12/11/14. La struttura istologica dell osso. Rimodellamento del tessuto osseo. Osteoclas* Le cellule dell osso. La matrice dei connettivi calcificati

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "12/11/14. La struttura istologica dell osso. Rimodellamento del tessuto osseo. Osteoclas* Le cellule dell osso. La matrice dei connettivi calcificati"

Transcript

1 La struttura istologica dell osso dell osso (98%) Stra* minerali di copertura (l'idrossilapa*te Ca10(PO4)6(OH)2: consiste in 60% di calcio, 30% di fosforo e 10% di ossigeno e idrogeno) Impalcatura di fibrille proteiche (collagene di *po I sinte*zzato dagli osteoblas*, composto prevalentemente dagli aminoacidi Glicina, Prolina, Lisina, acido Glutammico, Alanina e Arginina) Cellule (2%) osteoblas* che sinte*zzano l'impalcatura (fibrille ossee) osteoclas* che disfano la struoura osteoci* che mantengono il funzionamento del tessuto Sostanza minerale 70% Sostanza organica 30% Rimodellamento del tessuto osseo L osso è un tessuto metabolicamente attivo: nel tessuto osseo si svolge un con*nuo processo di rimozione e rinnovamento delle aree di osso senescente. Non solo nell età della crescita ma anche nell adulto e nella senescenza avviene un continuo fenomeno di distruzionericostruzione dell osso stesso, che porta ad un costante rinnovamento della struoura. Tale fenomeno è sooo controllo ormonale ed avviene grazie alla presenza di diversi *pi di cellule gli osteoblasti, responsabili della neoformazione, e gli osteoclasti del riassorbimento. Le cellule dell osso Cellule osteoprogenitrici osteoblasti (producono la matrice organica) matrice organica non calcificata matrice organica calcificata Osteoclas* Cellule grandi, mul*nucleate (fino a 50 nuclei), derivano dalla fusione di macrofagi mononuclea* Derivano da cellule ematopoie*che della linea del monocita- macrofago sono responsabili del riassorbimento dell osso (possiedono enzimi idroli*ci rilascia* per digerire la sostanza organica della matrice ossea) osteociti (sinte*zzano la matrice inorganica e la liberano all'esterno per esocitosi) osteoclasti (attivano il riassorbimento osseo) Cellule osteoprogenitrici, osteoblasti ed osteociti sono fasi consecutive dello stesso tipo cellulare. Gli osteoclasti, invece, derivano da precursori migrati nel tessuto osseo dal sangue, i cosiddetti preosteoclasti, i quali a loro volta si differenziano da cellule staminali del midollo osseo ematopoietico. possiedono receoori per la calcitonina e per il faoore s*molante rilasciato dagli osteoblas* sooo controllo dell ormone para*roideo Le diverse età del rimodellamento dell osso La matrice dei connettivi calcificati In condizioni fisiologiche e nell osso dell età adulta, riassorbimento e neoformazione procedono di pari passo; la neoformazione dell osso pareggia il precedente riassorbimento mantenendo costante la quan*tà di osso. In età pediatrica e nel corso dell accrescimento, prevale la fase di neoformazione Nella menopausa e nell età avanzata si osserva un eccesso di riassorbimento, con un disaccoppiamento dei due processi e la riduzione della quan*tà di osso mineralizzato. È formata da fibrille collagene giustapposte tra loro Ogni singola fibrilla, dopo un processo di formazione intracellulare (osteoblasti), subisce fasi di maturazione e catabolismo Nel reticolo endoplasmatico, le 3 strutture primarie (filamenti in verde) sono assemblate a formare la caratteristica tripla elica, il procollagene, caratterizzato dalla presenza di due propeptidi alle due estremità. 1

2 12/11/14 dal procollageno al collageno dal collageno alla matrice mineralizzata La particolare struttura sfalsata delle singole molecole lascia scoperte delle zone di fibrilla definite buchi (hole zone) in precise sequenze spaziali. In questi buchi si deposita il minerale osseo, principalmente come idrossiapatite. 1) Scissione dei propeptidi alle due estremità 2) Formazione dei cross link Cross-link: è il legame che si forma tra un peptide terminale e un residuo aminoacidico della catena adiacente. Aumenta la resistenza e diminuisce la flessibilità della fibrilla. Il Calcio Si trova nel corpo umano in due compar*men*: 99% nello scheletro Quindi, la quantità di Calcio presente nel fluido extracellulare è inferiore 1% nei fluidi extracellulari rispetto a quella immagazzinata nelle ossa Funzione del Calcio 1. Omeostasi e struttura dell osso Funzione strutturale: il 99% del calcio totale costituisce l idrossiapatite dello scheletro L osso funge da riserva per il calcio plasmatico 2. Coagulazione È necessario nella conversione della protrombina a trombina Il Ca, per la sua importanza in fisiopatologia, richiede un complesso sistema omeostatico che coinvolge osso, rene e tratto intestinale, in grado di regolare anche piccole variazioni minimali che possono verificarsi in condizioni fisiopatologiche di normalità 3. Trasmissione degli impulsi nervosi 4. Contrazione muscolare 5. Metabolismo cellulare 1. Legame con la calmodulina 2. Aavazione di alcuni enzimi Equilibrio del Calcio Funzione metabolica: nel liquido extracellulare ha effetti sulla soglia del potenziale d azione e sui canali di Na e K nei liquidi intracellulari funge da II messaggero, regola la contrazione muscolare Regolazione dei livelli di Ca plasma*co Il Calcio è scambiato giornalmente tra il fluido extracellulare (ECF,1), l intestino (2), il tessuto osseo (3) e il rene (4) l azione dell Ormone paratiroideo (PTH) Ca Circa 1000 mg di Ca vengono ingeriti ogni giorno con una dieta bilanciata Circa 200 mg/die vengono persi nel lume del tratto GI con la bile e altre secrezioni. A seconda della concentrazione di 1,25diidrossivitamina D circolante, approssimativamente da 200 a 400 mg di Ca vengono assorbiti dall'intestino ogni giorno. I rimanenti mg (20-25 mmol) si ritrovano nelle feci. Il bilancio netto del Ca viene mantenuto attraverso l'escrezione renale del Ca, attestata su una media di 200 mg/die (5 mmol/ die). La Calcitonina (inibisce l attività degli osteoclasti) il Calcitriolo (metabolita attivo della Vit. D) Ca Ca 2

3 Il Paratormone (PTH) E un ormone calciotropo, responsabile del mantenimento del livello ematico di calcio Il gene che lo codifica si trova sul cromosoma 11 E un polipeptide di 84 aa, prodotto dalle paratiroidi a partire da un precursore Circola in forma libera nel plasma Da prepropth (115aa) a Paratormone (84aa) prepropth (115aa) con*ene una sequenza segnale idrofobica (25aa) all estremità aminoterminale propth con*ene un esapep*de basico a funzione sconosciuta PTH (84aa): i primi 34 aa all estremità NH 2 - terminali sono essenziali per l aavità biologica e per il legame al receoore E trasformato nel fegato nella sua forma aava (frammento N- terminale) ed inaava (frammento C- terminale) La sintesi del PTH è controllata dalle concentrazioni di Ca ++ nei fluidi extracellulari ( Ca PTH) L azione dell Ormone para*roideo (PTH) Ca Il PTH viene con*nuamente sinte*zzato, secreto e degradato Il fegato e i reni sono coinvol* nel metabolismo del PTH Il frammento N- terminale biologicamente aavo del PTH ha una emivita di pochi minu* Durante la degradazione vengono genera* segmen* carbossi- terminali di PTH che compaiono in circolo e che sono privi di qualsiasi aavità biologica Il PTH promuove: 1) Riassorbimento osseo 2) Riassorbimento tubulare renale 3) Sintesi di 1,25- diidrossicolecalciferol o (1,25-DHCG) 4) Assorbimento di Ca dall intestino La VITAMINA D è un ORMONE STEROIDEO Ca -Aumenta l assorbimento di Ca 2+ intestinale (aumenta la trascrizione di geni coinvolti nell uptake di calcio nell enterocita. es: CBP intestinale, ATPasi Cadipendente) -Aumenta il riassorbimento osseo e quindi la mobilizzazione di Ca e Pi (stimola il differenziamento degli osteoclasti) -Diminuisce l escrezione di Ca a livello renale - Reprime l espressione del gene del PTH e della calcitonina La calcitonina Ca È un polipep*de di 32 amminoacidi, sinte*zzato dalle cellule C parafollicolari della *roide, nell'uomo ha peso molecolare di Da Ha funzione antagonista al paratormone, infaa la sua azione consiste nel ridurre le concentrazioni plasma*che di calcio, agendo principalmente sull osso bloccandone il riassorbimento da parte degli osteoclas* e accelerando l aavità osteoblas*ca di deposizione della matrice agisce anche a livello renale, s*molando l'eliminazione di calcio da parte del tubulo contorto prossimale La Ct non svolge alcuna azione a livello intes*nale I livelli plasma*ci sono maggiori nei maschi da cui la predisposizione delle donne all osteoporosi La CT ha una azione veloce ma molto breve nel tempo La sua funzione è ridurre la calcemia quando avvengono piccoli aumen* di concentrazioni di Ca++ sierico 3

4 La secrezione della calcitonina è stimolata da alte concentrazioni plasmatiche di Calcio ionizzato e da alcuni ormoni intestinali (gastrina, glucagone, secretina) Organi bersaglio: 1) osso riduce gli osteoclasti ed inibisce il riassorbimento osseo 2) rene riduce il riassorbimento di Ca e P Assorbimento del Calcio La quan*tà di Calcio presente nell organismo dipende dalla quan*tà di calcio assorbita È richiesto un ambiente acido Il duodeno è il principale sito di assorbimento Disponibilità della Vitamina D Rapida motilità intestinale Elevato apporto di fibre Acloridria Le frazioni plasmatiche del calcio % ionizzato (fisiologicamente attivo) % complessato con bicarbonato, citrato, solfato e lattato Frazione % non legato alle proteine diffusibile (soprattutto all albumina) Frazione diffusibile Normalmente il 25% del calcio assorbito proviene dal cibo Deficit di Vitamina D Gli estrogeni aumentano l assorbimento L ormone para*roideo è implicato nell assorbimento del Ca Menopausa Età TAKE- HOME MESSAGE Il 40-50% del calcio circolante è legato alle proteine (in par*colare all albumina); la parte rimanente (sooo forma di citrato, fosfato, bicarbonato, solfato) rappresenta la quota aava e prende il nome di calcio ionizzato. Il laboratorio nelle malattie dell osso Sono oggeoo di studio le diverse componen* di questo complesso sistema metabolico (cos*tuito dall osso, dal collagene, dagli ormoni regolatori e dai diversi eleoroli* nel fluido extracellulare). Indagini di 1 livello Livelli sierici di: Calcio Albumina Fosfato Fosfatasi alcalina Marcatori del turnover del tessuto osseo Indagini di 2 livello PTH Magnesio Escrezione del calcio urinario 25-idrossicolecalciferolo Escrezione di idrossiprolina urinaria di formazione (Fosfatasi alcalina, Osteocalcina) di riassorbimento (Fosfatasi acida, Idrossiprolina urinaria totale) 4

5 12/11/14 Calcemia Valori di riferimento: 2,4 mmol/l I livelli calcemici sono mantenuti costanti, senza variazioni circadiane. I laboratori misurano di routine la concentrazione totale del Calcio (definita dalla frazione legata e quella non legata). FaOori che influenzano il legame del calcio alle proteine plasma*che 1) Il legame del Ca alle proteine è influenzato dalle variazioni del ph Alcalosi Diminuzione del calcio ionizzato per l aumento del legame albumina-ca Acidosi Aumento del calcio ionizzato per la dissociazione del complesso albumina-ca 2) alterazioni della concentrazione delle proteine plasmatiche influenzano la frazione di Ca ionizzato Nelle patologie in cui si riscontra diminuzione delle proteine plasmatiche anche il valore del calcio totale risulterà diminuito! I pazienti con ipoalbuminemia hanno valori di calcemia più bassi dei valori di riferimento, che riflettono i bassi livelli della frazione del calcio legato, ma il valore di calcio ionizzato, non legato, sarà normale! Tali pazienti non devono essere considerati ipocalcemici La convenzione del Calcio aggiustato La Calcemia può essere corretta per il livello di albumina utilizzando questa approssimazione: il valore della calcemia ottenuto deve diminuire o aumentare di 0,8 mg/dl (0,20 mmol/l) per ogni 1 g/dl di diminuzione o di aumento dell'albumina. Si misura sia il Calcio totale sia l albumina; Se l albumina è anomala, si calcola quale sarebbe stato il Calcio totale se l albumina fosse stata normale. Calcio aggiustato = Ca totale misurato + 0,02 (47-albumina) (mmoli/l) Questo calcolo dovrebbe essere usato per evitare problemi di valutazione della concentrazione della calcemia, in pazienti che hanno concentrazioni anormali di albumina nel siero! Sfortunatamente, questo e altri algoritmi per decidere il valore del Ca ionizzato sono spesso imprecisi! Ipocalcemia Valori di riferimento del Calcio sierico totale: 2,4 mmol/l Il dosaggio del paratormone (PTH) È la riduzione dei livelli plasmatici di calcio al di sotto dei valori di riferimento È caratterizzata da sintomi neurologici (formicolio, tetano, alterazioni mentali), segni cardiovascolari (es., ECG anomalo) e cataratta. È causata da ipoparatiroidismo, deficit di Vit. D, malattie renali. Terapia: assunzione del Calcio per via orale o metaboliti sintetici della Vit. D Le para*doidi secernono sia il PTH aavo di 84 AA, che frammen* inaavi di PTH. Quindi il dosaggio del PTH si basa su: Concentrazione plasma*ca di PTH aavo=1 5 pmol/l Emivita del PTH aavo: molto breve = 2-4 minu* Catabolizzato da fegato e rene con produzione di frammen* della regione intermedia e C- terminale con emivita molto più lunga si accumulano nel circolo, raggiungendo concentrazioni 5-20 volte maggiori rispeoo al pep*de aavo 5

6 Fosforo Fabbisogno: 1-2 g/die Eliminazione: filtrato per il 90%, viene riassorbito quasi totalmente; escrezione gr/die Valori di riferimento: mg/dl nell adulto mg/dl nei bambini Funzione del fosforo Funzione strutturale: il 75% del fosforo totale costituisce l idrossiapatite dello scheletro Funzione metabolica: costituente di: acidi nucleici, fosfolipidi, fosfoproteine, composti ad alta energia (ATP), cofattori (NADP) Il fosforo dell organismo esiste in due forme: P inorganico: HPO 4 2- e H 2 PO 4 - HPO 4 2- : H 2 PO 4 - = 1:4 a ph 7.4; 1:1 in acidosi; 1:9 in alcalosi 55% è libero, 35% è complessato con Na, Mg e Ca, 10% è legato alle proteine P organico: contenuto nelle cellule Nel sangue sono presen* sia fosfa* inorganici che organici e comunemente vengono dosa* solo I primi. Anche i fosfa*, come il calcio, sono presen* in forma libera e legata alle proteine ma una valutazione separata delle due fasi non riveste una u*lità clinica. Alimenti Intestino Feci Assorbimento 1,25(OH) 2 D + Il metabolismo del fosforo È fisiologicamente legato a quello del Calcio È regolato dagli effea renali ed ossei del PTH e della VitD Formazione Filtrato Osso Pool del fosforo Rene Urine Riassorbimento Riassorbimento PTH - Sudore Fosforemia Valori di riferimento: 2,8-4,5 mg/dl I livelli fosforemici presentano significative variazioni intra- e interindividuali, con ampie variazioni relative all età, al sesso, alla massa muscolare e a momenti fisiologici diversi. Nell infanzia sono >del 50% rispetto ai VdR e diminuiscono progressivamente fino all età adulta. Variazioni circadiane: rilevanti, correlate anche con i pasti Magnesio In un uomo adulto: g di magnesio Distribuzione: 50% nelle ossa, 45% intracellulare, 5% extracellulare Fabbisogno: 300 mg/die nell adulto Eliminazione: filtrato per il 70-80%, viene riassorbito per il 20-30% Valori di riferimento: mg/dl 6

7 Il metabolismo del magnesio Il Mg riveste un ruolo fondamentale come cofaoore per più di 300 enzimi, e quindi come aavatore per numerosi sistemi enzima*ci essenziali. non ha grande importanza nel metabolismo dei conneavi calcifica*, nonostante la sua abbondanza nello scheletro. TAKE- HOME MESSAGE La calcemia dipende da: PTH: s*mola l aavità osteoclas*ca(aumenta calcio e fosforo), aumenta l assorbimento del calcio e diminuisce quello del fosforo, aumenta la formazione di VitD aava VitD: promuove l assorbimento del calcio e del fosforo nell intes*no, mobilizza calcio e fosforo dall osso insieme al PTH, s*mola la ritenzione di calcio e fosforo a livello renale Calcitonina: antagonizza il PTH Marcatori del turnover del tessuto osseo di formazione dell osso (osteo-deposizione) Fosfatasi alcalina Osteocalcina Propeptidi N- e C-terminale del procollagene tipo I di riassorbimento Sialoproteina dell'osso Fosfatasi acida Piridinolina (PYD) e Deossipiridinolina (DPD) cross-link del collagene Marcatori biochimici di osteo-deposizione I biomarcatori di formazione e apposizione ossea sono prodoa direa o indirea dell'aavita' degli osteoblas*, espressi sia durante le differen* fasi della differenziazione degli osteoblas*, sia nel corso della deposizione e maturazione di nuova matrice extracellulare ossea. Campione biologico: siero o plasma Metabolita Tessuto di origine Specificità Metabolita ALP totale Tessuto Osso, fegato, di origine intestino, Bassa Specificità placenta ALP ossea Osso Molto elevata Osteocalcina Osso Molto alta Peptidi C e N terminali del procollagene Osso, pelle, connettivo Moderata Fosfatasi alcalina (ALP) Valori di riferimento: UI/l (bambini fino a 1 anno) UI/l (bambini 1-10 anni) UI/l (adolescenti) UI/l (adulti) È prodooa a livello di vari tessu*: osso, fegato, intes*no, placenta, rene, ghiandole salivari, mammella E' presente in tuoe le cellule in fase di proliferazione o con un metabolismo aavo Isoforme*: tessuto- aspecifica, placentare o simil- placentare, intes*nale Fosfatasi alcalina ossea *sono codifica* dallo stesso gene e presentano iden*ca sequenza aminoacidica, mentre differiscono fra loro nel contenuto di carboidra* Fosfatasi alcalina ossea Elevate quan*tà sono localizzate sulla membrana cellulare degli osteoblasti. Determina l idrolisi del pirofosfato, rendendo disponibile il fosfato per i processi di mineralizzazione ossea. Ha una emivita di 1-2 giorni Il dosaggio può essere effeouato con metodi eleorofore*ci o con l impiego di an*corpi monoclonali (metodi immunoenzima*ci) specifici per l isoforma ossea e dota* di elevata sensibilità anali*ca Aumenta in tuoe le condizioni di aumentata apposizione ossea con o senza contemporaneo aumento del riassorbimento. Età infantile e adolescenza Osteoporosi Post-menopausa Morbo di Paget 7

8 Osteocalcina sierica (Bone Gla Protein) Valori di riferimento: 3,2-12,2 ng/ml (uomo) e 2,7-11,5 ng/ml (donna) È una proteina di 5900 Da, Vit. K dipendente in grado di legare il Ca e l idrossiapa*te Presenta 3 residui di γ- carbossiglutammato, che hanno una forte capacità di legare ioni Ca ++ e permeoono alla proteina di legarsi all idrossiapa*te (per questo e' chiamata bone gla protein) Interagisce con altri receoori di membrana, svolgendo un ruolo molto importante nell'organizzazione della matrice extracellulare e nel processo di mineralizzazione dell'osteoide. La quan*ta' di osteocalcina in circolo e' proporzionale all'en*ta' della formazione ossea in corso. I livelli di osteocalcina raggiungono valori massimi intorno ai 12 (F)- 14 (M) anni, in coincidenza con i periodi di massima velocità di crescita, poi decrescono verso i valori dell adulto. Nelle donne la concentrazione plasma*ca dell osteocalcina aumenta di circa due volte dopo la menopausa. ProdoOa da osteoblas*, osteoci* e condroci* ipertrofici in seguito a s*molazione della Vit D La quan*ta' di osteocalcina dell'osso rappresenta il 15% delle proteine totali ed e' considerata un marcatore specifico dell'aavita' degli osteoblas* La maggior parte dell'osteocalcina prodooa dagli osteoblas* e' incorporata nella matrice ossea, dove si lega all'idrossiapa*te, mentre solo una piccola frazione e' presente nel sangue Emivita: pochi minu* È specifica per le patologie dell osso, tuoavia le metodiche di dosaggio aoualmente disponibili (metodi radioimmunologici ed immunoenzima*ci) non sono completamente standardizza* Osteomalacia Morbo di Paget Osteoporosi postmenopausa Iperparatiroidismo Ipoparatiroidismo Trattamento corticosteroideo prolungato Fosfatasi alcalina ossea e Osteocalcina Sebbene siano prodooe entrambe dagli osteoblas*, le loro concentrazioni non variano in parallelo, suggerendo che esse sono coinvolte in processi differen*. La concentrazione sierica di osteocalcina e' quindi un marcatore molto sensibile di formazione ossea e correla con i valori di formazione ossea. Peptidi N- e C-terminale del procollagene di tipo I Il collagene e' cos*tuito per il 95% da collagene di *po I e per il restante 5% da collagene di *po III e IV. Il collagene di *po I e' anche il principale componente dell'osso (cos*tuisce il 90% della matrice ossea) La formazione dei frammen* N e C terminali del procollagene e' direoamente proporzionale alla formazione di nuove molecole di collagene maturo misura diretta e quantitativa della formazione di collagene maturo 45 Marcatori biochimici di riassorbimento osseo Sono prodoa di degradazione del collagene di *po I dell'osso, che possono essere misura* nelle urine e nel siero. Sialoproteina Dell'osso E' una glicoproteina di 80 kda presente nell'osso E' sinte*zzata dagli osteoblas* ed e' coinvolta nella mineralizzazione ossea. Studi preliminari indicano che aumen* della sua concentrazione sierica correlano meglio con patologie del riassorbimento osseo che con quelle di formazione. 8

9 Fosfatasi acida Le fosfatasi acide sono un gruppo eterogeneo di sei isoforme enzima*che, espresse in modo specifico in diversi tessu* e *pi cellulari (es. prostata, vescica, piastrine, eritroci*, macrofagi) Sono inibite dal tartrato In par*colare, per l'isoforma della Fosfatasi acida presente negli osteoclas* sono sta* iden*fica*: 1) un isoenzima grande con PM maggiore, sensibile al tartrato 2) un isoenzima piccolo con PM minore, resistente al tartrato (TRAP: tartrate resistant acid phopshatase) TRAP 5a: contenente acido sialico, presente nei macrofagi TRAP 5b: privo di acido sialico, specifico per gli osteoclas* La concentrazione sierica di TRAP 5b e' aumentata in condizioni di marcato riassorbimento osseo (menopausa, osteoporosi) Piridolina (HP) e Deossipiridolina (LP) cross- link piridolinici Valori di riferimento: piridolina: pmoli/µmoli creat.; deossipiridolina: 3-21 pmoli/µmoli creat. Sono compos* aminoacidici che formano legami crocia* covalen* tra catene adiacen* di collagene Si trovano nell osso, nella car*lagine, nei tendini, nei legamen* e nell aorta Sono secreti nelle urine e derivano dalla degradazione del collagene maturo e non da quello di nuova formazione Sono disponibili metodi immunometrici per il dosaggio su campioni di urine delle 24 ore. Morbo di Paget Osteoporosi Iperparatiroidismo primario Ipertiroidismo Artrite rematoide organica mineralizzata Malattie ossee L ipercalcemia o l ipocalcemia non implicano necessariamente alterazioni significative a livello osseo. Al contrario, si possono manifestare gravi malattie ossee, anche quando il livello di calcio sierico sembra normale. Le principali malattie ossee sono l osteoporosi, l osteomalacia e rachitismo, il morbo di Paget Normale Osteoporosi Osteomalacia organica mineralizzata organica mineralizzata Malaaa Osteomalacia/ Rachi*smo Profili biochimici nelle malaae ossee Profilo Il Calcio tenderà a essere basso o può essere neoamente diminuito; Il PHT è elevato; il 25- idrossicolecalciferolo diminuisce se la malaaa dipende dal deficit di Vit. D Malaaa di Paget Il Calcio è normale; la fosfatasi alcalina è elevata in maniera evidente Osteoporosi Non ci sono modificazioni biochimiche rilevabili Metastasi ossee Il Calcio può essere alto, basso o normale; il PTH è normalmente basso; la fosfatasi alcalina può essere elevata o normale 9

PARATORMONE, CALCITONINA, CALCITRIOLO, MELATONINA

PARATORMONE, CALCITONINA, CALCITRIOLO, MELATONINA PARATORMONE, CALCITONINA, CALCITRIOLO, MELATONINA OMEOSTASI DEL CALCIO E SUA REGOLAZIONE TRE ORMONI: PARATORMONE /PTH CALCITRIOLO CALCITONINA Klinke cap 11.7 Le paratiroidi L ormone paratiroideo o PTH

Dettagli

Sistema endocrino 6. Metabolismo del calcio e del fosfato, ormone paratiroideo, calcitonina, vitamina D

Sistema endocrino 6. Metabolismo del calcio e del fosfato, ormone paratiroideo, calcitonina, vitamina D Sistema endocrino 6. Metabolismo del calcio e del fosfato, ormone paratiroideo, calcitonina, vitamina D Prof. Carlo Capelli Fisiologia Generale e dell Esercizio Facoltà di Scienze Motorie, Università di

Dettagli

Calcio, fosforo e magnesio

Calcio, fosforo e magnesio Calcio, fosforo e magnesio Calcio (Ca 2+) elemento più abbondante del corpo umano (dopo O, C, H, N) 1200 g in totale nell uomo adulto di cui 99% nello scheletro Fosforo (P) 850 g totali nel corpo umano

Dettagli

Paratiroidi e regolazione del calcio e fosforo Regolazione calcio fosforo

Paratiroidi e regolazione del calcio e fosforo Regolazione calcio fosforo Paratiroidi e regolazione del calcio e fosforo Regolazione calcio fosforo La regolazione dei livelli plasmatici di calcio è un evento critico per una normale funzione cellulare, per la trasmissione nervosa,

Dettagli

Metabolismo del calcio e del fosfato

Metabolismo del calcio e del fosfato Metabolismo del calcio e del fosfato Metabolismo del calcio Il calcio è il minerale più rappresentato nell organismo umano (1000-1200 g) Il 99% del Ca corporeo si trova nello scheletro e nei denti, per

Dettagli

Calcio 2.Vitamina D Fosfosforo Vitamina K

Calcio 2.Vitamina D Fosfosforo Vitamina K Università di Roma Tor Vergata Scienze della Nutrizione umana Biochimica della nutrizione Prof.ssa Luciana Avigliano A.A. 2009-2010 Calcio 2.Vitamina D Fosfosforo Vitamina K VITAMINA D FONTI dieta: necessita

Dettagli

OMEOSTASI DEL Ca 2+ e FOSFORO

OMEOSTASI DEL Ca 2+ e FOSFORO OMEOSTASI DEL Ca 2+ e FOSFORO Metabolismo del calcio Il calcio è il minerale più rappresentato nell organismo umano (1000-1200 gr) Il 99% del Ca corporeo si trova nello scheletro e nei denti, per lo più

Dettagli

Alimentazione Fabbisogni 4.8

Alimentazione Fabbisogni 4.8 08/2000 Alimentazione Fabbisogni 4.8 IL FOSFORO P di Cosmino Giovanni Basile Lo scheletro è la parte più ricca di fosforo di tutto l organismo. Nel tessuto osseo il P si trova sotto forma di fosfato tricalcico

Dettagli

Vitamina D, PTH ed omeostasi del calcio

Vitamina D, PTH ed omeostasi del calcio Vitamina D, PTH ed omeostasi del calcio Funzioni principali della vit D Stimolazione dell'assorbimento del calcio e del fosforo a livello intestinale; Regolazione, in sinergia con l'ormone paratiroideo,

Dettagli

STRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE

STRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE STRESS E PATOLOGIE CORRELATE: STRATEGIE NUTRIZIONALI E MOTORIE Dott. ssa Annalisa Caravaggi Biologo Nutrizionista sabato 15 febbraio 14 STRESS: Forma di adattamento dell organismo a stimoli chiamati STRESSOR.

Dettagli

Acqua: nutriente essenziale

Acqua: nutriente essenziale Acqua: nutriente essenziale Funzioni dell acqua 1. Solvente delle reazioni metaboliche; 2. Regola il volume cellulare; 3. Regola la temperatura corporea; 4. Permette il trasporto dei nutrienti; 5. Permette

Dettagli

REGOLAZIONE DEL CALCIO, DEL FOSFATO E DEL MAGNESIO

REGOLAZIONE DEL CALCIO, DEL FOSFATO E DEL MAGNESIO REGOLAZIONE DEL CALCIO, DEL FOSFATO E DEL MAGNESIO CALCIO Il contenuto totale di calcio dell organismo adulto è di circa 1200 g, di cui: 98% depositato nelle ossa e nei denti sotto forma di idrossiapatite

Dettagli

FISIOPATOLOGIA dell EQUILIBRIO ACIDO-BASE

FISIOPATOLOGIA dell EQUILIBRIO ACIDO-BASE FISIOPATOLOGIA dell EQUILIBRIO ACIDO-BASE ACIDO = molecola contenente atomi di idrogeno capaci di rilasciare in soluzione ioni idrogeno (H( + ) BASE = ione o molecola che può accettare uno ione idrogeno

Dettagli

forme diabetiche Diabete di tipo I o magro o giovanile (IDDM): carenza primaria di insulina, più frequente nei giovani e nei bambini. Il deficit insulinico consegue (per predisposizione ereditaria o per

Dettagli

Omeostasi del calcio. Ca 2+ totale. Ca 2+ plasmatico. Kg 1.0-1.3 99% osso. 8.5-10.4 mg/dl (2.1-2.6 mm) 50% libero 50% legato

Omeostasi del calcio. Ca 2+ totale. Ca 2+ plasmatico. Kg 1.0-1.3 99% osso. 8.5-10.4 mg/dl (2.1-2.6 mm) 50% libero 50% legato Omeostasi del calcio Ca 2+ totale Kg 1.0-1.3 99% osso Cristalli con fosforo: idrossiapatite Ca 2+ plasmatico 8.5-10.4 mg/dl (2.1-2.6 mm) 50% libero 50% legato Albumina Citrato, fosfato Ruolo fisiologico

Dettagli

Il mantenimento dell omeostasi cellulare dipende dai sistemi che permettono lo scambio di molecole tra citoplasma e liquido

Il mantenimento dell omeostasi cellulare dipende dai sistemi che permettono lo scambio di molecole tra citoplasma e liquido Il mantenimento dell omeostasi cellulare dipende dai sistemi che permettono lo scambio di molecole tra citoplasma e liquido extracellulare e dalla loro regolazione. Membrana cellulare Ogni cellula presenta

Dettagli

OMEOSTASI DELLA TEMPERATURA CORPOREA

OMEOSTASI DELLA TEMPERATURA CORPOREA OMEOSTASI DELLA TEMPERATURA CORPOREA Ruolo fisiologico del calcio Omeostasi del calcio ASSORBIMENTO INTESTINALE DEL CALCIO OMEOSTASI GLICEMICA Il livello normale di glicemia? 90 mg/100 ml Pancreas

Dettagli

La digestione degli alimenti

La digestione degli alimenti La digestione degli alimenti Le sostanze alimentari complesse (lipidi, glucidi, protidi) che vengono introdotte nell organismo, devono subire delle profonde modificazioni che le trasformano in sostanze

Dettagli

Mediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula

Mediatore chimico. Recettore. Trasduzione del segnale. Risposta della cellula Mediatore chimico Recettore Trasduzione del segnale Risposta della cellula I mediatori chimici sono prodotti da cellule specializzate e sono diffusi nell organismo da apparati di distribuzione Sistemi

Dettagli

Esami per la valutazione della funzionalità epatica. www.slidetube.it

Esami per la valutazione della funzionalità epatica. www.slidetube.it Esami per la valutazione della funzionalità epatica Enzimi epatici si dividono in markers di danno epatico markers di ostruzione delle vie biliari ENZIMI EPATICI Alanina aminotransferasi (ALT) Aspartato

Dettagli

Le proteine. Le proteine sono i mattoncini che costituiscono gli organismi viventi.

Le proteine. Le proteine sono i mattoncini che costituiscono gli organismi viventi. Le proteine Le proteine sono i mattoncini che costituiscono gli organismi viventi. Per avere un idea più precisa, basti pensare che tutti i muscoli del nostro corpo sono composti da filamenti di proteine

Dettagli

Le Biomolecole I parte. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti

Le Biomolecole I parte. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti Le Biomolecole I parte Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti LE BIOMOLECOLE Le biomolecole, presenti in tutti gli esseri viventi, sono molecole composte principalmente da carbonio, idrogeno, azoto e ossigeno.

Dettagli

LE BIOMOLECOLE DETTE ANCHE MOLECOLE ORGANICHE; CARBOIDRATI PROTEINE. sono ACIDI NUCLEICI. molecole complesse = POLIMERI. formate dall'unione di

LE BIOMOLECOLE DETTE ANCHE MOLECOLE ORGANICHE; CARBOIDRATI PROTEINE. sono ACIDI NUCLEICI. molecole complesse = POLIMERI. formate dall'unione di LE BIOMOLECOLE LE BIOMOLECOLE DETTE ANCHE MOLECOLE ORGANICHE; CARBOIDRATI LE BIOMOLECOLE sono LIPIDI PROTEINE ACIDI NUCLEICI molecole complesse = POLIMERI formate dall'unione di molecole semplici = MONOMERI

Dettagli

dieta vengono convertiti in composti dei corpi chetonici.

dieta vengono convertiti in composti dei corpi chetonici. Metabolismo degli aminoacidi Metabolismo degli aminoacidi Gli aminoacidi introdotti in eccesso con la dieta vengono convertiti in composti precursori del glucosio, degli acidi grassi e dei corpi chetonici.

Dettagli

Tratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas

Tratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas 1 Tratto dal libro Come vivere 150 anni Dr. Dimitris Tsoukalas Capitolo 7 Enzimi, le macchine della vita Piccole macchine regolano la funzione del corpo umano in un orchestrazione perfetta e a velocità

Dettagli

1. Obesità. Per valutare la distribuzione del grasso corporeo, si può utilizzare il rapporto vita.

1. Obesità. Per valutare la distribuzione del grasso corporeo, si può utilizzare il rapporto vita. 2%(6,7 1. Obesità L incidenza del sovrappeso e/o dell obesità è andata aumentando dal dopoguerra in tutti i paesi industrializzati per l abbondanza e la disponibilità di cibi raffinati da un lato e la

Dettagli

ASPETTI TERMODINAMICI DEI SISTEMI BIOLOGICI

ASPETTI TERMODINAMICI DEI SISTEMI BIOLOGICI ASPETTI TERMODINAMICI DEI SISTEMI BIOLOGICI Sistemi biologici: soggetti a complessi processi di trasformazione e scambio di energia; I sistemi biologici sono costituiti perlopiù da quattro elementi: H,

Dettagli

GLUCONEOGENESI. Sintesi (GENESI) di nuove (NEO) molecole di glucosio

GLUCONEOGENESI. Sintesi (GENESI) di nuove (NEO) molecole di glucosio GLUCONEOGENESI Sintesi (GENESI) di nuove (NEO) molecole di glucosio CATABOLISMO ANABOLISMO OSSIDAZIONI Produzione di ATP RIDUZIONI Consumo di ATP La GLUCONEOGENESI è un PROCESSO ANABOLICO La gluconeogenesi

Dettagli

Conosciamo le nostre ossa

Conosciamo le nostre ossa Conosciamo le nostre ossa 1. I l capitolo in questione potrebbe apparire a prima vista, un po «pesante»: se la pensate così potete evitarlo passando subito alle altre sezioni. Ma se siete interessati a

Dettagli

OBESITA. 11 Aprile 2013

OBESITA. 11 Aprile 2013 OBESITA 11 Aprile 2013 L obesità è una patologia cronica caratterizzata dall eccessivo accumulo di tessuto adiposo nell organismo ed è causata da fattori ereditari e non ereditari che determinano un introito

Dettagli

Regione cerniera monomero regione cerniera

Regione cerniera monomero regione cerniera Regione cerniera Tutte le Ig, sia quelle secrete che quelle presenti sulla membrana plasmatica dei linfociti B, sono costituite da quattro catene proteiche, due pesanti (H, da heavy, in rosso nel disegno)

Dettagli

DA MADRE. Èla madre che -

DA MADRE. Èla madre che - DA MADRE a figlio 2 Èla madre che - durante la gravidanza e l allattamento - dona al figlio tutto il calcio necessario a formare lo scheletro. Durante la gravidanza, soprattutto nel terzo trimestre, il

Dettagli

EFFETTI DEL PIOMBO SULLA SINTESI DELL EME

EFFETTI DEL PIOMBO SULLA SINTESI DELL EME EFFETTI DEL PIOMBO SULLA SINTESI DELL EME EME Succinil coenzima A glicina ALA DEIDRATASI Acido δ aminolevulinico porfobilinogeno Escreto con le urine uroporfobilinogeno CPG - DECARBOSSILASI EME - SINTETASI

Dettagli

www.fisiokinesiterapia.biz

www.fisiokinesiterapia.biz www.fisiokinesiterapia.biz Il tessuto osseo Prof. Fulvio Vitiello malattie metaboliche dell'osso 1 Il tessuto osseo: tessuto connettivo specializzato Funzione meccanica supporto della struttura corporea

Dettagli

Funzioni dello stomaco

Funzioni dello stomaco corpo antro Funzioni dello stomaco 1. Storage accumulo di cibo in seguito ad apertura del SEI 2. Mescolamento del cibo con le secrezioni gastriche fino a formare una poltiglia acida detta chimo 3. Digestione

Dettagli

Modulazione ormonale del ricambio

Modulazione ormonale del ricambio Corso Scienze Tecniche Dietetiche Applicate MED/49 Scienze Tecniche Dietetiche Applicate Anno Accademico 2013-14 Modulazione ormonale del ricambio calcico Maria Luisa Eliana Luisi Parametri del ricambio

Dettagli

ANATOMIA E FISIO-PATOLOGIA L APPARATO URINARIO

ANATOMIA E FISIO-PATOLOGIA L APPARATO URINARIO ANATOMIA E FISIO-PATOLOGIA L APPARATO URINARIO CORSO CORSO OSS DISCIPLINA: OSS DISCIPLINA: ANATOMIA PRIMO E FISIO-PATOLOGIA SOCCORSO MASSIMO MASSIMO FRANZIN FRANZIN COSTITUITO DA: DUE RENI DUE URETERI

Dettagli

COMUNICAZIONE TRA CELLULA ED AMBIENTE FGE AA.2015-16

COMUNICAZIONE TRA CELLULA ED AMBIENTE FGE AA.2015-16 COMUNICAZIONE TRA CELLULA ED AMBIENTE FGE AA.2015-16 OMEOSTASI Fisiologia Umana La fisiologia è la scienza che studia i meccanismi di funzionamento degli organismi viventi. E una scienza integrata che

Dettagli

-assicurare il fabbisogno plastico necessario alla riparazione protezione e ricambio dei tessuti.

-assicurare il fabbisogno plastico necessario alla riparazione protezione e ricambio dei tessuti. Il principali compiti derivanti dall assunzione periodica di cibo sono: -assicurare il giusto fabbisogno energetico necessario alla vita ed all attività muscolare (tenendo conto che entrate ed uscite devono

Dettagli

STOMACO. A livello dello stomaco si verifica un limitato assorbimento di alimenti, soprattutto di acqua, di alcuni sali, di alcool e di alcuni farmaci

STOMACO. A livello dello stomaco si verifica un limitato assorbimento di alimenti, soprattutto di acqua, di alcuni sali, di alcool e di alcuni farmaci STOMACO Nel loro insieme i secreti delle ghiandole formano il succo gastrico, fortemente acido (ph circa 1). Nella mucosa gastrica sono disposte tra le ghiandole cellule mucose, che producono un muco che

Dettagli

Servizio di Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) e Composizione Corporea

Servizio di Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) e Composizione Corporea Servizio di Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) e Composizione Corporea Associazione Italiana per l Educazione Demografica Sezione di Roma L osteoporosi È una condizione dello scheletro caratterizzata

Dettagli

Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI.

Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI. Valutazione dell IG di Frollini tradizionali e preparati con farina con l aggiunta del % di Freno SIGI. Premessa L'indice glicemico (IG) di un alimento, definito come l'area sotto la curva (AUC) della

Dettagli

Applied Nutritional Medicine

Applied Nutritional Medicine Glossario del corso di Medicina Nutrizionale Acidi Grassi: sono delle molecole a catena lunga che formano la quasi totalità dei lipidi complessi e dei grassi sia animali e vegetali. Se non attaccati ad

Dettagli

Mangiamo perché abbiamo bisogno di energia, di materiali con cui costruire il nostro corpo, di materiali per riparare parti del nostro corpo, di

Mangiamo perché abbiamo bisogno di energia, di materiali con cui costruire il nostro corpo, di materiali per riparare parti del nostro corpo, di Mangiamo perché abbiamo bisogno di energia, di materiali con cui costruire il nostro corpo, di materiali per riparare parti del nostro corpo, di materiali per fare funzionare il nostro corpo È il carboidrato

Dettagli

VIE DI INTRODUZIONE ED ASSORBIMENTO DEI FARMACI

VIE DI INTRODUZIONE ED ASSORBIMENTO DEI FARMACI VIE DI INTRODUZIONE ED ASSORBIMENTO DEI FARMACI I farmaci possono essere introdotti nell organismo per via enterale e per via parenterale.. Con la somministrazione enterale (enteron = intestino), il farmaco

Dettagli

SISTEMI ENERGETICI. L ATP privato di uno dei suoi 3 radicali fosforici diventa ADP (adenosindifosfato).

SISTEMI ENERGETICI. L ATP privato di uno dei suoi 3 radicali fosforici diventa ADP (adenosindifosfato). SISTEMI ENERGETICI LE FONTI ENERGETICHE MUSCOLARI I movimenti sono resi possibili, dal punto di vista energetico, grazie alla trasformazione, da parte dei muscoli, dell energia chimica ( trasformazione

Dettagli

I L I P I D I. Lipidi complessi: fosfolipidi e glicolipidi; sono formati da CHO e altre sostanze.

I L I P I D I. Lipidi complessi: fosfolipidi e glicolipidi; sono formati da CHO e altre sostanze. I L I P I D I ASPETTI GENERALI I Lipidi o grassi sono la riserva energetica del nostro organismo; nel corpo umano costituiscono mediamente il 17% del peso corporeo dove formano il tessuto adiposo. In generale

Dettagli

DNA - RNA. Nucleotide = Gruppo Fosforico + Zucchero Pentoso + Base Azotata. Le unità fondamentali costituenti il DNA e l RNA sono i Nucleotidi.

DNA - RNA. Nucleotide = Gruppo Fosforico + Zucchero Pentoso + Base Azotata. Le unità fondamentali costituenti il DNA e l RNA sono i Nucleotidi. DNA - RNA Le unità fondamentali costituenti il DNA e l RNA sono i Nucleotidi. Nucleotide = Gruppo Fosforico + Zucchero Pentoso + Base Azotata. Esistono 4 basi azotate per il DNA e 4 per RNA Differenze

Dettagli

FAME, APPETITO E SAZIETA

FAME, APPETITO E SAZIETA FAME, APPETITO E SAZIETA 1 FAME Necessità di un organismo ad assumere cibo Nel sistema nervoso centrale, a livello ipotalamico, si distinguono due zone il centro della fame il centro della sazietà La prima

Dettagli

Il sistema endocrino

Il sistema endocrino Il sistema endocrino 0 I messaggeri chimici 0 I messaggeri chimici coordinano le diverse funzioni dell organismo Gli animali regolano le proprie attività per mezzo di messaggeri chimici. Un ormone è una

Dettagli

L ORIGINE DEI TESSUTI

L ORIGINE DEI TESSUTI L ORIGINE DEI TESSUTI Tutte le cellule dell organismo derivano dallo zigote Embrioni di topo a diversi stadi di sviluppo: A, stadio a 2 pronuclei; E, stadio a circa 16 cellule B, stadio a 2 blastomeri;

Dettagli

Breve guida per il paziente con insufficienza renale cronica

Breve guida per il paziente con insufficienza renale cronica Quando l insufficienza renale ti fa perdere l equilibrio, Fosforo Calcio cosa puoi fare per controllare il fosforo Breve guida per il paziente con insufficienza renale cronica ASSOCIAZIONE NAZIONALE EMODIALIZZATI

Dettagli

Farmacodinamica II. Mariapia Vairetti. Dipartimento di Medicina Interna e Terapia Sezione di Farmacologia e Tossicologia Cellulare e Molecolare

Farmacodinamica II. Mariapia Vairetti. Dipartimento di Medicina Interna e Terapia Sezione di Farmacologia e Tossicologia Cellulare e Molecolare Farmacodinamica II Mariapia Vairetti Dipartimento di Medicina Interna e Terapia Sezione di Farmacologia e Tossicologia Cellulare e Molecolare Processo di riconoscimento fra farmaco e recettore TIPI DI

Dettagli

Metabolismo degli amminoacidi. Ciclo dell urea

Metabolismo degli amminoacidi. Ciclo dell urea Metabolismo degli amminoacidi Ciclo dell urea Biosintesi di amminoacidiporfirine, creatina, carnitina, ormoni, nucleotidi Gli amminoacidi possono subire una degradazione ossidativa in 3 diverse situazioni

Dettagli

Fonti di cellule staminali pluripotenti: Le cellule staminali possiedono 2 caratteristiche principali: -La massa cellulare interna della blastocisti.

Fonti di cellule staminali pluripotenti: Le cellule staminali possiedono 2 caratteristiche principali: -La massa cellulare interna della blastocisti. possiedono 2 caratteristiche principali: Fonti di cellule staminali pluripotenti: -Si autorinnovano a lungo termine. -Danno origine a tutti i tipi di cellule differenziate. -La massa cellulare interna

Dettagli

Elettroforesi. Elettroforesi: processo per cui molecole cariche si separano in un campo elettrico a causa della loro diversa mobilita.

Elettroforesi. Elettroforesi: processo per cui molecole cariche si separano in un campo elettrico a causa della loro diversa mobilita. Elettroforesi Elettroforesi: processo per cui molecole cariche si separano in un campo elettrico a causa della loro diversa mobilita. A qualunque ph diverso dal pi le proteine hanno una carica netta quindi,

Dettagli

Sfingolipidi. Ceramidi SEMINARIO!!! 20/12/2013 SFINGOLIPIDI

Sfingolipidi. Ceramidi SEMINARIO!!! 20/12/2013 SFINGOLIPIDI SEMINARIO!!! SFINGOLIPIDI Sfingolipidi Ceramidi Lipidi derivati dall aminoalcool sfingosina. Un acido grasso è legato al gruppo aminico della sfingosina. I diversi gruppi polari (R) legati al gruppo OH

Dettagli

CONTROLLO ORMONALE DEL METABOLISMO GLUCIDICO DA PARTE DI GLUCAGONE, ADRENALINA E INSULINA

CONTROLLO ORMONALE DEL METABOLISMO GLUCIDICO DA PARTE DI GLUCAGONE, ADRENALINA E INSULINA CONTROLLO ORMONALE DEL METABOLISMO GLUCIDICO DA PARTE DI GLUCAGONE, ADRENALINA E INSULINA QUESTI ORMONI REGOLANO IL FLUSSO DEI METABOLITI NELLA GLICOLISI, NELLA GLICOGENO-SINTESI, NELLA GLIGENO-LISI E

Dettagli

Osteointegrazione. Definizione della American Academy of Implants Dentistry:

Osteointegrazione. Definizione della American Academy of Implants Dentistry: Osteointegrazione 1 Osteointegrazione Definizione della American Academy of Implants Dentistry: "Contatto che interviene senza interposizione di tessuto non osseo tra osso normale rimodellato e un impianto

Dettagli

Macromolecole Biologiche. I domini (III)

Macromolecole Biologiche. I domini (III) I domini (III) Domini α/β La cross over connection è l unità costitutiva su cui si basa la topologia di 3 tipi di domini α/β osservati nelle proteine: - α/β barrel - motivi ricchi di Leu (fold a ferro

Dettagli

Fisiologia Renale 3. Equilibrio acido-base: Principi generali e fisico chimica

Fisiologia Renale 3. Equilibrio acido-base: Principi generali e fisico chimica Fisiologia Renale 3. Equilibrio acido-base: Principi generali e fisico chimica Fisiologia Generale e dell Esercizio Carlo Capelli Facoltà di Scienze Motorie, Università di Verona Obiettivi Definizione

Dettagli

Metabolismo degli aminoacidi

Metabolismo degli aminoacidi Metabolismo degli aminoacidi Quando gli aminoacidi provenienti dalla digestione gastrica e intestinale, non vengono utilizzati per la costruzione di nuove proteine vengono demoliti Transaminazione Per

Dettagli

Dott.ssa Ilaria Barchetta

Dott.ssa Ilaria Barchetta Dott.ssa Ilaria Barchetta Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche Sapienza Università di Roma Diverse evidenze sperimentali hanno dimostrato una influenza diretta della vitamina D non solo

Dettagli

Farmacocinetica dell escrezione dei farmaci nel latte. I neurotrasmettitori nella moderna diagnostica. Piperazina e suoi derivati

Farmacocinetica dell escrezione dei farmaci nel latte. I neurotrasmettitori nella moderna diagnostica. Piperazina e suoi derivati Farmacocinetica dell escrezione dei farmaci nel latte I neurotrasmettitori nella moderna diagnostica Piperazina e suoi derivati dr. Angelo Marzìa FARMACOCINETICA DELL ESCREZIONE DEI FARMACI NEL LATTE

Dettagli

scaricato da www.sunhope.it

scaricato da www.sunhope.it Recettori a tirosina chinasi I recettori a tirosina chinasi presentano vari domini Una regione di legame (extracellulare) Una regione transmembrana Una coda intracellulare con numerose tirosine scaricato

Dettagli

con la dissoluzione di rocce (magnesio, calcio, solfato, idrogeno) e altri elementi (CO2). Donat Written by l, d F Y H:i - Last Updated l, d F Y H:i

con la dissoluzione di rocce (magnesio, calcio, solfato, idrogeno) e altri elementi (CO2). Donat Written by l, d F Y H:i - Last Updated l, d F Y H:i Rogaška Slatina vanta una delle sorgenti più preziose in tutta Europa. Già da molti secoli viene scelta come meta da numerosi ospiti, che vogliono ripristinare nel proprio corpo l'equilibrio dei sali minerali

Dettagli

ALIMENTAZIONE NELL UOMO

ALIMENTAZIONE NELL UOMO ALIMENTAZIONE NELL UOMO Alimentazione e Nutrizione Corpo umano come macchina chimica che utilizza l energia chimica degli alimenti (quando si spezzano i legami chimici tra gli atomi che formano le macromolecole

Dettagli

La Velocità. Terzo incontro P.O.M.S. Relatore Averoldi Michele. Venerdi 24 Ottobre 2014

La Velocità. Terzo incontro P.O.M.S. Relatore Averoldi Michele. Venerdi 24 Ottobre 2014 La Velocità Terzo incontro P.O.M.S. Relatore Averoldi Michele La velocità Definizione e funzionamento Velocità (1) La velocità è la capacità di compiere movimenti di una certa ampiezza in un tempo limitato.

Dettagli

Anemia dell infiammazione

Anemia dell infiammazione Anemia dell infiammazione Sant Angelo Lodigiano Novembre 2012 Contesto clinico Anemia dell infiammazione o anche anemia della malattia cronica Può insorgere in corso di infezioni di ogni tipo In corso

Dettagli

Prof. Maria Nicola GADALETA DISPENSA N. 19

Prof. Maria Nicola GADALETA DISPENSA N. 19 Prof. Maria Nicola GADALETA E-mail: m.n.gadaleta@biologia.uniba.it Facoltà di Scienze Biotecnologiche Corso di Laurea in Biotecnologie Sanitarie e Farmaceutiche Biochimica e Tecnologie Biochimiche DISPENSA

Dettagli

Il flusso dell informazione genetica. DNA -->RNA-->Proteine

Il flusso dell informazione genetica. DNA -->RNA-->Proteine Il flusso dell informazione genetica DNA -->RNA-->Proteine Abbiamo visto i principali esperimenti che hanno dimostrato che il DNA è la molecola depositaria dell informazione genetica nella maggior parte

Dettagli

Le PROTEINE sono i biopolimeri maggiormente presenti all interno delle cellule, dal momento che costituiscono dal 40 al 70% del peso a secco.

Le PROTEINE sono i biopolimeri maggiormente presenti all interno delle cellule, dal momento che costituiscono dal 40 al 70% del peso a secco. Le PROTEINE sono i biopolimeri maggiormente presenti all interno delle cellule, dal momento che costituiscono dal 40 al 70% del peso a secco. Svolgono funzioni biologiche di fondamentale importanza e possono

Dettagli

Biologia della Leadership un neurone fa l azienda? Oscar Pepino, Riccardo Conturbia, Michela Pepino

Biologia della Leadership un neurone fa l azienda? Oscar Pepino, Riccardo Conturbia, Michela Pepino Biologia della Leadership un neurone fa l azienda? Oscar Pepino, Riccardo Conturbia, Michela Pepino Indice Introduzione Conclusioni 2 Introduzione Intendiamo sfruttare il paradigma del corpo umano e delle

Dettagli

ETANOLO. Tuttavia influenza sia positivamente che negativamente diverse funzioni fisiologiche.

ETANOLO. Tuttavia influenza sia positivamente che negativamente diverse funzioni fisiologiche. L etanolo, nonostante l elevato valore energetico, non può essere considerato un nutriente poiché: non svolge una funzione plastica non è essenziale. Tuttavia influenza sia positivamente che negativamente

Dettagli

VADEMECUM PER MISURA DELLA VITAMINA D (25-idrossivitamina D e 1,25-diidrossivitamina D)

VADEMECUM PER MISURA DELLA VITAMINA D (25-idrossivitamina D e 1,25-diidrossivitamina D) DAI Diagnostica di Laboratorio - Laboratorio Generale - Direttore Dr. Gianni Messeri Gentile Collega, negli ultimi anni abbiamo assistito ad un incremento delle richieste di dosaggio di vitamina D (25-

Dettagli

Scuola Media Piancavallo 2

Scuola Media Piancavallo 2 LA CELLULA Una caratteristica di quasi tutti gli esseri viventi è quella di possedere una struttura più o meno complessa in cui parti diverse, gli organi, sono adatte a svolgere funzioni specifiche. Il

Dettagli

Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia Biofisica e Fisiologia I

Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia Biofisica e Fisiologia I Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia Biofisica e Fisiologia I I TRASPORTI ATTRAVERSO MEMBRANE BIOLOGICHE Movimenti di piccoli soluti attraverso le membrane 2 categorie generali Trasporto

Dettagli

L educazione alimentare

L educazione alimentare L educazione alimentare Educazione alimentare: alimenti e nutrienti Sono ALIMENTI tutte le sostanze che l organismo può utilizzare per l accrescimento, il mantenimento e il funzionamento delle strutture

Dettagli

I composti organici della vita: carboidrati, lipidi, proteine e acidi nucleici

I composti organici della vita: carboidrati, lipidi, proteine e acidi nucleici I composti organici della vita: carboidrati, lipidi, proteine e acidi nucleici La seta della tela di ragno è un insieme di macromolecole, dette proteine. Sono le caratteristiche fisico-chimiche di queste

Dettagli

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può Sale e salute Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può causare gravi problemi alla salute. La quantità

Dettagli

http://sds.coniliguria.it 1

http://sds.coniliguria.it 1 Aspetti metabolici dell esercizio fisico Genova 22 gennaio 2011 A cura di Attilio TRAVERSO http://sds.coniliguria.it 1 L allenamento produce modificazioni fisiologiche (adattamenti) in quasi tutti i sistemi

Dettagli

ENDOCRINOLOGIA E NUTRIZIONE UMANA LEZIONE 6 GHIANDOLE SURRENALI ZONE

ENDOCRINOLOGIA E NUTRIZIONE UMANA LEZIONE 6 GHIANDOLE SURRENALI ZONE ENDOCRINOLOGIA E NUTRIZIONE UMANA LEZIONE 6 GHIANDOLE SURRENALI ZONE Struttura La porzione più esterna della corticale, la zona glomerulare, è costituita da piccole cellule mentre la porzione centrale,

Dettagli

Integrali (transmembrana), si estendono attraverso l intera membrana. Classificate in famiglie a seconda del numero di segmenti transmembrana.

Integrali (transmembrana), si estendono attraverso l intera membrana. Classificate in famiglie a seconda del numero di segmenti transmembrana. Membrana cellulare Proteine inserite nella membrana cellulare: Integrali (transmembrana), si estendono attraverso l intera membrana. Classificate in famiglie a seconda del numero di segmenti transmembrana.

Dettagli

INTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca

INTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca INTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca La ricerca come strumento per lo sviluppo aziendale: sinergia tra università e industria

Dettagli

Elena Casiraghi: LA FORZA DELLE PROTEINE

Elena Casiraghi: LA FORZA DELLE PROTEINE Elena Casiraghi: LA FORZA DELLE PROTEINE Cosa mangiare e quando farlo se si vuole ottenere il massimo dell'efficacia da un corretto allenamento di forza. Necessità proteica per gli atleti E' ben noto quale

Dettagli

Biosintesi non ribosomiale di metaboliti peptidici bioattivi

Biosintesi non ribosomiale di metaboliti peptidici bioattivi Biosintesi non ribosomiale di metaboliti peptidici bioattivi Principali bersagli degli antibiotici Gli antibiotici derivano per la maggior parte da composti naturali Strutture di alcuni peptidi bioattivi

Dettagli

L-CITRULLINA E DISFUNZIONE ERETTILE RISVOLTI FARMACOLOGICI E.GRECO

L-CITRULLINA E DISFUNZIONE ERETTILE RISVOLTI FARMACOLOGICI E.GRECO L-CITRULLINA E DISFUNZIONE ERETTILE MASCHILE RISVOLTI FARMACOLOGICI E.GRECO FISIOLOGIA DELL EREZIONE L ossido nitrico penetra all interno della cellula muscolare liscia intracavernosa con attivazione della

Dettagli

Proteine integrali di membrana legate sul versante esterno a gruppi di carboidrati. Formati da diverse subunità che circoscrivono un poro acquoso che

Proteine integrali di membrana legate sul versante esterno a gruppi di carboidrati. Formati da diverse subunità che circoscrivono un poro acquoso che Canali ionici Proteine integrali di membrana legate sul versante esterno a gruppi di carboidrati. Formati da diverse subunità che circoscrivono un poro acquoso che permette il passaggio selettivo di ioni.

Dettagli

in Terminazione Neurone Dendriti Soma Fessura sinaptica sinaptica Nucleo dendrite Segmento iniziale Sinapsi inibitoria Segmento mielinico Assone

in Terminazione Neurone Dendriti Soma Fessura sinaptica sinaptica Nucleo dendrite Segmento iniziale Sinapsi inibitoria Segmento mielinico Assone Le funzioni del sistema nervoso si basano sull attività dei neuroni che consiste nel generare, trasmettere ed elaborare informazioni nervose, che dipendono da modificazioni del potenziale di membrana,

Dettagli

Alimentazione e Nutrizione

Alimentazione e Nutrizione Alimentazione e Nutrizione Dr. Augusto Innocenti, PhD Biologo Nutrizionista Prof. a contratto Università di Parma Perfezionamento in Biochimica e Biologia Molecolare Phd in Neurobiologia e Neurofisiologia

Dettagli

Una svolta nella cura dell OSTEOPOROSI

Una svolta nella cura dell OSTEOPOROSI Una svolta nella cura dell OSTEOPOROSI Migliora la biodisponibilità di Calcio e Magnesio Potenzia la resistenza alle fratture MK7 - Menachinone (Vit. K2) RUOLO CHIAVE PER La Vitamina K2 è una vitamina

Dettagli

Corso di Laurea in Farmacia Insegnamento di BIOCHIMICA Angela Chambery

Corso di Laurea in Farmacia Insegnamento di BIOCHIMICA Angela Chambery Corso di Laurea in Farmacia Insegnamento di BIOCHIMICA Angela Chambery Lezione 26 La gluconeogenesi Concetti chiave: Il fegato e il rene possono sintetizzare glucosio da lattato, piruvato e amminoacidi.

Dettagli

Le due porzioni del pancreas, esocrino ed endocrino, sono anatomicamente e funzionalmente diverse.

Le due porzioni del pancreas, esocrino ed endocrino, sono anatomicamente e funzionalmente diverse. ENDOCRINOLOGIA E NUTRIZIONE UMANA LEZIONE 7 PANCREAS Le due porzioni del pancreas, esocrino ed endocrino, sono anatomicamente e funzionalmente diverse. Isole del Langherans Contengono da poche centinaia

Dettagli

logo.jpg 18F-FDG Vari lavori hanno dimostrato che l accumulo di FDG correla con il Ki-67 MARKER DI PROLIFERAZIONE

logo.jpg 18F-FDG Vari lavori hanno dimostrato che l accumulo di FDG correla con il Ki-67 MARKER DI PROLIFERAZIONE logo.jpg 18F-FDG 18F-FDG Entrata glucosio nelle cellule Segue due vie: diffusione facilitata (in presenza di eccesso) trasporto attivo Na-dipendente (richiede energia) logo.jpg FDG si accumula in base

Dettagli

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE

Corso di Componenti e Impianti Termotecnici LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE LE RETI DI DISTRIBUZIONE PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE 1 PERDITE DI CARICO LOCALIZZATE Sono le perdite di carico (o di pressione) che un fluido, in moto attraverso un condotto, subisce a causa delle resistenze

Dettagli

Attivitá e cinetica enzimatica

Attivitá e cinetica enzimatica Attivitá e cinetica enzimatica PAS : Classe di insegnamento A60 Biologia e scienze A.A. 2013/2014 09/05/2014 Cinetica Enzimatica La cinetica enzimatica è misurata come velocità di conversione del substrato

Dettagli

A livello della loro struttura chimica, come i grassi, anche i carboidrati sono composti ternari, formati cioè da tre molecole:

A livello della loro struttura chimica, come i grassi, anche i carboidrati sono composti ternari, formati cioè da tre molecole: I carboidrati costituiscono la fonte di energia principale per lo svolgimento di tutte le funzioni organiche (mantenimento della temperatura corporea, battito cardiaco, funzioni cerebrali, digestione,

Dettagli

INTOLLERANZA AL LATTOSIO: ESEMPIO DI BIODIVERSITA GENETICA

INTOLLERANZA AL LATTOSIO: ESEMPIO DI BIODIVERSITA GENETICA INTOLLERANZA AL LATTOSIO: ESEMPIO DI BIODIVERSITA GENETICA I.P.S.I.A. Bettino Padovano Senigallia INDIRIZZO CHIMICO BIOLOGICO 2009/10 ALUNNO:MATTEO BARBARINI CLASSE: 5 TECNICO CHIMICO-BIOLOGICO DOCENTE:PROF.SSA

Dettagli

CLEARANCE. Il concetto di clearance esprime la efficacia della globalità dei nefroni nella eliminazione dei metaboliti filtrati dai glomeruli.

CLEARANCE. Il concetto di clearance esprime la efficacia della globalità dei nefroni nella eliminazione dei metaboliti filtrati dai glomeruli. CLEARANCE Il concetto di clearance esprime la efficacia della globalità dei nefroni nella eliminazione dei metaboliti filtrati dai glomeruli. Clearance of a bridge CLEARANCE La funzione glomerulare

Dettagli

2. Fisiologia Cellulare Diffusione, Trasporto, Osmosi

2. Fisiologia Cellulare Diffusione, Trasporto, Osmosi 2. Fisiologia Cellulare Diffusione, Trasporto, Osmosi Prof. Carlo Capelli Fisiologia Laurea in Scienze delle attività motorie e sportive Università di Verona Obiettivi Diffusione semplice e mediata da

Dettagli