Corpo permanente vigili del fuoco. Soccorso in acqua. Varallo, settembre Elaborato da Stefano Grimaldi. Relatore.

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2 Berufsfeuerwehr Corpo permanente vigili del fuoco Soccorso in acqua Varallo, settembre 2008 Elaborato da Stefano Grimaldi Relatore Oswald Prantl

3 STORIA 1927 perdono la vita due vigili del fuoco durante un recupero di una salma in acqua

4 1986 Il soccorso in acqua viene svolto senza particolari innovazioni ioni

5 1989 Il primo corso di formazione base per vigili perm.. dove viene introdotto il nuoto

6 1992 primi brevetti per Assistente Bagnanti FIN conseguiti con i corsi interni

7 1998 primo corso SAF per il soccorso in acqua viva

8 1999 primo corso base dove viene conseguito il brevetto di Assistente Bagnanti da parte di tutti i vigili in formazione

9 2001 primi 10 esperti nella sopravvivenza e nel soccorso in ambiente fluviale ed alluvionale (FIN)

10 2002 primo manuale interno per il soccorso in acqua viva

11 2004 richiesta del 118 di operatori specializzati per il soccorso o in acqua con l elicotterol

12 2005 compilazione del manuale per il soccorso in acqua relativo alla formazione ed all aggiornamento di tutte le attività svolte in superficie.

13 Statistica di interventi per soccorso in acqua in Alto Adige dal 1998 al

14 Finalità operative specifiche I 2 soccorritori aerotrasportati sono in grado di limitare l aggravarsi della situazione Altre persone in difficoltà nel prestare soccorso Azioni rischiose o inefficaci nel soccorso gestire l area operativa Identificazione precisa del luogo dell incidente per facilitare le ricerche Facilitare l arrivo l degli altri mezzi di soccorso. Verificare la possibilità di un soccorso ed intervenire in modo appropriato

15 NECESSITÀ OPERATIVE Attività d istituto: Soccorso persone Ricerca Assistenza e recupero Richieste da altri enti: 118 Risposta immediata (5 minuti max) (h24) effemeridi su tutto il territorio provinciale con personale specializzato

16 I limiti I 2 operatori sono ad alto rischio Grande pressione psicologica e sociale Assenza di sicurezze a valle Scarsa conoscenza dei luoghi e dei pericoli a valle Assenza di collaborazione concordata su una procedura nota anche ad altre organizzazioni di soccorso in zona. È NECESSARIO POTER CONTARE SUL SUPPORTO DI PERSONALE VOLONTARIO ADEGUATAMENTE FORMATO

17 Schema base di un soccorso Gommone di soccorso 2 uomini con sacco lancio Sentinella a monte 1 uomo al guinzaglio Luogo d intervento

18 VIGILI DEL FUOCO DI BOLZANO SOCCORSO IN ACQUA VIVA FORMAZIONE AGGIORNAMENTO

19 PROGETTO SOCCORSO IN ACQUA OBIETTIVO 30% del personale abilitato al soccorso in acqua 4 sommozzatori 10 istruttori specializzati nel soccorso acquatico e nell elisoccorso 38 soccorritori acquatici 19 abilitati all elisoccorso 19 soccorritori generici 50 vigili certificati nell autosoccorso e al recupero da terra

20 OPERARE PROFESSIONALMENTE NEL SOCCORSO A PERSONE IN FIUME IN ALLUVIONE IN LAGHI O BACINI SU LAGHI O BACINI GHIACCIATI GARANTIRE ASSICURAZIONE NELLE OPERAZIONI SVOLTE IN AMBIENTE ACQUATICO DI SUPERFICIE

21 IL VASTO CONTESTO PROGETTUALE Progetto di Attività Motoria Professionale PROGRAMMA DI EDUCAZIONE FISICA Salute e consapevolezza per la riduzione del rischio MEDIATORI E STUMENTI DIDATTICI VIGILE DEL FUOCO SANO E CONSAPOVOLE SOCCORRE PERSONE MOVIMENTA MANUALMENTE DEI CARICHI SI SPOSTA VELOCEMENTE IMPIEGA ATTREZZATURE ED INDUMENTI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE DALL'ALTO DAL BASSO IN ACQUA FERITI ATTREZZATURE SALITA DISCESA TERRENI SCONNESSI esercitazioni specifiche PERCEPISCE L'ALTEZZA NON COME LIMITE ACQUISISCE SCHEMI MOTORI ANOMALI IN ALTEZZA PERCEPISCE LA SOSPENSIONE IN VARI MODI, ANCHE CAPOVOLTA FUNE E SBARRA VALSTAGNA SA SCENDERE E CONOSCE ARRAMPICARSI L'AMBIENTE FIUME LAGO ALLUVIONE SOLLEVA IL PROPRIO ESEGUE TECNICHE DI PESO DALLA SALVAMENTO IN ACQUA SOSPENSIONE CORRENTE ALL'APPOGGIO SI SALVA IN ACQUA CORRENTE IN MODO AUTONOMO UTILIZZA GLI AI IN PRESA O APPOGGIO PER ARRAMPICARSI ESEGUE TECNICHE DI SALVATAGGIO IN ACQUA FERMA CONOSCE E APPLICA LE TECNICHE DI SOLLEVAMENTO E TRASPORTO STABILIZZA LA COLONNA E MOBILIZZA AS E AI ACQUISISCE UNA POSTURA CONSONA ALLA PROPRIA PESISTICA STRUTTURA ACQUISISCE UN CORRETTO EQUILIBRIO MUSCOLARE GINNASTICA PER LA COLONNA CONOSCE E APPLICA UNA CORRETTA RESPIRAZIONE BMI OK 3000M SVOLGE ATTIVITÀ FISICA DI MEDIA INTENSITÀ PER MIN SVOLGE ATTIVITÀ FISICA DI BASSA E MEDIA INTENSITÀ PER OLTRE 30 MIN. RECUPERA VELOCEMENTE LA FATICA SVOLGE ATTIVITÀ FISICA DI BASSA INTENSITÀ PER OLTRE 30 MIN. 400M SVOLGE ATTIVITÁ INTENSA PER 1-1,5 MIN CONTROLLA IL PROPRIO PESO E LA PROPRIA INERZIA NELLE CADUTE SOPPORTA IL PROPRIO PESO SUGLI AS SA CAPOVOLGERSI IN AVANTI E IN DIETRO (CADUTE) SVOLGE ATTIVITÁ DI SVOLGE ATTIVITÁ DI MOTO CON INDUMENTI MOTO CON PESANTI AUTORESPIRATORE RISPONDE RAPIDAMENTE A STIMOLI PRORIO ED ESTEROCETTIVI CON VARIAZIONI DI MOTO SI RIEQUILIBRIA DOPO GINNASTICA UNA CAPOVOLTA CONOSCE L'ANATOMO- SA NUOTARE IN MODO ADEGUATO 3 STILI APNEA 15M RACCOLTA OGGETTO A 2,5M FISIOLOGIA DELLA COLONNA COMPRENDE IL PROBLEMA ED IL RISCHIO PER LA PROPRIA SALUTE PP 626 SI FLETTE E CONTROLLA VARIE POSIZIONI DI RACCOLTA SOPPORTA IL PASSAGGIO DEL PROPRIO PESO SUGLI AS CORRE 1000M IN UN TEMPO ADEGUATO SOLLEVA IL PROPRIO PESO IN SOSPENSIONE PRESENTA REATTIVITÀ E COORDINAZIONE NUOTA 50M HA DOTI DI CORAGGIO NON HA VERTIGINI NON HA CLAUSTROFOBIE PP DEL PROGRAMMA DI ED.FISICA 19 BF VVF VIGILI DEL FUOCO BOLZANO

22 BF VVF IL PROGETTO SPECIFICO Progetto di Attività Motoria Professionale PROGRAMMA DI EDUCAZIONE FISICA Salute e consapevolezza per la riduzione del rischio MEDIATORI E STUMENTI DIDATTICI VIGILE DEL FUOCO SANO E CONSAPOVOLE SOCCORRE PERSONE MOVIMENTA MANUALMENTE DEI CARICHI SI SPOSTA VELOCEMENTE IMPIEGA ATTREZZATURE ED INDUMENTI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE DALL'ALTO DAL BASSO IN ACQUA FERITI ATTREZZATURE SALITA DISCESA TERRENI SCONNESSI esercitazioni specifiche FUNE E BMI OK SBARRA CONOSCE E APPLICA LE TECNICHE DI VALSTAGNA SOLLEVAMENTO E TRASPORTO 3000M PERCEPISCE SA SCENDERE E L'ALTEZZA NON CONOSCE ARRAMPICARSI COME LIMITE L'AMBIENTE STABILIZZA LA COLONNA E MOBILIZZA SVOLGE ATTIVITÀ FISICA DI MEDIA FIUME LAGO AS E AI INTENSITÀ PER MIN ALLUVIONE ACQUISISCE UNA POSTURA CONSONA ALLA PROPRIA PESISTICA SVOLGE ATTIVITÀ FISICA DI ACQUISISCE SOLLEVA IL PROPRIO STRUTTURA ESEGUE TECNICHE DI BASSA E MEDIA INTENSITÀ PER SCHEMI MOTORI PESO DALLA SALVAMENTO IN ACQUA OLTRE 30 MIN. ANOMALI IN SOSPENSIONE CORRENTE ACQUISISCE UN CORRETTO ALTEZZA ALL'APPOGGIO EQUILIBRIO MUSCOLARE RECUPERA VELOCEMENTE LA SI SALVA IN ACQUA GINNASTICA PER LA FATICA CORRENTE IN MODO PERCEPISCE LA COLONNA AUTONOMO SOSPENSIONE IN UTILIZZA GLI AI IN VARI MODI, PRESA O APPOGGIO SVOLGE ATTIVITÀ FISICA DI ANCHE PER ARRAMPICARSI CONOSCE E APPLICA UNA ESEGUE TECNICHE DI BASSA INTENSITÀ PER OLTRE CAPOVOLTA CORRETTA RESPIRAZIONE SALVATAGGIO IN 30 MIN. ACQUA FERMA CONOSCE L'ANATOMO- FISIOLOGIA DELLA COLONNA SA NUOTARE IN MODO PP 626 ADEGUATO 3 STILI APNEA 15M COMPRENDE IL PROBLEMA ED IL RACCOLTA OGGETTO A RISCHIO PER LA PROPRIA SALUTE 2,5M SVOLGE ATTIVITÁ DI SVOLGE ATTIVITÁ DI 400M MOTO CON INDUMENTI MOTO CON PESANTI AUTORESPIRATORE SVOLGE ATTIVITÁ INTENSA PER 1-1,5 MIN RISPONDE RAPIDAMENTE A STIMOLI CONTROLLA IL PROPRIO PESO PRORIO ED ESTEROCETTIVI CON E LA PROPRIA INERZIA NELLE VARIAZIONI DI MOTO CADUTE SOPPORTA IL PROPRIO PESO SUGLI AS SI RIEQUILIBRIA DOPO GINNASTICA UNA CAPOVOLTA SA CAPOVOLGERSI IN AVANTI E IN DIETRO (CADUTE) SOPPORTA IL PASSAGGIO DEL SI FLETTE E CONTROLLA VARIE PROPRIO PESO SUGLI AS POSIZIONI DI RACCOLTA CORRE 1000M IN UN TEMPO ADEGUATO SOLLEVA IL PROPRIO PESO IN SOSPENSIONE PRESENTA REATTIVITÀ E COORDINAZIONE NUOTA 50M HA DOTI DI CORAGGIO NON HA VERTIGINI NON HA CLAUSTROFOBIE PP DEL PROGRAMMA DI ED.FISICA 19 VIGILI DEL FUOCO BOLZANO

23 DIMENSIONI PROGETTUALI Stabilire un livello: minimo indispensabile idoneo sufficiente massimo mantenibile

24 LIVELLI OPERATIVI Livello 1: minima condizione per ogni vigile Livello 2: ogni nuovo vigile fino a 38 anni Livello 3: istruttori Livello 4: istruttori coordinatori CERTIFICATI ANNUALMENTE

25 LIVELLO 1: MINIMO INDISPENSABILE Sa nuotare Conosce pericoli, DPI, autosoccorso Presta soccorso da riva Applica una manovra di squadra Tutto il personale inquadrato come Vigile consegue questo livello minimo

26 LIVELLO 2: IDONEO SUFFICIENTE Conosce il nuoto di salvamento e le tecniche di soccorso Presta soccorso da riva e in acqua Applica 3 tipi di manovra di squadra Conduce il gommone da rafting fino al 2 grado F.I.Raf Tutti i vigili permanenti conseguono nel corso di formazione il 2 livello di soccorso

27 LIVELLO 3: ISTRUTTORE Consegue il brevetto di Assistente Bagnanti Specializzato nel soccorso in fiume presso il CAS di Dimaro (FIN) Soccorre in acqua fonda Coordina ed applica vari tipi di manovre di squadra Conduce il gommone da rafting fino al 2 grado

28 LIVELLO 4: ISTRUTTORE COORDINATORE Consegue il brevetto di Assistente Bagnanti Specializzato nel soccorso in fiume presso il CAS di Dimaro (FIN) Esegue soccorso e recupero in acqua fonda Coordina ed applica vari tipi di manovre di squadra Consegue la qualifica di Aspirante guida rafting F.I.Raf 1B SAF (Tecniche con le corde)

29 LE STRATEGIE PROGETTUALI Avere chiari obiettivi generali Avere una base comune condivisa e migliorabile Avere delle tecniche e tattiche essenziali chiare e flessibili Ridurre al massimo attrezzature e metodi da adottare Le tecniche più complesse sono riservate ad un ristretto numero di persone Uniformare delle proposte didattiche

30 Avere chiari obiettivi generali Il fine di una tecnica di soccorso è quella di salvare una vita o assicurare un immediata ed efficace assistenza ad uno o più componenti della squadra di soccorso

31 Avere chiari obiettivi generali Il soccorso va eseguito sempre qualora si ritenga possibile raggiungere lo scopo La ricerca primaria va eseguita sempre valutando la possibilità di un soccorso La ricerca secondaria va eseguita nelle condizioni di maggior sicurezza possibile

32 Avere una base comune condivisa e migliorabile Stesura di un manuale tecnico didattico che contenga : Informazioni Tecniche Tattiche Esercitazioni Modulistica

33 Scelta di tecniche e tattiche essenziali Adattabili a molte situazioni Chiare a tutti Sempre ripetibili anche se poco praticate

34 Ridurre al massimo attrezzature e metodi da adottare Ogni cosa è stata studiata per consentire un impiego facile e multifunzionale Imbraco a sgancio rapido e longe specifica Anello di soccorso Borsa con pedagno e mascherina per la rianimazione

35 Tecniche complesse Le tecniche più complesse sono riservate ad un numero ristretto di persone maggiormente specializzate

36 Uniformare delle proposte didattiche Esercitazioni standardizzate NUOTO E SOCCORSO IN FIUME CONDUZIONE GOMMONE RAFTING ESERCITAZIONE PER SOCCORSO SU GHIACCIO ESERCITAZIONE CON IDROJET ESERCITAZIONE CON L ELICOTTEROL A SECCO IN LAGO O BACINO IN LUOGHI PERICOLOSI (es. dighe, fiumi in piena, ghiaccio)

37 Soccorso ghiaccio

38 IL METODO DIDATTICO Il principio metodologico: fare subito ciò che si può fare Quanto prima possibile esperienze finalizzate al soccorso L efficienza del metodo Riduzione dei tempi di formazione Garanzia del mantenimento dei livelli operativi con verifiche annuali certificate Convalida da parte di enti esterni riconosciuti.

39 CONCLUSIONI Non sottovalutare mai i rischi Curare con metodo e costanza tutta la propria formazione Avere sempre chiare le proprie capacità Considerare la mutevolezza e l imprevedibilitl imprevedibilità dell ambiente in cui si opera contribuisce ad aumentare la sicurezza Il rischio deve essere compreso ed accettato come sempre presente, anche quando vengono applicate tutte le precauzioni possibili!

40 GRAZIE PER L ATTENZIONE BUON LAVORO!

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