Privazione del Sonno e Depressione

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1 Privazione del Sonno e Depressione Giuseppe Lago Direttore IRPPI Istituto Romano di Psicoterapia Psicodinamica Integrata 1

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4 Privazione di sonno 3

5 Privazione di sonno Disfunzione fisiologica che causa una serie di disturbi organici 3

6 Privazione di sonno Disfunzione fisiologica che causa una serie di disturbi organici 3

7 Privazione di sonno Disfunzione fisiologica che causa una serie di disturbi organici Per potersi considerare quale componente sintomatica della depressione, occorre che prenda i contorni di una manifestazione tipica del disturbo depressivo, ossia l insonnia 3

8 Privazione di sonno Disfunzione fisiologica che causa una serie di disturbi organici Per potersi considerare quale componente sintomatica della depressione, occorre che prenda i contorni di una manifestazione tipica del disturbo depressivo, ossia l insonnia 3

9 Privazione di sonno Disfunzione fisiologica che causa una serie di disturbi organici Per potersi considerare quale componente sintomatica della depressione, occorre che prenda i contorni di una manifestazione tipica del disturbo depressivo, ossia l insonnia Non sfugge, però, il particolare che da tempo si conosce (Vogel, 1975), cioè che la deprivazione del sonno REM possa in qualche modo avere effetti positivi sulla depressione 3

10 Privazione di sonno Disfunzione fisiologica che causa una serie di disturbi organici Per potersi considerare quale componente sintomatica della depressione, occorre che prenda i contorni di una manifestazione tipica del disturbo depressivo, ossia l insonnia Non sfugge, però, il particolare che da tempo si conosce (Vogel, 1975), cioè che la deprivazione del sonno REM possa in qualche modo avere effetti positivi sulla depressione 3

11 Privazione di sonno Disfunzione fisiologica che causa una serie di disturbi organici Per potersi considerare quale componente sintomatica della depressione, occorre che prenda i contorni di una manifestazione tipica del disturbo depressivo, ossia l insonnia Non sfugge, però, il particolare che da tempo si conosce (Vogel, 1975), cioè che la deprivazione del sonno REM possa in qualche modo avere effetti positivi sulla depressione Il fatto indica un importante implicazione tra funzionalità del sonno e disturbi depressivi 3

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13 1 Insonnia e depressione 4

14 1 Insonnia e depressione Disturbo quantitativo del sonno ma anche qualitativo 4

15 1 Insonnia e depressione Disturbo quantitativo del sonno ma anche qualitativo 4

16 1 Insonnia e depressione Disturbo quantitativo del sonno ma anche qualitativo PIANO CLINICO: 4

17 1 Insonnia e depressione Disturbo quantitativo del sonno ma anche qualitativo PIANO CLINICO: Difficoltà di addormentamento 4

18 1 Insonnia e depressione Disturbo quantitativo del sonno ma anche qualitativo PIANO CLINICO: Difficoltà di addormentamento Interruzioni del sonno notturno 4

19 1 Insonnia e depressione Disturbo quantitativo del sonno ma anche qualitativo PIANO CLINICO: Difficoltà di addormentamento Interruzioni del sonno notturno Risveglio precoce al mattino 4

20 1 Insonnia e depressione Disturbo quantitativo del sonno ma anche qualitativo PIANO CLINICO: Difficoltà di addormentamento Interruzioni del sonno notturno Risveglio precoce al mattino 4

21 1 Insonnia e depressione Disturbo quantitativo del sonno ma anche qualitativo PIANO CLINICO: Difficoltà di addormentamento Interruzioni del sonno notturno Risveglio precoce al mattino Studi longitudinali mettono in rapporto i soggetti affetti da insonnia cronica con lo sviluppo successivo di sindromi depressive 4

22 1 Insonnia e depressione Disturbo quantitativo del sonno ma anche qualitativo PIANO CLINICO: Difficoltà di addormentamento Interruzioni del sonno notturno Risveglio precoce al mattino Studi longitudinali mettono in rapporto i soggetti affetti da insonnia cronica con lo sviluppo successivo di sindromi depressive 4

23 1 Insonnia e depressione Disturbo quantitativo del sonno ma anche qualitativo PIANO CLINICO: Difficoltà di addormentamento Interruzioni del sonno notturno Risveglio precoce al mattino Studi longitudinali mettono in rapporto i soggetti affetti da insonnia cronica con lo sviluppo successivo di sindromi depressive L insonnia è il riflesso anticipatorio di una ricaduta possibile 4

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25 2 Insonnia e depressione 5

26 2 Insonnia e depressione Con la diffusione della concezione psicometrica l insonnia è stata considerata una manifestazione clinica della patologia depressiva e ansiosa e come tale inclusa nei principali questionari messi a punto per la misura delle costellazioni Sindromiche (ad esempio nella rating scale for depression di Hamilton) 5

27 2 Insonnia e depressione Con la diffusione della concezione psicometrica l insonnia è stata considerata una manifestazione clinica della patologia depressiva e ansiosa e come tale inclusa nei principali questionari messi a punto per la misura delle costellazioni Sindromiche (ad esempio nella rating scale for depression di Hamilton) 5

28 2 Insonnia e depressione Con la diffusione della concezione psicometrica l insonnia è stata considerata una manifestazione clinica della patologia depressiva e ansiosa e come tale inclusa nei principali questionari messi a punto per la misura delle costellazioni Sindromiche (ad esempio nella rating scale for depression di Hamilton) La nuova tassonomia USA, che ha riportato in auge gli aspetti descrittivi della patologia psichiatrica nel DSM ha dedicato un intero capitolo ai disturbi del sonno ed annesso l insonnia direttamente tra i disturbi mentali, tra i disturbi cioè di Asse I, alla stregua della depressione o dell ansia, verso le quali si costituisce così come patologia in comorbilità 5

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30 3 Insonnia e depressione 6

31 3 Insonnia e depressione L insonnia destabilizza la salute del corpo ed è incompatibile con la condizione di benessere: negli insonni, oltre ad una qualità di vita compromessa, vi sono una più alta incidenza di infortuni, un maggior utilizzo delle strutture sanitarie ed una insorgenza quasi doppia di patologie mediche 6

32 3 Insonnia e depressione L insonnia destabilizza la salute del corpo ed è incompatibile con la condizione di benessere: negli insonni, oltre ad una qualità di vita compromessa, vi sono una più alta incidenza di infortuni, un maggior utilizzo delle strutture sanitarie ed una insorgenza quasi doppia di patologie mediche 6

33 3 Insonnia e depressione L insonnia destabilizza la salute del corpo ed è incompatibile con la condizione di benessere: negli insonni, oltre ad una qualità di vita compromessa, vi sono una più alta incidenza di infortuni, un maggior utilizzo delle strutture sanitarie ed una insorgenza quasi doppia di patologie mediche Tra queste il rischio maggiore sembra riguardare il diabete di tipo 2, l ipertensione, la dislipidemia ed il precoce invecchiamento, per i quali il sonno sembra costituire il fattore fisiopatologico di collegamento con gli eventi stressanti psicosociali 6

34 3 Insonnia e depressione L insonnia destabilizza la salute del corpo ed è incompatibile con la condizione di benessere: negli insonni, oltre ad una qualità di vita compromessa, vi sono una più alta incidenza di infortuni, un maggior utilizzo delle strutture sanitarie ed una insorgenza quasi doppia di patologie mediche Tra queste il rischio maggiore sembra riguardare il diabete di tipo 2, l ipertensione, la dislipidemia ed il precoce invecchiamento, per i quali il sonno sembra costituire il fattore fisiopatologico di collegamento con gli eventi stressanti psicosociali 6

35 3 Insonnia e depressione L insonnia destabilizza la salute del corpo ed è incompatibile con la condizione di benessere: negli insonni, oltre ad una qualità di vita compromessa, vi sono una più alta incidenza di infortuni, un maggior utilizzo delle strutture sanitarie ed una insorgenza quasi doppia di patologie mediche Tra queste il rischio maggiore sembra riguardare il diabete di tipo 2, l ipertensione, la dislipidemia ed il precoce invecchiamento, per i quali il sonno sembra costituire il fattore fisiopatologico di collegamento con gli eventi stressanti psicosociali A questo si aggiunge che da oltre vent anni è stata dimostrata una più elevata probabilità di morte da coronopatia, infarto miocardico o tumore entro i due anni successivi al rilievo di un disturbo cronico del sonno 6

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37 4 Insonnia e depressione 7

38 4 Insonnia e depressione Consolidate sono le evidenze sul ruolo dell insonnia nell insorgenza di disturbi d ansia e dell umore; le indagini epidemiologiche ad esempio, a fronte di una variabilità di prevalenza dell insonnia, che in rapporto ai criteri diagnostici ed ai periodi di osservazione oscilla tra il 10% e quasi il 50% della popolazione, concordano su un progressivo aumento dopo i venti anni con un incremento drastico a partire dai sessanta 7

39 4 Insonnia e depressione Consolidate sono le evidenze sul ruolo dell insonnia nell insorgenza di disturbi d ansia e dell umore; le indagini epidemiologiche ad esempio, a fronte di una variabilità di prevalenza dell insonnia, che in rapporto ai criteri diagnostici ed ai periodi di osservazione oscilla tra il 10% e quasi il 50% della popolazione, concordano su un progressivo aumento dopo i venti anni con un incremento drastico a partire dai sessanta 7

40 4 Insonnia e depressione Consolidate sono le evidenze sul ruolo dell insonnia nell insorgenza di disturbi d ansia e dell umore; le indagini epidemiologiche ad esempio, a fronte di una variabilità di prevalenza dell insonnia, che in rapporto ai criteri diagnostici ed ai periodi di osservazione oscilla tra il 10% e quasi il 50% della popolazione, concordano su un progressivo aumento dopo i venti anni con un incremento drastico a partire dai sessanta Fatti salvi i differenti livelli quantitativi, l andamento dell insonnia nel corso della vita è strettamente parallelo a quello dei disturbi depressivi 7

41 4 Insonnia e depressione Consolidate sono le evidenze sul ruolo dell insonnia nell insorgenza di disturbi d ansia e dell umore; le indagini epidemiologiche ad esempio, a fronte di una variabilità di prevalenza dell insonnia, che in rapporto ai criteri diagnostici ed ai periodi di osservazione oscilla tra il 10% e quasi il 50% della popolazione, concordano su un progressivo aumento dopo i venti anni con un incremento drastico a partire dai sessanta Fatti salvi i differenti livelli quantitativi, l andamento dell insonnia nel corso della vita è strettamente parallelo a quello dei disturbi depressivi 7

42 4 Insonnia e depressione Consolidate sono le evidenze sul ruolo dell insonnia nell insorgenza di disturbi d ansia e dell umore; le indagini epidemiologiche ad esempio, a fronte di una variabilità di prevalenza dell insonnia, che in rapporto ai criteri diagnostici ed ai periodi di osservazione oscilla tra il 10% e quasi il 50% della popolazione, concordano su un progressivo aumento dopo i venti anni con un incremento drastico a partire dai sessanta Fatti salvi i differenti livelli quantitativi, l andamento dell insonnia nel corso della vita è strettamente parallelo a quello dei disturbi depressivi La valutazione psichiatrica degli insonni cronici dei Centri di Medicina del Sonno fa rilevare la presenza di un disturbo mentale di Asse I in circa il 70% dei pazienti, con valori che salgono al 90% se si prendono in considerazione anche i disturbi di personalità, quelli cioè che il DSM attualmente pone sull Asse II 7

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44 5 Insonnia e depressione 8

45 5 Insonnia e depressione Da Palagini, Gentili, Guazzelli,

46 5 Insonnia e depressione Da Palagini, Gentili, Guazzelli,

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48 6 Insonnia e depressione 9

49 6 Insonnia e depressione L insonnia precede ed in qualche misura facilita la comparsa di fenomeni psicopatologici d ansia e dell umore, configurandosi come elemento di perturbazione del normale funzionamento cerebrale o, più semplicemente, come epifenomeno di un processo fisiopatologico comune, che si esprime sul versante neurovegetativo e somatico con la frammentazione del sonno e la perdita del suo ruolo ristoratore e su quello più squisitamente psichico con l esperienza ansiosa o della tristezza patologica 9

50 6 Insonnia e depressione L insonnia precede ed in qualche misura facilita la comparsa di fenomeni psicopatologici d ansia e dell umore, configurandosi come elemento di perturbazione del normale funzionamento cerebrale o, più semplicemente, come epifenomeno di un processo fisiopatologico comune, che si esprime sul versante neurovegetativo e somatico con la frammentazione del sonno e la perdita del suo ruolo ristoratore e su quello più squisitamente psichico con l esperienza ansiosa o della tristezza patologica 9

51 6 Insonnia e depressione L insonnia precede ed in qualche misura facilita la comparsa di fenomeni psicopatologici d ansia e dell umore, configurandosi come elemento di perturbazione del normale funzionamento cerebrale o, più semplicemente, come epifenomeno di un processo fisiopatologico comune, che si esprime sul versante neurovegetativo e somatico con la frammentazione del sonno e la perdita del suo ruolo ristoratore e su quello più squisitamente psichico con l esperienza ansiosa o della tristezza patologica Fin dagli anni Sessanta è noto che il 90% dei pazienti depressi soffre di insonnia la cui gravità e durata sono in rapporto diretto con l episodio depressivo, e che nel restante 10%, per quanto il sonno non sia frammentato né precocemente interrotto, non c è comunque alcun ristoro nel dormire 9

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53 7 Insonnia e depressione 10

54 7 Insonnia e depressione L insonnia che persiste dopo un episodio depressivo predice una ricaduta in tempi brevi con la probabilità di un nuovo ricovero entro un anno quattro volte superiore rispetto alla guarigione senza postumi di insonnia 10

55 7 Insonnia e depressione L insonnia che persiste dopo un episodio depressivo predice una ricaduta in tempi brevi con la probabilità di un nuovo ricovero entro un anno quattro volte superiore rispetto alla guarigione senza postumi di insonnia 10

56 7 Insonnia e depressione L insonnia che persiste dopo un episodio depressivo predice una ricaduta in tempi brevi con la probabilità di un nuovo ricovero entro un anno quattro volte superiore rispetto alla guarigione senza postumi di insonnia Dalle ricerche prospettiche, mirate a valutare l insonnia come fattore di rischio per le patologie d ansia e dell umore, emerge che negli insonni cronici il rischio di suicidio è notevolmente più alto rispetto ai non insonni e che la probabilità di ricaduta depressiva entro due anni è praticamente doppia rispetto a quella attesa nella popolazione generale 10

57 7 Insonnia e depressione L insonnia che persiste dopo un episodio depressivo predice una ricaduta in tempi brevi con la probabilità di un nuovo ricovero entro un anno quattro volte superiore rispetto alla guarigione senza postumi di insonnia Dalle ricerche prospettiche, mirate a valutare l insonnia come fattore di rischio per le patologie d ansia e dell umore, emerge che negli insonni cronici il rischio di suicidio è notevolmente più alto rispetto ai non insonni e che la probabilità di ricaduta depressiva entro due anni è praticamente doppia rispetto a quella attesa nella popolazione generale 10

58 7 Insonnia e depressione L insonnia che persiste dopo un episodio depressivo predice una ricaduta in tempi brevi con la probabilità di un nuovo ricovero entro un anno quattro volte superiore rispetto alla guarigione senza postumi di insonnia Dalle ricerche prospettiche, mirate a valutare l insonnia come fattore di rischio per le patologie d ansia e dell umore, emerge che negli insonni cronici il rischio di suicidio è notevolmente più alto rispetto ai non insonni e che la probabilità di ricaduta depressiva entro due anni è praticamente doppia rispetto a quella attesa nella popolazione generale Questo sembra valere non solo per l insonnia cronica ma anche per quella transitoria e per la periodica ipersonnia che si 10

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60 1 Sonno e depressione 11

61 1 Sonno e depressione 1) Riduzione del sonno ad onde lente (SWS) stadi 3 e 4 del sonno NREM 11

62 1 Sonno e depressione 1) Riduzione del sonno ad onde lente (SWS) stadi 3 e 4 del sonno NREM 11

63 1 Sonno e depressione 1) Riduzione del sonno ad onde lente (SWS) stadi 3 e 4 del sonno NREM 2) Accorciamento dell intervallo fra l inizio del sonno (sleep onset) e la comparsa del primo episodio di sonno REM (riduzione della latenza del sonno REM) 11

64 1 Sonno e depressione 1) Riduzione del sonno ad onde lente (SWS) stadi 3 e 4 del sonno NREM 2) Accorciamento dell intervallo fra l inizio del sonno (sleep onset) e la comparsa del primo episodio di sonno REM (riduzione della latenza del sonno REM) 11

65 1 Sonno e depressione 1) Riduzione del sonno ad onde lente (SWS) stadi 3 e 4 del sonno NREM 2) Accorciamento dell intervallo fra l inizio del sonno (sleep onset) e la comparsa del primo episodio di sonno REM (riduzione della latenza del sonno REM) 3) Incremento della quantità di sonno REM. 11

66 1 Sonno e depressione 1) Riduzione del sonno ad onde lente (SWS) stadi 3 e 4 del sonno NREM 2) Accorciamento dell intervallo fra l inizio del sonno (sleep onset) e la comparsa del primo episodio di sonno REM (riduzione della latenza del sonno REM) 3) Incremento della quantità di sonno REM. 4) Durata prolungata del primo episodio di sonno REM. 11

67 1 Sonno e depressione 1) Riduzione del sonno ad onde lente (SWS) stadi 3 e 4 del sonno NREM 2) Accorciamento dell intervallo fra l inizio del sonno (sleep onset) e la comparsa del primo episodio di sonno REM (riduzione della latenza del sonno REM) 3) Incremento della quantità di sonno REM. 4) Durata prolungata del primo episodio di sonno REM. 5) Incremento del numero di movimenti oculari durante sonno REM (densità del sonno REM). 11

68 1 Sonno e depressione 1) Riduzione del sonno ad onde lente (SWS) stadi 3 e 4 del sonno NREM 2) Accorciamento dell intervallo fra l inizio del sonno (sleep onset) e la comparsa del primo episodio di sonno REM (riduzione della latenza del sonno REM) 3) Incremento della quantità di sonno REM. 4) Durata prolungata del primo episodio di sonno REM. 5) Incremento del numero di movimenti oculari durante sonno REM (densità del sonno REM). 6) Continuità del sonno disturbata. 11

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70 2 Sonno e depressione 12

71 2 Sonno e depressione 12

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81 2 Sonno e depressione 12

82 2 Sonno e depressione 12

83 2 Sonno e depressione 12

84 2 Sonno e depressione (da Siracusano e Calia, 2004) 12

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86 1 Dati strumentali 13

87 1 Dati strumentali La riduzione di latenza del sonno REM è considerato un marker biologico della depressione maggiore 13

88 1 Dati strumentali La riduzione di latenza del sonno REM è considerato un marker biologico della depressione maggiore 13

89 1 Dati strumentali La riduzione di latenza del sonno REM è considerato un marker biologico della depressione maggiore Non ci sarebbero differenze polisonnografiche tra depressi unipolari e bipolari 13

90 1 Dati strumentali La riduzione di latenza del sonno REM è considerato un marker biologico della depressione maggiore Non ci sarebbero differenze polisonnografiche tra depressi unipolari e bipolari 13

91 1 Dati strumentali La riduzione di latenza del sonno REM è considerato un marker biologico della depressione maggiore Non ci sarebbero differenze polisonnografiche tra depressi unipolari e bipolari Nella depressione stagionale non sono presenti le stesse anomalie della depressione maggiore 13

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93 2 Dati strumentali 14

94 2 Dati strumentali La frequenza dei movimenti oculari in fase REM si mantiene elevata in modo uniforme nella depressione, a prescindere dalla fascia d età 14

95 2 Dati strumentali La frequenza dei movimenti oculari in fase REM si mantiene elevata in modo uniforme nella depressione, a prescindere dalla fascia d età 14

96 2 Dati strumentali La frequenza dei movimenti oculari in fase REM si mantiene elevata in modo uniforme nella depressione, a prescindere dalla fascia d età Nell età più giovane, è più difficile rilevare alterazioni polisonnografiche nei depressi 14

97 2 Dati strumentali La frequenza dei movimenti oculari in fase REM si mantiene elevata in modo uniforme nella depressione, a prescindere dalla fascia d età Nell età più giovane, è più difficile rilevare alterazioni polisonnografiche nei depressi 14

98 2 Dati strumentali La frequenza dei movimenti oculari in fase REM si mantiene elevata in modo uniforme nella depressione, a prescindere dalla fascia d età Nell età più giovane, è più difficile rilevare alterazioni polisonnografiche nei depressi Il riscontro di un alterazione polisonnografica giovanile, d altronde, deporrebbe per una familiarità del disturbo depressivo 14

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100 3 Dati strumentali 15

101 3 Dati strumentali Gli studi polisonnografici, non permettono di differenziare in fase diagnostica i vari sottotipi di depressione, e consentono al momento solo la valutazione della gravità del disturbo 15

102 3 Dati strumentali Gli studi polisonnografici, non permettono di differenziare in fase diagnostica i vari sottotipi di depressione, e consentono al momento solo la valutazione della gravità del disturbo 15

103 3 Dati strumentali Gli studi polisonnografici, non permettono di differenziare in fase diagnostica i vari sottotipi di depressione, e consentono al momento solo la valutazione della gravità del disturbo Sia la riduzione della latenza del sonno REM, sia la riduzione del sonno a onde lente (SWS) è considerato un marker di vulnerabilità della depressione 15

104 3 Dati strumentali Gli studi polisonnografici, non permettono di differenziare in fase diagnostica i vari sottotipi di depressione, e consentono al momento solo la valutazione della gravità del disturbo Sia la riduzione della latenza del sonno REM, sia la riduzione del sonno a onde lente (SWS) è considerato un marker di vulnerabilità della depressione 15

105 3 Dati strumentali Gli studi polisonnografici, non permettono di differenziare in fase diagnostica i vari sottotipi di depressione, e consentono al momento solo la valutazione della gravità del disturbo Sia la riduzione della latenza del sonno REM, sia la riduzione del sonno a onde lente (SWS) è considerato un marker di vulnerabilità della depressione La stimolazione colinergica (con arecolina) è in grado di provocare riduzione di latenza del sonno REM rispetto ai soggetti normali 15

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107 1 Il sonno e gli 16

108 1 Il sonno e gli La maggior parte degli antidepressivi agisce in modo da ridurre il sonno REM, sia aumentandone la latenza, sia diminuendone la durata 16

109 1 Il sonno e gli La maggior parte degli antidepressivi agisce in modo da ridurre il sonno REM, sia aumentandone la latenza, sia diminuendone la durata 16

110 1 Il sonno e gli La maggior parte degli antidepressivi agisce in modo da ridurre il sonno REM, sia aumentandone la latenza, sia diminuendone la durata Ciò può essere dovuto all azione anticolinergica e all incremento dei mediatori come serotonina e noradrenalina indotti dagli antidepressivi 16

111 1 Il sonno e gli La maggior parte degli antidepressivi agisce in modo da ridurre il sonno REM, sia aumentandone la latenza, sia diminuendone la durata Ciò può essere dovuto all azione anticolinergica e all incremento dei mediatori come serotonina e noradrenalina indotti dagli antidepressivi 16

112 1 Il sonno e gli La maggior parte degli antidepressivi agisce in modo da ridurre il sonno REM, sia aumentandone la latenza, sia diminuendone la durata Ciò può essere dovuto all azione anticolinergica e all incremento dei mediatori come serotonina e noradrenalina indotti dagli antidepressivi Vista la diversa azione sul sonno REM e NREM di farmaci con effetto antidepressivo, si evince che la diminuzione o l incremento del sonno REM comunque non può essere una condizione necessaria per l azione antidepressiva 16

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114 2 Il sonno e gli 17

115 2 Il sonno e gli da Siracusano e Calia,

116 2 Il sonno e gli da Siracusano e Calia,

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118 3 Il sonno e gli 18

119 3 Il sonno e gli Fino a ieri lo psichiatra doveva fare i conti con la eccessiva sedazione di cui erano responsabili i suoi farmaci e si preoccupava piuttosto della sonnolenza che infliggeva ai suoi pazienti, con lo sviluppo e la diffusione delle nuove molecole, sempre più selettive per i singoli distretti neurotrasmettitoriali e tendenzialmente prive di effetti sedativi ed ipnoinducenti, si trova di nuovo costretto, dopo oltre mezzo secolo, a fronteggiare l insonnia, almeno fino a quando l azione antidepressiva, antifobica o antiossessiva del suo trattamento non risolve il disturbo dell umore od il nucleo della psicopatologia che si declina nel polimorfo coacervo dei quadri clinici d ansia. 18

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121 Fattori endocrini 19

122 Fattori endocrini Nei pazienti depressi che manifestano una riduzione del sonno a onde lente (SWS), si osserva anche una riduzione del GH e un incremento del cortisolo ematico, relativa ad un attivazione dell asse ipotalamo-ipofisisurrene 19

123 Fattori endocrini Nei pazienti depressi che manifestano una riduzione del sonno a onde lente (SWS), si osserva anche una riduzione del GH e un incremento del cortisolo ematico, relativa ad un attivazione dell asse ipotalamo-ipofisisurrene 19

124 Fattori endocrini Nei pazienti depressi che manifestano una riduzione del sonno a onde lente (SWS), si osserva anche una riduzione del GH e un incremento del cortisolo ematico, relativa ad un attivazione dell asse ipotalamo-ipofisisurrene Uno studio ha dimostrato che la somministrazione ripetitiva notturna dell ormone ipotalamico CRF in soggetti sani induce una riduzione del SWS e un conseguente incremento della cortisolemia con una diminuzione di GH, senza una corrispondente attivazione del sonno REM (Kupfer, 1987) 19

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126 Modello cronobiologico 20

127 Modello cronobiologico Borbély (1982) propone la teoria dei due processi per spiegare le alterazioni del sonno nella depressione, configurando la cosiddetta sleep homeostasis (2009) 20

128 Modello cronobiologico Borbély (1982) propone la teoria dei due processi per spiegare le alterazioni del sonno nella depressione, configurando la cosiddetta sleep homeostasis (2009) 20

129 Modello cronobiologico Borbély (1982) propone la teoria dei due processi per spiegare le alterazioni del sonno nella depressione, configurando la cosiddetta sleep homeostasis (2009) Postula che l interrelazione tra Processo C (circadiano) e Processo S (articolazione sonno-veglia) costituisca l aspetto essenziale della regolazione del sonno 20

130 Modello cronobiologico Borbély (1982) propone la teoria dei due processi per spiegare le alterazioni del sonno nella depressione, configurando la cosiddetta sleep homeostasis (2009) Postula che l interrelazione tra Processo C (circadiano) e Processo S (articolazione sonno-veglia) costituisca l aspetto essenziale della regolazione del sonno 20

131 Modello cronobiologico Borbély (1982) propone la teoria dei due processi per spiegare le alterazioni del sonno nella depressione, configurando la cosiddetta sleep homeostasis (2009) Postula che l interrelazione tra Processo C (circadiano) e Processo S (articolazione sonno-veglia) costituisca l aspetto essenziale della regolazione del sonno Nei pazienti depressi, il Processo S, che agisce mediante neurotrasmettitori come serotonina, catecolamine, acetilcolina, funziona male, in modo tale da provocare la riduzione del sonno a onde lente NREM (SWS) e la diminuzione della latenza del sonno REM 20

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133 I due processi (Borbély) 21

134 I due processi (Borbély) PROCESSO C 21

135 I due processi (Borbély) PROCESSO C 21

136 I due processi (Borbély) PROCESSO C Controlla il ritmo circadiano collegato con un pace-maker 21

137 I due processi (Borbély) PROCESSO C Controlla il ritmo circadiano collegato con un pace-maker 21

138 I due processi (Borbély) PROCESSO C Controlla il ritmo circadiano collegato con un pace-maker Il pace-maker è localizzato nel n. soprachiasmatico (ipotalamo ant.) 21

139 I due processi (Borbély) PROCESSO C Controlla il ritmo circadiano collegato con un pace-maker Il pace-maker è localizzato nel n. soprachiasmatico (ipotalamo ant.) 21

140 I due processi (Borbély) PROCESSO C Controlla il ritmo circadiano collegato con un pace-maker Il pace-maker è localizzato nel n. soprachiasmatico (ipotalamo ant.) Dipende da fattori genetici, ormonali, stimoli luminosi, temperatura 21

141 I due processi (Borbély) PROCESSO C Controlla il ritmo circadiano collegato con un pace-maker Il pace-maker è localizzato nel n. soprachiasmatico (ipotalamo ant.) Dipende da fattori genetici, ormonali, stimoli luminosi, temperatura PROCESSO S Meccanismi che producono il sonno collocati lungo il troncoencefalo, diencefalo, corteccia Condizionati da fattori umorali come: delta sleep inducing peptide, prostaglandina D2, muramyl dipeptide, interleuchina 1, amidi primarie degli acidi grassi, melatonina Stimoli condizionati e incondizionati, temperatura ambientale, fattori genetici, psicologici, socio-culturali 21

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143 Depressione e Processo S 22

144 Depressione e Processo S La deprivazione di sonno produce un effetto antidepressivo, permettendo l accumulo di fattori umorali inducenti il Processo S 22

145 Depressione e Processo S La deprivazione di sonno produce un effetto antidepressivo, permettendo l accumulo di fattori umorali inducenti il Processo S 22

146 Depressione e Processo S La deprivazione di sonno produce un effetto antidepressivo, permettendo l accumulo di fattori umorali inducenti il Processo S Tutte le volte che il Processo S viene rallentato o inibito, si verifica una riduzione dell attività del sonno a onde lente (SWA) e si manifesterebbero più facilmente fenomeni depressivi 22

147 Depressione e Processo S La deprivazione di sonno produce un effetto antidepressivo, permettendo l accumulo di fattori umorali inducenti il Processo S Tutte le volte che il Processo S viene rallentato o inibito, si verifica una riduzione dell attività del sonno a onde lente (SWA) e si manifesterebbero più facilmente fenomeni depressivi 22

148 Depressione e Processo S La deprivazione di sonno produce un effetto antidepressivo, permettendo l accumulo di fattori umorali inducenti il Processo S Tutte le volte che il Processo S viene rallentato o inibito, si verifica una riduzione dell attività del sonno a onde lente (SWA) e si manifesterebbero più facilmente fenomeni depressivi Il delta ratio, ossia il rapporto tra primo e secondo stadio del sonno NREM, nei depressi gravi è ridotto 22

149 23

150 Modello di Hobson e 23

151 Modello di Hobson e Secondo questo modello esisterebbe una rete di neuroni REMoff (neuroni noradrenergici del locus coeruleus, neuroni serotoninergici del rafe dorsale) in interazione competitiva con una rete di neuroni REM-on, che originariamente si pensava localizzata soltanto nel tegmento pontino, ma che attualmente si ritiene distribuirsi ampiamente su tutto il sistema nervoso 23

152 Modello di Hobson e Secondo questo modello esisterebbe una rete di neuroni REMoff (neuroni noradrenergici del locus coeruleus, neuroni serotoninergici del rafe dorsale) in interazione competitiva con una rete di neuroni REM-on, che originariamente si pensava localizzata soltanto nel tegmento pontino, ma che attualmente si ritiene distribuirsi ampiamente su tutto il sistema nervoso 23

153 Modello di Hobson e Secondo questo modello esisterebbe una rete di neuroni REMoff (neuroni noradrenergici del locus coeruleus, neuroni serotoninergici del rafe dorsale) in interazione competitiva con una rete di neuroni REM-on, che originariamente si pensava localizzata soltanto nel tegmento pontino, ma che attualmente si ritiene distribuirsi ampiamente su tutto il sistema nervoso Nella depressione esisterebbe un disequilibrio centrale nella regolazione della trasmissione colinergica che si rifletterebbe in un attivazione sbilanciata dei neuroni REM-on, con le relative conosciute conseguenze (incremento di sonno REM, diminuzione della latenza del sonno REM). (Siracusano et al. cit.) 23

154 24

155 Modello di Hobson e McCarley(1975) 24

156 Modello di Hobson e McCarley(1975) NEURONI REMoff 24

157 Modello di Hobson e McCarley(1975) NEURONI REMoff 24

158 Modello di Hobson e McCarley(1975) NEURONI REMoff Noradrenergici (locus coeruleus, rafe dorsale) 24

159 Modello di Hobson e McCarley(1975) NEURONI REMoff Noradrenergici (locus coeruleus, rafe dorsale) 24

160 Modello di Hobson e McCarley(1975) NEURONI REMoff Noradrenergici (locus coeruleus, rafe dorsale) Competono con in neuroni REMon 24

161 Modello di Hobson e McCarley(1975) NEURONI REMoff Noradrenergici (locus coeruleus, rafe dorsale) Competono con in neuroni REMon 24

162 Modello di Hobson e McCarley(1975) NEURONI REMoff Noradrenergici (locus coeruleus, rafe dorsale) Competono con in neuroni REMon Aumentano la SWA 24

163 Modello di Hobson e McCarley(1975) NEURONI REMoff Noradrenergici (locus coeruleus, rafe dorsale) Competono con in neuroni REMon Aumentano la SWA NEURONI REMon Inizialmente si pensava fossero localizzati nel tegmento pontino Attualmente si ritengono ampiamente distribuiti in tutto il SNC 24

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