipline e per tutti gli ordini di scuola sono presenti modelli funzionali alla progettualità dell istituto e definiti dal POF: progettazione per dipartimenti e per classi parallele, progettazione in continuità o in verticale, incontri per la verifica dello sviluppo del curricolo e per la costruzione di comuni strumenti di verifica degli apprendimenti ritenuti fondamentali. - L analisi delle scelte adottate e la revisione della progettazione avviene sulla base del confronto nei dipartimenti relativamente allo sviluppo della programmazione curricolare nelle classi parallele e agli esiti delle prove di accertamento proposte dai docenti. - Non è presente nell istituto una progettazione differenziata e articolata per specifici gruppi di studenti in relazione a particolari bisogni formativi: per il recupero di apprendimenti o per lo sviluppo di competenze. 3A.1.3 Sub-area: valutazione degli studenti - La valutazione del comportamento è resa omogenea in tutto l istituto dalla presenza di criteri comuni deliberati dal Collegio dei docenti, che sono stati inseriti anche nelle schede di valutazione. - La valutazione degli apprendimenti segue criteri di valutazione comune, riportati nel POF e adottati in sede di scrutinio intermedio e finale. - Per tutte le discipline e gli anni di corso il Collegio, nel corso dell anno , ha deliberato di dotarsi di un sistema di prove conclusive comuni per la verifica degli apprendimenti ritenuti fondamentali. - E'attualmente in fase di definizione un sistema di prove conclusive comuni per tutte le discipline e gli anni di corso finalizzate alla verifica degli apprendimenti ritenuti fondamentali, all elaborazione dei relativi comuni criteri per la correzione delle prove e all attribuzione di un punteggio. - L Istituto non ha elaborato nè prove di valutazione autentiche né le connesse rubriche di valutazione.. RUBRICA DI VALUTAZIONE Criterio di qualità: la scuola propone un curricolo aderente alle esigenze del contesto, progetta attività didattiche coerenti con il curricolo, valuta gli studenti utilizzando criteri e strumenti condivisi. Situazione scuola - LIVELLO 5 positiva : la scuola ha elaborato un proprio curricolo a partire dai documenti ministeriali di riferimento. Sono stati definiti i profili di competenze per le varie discipline e anni di corso. Le attività di ampliamento dell'offerta formativa sono inserite nel progetto educativo di scuola. Gli obiettivi e le abilità/competenze da raggiungere con queste attivita' sono definiti in modo 11

12 chiaro. Nella scuola sono presenti referenti e/o gruppi di lavoro sulla progettazione didattica e/o la valutazione degli studenti e dipartimenti disciplinari cui partecipa un buon numero di insegnanti. La progettazione didattica periodica viene effettuata in modo condiviso per ambiti disciplinari e coinvolge un buon numero di docenti di varie discipline e di piu' indirizzi e ordini di scuola. La scuola utilizza forme di certificazione delle competenze. I docenti utilizzano regolarmente alcuni strumenti comuni per la valutazione e hanno momenti di incontro per condividere i risultati della valutazione. La progettazione di interventi specifici a seguito della valutazione degli studenti e' una pratica frequente ma andrebbe migliorata. MOTIVAZIONE DEL GIUDIZIO ASSEGNATO La scuola ha definito per tutte le discipline e gli anni di corso, in continuità, un curricolo che costituisce un irrinunciabile punto di riferimento per tutti i docenti e per l attività di progettazione e verifica degli apprendimenti. Il Piano annuale delle attività prevede un tempo per il lavoro di progettazione per dipartimenti disciplinari, che impegna tutti i docenti dell istituto, in attività progettuali specifiche o in continuità. I dipartimenti si confrontano sullo sviluppo degli apprendimenti previsti dal curricolo per i diversi anni di corso: al fine di monitorare l acquisizione degli apprendimenti e di regolare il curricolo si sta elaborando collegialmente un sistema comune di verifiche degli apprendimenti per discipline. Il Collegio dei docenti ha deliberato criteri comuni di valutazione per il comportamento e per gli apprendimenti. Non è ancora stata sviluppata un azione di riflessione sulle modalità di rilevazione e valutazione delle competenze: il Collegio avrà modo di affrontarla a partire dalla C.M. 3 del 13/2/2015 e dalle linee guida relative al nuovo modello di certificazione delle competenze, nel prossimo mese di settembre. 3A.2 Pratiche educative e didattiche: AMBIENTE DI APPRENDIMENTO 3A.2.1 Sub-area: dimensione organizzativa - Tutte le sedi dell Istituto dispongono di spazi dedicati o laboratoriali, accessibili a tutti gli studenti e a tutte le classi attraverso l organizzazione del quadro orario. - Sono presenti in tutte le sedi laboratori di informatica, aule per le attività espressive, biblioteche scolastiche, locali idonei ed attrezzati per l educazione fisica. Nella scuola secondaria di primo grado sono anche disponibili aule per l educazione musicale, tecnica e scientifica, peraltro in parte presenti anche nella scuola primaria. - Numerose sono le aule dotate di LIM: la dotazione sarà completata entro il corrente anno scolastico per tutte le classi. - La scuola continua ad investire anche per l arricchimento e l aggiornamento del patrimonio librario, a disposizione delle biblioteche scolastiche. - L organizzazione oraria della giornata scolastica e la durata delle unità di lezione (apprendimento) sono adeguate alle esigenze degli alunni e non comportano fenomeni di affaticamento o dispersione: specifici criteri guida sono stati inseriti nel POF dell Istituto. - Dev essere maggiormente approfondita la dimensione metodologica innovativa dello spazio laboratoriale, che talvolta può essere allestito e realizzato anche in classe, durante l ordinaria attività curricolare. - Soprattutto nella scuola secondaria di primo grado è necessario pensare ad un organizzazione oraria che consenta tempi per la differenziazione delle proposte didattiche, finalizzata al recupero di gruppi di alunni e al potenziamento e sviluppo curricolare per altri gruppi di alunni: le modalità prescelte possono essere quelle del lavoro per classi parallele in tempi dedicati, articolando le classi in gruppi omogeni di lavoro. 12

13 3A.2.2 Sub-area: dimensione metodologica La scuola promuove l utilizzo di modalità didattiche innovative attraverso: - L attività didattica ordinaria in classe; - L attività progettuale condivisa per gruppi di lavoro e dipartimenti professionali; - L adesione a progetti sperimentali e la diffusione di buone pratiche (classi 2.0); - La promozione di corsi di formazione su specifiche metodologie didattiche; - La sperimentazione di modalità attive e collaborative nei progetti attuati anche con la collaborazione di esperti esterni, aperti alla collaborazione all interno della scuola e col territorio. 3A.2.3 Sub-area: dimensione relazionale La Scuola non ha registrato episodi di particolare rilevanza disciplinare, né ha dovuto adottare, nel corso dell anno, provvedimenti disciplinari conseguenti. L istituto ha privilegiato un attenzione educativa alle dinamiche relazionali nella comunità scolastica e nei gruppi classe, attraverso le seguenti azioni: - Formazione del personale docente sulla gestione delle dinamiche relazionali e sulla promozione di relazioni positive nel gruppo classe; - Promozione di progetti educativi nella scuola primaria (educazione affettiva e sessuale) e del progetto Orientamento nella secondaria di primo grado, che insistono sui temi del rispetto delle regole e delle relazioni positive; - Interventi di educazione alla legalità e all utilizzo corretto delle tecnologie e della rete, rivolti agli alunni della secondaria di primo grado, come prevenzione del bullismo e cyberbullismo; - Interventi di formazione rivolti ai genitori. La gestione delle situazioni disciplinari avviene nel rispetto delle modalità stabilite dal Regolamento di Istituto. Costituisce un punto di debolezza l oggettiva difficoltà di ricavare ore ulteriori per la formazione, la condivisione professionale, la progettazione e la ricerca comune, particolarmente nella scuola secondaria di primo grado - Pur essendo diffuse le attività e i progetti mirati, non coinvolgono ancora la totalità delle classi, ma spesso sono più attivi nelle classi che presentano situazioni conflittuali. - Resta in alcuni casi problematica la comunicazione scuola-famiglia, al fine della condivisione di attenzioni educative, come auspicato dal Patto di Corresponsabilità RUBRICA DI VALUTAZIONE Criterio di qualità: la scuola offre un ambiente di apprendimento innovativo, curando gli aspetti organizzativi, metodologici e relazionali del lavoro d'aula. Situazione scuola - LIVELLO 6 tra positiva ad eccellente MOTIVAZIONE DEL GIUDIZIO ASSEGNATO L'organizzazione di spazi e tempi risponde alle esigenze di apprendimento degli studenti. Gli spazi laboratoriali sono usati da un buon numero di classi. La scuola incentiva l'utilizzo di modalità didattiche innovative e definisce le caratteristiche condivise dell ambiente di apprendimento nel POF. L istituto promuove le competenze trasversali attraverso la realizzazione di attività relazionali e sociali che vedono la partecipazione attiva degli studenti. Le regole di comportamento sono definite 13

14 e condivise nelle classi e, i progetti attivati, che hanno coinvolto studenti e insegnanti, hanno contribuito alla prevenzione dell insorgere di problematiche disciplinari acute. La scuola secondaria di primo grado ha anche previsto fra i suoi progetti l attivazione di un centro di ascolto, col compito di individuare per tempo forme di disagio relazionale presenti. 3A.3 Pratiche educative e didattiche: INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE 3A.3.1 Sub-area: inclusione La scuola realizza attività per l inclusione degli alunni con Bisogni educativi speciali attraverso: - la condivisione di linee di indirizzo e di impegni definiti nel POF -la costituzione di un gruppo di lavoro di Istituto, con il compito di coordinare le attività di accoglienza, la definizione dei PEI e dei PDP, la predisposizione di materiali didattici di supporto, la formazione continua del personale, il supporto alla progettazione dei Consigli di classe, i rapporti con i servizi del territorio -la convocazione periodica dei gruppi di lavoro per la definizione del PEI e per il suo monitoraggio e verifica, con la partecipazione dei genitori e degli operatori impegnati nell integrazione -il supporto di consulenza specialistica offerto dal gruppo di lavoro e dalle funzioni strumentali per predisporre e monitorare i PDP -l organizzazione di corsi di prima alfabetizzazione linguistica per alunni stranieri neo iscritti -l attivazione di funzioni strumentali distinte e coordinate per l'inclusione. I piani didattici per l inclusione vengono definiti e monitorati anche dagli insegnanti curricolari; agli incontri d equipe partecipa l intero gruppo docente per la primaria e il docente di sostegno e il coordinatore del Consiglio di classe per la Sec.di I Gr. Talvolta viene coinvolto l intero consiglio, anche su richiesta delle famiglie. Per promuovere l inclusione si attuano attività di sensibilizzazione e coinvolgimento dei compagni di classe. - Dev essere maggiormente curata la relazione di informazione e coinvolgimento delle famiglie. - È necessario rendere maggiormente sistematica la relazione coi servizi per il monitoraggio dei PEI. - Non è ancora completamente diffusa la formazione fra il personale docente rispetto alle tematiche della diversità e alle scelte dei mezzi e strumenti organizzativo-didattici da applicare. - Non è ancora stata affrontata una formazione organica sulle tematiche dell insegnamento dell Italiano come lingua 2. 3A.3.2 Sub-area: recupero e potenziamento L istituto non presenta particolari concentrazioni di criticità o ritardi di apprendimento nelle classi, per cui nella maggior parte dei casi sono sufficienti le azioni intraprese, soprattutto differenziando la classe in gruppi di livello, adattando le richieste o adottando nei casi più gravi un PDP. Altre strategie utilizzate sono l individuazione di figure di tutor fra i docenti del - Nell istituto, pur essendo presente un'attenzione particolare all'individualizzazione della proposta didattica per fasce o gruppi di livello, particolarmente nella scuola primaria, non sono ancora state condivise e formalizzate modalità organizzative per classi aperte o con tempi curricolari dedicati al recupero per alcuni gruppi di alunni e al potenziamento per altri. 14

15 consiglio di classe, il rapporto costante con i genitori, il coinvolgimento, laddove possibile, dei compagni di classe in forme di tutoraggio fra pari. L istituto promuove il potenziamento e lo sviluppo delle competenze attraverso: - l attivazione di gruppi di livello nelle classi - la partecipazione a gare o concorsi, interni o esterni alla scuola, di natura scientifica, letteraria, matematica, sportiva, espressivomusicale; - l attivazione di corsi e progetti in orario curricolare. - I quadri orari non sono stati pensati in funzione di questa opportunità.. RUBRICA DI VALUTAZIONE Criterio di qualità: la scuola cura l'inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali, valorizza le differenze culturali, adegua l'insegnamento ai bisogni formativi di ciascun allievo attraverso percorsi di recupero e potenziamento.. Situazione scuola - LIVELLO 5 positiva : le attivita' realizzate dalla scuola per gli studenti che necessitano di inclusione sono efficaci. In generale le attivita' didattiche sono di buona qualita', anche se ci sono aspetti che possono essere migliorati. Il raggiungimento degli obiettivi previsti per gli studenti che necessitano di inclusione sono costantemente monitorati. La scuola promuove il rispetto delle differenze e della diversita' culturale. La differenziazione dei percorsi didattici in funzione dei bisogni educativi degli studenti e' piuttosto strutturata a livello di scuola. Gli obiettivi educativi sono definiti e sono presenti modalita' di verifica degli esiti, anche se non in tutti i casi. Gli interventi realizzati sono efficaci per un buon numero di studenti destinatari delle azioni di differenziazione. Gli interventi individualizzati nel lavoro d'aula sono piuttosto diffusi a livello di scuola. MOTIVAZIONE DEL GIUDIZIO ASSEGNATO La scuola progetta e realizza processi mirati di inclusione della disabilità e degli alunni con BES, conseguendo livelli di efficacia di sviluppo delle capacità personali e di integrazione. In quest'ottica sta mettendo a punto un organizzazione articolata e attenta di responsabilità e competenze. Nell istituto non sono presenti modalità strutturate di organizzazione e realizzazione di attività individualizzate, perché non si sono rilevate necessità di interventi per gruppi di alunni in difficoltà. Le attenzioni metodologiche e relazionali già attivate e i PDP nei casi più gravi hanno comunque assicurato il recupero delle difficoltà, l integrazione dell alunno e lo sviluppo delle potenzialità personali. Nell Istituto rimangono da attivare quelle soluzioni organizzativo-orarie, che permettano lo sviluppo degli apprendimenti: classi aperte, tempi specifici dedicati al recupero e potenziamento. 3A.4 Pratiche educative e didattiche: CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO 3A.4.1 Sub-area: continuità - La scuola ha realizzato una serie organica di iniziative mirate a favorire la continuità educativa, inserite nel POF, prevedendo tutte le azioni raccomandate a livello nazionale e locale (tutta la tipologia di azioni previste è stata attivata dal nostro Istituto). - Le azioni si sono da quest anno sviluppate anche verso un rapporto più organico con le Non si rilevano particolari criticità, salvo una carenza di monitoraggio, da realizzare come azione di rete, degli esiti degli alunni in uscita nel prosieguo degli studi nella scuola secondaria di secondo grado. 15

16 scuole dell infanzia paritarie, per organizzare insieme il passaggio di informazioni, attraverso uno strumento condiviso di osservazione. - In funzione di continuità sono curati anche i rapporti con l Ente locale per la condivisione dei criteri per la formazione delle classi. - Un sistema di incontri di conoscenza degli ambienti accompagna tutti gli alunni nei passaggi da un grado scolastico all altro: l azione viene supportata da iniziative di informazione rivolte ai genitori e da incontri fra i docenti per il passaggio di informazioni. - È assicurata la continuità di passaggio, di scelta, di conoscenza anche in uscita, a cura della Commissione Orientamento e delle Funzioni Strumentali, anche attraverso un raccordo con le iniziative di conoscenza e stage messe a disposizione dalle scuole secondarie di secondo grado. 3A.4.2 Sub-area: orientamento - La scuola realizza tutte le fondamentali azioni di informazione e formazione raccomandate, rivolte agli studenti e alle famiglie. - Le azioni sono organizzate in un progetto che coinvolge tutte le classi dell istituto per l intero triennio della scuola secondaria di primo grado ed è coordinato dai coordinatori dei consigli di classe, a loro volta coordinati da due docenti incaricati di funzione strumentale. - Tutte le attività registrano elevati livelli di partecipazione e gradimento da parte dei soggetti interessati. Le percentuali di alunni che seguono il consiglio orientativo sono leggermente inferiori ai benchmark di riferimento sia locali che nazionali. RUBRICA DI VALUTAZIONE Criterio di qualità: la scuola garantisce la continuità dei percorsi scolastici e cura l'orientamento personale, scolastico e professionale degli studenti Situazione scuola - LIVELLO 6 tra positiva ed eccellente MOTIVAZIONE DEL GIUDIZIO ASSEGNATO La scuola ha progettato e realizzato un complesso e articolato sistema di continuità e orientamento che prevede tutte le fondamentali azioni raccomandate e previste nelle tabelle di riferimento, coinvolge tutti i soggetti interessati e tutte le classi dell istituto. Il progetto continuità e orientamento costituisce uno dei progetti qualificanti del POF di istituto, al quale sono destinate risorse e azioni specifiche anche con la collaborazione di professionisti esterni; il tutto è coordinato da funzioni strumentali appositamente nominate. Dev essere maggiormente messo a punto il valore e l efficacia del consiglio orientativo, anche attraverso un monitoraggio degli esiti degli alunni in uscita e una verifica delle eventuali interferenze attualmente presenti nelle scelte operate dalle famiglie. 16

17 3B. PROCESSI PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE SINTESI DELLA SITUAZIONE DELLA SCUOLA PER QUANTO RIGUARDA LE PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE 3B.5 Pratiche gestionali e organizzative: ORIENTAMENTO STRATEGICO E ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA 3B.5.1 Sub-area: missione e obiettivi prioritari - In sede di programmazione iniziale il Collegio dei Docenti ha condiviso alcune priorità dell offerta formativa per l anno scolastico in corso, a partire dal POF di Istituto. - Le priorità sono state illustrate al Consiglio di Istituto e condivise coi rappresentanti eletti dei genitori in un assemblea pubblica tenutasi in data 24/11/ B.5.2 Sub-area: controllo dei processi La pianificazione e il monitoraggio dei processi organizzativo-didattici e valutativi sono attuati attraverso la condivisione delle linee programmatiche nel Collegio dei Docenti e incontri periodici di coordinamento e verifica fra: - Dirigente, Collaboratori del Dirigente e Funzioni Strumentali - Dirigente e Coordinatori di Plesso - Dirigente e Coordinatori dei Dipartimenti disciplinari - Dirigente e Coordinatori dei Consigli di Classe. - Essendo stato il POF dell'istituto definito ed approvato al termine dell'a.s , non sono ancora stati elaborati gli indirizzi generali e di priorità per l attività dell Istituto da approvare ai sensi dell'art.3 del DPR 275/99. L utilizzo dei questionari di gradimento, indirizzati a studenti e docenti per verificare il raggiungimento degli obiettivi fissati in sede di programmazione non è ancora sistematico. 17

18 I progetti sono valutati a consuntivo attraverso relazioni di verifica da parte dei docenti referenti e questionari di gradimento indirizzati a studenti e docenti. 3B.5.3 Sub-area: organizzazione delle risorse umane L istituto ha definito una chiara organizzazione delle risorse umane con l attribuzione delle relative responsabilità e incarichi. Gli incarichi sono stati concordati e definiti nel Collegio dei Docenti e nell assemblea del personale ATA, in sede di programmazione iniziale, in modo funzionale alla realizzazione delle attività previste dal POF. Nel contratto integrativo di Istituto sono state definite e circoscritte le aree di intervento e finanziate le figure di riferimento, sulla base delle risorse disponibili. Mediamente le risorse finanziarie sono state distribuite a meno persone, sia docenti sia ATA, rispetto ai parametri di riferimento locali e nazionale, ma in termini remunerativi maggiori a riconoscimento delle responsabilità e degli incarichi ricoperti. Nei processi decisionali sono stati privilegiati gli organi Istituzionali collegiali (Collegio dei Docenti, Consiglio di Istituto). In particolare il Collegio dei Docenti si è servito delle sue articolazioni funzionali in gruppi di lavoro o dipartimenti, per la definizione delle scelte curricolari, delle modalità organizzative, dei criteri e strumenti valutativi. 3B.5.4 Sub-area: gestione delle risorse economiche Nel piano dell offerta formativa sono chiaramente indicati i progetti qualificanti dell Istituto, nonché le modalità e i criteri di finanziamento dei progetti. Il programma annuale finanzia coerentemente i progetti approvati dal collegio dei docenti e dal consiglio di istituto, individuando risorse funzionali e proporzionali all importanza e diffusione del progetto nelle varie sedi dell istituto. Pur avendo individuato progetti prioritari, la tipologia dei progetti presenti è molto articolata e superiore nell ampiezza ai parametri di riferimento. I progetti più importanti registrano un elevato indice di concentrazione della spesa rispetto ai benchmark di riferimento, con alto livello di coinvolgimento di personale esterno. E' necessario dedicare più tempo agli incontri di coordinamento: - incontri di staff - incontri tra coordinatori di classe - incontri di Plesso per scuola secondaria di primo grado. Un maggiore impegno dev essere sviluppato per la copertura delle assenze da parte del personale interno dell Istituto, attraverso soluzioni organizzative concordate o attraverso la disponibilità a fornire prestazioni aggiuntive a pagamento. Rispetto ai benchmark di riferimento si registra una maggior frammentazione dei progetti presenti, soprattutto nella scuola secondaria di primo grado, con conseguente dispersione delle risorse investite per ogni alunno e per i docenti impegnati nella loro realizzazione. RUBRICA DI VALUTAZIONE Criterio di qualità: la scuola individua le priorità da raggiungere e le persegue dotandosi di sistemi di controllo e monitoraggio, individuando ruoli di responsabilità e compiti per il personale, convogliando le risorse economiche sulle azioni ritenute prioritarie. 18

19 Situazione scuola - LIVELLO 5 positiva : la scuola ha definito la missione e le priorità; queste sono condivise nella comunità scolastica, con le famiglie e il territorio. La scuola utilizza forme di controllo strategico o monitoraggio dell'azione. Responsabilità e compiti delle diverse componenti scolastiche sono individuati chiaramente. Una buona parte delle risorse economiche e' impiegata per il raggiungimento degli obiettivi prioritari della scuola. La scuola e' impegnata a raccogliere finanziamenti aggiuntivi oltre quelli provenienti dal MIUR. MOTIVAZIONE DEL GIUDIZIO ASSEGNATO La scuola ha definito la missione e le priorità, condividendole con gli Organi collegiali, le famiglie e l Amministrazione comunale. Il controllo e il monitoraggio delle azioni sono attuati attraverso modalità collegiali, anche se in modo non del tutto sistematico. È stata definita una chiara articolazione delle responsabilità e dei compiti tra le diverse componenti scolastiche. Le risorse economiche e materiali sono utilizzate in modo funzionale al perseguimento degli obiettivi prioritari dell'istituto. La scuola è impegnata a raccogliere finanziamenti aggiuntivi, oltre quelli provenienti dal MIUR e li investe per il perseguimento dei propri obiettivi. 3B.6 Pratiche gestionali e organizzative: SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE 3B.6.1 Sub-area: formazione - La scuola rileva le esigenze formative del personale e definisce iniziative formative adeguate alle richieste. - Nel POF dell'istituto è dedicato un capitolo specifico alla formazione in servizio del personale e, ogni anno, il collegio dei docenti e l'assemblea del personale ATA definiscono un piano di formazione. - Le tematiche affrontate riguardano il curricolo e le competenze, i bisogni educativi speciali, le tecnologie didattiche e sono in linea con tutti i dati di benchmark. - La formazione ha registrato ricadute positive sulle attività didattiche. - Non sono ancora definiti strumenti per la valutazione delle iniziative proposte 3B.6.2 Sub-area: valorizzazione delle competenze - La scuola valorizza il personale assegnando gli incarichi sulla base delle competenze possedute. - Nella scuola sono presenti gruppi di lavoro, che producono materiali strutturati (tutorial..), utili per tutto il personale docente. - La scuola promuove efficacemente il confronto tra docenti e lo scambio di esperienze e materiali prodotti. 3B.6.3 Sub-area: collaborazione tra insegnanti Nella scuola sono presenti gruppi di lavoro organizzati in: - Nell'Istituto sono presenti altri docenti formati in ambiti diversi che non si sentono ancora pronti per proporsi a guida della formazione interna. - Ancora non si è consolidata la condivisione di materiali didattici attraverso il sito. 19

20 - Dipartimenti disciplinari; - Gruppi di docenti per classi parallele; - Commissioni per la elaborazione di documenti fruibili da tutti i docenti (es: fascicolo per tutti i coordinatori di classe delle Secondaria); - Gruppi spontanei per perfezionare itinerari didattici; - Presenza nel sito della scuola di un'area riservata di condivisione di materiali didattici. RUBRICA DI VALUTAZIONE Criterio di qualità: la scuola valorizza le risorse professionali tenendo conto delle competenze per l'assegnazione degli incarichi, promuovendo percorsi formativi di qualità, incentivando la collaborazione tra pari Situazione scuola - LIVELLO 6 tra positiva ed eccellente MOTIVAZIONE DEL GIUDIZIO ASSEGNATO La scuola rileva i bisogni formativi del personale e ne tiene conto per la definizione di iniziative formative di buona qualità. La scuola valorizza il personale tenendo conto, per l'assegnazione di alcuni incarichi, delle competenze possedute. Nella scuola sono presenti più gruppi di lavoro composti da insegnanti, che producono materiali/strumenti utili alla collettività scolastica e ritenuti di buona qualità. La scuola promuove lo scambio e il confronto tra docenti in ambienti adeguati. 3B.7 Pratiche gestionali e organizzative: INTEGRAZIONE CON IL TERRITORIO E RAPPORTI CON LE FAMIGLIE 3B.7.1 Sub-area: collaborazione con il territorio - L istituto registra un alto livello di partecipazione a reti con altre scuole, per realizzare attività di formazione, accesso a finanziamenti, miglioramento delle pratiche amministrative, supporto a progetti di ricerca e sperimentazione didattica e organizzativa, consulenza giuridico- normativa. - Le principali fonti di finanziamento sono lo Stato e gli Istituti scolastici aderenti. - La scuola ha rapporti privilegiati con altre scuole, Università, l Ente locale, Biblioteca civica e privati per la promozione di attività e progetti di arricchimento dell offerta formativa. 3B.7.2 Sub-area: coinvolgimento delle famiglie - Sono stati promossi incontri per l illustrazione e condivisione dei progetti del POF, per l accompagnamento di alcune attività, per la verifica di altre, per la consultazione e l approfondimento di temi proposti dai Consigli di Classe e Interclasse. - Il sistema articolato di azioni di coinvolgimento Non si registrano punti di debolezza dato che l'istituto è parte integrante del territorio. Nonostante la partecipazione agli appuntamenti elettorali abbia registrato livelli di adesione al di sotto dei parametri di riferimento locale e nazionale, la successiva presenza ai consigli di classe e interclasse dei genitori eletti e alle iniziative della scuola può dirsi più che positiva. 20

21 dei genitori registra complessivamente un livello medio-alto di risposta. - Il contributo volontario medio per studente è superiore ai benchmark di riferimento. - Le famiglie possono accedere quotidianamente: al registro elettronico (Primaria e Secondaria) per avere una puntuale informazione sul percorso educativo-didattico svolto in classe al sito per conoscere tutte le informazioni e/o comunicazioni relative all Istituto e alle singole scuole. RUBRICA DI VALUTAZIONE Criterio di qualità: la scuola svolge un ruolo propositivo nella promozione di politiche formative territoriali e coinvolge le famiglie nella definizione dell'offerta formativa. Situazione scuola - LIVELLO 6 (tra positiva ed eccellente) MOTIVAZIONE DEL GIUDIZIO ASSEGNATO La scuola si propone sul territorio come un soggetto attivo di promozione formativa e culturale, coordina le proprie politiche con l Ente locale di riferimento e con le altre associazioni presenti nel territorio, arricchendo la proposta didattica e formativa di ulteriori opportunità. Sono ricercati in modo costante la partecipazione e il dialogo con le famiglie, che registrano complessivamente e diffusamente buoni livelli di partecipazione, anche esprimendo originalità di proposte e presenza, attraverso gli organi collegiali e le altre occasioni di collaborazione. 21

22 4. INDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITA 4.1 e 4.2 INDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITÀ: PRIORITÀ, TRAGUARDI e OBIETTIVI DI PROCESSO ESITI DEGLI STUDENTI Risultati nelle prove standardizzate Competenze chiave e di cittadinanza DESCRIZIONE DELLA PRIORITA Ridurre la variabilità dei risultati nelle prove INVALSI fra le classi dell'istituto. Incrementare i risultati nella prova di matematica INVALSI per la classe seconda della scuola primaria. Sviluppare le competenze di cittadinanza negli studenti, in particolare quelle sociali, tecnologiche e di metodo di studio. DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO Riportare i valori di variabilità fra le classi dell'istituto entro i 10 punti percentuali. Riportare gli esiti di apprendimento registrati nella prova di matematica INVALSI per la classe seconda in linea coi valori di riferimento locale e regionale. Elaborare e condividere una rubrica di valutazione delle competenze di cittadinanza, a partire da quelle sociali. OBIETTIVI DI PROCESSO - Elaborare un sistema di prove conclusive di verifica comuni per tutte le classi dell'istituto, per rendere effettiva l'attuazione del curricolo - Approntare soluzioni organizzative, classi aperte o tempi dedicati, per favorire il recupero e lo sviluppo degli apprendimenti, per gruppi di livello. - Elaborare un curricolo in verticale di attività progettuali per lo sviluppo di alcune competenze trasversali di cittadinanza, a partire da quelle sociali. - Elaborare uno strumento comune per la valutazione delle competenze di cittadinanza, a partire da quelle sociali, per la scuola primaria e secondaria. - Riservare tempi per incontri specifici di coordinamento dei processi: di staff, dipartimento, coordinatori dei consigli di classe, di plesso. - Elaborare e somministrare questionari per il monitoraggio di processi e progetti. 22

23 DESCRIZIONE DELLE MODALITÀ ATTRAVERSO LE QUALI GLI OBIETTIVI DI PROCESSO CONTRIBUISCONO AL RAGGIUNGIMENTO DELLE PRIORITA Si ritiene che la costruzione, attraverso i dipartimenti disciplinari, di un sistema di verifiche conclusive per ogni anno di corso, oltre a rendere effettiva l'attuazione del curricolo, contribuisca al confronto fra i docenti sugli apprendimenti fondamentali e irrinunciabili da consegnare agli studenti, anche in una prospettiva di continuità. Questo impegno dovrebbe incidere sul livello di variabilità degli esiti nelle prove standardizzate nazionali, rendendo più omogeneo lo sviluppo del curricolo. Un effetto di incremento dei livelli di apprendimento si ritiene possa essere assicurato anche da una riflessione collegiale sulla valutazione e certificazione delle competenze a partire dalle recenti linee guida per il primo ciclo: in particolare giova una riflessione sui processi sottesi agli apprendimenti e sulle strategie per conseguirli. La riflessione e l'impegno di elaborazione si concentrerà all'inizio sugli aspetti trasversali del curricolo, che riteniamo essere anche strategici ai fini di un miglioramento complessivo della qualità dell'offerta formativa: competenze sociali, tecnologiche e di metodo di studio. Allo stesso fine sono orientate anche le azioni organizzative volte a differenziare le proposte in risposta a diverse capacità e potenzialità degli alunni. Infine, un miglioramento dei processi di coordinamento e monitoraggio dovrebbe produrre l'effetto di una migliore condivisione e diffusione delle buone pratiche. 23

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