CONSIDERAZIONI METODOLOGICHE SULL APPRENDIMENTO DEL CONCETTO DI PROPORZIONALITÀ

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "CONSIDERAZIONI METODOLOGICHE SULL APPRENDIMENTO DEL CONCETTO DI PROPORZIONALITÀ"

Transcript

1 CONSIDERAZIONI METODOLOGICHE SULL APPRENDIMENTO DEL CONCETTO DI PROPORZIONALITÀ 1. PREMESSA 1.1. Questo lavoro di ricerca metodologica sulla didattica del concetto di proporzionalità è nato dall esigenza di approfondire le difficoltà connesse al riconoscimento, da parte dello studente, di una situazione proporzionale e le eventuali strategie per superarle L attività di ricerca è iniziata a Parma durante l anno scolastico e ha coinvolto docenti di scuole medie inferiori e superiori, coordinati da docenti del Dipartimento di Matematica dell Università, anche per favorire lo sviluppo di metodiche didattiche comuni Il lavoro del primo anno di ricerca è compreso negli Atti del secondo internuclei scuola dell obbligo, dove viene presentato e discusso, tra gli altri, il problema del puzzle, da cui il gruppo è partito. 2. PROPORZIONALITÀ ED ESPERIENZA 2.1. Secondo noi, il problema del puzzle, nelle classi in cui è stato affrontato e risolto [autonomamente dai gruppi di studenti (v. in seguito, 3.2)], ha rappresentato una metodica nuova di proporre il concetto di proporzionalità, che ha privilegiato l approccio costruttivista La lettura dei risultati delle soluzioni al problema del puzzle e ai problemi di verifica somministrati in seguito ( Atti ) ci ha indotto a ideare una serie di prove e di verifiche, volte a evidenziare l eventuale ricaduta dell acquisizione della proporzionalità secondo quanto appena esposto I problemi proposti sono stati ideati col preciso scopo di permettere (in un eventuale prosieguo della ricerca) un riscontro con esperienze pratiche (laboratorio di chimica o di disegno) I problemi che seguono sono stati somministrati in sei classi di scuola media e in undici di scuola superiore, per un totale di oltre studenti. Le condizioni di somministrazione sono state standardizzate a priori, per permettere il confronto tra dati abbastanza omogenei: 1

2 I problemi della prima prova: IL COLORE VIOLA Abbiamo preparato una bella tinta viola, mescolando 50 ml di blu e 30 ml di rosso. A un certo punto, abbiamo esaurito il colore e ci restano solo 40 ml di blu per rifarlo. Quanti millilitri di rosso dovremo utilizzare, per ottenere lo stesso colore? Se, in un altra occasione, volessimo utilizzare 50 ml di rosso, quanto blu dovremmo unire, per ottenere sempre lo stesso colore? IL COLORE DEL MARE Un amico ci ha detto che per riprodurre un particolare colore del mare, dobbiamo mescolare tra loro quattro diversi colori e ci ha consigliato le rispettive quantità, che sono riportate nella tabella qui sotto. Purtroppo, abbiamo a disposizione una quantità diversa del primo colore. Riesci a determinare le quantità degli altri colori, in modo che il colore finale non cambi? COLORE QUANTITÀ CONSIGLIATA QUANTITÀ EFFETTIVA Verde scuro 70 ml 50 ml Azzurro cielo 40 ml Giallo chiaro 25 ml Bianco 20 ml CHIMICA Sul testo di chimica, abbiamo trovato che per neutralizzare 10 ml di una soluzione fortemente acida occorre aggiungere 80 ml di un composto alcalino. Noi, però, dobbiamo neutralizzare 25 ml della soluzione acida. Quanti millilitri del composto alcalino dovremo utilizzare? 2

3 2.5. I risultati della prova, raccolti e elaborati nella tabella seguente, mostrano come la percentuale di risposte corrette sia significativamente maggiore nelle classi che avevano risolto il problema del puzzle (57,6%) rispetto alle classi di controllo (25,1%) PUZZLE NO PUZZLE G S Add Altro Tot G S Add Altro Tot TOT. TOTALI perc. 57,6 42,4 26,8 15,6 100,0 25,1 74,9 61,0 13,9 100,0 VIOLA VIOLA MARE CHIMICA La tabella rappresenta i risultati dei problemi proposti e confronta le risposte corrette (G) e quelle errate (S) tra i due gruppi. In particolare, all interno delle risposte errate, suddivide le risoluzioni con metodo additivo dagli altri errori. Quest ultimo confronto permette di evidenziare come la struttura additiva rimanga più radicata in chi non ha risolto il problema del puzzle (61%) piuttosto che nelle altre classi (26,8%) Un analisi, certamente non definitiva, delle risposte permette di evidenziare la rilevanza di un approccio costruttivista nell affronto di un concetto fondamentale come la proporzionalità. Il metodo del puzzle ha infatti determinato nei ragazzi la crisi del modello additivo, che ha permesso alla maggioranza di scoprire altre vie di soluzione e che, in ogni caso, è stato superato Un analisi più approfondita ha messo in luce uno spunto nuovo di ricerca: nella percezione della soluzione proporzionale può aver giocato la struttura numerica dei dati del problema. In particolare, il problema Chimica si poteva prestare a una soluzione già ipotizzata negli Atti ( 9), consistente nell aggiungere le quantità e non nell applicare la proporzionalità. I dati, aggregati secondo quest ottica, sembrano confermare questa ipotesi: PUZZLE NO PUZZLE G S Add Altro Tot G S Add Altro Tot COLORE 49,3 50,7 32,3 18,4 100,0 17,1 82,9 68,4 14,5 100,0 CHIMICA 82,4 17,6 10,3 7,4 100,0 47,7 52,3 40,2 12,1 100,0 Le risposte corrette nella soluzione del problema Chimica sono circa il doppio nel gruppo che ha risolto il problema del puzzle, mentre rappresentano quasi il triplo nel gruppo di controllo Per approfondire questa ipotesi, si è ideata un ultima prova, da somministrare ad alcune classi del gruppo di controllo. 3

4 LAMPO AL MAGNESIO Il magnesio tende a combinarsi con l ossigeno, sviluppando una intensa luce bianca. Sappiamo che occorrono 50 g di ossigeno per far bruciare completamente 75 g di magnesio. Quanti grammi di ossigeno sono necessari per 7 g di magnesio? CIOCCOLATO IN TAZZA Sulla confezione di un preparato per cioccolato in tazza, è consigliato di sciogliere due bustine del preparato in 300 ml di latte. Quanto latte occorre per tre bustine? I risultati sono riassunti nella tabella seguente FACILE DIFFICILE TOTALE SCUOLA N. % N. % MEDIA 15 78, ,32 19 SUPERIORE A , ,00 20 SUPERIORE B 9 100, ,00 9 SUPERIORE C , ,78 18 TOTALI 62 93, ,97 66 e sembrano confermare le congetture. 4

5 3. CONCLUSIONI 3.1. Ci sembra fondamentale che l alunno abbia un approccio di tipo pratico e individuale nell affronto della proporzionalità Sull impostazione del lavoro degli studenti (individuale, gruppi spontanei, gruppi formati dal docente) ci sembra di poter proporre alcune riflessioni: ciascuno studente deve affrontare in prima persona e non da gregario i problemi, in particolare quello del puzzle, perché è importante che ciascuno subisca il piccolo shock che rappresenta la messa in crisi della struttura additiva La formazione spontanea del gruppo può creare situazioni in cui solo alcuni membri elaborano il nuovo percorso personalizzato. E stato riscontrato che, da parte degli altri membri, il problema è solo apparentemente superato e che il concetto di proporzionalità non è adeguatamente acquisito Si può proporre, pertanto, la formazione di gruppi il più possibile omogenei, in modo che la soluzione sia gestita da tutti o, almeno, che tutti abbiano la percezione della difficoltà Dal punto vista didattico, data l importanza del concetto della proporzionalità, ci sembra di poter suggerire quanto segue, rivolto soprattutto alla scuola media inferiore: Il docente dovrebbe proporre il problema del puzzle senza spiegazioni preliminari, prima dell affronto degli argomenti proporzionalità e/o similitudine Il docente dovrebbe creare gruppi di studenti il più possibile omogenei Ogni gruppo (ogni studente), alla fine del lavoro, deve essere in grado di spiegare la soluzione con argomentazioni articolate L insegnante prosegue con la spiegazione di proporzionalità e similitudine, razionalizzando e dando sistematicità alle intuizioni degli studenti Esistono, poi, numerosi quesiti per richiamare/verificare l acquisizione dei concetti. 4. ULTERIORI POSSIBILITÀ 4.1. Questi punti vogliono significare che il lavoro raccontato non è definitivo e che ogni esperienza lo può arricchire ulteriormente Un possibile sviluppo (e una tecnica per aiutare studenti in difficoltà) può essere, come già accennato, il far toccare con mano l inadeguatezza dell additività, tramite esperimenti da programmare coi colleghi. Un interessante esperienza è stata quella di un Istituto alberghiero, in cui sono state proposte come problema proporzionale e poi realizzate vere ricette. Analogamente, possono essere utilizzati i problemi di questo lavoro. 5

Rally MatematicoTransalpino. Modena, febbraio-marzo 2017

Rally MatematicoTransalpino. Modena, febbraio-marzo 2017 Rally MatematicoTransalpino Modena, febbraio-marzo 2017 http://www.dmi.unipr.it/it/didattica/rally Nicoletta Visconti È ANCHE una gara di matematica per classi. È rivolta agli alunni delle classi terza,

Dettagli

Potenziamento Cognitivo e Prevenzione dell insuccesso

Potenziamento Cognitivo e Prevenzione dell insuccesso Potenziamento Cognitivo e Prevenzione dell insuccesso Irene Mammarella Università degli Studi di Padova irene.mammarella@unipd.it 1 L insuccesso scolastico Diverse cause: Difficoltà di comprensione o di

Dettagli

PROGETTO EMERGENZA MATEMATICA EVENTI ORGANIZZATI PRESSO LE SINGOLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

PROGETTO EMERGENZA MATEMATICA EVENTI ORGANIZZATI PRESSO LE SINGOLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE PROGETTO EMERGENZA MATEMATICA EVENTI ORGANIZZATI PRESSO LE SINGOLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE Scuola: DD 2 CERVIA Data degli eventi: 1 APRILE 2009 5 MAGGIO 2009 Tipologia degli eventi: riunione monodisciplinare

Dettagli

UNA LUNGA STORIA. nel 2002.

UNA LUNGA STORIA. nel 2002. UNA LUNGA STORIA Si stima che il problema riguardi 350.000 studenti (circa 5% della popolazione scolastica, ma solo 50.000 sono diagnosticati, mentre gli altri restano invisibili (dati MIUR). La Legge

Dettagli

CHIMICA PROGRAMMA SVOLTO ANNO SCOLASTICO: FINALITÀ DELLA DISCIPLINA (finalità formative generali cui tende la disciplina):

CHIMICA PROGRAMMA SVOLTO ANNO SCOLASTICO: FINALITÀ DELLA DISCIPLINA (finalità formative generali cui tende la disciplina): CHIMICA PROGRAMMA SVOLTO ANNO SCOLASTICO: 2018-2019 INSEGNANTE: Simona Turco CLASSE: 2C SS INDIRIZZO: Servizi socio-sanitari ARTICOLAZIONE: Socio-sanitario FINALITÀ DELLA DISCIPLINA (finalità formative

Dettagli

A gruppi alla scoperta del periodo

A gruppi alla scoperta del periodo Sergio Cavargna Chiara Nydegger A gruppi alla scoperta del periodo Gruppo rosso Dipartimento dell educazione, della cultura e dello sport Divisione della scuola Ufficio dell insegnamento medio Centro di

Dettagli

PROTOCOLLO D ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI STRANIERI

PROTOCOLLO D ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI STRANIERI PROTOCOLLO D ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI STRANIERI FINALITA DEL PROTOCOLLO Il protocollo definisce le tappe di un percorso condiviso che favorisca l accoglienza, l inserimento e l integrazione dei bambini

Dettagli

CHIMICA PROGRAMMAZIONE INIZIALE ANNO SCOLASTICO: FINALITÀ DELLA DISCIPLINA (finalità formative generali cui tende la disciplina):

CHIMICA PROGRAMMAZIONE INIZIALE ANNO SCOLASTICO: FINALITÀ DELLA DISCIPLINA (finalità formative generali cui tende la disciplina): CHIMICA PROGRAMMAZIONE INIZIALE ANNO SCOLASTICO: 2018-2019 INSEGNANTE: Maria Rosa Paravizzini Patrizia Tuvè (ITP) CLASSE: 1A SETTORE: Settore dei Servizi INDIRIZZO: Servizi Socio-Sanitari ARTICOLAZIONE:

Dettagli

QUESTIONARIO STUDENTI - CORSO DI RECUPERO DI MATEMATICA A.S.

QUESTIONARIO STUDENTI - CORSO DI RECUPERO DI MATEMATICA A.S. QUESTIONARIO STUDENTI - CORSO DI RECUPERO DI MATEMATICA A.S. 01-01 Il corso è stato rivolto a studenti delle classi seconde e terze su segnalazione dei rispettivi Consigli di classe Il numero degli studenti

Dettagli

Progetto La scuola fa bene a tutti

Progetto La scuola fa bene a tutti Progetto La scuola fa bene a tutti Individuazione precoce delle difficoltà di apprendimento Associazione Italiana Dislessia PREMESSA Il Progetto LA SCUOLA FA BENE A TUTTI è stato messo a punto nel 1999

Dettagli

La didattica inclusiva:

La didattica inclusiva: La didattica inclusiva: E equa e responsabile, fa capo a tutti i docenti e non soltanto agli insegnanti di sostegno, ed è rivolto a tutti gli alunni non soltanto agli allievi diversamente abili. Gli insegnanti

Dettagli

PIANO DI MIGLIORAMENTO

PIANO DI MIGLIORAMENTO PIANO DI MIGLIORAMENTO A seguito di quanto emerso dall analisi auto valutativa che ha portato alla stesura del RAV è stato elaborato il piano di miglioramento che si presenta, seguendo le indicazioni della

Dettagli

Il viaggio, percorso interdisciplinare

Il viaggio, percorso interdisciplinare RELAZIONE FINALE Alessandra Ricci classe E13 pag. 1 di 5 Il viaggio, percorso interdisciplinare Finalità La finalità del progetto è di trasmettere la capacità e il desiderio di cercare nuove informazioni

Dettagli

Disturbi specifici di apprendimento

Disturbi specifici di apprendimento Disturbi specifici di apprendimento A chi è rivolto? Alunni Insegnanti Genitori Perché attivarlo Nelle classi c è un incremento di alunni in difficoltà di apprendimento, Per conoscere le modalità e le

Dettagli

Centro Interuniversitario Istituto di Ricerca sulla Dislessia Evolutiva IRIDE

Centro Interuniversitario Istituto di Ricerca sulla Dislessia Evolutiva IRIDE Centro Interuniversitario Istituto di Ricerca sulla Dislessia Evolutiva IRIDE PROGETTO Individuazione delle difficoltà di apprendimento e formazione docenti. 1. Affiancamento e formazione insegnanti scuola

Dettagli

PROVE STRUTTURATE PER CLASSI PARALLELE A.S. 2018/19 ANALISI PRELIMINARE DEI RISULTATI

PROVE STRUTTURATE PER CLASSI PARALLELE A.S. 2018/19 ANALISI PRELIMINARE DEI RISULTATI ISTITUTO COMPRENSIVO 1- F PENTIMALLI GIOIA TAURO RC scuola dell infanzia - scuola primaria scuola secondaria di primo grado PROVE STRUTTURATE PER CLASSI PARALLELE A.S. 2018/19 ANALISI PRELIMINARE DEI RISULTATI

Dettagli

CHIMICA PROGRAMMAZIONE INIZIALE ANNO SCOLASTICO: FINALITÀ DELLA DISCIPLINA (finalità formative generali cui tende la disciplina):

CHIMICA PROGRAMMAZIONE INIZIALE ANNO SCOLASTICO: FINALITÀ DELLA DISCIPLINA (finalità formative generali cui tende la disciplina): CHIMICA PROGRAMMAZIONE INIZIALE ANNO SCOLASTICO: 2018-2019 INSEGNANTE: Simona Turco CLASSE: 2C CP INDIRIZZO: Servizi commerciali ARTICOLAZIONE: Comunicazione pubblicitaria FINALITÀ DELLA DISCIPLINA (finalità

Dettagli

La valutazione per i ragazzi ADHD. Cinzia Scheriani, membro del Direttivo AIDAI Nazionale, Dirigente pro-tempore IC. Divisione Julia Trieste

La valutazione per i ragazzi ADHD. Cinzia Scheriani, membro del Direttivo AIDAI Nazionale, Dirigente pro-tempore IC. Divisione Julia Trieste La valutazione per i ragazzi ADHD Cinzia Scheriani, membro del Direttivo AIDAI Nazionale, Dirigente pro-tempore IC. Divisione Julia Trieste La valutazione nella scuola Possiamo sicuramente dire che la

Dettagli

FISICA PROGRAMMAZIONE INIZIALE

FISICA PROGRAMMAZIONE INIZIALE FISICA PROGRAMMAZIONE INIZIALE ANNO SCOLASTICO: 2018-2019 INSEGNANTE: CARTOSIO ANDREA CLASSE: 2A Ott SETTORE: Servizi INDIRIZZO: Servizi Socio Sanitari Articolazione Odontotecnico FINALITA DELLA DISCIPLINA

Dettagli

Alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento AA.SS. 2010/2011 e 2011/12

Alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento AA.SS. 2010/2011 e 2011/12 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Direzione Generale per gli Studi, la Statistica e i Sistemi Informativi Direzione Generale per lo Studente, l Integrazione, la Partecipazione

Dettagli

Relazione conclusiva del corso «IL PROBLEMA: la vera risorsa per apprendere le competenze in matematica»

Relazione conclusiva del corso «IL PROBLEMA: la vera risorsa per apprendere le competenze in matematica» Relazione conclusiva del corso «IL PROBLEMA: la vera risorsa per apprendere le competenze in matematica» Istituto IPSIA Archimede- Barletta Coordinatore ARMT- Prof: Maria Felicia Andriani Corsiste: F.

Dettagli

Bilancio pedagogico. 2012 Commenti ai singoli quesiti

Bilancio pedagogico. 2012 Commenti ai singoli quesiti 2012 Commenti ai singoli quesiti Matematica senza Frontiere junior Scuola primaria classe quinta Scuola secondaria primo grado classe prima Esercizio n. 1 (7 punti) Triangoli equilateri Esercizio di natura

Dettagli

COSA DEVE SAPER FARE

COSA DEVE SAPER FARE AMBITO: misura dati previsioni CONTENUTO:tabella a doppia entrata Quesito con percentuali più basse di successo PROCESSI COGNITIVI 1. Saper risolvere problemi utilizzando gli strumenti della matematica

Dettagli

L esame di Stato conclusivo del primo ciclo dell'istruzione

L esame di Stato conclusivo del primo ciclo dell'istruzione ISTITUTO COMPRENSIVO DI ALBINEA Via Quasimodo, 2 42020 Albinea (RE) Tel. 0522/597118 Fax. 0522/348434 e-mail:info@icalbinea.gov.it Sito: www.icalbinea.gov.it L esame di Stato conclusivo del primo ciclo

Dettagli

PIANO DI MIGLIORAMENTO

PIANO DI MIGLIORAMENTO à San Gennaro I.C. Capoluogo SCUOLA DELL INFANZIA PRIMARIA E SECONDARIA PRIMO GRADO Via Ferrovia, 1 80040 San Gennaro Vesuviano (NA) Tel/Fax 865 62 40-6294 Codice meccanografico NAIC8GK022 C.F. 92049490631

Dettagli

PIANO DI MIGLIORAMENTO Periodo (gennaio 2016 agosto 2017)

PIANO DI MIGLIORAMENTO Periodo (gennaio 2016 agosto 2017) PIANO DI MIGLIORAMENTO Periodo (gennaio 2016 agosto 2017) OBIETTIVO DI PROCESSO 1 RILEVANZA ALTA Realizzare attivita per il potenziamento delle competenze di base, promuovendo nel contempo le competenze

Dettagli

RELAZIONE RESTITUZIONE DATI INVALSI 2014/2015- PROVA NAZIONALE

RELAZIONE RESTITUZIONE DATI INVALSI 2014/2015- PROVA NAZIONALE RELAZIONE RESTITUZIONE DATI INVALSI 2014/2015- PROVA NAZIONALE L istituto Nazionale per la Valutazione del sistema di Istruzione (INVALSI), SU DIRETTIVA DEL Ministro dell istruzione, ha predisposto la

Dettagli

FUNZIONE STRUMENTALE DSA/BES. 2015-2016 Patrizia Caravelli Tiziana Capoletti

FUNZIONE STRUMENTALE DSA/BES. 2015-2016 Patrizia Caravelli Tiziana Capoletti FUNZIONE STRUMENTALE DSA/BES 2015-2016 Patrizia Caravelli Tiziana Capoletti I SOGGETTI DEL LAVORO Gli studenti con BES 1) Disabilità 2) Disturbi evolutivi specifici: Disturbo Specifico di Apprendimento,

Dettagli

Anno Scolastico 2012/13. Istituto Comprensivo Carrara e Paesi a Monte Scuola dell Infanzia G. Garibaldi Scuola Primaria A. Saffi

Anno Scolastico 2012/13. Istituto Comprensivo Carrara e Paesi a Monte Scuola dell Infanzia G. Garibaldi Scuola Primaria A. Saffi Anno Scolastico 2012/13 Istituto Comprensivo Carrara e Paesi a Monte Scuola dell Infanzia G. Garibaldi Scuola Primaria A. Saffi Ultimo anno della scuola dell Infanzia e primo anno della scuola Primaria

Dettagli

La somma dei primi numeri naturali

La somma dei primi numeri naturali Livello scolare: biennio. La somma dei primi numeri naturali Abilità Interessate Eseguire semplici fattorizzazioni di polinomi. Conoscenze I polinomi e le loro operazioni. Nuclei coinvolti Numeri e algoritmi

Dettagli

CHIMICA PROGRAMMAZIONE INIZIALE ANNO SCOLASTICO:

CHIMICA PROGRAMMAZIONE INIZIALE ANNO SCOLASTICO: CHIMICA PROGRAMMAZIONE INIZIALE ANNO SCOLASTICO: 2018-2019 INSEGNANTE: Maria Rosa Paravizzini CLASSE: 2 A SETTORE: Settore dei Servizi INDIRIZZO: Servizi Socio-Sanitari ARTICOLAZIONE: Odontotecnico FINALITÀ

Dettagli

PIANO DI MIGLIORAMENTO

PIANO DI MIGLIORAMENTO PIANO DI MIGLIORAMENTO 2017-2018 Individuazione delle priorità e delle azioni di miglioramento La Scuola di Edith punta ad un miglioramento costante della qualità dell insegnamento, a cui concorrono differenti

Dettagli

Rapporto Dati INVALSI 2016

Rapporto Dati INVALSI 2016 Rapporto Dati INVALSI 216 Periodo di Riferimento: a.s. 215/16 Scuola BROFFERIO ASTI A cura della Responsabile Gruppo INVALSI Gasverde Elena 1. INTRODUZIONE La Scuola Secondaria Statale di Primo Grado A.

Dettagli

Progetto della Federazione Italiana Pallavolo per la Scuola Primaria

Progetto della Federazione Italiana Pallavolo per la Scuola Primaria Progetto della Federazione Italiana Pallavolo per la Scuola Primaria 1,2,3 Minivolley! IL PROGETTO Il progetto 1,2,3 minivolley si propone di incrementare la pratica delle attività motorie nella scuola

Dettagli

CHIMICA PROGRAMMAZIONE INIZIALE ANNO SCOLASTICO: FINALITÀ DELLA DISCIPLINA (finalità formative generali cui tende la disciplina):

CHIMICA PROGRAMMAZIONE INIZIALE ANNO SCOLASTICO: FINALITÀ DELLA DISCIPLINA (finalità formative generali cui tende la disciplina): CHIMICA PROGRAMMAZIONE INIZIALE ANNO SCOLASTICO: 2018-2019 INSEGNANTE: Maria Rosa Paravizzini Patrizia Tuvè (ITP) CLASSE: 2A INDIRIZZO (triennale IeFP): Manutenzione e assistenza tecnica operatore elettrico

Dettagli

DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO, SITUAZIONI DI HANDICAP, INTEGRAZIONE SCOLASTICA E SOCIALE

DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO, SITUAZIONI DI HANDICAP, INTEGRAZIONE SCOLASTICA E SOCIALE Master di I livello DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO, SITUAZIONI DI HANDICAP, INTEGRAZIONE SCOLASTICA E SOCIALE (MA 034) Anno Accademico 2011/2012 (1500 ore - 60 CFU) TITOLO Difficoltà di apprendimento, situazioni

Dettagli

RISULTATI PROVE INValSI a.s I.C. Civezzano

RISULTATI PROVE INValSI a.s I.C. Civezzano RISULTATI PROVE INValSI a.s. 2011-2012 I.C. Civezzano Alcune premesse a) genesi delle prove La legislazione vigente attribuisce all INVALSI la competenza amministrativa a effettuare verifiche periodiche

Dettagli

CHIMICA PROGRAMMA SVOLTO ANNO SCOLASTICO: FINALITÀ DELLA DISCIPLINA (finalità formative generali cui tende la disciplina):

CHIMICA PROGRAMMA SVOLTO ANNO SCOLASTICO: FINALITÀ DELLA DISCIPLINA (finalità formative generali cui tende la disciplina): CHIMICA PROGRAMMA SVOLTO ANNO SCOLASTICO: 2018-2019 INSEGNANTE: Simona Turco CLASSE: 2A Ott INDIRIZZO: Servizi Socio-Sanitari ARTICOLAZIONE: Ottico FINALITÀ DELLA DISCIPLINA (finalità formative generali

Dettagli

SEMINARIO PROVINCIALE PROGETTO EMMA. Dalla restituzione dei dati del monitoraggio dei bisogni formativi alla programmazione del lavoro sul territorio

SEMINARIO PROVINCIALE PROGETTO EMMA. Dalla restituzione dei dati del monitoraggio dei bisogni formativi alla programmazione del lavoro sul territorio SEMINARIO PROVINCIALE PROGETTO EMMA Dalla restituzione dei dati del monitoraggio dei bisogni formativi alla programmazione del lavoro sul territorio Ferrara 2/2/9 1 Nella tua scuola c è la percezione del

Dettagli

SCIENZE DEI MATERIALI DENTALI PROGRAMMAZIONE INIZIALE ANNO SCOLASTICO:

SCIENZE DEI MATERIALI DENTALI PROGRAMMAZIONE INIZIALE ANNO SCOLASTICO: SCIENZE DEI MATERIALI DENTALI PROGRAMMAZIONE INIZIALE ANNO SCOLASTICO: 2018-2019 INSEGNANTE: Maria Rosa Paravizzini CLASSE: 4 A SETTORE: Settore dei Servizi INDIRIZZO: Servizi Socio-Sanitari ARTICOLAZIONE:

Dettagli

DAL RAV AL PdM. Priorità Motivazione della scelta Traguardi Obiettivi di processo Motivazione della scelta

DAL RAV AL PdM. Priorità Motivazione della scelta Traguardi Obiettivi di processo Motivazione della scelta DAL RAV AL PdM Nell anno 2014/15 è stato elaborato il Rapporto di Autovalutazione (RAV), in cui, sulla base delle criticità del nostro Istituto, sono state delineate priorità, traguardi e obiettivi di

Dettagli

MATERIA: SCIENZE DELLA TERRA

MATERIA: SCIENZE DELLA TERRA MATERIA: SCIENZE DELLA TERRA PROGRAMMAZIONE INIZIALE ANNO SCOLASTICO: 2015-2016 INSEGNANTE: Bergonzi Antonella CLASSE: 1 B SETTORE: Servizi INDIRIZZO: Servizi commerciali FINALITA DELLA DISCIPLINA (finalità

Dettagli

Valutazione ed Autoanalisi d Istituto A.S. 2010/2011

Valutazione ed Autoanalisi d Istituto A.S. 2010/2011 Valutazione ed Autoanalisi d Istituto A.S. 2010/2011 I.C. Pestalozzi Catania a cura della prof.ssa Elena R.M.C. Piazza Premessa metodologica La valutazione e l autoanalisi d Istituto rappresentano - per

Dettagli

Relazione risultati invalsi 2016/2017 Premessa

Relazione risultati invalsi 2016/2017 Premessa Relazione risultati invalsi 2016/2017 Premessa Si riporta integralmente la Sintesi della rilevazione prove Invalsi 2016/2017LE RILEVAZIONI DEGLI APPRENDIMENTI 1. Anche quest anno le prove INVALSI sono

Dettagli

PIANO DI MIGLIORAMENTO

PIANO DI MIGLIORAMENTO PIANO DI MIGLIORAMENTO Triennio 2015/2018 PIANO DI MIGLIORAMENTO Priorità - Traguardi e Obiettivi (Come definiti nel Rapporto di Autovalutazione) Individuazione delle priorità - Priorità e Traguardi ESITI

Dettagli

Università degli Studi di Catania TFA TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO. Quaderno del tirocinio di

Università degli Studi di Catania TFA TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO. Quaderno del tirocinio di Università degli Studi di Catania TFA TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO Anno Accademico Quaderno del tirocinio di Cognome Nome Data e luogo di Nascita Via Città Recapito telefonico E-mail Abilitazione richiesta

Dettagli

Indicazioni per la stesura della relazione finale dell alunno/a con sostegno relativa al documento del 15 maggio

Indicazioni per la stesura della relazione finale dell alunno/a con sostegno relativa al documento del 15 maggio Indicazioni per la stesura della relazione finale dell alunno/a con sostegno relativa al documento del 15 maggio Si ricorda che il documento del 15 maggio è un documento pubblico, pertanto esso, nella

Dettagli

Formare per competenze Ciclo di Apprendimento Esperienziale

Formare per competenze Ciclo di Apprendimento Esperienziale Formare per competenze Ciclo di Apprendimento Esperienziale Esperienza in classe: i dati impliciti o inutili saper ricavare le informazioni da un testo Classe seconda scuola primaria di Mazzè Docenti:

Dettagli

Liceo Scientifico " C. CATTANEO " PIANO DI LAVORO DI INFORMATICA. CLASSE 3 LSA SEZ. B e D

Liceo Scientifico  C. CATTANEO  PIANO DI LAVORO DI INFORMATICA. CLASSE 3 LSA SEZ. B e D Liceo Scientifico " C. CATTANEO " PIANO DI LAVORO DI INFORMATICA CLASSE 3 LSA SEZ. B e D Sommario PIANO DI LAVORO DI INFORMATICA... 1 INDICAZIONI GENERALI... 2 PREREQUISITI... 2 CONOSCENZE, COMPETENZE

Dettagli

Qualche criticità nei risultati delle prove di matematica nell area Argomentare.

Qualche criticità nei risultati delle prove di matematica nell area Argomentare. Restituzione dei risultati INVALSI 2016 La lettura e l analisi dei risultati delle prove INVALSI 2016 permette di ottenere importanti informazioni per il miglioramento e il potenziamento dell offerta formativa

Dettagli

PIANO DI MIGLIORAMENTO anno scolastico

PIANO DI MIGLIORAMENTO anno scolastico PIANO DI MIGLIORAMENTO anno scolastico 2016-17 A seguito di quanto emerso dall analisi auto valutativa che ha portato alla stesura del RAV è stato elaborato il piano di miglioramento, seconda annualità,

Dettagli

CORSI DI ALFABETIZZAZIONE INFORMATICA

CORSI DI ALFABETIZZAZIONE INFORMATICA CORSI DI ALFABETIZZAZIONE INFORMATICA ESTATE 008. Tipologia dei partecipanti.. Corsi di alfabetizzazione informatica I dati riportati si riferiscono al totale degli ammessi ( per corso). Età media degli

Dettagli

Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema. Laboratori del Sapere Scientifico

Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema. Laboratori del Sapere Scientifico Prodotto realizzato con il contributo della Regione Toscana nell'ambito dell'azione regionale di sistema Laboratori del Sapere Scientifico Insegnanti: Claudia Iacopini Cesare Lorella Percorso di fisico-chimica

Dettagli

R.A.V. a.s 2016/17 Pag. 1

R.A.V. a.s 2016/17 Pag. 1 ANALISI DEI DATI ANNO SCOLASTICO 2016-2017 Risultati generali La restituzione dei dati relativi ai punteggi generali conseguiti nelle prove INVALSI di italiano e matematica, sostenute dagli alunni delle

Dettagli

Il tema dei DSA nella formazione iniziale degli insegnanti: l'esperienza dei corsi di TFA dell'universita' di Parma

Il tema dei DSA nella formazione iniziale degli insegnanti: l'esperienza dei corsi di TFA dell'universita' di Parma Il tema dei DSA nella formazione iniziale degli insegnanti: l'esperienza dei corsi di TFA dell'universita' di Parma Lauretta Vignoli Docente TFA Pedagogia speciale e Laboratorio BES Convegno AID Parma

Dettagli

PERCORSO FORMATIVO DI MATEMATICA

PERCORSO FORMATIVO DI MATEMATICA Anno Scolastico 2015/16 PERCORSO FORMATIVO DI MATEMATICA CLASSE 5 B BIO Docente: Mandelli Cinzia Ore settimanali: 3 Ore annuali (previste in data 07/05/16) : 88 FINALITA' E OBIETTIVI COMPETENZE TRASVERSALI

Dettagli

Apprendimenti di base Indagine OCSE-PISA. III momento informativo/formativo

Apprendimenti di base Indagine OCSE-PISA. III momento informativo/formativo Apprendimenti di base Indagine OCSE-PISA III momento informativo/formativo Il percorso di formazione Tre fasi di informazione/formazione Obiettivi del percorso di formazione Analizzare le proposte e gli

Dettagli

SCHEDA RELATIVA ALLE PROCEDURE MESSE IN ATTO DALLA SCUOLA PRIMARIA PER FAVORIRE IL RAGGIUNGIMENTO DELL OBIETTIVO DI MIGLIORAMENTO INDIVIDUATO NEL RAV

SCHEDA RELATIVA ALLE PROCEDURE MESSE IN ATTO DALLA SCUOLA PRIMARIA PER FAVORIRE IL RAGGIUNGIMENTO DELL OBIETTIVO DI MIGLIORAMENTO INDIVIDUATO NEL RAV SCHEDA RELATIVA ALLE PROCEDURE MESSE IN ATTO DALLA SCUOLA PRIMARIA PER FAVORIRE IL RAGGIUNGIMENTO DELL OBIETTIVO DI MIGLIORAMENTO INDIVIDUATO NEL RAV OBIETTIVO DESCRIZIONE DELL INTERVENTO AZIONI ATTIVITÀ

Dettagli

a cura di Giuliana Ravaschietto

a cura di Giuliana Ravaschietto a cura di Giuliana Ravaschietto FINALITA DEL PERCORSO 1 Promuovere la conoscenza del mondo D.S.A all interno della scuola 2 Aumentare il successo scolastico degli studenti con DSA PROMUOVERE CONOSCENZA

Dettagli

Poesie. colori e arte

Poesie. colori e arte Poesie colori e arte I COLORI DELL ARCOBALENO Dopo la pioggia il cielo torna sereno e risplende un bellissimo arcobaleno. Sette colori possiamo ammirare con sfumature che sanno incantare, non c è uno spettacolo

Dettagli

Questionario per studenti. Dopo l orientamento che hai seguito in passato, stai ora seguendo uno specifico percorso di studi.

Questionario per studenti. Dopo l orientamento che hai seguito in passato, stai ora seguendo uno specifico percorso di studi. Questionario per studenti Dopo l orientamento che hai seguito in passato, stai ora seguendo uno specifico percorso di studi. Ci interessa raccogliere la tua opinione sul sistema di orientamento e sul percorso

Dettagli

2.I PERCORSI DI STUDIO

2.I PERCORSI DI STUDIO 2.I PERCORSI DI STUDIO Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione umanistica. Favorisce l acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri

Dettagli

PIANO DI MIGLIORAMENTO

PIANO DI MIGLIORAMENTO Curricolo, progettazione e valutazione Allegato 2. PIANO DI MIGLIORAMENTO TABELLE 1 E 2. - RELAZIONE TRA OBIETTIVI DI PROCESSO E PRIORITÀ STRATEGICHE E RELATIVO CALCOLO DELLA NECESSITÀ DELL'INTERVENTO

Dettagli

PIANO DI LAVORO (a.s.2013/2014)

PIANO DI LAVORO (a.s.2013/2014) to Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-mail: mail@itcgfermi.it PIANO DI LAVORO (a.s.2013/2014)

Dettagli

Descrizione sintetica del progetto formativo (max caratteri)

Descrizione sintetica del progetto formativo (max caratteri) CODING Docenti delle Scuola dell Infanzia Descrizione sintetica del progetto formativo (max. 3000 caratteri) Non solo gli studenti delle scuole dell obbligo, ma anche gli alunni delle scuole dell infanzia

Dettagli

PROVE STRUTTURATE PER CLASSI PARALLELE A.S. 2018/19 ANALISI PRELIMINARE DEI RISULTATI

PROVE STRUTTURATE PER CLASSI PARALLELE A.S. 2018/19 ANALISI PRELIMINARE DEI RISULTATI ISTITUTO COMPRENSIVO 1- F PENTIMALLI GIOIA TAURO RC scuola dell infanzia - scuola primaria scuola secondaria di primo grado PROVE STRUTTURATE PER CLASSI PARALLELE A.S. 2018/19 ANALISI PRELIMINARE DEI RISULTATI

Dettagli

RISULTATI AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO A.S A CURA DEL NUCLEO INTERNO DI VALUTAZIONE PROF.SSA DORELLA DE TOMMASO PROF.

RISULTATI AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO A.S A CURA DEL NUCLEO INTERNO DI VALUTAZIONE PROF.SSA DORELLA DE TOMMASO PROF. RISULTATI AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO A.S. 2018-2019 A CURA DEL NUCLEO INTERNO DI VALUTAZIONE PROF.SSA DORELLA DE TOMMASO PROF.SSA TIZIANA FOTI PROF. GESUALDO RENDACE Sommario INTRODUZIONE... 3 L INDAGINE...

Dettagli

CRITERI DI VALUTAZIONE

CRITERI DI VALUTAZIONE CRITERI DI VALUTAZIONE Premessa La valutazione è un elemento pedagogico fondamentale delle programmazioni didattiche, senza cui non si potrebbero seguire i progressi dell alunno rispetto agli obiettivi

Dettagli

MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE

MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE La valutazione periodica e annuale degli apprendimenti degli alunni, secondo quanto disposto dall art.2 comma 1 e 3 del D.L.gs 62/17, si esprime in decimi ed è integrata

Dettagli

Sono state considerate tre dimensioni fondamentali:

Sono state considerate tre dimensioni fondamentali: Nell osservazione degli alunni ho cercato di mettere in evidenza quattro caratteristiche principali: 1. i rapporti tra gli alunni all interno dell aula; 2. i rapporti tra gli alunni e l insegnante; 3.

Dettagli

STIMA PIU CHE PUOI Un gioco per diventare abili stimatori

STIMA PIU CHE PUOI Un gioco per diventare abili stimatori ISTITUTO COMPRENSIVO DI MONTALE ISTITUTO COMPRENSIVO B. da Montemagno DI QUARRATA a.s. 2012-2013 GRUPPO DI RICERCA-AZIONE DI MATEMATICA STIMA PIU CHE PUOI Un gioco per diventare abili stimatori Classi

Dettagli

PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALE DI MATERIA

PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALE DI MATERIA PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALE DI MATERIA ANNO SCOLASTICO: 2018/2019 INDIRIZZO: LICEO CLASSICO di ORDINAMENTO CLASSE: 2 SEZIONE: D DISCIPLINA: FISICA DOCENTE: DE ZUCCATO GIOIA QUADRO ORARIO (N. ore settimanali

Dettagli

ANALISI DEL QUESTIONARIO

ANALISI DEL QUESTIONARIO CORSO DI FISICA PER INSEGNANTI DI SCUOLA MEDIA SUPERIORE www.lnf.infn.it/edu/incontri/ INCONTRI DI FISICA 3 INFN - Laboratori Nazionali di Frascati 2-4 Ottobre 3 ANALISI DEL QUESTIONARIO La partecipazione

Dettagli

NeoAssunti Bilancio delle competenze Indicazioni per la compilazione

NeoAssunti Bilancio delle competenze Indicazioni per la compilazione NeoAssunti 2015 Bilancio delle competenze Indicazioni per la compilazione! Perché il Bilancio delle Competenze Il Bilancio di competenze è un percorso utilizzato a livello europeo per supportare il soggetto

Dettagli

ANALISI DEI RISULTATI INVALSI 2014 ISTITUTO COMPRENSIVO D. SPADA, SOVERE (BG)

ANALISI DEI RISULTATI INVALSI 2014 ISTITUTO COMPRENSIVO D. SPADA, SOVERE (BG) ANALISI DEI RISULTATI INVALSI 2014 ISTITUTO COMPRENSIVO D. SPADA, SOVERE (BG) Classi Terze Scuola Secondaria di Primo Grado UNA RIFLESSIONE SUI RISULTATI INVALSI 2014 Nell ottica di un autovalutazione

Dettagli

PROGETTO EMERGENZA MATEMATICA EVENTI ORGANIZZATI PRESSO LE SINGOLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE PROPOSTA DI SCHEMA DI DIARIO DI BORDO

PROGETTO EMERGENZA MATEMATICA EVENTI ORGANIZZATI PRESSO LE SINGOLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE PROPOSTA DI SCHEMA DI DIARIO DI BORDO PROGETTO EMERGENZA MATEMATICA EVENTI ORGANIZZATI PRESSO LE SINGOLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE PROPOSTA DI SCHEMA DI DIARIO DI BORDO Il presente schema vuole essere una possibile traccia per la conduzione

Dettagli

Potenziamento degli apprendimenti nell area logico matematica

Potenziamento degli apprendimenti nell area logico matematica Potenziamento degli apprendimenti nell area logico matematica Dirigente scolastico Dott.sa Maria Salvia Docente Babusci Marina Se dobbiamo decidere in quale supermercato conviene andare a fare la spesa,

Dettagli

Dott.ssa Monica Salerno - Psicologa Formatore Ordine degli Psicologi della Toscana

Dott.ssa Monica Salerno - Psicologa Formatore Ordine degli Psicologi della Toscana VENERDI 26 FEBBRAIO 2016 CTS "LUCIANO BIANCIARDI" DIGROSSETO IL PDP (PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO) IL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP) È UN DOCUMENTO CHE RIPORTA L ELENCO DEGLI STRUMENTI COMPENSATIVI

Dettagli

COME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO

COME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO COME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO Centro AP - Psicologia e Psicosomatica Piazza Trasimeno, 2-00198 Roma - Tel: 06 841.41.42 - www.centroap.it 1 Studiare non è tra le attività preferite dei figli

Dettagli

PROGETTAZIONE / PROGRAMMAZIONE DIDATTICA INDICE. Revisioni

PROGETTAZIONE / PROGRAMMAZIONE DIDATTICA INDICE. Revisioni Pagina 1 di 8 INDICE 1.1 OBIETTIVO 1.2 APPLICAZIONE 1.3 RESPONSABILITÀ 1.4 FLOW ATTIVITÀ 1.5 PIANIFICAZIONE 1.6 VERIFICHE E PIANI DI RECUPERO 1.7 VALIDAZIONE E MODIFICHE AL PROGETTO 1.8 MODULISTICA Revisioni

Dettagli

ELEMENTI DI VALUTAZIONE AUTOVALUTAZIONE - SODDISFAZIONE DELL UTENZA

ELEMENTI DI VALUTAZIONE AUTOVALUTAZIONE - SODDISFAZIONE DELL UTENZA ELEMENTI DI VALUTAZIONE AUTOVALUTAZIONE - SODDISFAZIONE DELL UTENZA La dimensione valutativa è fondamentale nello sviluppo di qualunque percorso formativo che voglia garantire la qualità e il miglioramento

Dettagli

PIANO DELLE ATTIVITA FORMATIVE DEI DOCENTI

PIANO DELLE ATTIVITA FORMATIVE DEI DOCENTI PIANO DELLE ATTIVITA FORMATIVE DEI DOCENTI La formazione in servizio, finalizzata allo sviluppo professionale dei docenti, costituisce una risorsa strategica per il miglioramento della qualità dell offerta

Dettagli

Strumenti Compensativi e Dispensativi nella didattica inclusiva

Strumenti Compensativi e Dispensativi nella didattica inclusiva Strumenti Compensativi e Dispensativi nella didattica inclusiva Se non riusciamo a collocare i nostri studenti nell indicativo I presente della nostra lezione, se il nostro sapere e il piacere di servirsene

Dettagli

IL PERCORSO FORMATIVO

IL PERCORSO FORMATIVO IL PERCORSO FORMATIVO LA TEMATICA: DA TEMPO SI DISCUTEVA TRA I DOCENTI DELLA RETE DI: 1 FARE SCUOLA CON LE INDICAZIONI NAZIONALI; 2 CONOSCERE E CONDIVIDERE STRUMENTI D INTERVENTO PER ALUNNI CON BISOGNI

Dettagli

Schede di valutazione alunni primo ciclo

Schede di valutazione alunni primo ciclo Novità 2013 Schede di valutazione alunni primo ciclo Aggiornate alle nuove Indicazioni Nazionali per il curricolo emanate con nota ministeriale n. 7734 del 26 novembre 2012 http://schede.spaggiari.eu Le

Dettagli

Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Repubblica Italiana Regione Siciliana

Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Repubblica Italiana Regione Siciliana Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Repubblica Italiana Regione Siciliana Primo Istituto Comprensivo di Scuola Materna, Elementare e Media Leonardo Da Vinci Via Concetto Marchesi

Dettagli

IL PROGETTO MT PER LA SCUOLA

IL PROGETTO MT PER LA SCUOLA IL PROGETTO MT PER LA SCUOLA Le Prove MT sono frutto dell esperienza di 40 anni di ricerca e di lavoro sul campo del Prof. Cesare Cornoldi e del Gruppo MT sui disturbi dell apprendimento e sulle prove

Dettagli

Prove INVALSI e Prove di Valutazione di Istituto Sintesi dei risultati generali anno scolastico e confronto con i precedenti

Prove INVALSI e Prove di Valutazione di Istituto Sintesi dei risultati generali anno scolastico e confronto con i precedenti IC 17 Montorio - Verona Commissione Autovalutazione di Istituto Prove INVALSI e Prove di Valutazione di Istituto Sintesi dei risultati generali anno scolastico 2010-2011 e confronto con i precedenti La

Dettagli

PIANO DI MIGLIORAMENTO

PIANO DI MIGLIORAMENTO MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE REPUBBLICA ITALIANA REGIONE SICILIANA Istituto comprensivo Statale L. Capuana Via A. Narbone, 55 Tel. Fax 091/6511733-091/6524100 - plesso N. Turrisi - Piazza V. E.

Dettagli

LICEO CLASSICO ANDREA DA PONTEDERA

LICEO CLASSICO ANDREA DA PONTEDERA LICEO CLASSICO ANDREA DA PONTEDERA PIANO DI LAVORO DI MATEMATICA CLASSI QUINTE A.S. 2010-2011 Nelle classi quinte l insegnamento di matematica segue il corso P.N.I., al quale facciamo riferimento per le

Dettagli

STATALE SECONDARIO ISTITUTO SUPERIORE MAZZINI. Savona ANNO SCOLASTICO: 2017 /2018 MATERIA: MATEMATICA INSEGNANTE: GRAZIELLA VALLARINO CLASSE: 3 B SC.

STATALE SECONDARIO ISTITUTO SUPERIORE MAZZINI. Savona ANNO SCOLASTICO: 2017 /2018 MATERIA: MATEMATICA INSEGNANTE: GRAZIELLA VALLARINO CLASSE: 3 B SC. ANNO SCOLASTICO: 2017 /2018 MATERIA: MATEMATICA INSEGNANTE: GRAZIELLA VALLARINO CLASSE: 3 B SC. FINALITA DELLA DISCIPLINA (finalità formative generali cui tende la disciplina): L insegnamento della matematica

Dettagli

Raccolta delle riflessioni dell incontro del 6 marzo 2015

Raccolta delle riflessioni dell incontro del 6 marzo 2015 Raccolta delle riflessioni dell incontro del 6 marzo 2015 Ho raccolto verbatim in queste pagine le brevi riflessioni degli insegnanti sulla didattica delle matrici e della classificazione di coniche. Ne

Dettagli

C1-SCIENZE E TECNOLOGIA (Questionario per il tutor del modulo)

C1-SCIENZE E TECNOLOGIA (Questionario per il tutor del modulo) C-SCIENZE E TECNOLOGIA (Questionario per il tutor del modulo) Sezione A - Il contesto. Quale, fra le seguenti alternative, descrive meglio la zona in cui è situata la sua scuola? Un paese, una frazione

Dettagli

I.C. "AMERIGO VESPUCCI" VIBO MARINA A.S. 2014/2015 RELAZIONE FINALE F.S. AREA 1 BABUSCI MARINA

I.C. AMERIGO VESPUCCI VIBO MARINA A.S. 2014/2015 RELAZIONE FINALE F.S. AREA 1 BABUSCI MARINA Compiti Redazione, diffusione ed eventuali modifiche al Piano Coordinamento delle attività curriculari del Piano e monitoraggio del Piano Coordinamento della commissione POF Promozione dei lavori di aggiornamento/validazione

Dettagli

Il Piano di Miglioramento

Il Piano di Miglioramento Il Piano di Miglioramento La sua attuazione Consiglio d Istituto 15 dicembre 2017 Pagina 1 di 11 1.5 Tempi di attuazione delle attività per l a.s. 2016/2017 Al momento della progettazione ed anche ai fini

Dettagli

QUESTIONARIO DI PERCEZIONE DELLA SCUOLA realizzato alla fine dell a.s. 2015/2016

QUESTIONARIO DI PERCEZIONE DELLA SCUOLA realizzato alla fine dell a.s. 2015/2016 QUESTIONARIO DI PERCEZIONE DELLA SCUOLA realizzato alla fine dell a.s. 2015/2016 presentato nel Collegio dei docenti, nel Consiglio di Istituto e alle famiglie nel corso dell anno 2016/2017 Perché? Conoscere

Dettagli

L INDIVIDUAZIONE PRECOCE DEGLI ALUNNI CON DSA

L INDIVIDUAZIONE PRECOCE DEGLI ALUNNI CON DSA L INDIVIDUAZIONE PRECOCE DEGLI ALUNNI CON DSA NORMATIVA: L.170 dell 8 ottobre 2010 Art. 2 Finalità f- favorirela diagnosi precoce e percorsi didattici riabilitativi Art.3 Diagnosi 3-..E compito delle scuole

Dettagli